Tumgik
#la giornata delle domande
tqngled · 5 months
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Domande.
Come ti chiami
Percentuale batteria del telefono?
Ti piace leggere?
Ti piace scrivere?
Cosa che tutti amano fare ma a te non piace?
Cosa tutti odiano fare ma tu ami?
Hai amicizie a distanza?
Hai tanti amici?
Hai mai letto libri in inglese?
Guardi mai film in inglese?
Pratichi qualche sport?
Se no, che sport ti piacerebbe?
A casa hai il calendario dell'avvento?
Ami fare le foto?
Ami farti le foto?
Hai tanti amici, o sei più una persona solitaria?
Ti piace cucinare?
Sei ordinat* o meno?
Che cellulare hai?
Hai mai scritto una lettera?
Pregi e difetti del posto in cui vivi?
Vivi lì da tutta la vita?
Che lavoro fai?
Ti piace il tuo lavoro?
Se non ti piace, quale vorresti fare?
Frequenti l'università?
Se studi all'università cosa studi?
Hai conoscenti all'estero?
Hai mai pensato di lasciare il tuo paese/città?
Cosa ne pensi della frase "gli amici sono una seconda famiglia?"
Che rapporto hai con la tua famiglia?
Guardi mai film in streaming?
Ti reputi una persona tecnologica?
Preferisci thè o caffè
Preferisci dolce o salato?
Preferisci fare allenamenti a casa o in palestra?
Stagione preferita?
Cosa diresti a te stess* di 10 anni fa?
Vai spesso in discoteca?
Ti hanno mai ricoverato in ospedale?
Descrivi il tuo stile d'abbigliamento abituale.
Colore preferito?
Di che colore è la tua camera da letto?
Descrivi la tua camera da letto
Parli ancora con le stesse persone che hai conosciuto 5 anni fa?
Perché hai deciso di aprire un blog di Tumblr?
Da quanto tempo hai Tumblr?
Come sei venut* a conoscenza di questo social?
Ti reputi una persona molto social?
Sei fidanzat*
Se non sei fidanzat* quali caratteristiche la tua persona del cuore dovrebbe assolutamente avere?
Film Disney preferito?
Preferisci comprare online o in negozio?
Quale regalo di Natale vorresti ricevere?
Sei molto unit* alla tua famiglia?
Vivi nella regione in cui sei nat*
Cosa ami di più delle festività natalizie?
Cosa odi di più delle festività natalizie?
Cibo che tutti amano, ma tu odi?
Cibo che tutti odiano ma tu ami?
Vorresti dei figli?
Se si, che nomi daresti a loro?
Hai animali?
Se si, come si chiamano?
Se non possiedi animali, li vorresti?
Numero fortunato?
Hai qualche brutto vizio?
Cosa ami di te stess*
Cosa odi di te stess*
Programma preferito?
Serie TV preferita?
Hai un paese/nazione nel cuore?
Intraprenderesti mai un viaggio da sol*?
Un gioco che hai sempre voluto da piccol* e che poi è finalmente arrivato?
C'è una lingua straniera che vorresti assolutamente imparare?
Ascolti molto i consigli degli altri?
Ti piacciono i giochi da tavolo?
Come trascorri la giornata di natale?
Vivi da sol*
Sito che visiti più spesso durante la giornata.
Che effetto ha su di te il giudizio altrui?
Hai degli hobby?
Esci tutti i sabati sera?
Ultimo posto in cui sei andat* in vacanza?
Ultima volta che sei andat* al cinema? Che film hai visto?
Pesce o carne?
Segui una dieta particolare?
Senti di avere difetti particolari?
Fai amicizia subito con le persone?
Ti piacciono le leggende?
Paese che hai sempre voluto vedere?
Hai i buchi alle orecchie?
Hai tatuaggi?
Se si, hai in programma di farne altri?
Canzone preferita?
Consiglia 4 canzoni
Consiglia 4 film
Consiglia 4 serie TV
Dove pensi incontrerai l'amore della tua vita?
Sei sposat*
Sei mai stat* in campeggio?
Film che tutti amano ma tu non capisci perché?
Film che tutti odiano e ma tu non capisci perché?
Hai mai fatto un falò?
Festeggerai Capodanno?
Hai dei buoni propositi per il nuovo anno?
Hai mai inviato un SMS alla persona sbagliata?
Sei brav* a dare consigli?
Sai dipingere?
Qualcosa che hai sempre voluto fare, ma che non hai mai fatto per paura?
La tua più grande paura?
La tua più grande passione?
Porti gli occhiali o le lenti a contatto?
Porti l'apparecchio ai denti?
Descrivi la tua casa dei sogni
Hai mai pensato di aprire un canale YouTube?
Oggetto che ti ricorda la tua infanzia?
Cibo che ti ricorda la tua infanzia?
Ultimo messaggio inviato?
Ultimo messaggio ricevuto?
Cosa stai facendo adesso?
Cosa stai aspettando adesso?
Ti piace il sushi?
Un piatto tipico della tua regione?
Che ore sono adesso?
Vivi in una regione dove c'è il mare?
La tua colazione tipo?
Ti piace stare in pigiama a casa?
Usi pantofole o calzini a casa?
Hai un animo infantile?
Ti senti soddisfatt* di ciò che hai ottenuto dalla vita fino a ora?
Che cosa cambieresti della tua vita ora?
Che cosa diresti al te adolescente?
@tqngled (Mar 12.12.23 h 01:00)
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wutternach · 2 days
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Meticolosamente.
Questa sera sarò meticoloso. Lo farò perché sono un egoista, perché penso esclusivamente a cosa mi dà piacere. Lo farò perché occuparmi di te mi riempie la testa di piacere. Voglio sentire i pensieri percorrermi la testa, incontrollati, intrecciati, voglio sentirli sciogliersi sul mio collo, passarmi sulle spalle, entrami nello stomaco, fissarsi sul mio ventre. Li sentirò sulla pelle e tra le mani, faranno cambiare il mio corpo, indurire i miei capezzoli, gonfiare il mio sesso. La meticolosità delle mie azioni su di te sarà strettamente collegata alla incontrollabilità del piacere che cresce. Preparerò la cena, prima del tuo arrivo. Aprirò una bottiglia di vino. Ti siederai a tavola con me. Ascolterai quello che voglio dirti, quello che voglio fare entrare nella tua testa, ascolterai il desiderio dell’attesa, il piacere del prima, il calore di uno sguardo che ti penetra. Sentirai anche tu il sapore del vino che ti entra nelle vene, scaldandoti i desideri. Parlerai della tua giornata, di quel film che vuoi guardare, ascolterai le parole di un libro che ancora non hai letto e le note di un pezzo musicale che mi fa andare in altri luoghi. Risponderai, calma, senza fretta, alle mie domande sussurrate all’orecchio, con il bicchiere in mano, con il calore delle mie parole sul collo. Potrai lasciare andare l’immaginazione di un incontro che ancora non hai potuto fare e ricordare un momento che ti ha fatta sussultare. Andremo insieme in posti lontani, nei luoghi della memoria, nei meandri delle sensazioni e dei desideri. Scopriremo fantasie e voglie inesplorate, piaceri segreti e confessioni da condividere. 
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Rivedere la scena dell'addio/arrivederci di Tonio Cartonio dalla Melevisione con l'attore che la guarda insieme al pubblico è stato davvero commuovente... la promessa l'ha mantenuta ci siamo ritrovati a Città Laggiù!
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Ascoltare dal vivo le due frasi di apertura e chiusura delle puntate di Art Attack anche è stato commuovente:
«Questo è Art Attack! Bentornati ad Art Attack l'unico vero programma che vi dimostra che non bisogna essere dei grandi artisti per fare dell'arte e allora all'attacco!»
«Purtroppo per oggi gli attacchi d'arte terminano qui ma io vi aspetto come sempre nella prossima con tanti altri attacchi d'arte ancora tutti da scoprire qui con Giovanni, qui ad Art Attack ciao!»
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Ancona comics & games 🥹
Danilo Bertazzi - Tonio Cartonio della Melevisione 🍎🍃🦉
Giovanni Muciaccia - Art Attack ✂️📄🖌️📏✏️
Avevo il cuore a mille e a parole mie confuse e intrecciate per l'emozione li ho ringraziati per la meravigliosa infanzia che mi hanno regalato.
A Danilo ho detto anche quante volte sarei voluta entrare dentro al televisore per raggiungere il Fantabosco e che la fantasia trasmessa da piccola attraverso questo programma me la porterò per sempre dietro e a quel punto non so con quale coraggio gli ho detto tant'è che sto scrivendo un racconto fantasy, lui ha alzato lo sguardo dall'autografo meraviglioso che mi stava scrivendo (melebacio) e mi ha guardata dritta negli occhi sorpreso, non ha fatto domande ulteriori ma in quello sguardo c'era la soddisfazione di aver creato un input anni e anni fa per un qualcosa che sta prendendo forma nel presente, l'ho abbracciato e mi ha salutata augurandomi il meglio nella vita e io ero a dir poco al settimo cielo, sentivo come un calore che si espandeva nel cuore, come un caminetto acceso che riscalda e trasmette aria di casa, di luogo sicuro, è stato un momento stupendo che si stava sommando ad altri piccoli istanti di felicità della giornata: dal giro in camion con papà alle risate con lo zio, alle coccole fatte al cane di un operaio di papà, alla chiacchierata in fila per il meet&greet con alcuni ragazzi, alla sensazione di far parte di qualcosa di grande come un comics in cui i ragazzi sono tutti nerd e eterni bambini come me, alla chiacchierata in macchina con mio cugino e la chat con la mia amica, erano tutte piccole cose che insieme mi hanno scaldato il cuore per tutto il giorno 💓
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turuin · 7 months
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Mi trovo in difficoltà.
La parrocchia locale ha "convocato" la famiglia per l'eventuale inizio del catechismo di Aurora, e ho saputo - io lavoravo, non sono andato all'incontro - che loro hanno un piano d'azione diverso dal consueto.
Normalmente, i bimbi seguono il catechismo preparatorio alla prima comunione, poi fanno la prima comunione, poi seguono il catechismo per la cresima e alla fine ricevono anche la cresima.
Questi no: visto che hanno notato un drastico tasso di abbandono dei fedeli tra l'uno e l'altro sacramento, hanno deciso che i bimbi fanno 4 anni di catechismo, alla fine dei quali vengono cresimati e ricevono la loro prima comunione.
Ora, piccolo background: io non sono mai stato un fervente cattolico e di sicuro non ho fatto sette anni di catechismo (mi hanno recuperato con due corsi ultra accelerati di 1 settimana il primo e 3 giorni l'altro) MA, post-cresima, ho suonato nel coro della chiesa di fatto frequentandone tutte le attività per SETTE anni. Quindi un po' d'esperienza sul campo ce l'ho.
Personalmente sono molto perplesso sul percorso proposto, per me non ha senso arrivare al sacramento della confermazione (la cresima) senza avere fatto i giusti passi - e la prima comunione, e la frequentazione "volontaria" da parte dei cresimandi, a indicare il preciso atto di volontà di confermarsi cattolici etc.
Il problema è che la bambina è interessata e vorrebbe frequentare il catechismo, molto probabilmente a causa degli insegnanti di religione della materna e della primaria. Per dire, una delle sue domande sull'argomento è stata "ma se vado in chiesa, Gesù è felice?"
Ora, Aurora è una bimba molto intelligente, razionale e sensibile. Io non riesco - è questa la mia grandissima difficoltà - a spiegarle la religione cattolica e il percorso che si trova davanti senza dirle come la penso in proposito ed affrontare i motivi per i quali me ne sono allontanato. E più penso a questo atteggiamento "di cattura" della parrocchia e più mi convinco che non sia la scelta migliore; ma, devo dire, è una scelta che sta manifestando di voler fare lei.
Ho provato a spiegarle un po' di cose sulle religioni, sul rispetto tra diverse culture e appartenenze, sul fatto che la religione non deve mai essere una tifoseria e che non esiste un dio migliore di un altro (e per alcuni non esiste, e vanno rispettati anche loro) ma devo ammettere che sento dentro di me un grande conflitto.
Un conflitto dovuto al fatto che si, io sono arrivato a determinate conclusioni, e ad abbracciare idealmente qualsiasi religione e appartenenza religiosa, e a ritenere che siano tutte originate da una stessa fonte, e a vivere bene senza dover per forza dare un nome, una storia, un corpus di precetti e tutta la compagnia a una entità di coesione universale che chiamo dio solo per mancanza di altri termini e in cui, alla fine della giornata, credo anche io.
Ma ci sono dovuto arrivare passandoci dal di dentro. E che diritto ho, io, di proiettare la mia esperienza personale su di lei? Non dovrei invece lasciarle fare le sue scelte e, casomai, rispondere alle domande che vorrà farmi? E però, non è giusto - da parte mia - avere perplessità su un percorso che questa parrocchia vuol fare in modo così alternativo e inconsueto per quello che dovrebbe essere un percorso cattolico "tradizionale" ?
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a--piedi--nudi · 4 months
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Pop
Questa mattina, in macchina, passando sopra il fiume è partito un pezzo alla radio, il volume era basso, ho sentito una specie di piacere dondolare nel cervello e delle domande, chi è cos'è, poi ho capito, babbo ha cominciato a fischiettare e la giornata si è come aperta; risalendo verso il centro ho avuto l'impressione di "essere al mondo" e di percorrerlo in istanti di bellezza. Andavamo all'ospedale per vedere se uno di quei medici che ti accoglie come un figlio in qualunque momento fosse lì e lì era a fare un'impegnativa veloce per un controllo e sorriderti, chiederti di mamma e stringerti forte la mano. Doveva entrare in sala operatoria. Piano, piano, una cosa alla volta si può fare tutto. Now And Then. Dopo pranzo ho avuto un raptus: siliconare e stuccare tutte le parti del bagno messe male, mi è venuto in mente Michael Jackson, ho cercato fra i vinili e prima di mettermi all'opera ho piazzato sul piatto Dangerous. Brutto, brutto quanto mi è sembrato brutto. Tanto. Tornando a casa, poco fa, sempre in auto, è partita "Animal Instinct"; quando sento la sua voce, ora, mi si blocca sempre un istante il respiro. È un leggero dolore. Ho sempre ascoltato musica nella vita, ascoltata ovunque e male. Mai approfonditamente, mai tradotta, sempre mischiata ad altro e soprattutto cose di epoche antecedenti alla mia. La voce di Dolores che arriva da una finestra sopra una pizzeria nell'estate dei vent'anni, della gioia e dell'energia è, forse, l'unico ricordo forte di contemporaneità che mi porto nel cuore. Pop.
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seoul-italybts · 1 month
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[✎ ITA] W Korea : V, Intervista per il Rilascio di 'FRI(END)S' | 21.03.24⠸
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__ “Tornerò presto”
Taehyung x W Korea
- Intervista per il rilascio di 'FRI(END)S' -
youtube
d. Dicci, come sono andate e cosa ne pensi delle promozioni per il tuo primo album solista?
Taehyung: Spero le persone che amano la musica lo apprezzeranno. Sono molto soddisfatto delle promozioni.
d. C'è qualche motivo particolare dietro al rilascio singolo di ognuna delle tracce?
Taehyung: Credo di aver infuso un po' della mia storia in ognuna delle canzoni, quindi invece che raggrupparle tutte insieme, spero le ascolterete individualmente, una ad una... Invece che tutte insieme in un sol colpo, tipo ta-ta-ta-dak!
d. Riguardo 'FRI(END)S'
Taehyung: Inizialmente, 'FRI(END)S' doveva essere inclusa in 'Layover', ma ho pensato sarebbe stato meglio rilasciarla separatamente. Quindi l'ho messa da parte ed è stata lì per circa 2 anni. Ecco perché l'ho rilasciata solo ora. È un brano che risveglia molti ricordi. L'ho ascoltata con gli amici e gli hyung più stretti e ho detto loro che volevo assolutamente rilasciarla, prima o poi. E ora è uscita.
d. La tua parte preferita [in 'FRI(END)S']?
Taehyung: “But once we cross the line / There's no denying you and / I can never turn around” [* Ma una volta superata quella linea / Non possiamo più negarlo, tu ed / Io non potremo più tornare indietro]. Sono versi dalla seconda strofa. In questa parte, c'è un vocalizzo che non uso spesso, e c'è anche un leggero cambio di tonalità che però fa una gran differenza, stilisticamente. È come una boccata d'aria fresca, quindi mi piace molto.
d. [Domande con la compitazione di 'FRI(END)S']
F per FIRST __ Cosa ti viene in mente quando senti la parola 'first ( primə)''?
Taehyung: La nostra prima esibizione, il nostro showcase... Abbiamo debuttato attraverso uno showcase. Non ci saranno state neppure 100 persone, quel giorno. E non esisteva neanche ancora il nome ufficiale 'ARMY'. Sul serio, mi piacerebbe tornare a quel periodo. Non ho mai provato tanta agitazione come quel giorno.
d. R per RE-(wind) __Il momento cui vorresti tornare?
Taehyung: Mi piacerebbe tornare alla mia infanzia, al primo anno di scuole medie. Ero un tale testone. Vorrei tornare ad essere quel ragazzino impertinente e sregolato.
d. I per IDENTITÀ __Che differenze ci sono tra V e Kim Taehyung?
Taehyung: Credo fondamentalmente la personalità sia la stessa, desideriamo e lavoriamo entrambi per realizzare obiettivi simili e la pensiamo anche allo stesso modo. Ma V è come una sorta di personaggio, è un alter ego creato da Kim Taehyung. Cioè, V ad esempio non mangia.. V esiste solamente sul palco. Quando scendo dal palco, torno ad essere Kim Taehyung.
d. E per EGO __ Qual è il punto di forza del tuo io interiore?
Taehyung: Il mio orgoglio. Ciò di cui vado fiero: il mio lavoro, il gruppo e le/i fan... Ogni volta che ci esibiamo, lo faccio con orgoglio. Amo me stesso così come amo ciò che faccio.
d. N per NEED (bisogno) __ Di cosa hai più bisogno al momento?
Taehyung: Di tempo. 24 ore al giorno non bastano. Nei giorni lavorativi, non faccio altro che lavorare e non mi rimane molto tempo per rilassarmi. Ho poco tempo anche per riposare e dormire. Di tanto in tanto, mi chiedo come sarebbe avere più tempo in una giornata.
d. D per DRAMA __ Se la tua vita fosse un drama, che genere sarebbe?
Taehyung: Credo sarebbe una commedia nera.
d. S per SPECIALE __ Ciò che vorresti dire a qualcuno di speciale?
Taehyung: [ai BTS] Al momento siamo distanti e manca ancora parecchio, ma fino al giorno in cui ci riuniremo, cerchiamo di riguardarci, essere felici e raccogliere le energie e allenare il fisico così da non restare senza fiato quando ci esibiremo in concerto. Quello che mi preoccupa di più, in tal senso, però sono io. Farò del mio meglio.
⠸ ita : © Seoul_ItalyBTS ⠸
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leonflashy · 2 months
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Ma quindi ti sei lasciata ? Mi dispiace se adesso stai male ma molto presto starai meglio senza di lui , esci con le amiche, e vivi la vita , e se vorrai io ci sono per te, fammi sapere se vuoi sapere chi sono , perché io ci sono qui per te, e magari è presto visto che ti sei lasciata da poco ma quando vorrai io sono qui per te..
Ma chi ha detto che mi sono lasciata ma vi fate le serie tv 😅poi comunque sono cose mie private e non dovreste impicciarvi nella mia vita. Quindi fatevi meno film e pensate di più alla vostra vita questo vale per te come per tutto il resto delle domande idiote che mi sono arrivate, se mi lascio o meno sono solo fatti miei e di nessun'altra, non ho bisogno di tutte ste letterine strappalacrime, io della mia vita posso fare quello che voglio, non devo dare spiegazioni a nessuno. Buona giornata
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chiusadentrose · 2 months
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se trovassi la forza di chiamare mia madre le direi che ce la sto facendo. che ogni giorno, contro tutte le aspettative, mi alzo ed affronto la giornata. che nonostante alcune volte sia più difficile e vorrei solo ascoltare la mia testa che mi dice di non uscire dal letto e morire, sono più le volte che non le do retta che quelle che cedo. gli attacchi di panico sono diminuiti grazie ai farmaci, lo psicologo è stata la mia salvezza, per la prima volta nella mia vita ho un gruppo di amici che tiene a me e con cui riesco a mostrarmi vulnerabile (e forse era proprio questo il punto: mostrarmi per chi sono veramente senza vergogna, al contrario di ciò che mi hai sempre detto) e che non se ne andranno, ma anzi sono la mia seconda famiglia ormai. sono benissimo in grado di campare da sola, guidare, andare all’università, pulire casa. ho ancora paura a prendere la metro da sola, ma dell’autobus non più. non mi importa più nulla dell’opinione che la gente che non conosco ha di me, ne di essere guardata, mi interessa solo delle persone a cui tengo. ho ancora un pessimo rapporto con il cibo, a volte ho paura di non riuscire a superarlo, ma se mi guardo indietro mi rendo conto che di passi avanti ne ho fatti, quindi spero che questo dca diventi un ricordo. 
a volte ancora mi capita di chiedermi perché. perché trattare male ed insultare una bambina? perché dirmi che non ero abbastanza brava o bella e poi alle spalle darmi della puttana? perché non mi hai mai voluto bene? perché non ti bastavo? perché con me non potevi essere una madre? cosa ho fatto per meritarmi questo trattamento? poi però riesco a zittire tutte queste domande, ricordandomi che non dipende da me, che in me non c’è niente che non va, e che la mia è stata solo sfortuna. 
vorrei non me ne fregasse più nulla. 
con la distanza, senza vederti o sentirti, mi sento rinata, ma questa sensazione di inadeguatezza e di non essere mai abbastanza resta sempre nel retro della mia testa. mi hai rovinato la vita, ma io sono stata forte abbastanza da ricostruirmela, e questo non potrai mai portarmelo via. 
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anaromantico · 1 year
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"Non so se fidarmi del mio istinto, Lloyd"
"O forse non sa se fidarsi delle persone da cui l'istinto la mette in guardia, sir"
"Non è la stessa cosa?"
"Interrogare sé stessi è giusto, ma fare le giuste domande agli altri è saggio, sir"
"Certe domande sono difficili da fare, Lloyd..."
"Ma è facile rimanere delusi se non le si fa, sir"
"Molto chiaro, Lloyd"
"Buona giornata, sir"
🦖
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arreton · 2 years
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Nel contratto non posso segnarti tutte le ore perché nel momento in cui io segno tutte le ore che tu fai è come se ti dovessi pagare uno stipendio e mezzo e non mi è possibile come spesa.
A parte il fatto che, detta in questo modo la cosa suona alquanto incomprensibile e ambigua. Ma prese per oro colato le sue parole, senza un minimo di senso critico e senza quindi farsi delle domande sul significato di quello che dice, quello che lascia intendere è: senti, tu mi sei una spesa che io non posso permettermi, dunque devo assumerti ma a condizioni inferiori altrimenti mi vieni a costare di più; cioè sei un problema.
Ora: 1) innanzitutto tu le ore sul contratto non puoi segnarle tutte nemmeno se volessi perché 10h lavorative mi sa che non sono poi così legali (che poi vengono pure più di 10h se si tiene in conto che devi andare in anticipo e devi uscire più tardi delle ore di chiusura al pubblico), dunque pure che tu non mi fai un contratto full time ma un part time dal full time restano fuori altre due ore, presa come punto di riferimento la giornata lavorativa di 8h; 2) quando lasci sottintendere che non è una spesa che ti puoi permettere e quindi abbassi la mia qualità contrattuale (e quindi tutte le mie eventuali tutele e vantaggi) perché dovrei prendermene carico io? Perché ti devo lavorare 10h al giorno se per te sono un peso dal punto di vista delle tasse? Mi paghi quello che puoi permetterti e ottieni quello che ti puoi permettere; se ti puoi permettere uno stipendio di 4h lavorative tu mi paghi quello ma ti accontenti pure di quello che ti puoi permettere. Se io vado al supermercato e posso permettermi la coca cola di sottomarca di 40 cent, non vado a prendermi quella di marca da 2€ e poi dire al cassiere mi dispiace ma "ti posso dare solo 40cent il resto non ce l'ho, non li posso spendere". Il cassiere di mi dice prenditi la bottiglia da 40 cent non "Capisco, mi dispiace e lo accetto". Lui mi ferma e mi dice: "Non posso vendertela" ed io me ne devo tornare a casa a bocca asciutta o accontentarmi di quella che posso permettermi con tutto quello che ne consegue. Perché io invece devo capire e devo donarti, regalarti la mia vita? Tu ed il tuo lavoro siete pure un peso per me: mi togliete 10h di vita senza contare le energie fisiche e mentali oltre al fatto che mi togliete pure ben due domeniche al mese in cui comunque vi devo regalare altre 5h della mia vita; perché io dovrei capire questa situazione e dovrei abbassare la qualità del mio contratto, la mia dignità di datore di forza-lavoro quando pure tu per me sei un problema e pure bello grosso, più di quanto io lo sia per te? Perché io lavoratore devo farmi carico oltre che della tua attività (dato che lavoro per fare funzionare la tua impresa), pure delle tue finanze e badare a tutelare te e non me, la mia salute e le mie finanze? Tu non tieni in conto nulla di me in quanto lavoratore, ma anzi mi vedi già come un problema, come una spesa in più, un fastidio; oltre al fatto che non tieni in conto di me in quanto essere umano, mentre io devo badare a te in quanto datore di lavoro e anche in quanto persona perché poverino non si può permettere un contratto regolare, personale in più ecc ecc.
E' questo obbligo di comprensione che si deve avere nei confronti degli imprenditori a dare profondamente fastidio. Io in quanto lavoratore valgo meno, pochissimo, mentre in verità sono il cuore dell'attività, un aspetto fondamentale. La minaccia morale sottintesa di questi esseri completamente a-morali e privi di senso etico è: "se non ti sta bene, vattene" al quale si aggiunge la clausoletta "se ne hai il coraggio" dato che le offerte di lavoro sono inferiori alla domanda di lavoro richiesta e offrono condizioni disumane e loro lo sanno benissimo. Ma la cosa ancora più assurda e disumana è il fatto che per un motivo o per un altro queste condizioni non indignano a sufficienza perché andato via uno ce ne sono 10 pronti a buttarcisi a capofitto a morsi e a unghiate pur di avere il posto. E se si deve tenere in conto anche il fatto che ci sarà sempre quel lavoratore che abbasserà le corna a queste condizioni, la situazione che si è creata è che tutti siamo disposti ad abbassare la testa e accettare queste condizioni perché le situazioni proposte sono una peggiore dell'altra e quindi o questo o muori di fame. Si campa di "in attesa di trovare qualcosa, intanto mi accontento" e ci butti appresso anni se non tutta la tua esistenza.
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Note
Ciao, seguo il tuo blog da qualche tempo e mi piace molto quello ché scrivi ! Mi dispiace per quel incidente che ti é successo....
Non so se ti aiuterà, ma vorrei chiederti delle domande comme distrazione:
Cosa ti inspira a scrivere?
Cosa fai nel tuo tempo libero?
La tua stagione preferita?
Animale preferito?
Passa une bella giornata!
Grazie di cuore 💓
1) mi lascio ispirare dalle immagini e dai colori, sia per scrivere che per disegnare. Anche dalla musica, ma di più dalle immagini (opere d’arte, immagini astratte, paesaggi)
2) principalmente nel tempo libero disegno/dipingo. Di recente ho iniziato a leggere un ‘libro’ che mi sta piacendo molto, oppure esco a passeggiare 🫶🏻
3) autunno 🍂🧡
4) gatto 🐈
Ti mando un abbraccio 🫂
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tqngled · 5 months
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Sono pronta già adesso in occasione della giornata di domani che ci sarà la giornata nazionale della disabilità.
Ebbene sì, domani i social network si riempiranno di messaggi di tenerezza e dolcezza riguardo alle persone disabili e alle varie condizioni fisiche e non, ricordate però che saranno giusto uno o due quelle persone che avranno pensieri sinceri e veritieri.
Dopo aver pubblicato ed essersi stati riempiti di like la gente facendo così salire il loro smisurato ego) tornerà alla loro vita di sempre, attraversando la strada senza guardare se c'è una persona con un bastone, continueranno a prendere l'ascensore facendo aspettare una persona che vive sulla sedia a rotelle (e guardandola pure male), guarderanno male te e la signorina che lavora allo sportello postale o alla cassa del supermercato, perché loro hanno fretta.
Quando finirà questo finto perbenismo? Quando terminerà questa falsità?
Quando in questo stato ci sarà più empatia per il prossimo?
Quando ci sarà meno ignoranza da parte dell'italiano medio? Quando si estinguerà tale soggetto?
Quando lo Stato in cui vivo sarà più comprensivo nei miei confronti, dando la possibilità anche a me di avere un futuro allo stesso modo di una persona senza problemi fisici e/o mentali?
Quando lo Stato italiano darà anche a me la possibilità di lavorare e di prendere uno stipendio adeguato alla pari di un uomo senza problemi fisici, nonostante venga affiancata a me una figura professionale incaricata ad aiutarmi a svolgere i miei bisogni, senza farmi sentire un peso per il mio eventuale datore di lavoro?
Quando in Italia anche nei paesini limitrofi verranno messe a disposizione delle case totalmente adatte alla vita di persone con handicap fisici?
E ricordiamo che essere disabili o ci si nasce o ci si diventa improvvisamente e può capitare a chiunque in ogni momento della propria vita, quindi cerchiamo di avere più empatia per il prossimo, o se non ne abbiamo, impariamo ad averne.
Tutte queste domande resteranno senza una risposta, o probabilmente, se la troveranno, io non sarò più al mondo.
Il 3 dicembre è la giornata della disabilità, ma a me piace definirlo di più, la giornata della falsità.
@tqngled (Sab 02.12.23 h 14:00)
(Scusate lo sfogo, ma ne avevo veramente bisogno, buona vita.)
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ipotesi-controversa · 6 months
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è sempre così: una serata come tante altre, torno verso casa con la solita playlist e tra tante canzoni, la modalità casuale mi fa dei brutti scherzi. ce n'è una che mi frega sempre, una che fa un po' più male delle altre, ma che non riesco mai a skippare. solo io so quale sia, solo tu.
penso di voler scrivere mentre guido veloce senza macchine davanti, mi viene da piangere e senza trattenermi tengo forte il volante e piango. ascolto parola per parola di quella canzone, e ho tanti frame che corrono veloci come una diapositiva nella mia mente. vorrei chiudere gli occhi e tuffarmi in quei ricordi come Harry nel pensatoio, e invece, per uno strano scherzo del destino, non posso.
semaforo rosso e apro questa pagina bianca che vorrei solo riempire con un "ti prego dimmi, che cosa mi manchi a fare".
riguardo la foto del profilo, le foglie gialle, gli UGG e un tuo maglione oversize.
apro la galleria, salgo rapidamente tra migliaia di foto, fottendomene altamente di quanto in realtà mi faccia male vedermi così felice.
quella foto è forse l'ultima scattata li. in quel posto.
in quella giornata precisa, non era proprio successo nulla di particolare -eppure chissà perché, ricordo il gusto dell'ultima sigaretta che abbia fumato prima di salire in macchina e mettere su qualche pezzo malinconico dei nostri amati linkin park.
era un weekend strano, piovoso, freddo.
c'è freddo anche adesso, tu non ci sei, chissà dove sei, chissà con chi sei.
sono domande che non vogliono una risposta, ma ho bisogno di fare uscire questi pensieri perché mi fa male tenerli tutti per me.
non ti penso quasi mai, tranne quando parte quella maledettissima canzone che vorrei avere la forza di togliere dalla playlist. so che non la skippi nemmeno tu, non puoi mentire.
è strano pensare che potremmo averla ascoltata nello stesso momento, ma in posti differenti.
poi penso che in realtà sei solo un'altra persona con il livello emotivo in modalità aereo, che te ne fotti dei ricordi, che non dai un peso alle parole e che (forse) di peso non ne hai dato nemmeno a me.
ma ora, so che è sbagliato, non m'importa. e non voglio che m'importi assolutamente un cazzo di quello che sarebbe giusto fare.
guardo le fotografie e sono malinconica, mi vengono i brividi se penso che è passato tutto questo tempo senza fumare una sigaretta insieme davanti alla quale abbiamo sempre chiarito ogni cosa e avremmo potuto chiarire ancora un milione di cose.
ho un milione di cose da dirti e invece non posso farlo.
chissà come si fa a tornare da certi luoghi senza lasciare lì nemmeno un pezzo, puoi dirmelo?
stasera sto su col biadesivo.
Alexa, riproduci "cosa mi manchi a fare"
ciao.
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ildalil · 6 months
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Italiano Facile: Livello A1 lesson 1
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Book Overview Italiano Facile: Livello A1 è un libro pensato appositamente per coloro che desiderano imparare la lingua italiana partendo da zero. Questo libro offre una guida completa e semplice per acquisire le basi della lingua italiana, con un focus sul livello A1 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le Lingue. Attraverso una combinazione di spiegazioni chiare, esempi pratici e attività interattive, gli studenti potranno sviluppare le competenze linguistiche necessarie per comunicare in italiano in situazioni di vita quotidiana. Il libro è strutturato in modo progressivo, partendo dalle nozioni fondamentali della grammatica italiana, come l'alfabeto, i numeri, i pronomi e i verbi, per poi passare a temi più complessi come la formazione delle frasi, il vocabolario di base e le espressioni idiomatiche. Ogni capitolo è arricchito da esercizi di comprensione e produzione orale e scritta, che permettono agli studenti di mettere in pratica ciò che hanno imparato. Inoltre, il libro include anche sezioni dedicate alla cultura italiana, fornendo agli studenti una panoramica delle tradizioni, della storia e della vita quotidiana in Italia. Italiano Facile: Livello A1 è il compagno ideale per chiunque voglia imparare l'italiano in modo semplice ed efficace. Che tu sia uno studente autodidatta o un insegnante che cerca un supporto didattico completo, questo libro ti accompagnerà passo dopo passo nel tuo percorso di apprendimento della lingua italiana. Sia che tu voglia imparare l'italiano per motivi personali o professionali, questo libro ti fornirà le basi solide per comunicare in modo fluente e sicuro in italiano. 1.1 Saluti e presentazioni Benvenuti al capitolo 1 del libro "Italiano Facile: Livello A1". In questa sezione, impareremo i saluti e le presentazioni in italiano. Questi sono i primi passi fondamentali per comunicare con gli italiani e immergersi nella cultura italiana. Saluti I saluti sono una parte essenziale della vita quotidiana italiana. Quando incontri qualcuno per la prima volta o ti trovi in una situazione formale, è importante conoscere i saluti appropriati. Ecco alcuni saluti comuni: - Ciao: Questo è il saluto informale più comune in italiano. Può essere usato sia per salutare amici che per persone più giovani di te. - Buongiorno: Questo saluto viene utilizzato durante la mattina fino a metà giornata. È un modo formale per dire "buongiorno". - Buonasera: Questo saluto viene utilizzato nel pomeriggio e nella serata. È un modo formale per dire "buonasera". - Buonanotte: Questo saluto viene utilizzato prima di andare a dormire o quando si lascia qualcuno di notte. È un modo formale per dire "buonanotte". Presentazioni Quando ti presenti a qualcuno in italiano, è importante conoscere le espressioni corrette. Ecco alcune frasi utili per presentarti: - Mi chiamo : Questa è la forma più comune per presentarsi in italiano. Significa "Mi chiamo ". - Sono : Questa è un'altra forma comune per presentarsi. Significa "Sono ". - Piacere di conoscerti: Questa frase viene utilizzata per esprimere piacere nel conoscere qualcuno per la prima volta. È un modo formale per dire "Piacere di conoscerti". - Piacere di conoscerla: Questa frase viene utilizzata per esprimere piacere nel conoscere qualcuno per la prima volta in modo formale. È un modo formale per dire "Piacere di conoscerla". Durante le presentazioni, è comune stringere la mano. Assicurati di guardare negli occhi la persona che stai salutando e di sorridere. Questo dimostra rispetto e cortesia. Conversazioni di base Oltre ai saluti e alle presentazioni, è utile conoscere alcune frasi di base per iniziare una conversazione. Ecco alcuni esempi: - Come stai? / Come va?: Queste sono domande comuni per chiedere a qualcuno come sta o come va. - Sto bene, grazie: Questa è una risposta comune per dire che stai bene. - Di dove sei?: Questa è una domanda per chiedere a qualcuno da quale paese o città proviene. - Sono di : Questa è una risposta comune per dire da dove vieni. Ricorda che la pronuncia corretta è fondamentale per comunicare efficacemente in italiano. Cerca di imitare la pronuncia degli italiani nativi e pratica regolarmente. Esercizi Per mettere in pratica ciò che hai imparato, prova a fare alcuni esercizi di conversazione con un amico o un compagno di studio. Puoi iniziare con semplici dialoghi di presentazione e poi passare a conversazioni più complesse. Inoltre, puoi utilizzare le frasi di saluto e presentazione in situazioni reali. Ad esempio, quando incontri un italiano per strada o quando entri in un negozio, puoi utilizzare queste frasi per fare una buona impressione e mostrare rispetto per la cultura italiana. Continua a praticare i saluti e le presentazioni finché non ti sentirai a tuo agio nel comunicare in italiano. Queste abilità di base ti saranno utili durante tutto il tuo percorso di apprendimento della lingua italiana. Buona fortuna e continua a studiare! 1.2 L'alfabeto italiano L'alfabeto italiano è composto da 21 lettere, di cui 5 vocali e 16 consonanti. È importante imparare l'alfabeto italiano per poter leggere e scrivere correttamente in questa lingua. In questa sezione, impareremo come pronunciare correttamente le lettere italiane e come utilizzarle per formare parole. Le vocali italiane sono: A, E, I, O, U. Queste vocali possono essere pronunciate in modo simile alle vocali in altre lingue, ma ci sono alcune differenze nella pronuncia. Ad esempio, la lettera "A" viene pronunciata come "ah" in italiano, mentre la lettera "E" viene pronunciata come "eh". La lettera "I" viene pronunciata come "ee", la lettera "O" come "oh" e la lettera "U" come "oo". Le consonanti italiane sono: B, C, D, F, G, H, L, M, N, P, Q, R, S, T, V, Z. Alcune consonanti italiane hanno una pronuncia simile a quella delle consonanti in altre lingue, ma ci sono anche alcune differenze. Ad esempio, la lettera "C" viene pronunciata come "che" davanti alle vocali "E" e "I", mentre viene pronunciata come "ca" davanti alle altre vocali. La lettera "G" viene pronunciata come "ge" davanti alle vocali "E" e "I", mentre viene pronunciata come "ga" davanti alle altre vocali. Inoltre, ci sono alcune lettere che sono presenti solo in parole straniere o in prestiti linguistici. Queste lettere sono: J, K, W, X, Y. Anche se queste lettere non fanno parte dell'alfabeto italiano tradizionale, vengono utilizzate in alcune parole italiane che derivano da altre lingue. È importante notare che in italiano ci sono alcune lettere che possono essere accentate. Queste lettere sono: À, È, Ì, Ò, Ù. L'accento indica una diversa pronuncia della vocale. Ad esempio, la lettera "È" viene pronunciata come "eh" accentato, mentre la lettera "Ì" viene pronunciata come "ee" accentato. Oltre alle lettere, l'alfabeto italiano include anche alcuni segni di punteggiatura come l'apostrofo ('), il punto (.), la virgola (,), il punto interrogativo (?) e il punto esclamativo (!). Questi segni di punteggiatura sono utilizzati per dare senso e struttura alle frasi italiane. Per imparare l'alfabeto italiano, è utile esercitarsi a pronunciare le singole lettere e a formare parole utilizzando queste lettere. Puoi anche cercare parole italiane che iniziano con ogni lettera dell'alfabeto per ampliare il tuo vocabolario. L'alfabeto italiano è la base per imparare a leggere e scrivere correttamente in italiano. Una volta che hai padroneggiato l'alfabeto, sarai in grado di affrontare con più sicurezza le altre sezioni del libro e di comunicare in modo più efficace nella lingua italiana. Continua a praticare la pronuncia delle lettere e a formare parole utilizzando l'alfabeto italiano. Questo ti aiuterà a migliorare la tua abilità di lettura e scrittura in italiano e ti preparerà per le sfide linguistiche che incontrerai nel resto del libro. 1.3 Numeri e contare In questa sezione impareremo i numeri e come contare in italiano. I numeri sono fondamentali per comunicare in qualsiasi lingua e sono utili in molte situazioni quotidiane, come chiedere l'età di qualcuno, ordinare al ristorante o fare acquisti. Imparare i numeri in italiano ti aiuterà a comprendere meglio la lingua e ad interagire con gli italiani in modo più efficace. I numeri cardinali I numeri cardinali sono i numeri che usiamo per contare oggetti o persone. Ecco i numeri cardinali da 0 a 10: - 0: zero - 1: uno - 2: due - 3: tre - 4: quattro - 5: cinque - 6: sei - 7: sette - 8: otto - 9: nove - 10: dieci Oltre a questi numeri, ci sono alcune regole da seguire quando si formano i numeri in italiano. Ad esempio, quando si contano oggetti o persone, il numero "uno" cambia forma in base al genere e al numero del sostantivo che segue. Ad esempio: - un libro (un singolo libro) - una penna (una singola penna) - due libri (due libri) - due penne (due penne) I numeri ordinali I numeri ordinali sono i numeri che usiamo per indicare la posizione o l'ordine di qualcosa. Ecco i primi dieci numeri ordinali: - 1°: primo - 2°: secondo - 3°: terzo - 4°: quarto - 5°: quinto - 6°: sesto - 7°: settimo - 8°: ottavo - 9°: nono - 10°: decimo I numeri ordinali si formano aggiungendo il suffisso "-esimo" al numero cardinale corrispondente. Ad esempio, "primo" è il numero cardinale "uno" con il suffisso "-esimo" aggiunto. I numeri da 11 a 100 Oltre ai numeri da 0 a 10, è importante imparare anche i numeri da 11 a 100. Ecco i numeri da 11 a 20: - 11: undici - 12: dodici - 13: tredici - 14: quattordici - 15: quindici - 16: sedici - 17: diciassette - 18: diciotto - 19: diciannove - 20: venti Per formare i numeri da 21 a 99, si utilizza una combinazione dei numeri da 1 a 9 e il numero "venti" come base. Ad esempio: - 21: ventuno - 22: ventidue - 30: trenta - 40: quaranta - 50: cinquanta - 60: sessanta - 70: settanta - 80: ottanta - 90: novanta Per formare i numeri da 31 a 99, si aggiunge il numero corrispondente tra 1 e 9 dopo il numero "venti". Ad esempio: - 31: trentuno - 42: quarantadue - 56: cinquantasei - 79: settantanove I numeri da 100 a 1000 Per formare i numeri da 100 a 1000, si utilizza una combinazione dei numeri da 1 a 9, il numero "cento" e il numero "mille" come base. Ecco alcuni esempi: - 100: cento - 200: duecento - 300: trecento - 400: quattrocento - 500: cinquecento - 600: seicento - 700: settecento - 800: ottocento - 900: novecento - 1000: mille Per formare i numeri da 101 a 199, si aggiunge il numero corrispondente tra 1 e 99 dopo il numero "cento". Ad esempio: - 101: centouno - 150: centocinquanta - 199: centonovantanove Contare oltre 1000 Per contare oltre 1000, si utilizza il numero "mille" come base e si aggiungono i numeri corrispondenti. Ad esempio: - 2000: duemila - 3000: tremila - 4000: quattromila - 5000: cinquemila Si può continuare questa logica per contare fino a milioni, miliardi e così via. Ora che hai imparato i numeri in italiano, prova a fare alcuni esercizi per mettere in pratica ciò che hai imparato. Buon lavoro! 1.4 I giorni della settimana e i mesi dell'anno In questa sezione, impareremo i giorni della settimana e i mesi dell'anno in italiano. Questi sono elementi fondamentali per poter comunicare e organizzare la propria vita quotidiana. Imparare i giorni della settimana e i mesi dell'anno ti aiuterà a pianificare appuntamenti, fare prenotazioni e comprendere il calendario italiano. I giorni della settimana (Days of the week) I giorni della settimana in italiano sono: - Lunedì (Monday) - Martedì (Tuesday) - Mercoledì (Wednesday) - Giovedì (Thursday) - Venerdì (Friday) - Sabato (Saturday) - Domenica (Sunday) È importante notare che i giorni della settimana in italiano non iniziano con la lettera maiuscola come in altre lingue. Ad esempio, "lunedì" si scrive con la "l" minuscola. I mesi dell'anno (Months of the year) I mesi dell'anno in italiano sono: - Gennaio (January) - Febbraio (February) - Marzo (March) - Aprile (April) - Maggio (May) - Giugno (June) - Luglio (July) - Agosto (August) - Settembre (September) - Ottobre (October) - Novembre (November) - Dicembre (December) Come per i giorni della settimana, anche i mesi dell'anno iniziano con la lettera minuscola. Come utilizzare i giorni della settimana e i mesi dell'anno Ora che conosciamo i giorni della settimana e i mesi dell'anno, vediamo come utilizzarli correttamente nelle frasi. Esempi: - Oggi è lunedì. (Today is Monday.) - Domani è martedì. (Tomorrow is Tuesday.) - Il mio compleanno è il 15 aprile. (My birthday is on April 15th.) - L'estate inizia a giugno. (Summer starts in June.) - L'appuntamento è fissato per venerdì alle 10:00. (The appointment is scheduled for Friday at 10:00.) È importante notare che in italiano si utilizza l'articolo determinativo davanti ai giorni della settimana e ai mesi dell'anno. Ad esempio, si dice "il lunedì" per indicare "on Mondays" e "a giugno" per indicare "in June". Le stagioni dell'anno (Seasons of the year) Le stagioni dell'anno sono anche importanti da conoscere per poter parlare del clima e delle attività tipiche di ogni periodo dell'anno. Le stagioni dell'anno in italiano sono: - La primavera (Spring) - L'estate (Summer) - L'autunno (Autumn/Fall) - L'inverno (Winter) Esempi: - Mi piace passeggiare in primavera. (I like to take walks in spring.) - In estate vado sempre al mare. (In summer, I always go to the beach.) - L'autunno è la mia stagione preferita. (Autumn is my favorite season.) - In inverno fa freddo e nevica. (In winter, it's cold and snows.) Esercizi Per praticare i giorni della settimana e i mesi dell'anno, prova a completare le seguenti frasi: - Oggi è __________. (Today is __________.) - Il mio compleanno è il __________. (My birthday is on __________.) - L'estate inizia a __________. (Summer starts in __________.) - L'appuntamento è fissato per __________ alle __________. (The appointment is scheduled for __________ at __________.) Risposte: - Oggi è lunedì. (Today is Monday.) - Il mio compleanno è il 15 aprile. (My birthday is on April 15th.) - L'estate inizia a giugno. (Summer starts in June.) - L'appuntamento è fissato per venerdì alle 10:00. (The appointment is scheduled for Friday at 10:00.) Continua a praticare i giorni della settimana e i mesi dell'anno per migliorare la tua padronanza della lingua italiana. Read the full article
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i-am-a-polpetta · 2 years
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lo studio della psicologa è l'unico posto in cui riesco a piangere. oggi mi ha fatto delle domande mirate e ha constatato che sono peggiorata molto tanto che chiamerà lo psichiatra lei stessa domani. in fondo fa quello che io non ho il coraggio di fare perché ho sempre paura di disturbare. mi sento tanto fragile e senza voglia di fare nulla se non stare sdraiata su quello letto troppo grande quando ci sono da sola. oggi abbiamo parlato di cose pesanti poi ho lavato la macchina per non pensarci.
oggi è una brutta giornata e vorrei da morire quella mezz'ora di sole a peso morto nel mare tra le onde.
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leparolechenonesprimo · 7 months
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3 ottobre 2023
É tornato un momento di break per me.
Perché io sono fatta così, cerco di rendere felici tutti anche se poi a rimetterci sono io. Mi accollo i problemi degli altri, le preoccupazioni degli altri, ma le mie? Le tengo per me, mi isolo, e non perché non abbia nessuno con cui parlarne, ma perché sono fatta così, accumulo per poi cacciare tutto insieme.
Mi riempio la giornata di cose da fare pur di non restare con i miei pensieri, le mie preoccupazioni, indosso un sorriso finto per evitare domande, evito di sostenere troppo lo sguardo delle gente per paura che si legga qualcosa nei miei occhi, ho ripreso a fare la strada più lunga per tornare a casa per ascoltare qualche canzone in più camminando e rilassandomi ed ho ripreso a farmi sopraffare dalle emozioni quando sono finalmente a letto e a farle uscire sotto forma di lacrime.
Dovrei prendermi più cura di me stessa e della mie emozioni ma il mio carattere spesso non me lo permette, quindi come sempre accetto e affronto questi momenti di down.
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