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#la parte più profonda di me
mostro-rotto · 1 year
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La cosa più intima per me non è baciare ne abbracciare, è parlarti di me. Se ti do il mio corpo posso riprenderlo, ma se ti do i miei pensieri è come darti una parte del mio cuore. Tu te ne vai con la parte più profonda di me che non potrò mai recuperare
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smokingago · 5 months
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Il discorso integrale di Gino Cecchettin al termine dei funerali della figlia Giulia, 22enne uccisa dall'ex fidanzato.
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«Carissimi tutti, abbiamo vissuto un tempo di profonda angoscia: ci ha travolto una tempesta terribile e anche adesso questa pioggia di dolore sembra non finire mai. Ci siamo bagnati, infreddoliti, ma ringrazio le tante persone che si sono strette attorno a noi per portarci il calore del loro abbraccio. Mi scuso per l'impossibilità di dare riscontro personalmente, ma ancora grazie per il vostro sostegno di cui avevamo bisogno in queste settimane terribili. La mia riconoscenza giunga anche a tutte le forze dell’ordine, al vescovo e ai monaci che ci ospitano, al presidente della Regione Zaia e al ministro Nordio e alle istituzioni che congiuntamente hanno aiutato la mia famiglia.
Mia figlia Giulia, era proprio come l’avete conosciuta, una giovane donna straordinaria. Allegra, vivace, mai sazia di imparare. Ha abbracciato la responsabilità della gestione familiare dopo la prematura perdita della sua amata mamma. Oltre alla laurea che si è meritata e che ci sarà consegnata tra pochi giorni, Giulia si è guadagnata ad honorem anche il titolo di mamma. Nonostante la sua giovane età era già diventata una combattente,
un’oplita, come gli antichi soldati greci, tenace nei momenti di difficoltà:
il suo spirito indomito ci ha ispirato tutti. Il femminicidio è spesso il risultato di una cultura che svaluta la vita delle donne, vittime proprio di coloro avrebbero dovuto amarle e invece sono state vessate, costrette a lunghi periodi di abusi fino a perdere completamente la loro libertà
prima di perdere anche la vita. Come può accadere tutto questo? Come è potuto accadere a Giulia? Ci sono tante responsabilità, ma quella educativa ci coinvolge tutti: famiglie, scuola, società civile, mondo dell’informazione
Mi rivolgo per primo agli uomini, perché noi per primi dovremmo dimostrare di essere agenti di cambiamento contro la violenza di genere. Parliamo agli altri maschi che conosciamo, sfidando la cultura che tende a minimizzare la violenza da parte di uomini apparentemente normali.
Dovremmo essere attivamente coinvolti, sfidando la diffusione di responsabilità, ascoltando le donne e non girando la testa di fronte ai segnali di violenza anche i più lievi. La nostra azione personale è cruciale per rompere il ciclo e creare una cultura di responsabilità e supporto.
A chi è genitore come me, parlo con il cuore: insegniamo ai nostri figli il valore del sacrificio e dell’impegno e aiutiamoli anche ad accettare le sconfitte. Creiamo nelle nostre famiglie quel clima che favorisce un dialogo sereno perché diventi possibile educare i nostri figli al rispetto della sacralità di ogni persona, ad una sessualità libera da ogni possesso
e all’amore vero che cerca solo il bene dell’altro. Viviamo in un'epoca in cui la tecnologia ci connette in modi straordinari, ma spesso, purtroppo, ci isola e ci priva del contatto umano reale.
È essenziale che i giovani imparino a comunicare autenticamente,
a guardare negli occhi degli altri, ad aprirsi all'esperienza di chi è più anziano di loro. La mancanza di connessione umana autentica può portare a incomprensioni e a decisioni tragiche. Abbiamo bisogno di ritrovare la capacità di ascoltare e di essere ascoltati, di comunicare realmente con empatia e rispetto.
La scuola ha un ruolo fondamentale nella formazione dei nostri figli.
Dobbiamo investire in programmi educativi che insegnino il rispetto reciproco, l'importanza delle relazioni sane e la capacità di gestire i conflitti in modo costruttivo per imparare ad affrontare le difficoltà senza ricorrere alla violenza. La prevenzione della violenza inizia nelle famiglie,
ma continua nelle aule scolastiche, e dobbiamo assicurarci che le scuole siano luoghi sicuri e inclusivi per tutti.
Anche i media giocano un ruolo cruciale da svolgere in modo responsabile. La diffusione di notizie distorte e sensazionalistiche non solo alimenta un’atmosfera morbosa, dando spazio a sciacalli e complottisti, ma può anche contribuire a perpetuare comportamenti violenti. Chiamarsi fuori, cercare giustificazioni, difendere il patriarcato quando qualcuno ha la forza e la disperazione per chiamarlo col suo nome, trasformare le vittime in bersagli solo perché dicono qualcosa con cui magari non siamo d’accordo, non aiuta ad abbattere le barriere. Perché da questo tipo di violenza che è solo apparentemente personale e insensata si esce soltanto sentendoci tutti coinvolti. Anche quando sarebbe facile sentirsi assolti.
Alle istituzioni politiche chiedo di mettere da parte le differenze ideologiche per affrontare unitariamente il flagello della violenza di genere. Abbiamo bisogno di leggi e programmi educativi mirati a prevenire la violenza, a proteggere le vittime e a garantire che i colpevoli siano chiamati a rispondere delle loro azioni. Le forze dell’ordine devono essere dotate delle risorse necessarie per combattere attivamente questa piaga e degli strumenti per riconoscere il pericolo. Ma in questo momento di dolore e tristezza, dobbiamo trovare la forza di reagire, di trasformare questa tragedia in una spinta per il cambiamento. La vita di Giulia, la mia Giulia, ci è stata sottratta in modo crudele, ma la sua morte, può anzi deve essere il punto di svolta per porre fine alla terribile piaga della violenza sulle donne. Grazie a tutti per essere qui oggi: che la memoria di Giulia ci ispiri a lavorare insieme
per creare un mondo in cui nessuno debba mai temere per la propria vita.
Vi voglio leggere una poesia di Gibran che credo possa dare una reale rappresentazione di come bisognerebbe imparare a vivere.
«Il vero amore non è ne fisico ne romantico.
Il vero amore è l'accettazione di tutto ciò che è,
è stato, sarà e non sarà.
Le persone più felici non sono necessariamente
coloro che hanno il meglio di tutto,
ma coloro che traggono il meglio da ciò che hanno.
La vita non è una questione di come sopravvivere alla tempesta,
ma di come danzare nella pioggia…»
Cara Giulia, è giunto il momento di lasciarti andare. Salutaci la mamma. Ti penso abbracciata a lei e ho la speranza che, strette insieme, il vostro amore sia così forte da aiutare Elena, Davide e anche me non solo a sopravvivere a questa tempesta di dolore che ci ha travolto, ma anche ad imparare a danzare sotto la pioggia. Sì, noi tre che siamo rimasti vi promettiamo che, un po’ alla volta, impareremo a muovere passi di danza sotto questa pioggia.
Cara Giulia, grazie, per questi 22 anni che abbiamo vissuto insieme e per l’immensa tenerezza che ci hai donato. Anch’io ti amo tanto e anche Elena e Davide ti adorano. Io non so pregare, ma so sperare: ecco voglio sperare insieme a te e alla mamma, voglio sperare insieme a Elena e Davide e voglio sperare insieme a tutti voi qui presenti: voglio sperare che tutta questa pioggia di dolore fecondi il terreno delle nostre vite e voglio sperare che un giorno possa germogliare. E voglio sperare che produca il suo frutto d’amore, di perdono e di pace.
Addio Giulia, amore mio.
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Se capita una volta, è un mostro.
Se capita mille volte è un problema più grande.
È difficile scrivere qualcosa oggi. Non so neanche se sia giusto. Però il 50% della mia bolla è muto. Ed è un silenzio insopportabile.
Non credo sia una mera questione di menefreghismo. È che ignorare è più facile. È che c'è questa cosa che è li, e di cui non parliamo mai.
C'è che nella cultura dello st*pro siamo cresciuti tutti. E quando leggiamo una notizia del genere, non riusciamo a sentirci "puliti".
Certo, non avremmo mai fatto niente del genere. Però anche noi certi paradigmi abbiamo imparato a contestarli tardi, lentamente, da soli. E prima? Prima ne eravamo parte. E un po' ti rimangono addosso, nonostante tutto. Attaccate alla radice più profonda dei pensieri.
C'è che non abbiamo il vocabolario per parlare di queste cose, perché non lo abbiamo mai fatto. Eppure sarebbe così importante cominciare a farlo.
Da uomo a uomo.
Mi torna in mente un ricordo di quand'ero adolescente. Litigavo con la mia ragazza dell'epoca, in mezzo alla strada. Avevamo la voce alta, le lacrime agli occhi, eravamo visibilmente scossi.
Un signore, vedendoci, si mise in mezzo a noi. Provai a spiegargli che ci stavamo confrontando soltanto a parole, ma mi interruppe. Disse: "Qualsiasi cosa sia successa, non ne vale la pena. È un attimo che si rovinano due vite: la sua e la tua."
Quel ricordo mi provoca ancora sensazioni contrastanti.
Da un lato, chiunque sia cresciuto socializzato come uomo, sa quanto sia odioso essere visti come aggressori fino a prova contraria.
È una cosa che ti insegnano fin dalla scuola, appena la tua voce diventa più forte e più grave di quella delle ragazze. E i richiami aumentano e i voti di condotta scendono. E se la persona che ti schernisce è una ragazza, verrai richiamato comunque tu più spesso, perché le tue reazioni sono più scomposte, il tuo corpo è una presenza più ingombrante nel mondo.
Ed è una cosa che ti ricordi quando cresci. Quando camminando per strada, cambi marciapiede o acceleri il passo per superare la ragazza che sta camminando da sola, per non darle l'impressione di starla seguendo.
Dall'altro lato, provai un senso di gratitudine.
Quell'uomo aveva fatto ciò che io vorrei aver sempre avuto il coraggio di fare negli anni seguenti. Intervenire, prima che una situazione di pericolo potenziale potesse farsi pericolosa davvero.
Non conosceva né me, né lei, né il contesto. Aveva visto due ragazzini urlarsi contro e uno dei due aveva un corpo che cresceva di due centimetri al mese e presumibilmente quasi nessuna idea su come gestire quella forza, quegli ormoni, quelle emozioni.
Quante volte ho avuto modo di parlare di questa storia? Quasi nessuna.
Con le mie migliori amiche mi confido, ma ci sono certe esperienze, certe sensazioni che loro non hanno mai provato sulla pelle. Come io non ho provato le loro. Uomini e donne vivono gran parte della propria vita in mondi completamente diversi. E spesso è impossibile raccontarseli del tutto.
Neanche tra di noi. Coi miei amici maschi sappiamo di avere un bagaglio di esperienze comuni. Ma ne abbiamo iniziato a parlare poco, timidamente, recentemente.
Quando cresci maschio, ti insegnano che le emozioni ti rendono debole. Che l'unico modo accettabile di tirarle fuori è la violenza.
Lo insegnano a tutti. E ti insegnano anche che se hai paura, se ti senti rifiutato, non devi chiedere aiuto, non devi dirlo ad alta voce, non devi lamentarti. Chi si aiuta, chi si confida, lo fa in segreto.
Se dovessi descrivere in una parola l'esperienza collettiva di essere un uomo, credo che quella parola sarebbe solitudine.
Io non so cosa significhi essere donna. Non conosco la paura che si vive ogni giorno e quell'ansia terribile e collettiva che hanno vissuto in questi giorni. Per capirla, leggo quello che scrivono loro.
Però so cosa significa essere un uomo. E sono cresciuto anch'io in quella società che rende tanti uomini come me carnefici.
Abbiamo un dovere enorme. Nei confronti delle nostre sorelle. E anche nei confronti dei nostri fratelli, dei nostri figli, dei nostri nipoti.
Di interrompere la catena della violenza, la catena dell'orrore. Di chiedere scusa, per quello che abbiamo fatto e per quello che ci hanno fatto fare. Di dare un esempio diverso.
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kon-igi · 7 months
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SOPRACCIGLIA E BARBA ROSSA
Questa è una storia su di me... a tratti noiosa e/o delirante, autocelebrativa e antipatica per taluni, commovente e sincera per altri.
Nel video che si trova fissato in alto nel mio tumblr, invito chi mi conosce da poco (oppure da molto ma superficialmente) a non confondere persona, personaggio e professionista.
Intendiamoci, non esistono tre Kon-igi schizoidi che in ogni momento non sai con quale interagisci ma di sicuro in questi spazi è molto facile che un muro scrostato e vecchio io ve lo intonachi con stucco veneziano e magari ci allestisca pure una mostra di arte contemporanea con giochi di luci meravigliose... ma comunque rimane un muro vecchio e scrostato, sull'imbellimento fantasioso del quale non ho mai mentito o promesso comodati d'uso a contratto capestro.
Mi piace citare cultura pop, video cringe, videogiochi, giochi di ruolo oppure anime e manga che abbiamo visto o letto in tre...
Ma sono nato nel 1972 e quindi sono mediamente vecchio, anche se non di merda (spero).
Nonostante tutto, difficilmente mi vedrete interagire con persone della mia età che non siano quei quattro famigerati gatti qua su tumblr, che per fortuna hanno resistito dal diventare quei vecchi di merda di cui è popolato il mondo reale e con cui faccio una miserabile fatica anche solo a prendeci assieme un caffè alla macchinetta a base di calcio&figa.
Mi autoelogio nel definirmi uno invecchiato bene... perlomeno nella testa e nel cuore (il corpo vabbe').
Ho imparato a frenare il mio paternalismo, il mio man(kind)splaining e la mia sindrome del salvatore, tenendo a bada anche una certa impiccionaggine nel voler sapere le cose degli altri per condividere ed essere d'aiuto.
Ma come state giusto ora sperimentando, perdo il prezioso dono della sintesi quando devo parlare di cose radicate ben dietro il personaggio, nella parte più profonda della mia persona.
In un post di qualche mese fa, quello in cui raccontavo in tono scherzoso del ricovero di Figlia Piccola, ho preso in prestito da uno dei miei anime preferiti (Le Bizzarre Avventure di Jojo) il concetto di STAND - una sorta di potente proiezione delle nostre energie psichiche dotata di poteri particolari - e l'ho usato come allegoria della sua enorme forza d'animo nel non farsi piegare dal dolore, fisico e psichico.
Continuiamo questo sciocco gioco metaforico e fate cortesemente finta di rimanere stupiti e sconvolti positivamente dalla descrizione del mio Stand e dei suoi poteri...
HEART ON JOHN
Se non lo sapevate ora ve lo dico, la pronuncia in giapponese è molto simile a quella del nome del famosissimo cantante e pianista inglese, a cui ho sottratto il titolo di una delle sue canzoni più famose per definire il suo attacco speciale
ROCKET MAN
Ma prima di dirvi quali sono le caratteristiche di Rocket Man, mi preme spiegarvi il titolo del post, frutto del mio citazionismo colto (ma manco per il cazzo).
Nella mitica serie 'Scrubs', a un certo punto JD si mette assieme a una collega psichiatra e la sua amica e collega Elliot, una bomba a mano emotiva, si mette di mezzo e bulleggia questa dottoressa, affermando che questa può dirle qualsiasi cosa che tanto lei è una donna equilibrata e forte... la camera inquadra la psichiatra che sorride e sussurra a Elliot 'SOPRACCIGLIA', con JD che controbatte 'Ma cosa c'è di male nella parola sopracc...' se non che la camera ritorna un attimo dopo su Elliot singhiozzante e disperata col mascara colato.
Barbarossa, invece, si riferisce a una delle scene per me più toccanti della serie 'Sherlock', quando il protagonista viene ferito quasi a morte da una certa persona (no spoiler per chi si fosse appena svegliato da un coma di 13 anni) e nel suo palazzo mentale rivive episodi del suo passato per cercare di trovare un modo per salvarsi, tra cui l'incontro col suo setter Barbarossa, l'unico essere vivente con cui da bambino abbia mai interagito con amore.
Ecco cosa fa Rocket Man.
Di chiunque entri nel suo raggio d'azione io posso vedere sia le sopracciglia che la barba rossa.
Di chiunque.
Di tutti.
Venite pure avanti con la vostra faccia di cazzo, con le vostre pretenziose idee di merda, con le vostre lamentele autocentriche di persone sfortunate o di individui speciali a cui tutto è dovuto, la cui unica dote è sparare cazzate con un potentissimo filtro instagram che sembra quasi riuscire a cancellare la stupida vacuità.
Il primo pugno manda in frantumi la vostra scintillante armatura di fasulla perfezione, il secondo vi riporta indietro all'ultima persona che vi ha detto di no, il terzo a quando anni prima il mondo vi sembrava pieno di promesse e luce e così via finché davanti a me non ho il bambino piangente a cui è stato negato un gesto di amore.
E quando l'ultimo pugno sembra poter cancellare ogni cosa, io invece vi abbraccio fortissimo e vi riporto indietro al presente, in mezzo ai frammenti di ciò che non volevate essere ma che siete stati costretti a diventare per non sentire il dolore.
Vi piace il potere del mio Stand?
Non l'ho scelto io e nella vita reale ovviamente non ci sono pugni, solo la mia consapevolezza di tutte le vostre sopracciglia e la mia scelta di voler arrivare fino a Barbarossa, accanto al quale giace in solitudine il bambino piangente che era stato felice quell'ultima volta.
Magari non vi sembrerà ma io a quel vostro bambino ci arrivo sempre.
E se suona come una promessa infatti lo è.
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surfer-osa · 23 days
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Ultimo attuale corpo sonoro.
Io: le canzoni d'amore spesso sono imbarazzanti, scontate e francamente limitanti.
Poi diversi anni fa ho sentito questo pezzo e ho cambiato idea.
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Una rosa per ogni verità che ho di Te, Amore mio.
Bufera, profonda, e della mia personale disgrazia pubblico tribunale. Sei la via delle nascite in seno all’infinito, nella bellezza infinita di ogni figlio che viene alla luce. Sei l’oblio dell’estasi di giugno, verginità cieca del primo ansimare, sei sussurro nell’ambra delle vene, costante. Unica verità di esistenza, sei tutta l’impazienza di libertà di questo mondo, Amore mio.
Amore mio, sei l’infarto della mia rabbia e il rancore acerbo del mio liquore: assassinio fecondo, in apocalisse, furia di vendetta e furore di cancro, sei alba al Tuo cancello nelle notti intrappolate, avviluppate alle reti bianche della memoria di Noi due, Amore mio. Amore mio, sei l’impero del male e la fonte di ogni bene; sei ripetizione di ogni mio gesto. In attesa di nuovo destino appartieni alla mia follia e alla mia anima come io appartengo all’Inferno.
Né santo né martire né padre sapranno spiegarmi; ma guardami, Amore mio, Amore mio che sei sempre stata l’unica parte di me disposta a migliorarmi. Guardami, e sarà gioia celeste il Tuo destino. Né santo né martire né padre sapranno spiegarmi; ma guardami, Amore mio, Amore mio che sei sempre stata l’unica parte di me disposta a migliorarmi. Guardami, per trovarTi, come fosse morire.
Una rosa per ogni verità che ho di Te, Amore mio: ma come quando la verità viene urlata e sembra non faccia più alcuna differenza.
Ora, Ora che sai, Dimentica.
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poisonedbybeauty · 10 months
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Caro Fede,
Tanti auguri di buon compleanno e ti dico subito che ti voglio un mondo di bene.
Questo è il mio momento preferito lo sai: mettermi seduta e scrivere quello che non dico a voce perché non so esprimermi, perché non trovo l’occasione giusta, il coraggio e le parole migliori.
Vorrei dirti un sacco di cose belle perché è il tuo compleanno e perché bisogna dire sempre le cose belle che si pensano di un’altra persona anche se ahimè non lo faccio spesso io…solo quando scrivo e sono “costretta” a riflettere e dire ciò che penso senza troppi freni.
Innanzitutto vorrei dirti quanto sia fiera di te per tutto quello che sei riuscito a fare e che stai facendo, per il coraggio di metterti sempre in gioco, per la tua estroversione, per il tuo senso dell’umorismo, per la tua immensa pazienza e il buon cuore che metti sempre in tutto quello che fai.
Ti ammiro veramente per tutte queste meravigliose qualità e riconosco il tuo essere superiore rispetto a me in questo. Se sono qui accanto a te è perché ho profonda stima di te per queste e altre tue mille sfaccettature (oltre che per l’amore chiaro).
Sei la persona a cui mi sento legata più di chiunque altro, mi sento capita, mi sento apprezzata e amata.
Mi sento male all’idea di perdere una persona come te.
Mi spaventa l’idea di andarmene per un anno senza di te che sei la mia àncora dal giorno in cui ci siamo trovati, ma ho bisogno di farlo perché è così che si diventa grandi. So che non è facile essere la mia àncora. 
So di non essere una persona senza difetti e facile con tutte le mie spine e i miei buchi neri, a volte impossibili da comprendere. In alcuni momenti non mi capisco neanche io. Però ogni tanto mi sembra che tu riesca a capirmi più di quanto riesca a farlo io e mi sorprende perché non credo ci siano tante persone che riescano a capirmi, a comprendere i miei momenti bui, il mio umorismo e i miei sorrisi che a volte non lo sono.
Recentemente su Instagram ho letto un post che diceva “Qual è la persona con cui hai condiviso i momenti migliori della tua vita?”. E ti giuro che io mi sono sforzata di pensare a un’altra persona che non fossi tu ma non ce la facevo proprio. Ora non voglio dire che i bei ricordi sono solo con te perché sarei un’ipocrita ma se randomizzando chiudessi gli occhi e pensassi a dei momenti belli della mia vita, sicuramente per la maggior parte di questi ci sei tu nell’immagine nella mia testa. Perché è così che mi succede, soprattutto la sera quando vado a letto. Appena ho pensato a questa cosa non ti nascondo che ho provato dell’amarezza nel pensare che i ricordi più belli ce li avessi con il mio ex ragazzo, però poi ho pensato a quello che mi dice sempre Franci M. ovvero che bisogna essere grati di quello che c’è stato perché non è detto che nella vita tutti possono provare questo tipo di amore che noi abbiamo provato, a non tutti è concesso e non tutti riescono a trovarlo e io e te siamo fortunati e siamo ancora più fortunati degli altri perché siamo qui ora.
Ti regalo alcuni miei ricordi.
Leuven, il sole e il parco, Batman.
Bruges, Gent e il ristorante marocchino ad Anversa.
La quarantena e il campo da golf.
Lisbona, io e te su un motorino a Cascais.
Viareggio, Puccini, io e te sulla ciclabile che andiamo a prenderci una granita.
Sardegna mentre ti guardo uscire dall’acqua entusiasta del tuo snorkeling prima di andare a fare la passeggiata sulla costa fino a Santa Margherita.
Io e te sul Porsche con il vento tra i capelli.
Io, te e Ginevra sul bagnasciuga che ci abbraccia perché giochiamo con lei.
Ne avrei milioni e so che stasera quando andrò a letto e chiuderò gli occhi me ne verranno in mente altri e per 3 secondi proverò una sensazione bellissima che non so spiegarti proprio bene: è come se mi si gonfiasse il petto ma allo stesso tempo mi si stringesse il cuore. Io sono veramente grata. Immensamente grata perché mi è stata concessa una cosa così bella.
Se devo essere sincera pensavo che la nostra relazione sarebbe stata una funzione esponenziale crescente ma a quanto pare le relazioni non sono come la matematica e le cose non sono così “lineari” e forse la nostra equazione è un po’ più complicata di una semplice y = 2^x . Fa niente Fede alla fine sapremo quale sarà la nostra equazione e sarà tutto più chiaro.
Con amore,
Tua Ema/Tati/Bubu.
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immensoamore · 2 months
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Ogni nuova situazione della propria vita necessita di un periodo di riflessione e di assestamento. Credo che veramente nulla avvenga senza un fulcro da cui trae origine per portarci successivamente verso una condizione di cambiamento a cui mai avremmo pensato.
Purtroppo, capita di passare attraverso delle difficoltà e purtroppo non sempre se ne esce integri.
Oggi so che la mia mente ed il mio fisico mi stanno parlando prepotentemente, scuotendo la parte più profonda e facendomi capire che devo chiedere di meno a me stessa, a quella parte perfezionista che non ha mai pace, che cerca sempre di dare e fare il massimo, che ha sempre tante aspettative nelle persone in cui crede.
La mia mente si è rimessa in sesto per pura sopravvivenza, forse per orgoglio e forse per tante cose imparate da non svilire, ma oggi ho necessità di altre cure, altra dolcezza verso me stessa.
E ogni giorno mi ricorderò che basta meno, meno di tutto. Meno è la cosa giusta.
La dose di felicità odierna è che ho ritrovato la mia tisana preferita e la gusto con la gratitudine verso il peggio che mi ha illuminato il futuro.
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ex-disumana · 2 months
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mi tengo sempre tutto dentro piuttosto che interfacciarmi con il problema e superarlo; se una cosa mi dà fastidio non la esprimo, preferisco manifestare il malcontento, il nervoso, l'ilarità
ho un grosso problema con la gelosia, e forse anche con la possessività
io non riesco ad accettare il fatto che possa parlare con altre ragazze, trovarle simpatiche e divertenti, vedere in loro dei possibili punti di riferimento per qualcosa, anche il solo fatto di cercarle, di chiedere loro come stanno e di fargli sapere come invece sta lui
l'amicizia è così, sì, però le ha conosciute dal nulla
non mi piace l'idea che la loro amicizia sia in qualche modo profonda
vorrei che queste ragazze non fossero mai esistite, anche se così fosse stato ce ne sarebbero state altre ed il problema si sarebbe comunque posto
perché io abbia paura di essere sostituita non lo so, le persone vanno e vengono e tutti, se non la maggior parte, se ne fanno una ragione io non lo accetterei, non ne sarei in grado, ed è impensabile per me
il fatto di passare in secondo piano, di non essere pensata così come io penso agli altri, o di non essere più intelligente delle altre persone, più bella, più grintosa, più in tutto
è che mi dà fastidio che si scrivano insieme
magari poi non parlano di niente, non dicono nulla di interessante, però si vedono ogni giorno, le chiacchere possono racchiuderle in quei momenti lì
in fondo loro si vedono, io non lo vedo tutti i giorni,
non mi basta semplicemente
come esco da questo casino?
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sorridimj · 9 months
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la cosa più intima di me non è ne baciare ne abbracciare, è parlarti di me. se ti do il mio corpo posso riprenderlo, ma se ti do i miei pensieri è come darti una parte del mio cuore. tu te ne vai con la parte più profonda di me che non potrò più recuperare
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luluemarlene · 3 months
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… terza parte
Le guardavo ed il mio cazzo era sempre più duro, impaziente! Feci qualche passo in avanti invitato dai movimenti di Lulu.
Lei abbassò il perizoma che le copriva a malapena il buco del culo.
Lo esponeva orgogliosamente racchiuso tra due chiappe luminose. Un buchetto delizioso, pulsante e desideroso di essere profanato dalla cappella del mio cazzo.
Il buco del culo di Lulu mi ipnotizzava, pulsava ad un ritmo costante come un piccolo cuore grinzoso. Pensai a quanti cazzi avesse preso.
Mi avvicinai e le poggiai le mani sulle chiappe, erano fredde, al contatto lei inarcò la schiena porgendo ancora di più il suo culo verso di me. Le vedevo lo spacco della fica bagnata del suo succo, era tanto bagnata che una goccia colava scivolando fra le cosce.
Ginevra osservava silenziosa stringendo a se il capo di Lulu.
“Mario cosa fai? Non approfitti!” Esclamò Ginevra.
“Assapora il gusto della sua fica! Leccale il culo, non immagini quanto lei lo desideri!”
Ero stordito, mi sembrava un sogno, due Fiche che mi coinvolgevano nei loro giochi, nelle loro ripicche.
Mi inginocchiai davanti al culo tornito di Lulu, iniziai a raccoglierle lo scolo della sua fica, ripercorrevo la goccia risalendo in su. Allargai lo spacco con la lingua e la leccai profondamente.
Lei gemeva affondando il viso tra i seni di Ginevra.
La mia lingua ed il viso erano pieni dei suoi succhi, risalii al culo , il suo buco pulsava, vi infilai la lingua scopandolo. Lo sfintere palpitava stringendomi.
“Alzati ! “ esclamò Ginevra!
“Scopale il culo! Non farla godere ora! Puniscila, sfondale il culo!”
Alle parole perentorie di Ginevra mi alzai e liberai il mio cazzo dai pantaloni!
Lo puntai dritto sul culo di Lulu. Le appoggiai la cappella sul buco ed all’inizio spinsi piano, una leggera pressione.
“Sfondala! Lei lo vuole tutto, adesso!”
Spinsi deciso. Il cazzo si fece strada tra le chiappe di Lulu allargandole bruscamente l’ano che si strinse intorno al mio cazzo!
Lulu emise un gemito sommesso e affondò il viso tra i seni di Ginevra.
Inarcò la schiena e cominciai a scoparla profondamente con veemenza. Ad ogni colpo le palle schiaffeggiavano la sua fica fradicia.
Ginevra accoglieva il viso di Lulu che sbatteva sulle sue tette alle mie profonde spinte!
Lulu cominciava a perdere il controllo del suo corpo, il piacere era profondo, il cazzo le apriva le viscere. Uno, due, tre…. un’ultima spinta profonda faceva sparire tutto il mio cazzo nel suo culo.
... e godendo iniziò a squirtare un getto caldo vischioso che bagnandomi mi fece esplodere in un orgasmo senza fine!
Cazzo, mi piace
Potremmo farlo ancora ... Io inizio e voi continuate il racconto
Il più coinvolgente lo pubblichiamo 😁😁👏👏
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sottileincanto · 4 months
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"I believe this heart of mine when it tells my eyes
That this is beauty
I believe this heart of mine when it tells my mind
That this is reason
I believe this heart of mine when it cries at time
That this is forever
I believe this heart of mine when it tells the skies
That this is the face of God"
Ecco io...ho sempre pensato che fosse questo l' amore. Come quella frase ne "Il corvo" (film cult per me e per altri milioni di adolescenti dell' epoca) "Madre è l'altro nome di Dio sulle labbra e nei cuori dei nostri figli", la persona amata è sempre stata per me oggetto di venerazione e profonda devozione. Questo in alcuni periodi della mia vita (devo ammettere quelli in cui mi sentivo più persa) mi ha causato non pochi problemi e una buona dose di confusione, perché non c'è nulla di più facile del trovare chi approfitti del tuo smarrimento. E ancora oggi non sono convinta che sia facile che una persona riesca a comprendere pienamente e ad accettare un simile modo di amare, giusto o sbagliato che sia, ma è una parte così profondamente costitutiva dell' essere che per me è impensabile chiedere a qualcuno di cambiare il proprio modo di farlo (tranne che non sia chiaramente lesivo e in quanto tale sbagliato). Il punto, lo sostengo da diverso tempo, non è soltanto amare una persona, ma amarla in un modo che sia in grado di comprendere e accettare, amarla nel modo in cui ha bisogno di essere amata, amarla in un modo che la renda più libera, leggera, più felice, più autenticamente se stessa. Perché in fondo amarsi vuol dire partire insieme per il viaggio alla scoperta di se stessi e dell' altro nel suo e nel proprio più autentico modo di essere. Senza vergogna, senza pudore e il più possibile senza paure.
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umi-no-onnanoko · 1 year
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Ho deciso di fare questo post per ringraziare i blog che seguo e per dire loro quanto sono speciali:
@animatralefiamme : mi piace l'arte che posti nel tuo blog ed anche il lato più culturale, mi piace trovare i dashboard i tuoi post.
@abbicuradirisplendere : hai un blog semplice e questa semplicità secondo il mio parere lo rende raffinato e completo, complimenti.
@akindofartist : mi piace trovare nella mia dash i tuoi post, dolci e colorati, molte fotografie e belle frasi, mi dà senso di calore e dolcezza.
@al-sapore-di-sigarette : hai un blog molto personale, ti rispecchia, spesso ahimè un po' triste, ma spero per te che la tristezza possa tramutarsi in gioia e sorrisi. Penso anche che vai bene così e devi essere te stesso, un abbraccio.
@amarocaffe : raffinato,classico ed elegante, è molto fine e trovo belli i post che scegli adatti e, sebbene non ti conosca, sono sicura ti rappresentino e rispecchino.
@blog-ragazza-invisibile : hai un bel blog, vario e piacevole nei contenuti: arte, cultura, semplicità, foto ha un bello stile e mi piace ricondividere alcuni dei tuoi post.
@dalprofondodellanima : Hai una bellissima tecnica di scrittura, scrivi bene e mi piace leggere ciò che scrivi e quindi comprenderne il contenuto.
@elestellequantesono : adoro il tuo stile di scrittura, leggere i tuoi post è arricchente e diverse volte ho empatizzato con parti del loro contenuto. Secondo me sei una persona davvero bella da conoscere e profonda, non posso che farti i complimenti per la tua bravura.
@frammenti--di--cuore : i tuoi post sono personali, così come la tua scrittura, penso tu sia una persona vera e piena, nel senso che sei piena di belle qualità che doni agli altri. Abbiamo avuto una parte di vissuto simile tant'è che condividiamo lo stesso ricordo su una stessa canzone e questo mi ha fatta sentire vicina a te.
@frangettaa : il tuo blog mi trasmette positività e solarità, oltre che pucciosissimi gatti, è davvero simpatico e penso ti rispecchi ed è colorato ed apprezzabile.
@hope-now-and-live : Teresa che dire, le tue foto sono stupende e la cosa bella è che portano sempre la giusta luce, i tuoi post e tu stessa trasmetti una luce bellissima, i testi o i tuoi post più corposi sono maturi e profondi, belli da leggere e nei quali calarsi. Sei simpatica e spigliata, ma anche saggia e intelligente, posso dire che sei una persona rara e mi reputo fortunata a seguire il tuo blog e ad aver avuto modo di dialogare con te.
@itsmyecho : contenuti di spessore, post di diversi contenuti e tutti che portano ad una riflessione, profondità delle risposte e dei contenuti è stimolante ragionare sui vostri post e comprenderne il senso profondo.
@imponderabile : blog dolce e personale, mi piacciono i tuoi post e mi dai la sensazione di essere una bella persona e molto dolce, per quello che ne percepisco.
@lettersandpostards : hai un bel blog bilanciato tra post inglesi ed italiani, paesaggi e frasi, è bello da scorrere e spesso ho anche avuto modo di inserire reblog dal tuo blog di bei post. Ho anche avuto modo di parlare con te e sei una persona semplice e piacevole con cui intrattenere una conversazione, maturo ed intelligente.
@littlespotsofmylife : seguo da poco il tuo blog, ma i tuoi post mi piacciono molto, sebbene quelli in spagnolo debba tradurli per comprenderli, non conoscendo la lingua.
@lunamarish : mi piace l'accuratezza dei tuoi contenuti e la loro scelta, è sempre piacevole ritrovarli nella dash e poterli leggere ed apprezzare.
@lasagnefrittee : ti percepisco solare e simpatica, il tuo blog è artistico, fai e posti delle belle foto, ti piacciono manga ed anime ed il Giappone e già solo per questo adoro il tuo blog in più sei una ragazza gentile.
@momentidicri : quotidianità,belle foto e maturità, mi trasmettono serenità i tuoi post ed il tuo blog è come un piccolo angolo rilassante.
@mynameis-gloria : seguo il tuo blog da pochissimo, ma mi piace il calore che si intravede nella luce delle foto e anche i tuoi post, penso sia un bel blog il tuo.
@nochkoroleva : soprattutto belle citazioni e frasi, ma in generale è un blog ben curato e colto, davvero bello ed un piacere seguirlo.
@piantisorrisiparole : personale, un po' triste, emotivo e vasto di contenuti, bei post significatici anche nella loro brevità o semplicità, un abbraccio.
@piccolacombattentesblog : blog colorato,ricco di amore e tenerezza, mi piace la sua impostazione e ciò che posti o riposti è come una carezza sul viso.
@persotralestelle : Adoro come gestisci il tuo blog ed ha sempre bellissimi post, foto, paesaggi e frasi che più di una volta riposto a mia volta, davvero bello.
@piantarampicante : nascondi una grande bellezza interiore, scrivi bene ed è piacevole leggerti, non vergognarti di come sei poiché vai bene così anche con le tue fragilità.
@princessofmistake : letteratura e cultura usufruibile da tutti, ti ringrazio perché per mezzo dei tuoi post ho potuto avvicinarmi a testi ed autori a me sconosciuti, grazie.
@pestobarilla : sei vera ed è vero anche il tuo blog, solare e simpatica, è piacevole scorrere tra le tue parole e le tue foto, sei sempre te stessa.
@pioggia-di-vita : tesoro mio sei una persona un po' buffa, che c'è sempre, che ti ascolta che ti interessi davvero agli altri e si vede anche nel tuo blog che è proprio come sei tu, energico.
@quafafreddoesonosolo : non seguo da molto il tuo blog, ma è un blog piacevole ed in alcuni tuoi post posso rivedermi o rispecchiarmi.
@ragazzoarcano : seguo con molto piacere il tuo blog,sia le citazioni agli autori che le foto della galassia o comunque astronomiche che gli altri post sono sempre da apprezzare e molto spesso mi capita sia di rebloggare i tuoi post che andare a conoscere autori di cui riporti le frasi, grazie.
@scappandodaquestarealta : belle frasi, mi dà l'idea che tu sia una persona almeno tanto profonda quanto i tuoi contenuti.
@shadowofablackwolf: belli i post sui lupi,tanta musica e paesaggi, tu sei un tesoro di amico e ti voglio tanto bene. Bei post per una bella persona.
@staystrongwarrior : post un po' scritto da te, un po' no, ma tutti che rispecchiano quella che sei tu, bel blog e bella tu. Sei fortissima e sono davvero orgogliosa di poter essere amica di una persona quale sei tu.
@sacredheart-97 : i tuoi post sono talvolta duri da leggere perché tante volte, lo testimoniano i likes che ti lascio, mi rispecchio o rivedo in certe cose che posti, è un bel blog, ti abbraccio e spero tu possa sorridere più spesso.
@therefore-farewell: bei post, belle citazioni e frasi anche d'autore, hai un blog davvero piacevole da scorrere e leggere.
@thesmellof-silence : hai un blog davvero piacevole ed i suoi contenuti lo sono altrettanto, per questo mi piace seguirti e rebloggare da te.
@tuseisolotu : tante belle foto, bei post e blog he mi piace vedere tra quelli che seguo, trovo molti dei tuoi post davvero belli.
@un-mei-no-akai-ito : sei molto simile a me, hai un blog colorato, kawaii, aesthetic ed è un bellissimo mix, sei sempre gentile e piacevole, abbiamo gusti molto simili.
@ulricrank : sai già tutto, però scrivi bene, ultiamamente purtroppo non posti più i tuoi scritti ed è un peccato, tuttavia resta un bel blog e tu una bellissima persona.
@vaerjs : è bello vedere il tuo impegno, fai delle foto bellissime e ritengo, nono conoscendoti, tu sia una persona matura e sulla quale si possa fare affidamento, mi sento di farti i complimenti per la donna che sei.
@vita-sardanapalesca : artisticità, bellissime foto con soggetti d'arte, personalità bella colorata.
@vivimaperchi : hai dei bei post piacevoli così come il tuo blog, davvero piacevole.
@zibaldone-di-pensieri: blog un po' matto così come lo sei tu Ross, ti voglio un mondo di bene, non cambiare mai e resta così un po' incasinato ed ironico.
@whoslexa: mi piace leggere i tuoi post e se posso anche consigliarti, sei te stessa anche con le tue piccole ansie e paranoie, ciò ti rende autentica, bei post.
@50-sfumature-di-indaco : belle frasi, anche in inglese, contenuti che rendono il blog davvero interessante.
@fabrissio4 : grande lavoratore, sensibile e buon ascoltatore, amante della natura, il tuo blog rispecchia chi sei e cosa ami. Sei una persona su cui posso sempre contare ed un buon amico. Ti voglio bene.
@your-smile: mi piace ciò che scrivi, i tuoi post e che sei una bella persona e ti stimo già lo sai no?
@9760km : bel blog con bei contenuti, profondità ed eleganza per me stupendo.
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diceriadelluntore · 6 months
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Storia Di Musica #298 - X, Under The Big Black Sun, 1982
Le due voci di oggi, nel percorso mensile di scoperta dei gruppi in cui la voce leader è maschile e femminile, rappresentano il duo più spettacolare, più estremo e più stupefacente (in molti sensi). Furono agli inizi degli anni ’80 la nuova sensazione della musica punk americana (che ricordo aveva caratteristiche molto diverse da quello europeo, musicali si, ma soprattutto ideologiche). La storia parte con John Nommensen Duchac, un musicista statunitense cresciuto nei dintorni di Los Angeles. Nel 1978 in piena stagione punk insieme ad un chitarrista rockabilly che collaborò con Gene Vincent (quello di Be-Bop-A-Lula) e Etta James, Billy Zoom, e un batterista che ama il country e il blues, D.J. Bonebrake, inizia a suonare nei locali alternativi di Los Angeles. Nel 1979 l’incontro con una poetessa beat (definizione sua) Christene Lee Cervenka, che viene convinta a cantare. Lei cambia il nome in Exene Cervenka, John in John Doe, che è il nome usato negli USA per indicare un uomo la cui reale identità è sconosciuta. Scelgono un nome per il loro gruppo del tutto coerente con la loro idea di apparire enigmatici e “qualunquisti”: X. Con questo nome incidono i primi due singoli, Los Angeles e Adult Book, che comparivano in una compilation dal titolo Yes L.A., la risposta sarcastica ad un progetto simile sulla new wave newyorchese, che si intitolava No New York prodotto da Brian Eno. L’incontro decisivo avviene al Whisky Club di Los Angeles dove li vide suonare Ray Manzarek, colonna dei The Doors. Con il suo aiuto firmano un contratto discografico e nel 1980 esce Los Angeles. Album epocale anche per la iconica copertina (una X in fiamme su sfondo nero) la band mostra il suo lato alternativo allo stesso punk: mini storie nichiliste (Your Phone’s Off The Hook, But You’re Not), inni alla malinconia (The Unheard Music, Nausea, costruite anche con il Farfisa in stile Doors di Ray e usate recentemente in documentari e in famose serie TV), la ripresa di Los Angeles e una cover arrabbiata di Soul Kitchen come omaggio al maestro in consolle. Critica e pubblica sono estasiati e gli X iniziano ad essere la prima vera sensazione del punk californiano. Sull’onda di Los Angeles, nel 1981 la band replica con Wild Gift. Stavolta la copertina è a colori accesi, sempre con Manzarek in produzione, il disco è tutto dominato dai duetti acidi di John Doe e Exene, e musicalmente il punk rock si alterna a momenti dove l’amore di Zoom per il rockabilly ha la meglio (In This House That I Call Home), con due dediche speciale alla città degli angeli, mai così decadente come in Universal Corner e Beyond And Back. Anche questo disco è un successo di critica e pubblico. Alla prova del nove del terzo album, arriva l’atteso capolavoro.
Under The Big Black Sun esce per la Elektra (la casa discografica dei Doors, ultimo regalino di Manzarek) nel 1982: in copertina un disegno del famoso Alfred Harris. Under The Big Black Sun è un album che sulla solita base schizzata e veloce del punk innesta altri stili, per un disco seminale per le generazioni successive: la meravigliosa Hungry Wolf e Motel Room In My Bed sono super rock e tutte giocate sui duetti vocali tra Doe e Exene, e dominati, soprattutto la seconda, dalla stupenda chitarra affilata di Zoom e il drumming di Bonebrake. La poesia del duo si districa tra sbavate storie d’amore, finite spesso in adulteri (Riding With Mary) o nella desolazione di una metropoli che è nerissima e maledetta (Because I Do). La sorella della Cervenka, Mary, morì durante le registrazioni, e a lei Exene dedica la toccante Come Back To Me (dove compare addirittura un sax). Zoom giganteggia anche in Real Child Of Hell e nella famosa How I (Learned My Lessons). C’è spazio anche per una “ballata” (The Have Nots) e per una ripresa di un brano blues (passione profonda di Doe, che con i due maschi della band farà due dischi di country blues con il nome The Knitters) Dancing With The Tears In My Eyes, di Dubin e Burke, nel repertorio di Leadbelly. Il momento magico continua con il successivo More Fun In The New World (1983) in cui si vira più verso tematiche sociali e non più solo personali, con due canzoni che diventeranno famose, The New World e una cover di Breathless di Jerry Lee Lewis, usata nella colonna sonora di All'Ultimo Respiro, remake americano del 1983 del classico di Godard Fino All'Ultimo Respiro, con Richard Gere protagonista. Di questi quattro dischi la celeberrima e mai troppo ringraziata etichetta discografica Rhino ha ripubblicato tutti i dischi rimasterizzati, con l’aggiunta di numerose chicche, anche live. John Doe ha affiancato alla carriera musicale anche una da attore, con ruoli anche in film famosi (Il Duro Del Road House, L'Ultima Volta Che Mi Sono Suicidato, Boogie Nights - L'Altra Hollywood tra gli altri) e ha partecipato a due serie TV molto famose qualche anno fa come Roswell e One Tree Hill. Exene Cervenka invece ha pubblicato diversi libri di poesia. Fino al 1985 i due erano anche sposati (poi la Cervenka sposerà Viggo Mortensen, da cui si separerà a sua volta), e non mi sembra un caso che dopo la loro separazione quel mix speciale e imprevedibile di punk e poesia di cui erano capaci sia diminuito. Date un ascolto ai loro lavori, tra l’altro in pieno stile punk durano pochissimo (Los Angeles in versione originale 27 minuti).
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stringimi-lamano · 9 months
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Ho bisogno di dirlo a qualcuno. Ho bisogno di raccontarlo.
Sei tornato tu, e non importa come, né perché. Sei tornato nel mio cuore, e adesso è tutto in subbuglio, tutto in disordine, tranne il cuore. Quello ha trovato casa, con te dentro.
Non ci voglio stare in una vita senza viverla con te. Ma come faccio? Cosa ne faccio di tutto l'amore che mi porto dietro da più di dieci anni?
Non è svanito. Non è mai svanito dal mio cuore, è sempre lì presente a stringermi, a farmi sentire la sua presenza. È pieno, colmo di te.
Vorrei sapere cosa pensare, ma ho la mente annebbiata. Vorrei bere per poter dimenticare anche solo per un attimo i tuoi occhi, che oggi cercavano i miei. E io lo so.
Ho visto.
Ma non potevo guardarti. Tu eri con lei. E io rimango io: la ragazza più incasinata, contorta e problematica che ci sia.
Eppure tu qualcosa in me ci trovavi, e non lo so cosa fosse. Eri curioso, eri tu. Non dimenticherò mai tutto quello. Come si dimentica un amore così grande?
Prego Dio, lo pregherò tutti i giorni, affinché io possa stare con te. Perché tu mi rendi felice a prescindere da tutto. Perché tu sei diverso da qualunque altra persona io abbia mai incontrato. E sei tu, nel tuo strano modo di essere così te, che mi hai fatta innamorare proprio come un tempo. Senza accorgermene. Mi guardavi, e io mi stavo innamorando.
E quel colpo di fulmine mi colpisce ogni volta che ti vedo, sempre come se fosse la prima volta. È incredibile che a distanza di anni tu scaturisca in me tutto questo, eppure è così. Provochi in me qualcosa di travolgente e forte. E non è passione. Non è fisico.
Parte dell'anima, dalla tua essenza. È come se Dio ti avesse creato per me. Perché ogni tuo lato, spiraglio, dettaglio, particolare, è fatto per me. Combacia con la parte più profonda della mia anima.
Non smetterò mai di amarti, anche se non sei mio, e anche se probabilmente non ti avrò mai.
Non ho mai smesso di credere nei miracoli, e non lo farò adesso. Voglio credere che ci sia una speranza per questo amore, gliel'ho sempre voluta dare, la merita.
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nineteeneighty4 · 7 months
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Questa collana ha trent'anni. Ha subìto, quattro traslochi, due dimenticanze (la prima risalente all'adolescenza, la seconda a ieri quando dopo aver trascorso un'intera giornata con il mio ragazzo l'ho ritrovata nello stesso luogo in cui ero corsa a cercarla poche ore dopo averla smarrita) ed è stata sottratta più volte alle grinfie di una zia che la voleva tutta per sé. Aspettavo il momento giusto per indossarla, perché il sole è sinonimo di vita, positività e allegria. Nella mia vita nulla è mai avvenuto per caso. Non credo nel destino, e nella casualità. Ognuno è ciò che SCEGLIE di essere (in base al libero arbitrio), ciascuno ha una propria indole e tutti, in un modo o nell'altro, scegliamo se assecondarla o meno. Io ho sempre dato retta alla parte più vera di me : alla Chiara umana, alla bambina capace di stupirsi per un gesto o una parola. Alla ragazzina che non vuole entrare in nessuno schema prestabilito, e che non ci tiene a contrarre obblighi morali o giuramenti ma che di fronte alle ingiustizie è sempre pronta a difendere i più deboli. Viste, quindi, tutte le tempeste che ho dovuto attraversare, dati i baratri nei quali sono incappata più volte senza mai perdere di vista L'ESSENZIALE, e data la profonda conoscenza del buio in cui mi sono riscoperta più lupo che pecora, posso finalmente dire che il sole che ho indosso è un monito. Serve a ricordarmi- come dice Mezzo- che" metto i passi in modo da non circondarmi mai (e) continuo a fare passi in modo da inseguirmi sempre".
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fee-ling · 5 months
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Come posso spiegarmi se io stesso non riesco a comprendere la desolazione che mi opprime? La mia voce non può diventare più profonda in tali aree. Sono nato complicato, sono nato rotto, sono nato malato, non posso dire di più. Ma sono anche nato amando, volendo far parte di un mondo a me estraneo, volendo abbracciare le mie utopie. Sono nato con un'anima tormentata dall'oscurità. E come potrei non nascere così se da quando hanno cercato di concepirmi non ci fosse nessun corpo che volesse ospitare il mio etere?
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