Tumgik
#mezzo vuoto
lunamarish · 2 years
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Una vecchia domanda: il bicchiere è mezzo pieno o mezzo vuoto? Risposta: Chi se ne importa? Importa davvero se il bicchiere sia mezzo pieno o mezzo vuoto? La questione è se placa o no la tua sete.
Larry Winget
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frogcoded · 10 months
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sono andata a buttare l'umido e ci stavano letteralmente le larve io mi ammazzo voglio tornare in italia
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deathshallbenomore · 2 years
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gente che si mette a fumare esattamente di fianco a te quando c’è letteralmente tutto lo spazio del mondo per sedersi: perché.
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omarfor-orchestra · 2 years
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Comunque urge tornare in quel di Campania perché non mi ricordo manco in che paesi ero stata
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princessofmistake · 4 months
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Vorrei mancarti
E non te lo nascondo, vorrei mancarti quando ridi, quando sei triste o stanco, quando hai proprio tutto tranne che me e se te ne accorgi avverti un vuoto dentro. Vorrei mancarti quando fai tardi e quand'è troppo presto, perché tu capisca che essere fuori tempo è drasticamente importante anche per due come noi. Noi che, per quanto amore provassimo, non riuscivamo a non essere in anticipo oppure in ritardo su tutto: tu sui miei dubbi che risolvevi troppo tardi, io sui tuoi sorrisi veri che notava quando ormai si erano già spenti.
Vorrei mancarti quando la notte guardi la luna e senti che c'è qualcosa che non hai, che non hai più, che non sai se ce l'hai avuta mai. Vorrei mancarti quando sei in mezzo agli altri, altri che non hanno i miei occhi, che non sono me e che non mi somigliano nemmeno un po', e ti pesa, non te lo aspettavi, ma ti pesa.
Ti vorrei mancare quando tutta quella folla che hai intorno ti fa sentire solo al mondo, quando sei distrutto, sfatto, in discoteca da solo, oppure in compagnia nel letto.
Vorrei mancarti quando in piena notte ti svegli e allunghi il braccio per cercarmi.
Vorrei mancarti quando non sai che ti succede ma non ti va più di ascoltare la gente parlare, e vorresti solo spegnere il mondo e gettarti dentro ad una fotografia, quella che hai bene nella testa, di noi che ridiamo da tristi, di noi che sorridiamo da felici.
Io ti vorrei mancare perché significherebbe che t'è importato, che t'è importato tanto, che è stato doloroso ma incredibilmente speciale. Io ti vorrei mancare perché mi manchi. Più o meno tutto il tempo. E mancarsi, mancarsi in due, significa appartenersi.
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angelap3 · 1 month
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Non la leggerà nessuno...è troppo lunga
Noi siamo nel nostro corpo e anche fuori. Non c’è nessuno che raccoglie il sudore con cui abbiamo aperto la portiera di una macchina in un pomeriggio estivo, non c’è nessuno che conserva lo sguardo con cui abbiamo guardato un cane in un’alba invernale. La nostra vita non ha un dio che la segue e neppure un dio che la precede. Si svolge in disordine, nel disordine delle altre creature. Da qualche parte c’è un albero che potrebbe rimproverarci di avergli staccato una foglia in un momento di distrazione. Non ricordiamo il nome di un vecchio che davanti a una fontana riempiva una bottiglia d’acqua. Non c’è un deposito per queste scene.
Ora ho il cuore come un pulcino e la punta si solleva, si apre, come se potessi nutrirlo di qualcosa. Posso solo scrivere, caro mio cuore, non posso darti altro a quest’ora. Sono le due di notte, non posso chiamare nessuno. Qui non ho neppure la connessione, non posso connettermi con qualche nottambulo in rete. Domani mattina, se vuoi, possiamo andare in un paese. Facciamo quello che abbiamo fatto sempre. Io guardo e tu se vuoi mi fai paura, mi fai credere che ti stai spaccando, lo hai fatto tante volte. La morte passa per il cuore. O forse sei tu caro mio cuore a passare per la morte e io ti seguo mentre fingo di fare la mia vita, io sto con te, cerco di proteggerti perché sei tu che mi fai camminare, sei tu che ti gonfi nell’amarezza e ti fai timido nella gioia. Ora io potrei dormire, lasciarti solo in questa stanza. Non so cosa fai di notte quando non ci sono, quando mi giro nel letto per finire un sogno. Io e te insieme non abbiamo risolto niente, non ci siamo dati nessuna felicità, l’abbiamo sempre evitata. Io e te quando stiamo con gli altri siamo a disagio, perché parliamo tra di noi e non con loro. Ora tu sei diventato una ripida salita e vorresti che io salissi fino in cima. A volte ti fai lago con un mulinello in mezzo. E mi ricordo di quando stavi appoggiato al centro di una ragnatela. In macchina, quando prendevo un fosso, temevo che potessi cadere, come se nel corpo ci fosse il vuoto, come se avessi solo te caro mio cuore nel mio corpo. Per farti spazio me ne sono uscito pure io dal mio corpo, non so quando è accaduto. E non ho lasciato entrare niente, è un cinema senza sedie il mio corpo, una chiesa senza banchi. Sei di nuovo deluso questa sera, lo so, tu ti fai sempre deludere. La realtà non è il tuo posto, non so se il tuo disagio dipende da come marcia il mondo, penso che sia per altro, e non lo sappiamo né tu né io cosa sia.
Ora mi fai male o sono io che ti faccio male. Io so che non sei un muscolo ma una bestia. Chi vede in me una bestia è perché sta vedendo te. Io quando scrivo cerco di farti vedere, mi piace esporti ma non ci riesco. Come si fa a dire quello che sento adesso sulla tua punta, un misto di amaro e debolezza, una crepa e un coltello, tu sei una voragine con me dentro. Ma ogni cuore ha un peso, ogni cuore si strofina a un muro, ogni cuore ha un buio alle sue spalle che nessuno illuminerà mai. I cuori sono come i paesi, non ce ne sono due uguali. Comunque dovremmo farcela ad arrivare fino a domani e può darsi anche che ci sia il sole. Lo so che il sole ti piace e ti fa stare tranquillo. Non saremo felici, stanne certo, ci sarà sempre qualcuno che proverà a incentivare la nostra pena, a sminuire la gioia appena accenna a prendere corpo. Non sono paranoico, credimi, è che forse io e te non stiamo bene insieme, sappiamo solo spiarci, siamo troppo gelosi uno dell’altro. Ora non so più che dirti, che dire. Non ti so dare una soluzione, un luogo, una vita che ci possa esaudire. Posso darti la mia impazienza come tu mi dai la tua. So che fino a quando moriremo sarà sempre così, non avremo pace. E va bene, lo abbiamo detto, lo abbiamo ripetuto, chi voleva saperlo lo ha saputo...
Franco Arminio (Lettera al mio cuore)
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fiorenellanotte · 8 days
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“Ti diranno che tutto passa. Ti diranno che tutto passa ma non ti diranno dove. Passerà nelle vene, nelle ossa, tra i contorni del tuo viso, in ogni muscolo, in ogni goccia di sangue, tra i tuoi sorrisi, nelle tue lacrime, attraverso quel vuoto che scaverà nello stomaco. E passerà senza pietà, senza chiederti il permesso. E passerà, e ti cambierà. E resisterai, e passerà. Avrai nuovo inizio, un’altra vita. Ma nelle giornate no, in un momento di crisi, in un attimo di debolezza… beh, solo una cosa ti tornerà alla mente. Un segno sul cuore, una cicatrice rimarginata ma mai guarita. Il desiderio più grande, una stella cadente, la monetina lanciata nella fontana, le striature bianche nel cielo. Un nome e un paio d’occhi. Perché, ragazzo mio, alcune cose finiscono. Ma altre, semplicemente… finiscono di meno. E saranno l’eco assordante del silenzio con cui fingerai non ne sia mai valsa la pena. Vedrai la tua stessa casa bruciare, senza poter far nulla per salvarla. Ti sentirai stupido quando ascolterai le stesse vecchie canzoni, quando avrai paura del buio e ancora di più della luce, quando piangerai in mezzo alla gente con gli occhi asciutti. Ma proprio in quelle giornate no, in quei momenti di crisi, in quegli attimi di debolezza… quando vivere non ti basterà più, allora ricorderai. E scaverai nel tuo passato, e ti farai del male. Lo farai. Dovrai. Perché dimenticare è impossibile. E ricordare è il solo modo che esiste per imparare a non farlo più.”
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kon-igi · 2 months
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Buongiorno Doc. Volevo sfruttare il volano dell'eco dei tuoi ask, per poter dare un piccolo messaggio a chi soffre di acufene. Ho notato che qui sembra essere un popolo in aumento e come tu ben sai, di questo "fischiettante" disagio, ne soffro pure io.
Quindi: "MOMENTO ESPERIENZE DA RACCONTARE"
Premesso che ci convivo da più di quattro anni e già da tre, tre e mezzo, nemmeno mi ricordo di averlo, l'altra notte ci brucia uno stop in contromano e senza casco, un signore che avrà avuto si e no una cinquantina d'anni. Lo raggiungiamo, solito cazziatone introduttivo prima di procedere, quando noto che la persona in questione stava per iniziare a piangere. Alchè, con i suoi documenti in mano gli chiedo se ci fosse qualcosa che dovevo sapere.
ACUFENE
Da dieci giorni, sto povero uomo stava impazzendo, al punto di essersi dimenticato il casco in ufficio e girare a vuoto per la città senza un ordine ben preciso. Preso da parte allora gli ho raccontato quello che ho passato, l'ho fatto sfogare, mi sembrava sollevato quando gli ho riferito che avevo passato lo stesso problema (senza infrazioni al codice della strada però) e che pian pianino, il "problema" che in realtà non è un problema ma solo una rottura di minchia, sarebbe rientrato e tra non molto tempo, ci avrebbe serenamente convissuto.
Dopo una decina di minuti ed un abbraccio poco professionale, ma molto umano, la persona aveva smesso di piangere, mi sembrava più disteso e mi aveva risposto che quella conversazione gli aveva fatto bene, ché nessuno gliel'aveva spiegata così bene.
Con questo cosa voglio dire? Parlatene o voi che sentite per tutto il giorno un treno a vapore del Far West, cercate persone che hanno sto simpatico amico di viaggio e condividete con loro il vostro INIZIALE disagio. Vedrete che le cose inizieranno a cambiare e quello che per voi può sembrare un fatto insormontabile, diventerà un fattore particolare di voi stessi.
Poi comunque la patente gliel'ho ritirata XD
Scherzo ;)
@openmindwildmind
@frauigelandtheboys
@acribiaatomica
@holdchins
@parentesidiunpassatolontano
@druzya
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fuoridalcloro · 10 months
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“Le vie di mezzo servono a non prendere la strada giusta, quella che ti porta dritto dove vuoi e devi andare. L'essere umano è un maestro nel girare a vuoto pur di non raggiungere l'obiettivo che lo terrorizza”.
Lorenzo Marone - La tentazione di essere felici
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anima-complicata-80 · 2 months
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"Buongiorno a chi si sveglia col sorriso
o nonostante tutto ci prova,
a chi affronta le sfide,
a chi cade e si rialza più agguerrito di prima..
A chi il bicchiere mezzo vuoto se lo beve a chi lotta per i propri ideali e a chi non si fa cambiare per piacere agli altri..." 🖤
Buongiorno anime preziose ~☕️~
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Non bisogna discutere se il bicchiere
è mezzo pieno o mezzo vuoto,
bensì decidere con chi bere quello che resta.
🍷
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falcemartello · 6 months
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MOOD
Mezzo pieno o mezzo vuoto? 🤔
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belladecasa · 3 months
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Perché ti reputi non fidanzabile?
È un giudizio sul mio conto che ho sviluppato sulla base delle mie esperienze pregresse che consistono principalmente di una relazione durata quasi cinque anni che ha minato molto la mia autostima (nel linguaggio corrente si direbbe “tossica”) e quindi ha improntato in me la convinzione di non poter essere desiderabile nel lungo termine per tutta una serie di presunte caratteristiche negative che il mio ex mi affibbiava (sono stupida, sono incapace, non sono interessante ecc). In più, non so in ragione di cosa, mi sono resa conto che le persone tendono ad infatuarsi di me, ma di solito questo pseudo innamoramento ha breve durata e mi lascia (a volte) nel mezzo di amori non corrisposti che appunto confermano il mio pregiudizio di essere indesiderabile nel profondo. Quindi mi vedo e penso non fidanzabile a ragione di tutti questi trascorsi, e in più perché sono periodicamente depressa e non vedo la possibilità di condividere questo dolore con nessuno. Nel dolore depressivo sono sempre stata sola o comunque nella paura che svelandomi potessi allontanare chi avevo vicino. Vivo le relazioni con ansia da prestazione e non ne posso più preferisco stare da sola, ma mi contraddico perché non c’è mai un periodo della mia vita in cui non mi senta o non scopi con qualcuno probabilmente perché non so affrontare il vuoto che ne deriva, quindi alla fine sono sempre in coppia ma sempre fondamentalmente da sola e perché sto dicendo tutto questo a una capra?
Torno un’oretta dopo ad aggiungere questa motivazione espressa da uno molto simile a me (e infatti si è suicidato) che però sa scrivere un po’ meglio:
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ricorditempestosi · 6 months
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non chiederti se il bicchiere è mezzo pieno o mezzo vuoto, ma con chi bere quello che resta
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canesenzafissadimora · 3 months
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Io… ho immaginato spesso di parlare con te in questi anni. Parlavo con te a fior di labbra ogni volta che ero sola. E adesso invece non so più che cosa dire. Non mi viene niente. Era più facile senza averti di fronte. Immaginavo perfino che tu mi rispondessi. Facevamo lunghe conversazioni… tu ed io. Era come se tu fossi presente. Con la tua voce, il tuo viso, il tuo odore. Udivo la tua voce. A volte la tua voce mi svegliava di colpo. Mi svegliava nel mezzo della notte quasi tu fossi nel mezzo della stanza con me. Poi, un po' alla volta, non riuscii più ad immaginarti. Provavo… ma qualsiasi tentativo era inutile, il buio restava vuoto. Non ti sentivo più. Così… così la smisi. Smisi di parlarti. Tu… tu eri scomparso. Ma da quando sono qui, sento la tua voce sempre. Ogni uomo ha la tua voce.
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David Foster Wallace
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