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#frasi rap napoletano
sicknto · 11 months
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Quando vuò sulo nu “comme staje?”
E nisciuno to dice, nisciuno mo dice
A nisciuno cio dico comme sto
Stong triste o felice, ric buon
- Tedua feat. Geolier - Mancanze affettive
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la-haine-x · 8 months
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occhirossi · 5 months
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voglio
minacciarti con gli occhi
rovinarti l'umore
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So' cuntento ca staje bon pecché a te fá stá bon nun songo in grado
Scusame si parlo e cchiù quando sto zitto
Dimme si me pienze almeno quanno te scite cu chillo
Ij e te 'nzieme pareva nu film
Ma è fernuta comme 'int'a nu film.
- Chiagne, Geolier
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quello-strano · 1 year
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So aumentat e crep ngop e marciapied
Pur mamma a fat e crep ngop a facc
E m chied
Si mamma c sta quant arriv in alt
Giust p na soddisfazion personal
~Geolier~
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mal-concio · 18 days
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Mi ricordo quando pensavo che bee, fossi tu...ma mi sbagliavo evidentemente.
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diceriadelluntore · 2 years
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Storia Di Musica #229 - Liberato, Liberato, 2019
Ho pensato moltissimo a come chiudere il mese di storie di musica dedicate a Napoli. Avevo diverse opzioni: la più facile, era affidarmi ad una delle centinaia di antologie del repertorio classico napoletano cantate dai più grandi artisti del mondo; oppure avrei potuto parlare del fervore che tra fine anni ‘80 e inizi anni ‘90 attraversò la musica napoletana, sempre aperta alle contaminazioni per cercare una soluzione meticcia e fieramente napoletana alla questione (penso a quel capolavoro di commistioni musicali che è stato Sanacore degli Almamegretta); avrei anche potuto, con una scelta davvero singolare, scegliere una sceneggiata napoletana: nata dopo la prima Guerra Mondiale, era una sorta di protomusical che legava alcune canzoni molto famose e momenti di cabaret recitato. Questo perchè dopo la disfatta di Caporetto fu applicata una tassa sugli spettacoli di varietà, giudicati frivoli e degradati, stimolando gli autori, per aggirare le tasse, ad ideare uno spettacolo "misto". Il periodo d’oro arriva agli anni ‘50, ma da metà anni ‘70 c’è stata una totale riscoperta del genere, anche grazie alle riproposizioni cinematografiche con personaggi come Mario Merola prima, e Nino D’Angelo dopo, che ha fatto arrivare la sceneggiata napoletana in tutto il mondo, e basta andare su Youtube per vedere, ad esempio, versioni di Zappatore in arabo, turco e tedesco. Ma alla fine ho scelto una vicenda recentissima che, più che per l’aspetto musicale, per quanto importante, mi affascina per questioni socio-antrolopogiche, nel senso più ampio. La storia di oggi parte il 14 febbraio 2017 quando su YouTube appare un video di una canzone, Nove Maggio a nome Liberato. Di questo artista non si sa nulla, non si conosce il viso, né una parziale biografia. È una canzone dai ritmi dell’imperante rap e del r&b mondiale, ma con le meraviglie linguistiche del napoletano, mischiando il gergo giovanile contemporaneo con espressioni del napoletano delle passate generazioni con frasi intere in inglese, in una sorta di meravigliosa nuova lingua interessantissima e perfettamente musicale. Il video della canzone, abbastanza criptico, segue una giovane ragazza dedita a cantare la stessa per le vie dei quartieri popolari di Napoli e porta la firma del regista partenopeo Francesco Lettieri. Lettieri firmerà i seguenti video, che vengono usati quasi come fossero dei capitoli di un video racconto: Tu T'e Scurdat' 'E Me, su una storia d’amore che si sviluppa tra Mergellina, Forcella e Procida, con un crescendo della drum machine di respiro internazionale: nel videoclip due attori, Demetra Avincola ed Adam Jendoubi, diventeranno i protagonisti dei video successivi,  Intostreet e Je Te Voglio Bene Assaje. Nel primo “appare” anche Liberato, incappucciato di spalle e completamente vestito di nero e blu scuro, avendo però come tratto distintivo una felpa recante il suo nome. Il sistema continua così per mesi, fino a quando a pochi minuti dalla mezzanotte del 9 Maggio 2019 Liberato pubblica sulle piattaforme streaming un album, senza nome, ma comunemente indicato come Liberato: composto da undici brani di cui cinque inediti più Gaiola, rielaborazione in versione voce e pianoforte del brano Gaiola Portafortuna, uscita il 19 Settembre 2017 (giorno di San Gennaro).  Di tutti gli inediti Francesco Lettieri dirige dei video clip che uniti prendono il nome di CRV (Capri Rendez-Vous) e segue a più riprese, dal 1966 al 2019, lo nascita e lo sviluppo della tormentata storia d'amore fra l'attrice francese Marie (interpretata da Jessica Cressy e da Anna Rupe) e Carmine Vuotto (interpretato da Elvis Esposito), ambientata sullo sfondo dell'isola di Capri. Fin qui, il meraviglioso sistema di promozione, che fa di Liberato (che visivamente si scrive in maiuscolo, LIBERATO) un modello di uso innovativo e furbo delle piattaforme digitali rispetto a tutto il resto, con l’inevitabile aura misteriosa su chi sia davvero il cantante. C’è poi la questione musicale, che a 40 anni di distanza dai successi del primo Pino Daniele porta una generazione di ragazzi e ragazze a cantare in napoletano: non è aggressivo come certo trap moderno, si apre a ritmi musicali sudamericani, molto famosi a Napoli (il reggaeton di Oi Marì), ha come modelli personaggi di grande appeal come Childish Gambino, il trap & bass, con una produzione levigata e dal fortissimo sapore internazionale. C’è poi la questione, interessantissima, della lingua: alcuni la considerano una sorta di pigdin, che mischia la musicalità del napoletano (le parole tronche, la possibilità di alternare rima fonetica, assonanze e consonanze in maniera più facile che nell’italiano) con l’inglese, e altre lingue, tra cui il francese e lo spagnolo: sempre da Oi’ Marì, Chist' uocchie nun ponn' sgarrà\Ramm' 'na possibilità\Tu labios c'a' luce ro' mare\No puedo dejar de mirar, oppure da Tu Me Faje Ascì Pazz’ : Tell me that you love me, that you really want it\Faje cartin' e filter, I told you that I'm sorry\Tu me faje ascì pazz'\Piccere' me faje ascì pazz'. A ciò si aggiungono espressioni tipiche del napoletano “antico”: scart' frusc' e po' piglie primera (dal gergo dei giochi di carte, che vuol dire pressappoco “dalla padella alla brace”), oppure il guappo e’ cartone (guappo, dallo spagnolo guapo, in senso letterale un “figo”, ma per estensione un tipo violento e poco raccomandabile, in questo caso di cartone, cioè finto), dalla apucundria di Guagliò, per non dire del testo di Niente, che sembra davvero un omaggio alla canzone classica napoletana: Quann t'agg incuntrat\Faciv a sciantosa\Nun o sapiv maje vuo' truvann coccos\Nu cor nu vestit na not nu ciore\ Quann t agg incutrat nun sapiv l'ammore. In effetti tutto il disco è un omaggio alla napoletanità, dalla questione amorosa, tipica della canzone classica, a quelle di un senso di appartenenza alla dimensione più ampia del napoletano, la Gaiola che parla della comunità africana di Castel Volturno, in una dimensione culturale che sembra equidistante da Un Posto Al Sole e da Gomorra. D’altronde, come canta Liberato, Si nun c appiccicamm io nun pareo\Cca dint scorr o sang r'Odisseo\So fatt accussì, so partenopeo. I singoli del disco sono tutti disco di oro, addirittura di platino Tu T’e Scurdat' 'E Me, e solo il COVID ha impedito i primi storici concerti il 25 e il 26 aprile 2020 a Milano, che si svolgeranno riprogrammati a San Siro il 22 Settembre 2022. Nella precedente esperienza dal vivo, il 9 Maggio 2018, in un concerto gratuito sul Lungomare di Napoli, sul palco c’erano sosia, ballerini incappucciati, messi lì per straniare ancora di più e confondere le acque su questo misterioso personaggio, che da poche settimane ha pubblicato un nuovo disco, Liberato II,  uscito, guarda caso, il 9 Maggio 2022. 
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micro961 · 11 months
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Antivist - “Slenderman”
Il singolo d’esordio della cantautrice americana
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Un invito alla fuga, dall’ansia, dalla paura e da un’infanzia senza amore. Scappare da “Slenderman” è un modo per non restare intrappolato nell’ansia, per fuggire dalle proprie paure, almeno fino alla prossima volta che si paleseranno davanti a noi.
 Il singolo d’esordio della giovane cantante americana ne mostra tutta la crudezza della scrittura, parole e frasi da cui traspare la sua sofferenza e la fatica di un’infanzia avara d’amore e nutrita dalla paura, anche nell’ambiente familiare. Debitore di un'estetica rock and roll tagliente, il brano lascia intuire l’anima tormentata della sua autrice che cerca una via di fuga, a ritmo di musica.
 Antivst, da qualche anno sotto contratto con la NyNa City 91 records di Napoli, e sotto la produzione artistica di Antonio De Carmine Principe che sta curando l'intero progetto, ha realizzato questo primo singolo con il producer Enzo Russo, aka V_Rus, anche compositore, con Antivst della traccia. Lo stesso V_Rus ha curato anche mix e mastering, con la collaborazione e la supervisione di Antonio De Carmine Principe.
 Natalie Raquel Marti, in arte Antivst, è una cantautrice americana.
Nasce a Takoma Park, nel Maryland e inizia a pubblicare la sua musica, le sue canzoni e i suoi testi su Soundcloud nel 2018.
Sceglie lo pseudonimo Antivst per l’ispirazione e ammirazione di band alternative come Bring Me The Horizon, senza nessuna ambizione se non alcune parole scritte sul suo diario e convertite in canzoni, registrate da sola nella sua stanza da letto. I gruppi che la influenzano profondamente sono Alice In Chains, Pearl Jam, Audioslave, The Rolling Stones, Nirvana, Pink Floyd, The Pretty Reckless, The Neighborhood, Arctic Monkeys e Dorothy.
Ben presto diventa popolare su molte piattaforme musicali, pubblicando canzoni come “Zombie”, un suo inedito, che supera i 100.000 ascolti nelle prime settimane dall’uscita. Diversi suoi singoli superano i 30.000 ascolti e vengono piazzati nella sezione Alternative di Soundcloud, entrando in numerose playlist.
Viene da una famiglia in cui vive un'infanzia difficile, che descrive nei suoi testi.
Riesce a trasformare il dolore in musica. Partecipa a spettacoli rap, emo, underground durante i suoi anni di adolescenza arrabbiata, si appassiona al grunge rock e all’alternativ rock che la aiutano a maturare parte del suo percorso personale e a creare un suo stile musicale unico, con testi che escono senza nessun filtro, proprio come facevano e fanno i suoi eroi della musica.
Lil Peep è l'artista con cui si identifica di più. È a questo punto che inizia a pensare alla musica come uno sbocco professionale, colpita da come lui dia tutto se stesso sul palco. Riesce a vederlo in concerto poco prima della sua morte.
Al liceo fare amicizia o stringere relazioni è doloroso, ma fortunatamente incontra un'altra anima artistica sensibile, Emilia Corvino, durante il secondo anno di lezione di teatro. Tra le due ragazze si crea un legame fortissimo e diventano inseparabili. È proprio Emilia Corvino che presenta Natalie a Victoria Mellon e Giuseppe Corvino, nel periodo in cui stavano creando la loro etichetta discografica, Nyna City 91 records, con l’amico di una vita, il cantautore napoletano, musicista e produttore Antonio De Carmine, che dopo aver ascoltato i demo di Antivist, chiede a Emilia di portarla in Italia, a Napoli.
Questo ambiente professionale, la città di Napoli, queste persone intorno a lei, questa nuova famiglia, le danno il coraggio di spingersi oltre i suoi limiti vocali e compositivi ed è così che arriva la pubblicazione di “Slenderman” il primo singolo.
 Etichetta: NyNa City 91 records
 SPOTIFY: https://open.spotify.com/intl-it/album/7FYuvXRUcQsH6Eekmd7UQD
INSTAGRAM: https://www.instagram.com/antivst/
TIK TOK: https://www.tiktok.com/@antivst?_t=8brHtkCQyiJ&_r=1
TWITTER: https://twitter.com/antivst/media
 l’altoparlante - comunicazione musicale
www.laltoparlante.it
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La mia vita vale meno di una busta vuota trascinata dal vento in una strada desolata.
99 Posse
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Te pient' quand accire, sì ffelice quand 'o ffaje.
Vittoria(Geolier).
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Lo so che non si vede dalle storie,  ma stasera giuro che mi manchi troppo.
Noisys, Cuore Rotto
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sicknto · 8 months
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Te piens ca sto buon’, ma è compless’
Se 't raccont’ ‘a vita mij, a toij a iett 'ndo cess’.
- Geolier - Emanuele
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la-haine-x · 9 months
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psithirisma0 · 3 years
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E te veng' a piglià, senzà fa' nu' rummore, poi t port a ballà, sul nuje core a core
Liberato -  E TE VENG’ A PIGLIÀ
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fuecondiciones · 3 years
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Comme staje?
Te cercavo ajere, t'aggio perzo
Resta, pe stá ancora 'nzieme a te che desse
Dimme comme faccio a truvà 'a pace 'int'a tempesta
Saje ca so' fissato, nun me può dicere basta.
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quello-strano · 2 years
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Pcche t’ammier’t o megl, t l’agg semp itt
E nun sacc si o megl p te mo song ij
Però si c lassamm p me foss na sconfitt
Nun s po separa chell ca unit Dij
~Lemarek~
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