Non so niente, non capisco niente e non mi ricordo niente
Non mi ricordo perché stavo male,ho ritrovato una canzone che ascoltavo in uno dei miei periodi brutti, e stavo provando a parlarne con un mio amico, volevo raccontargli di cosa mi passava per la testa: perché stavo male, quanto è durato, chi avevo con me, eccetera eccetera... Non mi ricordo niente, mi ricordo solo le sensazioni fisiche della tristezza che provavo, mi ricordo che mi facevo male, che avevo due amici e che non parlavo più con nessuno, a casa o a scuola, non ero da nessuna parte con la testa, facevo solo assenze e se ero presente a scuola non c'ero effettivamente con la testa. non mi ricordo i pianti, le grida, le litigate, le sgridate, le conversazioni, i momenti, le serie che ho guardato e soprattutto non mi ricordo perché stavo male, non mi ricordo cosa odiavo, cosa amavo, cosa non sopportavo, non mi ricordo niente niente niente
Mi sembra che il mio dolore non sia stato vero, non mi ricordo nient'altro se non questi piccoli dettagli, odiavo me stessa e la mia vita con tutto il mio cuore e la mia testa, ma non so che cazzo sia successo effettivamente, perché stavo così? non era successo niente nella mia vita in quel periodo, un'onda di negatività mi ha travolta a io sono rimasta sotto a tutto. C'è una frase di Dostoevskij che dice "In realtà le persone hanno bisogno di toccare il fondo per cambiare" io so di averlo toccato e so di star scavando sempre più giù ogni giorno, perché non cambio? forse non l'ho toccato veramente? Quanto devo scendere ancora? Se è così, cioè che non ho toccato ancora il fondo, vuol dire forse che non sto veramente male? che non ho diritto diritto di stare male perché c'è di peggio?
Ho sempre pensato di dover scappare da questa città, dalla mia famiglia,dai miei problemi, dalla mia vita, spesso anche dai miei amici, da tutto proprio, l'unica cosa da cui devo scappare è la mia testa, sono io che rovino tutto della mia vita, sono io che rovino tutto della vita in generale. sono stanca, esausta, di essere così, non so se è colpa mia o se ho bisogno di aiuto perché questa onda di tristezza in realtà non sia vera e propria depressione. Forse sono solo negativa, forse sono solo io che non vado d'accordo con la felicità, si forse è questo, io la felicità in realtà non la voglio.
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non so come mi sento.
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Domani parto per il mio posticino del cuore. Una persona mi ha detto che mi farà bene, "aria nuova e libertà" ha usato come parole. Parole gentili. Non so bene cosa aspettarmi
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Non so chi sono. Non so chi voglio essere...
Non sempre mi accetto per come sono, non sempre mi amo, non sempre sono felice...
Ho tanti difetti e molti complessi derivanti da tutta una vita passata a sentirmi dire che non sono abbastanza...
Però c'è amore nella mia vita... L'amore della mia sorellina e della mia mamma... L'amore dei miei amici, senza i quali non so se riuscirei a sopravvivere... E l'amore del mio fidanzato. Un amore che mi ha travolta proprio quando io all'amore non ci credevo più...
E quindi si, non sono perfetta e non ho una vita perfetta... ma, forse, l'amore mi salverà!
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parole di una lettera. -
..ma quale lettera?
non serve più a niente
ma quante volte lo vorrei
sai cosa succede a una persona che guarda troppo avanti?
che poi non sa come tornare a guardare indietro
perché sa bene che non esiste la strada opposta
avendo capito di aver trovato quella giusta, senza troppi dissesti
tu ora stai solo studiando
ma ne sei proprio sicuro?
secondo me ci provi ancora
a fare quello che vuole giocare con le altre
senza saper giocare
perché poi il telefono nasconde storie
o viene dato all’amico che risolve i casini che combini
ma non è così ogni cosa che tocchi
credi che tutto ciò che fai si diffonde a macchia d’olio
forse perché non trovi le persone giuste per te
che aprono le porte una sola volta
trovi gente stupida
nel senso che ti apre le porte per un ‘per sempre’
vorrei chiederti tante cose,
vorrei chiederti se una come me ti manca
ma non come fidanzata
vorrei chiederti cosa pensi di tutti quei tuoi compagni che hanno una persona con cui poter essere se stessi
ma ho paura
talmente paura da reprimere ogni cosa che scrivo
ogni mio pensiero
che non ti porta a riflettere ma ad avere paura
ma tu non ci pensi mai alle coincidenze?
una volta mi hai detto son felice se conosci qualcuno che ti rende felice
con quella paura negli occhi di chi scappa
ed è vero alla fine mica è una colpa
la colpa è mia
perché potrei davvero credere di farmi bastare qualcuno con cui galleggiare
ma la verità è che vorrei davvero nuotare
e le persone con cui nuotare sono così poche
e allora uno pensa alla sua vita così piena
però non tutte le persone che incontri richiedono tempo
alcune si accontentano di alzare la cornetta soltanto per sentirti respirare
e non per forza di sapere la tua giornata
semplicemente esserci
e avere voglia di non parlare così tanto
quante spiegazioni devo dare alla gente? che noia
ma la verità è che stare da soli ti permette di non giustificarti
e serve davvero?
gli unici legami che vedo durare sono proprio quelli in cui ci si accetta e basta
e sono i più veri
comunque da quando ti conosco abbiamo un’altra cosa in comune
il fatto che quando ho voglia di scrivere robe e dirtele
le mie amiche prendono il telefono
mi dicono di smetterla perché tu sicuramente sei scocciato
e hanno ragione
perché certi rapporti sono mossi dai pregiudizi
pregiudizi e basta
come quando io ti scrivo cose
perché so che sai leggerle
ma sai di cosa?
boh, ti disturbo?
pensi che sia innamorata di te?
pregiudizi del cazzo
e allora non voglio dare un’idea diversa dalle tante che non riesco a smentire così spesso
quindi tengo tutto per me
ma faccio fatica
perché per quanto fragile ed insicura
sono un vulcano assurdo
ma le mie energie si sono spente
ed è meglio così
voglio essere un vulcano per chi lo vuole
però faccio molta più fatica di quanto non si veda
a trattenere quello che ho da dare
soltanto perché verrebbe sgualcito
e se un briciolo di te ho capito
ti starai chiedendo perché vado sempre a capo delle frasi
ma i grandi scrittori non si fanno troppi problemi
lo fanno e basta
e tu ora stai ridendo perché ho ragione
e se non stai ridendo allora ho capito meno di quanto credessi su di te
credi davvero a tutte le mie puttanate?
perché se è così ho una retorica che fa paura
ma quanta realtà c’è in quella retorica?
scherzo, è retorica vera
ma che serve più a te che a me
perché continuo ad essere buona
e a credere che qualcosa che ti smuova ci sia
persino se parte dalla scopata più bella della tua vita
che io non avrei mai potuto darti
ma che forse può servire
tu ci credi?
secondo te le persone possono davvero scopare e arrivare alla parte più intima di sé stesse per poi scoprirsi dopo?
ed io che ho sempre fatto tutto al contrario
ci vuole proprio fegato a starmi dietro
pensando che il sesso serve
ma amore e amicizia fanno sempre metà dell’opera
è davvero un difetto pensare il contrario di tutto?
mettersi in discussione?
ma se ci pensi è questo che mi porta alle persone
tutte le volte
ho preso un telefono nuovo sai?
molto deludente
un po’ come ogni mia aspettativa così insaziabile
quindi mi accontento e cerco di adeguarlo a quel sogno di telefono top che avevo nel cassetto
per farti stare tranquillo e sereno sappi che
ho conosciuto un tipo quando sono scesa a casa
quindi non avere paura delle mie parole
non nascondono nessun tipo di intenzione velata
niente di niente
sono semplici e arrivano
insomma questo tipo
sai quelle persone che non ti dicono niente?
però le mie amiche mi hanno spinta tutta la sera
ed io ho provato a buttarmi
senza pentirmene perché non avevo nessun tipo di stimolo
che noia
poi però mi dicono
vuoi credere ancora di trovarlo nel tuo mondo uno normale?
ed in effetti hanno proprio ragione
chi cucina i tuoi bastoncini findus stasera?
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Non gioco con i sentimenti, ma oggi non riesco a venire da te
Non sei un passatempo, ma non sono pronto ad iniziare qualcosa
@sparireperunpo
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Come devo fare per farglielo capire...
Io la amo da impazzire ma ultimamente da parte sua non mi sento amato, considerato, apprezzato etc...
Non dico che voglio essere il suo primo pensiero al mattino quando si sveglia, ma nemmeno l'ultimo però.
Glielo sto facendo capire in tanti modi ed in tante parole e L'unica cosa che fa... si arrabbia.
Non so con che parole glielo devo dire, non so come parlargli ma non mi sento amato come prima, non mi sento voluto come prima, non mi sento più una persona importante per lei.
Vorrei più sicurezze da parte sua, piuttosto che si arrabbiasse semplicemente.
Parla soltanto, è brava solo con le parole, ma a fatti non cambia mai nulla.
Davvero non so che fare.
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Certo che oh assurdo quanto le consegne da rispettare siano solo degli studenti invece i professori possono fare il cazzo che vogliono
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"E tu come stai?"
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raga ma lo facciamo un gruppo telegram per blue lock?? vi prego così vediamo anche chi ci sarà a lucca o in altre fiere per fare un gruppo cosplay 🥺🥺🥺
@echarie @sasdavvero se volete/potete rebloggate il post così cerchiamo altri fan italiani 🧡
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Sto avendo la più grande crisi esistenziale di sempre in questo momento perché le canzoni che ascolto sempre non sono quelle che mi rappresentano. Sto impazzendo perché non capisco cosa mi piaccia veramente, forse tendo ad ascoltare sempre canzoni che piacciano anche agli altri e non che piacciano solo ed esclusivamente a me? E adesso che ci rifletto io nella vita ho sempre vissuto per soddisfare o per lo meno non disturbare qualcuno, sempre detto cose conformi a quelle degli altri, sempre messo da parte i miei gusti musicali per dare spazio a quelli degli altri, sempre messo da parte le i miei pensieri per non dare fastidio a nessuno. Non so se si è capito, però questa crisi non riguarda solo la musica, riguarda un po' tutto però la musica è sempre stata l'unica cosa a cui non ho mai dovuto pensare perché non pensavo niente prima, adesso anche quando ascolto qualcosa mi ritrovo a pensare a cose da cui stavo cercando di scappare.
Ho fatto un sacco di cose negli ultimi mesi per trovare pace con me stessa, ho chiuso con la mia migliore amica che ritenevo fosse parte del problema, ho iniziato ad andare in palestra per provare a sfogarmi, ho smesso di scappare dai problemi, ho iniziato a socializzare in classe (nei limiti stabiliti dalla mia orrenda personalità e dalla mia introversione di default) ho provato a smettere di farmi male, ho adottato un approccio più ragionevole alla vita invece del solito farmi prendere dall'ansia per cose facilmente risolvibili, ho smesso di pensare alla famiglia che avrei voluto e agli errori che non avrei voluto commettere e ho iniziato a pensare a cosa voglio io dalla vita perché per quanto il pensiero di sopprimermi sia per me alquanto allettante sappiamo tutti che non avrò mai il coraggio di farlo quindi mi tocca avere dei piani per la vita.
Eppure il senso di inadeguatezza non mi abbandona mai. Quando sono in palestra non riesco a pensare ai miei obiettivi riesco a pensare solo a quanto sono sbagliata per questa vita, per questo mondo e anche per la vita che voglio; quando ascolto musica non so cosa ascoltare perché non capisco cosa voglio veramente io; da quando ho chiuso con la mia amica non so più che cosa fare, e ogni giorno mi chiedo se la mia scelta sia stata giusta o meno; i problemi da cui ho smesso di scappare mi fanno sentire scema; ogni volta che parlo con qualcuno continuo a sentirmi diversa e strana rispetto al resto; ci stavo pure riuscendo a smettere di farmi male ma poi sono successe cose e per quanto io la ritenga una cosa inutile a posteriori è anche l'unica cosa che conosco per calmarmi; Ogni volta che cerco di pensare razionalmente una parte di me va in allerta catastrofe; ci provo a non pensare troppo a tutto quello che avrei voluto dalla mia famiglia ma puntualmente mi sento male dal dolore; i miei errori sono i miei dissennatori e per quanto provi a scacciarli con un pensiero felice loro rimangono attaccati a me, cercando di togliermi tutto; ed infine la mia palla al piede, il mio guinzaglio, questo pensiero cupo che ogni volta che ho un problema si presenta davanti a me, mi dice "lascia perdere, non sei abbastanza per questo mondo, ascoltami e segui me, sono l'unica via di uscita Dalla tua testa".
Mi sono stancata di lamentarmi, per oggi finisco così
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non lo so spiegare come sto
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La tristezza di queste giornate inutili che iniziano e finiscono sempre allo stesso modo...
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on memory
sto provando questa cosa chiamata "posto quello che scrivo un po' ovunque nella speranza che la mia scrittura mi disgusti un pelino meno" non so se funzioni onestamente ma tentar non nuoce
qui sotto l'id
[id. un tasto bianco su sfondo blu che legge:
come si memorizza l'asfalto sotto la nebbia
come si ritrovano le vite sotto le macerie
come si canta e ci si vanta della voce stanca
dopo una notte intera a urlare dove dove dove-
-hai messo l'emozione che provavi ieri
se torni indietro con i passi su quei pensieri
di certo la ritroverai e con quella facce nuove
come si memorizzano gli atomi sotto l'elemento
se tutto, il sistema, in funzionamento, il tuo essere
è spento?
fine id.]
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