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#Giorni di pioggia
perfettamentechic · 1 year
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Pasquetta con pioggia? No problem! Giochiamo con il "SESTO SENSO"
Pasquetta con pioggia? No problem! Giochiamo con il "SESTO SENSO" #sestosenso #giochisensoriali #giochisocietà #stareinsieme #capacitàsensoriali #pasquetta #perfettamentechic #curiosità #foryou
Previsioni meteo per il giorno di Pasquetta: da @meteo.it … da foto sicuramente è da rinunciare alla tradizionale “scampagnata”, ma non certo ci si rinuncia a star in compagnia di amici e o familiari… Unico pericolo? Che ci possiamo annoiare a star chiusi dentro le quattro mura di una casa o locale? Giochiamo di anticipo!!! Giochi di società !!! Di seguito idee di gioco che vanno al di la’ di…
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pgfone · 7 days
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24 aprile, super giornata anche oggi.
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mynameis-gloria · 2 months
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Giovedì, una buona giornata| il sole caldo di stamattina, il mio pranzetto multicolor, le brioches regalo di Clivia, il cielo che alle 18:06 è ancora chiaro e questo mi rende molto molto felice. Bella stagione ti aspetto
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deathshallbenomore · 2 years
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il modo in cui ogni anno il mio corpo decide che verso la fine di agosto, indipendentemente dal tempo atmosferico, c’è da avere Freddo, almeno per qualche giorno, come preview dell’autunno che sta arrivando. non ho idea del perché ma ben fatto @ squadra ogni tanto non mi deludete
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asterargureo · 2 years
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darktripz · 8 months
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SPIRITO DI LUPO - Vedo La Tua Faccia Nei Giorni Di Pioggia
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guerrilla-operator · 11 months
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Spirito Di Lupo // Nebbia
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falcemartello · 2 days
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+++Breaking Ma che ca**o scrivete News+++
La casa sta bruciando, colpa della pioggia.
P. S. 15 giorni fa questi stessi mentecatti parlavano dell'aprile più caldo di sempre.
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ragazzoarcano · 3 months
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"Che il sole ti porti nuova energia durante il giorno
che la luna dolcemente ti rigeneri di notte
che la pioggia ti lavi via le preoccupazioni
che il vento soffi nuova forza nel tuo essere
che tu possa camminare per il mondo e conoscere
la sua bellezza di tutti i giorni della tua vita”
— Benedizione dei nativi americani Apache
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thebutterfly0 · 2 months
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Vi ricordate quando da adolescenti si scriveva sul diario quella frase: "Alcuni dicono che la pioggia è brutta, ma non sanno che permette di girare a testa alta con il viso coperto dalle lacrime.” Ecco, in questi giorni capisco molto bene cosa vuol dire. Non faccio altro che piangere. In questo ultimo giorno sto leggermente meglio perché sono tornata dai miei genitori ma domani riparto e tornare in quella casa da sola è un colpo al cuore. Ogni angolo mi ricorda lui, neanche se fosse morto. Non ho più acceso la TV perché è rimasta sul canale che abbiamo visto insieme l'ultima volta. Domani mi preparerò a ritornare a piangere, proprio come il cielo in questi giorni.
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unbiviosicuro · 1 month
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Avevo immaginato tutto, con troppa chiarezza. Avevo immaginato te e me, qui, in questa stanza, in questa casa. Avevo immaginato tutto, con una tal precisione, fino ai minimi particolari. E quando si vedono le cose future con tanta chiarezza, come se già stessero succedendo, allora è segno che non devono succedere mai. Perché son già successe, in un certo senso, nella nostra testa, e non è più consentito di provarle davvero. Dissi: - È come in certi giorni che l'aria è troppo chiara, troppo limpida, si vedono i contorni spiccati, netti, precisi, e vuol dire che vien la pioggia.
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pgfone · 2 years
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È già quel periodo dell'anno...
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autolesionistra · 3 months
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Varie
Durante la consueta rissa serale i figliuoli hanno dato un cuccio (urto, botta, spintone) al termosifone del bagno, che ha iniziato a pisciare acqua con una certa veemenza. Nel panico generale ho raggiunto la cagnetta (giratubi, pinza a pappagallo) e mentalmente ripassando un paio di avemarie miste ad animali della fattoria ho stretto quello che speravo essere il dado incriminato. E lo era. Mentre asciugavo il culo del termosifone controllando che la perdita fosse stata effettivamente domata pensando se nella vita mi fossi mai sentito più maschio alfa di così (spoiler alert: no) si è avvicinato il primogenito a scusarsi con la tipica mortificazione di chi è certo che sta per essere deportato in Siberia, il ché mi ha fatto ripensare tristemente a certi miei approcci educativi.
L'enforcing del limite dei 30 km/h a Bologna (e se non sapete di cosa sto parlando vi invidio, oh quanto vi invidio) ha avuto come principale effetto negativo per il sottoscritto il sentir parlare pervasivamente ed esclusivamente dell'enforcing del limite dei 30 km/h a Bologna.
Una rigorosa correlazione statistica fra la situazione meteorologica e il numero di merde di cane per m² sui marciapiedi bolognesi sembrerebbe suggerire che i giorni di pioggia siano un inequivocabile segnale di anarchia per i possessori di bestie da guinzaglio
L'intervento di Clare Daly di martedì al parlamento europeo mi fa più male che bene perché ormai è meno doloroso pensare che certi politici non esistano invece di sapere che esistono e che stanno altrove.
Premesso che non avrei le competenze né artistiche né sociali per pronunciarmi quindi il mio parere vale meno di zero, la bellezza dell'apporto del collettivo CHEAP alle strade di Bologna non sarà mai abbastanza decantata.
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smokingago · 5 months
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Il discorso integrale di Gino Cecchettin al termine dei funerali della figlia Giulia, 22enne uccisa dall'ex fidanzato.
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«Carissimi tutti, abbiamo vissuto un tempo di profonda angoscia: ci ha travolto una tempesta terribile e anche adesso questa pioggia di dolore sembra non finire mai. Ci siamo bagnati, infreddoliti, ma ringrazio le tante persone che si sono strette attorno a noi per portarci il calore del loro abbraccio. Mi scuso per l'impossibilità di dare riscontro personalmente, ma ancora grazie per il vostro sostegno di cui avevamo bisogno in queste settimane terribili. La mia riconoscenza giunga anche a tutte le forze dell’ordine, al vescovo e ai monaci che ci ospitano, al presidente della Regione Zaia e al ministro Nordio e alle istituzioni che congiuntamente hanno aiutato la mia famiglia.
Mia figlia Giulia, era proprio come l’avete conosciuta, una giovane donna straordinaria. Allegra, vivace, mai sazia di imparare. Ha abbracciato la responsabilità della gestione familiare dopo la prematura perdita della sua amata mamma. Oltre alla laurea che si è meritata e che ci sarà consegnata tra pochi giorni, Giulia si è guadagnata ad honorem anche il titolo di mamma. Nonostante la sua giovane età era già diventata una combattente,
un’oplita, come gli antichi soldati greci, tenace nei momenti di difficoltà:
il suo spirito indomito ci ha ispirato tutti. Il femminicidio è spesso il risultato di una cultura che svaluta la vita delle donne, vittime proprio di coloro avrebbero dovuto amarle e invece sono state vessate, costrette a lunghi periodi di abusi fino a perdere completamente la loro libertà
prima di perdere anche la vita. Come può accadere tutto questo? Come è potuto accadere a Giulia? Ci sono tante responsabilità, ma quella educativa ci coinvolge tutti: famiglie, scuola, società civile, mondo dell’informazione
Mi rivolgo per primo agli uomini, perché noi per primi dovremmo dimostrare di essere agenti di cambiamento contro la violenza di genere. Parliamo agli altri maschi che conosciamo, sfidando la cultura che tende a minimizzare la violenza da parte di uomini apparentemente normali.
Dovremmo essere attivamente coinvolti, sfidando la diffusione di responsabilità, ascoltando le donne e non girando la testa di fronte ai segnali di violenza anche i più lievi. La nostra azione personale è cruciale per rompere il ciclo e creare una cultura di responsabilità e supporto.
A chi è genitore come me, parlo con il cuore: insegniamo ai nostri figli il valore del sacrificio e dell’impegno e aiutiamoli anche ad accettare le sconfitte. Creiamo nelle nostre famiglie quel clima che favorisce un dialogo sereno perché diventi possibile educare i nostri figli al rispetto della sacralità di ogni persona, ad una sessualità libera da ogni possesso
e all’amore vero che cerca solo il bene dell’altro. Viviamo in un'epoca in cui la tecnologia ci connette in modi straordinari, ma spesso, purtroppo, ci isola e ci priva del contatto umano reale.
È essenziale che i giovani imparino a comunicare autenticamente,
a guardare negli occhi degli altri, ad aprirsi all'esperienza di chi è più anziano di loro. La mancanza di connessione umana autentica può portare a incomprensioni e a decisioni tragiche. Abbiamo bisogno di ritrovare la capacità di ascoltare e di essere ascoltati, di comunicare realmente con empatia e rispetto.
La scuola ha un ruolo fondamentale nella formazione dei nostri figli.
Dobbiamo investire in programmi educativi che insegnino il rispetto reciproco, l'importanza delle relazioni sane e la capacità di gestire i conflitti in modo costruttivo per imparare ad affrontare le difficoltà senza ricorrere alla violenza. La prevenzione della violenza inizia nelle famiglie,
ma continua nelle aule scolastiche, e dobbiamo assicurarci che le scuole siano luoghi sicuri e inclusivi per tutti.
Anche i media giocano un ruolo cruciale da svolgere in modo responsabile. La diffusione di notizie distorte e sensazionalistiche non solo alimenta un’atmosfera morbosa, dando spazio a sciacalli e complottisti, ma può anche contribuire a perpetuare comportamenti violenti. Chiamarsi fuori, cercare giustificazioni, difendere il patriarcato quando qualcuno ha la forza e la disperazione per chiamarlo col suo nome, trasformare le vittime in bersagli solo perché dicono qualcosa con cui magari non siamo d’accordo, non aiuta ad abbattere le barriere. Perché da questo tipo di violenza che è solo apparentemente personale e insensata si esce soltanto sentendoci tutti coinvolti. Anche quando sarebbe facile sentirsi assolti.
Alle istituzioni politiche chiedo di mettere da parte le differenze ideologiche per affrontare unitariamente il flagello della violenza di genere. Abbiamo bisogno di leggi e programmi educativi mirati a prevenire la violenza, a proteggere le vittime e a garantire che i colpevoli siano chiamati a rispondere delle loro azioni. Le forze dell’ordine devono essere dotate delle risorse necessarie per combattere attivamente questa piaga e degli strumenti per riconoscere il pericolo. Ma in questo momento di dolore e tristezza, dobbiamo trovare la forza di reagire, di trasformare questa tragedia in una spinta per il cambiamento. La vita di Giulia, la mia Giulia, ci è stata sottratta in modo crudele, ma la sua morte, può anzi deve essere il punto di svolta per porre fine alla terribile piaga della violenza sulle donne. Grazie a tutti per essere qui oggi: che la memoria di Giulia ci ispiri a lavorare insieme
per creare un mondo in cui nessuno debba mai temere per la propria vita.
Vi voglio leggere una poesia di Gibran che credo possa dare una reale rappresentazione di come bisognerebbe imparare a vivere.
«Il vero amore non è ne fisico ne romantico.
Il vero amore è l'accettazione di tutto ciò che è,
è stato, sarà e non sarà.
Le persone più felici non sono necessariamente
coloro che hanno il meglio di tutto,
ma coloro che traggono il meglio da ciò che hanno.
La vita non è una questione di come sopravvivere alla tempesta,
ma di come danzare nella pioggia…»
Cara Giulia, è giunto il momento di lasciarti andare. Salutaci la mamma. Ti penso abbracciata a lei e ho la speranza che, strette insieme, il vostro amore sia così forte da aiutare Elena, Davide e anche me non solo a sopravvivere a questa tempesta di dolore che ci ha travolto, ma anche ad imparare a danzare sotto la pioggia. Sì, noi tre che siamo rimasti vi promettiamo che, un po’ alla volta, impareremo a muovere passi di danza sotto questa pioggia.
Cara Giulia, grazie, per questi 22 anni che abbiamo vissuto insieme e per l’immensa tenerezza che ci hai donato. Anch’io ti amo tanto e anche Elena e Davide ti adorano. Io non so pregare, ma so sperare: ecco voglio sperare insieme a te e alla mamma, voglio sperare insieme a Elena e Davide e voglio sperare insieme a tutti voi qui presenti: voglio sperare che tutta questa pioggia di dolore fecondi il terreno delle nostre vite e voglio sperare che un giorno possa germogliare. E voglio sperare che produca il suo frutto d’amore, di perdono e di pace.
Addio Giulia, amore mio.
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instabileatrofia · 2 months
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I giorni di pioggia
I.S.A.
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Do not remove the captions pls.
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parolerandagie · 2 months
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Si fermino un secondo,
i cuori ed i pensieri,
si faccia un silenzio, profondo,
per chi e per quello che esisteva ieri:
promesse già dimenticate,
seppur mantenute, magari,
amori finiti oggi, ed i loro rimasugli,
dentro sguardi amari;
applausi ormai spenti,
ad artisti mai andati in scena,
che vivono di teatri vuoti,
e di continui stenti.
Si fermino i viaggi, i pensieri,
ed un secondo i cuori,
per il freddo che fa lá fuori,
per la pioggia viva,
che cade su quelli fermi, tra i cantieri.
Cuori, pensieri, voglie,
per un istante immobili,
ad onorare quei giorni, amati ed amabili,
ma caduti come foglie.
Facciamolo,
perché siamo poveri, tutti,
che nulla è quel che abbiamo,
se comparato al tutto
che abbiamo perduto.
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