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#the fabbrica
garadinervi · 3 months
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Luigi Nono, La fabbrica illuminata, Texts by Giuliano Scabia and Cesare Pavese (from Due poesie a T), 1964 [Fondazione Archivio Luigi Nono, Venezia]
«Agli operai della Italsider di Genova» (dedication)
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daenerys-starbucks · 3 months
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Niente, solo alcuni dei momenti che ho trovato poeticissimi schiaffati nelle backrooms
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conte-olaf · 5 months
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31 dicembre, perché sia un anno nuovo, non solo il nuovo anno
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Sono loro a dover temere l'ora x, non noi.
PROGRAMMA IN DEFINIZIONE, EVENTO FACEBOOK: https://fb.me/e/4FICkBye7
1. L'ora x è quella dei licenziamenti definitivi, quando Gkn verrà trasformata in una pura operazione immobiliare. E' il completamento della delocalizzazione.
2. L'ora x ad oggi arriva il primo gennaio 2024. Sono così cinici da licenziare il primo gennaio. Questo ci obbliga all'ennesimo miracolo: un atto di lotta, veglia, analisi, raduno di fronte ai cancelli della fabbrica il 31 dicembre. Per affermare che: siamo tutti Gkn e che l'ora più buia e più fredda va passata insieme.
Il contesto è proibitivo: stupiamoli. Continuiamo a scrivere la storia
3. Faremo di tutto per respingere i licenziamenti, ma comunque il 31 dicembre sarà un crocevia fondamentale. Perché - licenziamenti o no - il nostro tempo sta scadendo. O la lotta per Gkn diventa una lotta per la fabbrica socialmente integrata, per la reindustrializzazione dal basso, o presto o tardi la speculazione finirà per avere il sopravvento.
4. Un territorio esondato e alluvionato non può permettersi di non sapere cosa sarà di 80mila metri quadri. Contro la cementificazione e il cambiamento climatico, per una fabbrica che sia polo delle rinnovabili e della mobilità leggera.
5. Da anni gli operai sono gli unici a tenere la discussione sulla progettualità industriale. Probabilmente perchè da anni le diverse proprietà hanno avuto ben chiaro che lì vogliono distruggere una storia industriale, sindacale, territoriale. Abbiamo un progetto industriale, ma senza intervento pubblico questo progetto rischia di rimanere sulla carta. Chiediamo che Regione e Comune intervengano sullo stabilimento.
6. Il Governo ha dato soldi pubblici a un'azienda in liquidazione, senza fare ritirare la liquidazione e senza nemmeno dire una parola sui licenziamenti. Il Governo ha chiarito da che parte sta.
7. Portate tutto, voce, gazebi, robe da bere e mangiare da distribuire, chiedete alle vostre realtà organizzate di concentrare la propria presenza il 31, aiutateci con il servizio di volontariato, diffondete la voce. Che l'ora x ci faccia trovare insieme come una barricata festosa, come "geniali dilettanti in selvaggia parata".
Form volontari. https://forms.gle/Ubp54M8FYYXAtjTc7
8. 13 dicembre, h 19, presso presidio ex Gkn, riunione operativa delle realtà solidali, gruppo di supporto verso i successivi giorni di lotta e verso il 31 dicembre.
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“Tutte le cose belle a questo mondo sono cominciate da un sogno. Perciò tu non mollare il tuo.”
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"Lasciamo il cellulare a casa e ricominciamo a vivere"
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gelatinatremolante · 1 year
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Ricevuto anche quest'anno la calza della Befana quindi direi che posso ancora rimandare a data da destinarsi l'inizio ufficiale della noiosa vita degli adulti e del mangiare sano.
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marcogiovenale · 1 month
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20 marzo: "e tu come stai?" - di filippo maria gori e lorenzo enrico gori - il film sulla lotta dei lavoratori della gkn di firenze
cliccare per ingrandire FINALMENTE IN SALA A ROMA E TU COME STAI? di Filippo Maria Gori e Lorenzo Enrico Gori con Collettivo di fabbrica – Lavoratori Gkn Firenze (Italia, 2022 – 100’) IL FILM SULLA LOTTA DEI LAVORATORI DELLA GKN DI FIRENZE Mercoledì 20 marzo 2024 – Ore 20:00 Nuovo Cinema Aquila Via L’Aquila 66/74 – Roma una produzione Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico ETS e…
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illsadboy · 10 months
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Mi sento così solo in un una società che non sento mia. Non so se sono io un difetto di fabbrica o gli altri.
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morelin · 3 months
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Piantagione di tè Cha Gorreana
Nelle isole Azzorre si trovano le pochissime piantagioni di tè rimase in Europa quindi, dopo aver visitato le coltivazioni di ananas, non potevamo certo perderci questa altra chicca. Noi abbiamo visitato quella più antica, la Fabbrica del Tè della Gorreana, stabilmente aperta dal 1883.
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E' un'azienda a conduzione familiare che produce una varietà di tè verdi e neri 100% biologici ed infusi di tè. Le strutture si trovano su un crinale montuoso in pendenza sul lato nord dell'isola di São Miguel, con vista sull'Oceano Atlantico.
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Attualmente le sue piantagioni occupano un'area di 32 acri e producono circa 33 tonnellate di tè all'anno, esportate principalmente in Portogallo continentale, Germania, Stati Uniti, Canada, Austria, Francia, Italia, Brasile, Angola e Giappone. Noi siamo entrati nel museo per capire le diverse fasi della produzione ma la parte più bella e rilassante è stata la passeggiata nella verdissima piantagione dove c'è anche un bellissimo angolino da cui ammirare il paesaggio esotico.
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Finale perfetto della gita: ritorno alla fabbrica per degustare un ottimo tè accompagnato da deliziosi dolcetti (giusto per restare in tema io ho scelto biscotti al tè verde ed ananas).
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garadinervi · 3 months
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Utopian Listening. The Late Electroacoustic Music of Luigi Nono. Technologies, Aesthetics, Histories, Futures, Granoff Music Center at Tufts University, Medford, MA, [March 23-26], 2016, in partnership with Harvard University, pp. 36-38 [program notes and translations © 2007-2016 Stacey Mastrian]
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Luigi Nono, La fabbrica illuminata / The Illuminated Factory, Texts by Giuliano Scabia and Cesare Pavese (from Due poesie a T), 1964 [Fondazione Archivio Luigi Nono, Venezia]
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maddavvero · 1 year
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Real Fabbrica d’armi Torre Annunziata
 Nel 1758 Carlo III di Borbone decretò l’istituzione della Fabbrica d’Armi a Torre Annunziata nei pressi della Real Polveriera e divenne la più importante fabbrica per la fornitura militare di armi bianche e da fuoco di tutto il Regno delle Due Sicilie.
L’attività della fabbrica iniziò nel 1761 e di lì a breve venne fondata a Torre anche la Fonderia o Ferriera ubicata nei pressi de castello dei d’Alagno poco distante dal mare. Dalla Real Fabbrica d’Armi di Torre dipendevano gli stabilimenti di Lancusi dove si fabbricavano lame per sciabole e baionette. Gli altri opifici militari come quelli della Mongiana in Calabria, di Poggioreale e la Real Montatura di Napoli erano tutti uniti da una collaborazione produttiva gestita principalmente dalla struttura di Torre. Della qualità produttiva locale fu testimoniata dalla stampa e dai documenti dell’epoca, che annotano sistematicamente modifiche apportate ad alcune armi di origine francesi e belga conferendo ad esse uno stile “napoletano” le cui soluzioni tecniche furono molto apprezzate in tutta Europa.
La testimonianza storica di questa attività è tuttavia oggi attualmente custodita nella Sala d’Armi sita nell’antico edificio della Real Fabbrica d’Armi . Sono circa 70 le armi da fuoco lunghe conservate tra cui pregiati fucili Vetterli, Martin Rumeno, Doersh-Bauwgatten e Mauser 71, oltre a pistole, sciabole, daghe, baionette e pannelli d’indiscusso valore didattico raffiguranti i diversi stadi di lavorazione delle armi e relativi strumenti di lavoro e attrezzi di verifica-funzionalità. La Real Fabbrica d’Armi di Torre Annunziata, che in seguito assunse il nome di “Spolettificio” subì negli anni successivi, varie trasformazioni produttive. Dal 1947 a pochi anni fa si producevano a Torre Annunziata, oltre alle spolette ed artifizi vari, bombe a mano tipo SRCM mod.35 .
Un progressivo ed inarrestabile smantellamento operativo e cognitivo oggi ha ridimensionato e azzerato del tutto l’utilizzo di tale struttura, relegandola ad una semplice officina di recupero e riparazione di mezzi di trasporto militare. Degli “ingegni” tecnologici che ne erano pieni i vetusti locali, manco più l’ombra, il tutto è stato rimosso. Sono rimasti solo i locali dell’antica struttura architettonica, che sperando in una sana politica di recupero, vengano utilizzati, almeno intelligentemente, in Museo permanente degli Ori di Oplonti. Nel pieno dell’emergenza covid, i locali dello stabile furono utilizzati per la produzione delle mascherine.
Da oggi inizia un altro capitolo per la storia di questo importante polo napoletano che persegue l’obiettivo di realizzare un innovativo sistema storico-archeologico-ambientale nel centro storico di Torre Annunziata. L’accordo siglato, infatti, prevede di annettere al Sito archeologico di Oplonti alcune porzioni dello Spolettificio non più utili alle attività amministrative del Ministero della Difesa. Negli edifici dello Stabilimento prenderanno vita nuovi spazi: alcuni destinati ai servizi culturali, una scuola di restauro, ampi depositi per i rinvenimenti archeologici, sale espositive e nuove aree per le attività ricettive e di promozione locale.
Per migliorare la viabilità cittadina, inoltre, saranno incentivati gli interventi di mobilità sostenibile. Nello specifico sarà realizzato un nuovo collegamento pedonale fra il Rione Provolera ed il Rione Murattiano attraverso il sottopasso che taglia longitudinalmente lo stabilimento militare, agevolando il percorso che porta i cittadini verso i diversi edifici scolastici collocati sul territorio.
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conte-olaf · 24 days
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buscandoelparaiso · 6 months
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nuova reaction just dropped
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stefano1973sblog · 7 months
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La fabbrica cartiera abbandonata da moltissimi anni in provincia di Varese dove ci hanno lavorato moltissimi miei parenti di famiglia arrivati dal Veneto
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Uscita dalla fabbrica di papà (dove ho trascorso un paio d'ore oggi pomeriggio dandogli una mano e facendogli compagnia) sono stata incantata dal tramonto sulla nostra montagna dormiente, la bella addormentata, era immersa in strisce di colore sfumate nel cielo, un vero incanto!
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fashionbooksmilano · 1 year
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Andy Warhol La pubblicità della forma Advertising the Shape
a cura di  Achille Bonito Oliva e Edoardo Falcioni
SilvanaEditoriale, Cinisello Balsamo 2022, 240 pagine,290 illustrazioni, Brossura,  23 x 284 cm, ISBN  9788836653072
euro 38,00
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Milano, Fabbrica del vapore dal 22 Ottobre 2022 al 26 Marzo 2023
“Warhol è il Raffaello della società di massa americana che dà superficie ad ogni profondità dell’immagine, rendendola in tal modo immediatamente fruibile, pronta al consumo, come ogni prodotto che affolla il nostro vivere quotidiano. In tal modo sviluppa un’inedita classicità nella sua trasformazione estetica. Così la pubblicità della forma crea l’epifania, cioè l’apparizione, dell’immagine.” Achille Bonito Oliva
Il volume racconta Andy Warhol attraverso una selezione di oltre 200 opere tra dipinti, opere uniche, serigrafie, disegni, polaroids, fotografie e altri cimeli, che ripercorrono i momenti salienti del suo percorso, dagli esordi negli anni Cinquanta alla consacrazione negli anni Ottanta: un artista poliedrico e dalle mille sfaccettature, che in tre decenni ha rivoluzionato la storia dell’arte del Novecento.
06/04/23
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