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#poverta
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Non riesco a provare rispetto per mio padre
Provo un quintale di rispetto per alcune donne che ci sono state nella mia vita. Povere, e hanno scelto di fidanzarsi con ragazzi bellissimi e poveri ( non io purtroppo).
Cioè capito? Serve fegato, non è da tutti. Sono ragazze con una decenza, come mi nonna che quando mio padre era piccolo pagava i vestiti a rate perché non aveva i soldi per pagarli per intero.
Mi padre è un pagliaccio, perché ti fa pesare il cibo che mangi in casa sua, le bollette, quando lui ha avuto un affitto pagato per 10 anni da mi nonno.
Cioè è un uomo piccolo rispetto a queste donne. Donne senza niente, in bilico tra la strada e un lavoro precario a cui non gliene frega un cazzo e danno la cosa per loro più importante alla persona che loro decidono, no a quella a cui è più facile darla.
Piccole eroine. Anche venissero annientate domani, stasera se la godono.
Non si fanno comprare, non ti danno un prezzo. Per mio padre devi tollerare la sua arroganza in cambio dell'affitto.
Loro invece pensano che tutti siano come loro, che tutti cerchiamo di essere liberi, di buttare alle ortiche le certezze per essere felici.
E in buona sostanza, loro sono un grande esempio da seguire.
Grazie piccole grandi donne. Grazie di esistere
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la-misto · 4 months
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Nel tessuto del mondo in cui viviamo, si dipana una storia di contrasti lancinanti. Da una parte, ci sono quelli che lottano quotidianamente per la sopravvivenza, persone comuni le cui giornate sono un incessante sforzo per soddisfare le necessità più basilari. Queste anime, forti e resilienti, si destreggiano in un labirinto di sfide, cercando di mettere cibo sul tavolo, di mantenere un tetto sopra la testa, di garantire un futuro ai propri figli. La loro è una battaglia silenziosa, spesso invisibile agli occhi del mondo, ma carica di dignità e coraggio.
Dall'altra parte, si stagliano i problemi dei ricchi, problemi che, paragonati a quelli delle masse, paiono frivoli e superficiali. Questi fortunati della sorte si dibattono in un mare di opzioni, incapaci di decidere cosa mangiare, bere o quale destinazione esotica visitare. La loro è una realtà in cui il superfluo diventa essenziale, e l'essenziale è da tempo dimenticato.
In questo scenario, il divario tra ricchi e poveri si allarga in modo preoccupante. I ricchi diventano sempre più ricchi, accumulando ricchezze in modi che sfidano l'immaginazione, mentre i poveri scivolano sempre più in basso nella scala sociale, intrappolati in un circolo vizioso di povertà e disperazione. È un mondo di ingiustizie, dove le opportunità sembrano riservate a pochi eletti, e dove la fortuna di nascita determina il corso della vita molto più di quanto dovrebbe.
Questo contrasto è il riflesso di un sistema profondamente squilibrato, un mondo in cui le disuguaglianze sociali ed economiche continuano a crescere in modo esponenziale. È una realtà che chiama in causa la nostra coscienza collettiva, invitandoci a riflettere sul tipo di società che vogliamo costruire. In questo mondo, la vera sfida è trovare un equilibrio, creare un sistema più giusto e inclusivo, dove ogni individuo abbia le stesse opportunità di prosperare e realizzare i propri sogni.
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quickpa · 11 months
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Reddito Alimentare 2023 - Per combattere lo spreco di cibo e la povertà
Con la legge di Bilancio 2023 si è deciso si combattere lo spreso alimentare e aiutare tutte le persone che sono in situazioni di povertà assoluta, introducendo il Reddito Alimentare
Il Reddito Alimentare è una nuova misura sperimentale, attualmente prevista solo per 3 anni, che consiste nel distribuire gratuitamente pacchi alimentari realizzati con i prodotti invenduti, cibo con confezioni danneggiate o prossimi alla scadenza, dei negozi della distribuzione alimentare, che altrimenti verrebbero buttati.
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arte-della-poverta · 8 months
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He wrote history. Beats Pliz ( Fotis Georgiadis ) Arte Povera Lykavittos 14 October 2023.
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luigidelia · 3 months
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Una bella notizia, cari, sputo il rospo tutto insieme. Non avevo ancora scritto niente su questa novità ma a questo punto il viaggio è cominciato e bisogna pur attirare le energie positive: SONO STATO NOMINATO CONSULENTE PER LO SVILUPPO DELLA NUOVA BIBLIOTECA DI BRINDISI, IL MEDIAPORTO. E il prossimo 22 marzo con un convegno si inaugurano i lavori per la creazione di un OSSERVATORIO DI INNOVAZIONE CULTURALE ED EDUCATIVA ATTRAVERSO LA "NARRAZIONE" E L'ARTE.
Voilà. Una piccola rivoluzione, sì. Una bellissima notizia: una biblioteca e un centro di ricerca sulla povertà culturale attraverso la narrazione. Tutto insieme. All’adrenalina del palco ora si affianca un’energia ancora diversa. E credo che mi toccherà cercare un nuovo centro di gravità "errante".
Il MediaPorto - Biblioteca di Brindisi è uno spazio multifunzionale ristrutturato con il progetto della Regione Puglia Community Library. Qualche anno fa il progetto vincitore lo scrisse Simonetta Dellomonaco e ora una cordata di istituzioni e persone speciali sono davanti a me a tirare la slitta, per dirla alla Zanna Bianca: Luigi De Luca per i #polibibliomuseali della Regione Puglia, Emilia Mannozzi, per il Polo di Brindisi, Toni Matarrelli per la Provincia di Brindisi, Giovanni Luca Aresta per #santateresaspa che di quella slitta ora tiene con energia nuova le redini in mano, il Teatro Pubblico Pugliese e un'infinità di persone laboriose che poco alla volta sto scoprendo dietro le quinte di questo luogo prezioso come l’ossigeno.
Il MediaPorto - Biblioteca di Brindisi comprende sale studio (già affollate dalla riapertura!), un auditorium, una biblioteca ragazzi, una caffetteria di prossima apertura, sale convegni, spazi di co-working e mille altri spazi fisici e immateriali che saranno dedicati ai nuovi media, al cinema, ai libri, alle mie tanto amate storie. Ma soprattutto, e qui batte il cuore, a creare uno spazio dove il potenziale creativo delle ragazze e dei ragazzi del territorio possa trovare nutrimento. Il più alto possibile. E nel massimo rispetto della sovranità e dei mondi intoccabili dei ragazzi. Chi mi conosce può capire a cosa mi riferisco.
Cominciamo il 22 marzo alle ore 17 in rete con le scuole di ogni ordine e grado della provincia, l’ufficio scolastico provinciale, le reti scolastiche più prossime, la ASL, il Comune di Brindisi (il cui sindaco Giuseppe Marchionna ha dato avvio a tutto questo prima di diventare primo cittadino), la consulta provinciale degli studenti, il consiglio comunale dei ragazzi, le reti più virtuose della città (guarda caso la nomina è arrivata da un bando dove come concorrenti eravamo tutti amici cari di mille progetti svolti in città e dintorni) e lo facciamo con un convegno che apre il percorso per la creazione di un OSSERVATORIO DI CONTRASTO ALLA POVERTA’ CULTURALE ED EDUCATIVA ATTRAVERSO LA NARRAZIONE LE ARTI. Il Convegno è aperto a tutti. Muove un primo passo significativo del progetto culturale che vorrei nascesse in questo luogo.
Ho piantato letteralmente migliaia di alberi (erano i tempi che dai miei spettacoli nascevano i progetti di forestazione partecipata) e ho ben chiaro che il bosco nasce solo quando arriva un’esplosione ormai irrefrenabile dalla Terra, dalla Pancia. Quando l’ego, colui che vuole piantare, “io”, ha fatto, forse, quello che doveva fare e poi si è tolto di mezzo. Qui voglio fare questo: ariamo un poco il terreno insieme e quando sarà il momento, se lo sarà, togliersi di mezzo e qualcosa nascerà da sola. E non sappiamo nemmeno che forma avrà.
Che dire? D’ora in poi vi racconterò anche di questo luogo che si chiama Mediaporto di Brindisi. Ovunque siate fra poco potrà valere la pena venire a trovarci. Ah, dimenticavo: l’Osservatorio che sta nascendo si chiama MINISTERO DEI SOGNI. Vi piace? <3 (In una foto io e Carolina in uno dei boschi, vero Antonio…)
Ecco il programma del convegno del 22 marzo, h 17, vi aspettiamo. Contattatemi. Cerchiamoci. ---
Mediaporto di Brindisi 22 marzo 2024, ore 17.00
MINISTERO DEI SOGNI Osservatorio d’innovazione culturale ed educativa Convegno d’apertura
Saluti istituzionali
Introduce Giovanni Luca Aresta, Amministratore Unico di Santa Teresa S.p.A. Loredana Capone, Presidente del Consiglio della Regione Puglia Toni Matarrelli, Presidente della Provincia di Brindisi Giuseppe Marchionna, Sindaco di Brindisi Emilia Mannozzi, Direttrice Polo-Biblio Museale Brindisi Angela Tiziana Di Noia, Dirigente Ufficio Scolastico Provinciale
Interventi e contributi
Luigi D’Elia, Consulente per lo Sviluppo del Mediaporto e coordinatore dell’Osservatorio Gaia D’Argenio, Presidente della consulta provinciale studentesca di Brindisi e Coordinatrice Regionale Luigi De Luca, Coordinatore Poli Biblio Museali della Regione Puglia Rosetta Carlino, Dirigente ICS “Cappuccini” Brindisi - Coordinatrice Rete delle Scuole che promuovono la Salute per la Provincia di Brindisi Mina Fabrizio, Dirigente ITT “Giorgi” Brindisi - Scuola Polo per la formazione Ambito PUGLIA BR 11 Diego Caianiello, Sindaco del CCR Brindisi Consiglio Comunale dei Ragazzi di Brindisi Maria Rita Greco, Dirigente ASL Settore psicologia clinica e pedagogia dell'età evolutiva Lucia Portolano, Dirigente scolastica Coordinatrice de Tavolo docenti per l’educazione ambientale e i “diversi” linguaggi Modera gli interventi Luigi D’Elia
Info: 0831 544301 - [email protected] Si raccomanda l’Iscrizione al link: https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSeCQzKzUy5S_gjj5wzWxZCstD2nGm25fIiuBUgnHvvrN8k8yA/viewform?usp=sf
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ilpianistasultetto · 7 months
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LO SPIRIT DE MILAN
PA', tu lo sai quanto ho sempre parlato bene del sindaco Sala ma non lo voto piu'. Milano e' diventata una citta' pericolosa e insicura".
- "Giu' , ma la sicurezza non e' tutta priorita' del Sindaco. Deve muoversi il Prefetto e il Ministero degli Interni. Sono loro che gestiscono polizia e carabinieri. Sono questi che devono assicurare la sicurezza"
- Ma si, Pa', io non sto criticando il sindaco sulla sicurezza ma sono incazzata perche' il sindaco la nega questa emergenza. Lui dice che non c'e' alcuna emergenza, che non si deve fare allarmismo. Beh, quando sono venuta a Milano, la notte alle 2, alle3, prendevo tranquillamente la bici, tornavo a casa e mi sentivo sicura. Adesso no. Ai parcheggi trovi sempre qualcuno che vuole qualche euro per aiutarti a prendere la bici. Non e' un gran problema ma potresti incappare con gente che ti chiede altro, come e' successo a tanta altre gente: le scarpe, il telefonino, la borsa, l'orologio. No, no, l'insicurezza la tocchi con mano e Lui non fa nulla, anzi, nega. Invece dovrebbe mettersi con la tenda sotto la prefettura o sotto il ministero e non andar via fin quando non risolve il problema.
Questa cosa mi ha chiarito ancor piu' quello che penso da tanto. La sx e' ormai cosi salottiera e incapace di sostenere la gente laboriosa e onesta da non aver piu' futuro. Una forza politica che giustifica tutto dando la colpa alla poverta' non e' tollerabile. La poverta' non puo' giustificare le occupazioni abusive di case, i furti, gli scippi, l'anarchia sociale altrimenti ci ritroveremo sindaci come il candidato alle presidenziali Argentine (che rischia anche di vincere) : il fascista con la motosega. Tornare dietro di 100anni e vivere un nuovo ventennio non mi pare una gran cosa. @ilpianistasultetto
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landrysg · 6 months
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Music for the 3rd Sunday of Advent:
Alessandro Scarlatti, "Oh di Betlemme Altera Poverta", Christmas Cantata
From Cultural Offering's "Essential Mix: Great Christmas": https://culturaloffering.tumblr.com/post/154528887359/essential-mixes-great-christmas
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aaposperiths · 1 year
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Σαγαπαω λίγο παραπάνω που κάθεσαι και ακούς με τη σειρά το arte poverta <3
και εγώ σαγαπω που με στολκαρεις
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paoloferrario · 15 days
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Istat: indagine territoriale su rischio povertà, in Regioni.it - n. 4593 del 07-05-2024
Regioni.it – n. 4593 del 07-05-2024 – Istat: indagine territoriale su rischio povertà – Regioni.it https://www.regioni.it/newsletter/n-4593/del-07-05-2024/istat-indagine-territoriale-su-rischio-poverta-26168/
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tanogabo · 21 days
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goriromano · 5 months
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PER CONTRASTARE LA POVERTA’ E L’ESCLUSIONE SOCIALE.
DI Gianni Romano
Ci scontriamo inavvertitamente in fila alle poste pubbliche poco prima della chiusura e in un attimo l’incrocio con le sue iridi nere dei suoi occhi, padrone assolute di entrambi i bulbi, mi ricordano Sara dietro a un bancone gridare per il dolore piegata sulle ginocchia, impaurita dal suo sangue.
Aveva appena morso la sua stessa mano per evitare di dare una risposta a tono a qualche cliente poco cortese. Cosi le era stato consigliato e lei ancora in età giovane e cretina, prese alla lettera il suggerimento e censurò i nervi affondando i denti nel bordo lungo il mignolo sinistro. Quella ferita la rese inutile e la proprietà si decise a cacciarla senza troppi rimorsi. Troppi i bicchieri rotti, prima o poi si sarebbe comunque tagliata per bene quelle dita sempre sudate.
Per vivere e nutrirsi, Sara cercò un guadagno di qualche tipo, un impegno che la allontanasse dalla miseria che la terrorizzava fino a comprometterle il respiro durante la notte impedendole il sonno.
Pur di lavorare cominciò a evitare che qualche arrogante annegasse in piscina, una responsabilità che per un breve periodo le regalò un certo prestigio prima di sviluppare un’antipatia per il cloro e per l’acqua in generale, causa dell’odore stantio che si porterà sempre appresso mischiato ad altri vapori assorbiti dalla sua pelle.
Il puzzo insopportabile svuotò la vasca comunale, uccise gli insetti, allontanò le nuvole.
Nuovamente a spasso, cercò un impiego in un negozio di fiori, avvelenandosi quando ne rubò uno che volle masticare per vanità.
Scoprì anche un’altra attrazione alimentare per fili elettrici che la convinse a non addentrarsi in qualsiasi ramo tecnologico.
Sempre più magra, a tratti si distrasse dalla precarietà improvvisando passioni nella speranza di coltivare un talento che le portasse future ricchezze.
Mesi dedicati alle pitture si alternarono a stoffe cucite con improbabile estro o altre declinazioni dell’arte che si rivelarono fatue oltre a causare ulteriori compromissioni del fiato nell’osservare la mediocrità del risultato raggiunto.
Semplicemente, dedusse alla fine, non era in grado di provvedere a sé, sentiva suo il diritto a essere mantenuta per cause che, pur commiserando la sorte buttana, riteneva chiare e insormontabili, radicate in un primo passato che ricordava benissimo.
Ancora in pubertà un giorno passeggiava con suo padre per la grande piazza con la croce del calvario conficcata nel centro esatto.
Allontanatasi un attimo, un anziano signore le sussurrò all’orecchio il colore che doveva cercare da quel giorno e per tutta la vita.
Rientrata a casa vide che dietro di lei papà non la seguiva più e le ricerche forsennate per ritrovarlo le fecero dimenticare il nome di quel colore, come anche gli altri.
Servirono a poco le mille tinture con cui torturò i suoi capelli per riscoprire il giallo, il giallo chiarissimo, il marrone, il fucsia e il viola, poi tutti i grigi e infine si arrese a un nero a buon mercato con cui permise che la gnugna entrasse di prepotenza nel suo mondo e uno spacciatore le promise di mantenerla in cambio di qualche pulizia. L’inalterato fetore allontanò ogni altro proposito molesto.
Quando in una sosta forzata in carcere furono sciolte le mani allo spacciatore toccò a lei provvedere al sostentamento e alla buona salute di entrambi. Con bicchieri capienti d’acqua e limone bevuti tutte le mattina cercava di ripulire budella, denti e l’anima mentre nuovi sussidi le davano un supporto inaspettato, un aiuto rabberciato calato da un nuovo alto che le regalò l’illusione di una inedita serenità, una breve pausa dalla fatica che solo oggi mostra le prime e inesorabili crepe.
Accanto a me alle poste è innervosita perché continuo a fissare lo scuro assorbito dalla cute fino ad arrivare a riempire tutta la cavità oculare
La sua bocca impastata mi rivolge la parola.
“Lo so chi sei, ho capito, smettila e aiutami a trovare i numeri”
“Quali numeri Sara, non capisco”
“I numeri cretino, il codice. Non mi danno i soldi, senza codice”
So per certo che da lì a qualche mese i conservatori elimineranno questi imbarazzanti sussidi per dissuadere i giovani fannulloni a disertare il lavoro.
E lei, ne giovane ne fannullona ma incapace in qualsiasi mestiere, farà parte dei dissidenti da punire. Lo sa anche lei e la faccenda la irrita più del mio stupore per i suoi occhi.
“Dammi una mano imbecille, sei più imbecille di quell’altro che ingrassa nella mia poltrona”
Mi permette di infilare una mano nella tasca dei suoi pantaloni per tirare fuori i sei numeri insieme a qualche spicciolo pesante che aggiungo senza che se ne accorga.
“Eccoli qua i tuoi numeri Sara. Ora vai a mangiare e va scassaci a minchia”
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L'allarme Istat, 3 minori su 10 a rischio poverta'
Percentuale piu’ alta al Sud. Unicef, Italia 34/a su 39 Paesisource
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roccosquillacioti · 6 months
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Dichiarazione universale dei diritti umani dell'uomo
 Prefazione:A volte mi chiedo,la vita e’ un dono, quindi il mondo dovrebbe proprio andare cosi’ ?  Se il mondo non sarebbe cosi’ creato male,con tanta poverta’,con questo sistema monetario infame,costretti a lavorare per vivere(ed ora vivere per lavorare) e per mantenere la propria famiglia almeno fino a fine mese,alcuni massacrandosi con sacrifici sovraumani,allora il dono che noi esseri umani…
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risingvibrations · 1 year
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CREARE LA PROPRIA VIBRAZIONE PERSONALE
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L'importanza di creare una propria vibrazione, un proprio pensiero ed estrappolarsi dal pensiero collettivo in questi tempi e' molto elevato. Normalmente ogni individuo tende a connettersi al campo quantico del pensiero collettivo, percio' se il pensiero collettivo e' generato da avidita', egoismo ed illusioni della mente rivolti all'inganno, ogni individuo generera' una vibrazione che attrarrara' queste situazioni. Se l'individuo si collega al campo quantico del pensiero collettivo in cui, in quel momento, riportano messaggi Angelici canalizzati al fine di aumentare la vibrazione del pianeta terra, si generera' una vibrazione atta a questo proposito in cui ogni messaggio appare palesemente "copiato". L'individuo pero' dovrebbe imparare a generare il proprio pensiero, alzare le vibrazioni individualmente alla frequenza del pensiero attivato e generare un'onda magnetica tale da poter alimentare ed attrarre quel pensiero, quell'obbiettivo. Solitamente l'individuo preferisce collegarsi al pensiero collettivo perche' eroneamente si pensa d'avere piu' forza e generare cosi' una legge di attrazione maggiore, niente di piu' sbagliato! Ecco perche' la guerra non riesce a cessare, ecco perche' la fame nel mondo, la poverta', i debiti non riescono a cessare. Purtroppo se il pensiero collettivo e' rivolto alla scarsita', alla mancanza e al desiderio di dominare, tutto il genere umano continuera' a rivolgere l'attenzione a quest'obbiettivo. E' molto importante lavorare su se' stessi al fine di scollegarsi dal pensiero collettivo e generare cosi' un proprio pensiero, una propria realta', una propria vibrazione personale e divulgare queste caratteristiche affinche' si possa davvero attrarre cio' che e' veramente giusto per quell'individuo in quel momento! Lasciarsi distrarre dal pensiero collettivo generato verso la poverta' non portera' all'evoluzione individuale del genere umano. Coltivare maggior consapevolezza di questi atti, invece, condurra' ogni individuo ad elevare le proprie vibrazioni e portare in essere le proprie qualita', le proprie caratteristiche rivolte veramente al massimo bene di tutto il pianeta terra. Coltivare nuove realta', nuovi propositi, ci aiutera' ad entrare anche in maggior connessione con la parte piu' autentica di noi stessi esprimendo una nuova realta' legata maggiormente all' Anima e non all' Ego umano. Servendoci della nostra connessione con i piu' elevati piani Divini potremmo portare maggior conforto a tutto il pianeta terra, ad ogni cosa e ad ogni persona. Ecco perche' migliorare il proprio pensiero portera' maggiori benefici, senza lasciarci travolgere dal pensiero collettivo. Lavorando con il pendolo Ptah voglio proprio andare a lavorare su queste tematiche, ripulendo l'energia dell'individuo e sciogliendo tutti quei pensieri connessi al pensiero collettivo e che generano malessere, disarmonie, squilibri, dolori fisici ecc...... Ringrazio il creatore, ma anche il costruttore di questo pendolo, perche' mi ha donato un potente strumento per armonizzare su tutto il pianeta terra cio' che e' tempo di lasciar andare e che ormai appartiene a vecchi vibrazioni ormai anomale e obsolete. Un grazie sentito lo rivolgo anche a tutti gli Esseri che attraverso le mie meditazioni mi stanno aiutando a generare la mia vibrazione, il mio pensiero, le mie realta', perche' voglio con tutto il cuore portare armonia dove ci sono squilibri, voglio portare luce dove sono presenti angoli oscuri e determinare tutti quei desideri di cui la mia Anima e' insaziabile di conoscenza e anche di insegnamenti. Grazie a tutti i lettori che mi seguono ormai da tempo.
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arte-della-poverta · 7 months
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Οι δύσκολες μέρες γραφτήκανε πάνω μου και μου αφήσαν βρομόστομα
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giancarlonicoli · 1 year
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22 mar 2023 18:26
ALTRO CHE MATERNITÀ SURROGATA, LA POVERTÀ È LA VERA EMERGENZA DEL PAESE - OLTRE IL 55% DELLE PENSIONI EROGATE IN ITALIA È SOTTO I 750 EURO, IL 65% È SOTTO I 1000 EURO – L’IMPORTO MEDIO MENSILE È DI 1359 EURO (PIÙ ALTO AL NORD: 1456 EURO) E L’ETÀ MEDIA DEI PENSIONATI È DI 74 ANNI....
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Estratto da www.tgcom24.mediaset.it
Oltre il 55% delle pensioni erogate in Italia ha un importo inferiore ai 750 euro e circa il 65% si attesta sotto i mille. Lo rende noto l'Inps, spiegando che l'importo medio mensile è di 1.359,53 euro, con un valore più elevato al Nord (1.456,71 euro). Complessivamente le pensioni vigenti al 1 gennaio 2023 sono 17.718.685. L'età media dei pensionati è pari a 74,1 anni, con una differenza tra i generi di 4,7 anni (71,5 anni per gli uomini e 76,2 anni per le donne).
Nella distribuzione per classi di importo mensile delle pensioni si osserva una forte concentrazione nelle classi basse. Delle 9.883.267 pensioni con importo inferiore a 750 euro il 43,1% (4.272.173) beneficia di prestazioni legate a bassi redditi, come integrazioni al minimo, maggiorazioni sociali, pensioni e assegni sociali e pensioni di invalidità civile. […]
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