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#toni pastello
tabathamodaedesign · 4 months
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Pantone del giorno 21/01 - Zephyr
Romanticissimo e leggero come l’aria, il Zephyr di Pantone ci porta una ventata di primavera in questo gelido inverno. Certo, manca ancora molto al timido sbocciare dei primi fiori primaverili, ma Pantone ha deciso di deliziarci da qui fino ai prossimi giorni con molteplici sfumature pastello, vi piaccia o no (a me tantissimo!). Partendo proprio da questo tenue rosa, che si rivela adatto per ogni…
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megabif · 3 months
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Marc Camille Chaimowicz
L’opera di Marc Camille Chaimowicz si distingue a prescindere dalla pratica artistica: da oltre cinquant’anni, questo artista coniuga la scultura, la performance, l’installazione, l’architettura, la pittura, il video, la fotografia e il design con le arti della moda, del tessuto e dell’arredamento. A partire dagli anni ’70, si dedica all’allestimento del suo appartamento londinese per farne un’opera in situ. Rivendica allora il privato come spazio di costruzione del sé, rispetto a un ambiente percepito come alienante. Simile a un’oasi sognata, questa dimensione fittizia viene di volta in volta rivelata nelle sue mostre, condivisa con lo spettatore. Paraventi, mobili da toeletta, vasi e console dai toni pastello, il cui repertorio formale evoca frutti, fiori e parti del corpo, rimandano a un tabù sociale, mentre le arti applicate e gli interni domestici sono considerati minori o femminili.
Offuscando i confini tra arte e design, sollevando questioni legate all’identità e al genere, Marc Camille Chaimowicz trasforma l’intimità in uno spazio politico.
Nato dopo la Seconda guerra mondiale da padre polacco e madre francese, Marc Camille Chaimowicz si trasferisce da bambino nel Regno Unito. Studia a Ealing, Camberwell e alla Slade School of Art di Londra. In una nuova epoca artistica che si preoccupa di avvicinare l’arte alla vita spesso mediante le performance, l’esistenza di Marc Camille Chaimowicz si trasforma in una specie di grande laboratorio. L’artista vive infatti negli spazi espositivi, arreda le hall degli alberghi, decorandole con i propri oggetti, in cui serve il tè agli ospiti con tanto di sottofondo musicale. Abbandona la performance allorché questa viene identificata come pratica ufficiale dell’arte, troppo poco sovversiva. Allora, tra il 1975 e il 1979, allestisce il proprio appartamento in Approach Road. Carta da parati, tende e video di sé in azione: tutto è immaginato, disegnato, progettato su misura per trasformare questi interni in un luogo propizio alle fantasticherie. A partire dagli anni ’80, oggetti e mobili prendono posto nei musei all’interno di scenografie quasi teatrali. Da allora, le centinaia di mostre su questo artista internazionale organizzate a Londra, New York e Basilea ‒ solo per citarne alcune ‒ propongono una successione di interni. 
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La sua storia è quella che rivela con meno facilità e spiega, forse, perché lavora nelle rifrazioni. È nato nella Parigi del dopoguerra, da padre polacco e madre francese. Non hanno mai parlato della guerra. “Non ne parliamo. Non l'abbiamo mai fatto", dice, come se i suoi genitori fossero vivi e tutte le regole familiari fossero ancora in vigore. Suo padre, che aveva una laurea in matematica, ottenne un lavoro all'Institut Curie di Parigi e in seguito fu coinvolto nella prima elettronica. Quando Chaimowicz, che ha due sorelle più giovani, aveva circa 8 anni, la famiglia si trasferì nel Regno Unito. "Vedi, i miei genitori erano molto ingenui", spiega con il suo sorriso astulo. “Avevo sentito che il sistema educativo inglese era molto buono. Non avevano sentito parlare del sistema di classe”.
Chaimowicz, che non parlava inglese, arrivò nel dopoguerra quando il sistema educativo britannico a due livelli lasciò gli alunni meno accademici al freddo. Armato, a 16 anni, con pochissime qualifiche, andò all'Ealing Art College, poi alla bohémien Camberwell School of Art, e fece una laurea post-laurea in pittura alla famosa Slade School of Fine Art. Quando arrivò, aveva bruciato tutti i suoi dipinti. Rispettava teorici e artisti concettuali come Victor Burgin e Gustav Metzger, ma non riusciva a identificarsi con nessuno di loro. Simpatico per le correnti emergenti nel femminismo, ha trovato quel mondo dell'arte intellettuale molto maschile. "La mia mente era attratta dall'ideologia di sinistra", ricorda. "Ma la pratica di sinistra ha prodotto un'arte che non potevo godere. Mancava di piacere, colore e sensualità. Tutte le cose che contano per me”. A Slade, la premessa classica che devi soffrire per la tua arte era pervasiva, ma Chaimowicz non ne aveva niente. “Le persone che stavo guardando non sembravano aver sofferto fino a quel punto. Fragonard sembrava divertirsi. Ho pensato: voglio essere come Fragonard!” Dopo la laurea, Chaimowicz è stato premiato con uno spazio studio a East London da Acme, un programma senza scopo di lucro che collabora con le scuole d'arte di Londra per concedere agli artisti in erba un posto sovvenzionato per creare, e si è offerto volontario in uno studio di design di tessuti a Lione. Man mano che il suo interesse per le arti applicate si evolveva, è emerso anche il suo senso del lavoro come evoluzione della sua vita. Bonnard e Vuillard erano una luce guida. “È stato un periodo molto ricco in termini di pratica. Penserei: voglio un po' di carta da parati, ma non c'è niente che mi piaccia e non posso davvero permettermelo comunque. Forse potrei fare la mia carta da parati”, dice. “Stavo dando la priorità al mio stile di vita, nella misura in cui c'erano lamentele su di me alla sede centrale. Altri artisti stavano camminando lungo la strada vedendomi al piano terra del mio studio con tende floreali, bevendo il tè con gli amici e socializzando, e dicevano: 'Questo ragazzo non sta lavorando! È fraudolento, sta sprecando spazio prezioso!' ” Da quella stessa trasgressione, Chaimowicz ha costruito una carriera.
(via Close Watch | Frieze) + Via + Via
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dettaglihomedecor · 1 year
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Rinnovare casa in primavera: i consigli di Westwing
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La primavera è arrivata e con lei anche la voglia di rinnovare casa. Questa stagione è tutta all’insegna del colore e delle forme, lascia alle spalle i toni più neutri e pallidi e abbraccia tonalità accese e forme audaci, in un mix&match che veste la casa di buon umore e serenità. Gli esperti di Westwing raccontano come trasformare gli spazi di casa con poche e semplici mosse, senza stravolgerli ma, allo stesso tempo, facendoli sembrare completamente nuovi.
Rinnovare il salotto
Il salotto, spesso, è l’epicentro della casa: la zona dove ci si rilassa soli davanti a un libro o a un film, ma anche lo spazio della casa che spesso viviamo con la famiglia o con ospiti. Rinnovarlo con un look primaverile è semplice: bastano piccoli accenti, come pouf e cuscini colorati sul divano (facilmente intercambiabili e modulari) e il salotto abbraccerà già l’atmosfera calda e gioiosa della nuova stagione. Si può poi facilmente sostituire qualche piccola decorazione su madie e piani d’appoggio con accessori nuovi e colorati, come ciotole, candele e libri.
Rinnovare cucina e tavola
Anche in cucina e sulla tavola non si deve avere paura di giocare con accenti pop e colorati, che porteranno subito una ventata di buon umore e stupiranno gli ospiti. Qui giocano un ruolo importante i fiori di stagione (freschi o secchi), ma anche piccole decorazioni qua e là, come vasi e candele dalle forme insolite, renderanno la mise-en-place unica. Un elemento molto in trend che si può facilmente aggiungere sulla tavola sono i bicchieri iridescenti, che con la luce del sole creeranno un bellissimo effetto arcobaleno.
Rinnovare casa, la camera da letto
Anche la camera da letto vuole la sua parte. Essendo questa la stanza dedicata al riposo, per questo spazio è meglio optare per toni pastello. Un abbinamento vincente è quello del giallo e del lilla, e in camera da letto il modo più semplice di rinnovare lo spazio è quello di puntare su un set di lenzuola e qualche cuscino decorativo sul letto, in questo modo è più semplice e veloce portare una ventata di novità agli spazi.
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Grazie a Westwing per i preziosi consigli. Ora non resta che dare un'occhiata alle offerte giornaliere di Westwing.it, o scoprire le novità nel catalogo fisso WestwingNow.it, con prodotti sempre disponibili in consegna veloce e una sezione organizzata in shoppable looks.   Read the full article
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dovevonascerequadro · 2 years
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Ciao. Il tuo quadro /artista preferito, se ne hai uno?
Pubblichi quadri con stili e di epoche molto diverse, è un blog davvero rilassante.
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Di preferiti ne ho svariati, sia quadri che artisti. Uno tra quelli che più ammiro ( tra l'ltro nemmeno tanto conosciuto) è "The Wawe" di Edward Munch.
Perchè l'onda di Munch? Innanzitutto per la vastità di colori dai toni pastello che m'infondono serenità ma allo stesso trasportano la mia mente subito altrove, in luoghi quasi incontaminati. E quando osservo un quadro e questo usa la mia fantasia, ossia se ne appropria totalmente, allora quel quadro diventa " mio" . Altro dettaglio che amo è il vento che smuove le fronde degli alberi ed il mare leggermente increspato, mi emozionano, come fosse un quadro in continuo movimento. Geniale Munch
Grazie della domanda e del complimento :)
Ps: Ti rivolgo la stessa domanda
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luposolitario00 · 1 year
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C'è stato un tempo in cui i colori non erano usati per distinguere maschi e femmine.
L'epoca in questione non è neanche troppo remota. Basta tornare alla metà dell'Ottocento per accorgersi che, fino a quel momento, bambini e bambine erano semplicemente vestiti di bianco, colore più facile da pulire in caso di sporco.
In seguito, per vestire i più piccoli è stata la volta dei colori pastello e dei toni chiari e, qualche anno più tardi, la divisione rosa-azzurro è diventata d'obbligo.
Ma è qui che gli studiosi hanno scoperto qualcosa di insolito. Ai maschietti, infatti, era destinato il rosa, mentre alle femminucce l'azzurro o il blu.
Il motivo? Secondo le teorie più comuni, l'azzurro era associato alla Vergine Maria, mentre il rosa (derivato dal rosso) rimandava a forza e virilità.
Queste teorie trovano riscontro anche negli scritti di Gavin Evans, fotografo, scrittore ed esperto di colori. Proprio lui ha rivelato che la distinzione di colori opposta a quella odierna per maschi e femmine era la regola.
Dunque, quando è cambiato tutto per diventare com'è oggi? Il mutamento sembra essere cominciato a partire dal secondo dopoguerra.
Forse per una maggiore presenza delle donne nella vita pubblica, o forse per semplici ragioni di moda (gli studiosi indicano soprattutto l'influenza della moda francese, in cui il rosa era tradizionalmente associato alla femminilità), il rosa ha cominciato a essere visto come più adatto al genere femminile, mentre l'azzurro acquistava virilità e mascolinità.
E il divario si è ampliato nel corso degli anni, fino a diventare un vero e proprio tratto distintivo, specialmente negli articoli per l'infanzia.
Alla luce della curiosa storia di questi due colori, verrebbe da chiedersi quale sarà il destino di rosa e azzurro nei prossimi anni, visto che differenze e stereotipi di genere stanno via via lasciando il posto a un doveroso senso di uguaglianza e parità.
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fashionluxuryinfo · 1 month
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SPRING CAPSULE COLLECTION DI MIRIAM TIRINZONI FASHION BRAND – UN INNO AL COLORO E A I TESSUTI
Lasciati incantare dalla magia della stagione primaverile con la nuova collezione di abiti di alta moda, dove la leggerezza dei tessuti si fonde armoniosamente con l’effetto avvolgente dei colori pastello. Dai toni delicati del rosa confetto, all’azzurro cielo che si riflette nelle onde di un lago placido, ogni creazione è un’ode alla bellezza e alla grazia.
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enkeynetwork · 3 months
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notizieoggi2023 · 3 months
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Seguici sul:https://notizieoggi2023.blogspot.com/2024/01/chiara-ferragni-loriginale-nail-art-per.html Chiara Ferragni, l'originale nail art per l'inverno è la doppia french manicure colorata Chiara Ferragni ha scelto una manicure colorata e semplice: una doppia French Manicure. Sarà il trend dell'inverno? Dopo la lunga assenza e il prolungato silenzio, Chiara Ferragni sta gradualmente tornando sempre più presente sui social. Si è presa una pausa, nel momento in cui è esploso il caso Balocco, ma ora sta riprendendo a tenere aggiornata la sua community circa la quotidianità familiare e lavorativa. Ai fan non è sfuggita la sua nuova manicure, minimal e colorata, perfetta da copiare per l'inverno se si cerca un look semplice ma capace di dare un tocco sbarazzino, senza eccessi. L'avevamo lasciata, durante le feste, con una mancure luccicante e stellare nei toni del blu, che l'aveva accompagnata per tutto il periodo natalizio. Poi la vita dell'imprenditrice è stata stravolta dal caso Balocco, che l'ha costretta a stare offline per un bel po'. Attualmente è indagata dalle Procure di Milano e Cuneo non solo per il pandoro realizzato con l'azienda dolciaria nel 2022, ma anche per la collaborazione con Trudi e quella con Dolci Preziosi (una bambola e delle uova di Pasqua). La manicure di Chiara Ferragni Ora l'imprenditrice è di nuovo presente quotidianamente sui social: sta dando molto spazio a contenuti a tema familiare, ma piano piano sta ricominciando a proporre anche contenuti legati alla sua professione e alle sue passioni, moda e beauty in primis. Ai fan non è sfuggita la sua nuova manicure, più semplice della precedente ma ugualmente d'impatto. Che cos'è la Double french manicure Dimenticatevi la classica French manicure con la lunetta bianca. Questa nail art è una delle più apprezzate, un grande classico intramontabile, perfetto per chi cerca qualcosa di curato e raffinato, capace di esaltare le unghie con naturalezza ed eleganza. Si può realizzare su tutte le tipologie di unghie: lunghe, corte, a mandorla, squadrate. Ovviamente di questo stile esistono diverse versioni, capace di vivacizzarlo e impreziosirlo un po' di più: si possono applicare sticker e strass, si può optare per una lunetta colorata (magari toni pastello come Valentina Ferragni in primavera) o dare un tocco brillante con dei glitter (come Diletta Leotta a Capodanno). L'alternativa è osare con una doppia lunetta. Quest'ultima tipologia prende il nome di Double French, una manicure doppia: si può realizzare con la seconda mezzaluna disegnata vicino alle cuticole o con due micro linee ravvicinate sulla parte esterna. Chiara Ferragni ha optato per questa seconda soluzione, scegliendo un blu acceso sulle unghie dalla linea arrotondata. Sarà questo il trend di stagione tutto da copiare?
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fretta-fresh1 · 4 months
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Sant'Angelo Lodigiano, un pittoresco borgo nel cuore della Lombardia, è stato scosso da una tragedia che ha gettato un'ombra di dolore sul paesaggio rurale. Tra i suoi vicoli lastricati di storia e le piazze accoglienti, si trova "Le Vignole", il ristorante gestito con passione da Giovanna Pedretti, una figura rispettata e amata dalla comunità.
Le Vignole, con la sua facciata accogliente e l'atmosfera calda, è stato per anni un punto di riferimento culinario, noto non solo per i sapori prelibati che offriva, ma anche per l'impegno sociale della sua proprietaria. Giovanna, donna di 59 anni, incarnava l'anima del locale, dedicando gran parte della sua vita alla creazione di piatti raffinati e all'organizzazione di iniziative di solidarietà.
Il borgo di Sant'Angelo Lodigiano, con le sue case color pastello e le stradine lastricate, era il contesto ideale per il ristorante di Giovanna, un luogo in cui la tradizione si fonde armoniosamente con la modernità. I locali intorno a "Le Vignole" si animavano di chiacchiere e risate, mentre i clienti affluivano per gustare le prelibatezze culinarie e respirare l'atmosfera accogliente che solo un locale gestito con passione può offrire.
La tragica notizia della morte di Giovanna ha colpito come un fulmine la comunità, facendo eco tra i vicoli stretti e gli edifici dai toni pastello. La sua assenza ha lasciato un vuoto palpabile, con i clienti e gli amici che si ritrovano nel bar del centro per condividere ricordi e cercare conforto reciproco.
Nel ristorante "Le Vignole", l'ultimo capitolo della storia di Giovanna continua a vivere tra i profumi avvolgenti della cucina e le pareti che hanno assistito a tante serate indimenticabili. La sua passione per la gastronomia e la sua dedizione alle iniziative di solidarietà rimarranno un'eredità indelebile nel tessuto di Sant'Angelo Lodigiano, mentre la comunità cerca di comprendere il dolore di una perdita così improvvisa.
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agrpress-blog · 4 months
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Amoreamaro. La raccolta di Piero Meli sull’amore. Coppie di innamorati - o che almeno lo sono stati nel tempo -  i personaggi di Amoreamaro, il libro di Piero Meli. L’amore è l’argomento principale su cui si posano i pilastri della raccolta. Amore vissuto, amore consumato, amore ammuffito dal tempo, amore non corrisposto, amore mai dichiarato. Sono molte le facce raccontate da P. Meli, ognuna fra le quali presenta una storia sensazionale in cui lettori/lettrici di ogni età non faranno fatica nel rivedersi in quei ruoli. Il testo di Meli è una raccolta di racconti sentimentali, che tuttavia non cadono nel genere rosa; al contrario, mostrano la vera faccia dell’amore contemporaneo. Un amore 2.0 in cui vengono ripercorse le relazioni moderne e la precarietà in cui esse sono costrette a vivere. L’autore tira le somme ad un vero e proprio resoconto di vita, i personaggi da lui descritti accompagnano il lettore/lettrice in un mondo “in movimento”, in cui l’amore è in scena o sta per essere interrotto. All’interno del testo si troveranno amori negati, amori interrotti, amori lasciati scorrere nel tempo ma svuotati della loro enfasi. Verso la metà del testo, invece, il lettore si imbatterà nell’immediatezza dei social, nella rapidità con cui si comunica un no e un sì, fino a giungere ai sentimenti cosiddetti “liquidi”, già preannunciati dal grande sociologo Zygmunt Bauman (1925-2017). Lo stile di Meli ben si rifà a quello di Charles Bukowski (1920-1994): immediato, diretto, ma soprattutto con una dialettica tale da toccare argomenti ad alto contenuto sensibile in maniera leggera. Un approccio, quello di Meli, che esalta i sentimenti e che, nello stesso tempo, sottolinea la nostalgia emozionale, senza dimenticare la giusta dose d’ironia. Il libro di Meli potrebbe essere definito “tridimensionale”, poiché ogni storia sembra abbandonare la carta stampata, per lasciare fluire profumi, colori, forme. Un testo in grado di accompagnare i suoi lettori soprattutto nella città di Bari, pregna delle sue bellezze. Una forte suggestione giunge ai lettori, con descrizioni sensoriali di luci ed ombre. È Bari la protagonista indiscussa, con le fresche note di fiori d’arancio, gli squarci dell’alba e la brezza marina, elementi pronti a condire le fattezze e gli eventi che Meli magistralmente crea di volta in volta. Ogni racconto assume le sembianze di un quadro perfetto, dove sullo sfondo l’azzurro tinge a colori pastello ogni coppia di sfortunati amanti. Di grande impatto le citazioni autoprodotte, che Meli fa dire a “Il tizio dell’alba”. Egli, capitolo dopo capitolo, precede gli eventi, regalando un aforisma in grado di anticipare i sentimenti che di lì a poco si dispiegheranno. L’amore raccontato da P. Meli è sensuale, vorace, talvolta incapace di riprendersi dalla mareggiata della vita. Un libro che fonde il rosa con i toni crudi della realtà, dove, presto o tardi, è opportuno fare a pugni con l’imprevedibilità delle cose. Amoreamaro di Piero Meli, pubblicato da Secop Edizioni - genere: narrativa; pp. 144 - è disponibile in libreria e online da dicembre 2023 (seconda edizione)
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cinquecolonnemagazine · 5 months
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Colore pantone 2024: benvenuto Peach Fuzz
Il colore pantone del 2024 è arrivato puntuale come da 25 anni a questa parte. Si chiama Peach Fuzz e il suo colore all'intero del sistema pantone è 13-1023. Come sempre la scelta del colore dell'anno è legata ai tempi che viviamo, le urgenze che portano e le esigenze di cui si fanno carico. La parola d'ordine per il prossimo anno sarà "connessione". Colore pantone 2024: Peach Fuzz "Cercando una tonalità che riecheggiasse il nostro innato desiderio di connessione e connessione, abbiamo scelto un colore che irradia calore ed eleganza moderna. Una tonalità che risuona con la compassione, offre un abbraccio tattile e unisce senza sforzo la giovinezza con l'intramontabilità." Con queste parole Leatrice Eiseman, Direttore esecutivo, Pantone Color Institute™, ha presentato il colore scelto per il prossimo anno: Peach Fuzz. Letteralmente il nome significa "Peluria della pesca" ma il riferimento potrebbe essere esteso, senza timore di sbagliare, anche alla pelle. La tonalità molto delicata racchiude in sé un tocco di leggera sensualità ma anche di tenerezza e gentilezza. In un mondo segnato da conflitti e difficoltà, il Peach Fuzz 13-1023 trasmette un messaggio di amore e condivisione, un senso di comunità e di condivisione, qualcosa di cui abbiamo un estremo bisogno. In tempi, come quelli moderni, che mettono al centro la produttività, abbiamo bisogno di ritagliarci momenti di riposo e creatività. A metà strada tra il rosa e l'arancio, la tonalità pesca invita ognuno di noi a prendersi cura di sé, nutrire la propria anima oltre che il proprio corpo. Con la sua gentilezza e armoniosità, e il suo leggero tocco vintage, il Paech Fuzz porta un'idea di rinnovata eleganza necessaria in un mondo sempre più digitale. Peach Fuzz e il richiamo per moda, design e beauty Come ogni anno la scelta operata dalla massima autorità mondiale del colore ispira il mondo di design, moda e beauty. Non ci stupirà, allora, vedere nelle prossime collezioni capi e accessori con dettagli colore Peach Fuzz. Delicato e confortante, il Peach Fuzz siamo sicuri che comparirà in diversi complementi d'arredo come tappeti, tappezzerie a dare quel tocco di luminosità e comfort all'ambiente. Sarà ideale anche per tinteggiare le pareti. Il mondo del beauty è già pazzo della tonalità pesca. Nuances passepartout, il blush pesca si adatta a tutti i tipi di incarnato donando immediatamente luminosità. Gli ombretti pesca si abbinano perfettamente con i toni del marrone come a quelli rossi. Gloss e rossetti pesca saranno presumibilmente il trend della stagione estiva. Chi è Pantone Pantone LLC è un'azienda statunitense che si occupa di tecnologie per la grafica. Una delle sue attività principali è la catalogazione dei colori che l'ha portata a creare un sistema di identificazione. Diventata la massima autorità in materia di colore, a partire dal 2000, Pantone ha scelto ogni anno un colore simbolo. Scelte dettate dal mood del momento, che hanno indirizzato, come abbiamo visto, le scelte di più settori produttivi. Il primo colore pantone dell'anno è stato, nel 2000, Cerulean PQ-15-4020TCX, una tonalità pastello in contrasto con i colori sgargianti degli anni Novanta. Mimosa PQ-14-0848TCX è stato il colore pantone del 2009, primo giallo a comparire nelle tendenze annuali. Tangerin Tango 17-1463 TCX ha spopolato nel 2012. Il colore pantone dell'anno 2017 è stato Greenery un colore audace testimone di un ritorno alla natura. Il colore pantone del 2023 è stato Viva Magenta 18-1750, una tinta no convenzionale per tempi non convenzionali. In copertina foto di Dianne da Pixabay Read the full article
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tabathamodaedesign · 4 months
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Pantone del giorno 19/01 - Lion
Lion di Pantone è il colore ideale per concludere con le tonalità naturali della terra, almeno per il mese di gennaio, poiché la terza decade del mese è dedicata alle tonalità pastello del rosa e del violetto anticipandoci il romanticismo di febbraio: sentite già l’ansia che sale con l’arrivo di San Valentino? Bando alle ciance, vediamo di non indugiare oltre e approfondiamo questa nuance…
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scienza-magia · 6 months
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Il primo fumetto edito dall’Istituto Nazionale di Astrofisica
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Quando il cielo ci viene a trovare, fumetto disponibile per il download gratuito su EduInaf. L'avvincente storia della meteorite di Cavezzo, rinvenuta in provincia di Modena all'inizio del 2020, si fa fumetto nelle pagine di “Frammenti di cielo” agile ed elegante volume divulgativo edito da Inaf Press e dedicato a meteoroidi, meteore, meteoriti e quant'altro dallo spazio finisca per sfiorare il nostro pianeta o addirittura adagiarsi sulla sua superficie. A cura del Gruppo Storie Inaf in collaborazione con la rete Prisma. Una folgorante scia di luce, un’intrepida cagnolina e una rete di oltre sessanta telecamere sparse per l’Italia. Sono tra i protagonisti di Frammenti di cielo, il primo fumetto edito dall’Istituto nazionale di astrofisica (Inaf), disponibile da oggi per il download gratuito su EduInaf, la rivista online di didattica e divulgazione dell’ente.
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La copertina del fumetto ‘Frammenti di cielo’ (Inaf Press, 2023) Il fumetto racconta la storia della meteorite di Cavezzo, un vero e proprio “sasso spaziale” che dalle profondità del Sistema solare ha terminato il suo viaggio in provincia di Modena il primo gennaio 2020, non senza lasciare una traccia lampante di sé nei cieli della Pianura padana. Fu proprio l’avvistamento del potente bolide, grazie a otto telecamere della rete Prisma, a permettere tre giorni dopo il ritrovamento di ciò che ne rimaneva: due piccole meteoriti fiutate da Pimpa, l’amica a quattro zampe del signor Davide Gaddi di Mirandola (Mo). Con un nome che omaggia l’indimenticabile cagnolina a pois rossi creata da Altan, le sue vicende non potevano trovare casa più appropriata che tra le pagine d’un fumetto. La storia ruota intorno ad Aurora, la vispa nipotina del signor Davide che, dopo esser entrata in contatto con il prezioso sassolino rinvenuto dallo zio, viene proiettata in una fantastica avventura interplanetaria alla scoperta di meteoroidi, meteore e meteoriti (se vi siete sempre chiesti il significato di tutti questi termini ma non avete mai osato chiedere, siete nel posto giusto). Sullo sfondo, il lavoro delle ricercatrici e ricercatori Inaf che, grazie alla rete Prisma, vanno a caccia di questi pezzetti di asteroidi, fossili della formazione del Sistema solare, per svelare i segreti delle nostre origini cosmiche. Il volume, illustrato da Francesca Poppi, in arte Matitaelettrica, srotola la storia su toni del blu di rosettiana memoria, illuminati di quando in quando da un giallo pastello erede del più celebre verde kryptonite di Nembo Kid. Apprezzabile scelta cromatica che, peraltro, va incontro a chi soffre di daltonismo. Realizzato dal Gruppo Storie dell’Inaf, che si occupa di valorizzare il patrimonio culturale dell’ente con attività di divulgazione scientifica attraverso la narrazione, la letteratura e il teatro, Frammenti di cielo porta la firma di Francesca Brunetti, Martina Cardillo, Davide Coero Borga, Daniele Gardiol, Daria Guidetti e Adamantia Paizis. Alle 25 pagine del fumetto segue una serie di schede illustrate per districarsi nella nomenclatura delle “stelle cadenti” (che stelle non sono) ma anche per conoscere le attività della rete Prisma e scoprire cosa fare se si avvista un bolide nel cielo oppure se si scopre una meteorite (spoiler: fare una segnalazione e stare lontani dalle calamite). Frammenti di cielo è un prodotto di divulgazione agile ed elegante, adatto a curiose e curiosi di tutte le età che hanno voglia di esplorare l’universo senza paura di sospendere l’incredulità, anche solo per un attimo. Read the full article
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alchiardiluna · 7 months
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Fiori dai toni pastello adornano ogni angolo, regalando un tocco di grazia e bellezza senza pari 🌸
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Ristorante | Lounge Bar | Hotel | Eventi
🌙Al Chiar di Luna
📍 Via Amedeo 89 | Monte di Procida
☎tel 081 868 24 24
#weddings #madeinitaly #photography #weddingideas #sposi #groom #fashion #marriage
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lamilanomagazine · 8 months
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La Milano Fashion Week e di moda al White di via Tortona, tra colori pastello e vivaci Novità
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La Milano Fashion Week e di moda al White di via Tortona, tra colori pastello e vivaci Novità. Milano, dal 22 al 25 settembre, gli spazi di Tortona sono stati il palcoscenico di un evento straordinario, che ha messo in primo piano numerosi brand sotto la supervisione di White. Stilisti, compratori e appassionati della moda si sono riuniti per scoprire le ultime tendenze e anticipazioni per la stagione primavera-estate 2024. Ciò che è emerso è stato un mix di eleganza sobria e vivaci esplosioni di colore. La Tendenza dei Colori Pastello Tra le novità più sorprendenti, i colori pastello hanno dominato la scena. Le tonalità tenui e delicate hanno catturato l'immaginazione di stilisti e fashionisti, proponendo un'estetica leggera e raffinata. Queste tonalità pastello si preannunciano come una scelta popolare per chi cerca un'eleganza sottile nella prossima stagione estiva. Vivacità per Spiaggia e Tempo Libero Ma la moda non è fatta solo di eleganza: per le giornate in spiaggia e il tempo libero, i colori fluorescenti e vivaci sono emersi come scelta preferita. Queste tonalità audaci evocano un senso di gioia e vitalità, perfetto per le giornate estive al mare o per le serate movimentate in città. La moda estiva del 2024 promette di essere divertente e spensierata. Natasha Stefanenko e L.A. Waters: una Storia di Successo Tra gli illustri partecipanti, è stata presente Natasha Stefanenko, nota volto televisivo, che ha intrapreso con successo una nuova carriera nel mondo della moda con la sua firma, L.A. Waters. La sua transizione da celebrità televisiva a designer di moda è un esempio di quanto il settore sia aperto alle nuove opportunità creative. In conclusione, l'evento a Tortona ha offerto uno sguardo esclusivo alle tendenze della moda per la stagione primavera-estate 2024. Dai colori pastello all'energia dei toni fluorescenti, c'è qualcosa per tutti i gusti e stili. Natasha Stefanenko con la sua firma L.A. Waters ha dimostrato che la moda è un campo in costante evoluzione, pronto ad accogliere innovazioni e nuovi talenti. Restate sintonizzati per le prossime tendenze e i nuovi sviluppi nel mondo affascinante della moda.  ... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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pikasus-artenews · 10 months
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FARAH AL QASIMI Poltergeist Lo stile unico di Al Qasimi è nel surrealismo delle sue composizioni visive e nella deliziosa interazione tra toni pastello artificiali e tessuti che ricordano il camouflage
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