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#pinacoteca giovanni e marella agnelli
fashionbooksmilano · 4 months
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Design is a state of mind
Martino Gamper
a cura di Martino Gamper, Rebecca Lewin, Jochen Volz e Melissa Larner. Design: Åbäke e Alex Rich
Serpentine Galleries / Koenig Books, London 2014, italiano/inglese, 96 pagine, ISBN 978-3863355418
euro 60,00
email if you want to buy [email protected]
Design is a state of mind: l’esposizione mette in luce la storia degli oggetti di design e del loro impatto sulla nostra vita con un’ampia selezione di sistemi di scaffalatura dal 1930 ai giorni nostri. Muovendosi in un raggio che comprende classici del design storico, pezzi unici, lavori di design industriale e funzionale contemporanei, o comunque commissionati recentemente, saranno esposti i progetti di Gaetano Pesce, Ettore Sottsass, Ercol, Giò Ponti e IKEA. Ogni elemento espositivo verrà utilizzato per organizzare ed esporre collezioni di oggetti dagli archivi personali di amici e colleghi di Gamper, oltre ad un’ampia biblioteca di pubblicazioni sui mobili contemporanei da tutto il mondo. Per l’occasione verranno inoltre realizzate nuove scaffalature di Michael Marriott e dello stesso Martino Gamper, co-prodotte dalla Serpentine Gallery, Museion e dalla Pinacoteca Agnelli.
“Non esiste un design perfetto e non c’è un ultra design. Gli oggetti ci parlano in maniera personale. Alcuni dovrebbero essere più funzionali di altri e l’impatto emozionale che hanno su di noi rimane molto individuale. La mostra mette in evidenza un modo molto personale di collezionare e raccogliere oggetti, con pezzi che raccontano una storia.” Martino Gamper
Mostra Serpentine Galleries London (05/03- 21/04/2014) e la Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli Torino (24/10/14 – 01/03/2015).
14/12/23
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megabif · 1 year
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Simon Starling
A-A', B-B' Giovanni Battista Tiepolo, 'A Halberdier in a Landscape', 1736–38 (Formerly the right-hand portion of 'The Finding of Moses') Collection Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli, Turin Fiat 125 Special, 1968 / Cutaway View (Front Section), 2019
1:1 scale archival pigment print, perspex, Fiat 125 Special 
Simon Starling, artista inglese di 55 anni, vincitore nel 2005 del Turner Prize, è protagonista alla Pinacoteca Agnelli con una mostra incentrata su due tagli. Il primo è quello subito da un’opera del Tiepolo nel 1820; il secondo è quello che lui stesso opera su una Fiat 125 Special di colore blu. A Torino dal 2 novembre 2022 al 5 febbraio 2023.
Tutto inizia con un alabardiere che si insinua in un quadro. Con la mano destra regge fiero l’arma, mentre la sinistra poggia sul fianco e crea pieghe sinuose sull’abito elegante. La casacca color zafferano brilla nel paesaggio grigio. Qualche nube, sullo sfondo, sorvola una catena montuosa. Dei giunchi paiono afflosciarsi stanchi, mentre dietro due figure sopraggiungono dal fiume. L’uomo ha negli occhi una tristezza. Le palpebre, gonfie di malinconia, trovano sollievo nell’animale ai piedi del soldato. É il suo fedele levriero. Anche lui sta facendo il suo ingresso nel quadro, seppure solo con il muso e una zampa. Ha fiutato qualcosa e cerca di porlo all’attenzione del padrone.
Seguendo il suo sguardo, come nell’immobilità pittorica l’alabardiere non può fare, ci imbattiamo in una scena di festa. Delle agghindatissime donne aristocratiche si raccolgono attorno a un neonato. Ma chi è? Per scoprirlo dobbiamo fare un passo indietro. 
Siamo nell’Antico Testamento, siamo in Egitto. A seguito dell’ordine del Faraone di uccidere tutti i figli maschi di origine ebraica, una madre depone il suo bambino in un cesto di vimini e lo affida alle acque del Nilo. A ritrovarlo è proprio la figlia del Faraone, che decide di allevarlo come fosse suo. Il nome che gli dà significa “salvato dalle acque”. Il nostro alabardiere, dunque, sta sopraggiungendo sul luogo dove il cesto, ancora visibile a riva, ha appena condotto Mosè alla sua nuova famiglia.Il Tiepolo, come altri pittori, ha rappresentato la scena in un quadro. Il quadro si chiamava didascalicamente Il ritrovamento di Mosè. E se si parla al passato è perché questo quadro non esiste più.O meglio, non esiste più nella sua interezza. L’opera, realizzata tra il 1736-38, venne infatti separata nel 1820. Nulla di tragico, una pratica comune all’epoca. La necessità sarebbe originata dall’intenzione di rendere più centrale la scena del ritrovamento, tagliando (letteralmente) via l’alabardiere che dal lato destro cercava di insinuarsi. Difatti la composizione appariva inusuale, seppure raffinata. Tanto che la sua origine è da rintracciarsi proprio nello slancio creativo del Tiepolo, a cui piaceva condurre lo spettatore all’interno dell’opera, farlo muovere nell’ambiente come ne facesse parte.
In questo caso era l’alabardiere, insieme al suo levriero, a guidare gli occhi verso il centro della vicenda. Un espediente al tempo stesso tecnico (utile a disperdere la centralità classica della scena nel dipinto) sia narrativo (utile ad aggiungere complessità e movimento alla lettura dell’opera). Una trovata che alla lunga deve aver stancato il patrizio veneziano Andrea Corner, committente del quadro. E pensare che era proprio per soddisfarlo che il Tiepolo aveva provato un’ulteriore variazione sul tema, trasportando la scena biblica in un contesto a lui contemporaneo e familiare. Nell’opera non vi è infatti nulla di antico o di egizio; anzi le figure vestono eleganti abiti nobiliari e l’ambiente pare quello del nord dell’Italia. Un altro modo, se vogliamo, di rendere più prossima la scena allo spettatore.
Da questo momento inizia così la seconda vita del dipinto, che sono diventati i dipinti. Uno è diventato Alabardiere in un paesaggio e fa parte della collezione della Pinacoteca Agnelli. L’altro conserva il suo nome originale, Il ritrovamento di Mosè, ed è conservato alla National Gallery di Edimburgo. A legare le due opere il passato comune. Al quale si aggiunge il senso di assenza e mancanza che pervade l’alabardiere.
Ed è stato proprio questo aspetto a ispirare Simon Starling, che su questa vicenda ha incentrato prima la sua mostra A-A’, B-B’ da Franco Noero nel 2019, e ora un’altra esposizione, Tiepolo x Starling, alla Pinacoteca Agnelli. La collezione segna così un nuovo capitolo del suo progetto Beyond the Collection, mirato a valorizzare un’opera della raccolta.
Starling, a partire dall’Alabardiere, ricostruisce la vicenda che lo vede protagonista accostandogli prima una riproduzione della sua parte mancante, poi giustapponendogli un copia in scala ridotta dell’opera completa, concessa in prestito dalla Staatsgalerie di Stoccarda. Da questi estrae, dedicandogli un focus, alla figura del levriero. Animale ricorrente nella pittura aristocratica del tempo, simbolo di nobiltà e fedeltà. Sull’immagine del cane si intrecciano dei disegni del Tiepolo e gli scatti contemporanei di Starling.
Per cesellare il legame tra il progetto e la Pinacoteca, l’artista ha scelto di riproporre lo stesso taglio subito dall’opera nel 1820. Questa volta a farne le spese è una Fiat 125 Special di colore blu. Una berlina familiare dal motore modesto prodotta dalla Fiat tra il 1967 e il 1972. Nonché auto prediletta da Gianni Agnelli, che per la città si muoveva solo su questa vettura. Un modo per rimanere discreto (anche se la targa era A00000 TO) ed esprimere al tempo stesso la sua comunanza con i cittadini.
Starling riprende l’iconica autovettura e gli applica lo stesso taglio, ovvero conservando le proporzioni, che subì la tela del Tiepolo. Così dà vita a uno di quei rari casi in cui separare non significa dividere, bensì stringere.
Via & Via
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redazionecultura · 5 years
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Le domeniche in Pinacoteca - Attività per bambini dai 4 ai 12 anni
Le domeniche in Pinacoteca – Attività per bambini dai 4 ai 12 anni
La Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli presenta anche per quest’anno un nuovo e ricco calendario di proposte dedicate ai piccoli visitatori: le Domeniche in Pinacoteca, appuntamento settimanale riservato ai bambini dai 4 ai 12 anni. Ogni domenica alle 16:00, i bambini e le loro famigliesono invitati a prendere parte alle speciali attività proposte: i partecipanti potranno scoprire attraverso una…
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andrearrrrr · 2 years
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Manet’s “La négresse (Portrait of Laure),” 1863. This is the same model who appears in “Olympia.”
Credit...Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli, Turino; Annie Tritt for The New York Times.jpg
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bm2ab · 4 years
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Arrivals & Departures 04 May 1927 – 23 February 2019 Donna Marella Caracciolo di Castagneto [Marella Agnelli]
Marella Agnelli (Italian pronunciation: [maˈrɛlla aɲˈɲɛlli]; born Donna Marella Caracciolo di Castagneto [ˈdɔnna maˈrɛlla kaˈrattʃolo di kastaɲˈɲeːto]; 04 May 1927 – 23 February 2019) was an Italian noblewoman, art collector, socialite, style icon and widow of Fiat chairman Gianni Agnelli. She often appeared in the fashion magazine Vogue. She was named to the International Best Dressed List Hall of Fame in 1963 
Agnelli, who was educated in Paris, was an assistant to Erwin Blumenfeld in New York City (living on Park Avenue on the Upper East Side) early in her varied career, as well as an occasional editor and photographic contributor to Vogue. In 1973, she created a textile line for Abraham-Zumsteg, for which she was awarded the Resources Council's Roscoe (the design trade's equivalent of the Oscar) in 1977.
An avid gardener, Agnelli authored a number of books on the subject, also providing many of the photographs. Two of her books are about the Garden of Ninfa (1999) and The Agnelli Gardens at Villar Perosa (1998).
More recently, she oversaw the opening of the Renzo Piano-designed art gallery Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli, built on the roof of the former Lingotto Fiat factory in Turin, Italy. The Agnelli collection includes Picasso, Renoir, Canaletto, Matisse and Canova masterpieces.
The reserved, patrician tastemaker and socialite was also known for her inclusion in Truman Capote's circle of "swans" – wealthy, stylish, and well-married women friends whose company he adored because they "had created themselves, as he had done", and "had stories to tell" According to Capote, Agnelli was "the European swan numero uno", one of the youngest in a group which included Babe Paley, Gloria Guinness, C. Z. Guest, Slim Keith, Pamela Harriman, Lee Radziwill and Jacqueline Kennedy Onassis. In her autobiography, Washington Post publisher and Capote friend Katharine Graham recounted that the author once told her that if Paley and Agnelli were "both in Tiffany's window, Marella would be more expensive"
She was portrayed in the American biographical film Infamous (2006) by Isabella Rossellini.
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drawdownbooks · 5 years
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Today! SAVE 10% on EVERYTHING w/ code: “NEEDTHIS” / Paranormal: Tony Oursler Vs Gustavo Rol / Available at www.draw-down.com / For years, American artist #TonyOursler (the father of video-sculpture) has been collecting objects, publications, ephemera about the paranormal, using them as inspiration for many of his works. Photographs of ghosts, pseudo-scientific texts, and primitive technologies for creating visual illusions have found a home in his collection of over 15,000 items. The collection includes materials related to Oursler's grandfather Charles Fulton Oursler and his friendship with Harry Houdini. #Paranormal — Tony Oursler vs. Gustavo Rol, a 2017-2018 exhibition at the Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli in Turin, Italy, brought together works by Oursler as well as objects from his collection of #occult objects, alongside works by painter and #psychic Gustavo Rol from Turin's collections. This publication documents the exhibition, and showcases the #dialogue between Oursler's work and collection and Rol's paintings. Selected by Oursler himself, along with curator Paolo Colombo, the #exhibition explores connections between Oursler and Rol, two personalities poised between the visible and the invisible, between the #normal and #paranormal. https://www.instagram.com/p/BuRU2DNnUxE/?utm_source=ig_tumblr_share&igshid=85txsvyuzrsn
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conformi · 6 years
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RPBW (Renzo Piano Birthday Workout) James Turrel, Skyspace Twilight Epiphany, Rice University Campus, Houston, USA, 2012 VS Renzo Piano, Stavros Niarchos Foundation Cultural Center, Athens, Greece, 2016 Konstantin Melnikov, Stadium, Moscow, Russia, 1930 VS Renzo Piano, Stadio San Nicola, Bari, Italy, 1987-1990 Franco Albini, INA office building, Parma, Italy, 1950-1954 VS Renzo Piano, Rue De Meaux Housing, Paris, France, 1988-1991 Aldo Rossi, Quartier Schützenstraße, Berlin-Mitte, Germany, 1995-1998 VS Renzo Piano, Central St. Giles, London, United Kingdom, 2002-2010 Paul Schneider-Esleben, Haniel-Garage, Düsseldorf, Germany, 1950-53 VS Renzo Piano & Richard Rogers, Centre George Pompidou, Paris, France, 1971-1977 Renzo Piano, Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli, Lingotto, Torino, Italy, 2002 VS Marcel Breuer, Begrisch Hall, New York University, New York, USA, 1956-61 Renzo Piano, Beyeler Foundation, Riehen, Switzerland, 1992-1997 VS Vilhelm Wohlert and Jørgen Bo, Louisiana Museum of Modern Art, Humlebæk, Denmark, Denmark, 1958 Renzo Piano, Maison Hermès, Tokyo, Japan, 1998-2006 VS Pierre Chareau, Maison de Verre, Paris, France, 1928-1932 Renzo Piano, Zentrum Paul Klee, Bern, Switzerland, 1999-2005 VS Antoine de Saint-Exupéry, Le Petit Prince, 1943
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italiadavivere · 2 years
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Pinacoteca Agnelli: il volto nuovo di un luogo straordinario, isola felice degli artisti italiani e non solo
Pinacoteca Agnelli: il volto nuovo di un luogo straordinario, isola felice degli artisti italiani e non solo
La Pinacoteca Agnelli avvia un nuovo corso che le conferisce una nuova identità, un volto nuovo nella nomina a direttrice di Sarah Cosulich. In una struttura sospesa sul tetto del Lingotto di Torino, sede della prima grande fabbrica della Fiat, è aperta al pubblico in via permanente la collezione di opere d’arte appartenute all’Avvocato Giovanni Agnelli e a sua moglie Marella. Incredibile come…
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anisettarosati · 2 years
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⚜⚜⚜⚜⚜⚜⚜⚜⚜⚜⚜⚜ ⚜L I N G O T T O 🍸 T O R I N O ⚜ ⚜⚜⚜⚜⚜⚜⚜⚜⚜⚜⚜⚜ ⚜Enjoy🍸Anisetta Rosati 1877⚜ ⚜⚜⚜⚜⚜⚜⚜⚜⚜⚜⚜⚜ ⚜⚜I N C O M P A R A B L E ⚜⚜ ⚜⚜⚜⚜⚜⚜⚜⚜⚜⚜⚜⚜️ #Lingotto #Turin #GianniAgnelli #DelCambio #Torino #BarCavour #DelCambioTorino #GuidaMichelin #AnisettaRosati #BarCavourTorino #Anisette #Rosati1877 #FineDining #Anisetta #Imbibe #MichelinGuide #RosatiQualisSuperior #Mixologie #MatteoBaronetto #1MichelinStar #FarmaciadelCambio #InfinitoGin #AnisettaRosati1877 #Spiritueux #AmaroRosati #PremiumSpirits #AnisettaRosatiElixirImperiale #Top500Bars #CraftCocktails #AmaroRosatiQualisSuperior ⚜⚜⚜⚜⚜⚜⚜⚜⚜⚜⚜⚜ @anisettarosaticocktails @anisettarosati1877 @anisettarosatibew @elixirimperiale @anisettarosati @amarorosati @rosati1877 @infinitogin (presso Fondazione Pinacoteca Del Lingotto Giovanni E Marella Agnelli) https://www.instagram.com/p/Cago8rtsW_E/?utm_medium=tumblr
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axelchauvin · 6 years
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2017, Turin Renzo Piano, Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli, 2002 Photo personnelle
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Pinacoteca Agnelli. 2002. Renzo Piano. Turin
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Der Fiat-Gesellschafter Giovanni Agnelli hatte bereits Anfang der 1960er Jahre die Idee ein Museum für die Kunstsammlung der Familie zu errichten. Auf dem Dach des 1982 stillgelegte Fiat-Werkes Lingotto wurde das Museum 2002 nach den Plänen von Renzo Piano errichtet. Das ursprüngliche Gebäude wurde bis 1989 unter der Leitung von Renzo Piano in ein Einkaufszentrum mit Hotel, Kongress- zentrum und Theater umgebaut. Innerhalb des Ovals der Rennstrecke wurde das Museum für Agnellis gebaut.
Auf lediglich vier schmal zulaufenden Stahlstützen balanciert ein verschlossener Metallkubus. Darüber schwebt ein weit überstehendes Lamellendach, das das Tageslicht filtern soll. Renzo Piano bezeichnet dieses Dach scherzhaft als „fliegender Teppich“. Piano hat sich für eine Industrieästhetik entschieden, die er am traditionsreichen Fiat-Standort für angemessen hielt. Man gelangt in das Museum über eine aufsteigende Freitreppe aus dem alten Fabrikgebäude oder über die zwei seitwärts andockenden gläsernen Fahrstühle.
Die Pinacoteca organisiert sich entlang einer vertikalen Achse. Insgesamt präsentiert sich die Sammlung auf 2.800 Quadratmetern und sechs Stockwerken: Über den vier Etagen des nördlichen Lingotto-Blocks folgen auf zwei Stockwerken die 450 Quadratmeter im aufgesetzten „Schrein“ (Piano). Während der Altbau die Wechselausstellungen aufnehmen soll, ist der Neubau den Werken von Canaletto, Renoir, Manet und Picasso gewidmet. Neben den eigentlichen Ausstellungsräumen nimmt der Nordblock des Lignotto außerdem eine Kunstakademie, Büros, einen Buchladen und ein Foyer auf.
Katharina Finckh, Manuel Stimmer
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Textquellen:
https://www.capoferri.it/en/pinacoteca-agnelli-turin/
https://www.inexhibit.com/mymuseum/pinacoteca-giovanni-marella-agnelli-lingotto-turin/
https://www.pinacoteca-agnelli.it/visit/foundation/history/
https://useum.org/museum/pinacoteca-giovanni-e-marella-agnelli
Bildquellen:
Titelbild: https://www.atlantearchitetture.beniculturali.it/en/lingotto-torino/
1. Bild: https://www.inexhibit.com/mymuseum/pinacoteca-giovanni-marella-agnelli-lingotto-turin/
2. Bild: https://www.atlasofplaces.com/architecture/lingotto-factory/
3. Bild: https://www.atlantearchitetture.beniculturali.it/en/lingotto-torino/
4. Bild: https://www.atlantearchitetture.beniculturali.it/en/lingotto-torino/
5. Bild: https://www.atlasofplaces.com/architecture/lingotto-factory/
Schnitte: https://www.atlasofplaces.com/architecture/lingotto-factory/
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superbleciu · 6 years
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Turin Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli “Frank Lloyd Wright tra America e Italia” 28th March - 1st July 2018
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sersandro · 4 years
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Hasui Kawase exhibition Turin (presso Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli) https://www.instagram.com/p/CBVk28khzRU/?igshid=vohb6sdh0qd8
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esbmirime · 4 years
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no-place _______________________________________________________________________________________________________________ #noplace #renzopiano #wandering (presso Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli) https://www.instagram.com/p/B8rOvpfIshq/?igshid=67dlkdhxhxpb
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giuliomariamaggi · 4 years
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An afternoon at the Hokusai exhibition....❤️................................................... #hokusaitorino #pinacotecaagnelli #pinacotecaagnellitorino #hokusai Instagram ## #dott_giuliomariamaggi #chirurgoplasticotorino #dott_giuliomariamaggi #dottgiuliomariamaggi #drmaggi #firstpost #followmeforfollowback #followme4followyou #giuliomariamaggi #instacool #instagood #medicinaesteticatorino #photooftheday #picoftheday #style #mostra #exibition (presso Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli) https://www.instagram.com/p/B7y6GXnIom2/?igshid=1iu1b57y6g8a3
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drawdownbooks · 6 years
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Paranormal: Tony Oursler Vs Gustavo Rol / Available at www.draw-down.com / For years, American artist #TonyOursler (the father of video-sculpture) has been collecting objects, publications, ephemera about the paranormal, using them as inspiration for many of his works. Photographs of ghosts, pseudo-scientific texts, and primitive technologies for creating visual illusions have found a home in his collection of over 15,000 items. The collection includes materials related to Oursler's grandfather Charles Fulton Oursler and his friendship with Harry Houdini. #Paranormal — Tony Oursler vs. Gustavo Rol, a 2017-2018 exhibition at the Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli in Turin, Italy, brought together works by Oursler as well as objects from his collection of #occult objects, alongside works by painter and #psychic Gustavo Rol from Turin's collections. This publication documents the exhibition, and showcases the #dialogue between Oursler's work and collection and Rol's paintings. Selected by Oursler himself, along with curator Paolo Colombo, the #exhibition explores connections between Oursler and Rol, two personalities poised between the visible and the invisible, between the #normal and #paranormal.
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