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#regina in autunno
lunamagicablu · 3 months
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Anima sognatrice, cuore di poeta Che ti confessi ai fiumi E parli d’amore alle pietre Nelle ore profonde e lente Creatura bella e irrequieta regina dei tuoi miraggi Eternamente ammantata da mille chimere Inondata dal trono di questo dolce autunno Nel mentre che tracci mondi mai visti Continuamenre alla ricerca dell’eloquenza dell’anima A te Anima sognatrice Cuore di poeta.
Silvana Rossellini *********************** Dreamer soul, poet's heart May you confess to the rivers And you talk about love to the stones In the deep and slow hours Beautiful and restless creature queen of your mirages Eternally cloaked in a thousand chimeras Flooded by the throne of this sweet autumn While you trace worlds never seen before Continuously searching for the eloquence of the soul To you Dreaming soul Heart of a poet.
Silvana Rossellini 
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deathshallbenomore · 2 years
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la parata funebre per la regina essere come i migliori look autunno-inverno dal 1215 ad oggi
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lamilanomagazine · 1 day
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Milano. Nuova mostra "Iconic Woman" aperta fino al 26 aprile a Palazzo Lombardia, con un omaggio a Carla Fraccia: ingresso gratuito a Spazio Isolaset dalle 10 alle 18.
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Milano. Nuova mostra "Iconic Woman" aperta fino al 26 aprile a Palazzo Lombardia, con un omaggio a Carla Fraccia: ingresso gratuito a Spazio Isolaset dalle 10 alle 18. Aperta fino al 26 aprile, con ingresso gratuito dalle 10 alle 18, a Palazzo Lombardia, la mostra 'Iconic Women' dell'artista Domenico Pellegrino. L'esposizione è allestita presso lo Spazio IsolaSET, con ingresso da via Galvani a Milano. 'Iconic Woman', inaugurata in occasione della Design week, presenta dieci icone pop per dieci racconti, per dieci voci femminili che regalano un'anima alle installazioni luminose. Tra queste, un omaggio a Carla Fracci, grande etoile del Teatro alla Scala che nella sua carriera ha danzato sui palchi più prestigiosi di tutto il mondo. L'artista siciliano Domenico Pellegrino propone una sfida ironica a chi pensa che possano esistere i corpi senza le teste. Le sue 'Iconic women' costituiscono un unico progetto declinato su linguaggi diversi a confronto. I visitatori potranno ammirare i visi di otto donne famose, da Raffaella Carrà a Frida Kahlo e Madonna, da Marylin a Moira Orfei, dalla regina Elisabetta a Barbie, oltre a Carla Fracci. Le donne iconiche sono le protagoniste di originali installazioni in legno e luci a led, 'chiedono un corpo' ad altrettanti racconti di Eleonora Lombardo narrati da dieci donne siciliane del mondo dello spettacolo, offrendo un'interpretazione personale e autentica delle figure che rappresentano, arricchendo così il racconto dell'artista. Hanno prestato la loro voce: Stefania Auci, Giusina Battaglia, Stefania Blandeburgo, Emma Dante, Marianna Di Martino, Donatella Finocchiaro, Eleonora Lombardo, Stefania Petyx, Barbara Tabita, con la partecipazione speciale della figlia dell'artista, Anna Sofia Pellegrino, insieme ai bambini del Teatro Ditirammu. L'aggiunta di dieci dischi in vinile, accompagnati da una selezione musicale curata da Donatella Sollima, direttrice artistica dell'Associazione Siciliana Amici della musica, amplifica l'esperienza dei visitatori della mostra e dona una colonna sonora che integra le storie e i percorsi di ogni personaggio ritratto. Grazie all'utilizzo dell'app Aria Platform, i visitatori potranno accedere a contenuti speciali semplicemente inquadrando i ritratti luminosi, scoprendo contenuti digitali che animano i ritratti delle donne. Sarà possibile ascoltare la voce che legge il testo inquadrando direttamente i vinili esposti. 'Iconic Women' non è quindi solo un allestimento di opere fruibili in modo originale ma un progetto dinamico destinato ad arricchirsi nel tempo, con l'inserimento di nuovi ritratti e nuove storie legate alle città che accolgono la mostra. Dopo Milano, la mostra si sposterà a Favignana e, in autunno, a Palermo. Domenico Pellegrino, nato nel 1974 a Mazzarino (CL) è scultore e creatore di installazioni urbane luminose che raccolgono lembi della cultura mediterranea per trasformarli in pagine contemporanee. Il suo è un lavoro innovativo che trova spunti nella luce del Sud Italia, ma anche nelle luminarie delle feste patronali: le sue opere sono realizzate partendo da tecniche artigianali tramandate di generazione in generazione, rilette con un linguaggio postmoderno.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Esselunga taglia il nastro dello storico negozio di viale Monte Rosa a Milano
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Esselunga ha riconsegnato al pubblico il negozio di Viale Monti dopo dieci mesi di ristrutturazione e ampliamento. E’ stato un passaggio significativo perché si tratta del secondo supermercato aperto da Bernardo Caprotti nel 1958, dopo il primo inaugurato in viale Regina Giovanna nel 1957. La riapertura è stata tenuta a battesimo ieri dalla presidente esecutiva Marina Caprotti, dalla madre Giuliana Albera, presidente onorario di Esselunga, da Francesco Moncada, membro del cda con delega allo sviluppo, e dal presidente della regione Attilio Fontana. Creati 13 nuovi posti di lavoro con il negozio a Milano Rispetto al passato è uno spazio molto più ampio – cresciuto da 670 a 1.021 metri quadrati – e si arricchisce di nuovi servizi per il quartiere milanese, tra cui il bar Atlantic (il 121esimo del gruppo), l’enoteca con il sommelier, la pasticceria, la macelleria. L’investimento nella ristrutturazione, pari a 12 milioni, ha creato occupazione, visto che gli addetti sono passati da 38 a 51. Oggi sarà la volta di Mantova con un negozio aperto nel 20221 che anche in questo caso si è ampliato e ha completato l’offerta con un nuovo beauty store a marchio eb. La riqualificazione a Mantova Si completa così l’intervento di riqualificazione di Piazzale Mondadori a Mantova, restituendo alla città un’area di interesse storico. La profumeria occupa un edificio che risale alla seconda metà del 1800 e che un tempo ospitava la stazione della tramvia della città, divenuto poi biglietteria delle corriere. E’ l’ultimo passaggio di un’operazione di riqualificazione di piazzale Mondadori dove sono stati ritrovati un tratto della terza cinta muraria Gonzaghesca del 1400 e un resto dei vecchi basamenti ferrotranviari di epoca ottocentesca. Le antiche mura, inizialmente in stato di grave degrado, sono state traslate di circa trenta metri e recuperate in occasione dell’apertura del negozio Esselunga. Fatturato totale a 9,3 miliardi E’ poi attesa a maggio anche l’apertura di un supermercato a Ravenna e ancora di uno store a Siena in autunno. E’ un altro passo verso la crescita del gruppo Esselunga che nel 2023 ha continuato a investire con un impegno 448,5 milioni a fronte di un fatturato di 9, 3 miliardi, in crescita del 5%. Read the full article
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notizieoggi2023 · 1 month
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https://notizieoggi2023.blogspot.com/2024/03/piccole-principesse-crescono-le.html Né conflitti alla William e Harry né amori improbabili e ancora meno follie di gioventù per gli eredi ai troni europei. La pattuglia di futuri re e regine nati nel primo decennio del secolo, guidata dalla 22enne Elisabeth del Belgio e chiusa dai 18enni Christian di Danimarca e Leonor di Spagna, è composta da principi politicamente corretti, impegnati nel loro cursus honorum, tra università e accademie militari, con vite sentimentali che pian piano si stanno scoprendo – foto | video DAL BELGIO – Per questo c’è stata molta curiosità nel Belgio per il primo amore della graziosa Elisabeth. Studentessa di politica e storia al Lincoln College dell’Università di Oxford, si sarebbe innamorata del 20enne collega britannico Nicholas Dodd, che non ha una goccia di sangue blu ed è arrivato a Oxford grazie agli ottimi voti ottenuti alla scuola superiore. Un familiare del giovanotto ha smentito il flirt, la Casa Reale è rimasta in silenzio, ma il Paese, che ha sempre avuto consorti reali di origine aristocratica, ha iniziato a interrogarsi: è giunta l’ora di un principe borghese? Harald di Norvegia in ospedale per una grave infezione: paura per il re 87enne – guarda DALLA NORVEGIA – Fidanzato plebeo anche per Ingrid Alexandra di Norvegia, primogenita degli eredi al trono Haakon e Mette Marit. 20 anni compiuti a gennaio, è andata a vivere con il suo 23enne studente in Legge Magnus Heien Haugstad, poco prima di partire per  il servizio militare a Målselv, località in cui le temperature scendono fino a -20°C. I due condividono un appartamento da 40 metri quadrati a Grünerløkka, quartiere trendy di Oslo, e pagano circa 1.700 euro al mese di affitto. Per il magazine Se ogHør la convivenza serve anche a dividere le spese. Alexia d’Olanda, il debutto: indossa per la prima volta l’Ordine del Leone e gli occhi sono tutti per lei – guarda DALL’OLANDA – Nessun problema per le origini del potenziale sposo nei Paesi Bassi: i rumors vogliono la 20enne principessa ereditaria Amalia innamorata del 26enne principe Boris, pretendente al trono bulgaro dopo nonno Simeone. Da tempo la futura regina passa lunghi periodi a Madrid, non si è mai capito se per sfuggire alle minacce di sequestro della mafia olandese, che l’hanno costretta a lasciare l’appartamento universitario ad Amsterdam, o se per studi non comunicati in qualche ateneo madrileno. Poi è spuntato Boris, con cui è stata avvistata per la prima volta in Andalusia, al matrimonio della Duchessa di Medinaceli Victoria Hohenlohe con Maxime Corneille. E quando, a novembre, il principe è tornato a vivere nella capitale spagnola, dopo gli anni di studio a Londra, è stato facile fare due più due. Se è amore lo dirà il tempo. A cui toccherà anche stabilire gli equilibri tra l’introversa Amalia e la spumeggiante Alexia. 18enne, amante dei flash e sempre in cerca di visibilità, ruba volentieri la scena e persino la parola in pubblico alla sorella maggiore. Mentre Amalia non ha ancora assistito a un atto da sola, Alexia ha già battezzato una nave e non se l’è cavata affatto male. Rivalità in arrivo? I sovrani Willem Alexander e Maxima non sembrano curarsene. Letizia Ortiz a schiena nuda, la regina di Spagna ammalia tutti per l’ennesima volta – guarda DALLA SPAGNA – Sorelle unite, affettuose e popolari invece a Madrid, dove Leonor e Sofia filano d’amore e d’accordo e agli eventi pubblici si parlano anche con sguardi e mezzi sorrisi silenziosi. La Spagna si è innamorata della Principessa delle Asturie lo scorso autunno, non appena l’ha vista in divisa, seria e luminosa cadetta dell’accademia militare, nella cerimonia del bacio alla bandiera. Quando poi è apparsa in un dinamico tailleur pantalone bianco per giurare fedeltà alla Costituzione in Parlamento, è stata l’apoteosi. Ma il momento più divertente della “Leonormania” in corso è stato a ottobre: durante un ricevimento a Palazzo Reale, Felipe VI e Letizia si sono voltati all’unisono e sorridenti verso la figlia che salutava alcuni colleghi cadetti, facendo così intendere ci fosse del tenero con uno di loro. Social impazziti con meme, battute e ironie alla «guai a chi si avvicina alla nostra Princesa senza buone intenzioni», che hanno rivelato l’affetto di cui gode. Del resto, anche i più antimonarchici dicono: «Sono repubblicano, ma Leonor…». Mary e Frederik di Danimarca: all’incoronazione ci sarà il fratello Joachim, ma non sua moglie Marie – guarda DALLA DANIMARCA L’UNICO MASCHIO – Quattro future regine e un solo futuro re, Christian di Danimarca. All’ultimo anno della scuola superiore, è il più sconosciuto della sua generazione. Mai un atto ufficiale da solo, mai una parola di troppo. Poi nonna Margrethe ha abdicato e lui si è trovato improvvisamente catapultato in una nuova realtà. Due settimane dopo l’ascesa al trono, re Frederik X è andato in visita in Polonia, lasciandolo in patria come reggente. E, nel nome del padre, il principe ha approvato la modifica di legge sull’imposta di registro e il congedo parentale di un ministro. Gli sono bastati quindici giorni da Kronprins, principe ereditario, per fare quello che nessuna delle sue più mediatiche omologhe ha ancora fatto. Laura Cardia
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umi-no-onnanoko · 6 months
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8/ 9 / 19 / 20
🐚. Associa una canzone ad ogni stagione:
🌸Primavera 🌸
☀️Estate☀️
🍁Autunno 🍁
❄️ Inverno ❄️
🐚. Se potessi tornare indietro nel tempo cambieresti qualcosa?
Da una parte vorrei,ma se cambiassi qualcosa non sarei la persona che sono oggi e che nonostante tutto sono grata di essere.
🐚. Scrivi un profumo, un luogo e un suono che ti provoca nostalgia.
Profumo : profumo di rosa che indossava mia nonna materna
Luogo: Rimini
Suono: le voci dei miei nonni materni
🐚. Elenca un film, un attore, un libro e uno scrittore che secondo te sono sopravvalutati
📽️ Film 📽️ : Percy Jackson (Sempre parere personale)
📽️Attore 📽️: Leonardo di Caprio (parere personale non uccidetemi)
📚 Libro 📚: La regina degli scacchi
📚Scrittore 📚: Camus
Grazie delle domande.
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castelnow · 10 months
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Ascoltavo uno dei brani e mi sembrava di essere in riva a un mare del Nord Italia mai visto, forse Trieste, forse Livorno, forse chissà. L’arrivo calmo del bianco del mare, in questo sogno ad occhi aperti, divorava in un boccone la sabbia chiara. Quel luogo era estivo, ma c’era inciso l’inverno. E’ la parte che preferisco di quando arriva l’estate, quella che forse un giorno diventerà la mia stagione preferita: sentire nel sole e nel caldo la brezza inquietante del primo autunno, l’odore di un mattino d’inverno, il crescere dei fiori in primavera. L’estate in questo sogno ha in sé tutte le stagioni, è la vita in cui tutto rivive, è il destino di una volta, quando con Martina e Gabriella salivamo sugli scogli, e tutto all’orizzonte ci sembrava una nave di pirati, piena di tesori. La bandiera di un qualsiasi peschereccio era per noi un segno di guerra, e noi non avremmo dichiarato mai la nostra resa. La nave dei clandestini al porto, il ponticello cigolante, tutte queste sono storie che io ho raccolto e che ancora porto, come in uno scrigno, all’interno di una stanza del mio cuore. L’unica stanza che ancora è rimasta al sicuro, calma, attenta, immobile, regina del sollievo, della memoria immemore, delle fate, antenata di qualsiasi laguna esistente.
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L'arrivo della primavera in anticipo
L'arrivo della primavera quest'anno si registra in lieve anticipo. Non parliamo solo delle condizioni meteorologiche. Le temperature, infatti, si sono alzate raggiungendo valori propriamente primaverili già da qualche settimana. Parliamo della data ufficiale che segna l'ingresso della primavera sul calendario: il 20 marzo. Quest'anno la primavera, nell'emisfero boreale, è entrata alle 22,15 ora italiana, ora dell'equinozio. Quando entra la primavera? In generale, la primavera inizia intorno al 20 o 21 marzo nell'emisfero nord, mentre nell'emisfero sud inizia intorno al 22 o 23 settembre. Queste date si trovano al cosiddetto equinozio di primavera per l'emisfero nord e all'equinozio d'autunno per l'emisfero sud, quando il sole attraversa l'equatore celeste. Se l'equinozio di primavera cambia ogni anno è dovuto al fenomeno detto precessione degli equinozi. La Terra, non essendo perfettamente sferica, cambia il suo asse di rotazione anche se in misura infinitesimale. Cosa significa equinozio? L'equinozio si verifica due volte all'anno, in primavera e in autunno, quando la durata del giorno e della notte è uguale in ogni parte del mondo. Il termine "equinozio" deriva dalla locuzione latina "aequa nox", che significa, appunto, "notte uguale". Durante gli equinozi l'asse di rotazione terrestre è perpendicolare alla direzione dei raggi solari; così nelle zone del pianeta in cui il Sole supera l'orizzonte la durata diurna è uguale a quella notturna. L'equinozio di marzo è detto anche punto dell'Ariete. Come si celebrava la primavera nell'antichità? La celebrazione della primavera ha una lunga storia che risale all'antichità. In molte culture antiche, la primavera era un momento importante dell'anno, associato alla rinascita della natura, alla fertilità e alla rinascita della vita dopo il freddo inverno. In Grecia, la primavera era associata alla dea Demetra, dea della terra e della fertilità. Secondo l'antica credenza, la Dea era felice per la visita della figlia, la regina degli inferi Persefone, e per tutta la sua durata, fino all'autunno, riempiva la Terra di fiori e frutti. Nella cultura romana, la primavera, momento di rinascita della natura dopo il sonno dell'inverno, segnava l'inizio di un nuovo anno. Anche in Persia, la celebrazione della primavera era legata al Nowruz, il capodanno persiano che cadeva il 21 marzo, il primo giorno di primavera. Una tradizione viva ancora oggi. Per il mondo cristiano l'equinozio di primavera preannuncia la Pasqua. La festività che ricorda la morte e la resurrezione di Gesù, il figlio di Dio e che si celebra attraverso riti già presenti nelle civiltà pagane. L'inizio della primavera fa rima anche con ora legale. L'ultimo weekend di marzo, nella notte tra il sabato e la domenica, si spostano un'ora avanti le lancette dell'orologio. Quest'anno, l'ora legale si metterà la notte tra il 25 e il 26 marzo. In copertina foto di Couleur da Pixabay Read the full article
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Prima sfilata senza Westwood, marito piange Regina del Punk
(ANSA) – ROMA, 05 MAR – La sfilata della collezione Autunno/Inverno 2023 2024 Vivienne Westwood è la prima senza la Regina del Punk, scomparsa due mesi fa, nel dicembre 2022. Ma quello che viene mostrato in pedana è una commovente dichiarazione d’amore da parte del marito Andreas Kronthaler, al fianco della stilista britannica per trenta anni. E’ un racconto intimo che ripropone pezzi d’archivio…
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cdprocaccini · 1 year
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Progetto A.A.
(agenti atmosferici)
VITA sulle ALPI ( 11 giugno 2016)
Cari lettori, se non vi ho ancora tediato,
parlerò dell’ ambiente alpin che non ho ancora trattato.
Per lo più descriverò i boschi delle Dolomiti
dove ho lasciato ricordi e miti
di quei luoghi fatati e festosi:
dai Troll alle marmotte ,dalle streghe agli ascosi
altri personaggi che sui Pallidi Monti
vivono lieti nei tradizionali antichi racconti.
Ciuffi di felce, coraggiose pioniere ,
vi sono onnipresenti fin da remote Ere ,
le genziane invece ,color cobalto,
dimorano solo ove il pascolo si fa più alto.
Esse sono le prime efflorescenze che tornan alla memoria
non certo in maniera aleatoria,
anzi, con loro, le selvatiche orchidee
solo al pensier mi profumano le idee!
All’alba sulle rupi è costumanza osservare il cardo: un fiore
che visto così appar vizzo, tristo , minore
ma ce lo rende simpatico ed attraente
il fatto che segnali il tempo e che consente
di preveder se chiuso o aperto sarà il cielo ,
dato il suo sbocciar sul piccol stelo.
Del giglio martagone il paradisiaco aroma
rende leggera ,anche solo all’idea, ogni soma…
della corolla variopinta e carnicina
il sentor fa questa pianta amica e più vicina .
Prosperi e rigogliosi poi sono i cespugli di saporose bacche:
fragole, lamponi ,mirtilli e more a sacche…
con l’arnica miracolosa color dell’oro
rendono l’escursione un gustoso capolavoro!
Le umili, irsute e rare stelle alpine in altre passeggiate
come i rododendri rosseggianti e fieri ci sono donate.
Celeberrimo è il gran pregio di questo vivo paesaggio
di preziosi abeti per il violin del saggio
genio di Stradivari ,che giungono al ghiacciaio
rendendo a chi gode della loro frescura ,gaio
il sentimento. Anche gli immancabili crochi a distese
hanno reso celebre il nostro Paese
per i pistilli dei fiori alteri e saporiti:
in quantità inusitate color lillà, che, ritti
sui loro brevi fusti,
par che attendano che l’uom li gusti!
Altri esseri esistenti che ci danno alimento,
spesso ricordati per lo sviluppo lor per nulla lento,
sono i corpi fruttiferi che dalle spore nascono: i funghi.
Con i propri filamenti ,detti miceli , lunghi,
si espandono ,operosi ,sotto terra
e ,a volte, alle radici delle “piante ospitanti” danno guerra.
Questo fecondo tessuto si accresce davvero d’ogni parte ,
e dona al frutto boschivo di maturazion munifica l’arte.
Così del boletus edulis (porcino) carnoso e sodo
possiamo gustar le carni in quanto ottimo in ogni modo.
Il gallinaccio o finferlo color giallo – arancione
potrem trovare quasi in ogni stagione.
Di primavera ed autunno ,difatti ,ed in ogni dove
è presente ,come dice la leggenda, in particolar se piove.
La vescia : principessa dei pascoli alpini,
a forma di pera e biancastra ,sa ben colonizzar i verdi crini .
Spesso durante le gite l’ho notata
ma , per un qual pudore, mai l’ho assaggiata!
Infine l’ammanita phalloides con altri suoi compagni,
tra foreste di noccioli e castagni
e sotto la quercia specialmente
ormai di raccogliere nessuno se la sente.
Infatti questo fungo è da sempre famoso
per esser indigesto e mortalmente velenoso
Nella valle verdeggiante : pennacchi a praterie
di steli morbidi, selvaggi ed superbi ci segnano le vie
della serenità : nei pascoli succosi degli armenti
ci si riposa dopo lunghe gite, sebbene a passi lenti.
Papà mi educò ad amare i boschi davvero con il cuore
e di questi fruire del magico buon umore.
Dell’erba che al vento ed al sol si inchina
come gli anemoni sulla barriera corallina
egli mi rivelò il curioso ed eloquente nome: “tremolina”.
Delicatissima , della vegetazion alpina
carezzevole verzura ornamentale,
a fasci e fasci ne facevamo incetta, e quale
regina delle pianure ,arse dal sole impietoso,
sebben adusta ,di moltiplicarsi mai si dà riposo.
A casa nostra mai mancava ed in gran quantità
in un vaso antico di nonna ,la cui beltà
stava per adornare per un intero anno:
diletto ricordo ,come ben poche cose esser sanno!
Purtroppo però le foreste spontanee,sono sempre più rare
ed a volte i fusti più anziani occorre diradare
per dare spazio alle più giovani piante
che, adir il vero, son ugualmente alquante!
Tra questi tronchi secolari vivono cervi scattanti ,mai indolenti
che delle merende dei vacanzieri si nutrono a quattro palmenti!
Si possono incontrare tra i muretti a secco, sotto le conifere,
loro abitazione ,velenose,le infide vipere.
In un’occasione ,sempre memento,
di aver costatato l’astuzia di una volpe che con l’intento
di sfuggire al pericolo che io rappresentavo in quel momento,
si finse morta,ed ancora non mi pento
di averla accarezzata lungamente con tenerezza
tutta umana ,a cui sicur, non era avvezza!
Chi invece si nutre sia di marmotte che di volpi
che soccombono spesso sotto i suoi rapaci colpi,
è l’aquila . Con le sue penne remiganti ben distese
e dispiegate al vento serale , mi sorprese
mentre , in ampi volteggi , di cibo era alla ricerca.
Salivamo la strada di tornanti impervia
verso l’ardua cima della Marmolada ,
ogni anno lasciata, ogni anno ritrovata,.
Famosa per la sua erta verticalità,
e per il ghiacciaio che a ognuno meraviglia dà,
è stata ascesa nel 1860 da un Inglese
che fu il primo rocciatore di ogni Paese
ad affrontare l’inaccessibile cima
mai fronteggiata con tal coraggio prima.
In quella grande impresa certo avrà osservato
lo stambecco sui ghiaioni danzar incontrastato!
Non mancavano attorno a noi anche uccelli canori.
Vi parlerò di due: entrambi migratori,
di cui il primo , insettivoro , dal breve beccuccio ,
nidifica in insediamenti umani al di là di ogni cruccio
per noi mammiferi compagni di percorso.
Dal corpo nero lucente e bianchi la gola ed il dorso,
il balestruccio, questo il suo nome comune,
con la sua coda biforcuta pur sulle rocce montane ha costume
vivere: 13 cm di lieta esistenza
in spensieratezza e di ogni timor senza!
Lo scricciolo che tra i cespugli ed il sottobosco
si nutre di insetti ed a volte bacche .Di color fosco,
ha lungo becco, occhi grandi ,sopracciglio chiaro
e con quella coda all’insù , non è certo di simpatia avaro!
Con i suoi 9 cm di vita fragile ma preziosa
sa render una giornata nera completamente rosa!
Grazie a questi piccoli volatili infatti
riusciamo a distendere i “muscoli contratti”
spesso rattrappiti della nostra mente,
e l’anima felice e candida si sente!
Nei gonfi e vivaci ruscelli ,contro corrente,
vive in acqua purissima di montagna ed è presente
solo in corsi limpidi e freschi, la trota ed il salmerino.
Lepri ed anatre fanno loro compagnia e spesso anche vicino,
si lasciano ancora osservare ,certo stupite dell’umano andare…
Molti sono gli insetti indaffarati nell’impollinare
i fiori alpestri che ho già nominato
ed altri animali più quotidiani ho incontrato
in questi luoghi che ho sempre nel mio petto:
pecore, mucche al pascolo , cavalli ed il capretto.
In nessun tempo
dimenticherò quei sentieri
che non relegherò nei miei pensieri
più nascosti ,ma con affetto e gioia
mai di ricordar mi verràn a noia.
Ovunque tu vada ,renditi testimone ed alfiere
di dignità che l’uomo condivide con le fiere
e le creature tutte ,che nel mondo intero
colman il percorso di tua vita d’Amor Vero!!!
Valentina
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ilgiomba · 1 year
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Regali da collezione 😻 #amore #tristezza #love #sentimenti #sad #sadnees #feeling #amare #me #pensieri #frasi #emozioni #goodbye #addio #insta #instalove #autumn #autunno #abbandono #cuoreapezzi #frasiamore #frasitumblr #frasitop #libri #libro #queen #queenelizabeth #regina #reginaelisabetta @oggisettimanale (presso Palermo, Italy) https://www.instagram.com/p/Cnphkn9tWwb/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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iltrombadore · 1 year
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Breve storia di Mimise, la compagna inseparabile nella vita di Guttuso
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Mimise (Maria Luisa Dotti) se ne andò improvvisamente e inaspettatamente tre mesi prima di Renato Guttuso, nell' autunno del 1986.Lui era gravemente ammalato da quasi un anno, si era chiuso al mondo, aveva vicino a sé solo i più cari amici, e lei, Mimise, che lo aveva accompagnato durante l'arco di tutta una vita. Era più grande di lui di qualche anno. lo aveva conosciuto a metà degli anni Trenta, quando a Roma era un giovane immigrato senza il becco di un quattrino, un 'bohemien' siciliano, combattivo 'antiborghese' e pittore insofferente, intellettuale da pensieri sull' arte e sulla sua influenza morale nel vivo dei contrasti umani, politici, sociali.
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Mimise era invece una nobildonna milanese nel pieno della età: molto bella, signora di gran portamento, esperta del mondo, che ebbe un incidente d'auto e si procurò deformazioni al volto che ne alterarono la fisionomia.
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Era un tipo altero ma non altezzoso, Mimise. Sempre allegra, con tono alto della voce squillante, capace di sottigliezze ma anche di franca e aperta polemica con chi non le poteva garbare.
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Guttuso le si legò subito appassionatamente. La dipinse in quasi tutti i suoi quadri rilevando figure umane femminili che portavano allusivamente il suo corpo maestoso e imponente.
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Di ritratti ne fece di meno. Ma molto significativi e indagatori. Erano due tipi, lei e Renato, che si appaiavano anche alla distanza. Lui viveva di giorno nel suo studio, con frequentazioni promiscue di ogni tipo. Lei nelle sue stanze, per conto suo, ma sempre vigile e pronta a consigliare il suo uomo, ad evitare 'dirottamenti facili' in quella personalità di cui conosceva più di ogni altro le debolezze, le fragilità, le incertezze e gli sviamenti passionali...
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Mimise fu amante, moglie e madre di renato guttuso. Era la 'regina' della sua vita. E quando, sapendolo incurabilmente ammalato, lei decise di uscire di scena prima del suo uomo, fu come ispirata da un Dio.
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Alla sua scomparsa, Renato abbandonò ogni difesa che fino allora aveva opposto alla malattia e alla morte. Chiuse ancora di più i battenti rimasti appena aperti sul mondo, e in poche settimane si spense, suggellando il senso più intimo di una unione con la donna della sua vita.
Tutto il resto, politica, donne amori e passioni, che avevano attraversato e ancora lambivano la sua vigorosa esistenza, rimasero da parte, vennero messi da parte. Facevano la letteratura e la cronaca a suggello di una unione più che duratura e che adesso si proiettava oltre il palcoscenico.
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blogsdaseguire · 1 year
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Ti Piace #Cucinare? In #Autunno la regina della cucina è la #zucca. In questa #ricetta di mangiocongusto.it ti insegno a fare gli #gnocchi di zucca.
Segui la preparazione qui: https://www.mangiocongusto.it/gnocchi-di-zucca/
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fashionluxuryinfo · 1 year
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Vittorio Camaiani riscopre Regina, la collezione autunno/inverno 22/23
Con la nuova collezione FW 2022-23 Vittorio Camaiani ci porta ad incontrare un’affascinante artista d’avanguardia, Regina Cassolo Bracchi, nota come “Regina”, attiva soprattutto a partire dagli anni Trenta ed una delle più singolari artiste del Futurismo milanese. La nuova collezione Fall/Winter 22/23 di Camaiani, dopo aver toccato la città di Bologna, è stata presentata a Roma tramite il consueto appuntamento di AtelierperUnGiorno.
https://www.fashionluxury.info/it/
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chez-mimich · 2 years
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JAIMIE BRANCH, JASON NAZARY: ANTELOPER (PARTE II)
(segue) Questa teoria è corroborata subito dal primo brano dal titolo “Inia”, soprattutto per il bell'impatto del synth, rafforzato dall'elettronica  e dalla tromba essenziale di Jaimie. Ed è proprio questo il punto nodale: elettronica, batteria e tromba sembrano costituire un apparato per la costruzione della poesia sonora. E' lo stesso Nazary ad ammettere che sono i territori aperti dall'elettronica a determinare l'estensione delle possibilità poetiche della musica. Ascoltando “Delfin Rosado” (versione latina di pink dolphin) questa impressione non può che trovare conferma: mentre la tromba di Jaimie racconta una storia immaginaria, l’ordito ambiental-sonoro del sintetizzatore, dell’elettronica e della batteria, sembrano costituire una scenografia immaginifica ai ricami della tromba. In “Earthling”, con nel brano anche Chad Taylor alla mbira, che rende il contesto decisamente più dolce ,ma con meno chiaroscuri, entra in scena  la voce di Jaimie Branch che sa di jazz caldo, ma anche di quella sperimentazione vocale che negli USA  vanta una poderosa tradizione che va da Laurie Anderson a Meredith Monk,  per citare due estremità. Una voce così poco terrestre, al di là del titolo, e che sembra la prosecuzione delle sonorità trombonistiche con altri mezzi. “Earthling” è un po’ il cuore di tutto il lavoro con quei versi ripetuti e continuamente variati “Make you/Make sense/It Makes Sense” che sembrano il mantra di uno sciamano alla ricerca del significato di tutta la nostra esistenza, un brano scritto dopo la morte violenta di George Floyd e forse anche suggestionato da un’altra triste circostanza come la morte di  Elza Soares, regina della samba brasiliana, con la chitarra elettrica di Jeff Parker in bella evidenza. Poi “Baby Bota Halloceanation” che è un magnifico “canto strumentale” alle creature “acquadeliche” del Rio delle Amazzoni e nello stesso tempo una ricerca sulla profondità del suono (anche del suono), con il magnifico richiamo della tromba di Jaimie Branch alla voce dei delfini. L’album si chiude con “On Living Genus”, uno sfrenato “carillon elettronico”, fatto di superfici piane e di improvvisi singulti ed incursioni temporanee della tromba e con uno stupendo e semi-infinito finale in calando, dove lo strumento sembra contorcersi fino al suo spegnersi dentro echi che sanno sempre di natura profonda. Ricordo Jaimie  Branch nell autunno del 2018 in un concerto di Novara Jazz “winter edition” e la ritrovo, con grande piacere, ora in questo magnifico lavoro, uscito lo scorso 17 giugno, già troppo tardi per non averla ancora ascoltata. Copertina del lavoro disegnata dalla stessa musicista a dimostrazione di quanto vero e sentito sia questo suo album.
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givemeanorigami · 3 years
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Arriverà un autunno in cui imparerò dai miei errori e dalle mie dimenticanze, quindi mi ricorderò di controllare i gommini prima del vento gelido che filtrando nella finestra produce spifferi gelati i quali trasformano camera mia nel palazzo della Regina del nord.
Chiaramente, non è questo autunno, visto che il vento gelido sta filtrando dalle fessure facendosi che ci sia più freddo dentro che fuori.
Chiaramente, non imparo mai.
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