Tumgik
#o paladino
opaladino0 · 17 days
Text
O amor não correspondido
O amor… Uma das grandes questões da humanidade, meu querido leitor. O tipo de coisa que faz até os mais céticos repensarem seus conceitos. É como aquela peça de teatro que você assiste, torcendo para que o final seja diferente, mas sabendo que o roteiro já está escrito. 
Esse turbilhão de sensações, essa mistura de êxtase e incerteza, essa dança entre a alegria e a tristeza. É como se cada encontro, cada gesto, cada palavra fosse um coquetel colorido, nos embriagando com suas nuances e nos deixando ansiando por mais, mesmo quando nos traz uma ressaca emocional.
Amar sem ser correspondido é como lançar uma mensagem em uma garrafa ao mar, esperando que algum dia, em algum lugar, alguém a encontre e compreenda sua verdade. É como jogar uma moeda em um poço dos desejos e nunca ouvir o tilintar dela atingindo o fundo. É uma jornada cheia de desafios, onde cada passo adiante parece nos levar ainda mais para longe do que buscamos.
Estou compartilhando isso porque, bem, acabei de sair de um "término" que parece ter mais reviravoltas do que um drama de época. Você já teve aquela sensação de verificar constantemente o telefone, esperando por uma resposta que nunca chega? Bem, eu estava lá, à noite, sentado na mesa de jantar, quando finalmente recebi aquela mensagem aleatória. Estranhamente, não estava mais esperando, mas quando veio,  fui trazido bruscamente de volta à realidade. Não se preocupe comigo, isso foi libertador, de certa forma.
Um dia estamos traçando planos para o futuro, imaginando que somos feitos um para o outro. No outro, nos encontramos sozinhos no sofá, enxugando lágrimas por alguém que já partiu há muito tempo. É uma dor aguda, uma ferida que corta fundo, mas como disse Oscar Wilde, "O amor é uma coisa maravilhosa, não?" E mesmo quando parece que estamos caminhando numa corda bamba sem rede de segurança, só os verdadeiramente corajosos persistem nessa jornada.
Wilde falava sobre esses bravos corações, aqueles que permanecem quando todos os outros partem, aqueles que se entregam sem reservas e descansam nos braços do amor depois. E é possível encontrar alguém que nos ame verdadeiramente? Ah, essa é a questão que ecoa nas mentes e corações de tantos que anseiam por esse encontro. Essa é a pergunta que vale mais do que ouro, que nos faz apostar todas as nossas fichas na roleta do destino.
O "para sempre" pode durar apenas uma noite, um dia, sete meses, ou até mesmo uma década. Pode ser tão passageiro quanto um instante de paixão, tão efêmero quanto um raio de sol no inverno. Mas mesmo quando parece que estamos nadando contra a corrente, não podemos perder a esperança, pois o verdadeiro amor está sempre à espreita, pronto para nos surpreender quando menos esperamos.
Então, mesmo quando a espera parece longa e cansativa, mesmo quando as dúvidas nos assombram como fantasmas na noite, devemos continuar acreditando. Ter esperanças. Porque, no final das contas, o amor sempre arranja uma maneira de nos encontrar, mesmo nos lugares mais inesperados da vida. Não tenha medo de se entregar. Viva o seu amanhã primeiro. Afinal, como dizia Dorothy Parker, "O amor é como a música; algumas vezes basta ouvir a melodia para sermos levados pela dança".
Paladino;
2 notes · View notes
mestruazioni · 1 year
Text
la gggente sul sito dell'uccello comunque ha una comprensione del testo pari a quella di un criceto sotto effetto di noce moscata e salvia porca puttana leggono sta roba
Tumblr media
e si mettono a dire che ha paragonato l'omosessualità ad una perversione. my sibling in christ, il bro ha detto praticamente l'esatto contrario
6 notes · View notes
ma-come-mai · 2 months
Text
Tumblr media
Caro Burioni,
io non ce l'ho con te. O meglio, ti considero un imbarazzante e goffo gavettone di bile, tuttavia non te ne faccio una colpa: è la tua natura.
Non potrei mai chiederti di essere altro perché renderti ridicolo e insopportabile allo stesso tempo è una caratteristica inscritta nel tuo DNA.
A non poter davvero essere perdonati sono coloro che ti hanno mostrato all'Italia come un luminare della scienza, come un paladino della ragione e addirittura come un arguto commentatore.
Sto parlando del maleodorante circo mediatico che per almeno due anni ti ha invitato, idolatrato, messo sotto le luci della ribalta.
Quanto ti è piaciuto godere delle prime serate e degli inviti prestigiosi? Quanto ti sono piaciute le risate di plastica che echeggiavano negli studi televisivi ad ogni tua battuta contro i non inoculati? E gli applausi, le strette di mano, gli editoriali, le copertine... Che sogno, eh?
Ma il problema, ripeto, non sei tu. Il problema vero, il più grande che abbiamo in Italia, è rappresentato dai giornalisti e dai conduttori che hanno innalzato la tua pochezza ponendola su di un piedistallo e costringendo tutta Italia a guardarla.
Sono loro, non tu, a doversi andare a nascondere. E se ciò accadesse, tu potresti davvero gironzolare dove ti pare. Perché se non avessimo la peggiore classe giornalistica del mondo, uno come te farebbe solo ciò per cui è nato: lo scemo del villaggio.
Matteo Brandi
36 notes · View notes
Note
perché ami tanto leggere?
Viviamo in una realtà in cui i sentimenti sono stati stirati e appiattiti. Non siamo più in grado di commuoverci per un quadro. Di perderci nella bellezza racchiusa in una poesia. E talvolta la mia sensibilità mi sembra ingombrante, come un giaccone di troppe taglie in più della mia. Mi rende goffa, impacciata, terribilmente strana agli occhi degli altri.
E allora io fuggo nei libri, fra l’inchiostro e la carta, lì, sepolta nel fruscio leggero delle pagine, mi permetto di essere vulnerabile, senza temere di essere ferita. Trafitta senza ricevere nemmeno una parola gentile. O uno sguardo pieno di vergogna per la crudeltà con cui sono stata trattata.
Leggo per ricordarmi che esiste ancora un posto nel mondo in cui possiamo scioglierci nelle nostre debolezze senza essere distrutti ma, al contrario, ricomposti.
E mi ritrovo a danzare fra i frammenti di Saffo, quando ancora le parole avevano un peso, e le emozioni incastonate al loro interno vibravano con un’intensità tale che bisognava inciderle nella pietra, affinché potessero eternarsi nei secoli a venire, e perdurare incorrotti in quelli passati.
Mi ritrovo nel buon Patroclo, che per Achille scese in battaglia indossando la sua armatura, anche se non sapeva combattere.
E i polsi mi tremano, quando leggo di quella passione che portò Paolo a baciare Francesca, e nonostante fosse peccato nemmeno le forze degli inferi seppero scindere ciò che li univa.
E non é forse, il mio silenzio, medesimo a quello di Leopardi, che sempre si limitò, solo, ad amare silvia dalla sommità della sua finestra, componendo in segreto per lei, su lei?
Oh, e quanto bramo qualcuno che mi dedichi le parole che Montale scrisse per la moglie Drusilla!
E quasi disperata, affannata, cerco di scorgere almeno un lontano e flebile bagliore dell’affetto che Theo nutrì per suo fratello Vincent Van Gogh. Incorruttibile, sincero, vero, anche e soprattutto quando tutti gli altri lo considerarono solo un povero pazzo da internare… lui non mise mai in dubbio la bontà del suo animo.
E leggo perché adesso, quando guardo un tramonto, mi vengono in mente tutti quelli che guardava il Piccolo Principe, e questo fa sentire me meno sola.
E quando il mio cuore si é spezzato, coi singhiozzi che mi risalivano alla gola e gli occhi che si scioglievano nel bollore delle lacrime, sorreggendomi al muro mentre le ginocchia non riuscivano più a reggermi, non ho forse avuto anche io i fiori intrecciati nei capelli come Ofelia, quando si é uccisa perché convinta che Amleto non la ricambiasse? Il mio stomaco non si contorse forse come quello di Didone, quando si lasciò cadere sulla spada di Enea, perché la morte le sembrava così dolce e invitante, rispetto al dolore angosciante di una lunga esistenza priva di lui, tormentata dai fantasmi dei suoi ricordi, e della consapevolezza schiacciante, opprimente, che lui non scelse lei?
E quando qualcosa ci fa sentire così bene, non é forse giusto combattere con tutto ciò che abbiamo, come Romeo e Giulietta combatterono contro le loro famiglie; il loro stesso nome e il loro stesso sangue… pur di stare assieme?
L’amore puro, senza schemi e senza leggi, irrazionale… così come molti giudicarono l’azione di Darcy quando chiese la mano ad Elizabeth, nonostante lei appartenesse ad un ceto sociale inferiore?!
E quando vogliamo andare alle feste solo per vedere lui, o lei, non ci stiamo forse comportando come Gatsby, che organizzò feste su feste solo per poter vedere Daisy, almeno una volta?
O quando ci siamo guardati allo specchio e non siamo stati in grado di riconoscere il nostro riflesso, dopo tutto quello che abbiamo fatto… come se fossimo impazziti, perso letteralmente il senno come accadde a Orlando per angelica quando scoprì che lei preferì un umile fante a lui, prode paladino?
Leggo, perché anche io spero di trovare qualcuno che scelga di lottare per me, come Renzo lottò per Lucia. Che mi aspetti, come Penelope attese Ulisse, senza mai cedere alle lusinghe dei Proci. Che mi riconosca, a dispetto del tempo e dello spazio, come il vecchio Argo riconobbe Ulisse, nonostante fossero trascorsi vent’anni e lui fosse travestito. Che metta da parte l’orgoglio per l’amore nei miei confronti, come fece il Re Priamo quando andò al cospetto di Achille per richiedere il corpo del figlio Ettore, affinché potesse seppellirlo con tutti gli onori, donando finalmente pace al vagare errante e tormentato della sua anima.
Forse, amo così tanto leggere perché mi permette sempre di ritrovarmi nei sentimenti e nelle emozioni di qualcun altro. Senza mai farmi sentire sbagliata, o eccessiva, per quello che provo.
Non mi sono mai sentita sola ogni volta che ho aperto un libro.
231 notes · View notes
fridagentileschi · 9 months
Text
Tumblr media
Il 28 luglio 1794 venne ghigliottinato Robespierre. Anche lui è un archetipo: l'archetipo del fanatico. Un personaggio a suo modo tra i più interessanti della Storia perché dimostrazione vivente di quanto le persone "virtuose" possano essere fonte di mali inenarrabili. Personalmente era un uomo dalla vita irreprensibile. Era chiamato "l'Incorruttibile" e lo era davvero. Non era nemmeno uno di quei sanculotti sbavanti e isterici alla Marat. Era un uomo invece molto composto, portava ancora la parrucca. Era davvero interessato ai meno fortunati, era sincero in questo, era sincero in tutto. Viveva spartanamente in una stanzetta in affitto. Aveva un'ossessione filosofica per la Virtù. Apparentemente un ottimo personaggio. Il problema è che voleva che tutti fossero virtuosi. Il suo motto era "imporre la Virtù anche con la forza". Imporre. Nulla può essere imposto, non puoi diventare virtuoso per decreto.
Da giovane avvocato Robespierre pronunciò un discorso contro la pena di morte definendola barbarie e citando Beccaria. Lo stesso uomo che una volta al governo fece emettere, anche in base ad un sospetto, 16.594 sentenze capitali in pochi mesi, record che sarà battuto solo dalle purghe staliniane.
Perché aveva trovato l'eccezione ed era quella del "Bene comune" e quando salta fuori il "Bene comune" son cazzi. La cosa più inquietante è che quest'uomo ci credeva davvero. Questo da un lato gli conferisce dignità maggiore dei cialtroni che prendendo a pretesto un "Bene comune" minacciato da presunti "complottisti" o "negazionisti" cercano di soffocare il dissenso e partendo da emergenze cercano di espropriare le proprietà private dei cittadini. Dall'altro lo rende più inquietante perché esempio di come dal Bene può nascere il Male è come da paladino dei più deboli si può diventare serial killer
41 notes · View notes
losguardodiunbambino · 3 months
Text
Sto schiumando come non so cosa dopo aver sentito Mara Venier leggere un comunicato dell'amministratore della Rai in cui dice che "a seguito di alcune dichiarazioni di un artista durante il festival tiene a ribadire che la Rai continuerà a parlare dei terroristi di Hamas e che la solidarietà ad Israele è convinta" perchè chiaramente il palco di Sanremo non è il posto adatto per fare politica ma il comunicato pro Israele lo leggiamo. Che poi il problema non è solo il governo di fasci di merda perchè anche la ""sinistra"" di merda che abbiamo in Italia non ha mai saputo condannare apertamente i crimini di Israele, appoggiato DA SEMPRE anche dai principali media e pure dall'UE. Ma noi siamo l'Occidente bravo e bello, paladino dei diritti e delle libertà, come la libertà di ammazzare indiscriminatamente decine di migliaia di civili in barba ai qualsiasi principio di distinzione, o la libertà di occupare territori e di applicare un vero e proprio regime di apartheid e non da ieri, e non dal 7 Ottobre ma da decenni e noi siamo storicamente complici di questi crimini perchè quando ci decideremo a cambiare le cose sarà troppo tardi.
Stop genocidio.
Palestina libera. 🇵🇸
18 notes · View notes
sradoscorvos · 1 year
Photo
Tumblr media
Este é Zeferino, mas conhecido como Zef, meu goblin paladino :D
Eu realmente nunca o usei em uma campanha de RPG, mas acabei fazendo-o mesmo assim kkkkkk gosto da ideia e penso que ficou meio fofo. 
Ultimamente venho usando ele em pequenas tirinhas e vídeos, penso se devo ou não fazer algo mais complexo com ele, mas ainda é uma ideia.
37 notes · View notes
bunkerblogwebradio · 24 days
Text
Justiça Social
Vivemos numa era messiânica, onde a sociedade aleijada pela doutrinação e praticas dos burocratas do Estado, aguardam um ser superior que os salvem das amarras coletivistas e utópicas, porem são esses paladinos coletivistas que estão no controle de todas as instituições.
Neste ambiente odioso, nada que não seja aderente e que vá de encontro às crenças ditas “progressistas” pode ser pensado, dito e, muito menos, executado. Os “progressistas”, ou melhor, os coletivistas estão no poder. A hipocrisia impera. Falácias e rotundas e comprovadas asneiras são entoadas como “verdades”, e seus artífices já não têm mais a necessidade de provar nada a ninguém.
Eles detêm o monopólio pela “preocupação com o povo”, tendo em vista que conseguiram infiltrar em todas as instituições a pregação de que o objetivo fulcral do indivíduo é o de se tornar um guerreiro pela justiça social.
O factual conhecimento, a especialização, a ciência, a razão e o verdadeiro humanismo não valem mais um vintém. Só possui valor aquilo que é verbalizado por sectários ideológicos, suas utopias, vontades e fartas asneiras.
Do outro lado da narrativa vermelha do besteirol, sempre estão, evidente, inimigos. Fundamentalmente, os capitalistas “exploradores”.
As pautas prioritárias desses coletivistas para tirar as pessoas da pobreza são tributar e saquear os criadores de riqueza, as empresas e os indivíduos, inclusive os mais pobres, como também o ambientalismo, a ideologia de gênero e a diversidade e inclusão.
O que realmente é prioritário – o estímulo à responsabilidade individual e ao empreendedorismo, as verdadeiras liberdades individual e econômica, o ensino formador (não a ideologização), os investimentos em inovações, o aumento da produtividade no setor produtivo, entre outros aspectos – nunca é avistado nos planos coletivistas. O engodo da “justiça social” não tem a capacidade de agregar valor às empresas e às próprias pessoas.
Objetivamente, o desejo de “progressistas”, nova denominação de socialistas, é puramente o alcance de mais poder. Para isso, mais Estado, menos indivíduo. Preocupação com o “povo”, bela e mera narrativa. Pelo conhecimento e pela razão, sabe-se que as oportunidades para os mais pobres não serão criadas pela grande mãe Estado. Elas são potencializadas pelas relações colaborativas e voluntárias que se estabelecem nos mercados. Quanto mais livres, maiores serão as oportunidades econômicas e sociais.
Para tanto, a alavanca compulsória é a existência de liberdade factual para que as pessoas possam empreender, gerar empregos, criar novas soluções para os indivíduos, aquilo que produz mais renda e riqueza para todos. Porém, nessa republiqueta chamada Brasil, “progressistas” não perdem a oportunidade de perderem a oportunidade de desenvolver um mercado mais livre das amarras das regulamentações, das normas absurdas e do consequente aumento da burocracia e dos custos, em especial, para os micro e pequenos empresários.
Cito como exemplo a fixação de salário mínimo, que acaba por proteger trabalhadores já empregados, impedindo o ingresso dos mais jovens aos mercados de trabalho, ou a aberração dos sindicatos, que enriquece uma casta de líderes que nunca trabalhou, e impõe barreiras à geração de mais empregos e, especialmente, às tão necessárias inovações em direção a um aumento da produtividade.
O câncer do intervencionismo estatal, em vez de ser reduzido, persiste se alastrando por todo o tecido econômico e social verde-amarelo. O discurso é o de beneficiamento dos mais pobres. Puro ilusionismo. A verdade que não pode ser dita pelos “guerreiros sociais” é cristalina: o maior e melhor programa social é, sem dúvidas, o crescimento econômico. Nesta direção, o ex-presidente americano Ronald Reagan afirmava que “o melhor programa social é um emprego”.
Triste. Crescimento econômico e geração de emprego têm receituário básico e certeiro: legítima liberdade econômica. O mundo não será salvo pelos “bondosos guerreiros sociais”, verdadeiros crentes de utopias e de fracassos econômicos e sociais.
Esperar que o Estado e seus politicos salvem ou melhorem o cenário é uma ilusão, esperar ou crer com fé que a democracia será o remédio para os males que acometem o Estado e a sociedade é a comprovação do domínio e doutrinação bem efetuada pelos progressistas.
3 notes · View notes
mucillo · 8 months
Text
Tumblr media
:Sono cresciuto nell'alveo delle avanguardie. Per me avanguardia non è un'etichetta o una griffe. Ma è l'essenza della mia ricerca: rinvia alla mia necessità di scoprire ogni giorno forme che prima non conoscevo. Questa esigenza convive con il mio bisogno di non separarmi mai dalla civiltà contadina da cui provengo, che ha in sé bellezza, sapienza.“   Domenico Paladino
pittore, scultore e incisore italiano 1948
15 notes · View notes
salvo-love · 8 months
Text
https://www.italiaoggi.it/news/sindaci-pd-troppi-immigrati-2610312
Svolta antibuonista, occorrono limiti all'accoglienza. Ora è il centrosinistra a polemizzare
Sindaci Pd: troppi immigrati
#SBARCHI #MIGRANTI #TROPPI anche per i #SINDACI del #PD !
Un tempo (1 gennaio-16 agosto 2021) c'erano 33.881) immigrati sbarcati per lo più nell'area siciliana, ora (stesso periodo del 2023) gli sbarchi sono stati 101.386. Un tempo c'era un leader politico d'opposizione, Matteo Salvini, che sulla questione migranti costruiva la sua ascesa politica, ora è ministro e non ne parla più. Un tempo c'era un partito, il Pd, paladino dell'accoglienza, senza preoccuparsi della sua gestione, ora i suoi sindaci si rivoltano nei confronti di un buonismo pasticciato e inconcludente. In mezzo c'è una decisione del ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, ex prefetto: non più la concentrazione di chi arriva negli hub di Lampedusa e delle altre zone costiere per lo più siciliane ma la loro distribuzione lungo la Penisola. Il che ha prodotto un brusco risveglio in quei tanti territori erano stati toccati solo marginalmente dall'immigrazione e nei quali si disquisiva e si polemizzava tra i partiti ma il tutto avveniva a livello teorico, senza avere a che fare col problema.
Adesso invece l'immigrazione ha raggiunto livelli record e regioni e comuni di tutt'Italia sono coinvolti. Col risultato di una levata di scudi bipartisan: da un lato i sindaci di centrodestra lanciano senza remore j'accuse verso il governo, reo a loro dire di non riuscire ad arginare gli sbarchi, mentre quelli del centrosinistra fanno retromarcia sul buonismo e chiudono, anch'essi, all'accoglienza. C'è un dato che spaventa tutti: il 48% delle 72.460 richieste d'asilo sono state rifiutate ma nessuno rientra nel proprio Paese e i rimpatri coatti sono stati (lo scorso anno) appena 2mila. Il che significa che tante persone sono fuori controllo e finiscono a vivere d'espedienti o reclutate dalla malavita.
L'irrequietezza nel centrodestra è ben spiegata dall'europarlamentare Gianantonio Da Re (Lega): «Al governo, che mi pare abbia le idee confuse, e alla presidente Meloni che ha vinto le elezioni invocando il blocco navale dico che questo è il momento per attuarlo. La soluzione è che bisogna bloccare gli sbarchi e il pattugliamento del Mediterraneo va fatto con l'aiuto dell'Europa. Se riusciamo a pagare una guerra in Ucraina non vedo come il pattugliamento del nostro mare sia un problema».
Da Re cerca di strattonare Salvini e il governo. Nel Pd sono i sindaci a fare la voce grossa. Nella «rossa» Prato è Matteo Biffoni a dare fuoco alle polveri (è anche delegato Anci per l'immigrazione): «Il sistema è saturo ed è come se si stesse rincorrendo un'eterna emergenza mettendo soltanto toppe. Non ha senso inquadrare questo problema in un sistema emergenziale. Ed è dal 2015 che a governi tecnici, di sinistra e ora di destra, diciamo sempre la stessa cosa: non si può fare finta di non vedere che i territori non riescono più a fare fronte. In molti centri le persone fisicamente non ci stanno più. È come se fossimo in mezzo a una tempesta perfetta e sono state promesse cose insostenibili».
Ancora dalla Toscana gli fa eco Samuele Lippi, sindaco di Cecina (Livorno) inciampato recentemente in guai giudiziari perché trovato in possesso di cocaina (per uso personale: non si è dimesso): «È il momento di dire basta alle battaglie ideologiche sul tema dell'immigrazione. Il Pd deve lavorare con la giusta dialettica insieme alla presidente del Consiglio per governare il fenomeno dell'immigrazione con pragmatismo. Perché questo serve al Paese. Dobbiamo avere il coraggio di dire che non è più possibile accettare di vedere bambini che muoiono affogati nei barconi che colano a picco nel Mediterraneo. Servono soluzioni, che si possono trovare soltanto se ci mettiamo tutti intorno a un tavolo. Senza steccati ideologici».
Ma anche il sindaco di Firenze, Dario Nardella, dopo l'arrivo nella sua città dei pullman con gli immigrati, insorge: «Da sindaci registriamo problemi molto seri sui nostri territori: gli sbarchi stanno aumentando e arrivano immigrati irregolari in grande quantità, i Cas sono praticamente saturi, molti immigrati dei Cas vengono espulsi perché non viene riconosciuto loro il permesso di soggiorno e, quindi, diventano immigrati irregolari a tutti gli effetti che restano nel Paese. Gli accompagnamenti al confine non si fanno, la situazione rischia di essere completamente fuori controllo».
Al leit motiv dei sindaci targati Pd si aggiunge la voce influente di Giorgio Gori, primo cittadino di Bergamo: «Sull'immigrazione qualunque semplificazione ideologica è inutile. Vale per le «sparate» di Salvini e Meloni ma vale anche per l' «accogliamoli tutti» che ha sedotto una certa sinistra. È necessario un forte senso della realtà. I valori umanitari sono fondamentali. Ma a questi vanno uniti il pragmatismo e una visione di lungo periodo, non proprio le migliori qualità di Salvini. Capisco quindi che taccia. Anche Meloni è in palese difficoltà. A maggior ragione è necessario che il Pd parli, a sua volta superando gli slogan».
È una specie di catarsi rispetto alle frontiere aperte, col Pd, la sinistra radicale e il Papa che cavalcarono l'onda lunga. Siamo arrivati alla boa e al giro di svolta. Il Pd non può smentire i suoi sindaci ed Elly Schlein è avvisata.
Tumblr media
7 notes · View notes
opaladino0 · 26 days
Text
O desconhecido
Por que será que nos assusta tanto? Pode se aplicar a tantas coisas, mas três delas sempre me assombram um pouco: o futuro, o amor e o trabalho. Não é fácil determinar se essas coisas são ou não assustadoras, mas todas têm algo em comum: o mistério, o desconhecido. Aquilo que não sabemos se virá quando aceitamos viver algo novo. Sabe quando você compra algo na loja e mal pode esperar para abrir em casa? Por que isso não seria o desconhecido? De certa forma, é porque desejamos aquilo há um tempo. Já algo que não desejamos chega como um vento sem aviso, sem nos dizer se trará novidades boas ou ruins.
Quando terminamos o ensino médio, automaticamente queremos descobrir coisas novas, algo que talvez nos mostre o significado da vida. No entanto, ao dar esse passo adiante, somos repentinamente assaltados pela dúvida, fazendo-nos questionar se estamos realmente prontos para o que está por vir.
Por exemplo, pense em alguém que sempre teve tudo entregue em mãos, desde antes mesmo de nascer. Imagine uma pessoa que cresceu em meio a luxos, com pais que lhe davam tudo o que queria. Essa pessoa chega ao fim do ensino médio e percebe que deseja algo mais, algo que seja verdadeiramente seu. Mas como encontrar essa independência, quando toda a sua vida foi marcada pela dependência dos outros?
Então, sentado na sua cama totalmente confortável, encostado em seu travesseiro de penas de gansos ou algo assim, ele repensa que ir a eventos caros, festas chiques e clubes talvez não seja o que ele quer da sua vida. Talvez sim, mas não da maneira como se fosse entregue de bandeja para ele. Então, ele se depara com o desconhecido. O que fazer? Como e por onde começar? Qual caminho seguir? São tantas perguntas e incertezas que surgem quando se está prestes a entrar em uma fase de decisões importantes e difíceis da vida, a famosa vida adulta. E isso não é exclusivo dos mais ricos, mas algo que todos enfrentamos.
A verdade, meu querido leitor, é que você tem muito tempo para descobrir o que fazer, como lidar com tudo e se organizar. Está só no início da sua jornada. Aproveite sua juventude, essa é a sorte que você tem. Antes de querer viver tudo de uma vez, aproveite o momento. Como disse Billy Joel uma vez: "Vá com calma, você está indo bem. Você não pode ser tudo que quer ser antes do seu tempo" ou quando diz na mesma canção "Sonhe, mas não imagine que eles todos se realizarão". O futuro ainda está sendo escrito. Seu amor vai aparecer, talvez de uma forma que você nem consiga imaginar. Apenas relaxe, tire um dia para você e beba um pouco de café, esse será seu parceiro para toda a vida.
Paladino;
1 note · View note
vanitasluizsoraventus · 10 months
Text
Some doodles of Father Ícarus and how the character would work if he were playable
Tumblr media Tumblr media
PT BR
1) Durante a guerra ele poderia escolher entre lutar na linha de assaulto ou ser um médico
2) Durate os seus estudos de arquidiocese na igreja ele iria estudar para aprender milagres de clérigo ou paladino
3) durante o Sonho com Alll-mer ele poderia rezar para Alll-mer dentro do sonho pedindo para receber uma ajuda do mesmo, além de receber o osso de sua coluna.
4) a última escolha seria os itens a mais que ele levaria para poder ajuda-lo
ENG
1) During the war he could choose between fighting on the assault line or being a medic
2) During his Archdiocesan studies in the church he would study to learn Cleric or Paladin miracles
3) during the Dream with Alll-mer he could pray to Alll-mer inside the dream asking to receive help from him, in addition to receiving the bone of his spine.
4) the last choice would be the extra items he would take to help him
9 notes · View notes
gotoid · 5 months
Photo
Tumblr media
Inverno Eterno - Escuro, inverno e sangue! (on Wattpad) https://www.wattpad.com/1394791269-inverno-eterno-escuro-inverno-e-sangue/ Em um planeta envolto em perpétua escuridão e frio implacável, a vida humana depende da frágil luz fornecida por um deus vulcão. Inspirada pelas antigas lendas de um destemido Paladino, Livya, uma jovem de uma tribo sobrevivente, desafia os limites da área habitável, ansiando desbravar o mundo lendário que se esconde além das tempestades de neve, conforme narrado nos contos que ecoam em seu clã. Em um mundo congelado, onde colossais criaturas disputam a supremacia na cadeia alimentar e monstruosidades lendárias espreitam por trás das nevascas, a curiosidade destemida de Livya a impulsiona a uma jornada brutal. No capítulo inicial "Escuro, inverno e sangue!", acompanhe Livya enquanto ela enfrenta feras selvagens, desafia as tradições de seu povo e explora territórios desconhecidos. Esta saga é marcada por coragem, descobertas, busca pela liberdade e o constante pulsar do sangue daqueles que tentam permanecer neste universo hostil.
3 notes · View notes
stocatzo · 10 months
Text
L'altro giorno, il grande T. mi stava raccontando del concerto dei Coldplay che ha visto a Milano. Non mi ha detti quanto gli sono costati i biglietti, però mi ha fatto intuire che parliamo di una cifra che si aggira dallo sproposito e arriva fino alla fettina di culo. Considerando che poi vanno aggiunti benzina, autostrada e macchina per me è troppo, non è tanto ma troppo.
Se vai a vedere i Coldplay non ti va nemmeno tanto male, anche se l'ultimo disco che possa vagamente fregiarsi di quel nome risale a una decina di anni fa (dieci anni! DIECI!!!). Non vi vengo a parlare dei RHCP, che sono vecchi e di dischi decenti non ne fanno da più di vent'anni o da Peter Gabriel che non ne pubblica uno da vent'anni!
Parliamo del concerto in sé, dove le immagini le vedi su un maxi schermo e spesso le immagini le devi vedere dal cellulare di quello che sta in piedi davanti a te e che riprende tutto quello che succede.
Tutto questo pippone per dire che: i concerti non valgono il prezzo del biglietto, per la gente, la qualità dello show e per la qualità degli artisti. Quindi, dall'alto del mio essere il paladino di noi attempati, ossia Capitan Anzian8, per me hanno senso solo i concerti dove ci possono essere al massimo un centinaio di persone.
Tumblr media
*Per dovere di cronaca, sarà stato il 2006 o il 2007, non ricordo più quando ho visto suonare i Coldplay dal vivo, francamente sono inadatti (fanno cacare a spruzzi)
10 notes · View notes
ningcast · 3 months
Note
No fim a gente sabe que é essa gente com síndrome de coitadinho misturado com a pessoa querendo ser o paladino da justiça onde não está havendo injustiça e quando leva uma invertida a pessoa começa a se fazer de coitada dizendo que tá em pânico.
Sabe, anon, eu acredito muito que isso vem um pouco com a idade. A famosa maturidade. Quando se é mais novo a gente tem um "senso de justiça" que as vezes é meio falhado, capenga, xoxo, anêmico e inconsistente, e quando aparece algo que incomoda dá aquela vontade enorme de bater panela e fazer dancinha na frente da praça dos 3 poderes. Eu sei disso porque eu era assim.
A gente só pode aconselhar e bater na tecla de que se você desligar a tela esse problema ainda vai existir? Vale mesmo a pena esquentar a cabecinha com coisinha besta? Na minha concepção não vale, por isso eu só silencio e sigo a vida.
Tumblr media
2 notes · View notes
minzart · 11 months
Note
O parrudo de zelda :)
Tumblr media
O PARRUDO DE ZELDA ME MATO VEI
Se fosse qualquer outra pessoa eu sei q eu seria uma anta pra saber qm é
Enfim.
GANONDORF MY BELOVED
Literalmente a ideia pro sobrenome do meu nome fantasia na Internet, esse desgracado filho da mãe TEM TANTO POTENCIAL MEU AMIGO
O q já tem dele dos 3 jogos q mais falaram dele q eu, com meu minúsculo cérebro de pinhão compreendi, q seria oot,ww e totk, CARALHO
Juro ainda gostaria que falassem q antes de SS sair o ciclo de reencarnação era praga dele. E EU VOU BATER O PÉ E DAR UMA DE GATEKEEPER. HIMBO GANONDORF É ENGRACADO MAS ELE N SERIA UM HIMBO NEM FUDENDO. E FIM DE COMVERÇA
ESSE CARA É O EQUIVALENTE DE UM MAGO Q FOI PRA ACADEMIA DE PALADINO E VOLTO WARLOCK SENDO ELE MESMO O PATRAO.
Tem uma puta história de hyrule q ele veio junto em oot q COMO EU DESEJO Q FOSSE MELHOR EXPLORADA MAS E SEI Q NUNCA SERÁ, além do lindo ciclo de ódio q foi tão bem explorado em ww
N tem como eu descrever esse cara sem acabar fazendo au de zelda pq a interpretação tá longe de ser usada no canon. Mas esse homem tem tanto trauma q o orgulho n vai deixa falar e ver as 300 versões dele cada uma tentando mudar ele um pouco msm ele sendo o msm cara desde o inicio PQ A MADAME N QUER MORRER POR ODIO-
Sou be normal sobre ele pq a pergunta?
7 notes · View notes