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#sagrestia nuova
conformi · 5 months
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David "Chim" Seymour, Boy sitting on a mailbox, 1950 VS Michelangelo Buonarroti, Day | Tomb of Giuliano de' Medici, Sagrestia Nuova, Florence, Italy, 1526-1531
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Caro m’è ’l sonno, e più l’esser di sasso, mentre che ’l danno e la vergogna dura; non veder, non sentir m’è gran ventura; però non mi destar, deh, parla basso.
Michelangelo Buonarroti (S. XVI), Rime.
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La “Notte” (1526-1531), di Michelangelo Buonarroti. Scultura in marmo. Si trova nella Sagrestia Nuova in San Lorenzo a Firenze.
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michelangelob · 11 months
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Musei del Bargello: due giorni di ingressi gratis
I Musei del Bargello si stanno preparando per offrire al pubblico due giornate di accessi gratuiti. Venerdì 2 giugno e domenica 4 il Museo Nazionale del Bargello, le Cappelle Medicee e Palazzo Davanzati saranno aperti gratuitamente al pubblico. Inoltre, il 2 giugno, alle Cappelle Medicee sarà possibile effettuare anche una visita in notturna. Venerdì 2 giugno, giorno in cui ricorre la Festa…
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l1beramente · 5 months
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Dettaglio de “Il Ritratto di Giuliano de' Medici duca di Nemours”. Scultura di Michelangelo Buonarroti, 1526 - 1534 circa, fa parte della decorazione della Sagrestia Nuova in San Lorenzo a Firenze.
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Da: SGUARDI SULL’ARTE LIBRO TERZO - di Gianpiero Menniti
LA SUBLIME ILLUSIONE
L'arte plastica trova compimento in una relazione intensa con il corpo e in una follia: trasformare la materia dura in presenza vibrante, dotarla di un chiaroscuro vivo, imprimerle calore, movimento, passione.
Lasciando, infine, nell'osservatore, il profondo struggimento per l'immaterialità muta.
- Michelangelo Buonarroti (1475 - 1564): Tomba di Lorenzo De' Medici Duca d'Urbino, Sagrestia Nuova, Basilica di San Lorenzo, Firenze. Particolare: l'Aurora (1524/1434)
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blueiskewl · 6 months
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‘Secret Room’ Decorated by Michelangelo to Open to the Public in Italy
He’s known for his colossal works, such as the statue of David, the floor-to-ceiling frescoes of the Sistine Chapel, and the dome of St. Peter’s which dominates the Rome skyline.
But it’s Michelangelo Buonarroti’s less bombastic work that’s on display to the public for the first time in the artist’s “secret room” in Florence.
The tiny space sits beneath the Medici Chapels in Florence, where Michelangelo sculpted intricate tombs for members of the Medici family behind the church of San Lorenzo in the Sagrestia Nuova, or New Sacristry.
In 1975, during works to create a new exit for the venue, a restorer carrying out cleaning experiments uncovered multiple drawings of human figures under two layers of plaster in a corridor underneath the sacristy which had been used to store coal.
The narrow space is 33 feet long, 10 wide and eight feet high.
The figures – sketched in charcoal and sanguine (rust-colored chalk or crayon), often one on top of the other, and of different sizes – were attributed to Michelangelo by Paolo Dal Poggetto, the former director of the Medici Chapels.
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It is believed that the artist hid in the claustrophobic space for several weeks in 1530 when pope Clement VII – a member of the Medici family, who had recently returned to power in Florence, having been kicked out by a republican government for whom Michelangelo had worked – ordered his death. The death sentence was rescinded after two months, and Michelangelo returned to work in Florence, before moving to Rome four years later.
It’s believed the drawings are sketches for future works, including the legs of one of the statues in the New Sacristy.
“This place grants today’s visitors the unique experience of being able to come into direct contact not only with the creative process of the maestro, but also with the perception of the formation of his myth as a divine artist,” said Francesca de Luca, curator of the Museum of the Medici Chapels, in a statement. Paola D’Agostino, director of the Bargello Museums, which the chapels are part of, said the restoration has been “time-consuming, constant and painstaking work.”
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The space has never been open regularly to the public before, but will open for visits on November 15 to highly limited numbers in order to preserve the drawings. A maximum of 100 people will be able to visit per week, in groups of four, and 15-minute visits will take place every day except Tuesdays and Sundays.
By Julia Buckley.
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daughterofnature · 2 years
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Michelangelo Buonarroti, Notte
1526-1531
Monumento funebre a Giuliano de' Medici, Sagrestia Nuova della Basilica di San Lorenzo. Museo delle Cappelle Medicee, Firenze.
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MWW Artwork of the Day (7/20/22) Michelangelo Buonarroti (Italian, 1475-1564) Tomb of Giuliano de' Medici (1526-33) Sculptural ensemble in marble, 630 x 420 cm. Sagrestia Nuova, San Lorenzo, Florence
The two monumental groups (for the tombs of Lorenzo, duke di Urbino, and Giuliano, duke de Nemours) are each composed of a seated armed figure in a niche, with an allegorical figure reclining on either side of the sarcophagus below. The seated figures, representing the two dukes, are not treated as portraits but as types. Lorenzo, whose face is shaded by a helmet, personifies the reflective man; Giuliano, who is holding the baton of an army commander, portrays the active man. At his feet recline the figures of "Night" and "Day." "Night," a giantess, is twisting in uneasy slumber; "Day," a Herculean figure, looks wrathfully over his shoulder.  The articulation of the architecture structure and the strength of Michelangelo's sculptures reflect a complex symbolism of Human Life, where “active life” and “contemplative life” interact to free the soul after death, a philosophical concept closely linked to Michelangelo's own spirituality.
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jacopocioni · 1 year
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Storie, storielle, storiacce di casa Medici.
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Lorenzo duca di Urbino, Caterina, Leone X e Clemente VII. di Salvina Pizzuoli
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Raffaello, Lorenzo dei Medici, duca di Urbino Chi era Lorenzo dei Medici, duca di Urbino? Era figlio di Piero, il figlio maschio primogenito di Lorenzo dei Medici, e di Alfonsina Orsini. Vantava quindi una discendenza diretta da Cosimo il Vecchio. Il suo nome è passato alla storia più per l’ illustre parentela che per il suo operato: ricevette il nome del nonno che era da poco scomparso essendo nato nel 1492, quel Magnifico Lorenzo che aveva fatto la storia non solo di Firenze ma del suo tempo, e fu quindi nipote di papa Leone X, uno dei Medici asceso al soglio pontificio, e fu anche padre di quella Caterina che sarebbe diventata regina di Francia. Conobbe Francesco I re di Francia e sposò una discendente della casata. Con una tale parentela non si trema: il titolo stesso di Duca d’Urbino fu il risultato di un’usurpazione perpetrata dal potente zio Leone X ai danni dell’effettivo tenutario Francesco Maria Della Rovere, pare per diretta, continua ed estenuante richiesta da parte dell’ambiziosa madre Alfonsina Orsini al papa perché desse uno stato al figlio. Quando il Della Rovere intervenne militarmente per recuperare il ducato nel 1517, Lorenzo non si distinse per le sue virtù militari e la sconfitta del Della Rovere fu solo dovuta alle scarse finanze. In realtà Lorenzo, detto Lorenzino, preferiva i cavalli, le battute di caccia il bel vestire e le feste e aveva una particolare propensione verso le donne:
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Cristofano dell’Altissimo, ritratto di Alessandro dei Medici duca di Firenze detto il Moro Alessandro detto il Moro, futuro duca di Firenze, era suo figlio naturale anche se da altri la paternità viene attribuita al cugino cardinale Giulio, l’altro papa Medici con il nome di Clemente VII. Sempre lo zio Leone X lo designò suo portavoce presso il re di Francia Francesco I con il quale simpatizzò subito essendo anche lui un giovane e gaudente coetaneo.
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Raffaello, Papa leone X con i cardinali Giulio dei Medici e Luigi dei Rossi Come è beffardo il destino: chi avrebbe potuto immaginare che quel Francesco I sarebbe diventato il suocero della figlia che ancora non era nata? Le sue nozze con la francese Madeleine de la Tour d’Auvergne, altro regalo dello zio papa Leone X e della sua volontà di legare i destini dello stato pontificio e di Firenze alla Francia, avvennero nel 1518 ma solo un anno dopo Lorenzo, da anni afflitto dalla sifilide, moriva preceduto di pochi giorni dalla moglie, deceduta presumibilmente di febbri puerperali nel dare alla luce il 13 aprile del 1519 la figlia Caterina. Oggi le spoglie di Lorenzo riposano nella Sagrestia Nuova di San Lorenzo a Firenze, ma il suo non è un monumento funebre qualsiasi, un altro grande lega il suo nome a quello di colui la cui morte non dispiacque né ai fiorentini né allo zio papa: Michelangelo Buonarroti. Spesso per l’omonimia, il sepolcro viene scambiato per quello del nonno, anche se la statua sulla nicchia sovrastante, opera del grande maestro, ne raffigura l’effige in atteggiamento pensoso o malinconico e per nulla somigliante ma ne idealizza, insieme alle sculture del Crepuscolo e dell’Aurora che lo corredano, il concetto del Tempo che trascorre e che “tutto consuma”.
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Michelangelo, Cappelle medicee Lorenzo dei Medici duca di Urbino Com’è difficile seguire la genealogia di casa Medici: i loro nomi infatti si ripetono sempre uguali, a danno di qualcuno ma in questo caso a favore di un Lorenzo che i fiorentini battezzarono Lorenzino, per distinguerlo, come per Lorenzaccio altro rampollo della casata, da quell’ unico Magnifico. La piccola Caterina, appena nata fu subito orfana di padre e madre contemporaneamente nell’arco di soli 22 giorni. Caterina Maria Romola dei Medici non aveva ereditato solo i vari nomi a corredo ma molti averi da parte e del padre e della madre: era una rampolla preziosa, non solo perchè era ultima discendente legittima di Cosimo il Vecchio, ma anche perchè nei tempi politicamente tristi in cui trascorse la sua infanzia rappresentava un’ottima merce di scambio. I suoi primi anni di vita non possono dirsi felici: prima con la nonna paterna che muore illacrimata nel 1520, poi tra conventi fiorentini, di Santa Lucia e della SS. Annunziata delle Murate, quindi alla corte papale a Roma.
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Caterina dei Medici in un ritratto attribuito a Francois Clouet Mai fanciulla fu più contesa. Vantava vari pretendenti, anche se non poteva dirsi bella, ma in tempi turbolenti come quelli, quando contavano i matrimoni politici, a soli 10 anni era stata proposta sposa a principi e nobili italiani e stranieri. Fu Clemente VII, l’altro papa Medici, succeduto al breve papato di Adriano VI alla morte di Leone X, che concluse gli accordi internazionali promettendo Caterina ad Enrico di Valois duca d’Orleans, figlio di Francesco I re di Francia. Nel 1533, a 14 anni, Caterina è sposa, a 28 regina e a 40 vedova. La regina nera, per il lutto stretto che la contraddistinse alla morte del suo amato Enrico, la negromante per aver affidato come molti altri re e principi le decisioni appoggiandosi a grandi figure di visionari come Nostradamus, la sanguinaria per la strage di San Bartolomeo, la magnifica innovatrice: questi i vari epiteti che l’hanno consegnata alla storia. L’ultimo, legato ad una pubblicazione che la riguarda, la immortala come il bisnonno ed è quello che più condivido. https://tuttatoscana.net/storia-e-microstoria-2/storie-storielle-storiacce-di-casa-medici/
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Salvina Pizzuoli
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mypickleoperapeanut · 4 months
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"La Sagrestia di Michelangelo. Nuovi studi e restauro"
Martedì 16 gennaio 2024, nella stupenda Basilica di San Lorenzo a Firenze la presentazione del libro "La Sacrestia di Michelangelo" che descrive meticolosamente il restauro eseguito.
Quest'opera fornisce una narrazione dettagliata della sacrestia, commissionata da Papa Leone X nel 1520 per la Basilica di San Lorenzo, che dal 1869 è inclusa nell'ambito del Museo Statale delle Cappelle Medicee.
È la prima volta che vengono esplorate tanto le sue radici quanto gli sviluppi più recenti della sua storia.
Alla presentazione del libro hanno partecipato i curatori, Monica Bietti e Claudia Echinger-Maurach, assieme a Carlo Sisi, consulente esperto della Fondazione CR Firenze, e ad Andrea Bacchi, della Fondazione Federico Zeri.
Il progetto è stato realizzato grazie al sostegno della Fondazione CR Firenze, che rappresenta una nuova testimonianza del continuo impegno dell'ente che da trent'anni supporta la conservazione e la messa in valore del complesso monumentale.
La chiesa medicea, una delle più vecchie della città, e gli spazi annessi sono stati al centro di significativi restauri che hanno interessato varie strutture come la Basilica, la Biblioteca Medicea Laurenziana e l'Opera Medicea Laurenziana, per un finanziamento complessivo che supera i due milioni di euro.
Riccardo Rescio
Firenze Basilica di San Lorenzo,
martedì 16 gennaio 2024
Italia&friends Toscana Ph riccardorescio
Fondazione CR Firenze
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David “Chim” Seymour, Boy sitting on a mailbox, 1950
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Michelangelo Buonarroti, Day | Tomb of Giuliano de’ Medici, Sagrestia Nuova, Florence, Italy, 1526-1531
By confórmi
Via: https://www.instagram.com/p/C0m0vtkrFzk/
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cinquecolonnemagazine · 6 months
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Cappelle medicee: apre al pubblico la "stanza" di Michelangelo
Le Cappelle medicee aprono al pubblico la "stanza" di Michelangelo. Il locale in cui il celebre artista, padre del Rinascimento italiano, si nascose dall'ira di papa Clemente VII, sarà visitabile a partire dal prossimo 15 novembre per quattro mesi su prenotazione. L'iniziativa rientra nel progetto di ammodernamento dell'allestimento museale senza dimenticare di proteggere manufatti di enorme fragilità. L'ira funesta dei de' Medici Con il Sacco di Roma, iniziato il 6 maggio del 1527, papa Clemente VII ebbe un tremendo smacco. Firenze, città governata dai Medici (cioè dalla stessa famiglia di appartenenza del papa), sull'onda emotiva si ribellò al suo odiato reggente Alessandro e, dieci giorni dopo, instaurò un governo repubblicano. Michelangelo, di fede repubblicana, non solo appoggiò il nuovo governo ma gli offrì anche i suoi servigi. Si occupò, così, della difesa delle città repubblicane, dai piani difensivi alle fortificazioni, in vista degli assalti delle truppe imperiali. Difesa che, seppur ben congegnata, non bastò a sopperire alla scarsità numerica delle milizie repubblicane e il 12 agosto del 1530 i Medici ripresero il loro posto a Firenze. A quel punto Michelangelo fu costretto a nascondersi per sfuggire all'ira del papa e dell'intera famiglia de' Medici suoi grandi committenti traditi. La stanza di Michelangelo nelle cappelle medicee Alcune fonti riferiscono che parte della sua 'latitanza' il Buonarroti la trascorse a Venezia, ma da giugno a ottobre, lo sappiamo con certezza, si nascose all'interno delle Cappelle medicee in una stanza lunga 10 metri e larga 3. Si presume che trascorse parte di quei giorni a fare graffiti sulle pareti con bastoncini di legno carbonizzati e sanguigna. Alcuni di essi ripropongono opere già compiute mentre altre potrebbero essere schizzi di opere che aveva in progetto di realizzare in futuro. In realtà, secondo gli esperti, non tutti i graffiti sono da attribuire a Michelangelo. La stanza resta comunque di grande interesse artistico fin da quando nel 1975 fu scoperta. Da allora è stata aperta al pubblico negli anni Novanta a momenti alterni. Il nuovo allestimento museale Anche l'apertura delle prossime settimane sarà un'iniziativa di carattere sperimentale che si svolgerà in collaborazione con l'Opificio delle Pietre Dure. L'obiettivo è, infatti, proteggere manufatti così delicati in un contesto di ammodernamento dell'allestimento museale. Le visite, pertanto, saranno solo su prenotazione e contingentate su gruppi di massimo quattro persone; dureranno non più di 15 minuti per non superare i 100 visitatori settimanali. Si accederà dalla Sagrestia Nuova tramite una scaletta stretta. Pertanto l'ingresso sarà precluso ai visitatori con mobilità ridotta o con difficoltà motorie. Per motivi di sicurezza non potranno accedervi neanche i minori di 10 anni. Il costo del biglietto sarà di 20 euro (+3 di prenotazione) oltre al prezzo del biglietto di accesso al Museo delle Cappelle Medicee. L'apertura straordinaria si protrarrà fino a marzo 2024. In copertina foto di Mélissa Magro da Pixabay Read the full article
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michelangelob · 2 years
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Buona notizie dai Musei del Bargello: ampliati gli orari delle aperture
Buona notizie dai Musei del Bargello: ampliati gli orari delle aperture
Buone notizie dai Musei del Bargello che a partire dal 1 ottobre 2022 amplieranno gli orari di apertura. La novità riguarda in modo particolare le Cappelle Medicee, il Museo Nazionale del Bargello e il Museo di Orsamichele. Grazie all��arrivo di nuovo personale addetto all’accoglienza e alla vigilanza, assunto dal Ministero della Cultura, queste tre sedi museali potranno effettuare un orario…
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marialesuniaga · 11 months
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Marialejandra Suniaga / Historia II / Prof. Rebeca Tineo
#lonuevodenuevo
@lonuevodenuevo
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Da: SGUARDI SULL’ARTE LIBRO TERZO - di Gianpiero Menniti 
LA SUBLIME ILLUSIONE
L'arte plastica trova compimento in una relazione intensa con il corpo e in una follia: trasformare la materia dura in presenza vibrante, dotarla di un chiaroscuro vivo, imprimerle calore, movimento, passione. Lasciando, infine, nell'osservatore, il profondo struggimento per l'immaterialità muta.
Michelangelo Buonarroti (1475 - 1564): Tomba di Lorenzo De' Medici Duca d'Urbino, Sagrestia Nuova, Basilica di San Lorenzo, Firenze. Particolare: l'Aurora (1524/1434)
In copertina: Maria Casalanguida, "Bottiglie e cubetto", 1975
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misiablog · 1 year
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Mercoledì 19 aprile alle ore 16.00 per l’Associazione Amici di Palazzo Pitti presso il Teatro Rondò di Bacco in Palazzo Pitti, Gregorio Nardi terrà una conferenza dal titolo “Dieci (e più) indirizzi artistici di Franz Liszt a Firenze”. Al grande compositore, che fu a Firenze innumerevoli volte dal 1838 al 1886 – Nardi attribuisce il ruolo di turista esemplare. Lo seguiremo durante le sue visite alla Tribuna degli Uffizi e a Poggio Imperiale, a Santa Croce e alla Sagrestia Nuova. Conosceremo le impressioni che ricevette dai lavori di Raffaello, di Michelangelo, e dal Perseo di Cellini; e come tali capolavori influenzarono le sue scelte musicali.
Soprattutto sarà occasione di riscoprire l’attività fiorentina dei più disparati artisti che ebbe modo d’incontrare: dai pittori Petrus Perlet, Adolf von Stürler e Antoine Marie Perrot, agli scultori Felicie de Fauveau e Adolf Hildebrand. E, su tutti, le imponenti figure di Lorenzo Bartolini e Arnold Böcklin.
Ingresso libero fino a esaurimento posti
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