Tumgik
#retrocedere
2stelle · 2 years
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Finalmente una buona notizia buonanotte 💙
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bru111271 · 7 months
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A volte, solo a volte,
ritirarsi non è arrendersi
Cambiare non è ipocrisia,
disfare non è distruggere.
Essere soli non è allontanarsi,
e il silenzio non è non avere niente da dire.
Restare fermi non è pigrizia,
né vigliaccheria, è sopravvivere.
Immergersi non è annegare,
retrocedere non è fuggire.
A volte, solo a volte,
occorre allontanarsi per vedere,
abbandonarsi, lasciare che scorra, che il vento cambi,
chiudere gli occhi e tacere.
A volte bisogna ascoltarsi.
- Maria Guadalupe Munguia Torres -
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ragazzoarcano · 5 months
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“A volte, solo a volte,
ritirarsi non è arrendersi.
Cambiare non è ipocrisia,
disfare non è distruggere.
Essere soli non è allontanarsi,
e il silenzio non è non avere niente da dire.
Restare fermi non è pigrizia, né vigliaccheria, è sopravvivere. Immergersi non è annegare, retrocedere non è fuggire.
A volte, solo a volte,
occorre allontanarsi per vedere,
abbandonarsi,
lasciare che scorra,
che il vento cambi,
chiudere gli occhi e tacere.
A volte bisogna ascoltarsi”
— Maria G. Munguia Torres
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A volte, solo a volte,
ritirarsi non è arrendersi
Cambiare non è ipocrisia,
disfare non è distruggere.
Essere soli non è allontanarsi,
e il silenzio non è non avere niente da dire.
Restare fermi non è pigrizia,
né vigliaccheria, è sopravvivere.
Immergersi non è annegare,
retrocedere non è fuggire.
A volte, solo a volte,
occorre allontanarsi per vedere,
abbandonarsi, lasciare che scorra, che il vento cambi,
chiudere gli occhi e tacere.
A volte bisogna ascoltarsi.
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Maria Guadalupe Munguia
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lunamagicablu · 3 months
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“A volte, solo a volte, ritirarsi non è arrendersi Cambiare non è ipocrisia, disfare non è distruggere. Essere soli non è allontanarsi, e il silenzio non è non avere niente da dire. Restare fermi non è pigrizia, né vigliaccheria, è sopravvivere. Immergersi non è annegare, retrocedere non è fuggire. A volte, solo a volte, occorre allontanarsi per vedere, abbandonarsi, lasciare che scorra, che il vento cambi, chiudere gli occhi e tacere. A volte bisogna ascoltarsi.” Maria Guadalupe Munguia Torres ************************* “Sometimes, just sometimes, retreating is not giving up Changing is not hypocrisy, to undo is not to destroy. Being alone is not walking away, and silence is not having nothing to say. Standing still is not laziness, nor cowardice, it's surviving. Diving is not drowning, retreating is not escaping. Sometimes, just sometimes, you have to move away to see, abandon yourself, let it flow, let the wind change, close your eyes and be silent. Sometimes you have to listen to yourself.” Maria Guadalupe Munguia Torres 
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fuoridalcloro · 1 year
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A volte, solo a volte, ritirarsi non è arrendersi. Cambiare non è ipocrisia, disfare non è distruggere. Essere soli non è allontanarsi, e il silenzio non è non avere niente da dire. Restare fermi non è pigrizia, né vigliaccheria, è sopravvivere. Immergersi non è annegare, retrocedere non è fuggire. A volte, solo a volte, occorre allontanarsi per vedere, abbandonarsi, lasciare che scorra, che il vento cambi, chiudere gli occhi e tacere. A volte bisogna ascoltarsi.
- Maria Guadalupe Munguia Torres -
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A volte, solo a volte,
ritirarsi non è arrendersi.
Cambiare non è ipocrisia,
disfare non è distruggere.
Essere soli non è allontanarsi,
e il silenzio non è non avere niente da dire.
Restare fermi non è pigrizia,
né vigliaccheria, è sopravvivere.
Immergersi non è annegare,
retrocedere non è fuggire.
A volte, solo a volte,
occorre allontanarsi per vedere,
abbandonarsi, lasciare che scorra, che il vento cambi,
chiudere gli occhi e tacere.
A volte bisogna ascoltarsi.
(Maria G. Munguia Tiscareño)
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vecchiorovere-blog · 2 years
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A volte, solo a volte, ritirarsi non è arrendersi. Cambiare non è ipocrisia, disfare non è distruggere. Essere soli non è allontanarsi, e il silenzio non è non avere niente da dire. Restare fermi non è pigrizia, né vigliaccheria, è sopravvivere. Immergersi non è annegare, retrocedere non è fuggire. A volte, solo a volte, occorre allontanarsi per vedere, issare le vele, abbandonarsi, lasciare che scorra, che il vento cambi, chiudere gli occhi e tacere. — Maria Guadalupe Munguia Tiscareño
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myborderland · 2 years
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A volte, solo a volte,
ritirarsi non è arrendersi.
Cambiare non è ipocrisia,
disfare non è distruggere.
Essere soli non è allontanarsi,
e il silenzio non è non avere niente da dire.
Restare fermi non è pigrizia,
né vigliaccheria, è sopravvivere.
Immergersi non è annegare,
retrocedere non è fuggire.
A volte, solo a volte,
occorre allontanarsi per vedere,
abbandonarsi, lasciare che scorra, che il vento cambi,
chiudere gli occhi e tacere.
A volte bisogna ascoltarsi.
Maria G. Munguia Tiscareño
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2stelle · 4 months
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Andando a godermi un’orettina della signorina Paola Egonu prendere a pallonate Mazzanti sono sinceramente emozionata
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ragazzoarcano · 2 years
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“A volte, solo a volte,
ritirarsi non è arrendersi.
Cambiare non è ipocrisia,
disfare non è distruggere.
Essere soli non è allontanarsi,
e il silenzio non è
non avere niente da dire.
Restare fermi non è pigrizia,
né vigliaccheria, è sopravvivere.
Immergersi non è annegare,
retrocedere non è fuggire.
A volte, solo a volte,
occorre allontanarsi per vedere, abbandonarsi,
lasciare che scorra,
che il vento cambi,
chiudere gli occhi e tacere.
A volte bisogna ascoltarsi.”
— Maria G. Torres
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canesenzafissadimora · 6 months
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A volte, solo a volte,
ritirarsi non è arrendersi,
cambiare non è ipocrisia,
disfare non è distruggere.
Essere soli non è allontanarsi,
e il silenzio non è non avere niente da dire.
Restare fermi non è pigrizia,
né vigliaccheria, è sopravvivere.
Immergersi non è annegare,
retrocedere non è fuggire.
A volte, solo a volte,
occorre allontanarsi per vedere,
abbandonarsi, lasciare che scorra, che il vento cambi,
chiudere gli occhi e tacere.
A volte bisogna ascoltarsi.
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Maria Guadalupe Munguia Torres
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susieporta · 5 months
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"(i sogni ricorrenti) sono i sogni migliori, i più importanti...
Se una certa cosa continua a venir fuori ripetutamente, questo vuol dire che una gestalt non è stata ancora chiusa.
C'è un problema che non è ancora stato risolto, completato, e di conseguenza non può retrocedere nello sfondo.
E allora se non altro è un tentativo di diventare vivi, di venire alle prese con le cose (...)
Fritz Perls, la terapia gestaltica parola per parola, Roma, 1980, p. 99
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valentina-lauricella · 6 months
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I tuoi occhi sono la prima cosa che guardo. La settimana scorsa li avevi velati di muco; adesso sono quasi del tutto sigillati: fatichi a sollevare le palpebre, ma fai finta di nulla. "Dovete procurarmi tutto ciò che avete dato alle stampe, fino al minimo foglio," ti dico. Tu mi hai portato la bozza di un romanzo di quel Ranieri, di cui tu vai pazzo, ma di cui a me non importa un fico secco. "Vorrei vedere le vostre ultime pubblicazioni, signor conte: il libraio le aveva esaurite; vi prego, portatemele". Tu mi consegni due o tre lettere di Monti, Alfieri, persino di un militare che mi dici assai valoroso e distintosi nella campagna di Russia. Non sai che ti ho chiesto di portarmi quegli autografi solo per rivederti. Ti ringrazio come convenuto, mostro entusiasmo e conservo i tesori nella mia scatola foderata di velluto. "Che ne dite di passare al tu? Potete darmi del tu, volete?" Ti chiedo speranzosa. "Ho dato del tu solo ai miei fratelli, non saprei…" "Potete considerarmi una vostra sorella", mi precipito a dire, anche se vorrei essere ben altro che tua sorella. "Ma…sì, va bene, sono onoratissimo di questa vostra proposta alla quale mi conformero`." "Come stai?" Ti chiedo finalmente assaporando quella desiderata confidenza, almeno verbale. "I tuoi occhi erano infreddati, adesso vanno meglio?" "Non mi curo di loro più di quanto essi facciano di me, e loro hanno deciso di non servirmi". "Anch'io ho avuto un piccolo fastidio agli occhi", mento, "ma con una soluzione boracica procuratami nella farmacia di Santa Maria Novella va molto meglio", dico accennando ai miei occhi, spalancandoli. "Potrei fartela provare" "Ma no, non darti pena per un tale nonnulla…" "Insisto!" Dico sorridente e determinata. Mi alzo e chiedo "Con permesso…" mentre vado verso il corridoio e poi nel camerino dove ci sono le garze di cotone, i piccoli bacili di metallo, la polvere di boro. Preparo svelta la soluzione e torno in salotto. Tu tieni gli occhi chiusi, quasi strizzati. Devono darti molta noia. Li riapri e guardi meravigliato ciò che tengo in mano. "Prego, resta pure con gli occhi chiusi. Inclina la testa un po' all'indietro. Non preoccuparti" "Ma…" tenti di protestare. Io però non ho intenzione di retrocedere: mi avvicino a te e, con molta delicatezza, ti poggio la compressa imbevuta sugli occhi. Non dici nulla. Stai fermo, con gli occhi bendati. Sfioro con due dita la tua attaccatura dei capelli. Guardo la punta del naso, le labbra, e vorrei dare corpo a quella fantasia che ho avuto fin dalla prima volta che ti ho visto. "Potrei?" Chiedo, come a me stessa. "È un sogno…" dici, anche tu parlando a te stesso. "Sì, povero te, proprio un bel sogno…" prosegui, con un sorriso assente, accennato. Guardo il tuo labbro superiore, che quando chiudi la bocca resta sporgente rispetto a quello inferiore. Questo particolare, i tuoi occhi azzurri, e la tua piccola statura, in un momento mi avevano come inebriata, raccontandomi la favola di ciò che sarei stata: il tuo desiderio più grande, la donna più bella di tutte, che si china proprio su di te… Tolgo la compressa dai tuoi occhi: mi guardi come nessuno mi ha mai guardata. Sbatti le ciglia bagnate come cercando di svegliarti. Ti bacio.
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suamy-inoue · 9 months
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Il tempo è un maestro di cerimonie che finisce sempre per metterci al posto che ci spetta ..
Noi non facciamo che avanzare, fermarci e retrocedere secondo i suoi ordini, il nostro errore è pensare che possiamo cambiare i suoi giri.
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anocturnalanimal · 9 months
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Il tempo è un maestro di cerimonie che finisce sempre per metterci al posto che ci spetta
noi non facciamo che avanzare, fermarci e retrocedere secondo i suoi ordini, il nostro errore è pensare che possiamo cambiare i suoi giri.
José Saramago, da La caverna
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