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#CARLOS CANTATORE
carlosman · 2 years
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CARLOS CANTATORE - MADHOUSE photo session 2022
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lamilanomagazine · 2 years
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Ascoli, appuntamento con le auto d’epoca per ACI Storico
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Ascoli, appuntamento con le auto d’epoca per ACI Storico   Con le partenze distinte dalle sedi sociali di Ascoli Piceno e Fermo si svolgerà domenica prossima 4 settembre l’evento annuale di ACI Storico, secondo il programma nazionale di “Ruote nella Storia”. La manifestazione porterà gli appassionati soci dell’Automobile Club piceno con le loro auto d’epoca verso la scoperta dell’affascinante Borgo di Montefiore dell’Aso. L’evento scatterà alle ore 8:30 con il ritrovo, l’accreditamento dei partecipanti da Piazza Arringo di Ascoli Piceno e da Piazza del Popolo a Fermo. Sono attesi un totale di circa 40 equipaggi. Le auto si muoveranno poi alle ore 9:30 dalle due sedi lungo un panoramico percorso nell’entroterra per giungere e congiungersi in Piazza della Repubblica a Montefiore dell’Aso circa un’ora dopo. Chi partirà da Ascoli toccherà Villa Pigna, Villa Sant’Antonio, Offida, Santa Maria Goretti e Ripatransone. Gli equipaggi che prenderanno il via da Fermo si dirigeranno verso San Girolamo, Grottazzolina, Monte Giberto, Petritoli, Monte Vidon Combatte, Valmir e Rubbianello. Arrivati tutti a Montefiore dell’Aso, una volta parcheggiate le vetture d’epoca, gli equipaggi saranno accolti e salutati dall’Amministrazione Comunale e dallo staff Organizzatore. Alle ore 11:00 è poi prevista la visita guidata del borgo e successivamente il lunch con degustazione delle eccellenze enogastronomiche locali presso il Polo Museale di San Francesco, che verrà poi visitato dalle ore 15:00 a completamento della giornata. Il raduno si chiuderà con la distribuzione degli omaggi e degli attestati di partecipazione agli equipaggi. Particolarmente interessante si presenta la visita al Polo Museale di San Francesco, dove sono presenti opere dell’artista veneto Carlo Crivelli, che ha lasciato nel XIV secolo molte sue opere nelle Marche. Nel Polo si trova il Centro di Documentazione Scenografica di Giancarlo Basili, dedicato al cinema italiano e la collezione dell’artista locale Adolfo De Carolis. Presenti anche un Museo delle Civiltà Contadina e la Raccolta Domenico Cantatore.... Read the full article
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wp-blaze · 3 days
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Drink Your Fill of Love
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So, you want to be loved and feel it! There is a time and place in a marriage where God would like you to have your fill of love. How … Continue Reading Drink Your Fill of Love
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incircolarte · 2 years
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Pompeo Borra - Silvano Campeggi - Massimo Campigli - Domenico Cantatore - Erich Heckel - Carlo Levi - Franz Marc - Gabriele Mucchi - Emil Nolde - Teo Otto - Pablo Picasso - Ernesto Treccani https://docs.google.com/presentation/d/1olY11ERsnRDx5qJ4xNPOO3o_iaXPxbArLbWHKBmWXnc/edit?usp=sharing http://www.leonardobasile.it/La-donna-nei-disegni.htm
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iltempoabitato · 4 years
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DETERGON R3 - Il detergente igienizzante antibatterico
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Scegliere di avere solo due prodotti per la pulizia della propria abitazione o attività commerciale non è mai stato così semplice. Grazie a DETERGON R3 tutto questo è possibile: con una spesa molto contenuta ci si porta a casa un ottimo prodotto professionale capace di pulire, igienizzare per lungo tempo e amico di tutte le superfici lavabili.
PERCHE’ SCEGLIERLO La praticità di utilizzo, la sua proprietà a PH 7 e la diluizione di pochissima quantità in molti litri d’acqua, rendono l’acquisto di 1 Litro di prodotto duraturo fino a 6 mesi; chiaramente il tutto dipende da quante volte prepari l’acqua per lavare i pavimenti, quante superfici devi lavare e con quale frequenza.
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IGIENIZZANTE Grazie al suo ampio spettro d’azione contro i batteri, Detergon R3 trova da molti anni largo impiego nel settore ospedaliero, alberghiero e industriale. Clinicamente testato, Detergon R3 diventa l’alleato per le pulizie quotidiane e straordinarie.
PERCHE’ LAVARE CON DETERGON R3? Essendo un prodotto NEUTRO, non aggredisce le finiture a cera, le superfici lucidate, il parquet, resine, acciaio, plastiche, pvc, laminati, pelle, ski, schermi dei vari dispositivi oggi in uso, sanitari, rubinetteria, piastre a induzione…insomma TUTTE LE SUPERFICI e, per rassicurarti, più in basso ti scrivo vari esempi dove e come trova il proprio impiego oltre a lavare i soliti pavimenti, mobili e vetri.
COME SI USA? Se hai avuto modo di guardare il video iniziale avrai già capito tutto ma in ogni caso te lo ripeto. Detergon R3 è concentrato, deve essere diluito in una piccolissima quantità insieme all’acqua; normalmente per lavare i pavimenti si diluisce non più di una goccia di prodotto in un classico secchio per lavare i pavimenti. Invece per comodità a lavare superfici verticali, oggetti e altre zone, basta utilizzare il classico dispenser a spruzzo, riempirlo a metà di acqua, aggiungere una lacrima di Detergon R3, mescolare bene e aggiungere il restante di acqua e mescolare. Ora sei pronto a pulire tutto il mondo, renderlo igienizzato a lungo tempo con un prodotto a basso impatto ambientale e amico dell’uomo.
OK, TI HO PREPARATO ANCHE QUESTO VIDEO PiU’ BREVE PER TE CHE HAI FRETTA DI IMPARARE E HAI CAPITO COME MAI DA PIU’ DI 30 ANNI VENDIAMO DETERGON R3
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COSA LAVO? TUTTO!!! MA ricorda che Detergon R3 NON è uno scioglicalcare e quindi dovrai avere in casa un prodotto apposta per quando dovrai pulire il calcare che si forma nei sanitari, nella rubinetteria e nei lavelli in cucina.
ESEMPI DI SUPERFICI & OGGETTI Gres, Parquet, Laminato, PVC, Marmi, Cemento, Resine, Finiture cerate, Finiture oliate, Finiture laccate, Finiture smaltate, Acciaio Inox, Agglomerati Vinilici, Graniglia, Cementine, Vetri, Specchi, Box Doccia, Rubinetteria, Piani cottura tradizionali e induzione, Vetroceramica, Plastica, Monitors, Smartphones, Schermi, Pelle, Ecopelle Ski, Termosifoni, Serramenti, Illuminazioni, Barre Led, Ghisa, Televisori al plasma, Televisori Led, Elettrodomestici, Scarpe, Interno autovetture, Carrozzerie, Cerchioni, Cappelli da cowboy estivi…
POTERE SGRASSANTE Per lavori di lavaggi straordinari, utilizzato con formula più concentrata fino ad arrivare al puro, ti permette di realizzare delle pulizie straordinarie in caso di sporco ostinato e depositato da tempo.
Per concludere ti allego anche la scheda tecnica dell’azienda produttrice https://www.federchemicalspro.it/wp-content/uploads/TDS-DETERGON-IT-.pdf
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elarea · 3 years
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116 gijonenses años
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Hoy cumple 116 años de vida un histórico club español, el Sporting de Gijón, cantera inagotable que ha surtido de excelentes jugadores a los equipos grandes de España y a la selección española.
Batallando hoy en la Segunda División, se espera con ansiedad su retorno. La siguiente es su cronología hasta el año 2008:
El Real Sporting de Gijón fue fundado en 1905. Debuta en Primera División en la temporada 1944-1945. Sus mayores glorias las vivió en los años 70 y 80, cuando llegó a alcanzar el subcampeonato de Liga y de Copa (en dos ocasiones), así como a participar en la Copa UEFA. Cronología
1905 Anselmo López funda el Sporting Gijonés.
1912 Alfonso XIII acepta la Presidencia de Honor del club, que pasa a llamarse Real Club Sporting Gijonés.
1914 Se gana el Campeonato de Asturias, no oficial.
1916 Fernando Fernández Quirós sustituye a Anselmo López en la presidencia. Se inician las gestiones para adquirir en propiedad El Molinón. Primer campeonato regional oficial. Se adopta definitivamente el nombre de Real Sporting de Gijón.
1917 Se debuta en el Campeonato de España. Manuel I. González Riera es el nuevo presidente de la entidad.
1919 Enrique Guisasola toma el relevo en la presidencia del club.
1921 Manolo Meana se convierte en el primer internacional rojiblanco. Ismael Figaredo Herrero asume la presidencia.
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1922 Hasta 7 jugadores sportinguistas llegan a participar con la selección asturiana este año.
1924 El Sporting se alcanza las semifinales del Campeonato de España.
1928 Se juega el primer partido de selecciones internacional en Asturias en el campo del Sporting.
1941 Debido a que se prohíben los extranjerismos el club pasa a llamarse Real Gijón.
1944 Se logra el primer ascenso a la máxima categoría del fútbol español. El estreno en Primera División sería en Sarriá, ante el Espanyol, el 24 de septiembre. El encuentro acabó en empate a cero. A la semana siguiente Gundemaro consigue el primer tanto rojiblanco. Se gana al Oviedo por 6-0 en El Molinón.
1951 Se consigue el retorno a Primera División marcando 100 goles (Prendes logró 30 y Campos, 27) y encajando tan sólo 32. Se alcanza el mayor número de socios de la historia hasta entonces: 7.500.
1953 En julio el Sporting realiza una gira por Cuba y México.
1955 El Sporting, haciendo gala de su deportividad, concede la medalla de oro del club a Carlos Tartiere, presidente de su máximo rival, el Oviedo.
1958 Se desciende a Segunda tras ser penúltimos.
1961 El Sporting debería haber descendido a Tercera (no existía aún la 2ªB), pero la renuncia del Condal de Barcelona a jugar en Segunda le permitió disputar el "Torneo de Palma de Mallorca" que la Federación creó para elegir al equipo afortunado. Entre otras cosas, ese partido pasará a la historia por las tres cruces de Ortiz.
1962 Se crea el Trofeo Costa Verde. El primero se juega contra Osasuna y el resultado es empate a 2.
1967 Solabarrieta, con 25 goles, se alza con el Pichichi de Segunda.
1970 Se logra de nuevo el ascenso a Primera División. Quini fue el máximo goleador de Segunda y Churruca, pese a jugar en Segunda División, es llamado a la selección nacional, lo que da idea del potencial del equipo.
1973 Angel Viejo Feliú asume la presidencia.
1976 A pesar de que el equipo contaba con una de las mejores delanteras de la categoría, con Quini acabando Pichichi acompañado de Churruca y Ferrero, se desciende a Segunda.
1977 El equipo acaba líder de la Segunda División y regresa a Primera. Manuel Vega-Arango Alvaré, después de haber sido jugador y técnico, es ahora el nuevo presidente.
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Plantilla 2020/21 (Fuente I Live Fútbol).
1978 Se logra la clasificación por vez primera para disputar la Copa de la UEFA al acabar quintos. Se juega el primer partido internacional el 13 de setiembre contra el Torino, al que se le metieron tres goles.
1979 Posiblemente uno de los mejores años de la historia del club, ya que se logra el subcampeonato liguero.
1980 Este año en la UEFA toca enfrentarse al PSV Eindhoven.
1981 Aunque la clasificación liguera no es tan buena como en los últimos años, el Sporting alcanza la final de la Copa del Rey. Perdió contra el Barcelona, que contaba en sus filas con Quini.
1982 Se juega la segunda final de Copa del Rey, en esta ocasión en Valladolid frente al Real Madrid.
1983 El 2 de enero debuta Juan Carlos Ablanedo, "El Gatu", en la portería gijonesa, iniciando una impresionante trayectoria en el equipo. El filial rojiblanco logra el título de la Copa de la Liga de Segunda División B.
1985 Ablanedo logra el trofeo Zamora con 21 años. El equipo, a las órdenes de Novoa, se clasifica de nuevo para jugar la Copa de la UEFA.
1986 El Sporting finaliza Liga sexto. En la Copa del UEFA se enfrenta al Colonia. Vega-Arango deja el cargo y le sucede Ramón Muñoz.
1989 Plácido Rodríguez sustituye a Ramón Muñoz en la presidencia cuando el equipo ocupa el último lugar de la clasificación. Al final se logra la salvación gracias a la aportación de jugadores como Ablanedo, que consigue su tercer Zamora, y el debut de nuevos valores como Abelardo o Luis Enrique.
1991 Se alcanzan las semifinales de la Copa del Rey. En liga, se acaba quintos gracias a la victoria por 0-1 en Valencia con gol de Luis Enrique, privando a los "ches" de la esa clasificación.
1992 El Sporting se convierte en una Sociedad Anónima Deportiva, con lo que pasa a ser el Real Sporting de Gijón S.A.D.
1994 José Fernández se hace con el control económico de la Sociedad.
1995 Se disputa la promoción por la permanencia contra el Lleida.
1997 Se recupera la tradicional equipación con camiseta a rayas rojas y blancas y pantalón azul.
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2017, el uruguayo Michael Santos anota un gol (Fuente / Futbol.com,uy).
1998 Se vende a Nikiforov al PSV holandés en lo que fue el mayor traspaso en la historia del Club. Después de 21 temporadas ininterrumpidas en la máxima categoría se desciende a Segunda División tras una campaña desastrosa.
1999 Antonio López, ex seleccionador de Bolivia, no consigue el retorno a Primera.
2000 Vicente Cantatore también fracasa en la tentativa.
2001 El Ayuntamiento compra los terrenos de Mareo para ayudar económicamente al equipo, que estaba atravesando una muy mala racha.
2002 Manuel Vega-Arango Alvaré vuelve a la presidencia del Club.
2004 Tras una buena temporada el Sporting se queda a las puertas del ascenso.
2005 Se celebra el centenario del club.
2008 Tras diez años en Segunda División retorna a Primera.
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852recordstores · 5 years
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Original motion picture soundtrack. From the filmmaking team behind the highly-acclaimed documentary The Beatles: Eight Days A Week - The Touring Years, Pavarotti is a riveting film that lifts the curtain on the icon who brought opera to the people. Academy Award winner Ron Howard puts audiences front row center for an exploration of The Voice... The Man... The Legend. Luciano Pavarotti gave his life to the music and a voice to the world. This cinematic event features history-making performances and intimate interviews, including never-before-seen footage and cutting-edge Dolby Atmos technology.
1 Giacomo Puccini - Turandot / Act 3 Nessun Dorma! Luciano Pavarotti, the John Alldis Choir, Wandsworth School Boys Choir, London Philharmonic Orchestra, Zubin Mehta 2:572 Ernesto de Curtis - Voce'e Notte Luciano Pavarotti, Orchestra Del Teatro Comunale Di Bologna, Giancarlo Chiaramello 4:293 Gaetano Donizetti - la Fille Du Régiment / Act 1 "Pour Mon Âme Quel Destin" Luciano Pavarotti, Orchestra of the Royal Opera House, Covent Garden, Richard Bonynge 2:104 Gaetano Donizetti - L'elisir D'amore / Act 2 "Una Furtiva Lagrima" Luciano Pavarotti, English Chamber Orchestra, Richard Bonynge 4:475 Giuseppe Verdi - Aida / Act 1 "Celeste Aida" Luciano Pavarotti, Wiener Volksopernorchester, Leone Magiera 3:376 Gaetano Donizetti - Me Voglio Fa'na Casa Luciano Pavarotti, Orchestra Del Teatro Comunale Di Bologna, Anton Guadagno 2:507 Giuseppe Verdi - Rigoletto / Act 1 "Questa O Quella" Luciano Pavarotti, Orchestra of the Royal Opera House, Covent Garden, Edward Downes 1:508 Giuseppe Verdi - Rigoletto / Act 3 "La Donna È Mobile" Luciano Pavarotti, London Symphony Orchestra, Richard Bonynge 2:269 Giacomo Puccini - la Bohème / Act 1 "O Soave Fanciulla" Luciano Pavarotti, Mirella Freni, Berliner Philharmoniker, Herbert Von Karajan 4:1210 Giacomo Puccini - Tosca / Act 3 "E Lucevan Le Stelle" Luciano Pavarotti, the National Philharmonic Orchestra, Nicola Rescigno 2:5611 Ruggiero Leoncavallo - Pagliacci / Act 1 "Vesti la Giubba" Luciano Pavarotti, Philadelphia Orchestra, Riccardo Muti 3:0812 Gaetana Lama - Silenzio Cantatore Luciano Pavarotti, Orchestra Del Teatro Comunale Di Bologna, Giancarlo Chiaramello 4:5113 Francesco Paolo Tosti - a Vucchella Luciano Pavarotti, John Wustman 2:3914 Giuseppe Verdi - la Traviata / Act 1 "Libiamo Ne'lieti Calici" (Brindisi) Luciano Pavarotti, Joan Sutherland, the London Opera Chorus, the National Philharmonic Orchestra, Richard Bonynge 2:5715 Eduardo Di Capua - O Sole Mio José Carreras, Plácido Domingo, Luciano Pavarotti, Orchestra Del Teatro Dell'opera Di Roma, Orchestra Del Maggio Musicale Fiorentino, Zubin Mehta 2:5316 Giacomo Puccini - Manon Lescaut / Act 1 "Donna Non Vidi Mai" Luciano Pavarotti, Philharmonia Orchestra, Leone Magiera 3:1817 Brian Eno - Miss Sarajevo Brian Eno, Bono, the Edge, Luciano Pavarotti, Orchestra Filarmonica Di Torino, Michael Kamen 6:2318 Alessandro Stradella - Pietà, Signore Luciano Pavarotti, John Wustman 7:2519 Giacomo Puccini - Turandot / Act 3 "Nessun Dorma!" Luciano Pavarotti, Orchestra Del Teatro Dell'opera Di Roma, Orchestra Del Maggio Musicale Fiorentino, Zubin Mehta 3:0520 Luciano Pavarotti - Ave Maria, Dolce Maria - Orch. Gian Carlo Chiaramello Luciano Pavarotti, Andreas Vollenweider, Orchestra Del Teatro Comunale Di Bologna, Leone Magiera 2:4221 Giacomo Puccini - la Bohème / Act 1 "Che Gelida Manina" Luciano Pavarotti, Orchestra Del Teatro Municipale Di Reggio Emilia, Francesco Molinari-Pradelli 4:34
Release Date: 7 June 2029
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ecoamerica · 2 months
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Watch the American Climate Leadership Awards 2024 now: https://youtu.be/bWiW4Rp8vF0?feature=shared
The American Climate Leadership Awards 2024 broadcast recording is now available on ecoAmerica's YouTube channel for viewers to be inspired by active climate leaders. Watch to find out which finalist received the $50,000 grand prize! Hosted by Vanessa Hauc and featuring Bill McKibben and Katharine Hayhoe!
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penal-largo · 5 years
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Ediciones Penal Largo: Copa Chile 1991
No podemos negarlo, siempre hemos sido aficionados de los impresos. Luego de sucesivas conversaciones decidimos lanzar el primer producto de Ediciones Penal Largo, un homenaje al espíritu noventero al que, como decía Zaratustra, siempre terminamos volviendo. En un ejercicio de memoria y nostalgia, decidimos homenajear a la Copa Chile de 1991 con un afiche, donde recordamos a los 36 equipos participantes a través de una representación sintetizada del alma de cada club: sus escudos, ordenados según los grupos de la primera fase del torneo. De esa forma quisimos homenajear a Deportes Arica, Deportes Iquique, Deportes Antofagasta, Cobreloa, Cobresal, Regional Atacama, Deportes La Serena, Coquimbo Unido, Deportes Ovalle, Unión La Calera, Everton, Santiago Wanderers, Cobreandino, San Felipe, Universidad Católica, Universidad de Chile, Unión Española, Palestino, Colo Colo, Audax Italiano, Magallanes, Soinca Bata, O’Higgins, Deportes Colchagua, Rangers, Deportes Linares, Ñublense, Deportes Concepción, Fernández Vial, Huachipato, Lozapenco, Lota Schwager, Iberia, Deportes Temuco, Provincial Osorno y Deportes Puerto Montt. Intentamos recordarlos a todos, incluso a Feliciano Palma. 
El afiche es de tamaño A3, impreso en risografía por Cerro Estudio, con la colaboración de @justiciadivina. Son sólo 50 las copias disponibles. Están numeradas, impresas en color naranjo. Hay 30 en Santiago y 20 en Valparaíso. No dejen pasar la oportunidad, el precio de cada copia es de sólo de $6.000. Coordinamos entregas via mensaje directo por el tuiter de @penal_largo.
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[Actualización, 5 de abril]: en vista del interés del público, decidimos hacer una segunda tirada de afiches. De nuevo son 50 unidades, el precio de cada copia es de sólo $6.000. Hay en color naranjo y azul, disponibles para retiro en Santiago y Valparaíso. Hay también 6 unidades enmarcadas, a un valor de $15.000 cada una. Llegar y colgar. 
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La vigésimo primera edición del prestigioso torneo, disputada por 36 equipos a lo largo de todo ese año tenía una desafiante misión. No era fácil, había que superar a la siempre recordada Copa Digeder de 1990, el torneo donde vimos nacer y morir al penal largo, tal vez la innovación reglamentaria más interesante que le haya ofrecido el fútbol chileno al mundo. Sin embargo, la Copa Chile 1991 fue, de principio a fin, un torneo lleno de emociones. Su primera fase fue disputada en 6 grupos de 6 equipos, divididos por criterios geográficos, con partidos tan atrayentes como Cobresal x Regional Atacama, Unión La Calera x Deportes Ovalle, Soinca Bata x Cobreandino, Deportes Colchagua x Lota Schwager o Lozapenco x Deportes Linares.
A octavos de final clasificaban los dos primeros de cada grupo, junto a los cuatro mejores terceros, lo que lamentablemente dejó afuera a Iberia Los Ángeles, que, pese a tener los mismos puntos que Deportes Antofagasta y el barbón coquimbano, terminó eliminado por peor diferencia de gol. Tal vez la mayor sorpresa del torneo haya sido Soinca Bata, que dando lucha y batalla (y sin dejar golearse al divino botón) consiguió empatar 2x2 contra Universidad Católica en el partido de ida de los octavos de final, en una recordada tarde melipillana con goles de Raúl Toro y Óscar Fabbiani. Sin embargo, en el partido de vuelta el equipo cruzado impuso sus términos en San Carlos de Apoquindo y acabó venciendo 4x0 a los de la fábrica de calzados. Si por un lado del cuadro avanzaban Cobreloa de Palito Cavalleri y el O’Higgins de Nelson Acosta, por el otro metían miedo la Católica y Palestino, este último envalentonado luego de eliminar al Colo Colo de Jozic. Pese a que el equipo de Don Nelson venció en El Teniente a Cobreloa, en Calama sonó cinco veces la sirena para sellar el 5x1, en una nueva demostración de caracter de Hugo Tabilo y de Héctor Puebla. La otra semifinal fue mucho más reñida: doble empate 1x1 y definición en los penales, con victoria para la UC pese a la gran actuación de Nelson Cossio.
La final, jugada el 13 de Noviembre en el Estadio Nacional y con arbitraje de Enrique Marín, fue ganada 1x0 por la Católica de Cantatore. ¿El gol? José Percudani luego de hermoso pase en profundidad de Coke Contreras y vuelo estéril de Mario Osbén. Aunque con pocos goles, las ocho mil personas que estuvieron esa tarde en Ñuñoa se llevaron un grato recuerdo, con enormes actuaciones del Fantasma Figueroa, Ian Mac Niven y del Pato Toledo.
¿El goleador del torneo? Gustavo De Luca, de O’Higgins, con 12 goles. ¿Otras buenas figuras del torneo? Tome lápiz y papel y anote: Eric Lecaros y Juan Castillo (La Serena), Marcos Fajre (Temuco), Torpedo Núñez (QEPD) (Unión La Calera), Juan Carlos Almada y Óscar Lee Chong (Dep. Concepción), Tobi Vega (Unión Española), “Carlín” Soza (Regional Atacama), Juan Covarrubias (Cobreloa), José Luis Sánchez (Provincial Osorno), Ronald Yavar (Cobresal), Luis Ceballos (Fernández Vial), Joel Molina (O’Higgins), Hermes Navarro (Antofagasta), Valdir (Colchagua), Juan Carlos Guarda (Everton), Orlando Mondaca (Coquimbo Unido), Antonio Zaracho y Luis Marcoleta (Huachipato), Victor Hugo Castañeda y Fabián Guevara (Palestino), Luis Cueto (Soinca Bata), Bernardo Barría (Puerto Montt), Alejandro Glaria y Wilson Fre (Santiago Wanderers).
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Brama di vita e di letteratura. Il Fondo Giancarlo Vigorelli alla Biblioteca Sormani
Una sera a Roma … Miguel Angel Asturias divorando con gli occhi gli scaffali della mia biblioteca finì a dire che dovevo essere nato con un libro in mano. …E andandosene … gridò sulla porta: “Juan Carlos, tu in una unica mano, tenevi due libri, il libro della Letteratura, ma también el libro total de la Vida!”
Racconta questo aneddoto, in apertura del volume Carte d’Identità, Giancarlo Vigorelli, il critico letterario e giornalista milanese che attraversò da protagonista il Novecento.
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1- Giancarlo Vigorelli. Archivio Giancarlo Vigorelli - Biblioteca Sormani; 2- G. Vigorelli, Carte d’Identità, Milano, 1989
Nato a Milano nel 1913 in una famiglia modesta, sin dalla giovane età Vigorelli fu un lettore vorace, prima per diletto e poi per professione. Dichiarò lui stesso sulla “Fiera Letteraria” il 24 aprile 1955: “E io so, avendo scelto di studiare, cosa costò di sacrifici e fatiche quella scelta a mio padre e a mia madre; ma per fortuna, … sono felice, ieri e oggi, di non essermi mai fatto trovare da mio padre ‘con le mani in mano’. Per lui, era la colpa maggiore; un sacrilegio. Infatti in mano, dai dieci anni, io ho sempre avuto un libro”. 
Forte di un’accurata formazione umanistica, all’inizio degli anni Trenta Vigorelli frequentò la casa di Tommaso Gallarati Scotti, punto di incontro dell’élite culturale del tempo: Croce, Maritain, Ivanov, Fogazzaro, Ortega, Carcopino, Rilke, Valery sono solo alcuni dei nomi illustri che si scambiarono idee e opinioni nel salotto del diplomatico milanese. Vigorelli ne respirò le istanze di rinnovamento e le fece sue, scegliendo in un primo momento di scendere in campo dalla parte degli “ermetici” raccolti intorno alla rivista “Il Frontespizio”, quindi di allontanarsene, qualche anno più tardi, seguendo l’esempio dell’amico Carlo Bo.
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3- Spazio espositivo Biblioteca Sormani (Foto: N. Nicodemi); 4- Giancarlo Vigorelli con Carlo Mattioli e Giacomo Manzù. ©Archivio DUfoto – Archivio Giancarlo Vigorelli – Biblioteca Sormani 
Spirito cosmopolita, intraprendente e avventuroso, Giancarlo Vigorelli viveva a pieno il fermento culturale di quegli anni e frequentava indifferentemente letterati e artisti, come Manzù, Sassu, Birolli, Fontana, Guttuso e Cantatore, con i quali dibatteva nei caffè milanesi “non da critici, ma da anime e da intelletti affini”.
A cavallo tra gli anni Trenta e Quaranta, già collaboratore delle principali riviste letterarie, (“Corrente di vita giovanile”, “Il Frontespizio”, “Campo di Marte”, “Primato” e “Prospettive”), Vigorelli conobbe Vittorio Sereni, lo appoggiò e lo incoraggiò in fase di stesura di Frontiera, la sua prima raccolta poetica. Nell’agosto del 1943 fu costretto alla fuga a causa di un articolo scritto per il settimanale “Tempo”, nel quale aveva espresso la propria soddisfazione per la fine del Regime fascista. Riuscì quindi a rifugiarsi in Svizzera, dove prese parte a quella Resistenza che si era organizzata spontaneamente tra i due confini e dove ebbe occasione non solo di incontrare i più importanti intellettuali italiani ed europei rifugiati in terra elvetica, ma anche di portare avanti la propria attività di critico e letterato: per la “Pagina letteraria” del “Corriere del Ticino” scrisse la recensione a Eclissi di luna di Angioletti (23 ottobre 1943) e a Finisterre di Montale (6 novembre 1943); con Piero Chiara, Giorgio Scerbanenco e altri letterati in “esilio” collaborò alla collana editoriale “L’ora d’oro” fondata da Felice Menghini per le Edizioni di Poschiavo.
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5- Spazio espositivo Biblioteca Sormani (Foto: N. Nicodemi) 
Rientrato a Milano alla fine della guerra, spinto probabilmente da un bisogno di cambiamento, si trasferì dopo pochi anni a Roma, dove rimase fino all’inizio degli anni Settanta. Interessato a tutti gli aspetti della vita culturale, Vigorelli ebbe qui l’occasione di allargare ulteriormente i propri orizzonti verso il cinema e il teatro. Diresse la “Settimana Incom”, rilanciò “Il Dramma”, partecipò a convegni sul rapporto tra cinema e letteratura e, contemporaneamente, entrò in prima persona in alcune pellicole cinematografiche in veste di sceneggiatore o di attore, collaborando con registi come Roberto Rossellini, Antonio Leonviola, Cesare Zavattini e Pier Paolo Pasolini.
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6- Pier Paolo Pasolini, Dacia Maraini, Alberto Moravia. Roma, 16 dicembre 1964. Premio Tor Margana. ©Archivio DUfoto – Archivio Giancarlo Vigorelli – Biblioteca Sormani; 7- Gino De Sanctis e Giancarlo Vigorelli, Ponzio Pilato, Trattamento per il film. Athena Cinematografica, Roma, 1955 - Biblioteca Giancarlo Vigorelli – Biblioteca Sormani 
Ma è soprattutto con Pasolini che Vigorelli strinse un intenso rapporto di amicizia, testimoniato anche da questo ricordo: “Il mio ultimo incontro con Pier Paolo Pasolini a Roma era stato uno scontro e una riconciliazione affettuosissima… Lo avevo visto piangere, disarmato come ai primi anni della sua “meglio gioventù” quando mi faceva leggere i primi versi e io fui tra i pochi, allora, a credere in pieno nella sua poesia…. È morto un vecchio poeta, e forse l’unico testimone pagante, in bene e in male, di questa nostra società letteraria, che così raramente paga di persona.” 
In quegli stessi anni, in piena guerra fredda, Vigorelli fondò con Giovanni Battista Angioletti la Comunità Europea degli Scrittori (COMES) e quindi la rivista “L’Europa letteraria”, proponendosi di abbattere, grazie alla letteratura, i confini tra l’Europa dell’Est e quella dell’Ovest, dando voce anche agli scrittori dissidenti perseguitati.
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8- Spazio espositivo Biblioteca Sormani (Foto: N. Nicodemi)
Tornato di nuovo a Milano, Giancarlo Vigorelli fu nominato presidente del Centro Nazionale di Studi Manzoniani (CSNM). Manzoni del resto, insieme a Stendhal, era stato l’autore della sua vita e della sua vita aveva scandito le tappe fondamentali: nel 1942 con il commento alla Storia della Colonna infame; nel 1954 con il saggio Manzoni e il silenzio dell’amore; nel 1976 con Manzoni Pro e Contro, una vasta antologia di testimonianze critiche italiane e straniere sull’autore de I Promessi Sposi. In quella che appare a tutti gli effetti la chiusura del cerchio della sua vita, Vigorelli colse questa preziosa occasione per far conoscere al pubblico il “Vero Manzoni”, contro ogni riduzione, deformazione e falsificazione dando il via all’imponente Edizione Nazionale ed Europea delle Opere manzoniane.
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Nell’arco di una vita dedicata allo studio e alle relazioni umane prima ancora che letterarie, Giancarlo Vigorelli raccolse una vasta biblioteca (oltre 50.000 volumi) e un prezioso archivio che rispecchiano gli interessi e l’impegno di una personalità poliedrica e offrono un ricco panorama della letteratura italiana e straniera del Novecento. L’intero Fondo è conservato dalla Biblioteca Sormani e in queste settimane, fino al 5 maggio, è il protagonista assoluto della mostra, a cura del prof. Giuseppe Langella, che si snoda lungo lo scalone monumentale del Palazzo. Le carte di Vigorelli, recentemente ordinate e inventariate, le lettere, le dediche, le riviste, le fotografie e alcune le opere di artisti da lui scoperti ci permettono di ripercorrere il fervore culturale del secolo breve, seppur per sommi capi, attraverso quell’intreccio tra vita e letteratura che ha caratterizzato la biografia del critico milanese.
Vi aspettiamo dal lunedì al venerdì dalle 15.00 alle 19.00 e il sabato dalle 9.00 alle 12.30. Ingresso da Via Francesco Sforza 7
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teleindiscreta · 7 years
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¿Qué fue del brasileño Denilson de Oliveira?
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Aquel primer Betis de Manuel Ruiz de Lopera ‘robaba’ futbolistas a los grandes del fútbol español. En 1996 se adelantó al Real Madrid y pagó 1.000 millones de pesetas de la época por el nigeriano Finidi George, como el mismo reveló en una reciente entrevista para AS.
Dos años después, antes del Mundial de Francia, Lopera superaba una oferta del Barcelona y pagaba al Sao Paulo 5.000 millones de pesetas (30 millones de euros) por el extremo zurdo Denilson de Oliveira Araujo, Denilson. Era entonces el traspaso más caro de la historia.
Meses antes de desembarcar en Sevilla, con todavía 20 años, Denilson se había proclamado con Brasil campeón de la Copa América, donde anotó dos goles, y también de la Copa Confederaciones, en la que recibió el Balón de Oro al mejor jugador del torneo.
Durante el Mundial de Francia, junto a una selección repleta de estrellas como Ronaldo, Roberto Carlos, Rivaldo, Bebeto o Cafú, el zurdo ya verdiblanco mostró destellos de clase aunque Zidane y compañía dejaran sin el título a la canarinha en la final. Denilson sí lograría ganar un Mundial, el siguiente de Corea y Japón en 2002, pero con una actuación más testimonial, desde el banquillo.
“Van a tener que cerrar un banco si quieren llevárselo”, dijo Lopera en una presentación de escaparate mundial, antes de ponerle una cláusula de rescisión de 60 millones. Sevilla le recibió con los brazos abiertos en agosto de 1998, pero aquel Betis que había sido tercero en Liga, jugado en Europa varias veces y disputado una final de Copa del Rey un año antes se encontraba ya en caída libre, casi descomposición.
El chileno Vicente Cantatore duró pocos partidos en el cargo y Javier Clemente, su sustituto, no parecía el más indicado para dirigir y comprender la conversión del fútbol invididualista y florido de Denilson al mayor rigor táctico y el ritmo europeos. El brasileño no se adaptó, el Betis descendió en mayo de 2000 y semanas después de aquel segundazo el extremo volvía a su país, al Flamengo… o al ‘Flamenco’, con C, como lo denominó el inefable Lopera.
Antes de fin de año, y sin cobrar el sueldo en un Fla que 10 años más tarde todavía le seguía debiendo dinero, Denilson regresó al Betis camino de Primera para vivir su mejor etapa como verdiblanco.
Sin los goles (sólo logró 13 como bético) o el protagonismo que se esperaba de él, durante varias campañas sí que formó junto a Joaquín una de las mejores parejas de extremos del fútbol español, etapa que culminó en 2005 con la clasificación para Champions League y el campeonato de Copa del Rey. Antes de ese encuentro en el Vicente Calderón, el brasileño protagonizaría una de las anécdotas más simpáticas de su paso por Heliópolis: no fue titular pero, pícaro, se colocó en la foto del once bético oficial, con él doce, que pasó a la historia como vencedor del segundo título copero del Betis.
Fue la última aparición de Denilson, que no partido (en la final no jugó ni como suplente) con el Betis. Antes de marcharse del Villamarín, con 28 años, lograba la nacionalidad española para no ocupar plaza de comunitario y poco después era traspasado al Girondins de Burdeos, en una cuesta abajo futbolística que continuó intercalando Ligas exóticas con clubes de su país.
En cinco años jugó en el Al-Nassr de Arabia, el Dallas de Estados Unidos, el Palmeiras y el Itumbiara brasileños, el Xi Măng Hải Phòng de Vietnam (un partido) y el Kavala de Grecia. Colgó las botas en 2010, justo antes de comenzar a trabajar como comentarista de fútbol en Rede Bandeirantes. 
Poco a poco, no le ha ido mal de comunicador. Denilson es hoy día una de las estrellas de la televisión deportiva brasileña con sus comentarios que mezclan humor y opinión en el programa Jogo Aberto. Además, ha sido imagen de marcas importantes en el mundo de la alimentación o las apuestas.
Tiene casi dos millones y medio de seguidores en Twitter, donde tras el Real Madrid 5-Bayern 2 dedicó unas emocionadas frases a su compatriota Marcelo: “El talento de Marcelo y lo que hizo hoy enorgullece a cualquier brasileño”. Tal vez, Denilson ve en el 12 madridista, tan zurdo y repleto de fútbol como él, aquella estrella que pudo y no llegó a ser hace casi dos décadas…
Fuente: AS
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carlosman · 4 years
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wp-blaze · 3 days
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Drink Your Fill of Love
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carloscantatore · 8 years
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FELIX - LA TENACIA DI CHI COLTIVA UNA PASSIONE
IVREA (Torino), patria dell'Olivetti, gruppo orgoglio italiano della tecnologia fino al 1999. Poi sono nati i BRAIN DEAD, oggi gruppo cult della scena Thrash Metal italiana; a formarli ci ha pensato FELIX, cantante autodidatta che per amore della musica ha addirittura provato a suonare la batteria pur di inseguire il proprio sogno: IL THRASH METAL!
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Quando ti sei ritrovato dietro al microfono, quando hai iniziato a desiderare di essere tu la voce? A dire il vero iniziai come batterista a 17 anni nel 1997 impiegando il ruolo di uno scarso batterista nella mia prima band di Heavy Metal classico chiamata LAST SORROW. Successivamente al fallimento di questo gruppo musicale incontrai nuove persone che avevano il progetto di formare una band dedita al thrash metal classico anche se i tempi non erano dei più favorevoli per il genere. Così, dopo che alcuni amici mi avevano fatto notare la particolarità della mia voce adatta al genere, mi cimentai come cantante e nel 1999 fondai i BRAIN DEAD.
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Quindi la tua prima esperienza di band (sia da sala prove, sia in concerti) quando risale? A parte la parentesi della mia prima band in cui facevo il batterista, la mia prima grande esperienza sia a livello live sia in studio furono proprio i BRAIN DEAD con i quali, dopo i primi tempi passati a proporre covers di bands con cui eravamo cresciuti tipo Slayer, Exodus, Obituray, Sodom e molti altri nomi, cominciammo a scrivere brani nostri. Iniziammo a suonare seriamente presso i music clubs di tutto il Piemonte dopo la pubblicazione dei nostri primi due demo: “Rage Of Thrash” del 2001 e “Double Face” del 2003.
Quando hai iniziato a suonare fuori dalla tua zona, quali sono i fattori che ti hanno emozionato maggiormente? Intendo i fattori che ti hanno portato a crescere la passione per il cantare la tua musica. Sicuramente il buon responso della gente che veniva a vederci: ricevevamo sempre molti complimenti, molta gente cantava i nostri pezzi e a fine show vendevamo diversi nostri demo. Ricordo di alcune grandi serate quando esistevano i mitici Pub 4 Assi a None (To) e il Woodstock Pub in Vigliano Biellese (Bi): grazie all'impatto del nostro sound il pubblico cresceva concerto dopo concerto e cosi riuscimmo ad imporci nella scena nazionale Thrash Metal dove allora vi erano davvero pochissime band rispetto ad oggi, bei ricordi. Questa era la benzina che mi spingeva sempre a dare il meglio in sede live e proseguire a credere nella mia passione della musica. Ero molto giovane, ma già con idee chiare e serietà al primo posto nel progetto per far funzionare la band bene avendo per lo più il supporto del pubblico che non era per niente roba da poco! Oggi invece pare che il pubblico dell'underground stia svanendo: molti sono pieni di sè e non si sforzano a dare supporto ad una band underground anche se il genere proposto fosse affine ai loro gusti musicali. Secondo me esiste ancora troppa Gelosia e Rivalità.
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Prima di ogni concerto quale tipo di preparazione esegui? Mah….diciamo che non ho molti rituali o qualche specie di preparazione, di solito sono una persona tranquilla nella vita di tutti i giorni ma sul palco mi trasformo e do vita a tutta la mia carica sfogando le incazzature che magari si accumulano sul lavoro o in altre cose della vita. Uso la musica come valvola di sfogo oltre che come mezzo di comunicazione per cercare di aprire le menti alle persone! Nelle prove pre-live o prima di iniziare lo show carico i miei compagni di band con frasi tipo: “bisogna spaccare tutto!” “bisogna essere convinti ed incazzati!” ahahhahah chiedi loro, possono confermare questo ahahahaha e queste incitazioni devo dire che funzionano.
Quali difficoltà hai dovuto risolvere per cantare? Non ho mai riscontrato grosse difficoltà a livello di resistenza o cali di potenza, mai; non mi ricordo nemmeno un live in cui sia rimasto senza voce prima, durante o dopo: su questo mi reputo fortunato. Sulla lingua Inglese e principalmente sulla pronuncia ho avuto alcune difficoltà: in alcune vecchie registrazioni si notano i miei limiti purtroppo ma negli ultimi anni ho cercato di migliorarmi e penso che i risultati si sentano nelle ultime registrazioni.
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La registrazione in cui ti sei ritrovato a lavorare di più tecnicamente e che ha messo a dura prova la tua esperienza per far si che il lavoro finito risultasse al meglio delle tue capacità? Nell'imminente album in uscita a Settembre degli HATEWORLD, band in cui sono membro da diverso tempo, il testo del brano “The Disease” è stato interamente scritto da me, parla dell'esplosone di un'epidemia mondiale, un virus sconosciuto che nessuno conosce e che sta lentamente uccidendo la razza umana. Le autorità sono a conoscenza di tutto ma vogliono nascondere ogni cosa tranquillizando la popolazione comunicando che non c'è alcun pericolo, che si è al sicuro. Questo pezzo mi piace molto perchè oltre ad esserci la giusta aggressività, è presente moltissima melodia e screaming vocals sul ritornello che si sposa bene con il testo. Durante le registrazioni è stato l'episodio in cui mi sono concentrato di più e sono molto soddisfatto del risultato ma con questo non voglio dire che il resto delle registrazioni lo abbia preso sotto gamba: ho dato tutto me stesso cercando di essere il più versatile possibile, unendo il mio classico stile aggressivo e tagliente alle tonalità acute e melodiche.
Avessi la possibilità di scegliere chiunque con cui poter formare una line up occasionale per suonare un tuo disco solista e portarlo in tour, chi è il bassista, il chitarrista o i chitarristi e il batterista della scena MONDIALE che recluteresti e perchè? Wow che domanda! :) fammici pensare…..mhmmm.. sicuramente come ruolo di chitarrista leader sceglierei Jeff Waters mastermind dei Canadesi Annihilator: adoro da sempre il suo stile, la sua tecnica, la sua estrosità e la sua follia! Il suo stile fin da quando ero adolescente mi ha sempre colpito e dischi come “Alice In Hell”, “Never,Neverland” e “Set The World On Fire” li ho davvero consumati. Al basso sceglierei Dave Ellefson dei Megadeth: oltre ad essere un bassista eccezionale, mi è sempre stato molto simpatico, non sò il perchè!! :) Come batterista mi piacerebbe Tom Hunting degli Exodus: una macchina dietro le pelli che per me rappresenta il top degli old school thrash drummers in quanto ha energia, tiro e precisione all'ennesima potenza! Per una seconda chitarra mi piacerebbe Gary Holt sempre degli Exodus, inutile dire che la sua cattiveria è notevole: composta di riff taglientissimi e assoli che sono rasoiate. Penso che in coppia con Jeff Waters il risultato possa essere devastante come un forza della natura pronta a distruggere la terra!!! ahahahahah!
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Grazie mille FELIX per la tua disponibilità, sono sicuro che riceverai ulteriori soddisfazioni dal mondo della musica metal se continuerai a viverla spontaneamente come hai fatto fino ad oggi, BRAVO! Per contattare FELIX (collaborazioni live o registrazioni) potete scrivere a [email protected] oppure contattarlo su facebook tramite il suo profilo https://www.facebook.com/felix.liuni.
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carlosman · 2 years
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Anche oggi una piccola novità in casa Men of Rage Grazie all’ultima produzione di Iliour Griften con il brano DESERT PLAINS tributo ai Judas Priest, la project studio band ha deciso che IL TRIO formato da Alfonso, Giuseppe e il sottoscritto Carlos Cantatore, sarà la formula vincente per i prossimi brani tributo alle bands che han scritto la storia del Metallo universale! ISCRIVITI AL NOSTRO CANALE YOUTUBE o ascoltaci su Spotify! #menofrage #elevaterecords #iliourgriften https://www.instagram.com/p/CaC58HENMtT/?utm_medium=tumblr
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carlosman · 6 years
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CARLOS CANTATORE & MORGAN DE VIRGILIS The Blood Path for one more musical year in MaterDea is done! #morgandevirgilis #carloscantatore #carlosman #materdea #steelraiser #alltheniko #mazeofheaven #playhard #bloodpath #drummer #bassist #cowboy #cowboyhat #bullhidehats C A R L OS WWW.CARLOSMAN.COM
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iltempoabitato · 7 years
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RESINA CEMENTIZIA A RIVESTIMENTO E PAVIMENTO PER RINNOVARE IL TUO BAGNO
Cambiare completamente un ambiente senza demolire le piastrelle a rivestimento e pavimento si può. Qui il tema principale richiesto dalla committenza è la tonalità di grigio con aspetto rurale. A seconda dello stile finale che si desidera ottenere, si opta per prodotti a grana grossa o fine e in conseguenza si sceglie la colorazione che può essere di un'infinità di colori. Questo è un lavoro al 100% artigianale, ogni realizzazione è unica.
Il trattamento eseguito alla fine sulla nuova pavimentazione è con prodotti FILA utilizzando il metodo LIQUIDA-SOLIDA-LIQUIDA.
Tempi di realizzazione: -Rivestimento almeno 24h fra una mano e l'altra, idem dopo aver steso il primer; la colorazione finale è sempre meglio attendere almeno ¾ giorni dall'ultima mano. -Pavimento almeno 7/10 giorni prima di procedere con la tonalizzazione; il trattamento si comporta come sempre spiegato nei nostri video: su pavimentazione pulita e asciutta e impiega minimo 3 giorni per i tempi di asciugatura. In questo lavoro ci è stato anche richiesto il cambio colore della porta d'ingresso bagno.
Video registrato e montato utilizzando iMovie su iPhone 6 da Carlos Cantatore. Brano “An Unexpected Guest” di MaterDea.
IL TEMPO ABITATO Il Tuo Negozio in Monferrato www.iltempoabitato.it [email protected] (+39) 0141.99.81.25
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ecoamerica · 2 months
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Watch the American Climate Leadership Awards 2024 now: https://youtu.be/bWiW4Rp8vF0?feature=shared
The American Climate Leadership Awards 2024 broadcast recording is now available on ecoAmerica's YouTube channel for viewers to be inspired by active climate leaders. Watch to find out which finalist received the $50,000 grand prize! Hosted by Vanessa Hauc and featuring Bill McKibben and Katharine Hayhoe!
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carloscantatore · 8 years
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STYLED SHOOT IN VIGNA
Cosa è uno styled shoot? Perchè osservarlo? Come mai senza lo sposo? Dove si realizza? La stagione è importante?
E tante altre domande ancora potrebbero susseguirsi dopo che avrete visto il lavoro che mi ha coinvolto Mercoledì 14 Ottobre 2015 a Cinzano (To).
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Sono al secondo styled shoot organizzato da ROBERTA CAVALIERE, contento del primo e curioso per il secondo perchè questa volta si svolge in autunno, periodo che io amo in assoluto per il clima e i colori. Per fortuna le previsioni sono state precise e il tempo ha contribuito al nostro operato.
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Appena giungo all'azienda vitivinicola della famiglia ROSSOTTO, incontro la fotografa TIZIANA GALLO con spirito entusiasta per la bella giornata che si prospetta e insieme a Roberta mi accompagna a incontrare gli altri della squadra.
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MATTEO ROSSOTTO mi da il benvenuto e apre le porte alla propria azienda illustrandomi la propria mission. Ecco che incontro in salone la make up artist ERIKA POPPA che sta preparando la modella LUCREZIA BERTINI: mi affascina sempre osservare il lavoro della truccatrice, anche se non ci capisco molto, mi interessa vedere come opera sugli occhi, sulle labbra, sui capelli e sul viso.
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L'abbinamento è importante specialmente in questo momento in cui stiamo producendo un'emozione, un'ispirazione utilizzando il nostro business. Appeso allo stender c'è l'abito che a prima vista mi prende in quanto non si tratta del solito bianco ma di un colore canapa che immediatamente addolcisce l'importanza dell'evento. Vicino ad esso ci sono, belli come il sole, i produttori Maura & Enrico per l'azienda IL SOGNO ATELIER che sorridenti mi spiegano del perchè di questo tono scelto per il servizio fotografico.
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Inizio a respirare aria di squadra, sento che c'è spontaneo feel e che lavoreremo in piena armonia. A chiudere il cerchio conosco la floral deisgner Arianna Pilone che con la propria azienda PETALI & SOGNI oggi dettaglierà la sposa, allestirà il tavolo e le stoviglie scelte da Roberta & Tiziana presso il mio negozio IL TEMPO ABITATO.
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Tutto pronto, tutti carichi di entusiasmo ci dirigiamo nei vigneti Rossotto, nel punto segnato un mese prima da Tiziana per eseguire le foto. La preparazione è molto precisa, Roberta ha tutto segnato, sa come deve risultare il lavoro alla fine e sa come Tiziana farà gli scatti. Nulla è lasciato al caso in uno styled shoot, anche l'improvvisazione è programmata per risultare spontanea.
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Aver già lavorato al primo styled shoot insieme a Roberta, Tiziana, Il Sogno Atelier ed Erika Poppa ci ha permesso di aiutare meglio Arianna perchè si sentisse prima a proprio agio e lei è stata subito disponibile a farsi coinvolgere operando al massimo della positività e lavorando senza sosta, senza scoraggiarsi durante i soliti imprevisti della diretta e sempre con il sorriso sulle labbra.
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Tutto è predisposto ed ecco che arriva Lucrezia accompagnata da Erika. Si inizia. Siamo oliatissimi, come se avessimo lavorato insieme da una vita. Finiamo nei tempi senza ritardi…! Incredibile!
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Terminato di smontare tutto torniamo in azienda vinicola, Matteo Rossotto ci fa trovare un buffet ricco di affettati e formaggi accompagnati dai suoi vini per fare il brindisi finale. Non vediamo già l'ora di visionare le foto ma passeranno 23 giorni prima di riceverle e altri 40 giorni prima di poterle mostrare a tutti.
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MA NE È VALSA LA PENA
Cosa è uno styled shoot? Perchè osservarlo? Come mai senza lo sposo? Dove si realizza? La stagione è importante? E tante altre domande ancora potrebbero susseguirsi ma IN AMORE NON C'È PERCHÈ.
Guarda le foto ufficiali su FLICKR Guarda il video intero per addetti ai lavori su YOUTUBE
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carloscantatore · 10 years
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PIYO WORKOUT - Recensione
La mia esperienza dopo più di due settimane con il programma creato da Chalene Johnson e prodotto dalla Beachbody: PIYO. Al momento l'europa può contare sulla vendita diretta dal sito Beachbody inglese ma non si possono usufruire tutti i servizi che offre invece la Beachbody U.S.A. Anche questa volta la mia recensione vuole solo essere comunicativa e non promozionale, per ogni informazione su Chalene Johnson e Piyo cliccate i relativi nomi e buona navigazione :)
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