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Chieti
Due Musei Archeologici meravigliosi, posti sull’acropoli di Teate, una città annoverata tra le più del tempo antico, tramite i quali raccontare la storia dell’Abruzzo italico e romano.
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MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE DI VILLA FRIGERJ
Villa Frigerj é sede del Museo Archeologico Nazionale, è una villa neoclassica costruita dal Barone Ferrante Frigerj che al suo interno conserva alcuni reperti di grandissima importanza storica.
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IL GUERRIERO DI CAPESTRANO
Un giorno il contadino Michele Castagna mentre era intento a preparare lo scassato per la vigna trova questa statua e senza capire di cosa si tratta la definsice lu mammocc, per fortuna non la distrugge come invece hanno fatto altri contadini con statue simili per salvare i propri terreni.
La statua raffigura il principe guerriero Nevio Pompulenio appartenente alla tribù dei Vestini ed è una stele funebre trovata prima delle antiche necropoli. Il principe "rachi" era un presidente del consiglio comunale non essendoci in Abruzzo una vera e propria monarchia.
È una statua che si può osservare a tutto tondo, risalente all'età del bronzo e formata da un unico blocco di calcare bianco eccetto il largo cappello.
Il rachi in questione indossa dei calzari e un vestito cerimoniale da guerriero, la cinta è composta da 5 anelli concentrici in bronzo, sul petto porta una spada corta per facilitare la corsa, infatti i combattimenti erano molto ravvicinati perché i Vestini erano bassi di statura. Ha un falcetto simile a quello dei druidi celtici quindi era anche un sacerdote e indossa un disco (cerimoniale) che gli protegge il cuore, ma il disco non presenta decorazioni. Il volto è coperto da una maschera per rispetto funebre e il cappello è così largo forse per coprirsi dal sole, inoltre in alto si nota una cresta simbolo dell'importanza di quella famiglia.
L'uomo deve mostrare la sua forza pertanto la vita è molto molto stretta infatti nelle necropoli sono stati trovati risalenti a quest'epoca cinturoni in bronzo molto pesanti utilizzati proprio per far risaltare il busto e le spalle, per le stesse ragioni indossa una gorgiera ovvero una collana che risalta il suo collo molto stretto e sui bicipiti dei bracciali con anche pendagli.
Di lato si può notare un'iscrizione in lingua osca grazie alla quale si è riusciti a risalire al nome del principe rappresentato.
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FANCIULLA SEPOLTA INSIEME AL PRINCIPE DI CAPESTRANO
La statua fa intuire una figura piccolina, pertanto si potrebbe ipotizzare essere la figlia del rachi, indossa una veste sopra un'altra veste ed è ritratta in una posa dolce e delicata con la manina che poggia sul viso.
IL CORREDO DEL GUERRIERO DI CAPESTRANO
Tra i vari reperti rinvenuti nel corredo possiamo notare: una collana, le armille indossate sui bicipiti, i calzari, un disco messo a protezione del cuore, un falcetto, due lance in ferro, una spada, un coltello, spiedi per arrostire la carne e un "rasoio" perché i guerrieri dell'antichità (eccetto i vichinghi) non portavano la barba lunga considerandola pericolosa nelle battaglie poiché i nemici la potevano afferrare rendendo difficile combattere.
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STELE IN LINGUA BUSTROFEDICA
Importanti perché hanno consentito di non perdere tracce della lingua italica nonostante le conquiste romaniche che in effetti resero tutti romani, in particolare la lingua bustrofedica chiamata così perché segue l'ordine dell'arare del bue. Grazie a queste stele si è scoperto il vero nome di queste popolazioni: Safin, storpiato dai romani in Sabini, Sabelli e Sanniti.
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LETTI D'OSSO
Più che per dormire servivano a banchettare e conversare ma soprattutto per esporre il defunto durante la cerimonia funebre, sono realizzati in legno ed osso e testimoniamo l'incredibile abilità degli artigiani italici.
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STATUA DI ERCOLE
Ercole è un semidio poiché metà mortale e metà divino, in quanto suo padre è Giove, a cui gli abruzzesi erano molto legati, tant'è che sono stati ritrovati molti bronzetti votivi raffiguranti Ercole.
Il cammino delle 12 fatiche di Ercole è un'allegoria del cammino attraverso le difficoltà della vita che vengono superate il che avvicina il semidio all'uomo.
SANTUARIO DEDICATO A ERCOLE
Ritrovato a Sulmoma inizialmente si pensava erroneamente fosse dedicato al poeta Ovidio.
Grazie ad una frana sono rimasti intatti tanti reperti come un altare sacrificale.
Nel Naos si trovava il simulacro della divinità ovvero un bronzetto raffigurante Ercole a riposo poggiato alla grande clava con la pelle di Leone di Nemea. Molto probabilmente questo bronzetto, ora conservato nella sala del museo, era il bronzetto che si trovava nella bottega del supremo maestro greco Lisippo e utilizzato come modello di ispirazione per la realizzazione di tutti gli altri bronzetti di Ercole a riposo.
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"𝗔𝗻𝗱𝘆 𝗪𝗮𝗿𝗵𝗼𝗹 𝗲 𝗠𝗮𝗿𝗶𝗼 𝗦𝗰𝗵𝗶𝗳𝗮𝗻𝗼, 𝘁𝗿𝗮 𝗣𝗼𝗽 𝗮𝗿𝘁 𝗲 𝗖𝗹𝗮𝘀𝘀𝗶𝗰𝗶𝘀𝗺𝗼" L'archetipo femminile della Grande Madre, venerata in molte popolazioni fin dai primordi viene ripreso anche da Mario Schifano egli si ispira alla Grande Madre e crea un ciclo pittorico intitolato "Mater Matutae" in seguito allo studio che fece dei reperti di origine Campana (Capua). Se siete curiosi avete tempo fino al 31 ottobre 2021, basta fare una passeggiata all' 𝕀𝕞𝕒𝕘𝕠 𝕄𝕦𝕤𝕖𝕦𝕞 a Pescara x vedere la mostra temporanea: 📌 https://imagomuseum.it/https://imagomuseum.it/ 🚩 https://maps.app.goo.gl/ubXe43cZHydsvWuM6 📞 085 205 9056 #deaangizia #deamadre #chieti #pescara #imagomuseum #andywarhol #marioschifano #archeologia #popart #classicismo #italici #grottadelcolle #campania #Abruzzo (presso Imago Museum) https://www.instagram.com/p/CU5nbJPo17A/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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storiearcheostorie · 2 months
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Archeologia / Museo Archeologico di Fara in Sabina, nuove sale per la Tomba XI della Necropoli di Colle del Forno e lo straordinario carro del Principe di Eretum
Archeologia / Museo Archeologico di Fara in Sabina, nuove sale per la Tomba XI della Necropoli di Colle del Forno e lo straordinario carro del Principe di Eretum L'apertura ufficiale sabato 16 marzo
Il Museo Civico Archeologico di Fara in Sabina (Rieti) si prepara ad aprire le sue porte, sabato 16 marzo, al corredo funerario della Tomba XI della Necropoli di Colle del Forno e al suo reperto più celebre: il Carro del Principe di Eretum (nel territorio Montelibretti). Dopo un anno di lavori di ristrutturazione e di allestimento degli spazi museali di Palazzo Brancaleoni, verranno inaugurate le…
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italicious-jp · 2 years
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鳥の香草オーブン焼き🐓🍋鳥モモ骨つきを香草と塩水に漬けるだけの簡単レシピ🍗 #italicious#olivo#polloalforno https://www.instagram.com/p/Cigk6iVvdO_/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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freedominthedarkmp3 · 5 months
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Secondo me comunque l'idea che portano avanti con la mancata bisessualità di Manuel è che è normale sperimentare da giovani e poi tornare etero e volere la famiglia nucleare tradizionale eterosessuale. Niente da temere, o Fieri Uomini Italici
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crazy-so-na-sega · 8 months
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fuori dai denti
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UN RITRATTO DI MICHELA MURGIA LO EFFETTUA IL PROFESSOR Martino Mora .
"Michela Murgia era una donna malvagia. Ella odiava. Odiava la nostra storia, la nostra cultura, la nostra civilta (che definiva “patriarcali”). Odiava la lingua italiana, struprandola orrendamente con la lettera schwa. Odiava la Tradizione, cioè l’ eterno nella storia. Odiava la famiglia, il matrimonio, la procreazione. Odiava la vita e l’ordine naturale del creato. Al servizio dei quotidiani del grande capitale, intingeva la sua penna nel veleno del nichilismo “woke” e persino "queer". Abortista, omerotica, eutanasica, nichilista fino al midollo, ebbe persino la faccia tosta di definirsi “credente”. Persino peggio di lei sono quei falsari che, anche a destra, ne hanno esaltato il presunto coraggio. E il presunto anticonformismo, quando la Murgia, e quelli come lei, del peggior conformismo liberal-americanista sono le mosche cocchiere. Immigrazionista, femminista, meticcista, genderista, non c’è trovata dell’ideologia americanista politicamente corretta che la Murgia non abbia fatto sua, in nome del più estremo individualismo edonista e del più luciferino soggettivismo atomistico. Qualcuno ha perino scritto che la Murgia era contro il potere, lei che scriveva sulle prime pagine dei quotidiani degli Elkann, cioè dei massimi esponenti italici del vero potere dell’Occidente, quello del denaro. La Murgia era un perfetto prodotto di laboratorio del sistema orgiastico-mercantile. Quando quasi tutti i media (compresi quelli pseudo cattolici, cioè catto-modernisti) distorcono in questo modo la realtà delle cose, è il segno che ormai viviamo nella falsificazione totale del bene. Anche l’elogio universale alla Murgia ne è eloquente dimostrazione. Viviamo ormai nel regno della menzogna organizzata, tra la Scilla del capitale assoluto e la Cariddi della Sovversione ideologica obbligatoria. Due mostri che sono ormai inscindibilmente alleati. Il liberalismo si è fatto totalitario. Non ha bisogno di usare i lager o i gulag, ma il lavaggio del cervello, la manipolazione incessante, la distorsione sistematica del senso delle cose, la gogna mediatica per i reprobi. La Murgia era una donna malvagia. Chi l’ha esaltata è persino peggiore".
-Giorgia Salvagni
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kon-igi · 11 months
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Figlia grande mi ha fatto apprezzare di riflesso I cartoni Morti (nel senso che li spara sul megaschermo di casa e ci costringe ad assorbirli per osmosi) e viste le promozioni istituzionali di italici prodotti che curano il cancro e l’aids (cit. @firewalker​) mi pare giusto ribadire che la quantità salutare di alcol per il nostro organismo è pari a:
ZERO
Con buona pace della Mussolini che si attacca alla bottiglia durante un’intervista a reti unificate in mondovisione perché il vino italiano fa bene e traina l’economia
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Brava l’Irlanda che renderà obbligatoria l’etichetta di rischio per la salute... mica le avvertenze da microscopio elettronico come noi
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E per chiudere l’angolo della polemica, quando grazie alla Spezia diventerò imperatore di questa parte di universo conosciuto:
BOLLO DI CANCEROGENICITA’ SU CARNI ROSSE E INSACCATI
BOLLO DI DIABETE SU ALIMENTI E BEVANDE ZUCCHERATE
MESSA AL BANDO DI PRODOTTI CON ACIDI GRASSI TRANS
DIVIETO DI VENDITA DI ACQUA MINERALE IN BOTTIGLIA
E già che ci siamo
BLOCCO A 130KM/h SU QUALSIASI TIPO DI MOTORE DI AUTO
Grazie dell’attenzione.
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filmap · 6 months
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È stata la mano di Dio / The Hand of God Paolo Sorrentino. 2021
Station Via degli Italici, 95, 82026 Morcone BN, Italy See in map
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generalevannacci · 19 days
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È il sogno proibito del 40% degli elettori italici ma non per la sua bella faccia...
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abr · 8 months
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Capisci che la sinistra ha attualmente le speranze di risollevarsi ridotte al lumicino, dall'aumento dei post targati: "lo vedete, tanto sono tutti uguali, destra o sinistra cosa cambia?"
Il Partito dell'Astensione (tutti DuriePuri gli italici, da sempre).
(cambia cambia: cambia la quantità di dita infilate nel chulo).
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firewalker · 1 year
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NUTRISCORE E ULTRA-PROCESSED FOOD
(Non che le due cose abbiano correlazione diretta in questo submit ma se c'è un fuoco perché non metterci due pezzi di carne? E aumentare così il rischio di tumori colon-rettali)
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Polemica sull'indicatore semaforico per la salubrità dei cibi che la Francia ha creato e proposto per l'EU, che secondo alcuni sarebbe troppo semplificatorio e non terrebbe conto di altre caratteristiche degli alimenti.
Per esempio olio di oliva o parmigiano reggiano-> alto tenore di grassi -> nutriscore D
La semplificazione visiva ha più senso di una (fallimentare?) educazione al concetto di giusta proporzione giornaliera di nutrienti?
Lo chiedo perché se il sistema è supportato da solidi basi scientifiche contrapposte all'incapacità generalizzata delle persone di comprendere la proporzionalità dei nutrienti, io sarei anche d'accordo.
No, dai... è che in realtà se Salvini smatta contro qualcosa l'esperienza mi ha insegnato che allora siamo sulla strada giusta per farne venire fuori una cosa decente, ecco.
Sono MESI che voglio farci un video/post sul mio sito, ma mi fermo sempre allo stesso punto: abbiamo cominciato a usare il nutriscore in qualche supermercato? Abbiamo cominciato a usare l'alternativa, il Nutrinform Battery (italiano)?
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Voglio dire: 'sta roba, la signora Mariuccia che non si interessa a quel che dicono i soloni e i dottoroni, l'ha mai vista? Io non ho mai notato nelle etichette queste indicazioni, né di un tipo né dell'altro.
Però a domanda rispondo, e siccome il perché o il percome il primo sia meglio del secondo (senza se e senza ma) è una questione molto complicata su cui credevo di farci un video (forse il prossimo), mi limito al quesito.
La semplificazione visiva ha più senso di una (fallimentare?) educazione al concetto di giusta proporzione giornaliera di nutrienti?
Sì, ha decisamente più senso. Se mi accorgo che l'olio è rosso, nonostante la narrativa imperante che vuole l'olio extravergine d'oliva come un toccasana capace di curare l'AIDS, allora magari - se non sto a sentire Coldi**tti o Salv**i - sarò più portato a usarne di meno, o almeno a farmi delle domande. La stessa cosa per il vino o per i prodotti ultralavorati.
La presupposta superiorità dei prodotti italici si basa su una narrativa commerciale, non scientifica. Quando dico che anche il prosciutto di P*rma è cancerogeno, la gente mi guarda male, pure se lo dico col camice addosso. E dato che questa narrativa è difficile da scardinare, ecco che il Nutriscore viene osteggiato pure da Mariuccia, che l'altro ieri ha ricevuto il volantino della Coldir**ti contro la carne coltivata e signora mia chissà cosa ci mettono dentro.
Il Nutriscore è un modo semplice e diretto per capire se di un dato alimento posso mangiarne in abbondanza o devo limitarlo, la semplicità è direttamente collegata al cambio d'azione dell'acquirente, e per questo viva la semplicità visiva, che possa trainare una educazione alimentare più approfondita, perché causa come minimo il dubbio nel consumatore.
@kon-igi
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𝘿𝙤𝙣𝙣𝙖 𝘿𝙚𝙖 𝙚 𝙈𝙖𝙙𝙧𝙚 L'archetipo femminile della Grande Madre, venerata in molte popolazioni fin dai primordi viene ripreso anche da Mario Schifano egli si ispira alla Grande Madre e crea un ciclo pittorico intitolato "Mater Matutae" in seguito allo studio che fece dei reperti di origine Campana (Capua). Se siete curiosi avete tempo fino al 31 ottobre 2021, basta fare una passeggiata all' 𝕀𝕞𝕒𝕘𝕠 𝕄𝕦𝕤𝕖𝕦𝕞 a Pescara x vedere la mostra temporanea: "Andy Warhol e Mario Schifano, tra Pop art e Classicismo" 📌 https://imagomuseum.it/ 🚩 https://maps.app.goo.gl/ubXe43cZHydsvWuM6 📞 085 205 9056 #deaangizia #deamadre #chieti #pescara #imagomuseum #andywarhol #marioschifano #archeologia #popart #classicismo #italici #grottadelcolle #campania #Abruzzo (presso Imago Museum) https://www.instagram.com/p/CU5jD3Fodpq/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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meitoscringe · 10 months
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i dont think Romulus is resting in piece, I think he's being beat up by the italici and other civilizations he fucked over and that's why they had to give him Germania as a bodyguard. /j
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ilpianistasultetto · 1 year
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Eppure non e' passato un secolo visto che fino a pochi mesi fa era ancora cosi...li ricordo bene i tam-tam sui blocchi navali ripetuti come una cantilena per anni da Meloni (e Salvini). Promesse di navi a decine a presidiare i confini "terrasubacquei" della nostra Nazione. Moschetti, mitraglie, spingarde, scafisti appesi sugli alti pennacchi. " Con noi al governo, non passa lo straniero!!.".. Come ricordo il tripudio di ovazioni che i fascio-razzisti italici decretavano alla leader di Fd'I dopo ogni frase contro i migranti illegali. "Patrioti d'Italia, votateci e spezzeremo le reni a tutti i clandestini. Finalmente saremo padroni a casa nostra"..Poi, finalmente Meloni vince le elezioni e che fa? Qualche miagolio contro l'Europa che non aiuta, qualche balbettio sul problema che da soli non possiamo risolvere niente. Porta sulla coscienza un centinaio di morti e qualche proposta strampalata su come dar la caccia alle organizzazioni criminali turche, siriane, o afgane, come se quelli, dopo aver tenuto testa per 20anni agli americani, adesso dovrebbero sentire la cacca sulle loro mutande perche' arriva Donna Giorgia Meloni. Nel frattempo siamo a 1000 sbarchi di clandestini al giorno, seppur giornali, tg e talk tv fanno finta di niente.
@ilpianistasultetto
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tergestin · 8 months
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UN RITRATTO DI MICHELA MURGIA LO EFFETTUA IL PROFESSOR Martino Mora .
"Michela Murgia era una donna malvagia.
Ella odiava. Odiava la nostra storia, la nostra cultura, la nostra civilta (che definiva “patriarcali”).
Odiava la lingua italiana, struprandola orrendamente con la lettera schwa.
Odiava la Tradizione, cioè l’ eterno nella storia.
Odiava la famiglia, il matrimonio, la procreazione. Odiava la vita e l’ordine naturale del creato.
Al servizio dei quotidiani del grande capitale, intingeva la sua penna nel veleno del nichilismo “woke” e persino "queer".
Abortista, omerotica, eutanasica, nichilista fino al midollo, ebbe persino la faccia tosta di definirsi “credente”.
Persino peggio di lei sono quei falsari che, anche a destra, ne hanno esaltato il presunto coraggio. E il presunto anticonformismo, quando la Murgia, e quelli come lei, del peggior conformismo liberal-americanista sono le mosche cocchiere.
Immigrazionista, femminista, meticcista, genderista, non c’è trovata dell’ideologia americanista politicamente corretta che la Murgia non abbia fatto sua, in nome del più estremo individualismo edonista e del più luciferino soggettivismo atomistico.
Qualcuno ha perino scritto che la Murgia era contro il potere, lei che scriveva sulle prime pagine dei quotidiani degli Elkann, cioè dei massimi esponenti italici del vero potere dell’Occidente, quello del denaro. La Murgia era un perfetto prodotto di laboratorio del sistema orgiastico-mercantile.
Quando quasi tutti i media (compresi quelli pseudo cattolici, cioè catto-modernisti) distorcono in questo modo la realtà delle cose, è il segno che ormai viviamo nella falsificazione totale del bene. Anche l’elogio universale alla Murgia ne è eloquente dimostrazione.
Viviamo ormai nel regno della menzogna organizzata, tra la Scilla del capitale assoluto e la Cariddi della Sovversione ideologica obbligatoria. Due mostri che sono ormai inscindibilmente alleati.
Il liberalismo si è fatto totalitario. Non ha bisogno di usare i lager o i gulag, ma il lavaggio del cervello, la manipolazione incessante, la distorsione sistematica del senso delle cose, la gogna mediatica per i reprobi.
La Murgia era una donna malvagia. Chi l’ha esaltata è persino peggiore".
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idogaystuffonline · 11 months
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the Italici/Etruscans watching a kid raised by a literal wolf overshadow them for the centuries to come
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