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#basso elettrico
diceriadelluntore · 6 months
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Storia Di Musica #300 - Miles Davis, Live-Evil, 1971
Quando si ascoltò questo disco per la prima volta, i critici ebbero un profondo senso di smarrimento: Come bisogna definirlo? Cosa è? È jazz? È rock? È qualcosa di altro? In parte era lo scopo del suo creatore, in parte perfino a lui, genio incontrastato delle rivoluzioni musicali, qualcosa "sfuggì di mano", divenendo addirittura qualcosa di altro dalla sua idea primigenia. Questo è un disco che parte da un percorso iniziato qualche anno prima, quando Miles Davis e il suo storico secondo quintetto iniziano ad esplorare le possibilità che gli strumenti elettrici e le strutture della musica rock possono dare al jazz. I primi esperimenti con Miles In The Sky (1968), poi con quel capolavoro magnetico che è In A Silent Way (1969), il primo con la nuova formazione elettrica, la quale sviluppa a pieno quella rivoluzione che va sotto il nome di jazz fusion con il fragoroso, e irripetibile, carisma musicale rivoluzionario che fu Bitches Brew (1970, ma registrato qualche giorno dopo il Festival di Woodstock, nell'Agosto del 1969). Davis è sempre stato curioso e non ha mai avuto paura di guardarsi intorno dal punto di vista musicale, ne è testimone la sua discografia. E nell'idea che il jazz stesse morendo, era sua intenzione innestarlo di nuova vitalità contaminandolo con altri generi, non solo il rock, ma anche il funk, il soul, la musica sperimentale europea. A tutto ciò, per la prima volta nel jazz (e questa fu l'accusa più viva di eresia), il ruolo del produttore, del suo fido e sodale Teo Macero, è proprio quello di cercare tra le sessioni di prove le parti migliori, o come amava dire Davis "le più significative", e metterle insieme in un lavoro sorprendente e meticoloso di collage musicale, che in teoria elimina la componente espositiva solista del musicista jazz, ma che allo stesso tempo regala una nuova filosofia musicale ai brani, del tutto inaspettata. Decisivo fu, nel 1970, il compito che fu affidato a Davis di curare la colonna sonora del film documentario A Tribute To Jack Johnson, di Bill Cayton, sulla vita del pugile che nel 1908 divenne il primo pugile di colore e il primo texano a vincere il titolo del mondo di boxe dei pesi massimi, quando sconfisse il campione in carica Tommy Burns. Per questa ragione fu considerato una sorta di simbolo dell'orgoglio razziale della gente di colore all'inizio del ventesimo secolo, soprattutto poiché nel periodo erano ancora in vigore le leggi Jim Crow, leggi che di fatto perpetuarono la segregazione razziale in tutti i servizi pubblici, istituendo uno status definito di "separati ma uguali" per i neri americani e per gli appartenenti a gruppi razziali diversi dai bianchi, attive dal 1875 al 1965.
Il disco di oggi somma tutte queste istanze, in maniera unica e per certi versi selvaggia, divenendo di fatto una sorta di manifesto che Il Signore Delle Tenebre ostenta alla sua maniera, cioè nel modo più sfavillante possibile. Live-Evil esce nel Novembre del 1971, ma è frutto di storiche serate live al The Cellar Dome di Washington DC, dove la band di Davis si esibì per diverse serate nel Dicembre del 1970, e una parte di registrazioni in studio sotto lo sguardo attento di Teo Macero, presso gli studi della Columbia di New York. Con Davis, nelle esibizioni al Cellar Dome, che come prima pietra dello scandalo usa la tromba elettrica, infarcita di pedali di effetti e di wah wah (amore trasmessogli da Jimi Hendrix) c'erano Gary Bartz (sassofono), John McLaughlin (chitarra elettrica), Keith Jarrett (piano elettrico), Michael Henderson (basso elettrico), Jack DeJohnette (batteria) e Airto Moreira (percussioni) e in un brano solo, come voce narrante, l'attore Conrad Roberts. Nelle sessioni in studio di aggiungono altre leggende, tra cui Herbie Hancock e Chick Corea (con lui nei precedenti dischi citati), Billy Cobham, Joe Zawinul e il fenomenale musicista brasiliano Hermeto Pascoal, la cui musica e i cui brani saranno centrali in questo lavoro. Tutto il magma creativo di queste idee sfocia in un doppio disco dalla forza musicale devastante, tanto che oggi alcuni critici lo definiscono un heavy metal jazz, che parte dalle origini più profonde ma sfocia in una musica caotica e sfacciatamente meravigliosa, trascinante e indefinibile, che gioca tutto sulle dissonanze, sugli ossimori, sui palindromi simbolici e musicali. E manifestazione più chiara ne è la copertina, bellissima, di Mati Klarwein, artista francese autore di alcune delle più belle copertine musicali, tra cui quella di Bitches Brew: lasciato libero di creare da Davis, pensò alla copertina con la donna africana incinta, come simbolo di creazione "primordiale", ma fu lo stesso Davis, a pochi giorni dalla pubblicazione, una volta deciso il titolo, che gli chiese un nuovo disegno, che accostasse il "bene" al "male" attraverso una rana. Klarwein in quel momento aveva una copertina della rivista Time che raffigurava il presidente Hoover, che fu presa come spunto per la rana del male, che campeggiò sul retro della copertina, e che vi faccio vedere:
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Musicalmente il disco si divide in brani autografi di Davis, che diventano lunghissime jam session di sperimentazione, di assoli di chitarra, sfoghi di batteria, con la sua tromba elettrica che giganteggia qua e la, che raccolgono quel senso di rivoluzione, anche giocata sulla sua storica abilità di comunicazione (Sivad e Selim, che sono il contrario di Davis e Miles, la seconda scritta per lui da Pascoal, languida e dolcissima), il medley Gemini/Double Image, scritta con Zawinul, e le lunghissime e potentissime What I Say, quasi una dichiarazione di intenti, Funky Tonk, rivoluzionaria e la chiusura con Inamorata And Narration by Conrad Roberts, che è quasi teatro sperimentale, e le altre composizioni di Pascoal, Little Church e Nem Um Talvez, musica che stupì tantissimo lo stesso Davis, che considerava Pascoal uno dei più grandi musicisti del mondo: il brasiliano, polistrumentista, arrangiatore, produttore, è una delle figure centrali della musica sudamericana, e essendo albino è da sempre soprannominato o bruxo, lo stregone. Tutti brani vennero "perfezionati" da Macero, e addirittura nelle ristampe recenti è possibile leggere nelle note del libretto l'esatta costruzione dei brani, ripresi dalle sessioni live e dalle registrazioni in studio. Di quelle leggendarie serate al The Cellar Dome, nel 2005 la Columbia pubblicò un inestimabile cofanetto, di 5 cd, The Cellar Door Sessions 1970 con le intere esibizioni del Dicembre 1970: le parti usate in Live-Evil sono nel quinto e sesto disco, nei precedenti ulteriori esplorazioni musicali da brividi, per una delle serie di concerti storicamente più importanti del jazz.
Il disco verrà considerato il capolavoro che è solo dopo anni, in un periodo, quello degli anni '70, dove Davis accettò apertamente di sfidare la critica con la sua musica. Da allora però, per quanto in parte ancora enigmatico e "difficile", è considerato l'ennesimo pilastro della leggenda Davis, in uno dei suoi capitoli musicali che ebbe più fortuna, poichè buona parte dei fenomenali musicisti che contribuirono a questo disco erano in procinto, o già alle prese, con esperienze musicali che partendo dalla lezione del Maestro, ne approfondiranno i contenuti, e ne esploreranno i limiti: sarà quest'ambito che legherà le altre scelte di Novembre e questo omaggio, che come i precedenti numeri miliari (1,50,100,150,200,250) è dedicato al formidabile uomo con la tromba.
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Genesis
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goolden · 1 year
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quella voglia improvvisa di comprare un basso elettrico per tornare a suonare
(avevo cominciato a imparare a suonarlo, millemila anni fa, e vorrei tornare a farlo)
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precisazioni · 1 year
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è un ottimo momento per l'astronomia: tra james webb, colonie sulla luna, esplorazioni su marte si preannunciano decenni interessanti. da bambino ne ero particolarmente appassionato, e a volte penso come sarebbe stata la mia vita se avessi continuato in quella direzione; mi chiedo, soprattutto, come avrei vissuto se mi avessero insegnato a studiare, a impegnarmi, piuttosto che lodare tutti le mie presunte capacità intellettive. non annotavo i compiti: li ricordavo a memoria e li svolgevo in dieci minuti; ho imparato a leggere e a scrivere a tre anni; a cinque avevo un quaderno con i miei appunti di astronomia, ritagli da giornali: più che cartoni animati, guardavo super quark
nessuno mi ha insegnato a superare un ostacolo. il primo avvenne verso i sette anni: volli iscrivermi a calcetto, scoprii che non ero portato: per non andarci, iniziai a fingere emicranie. il primo impegno avvenne alle scuole medie; andavo bene in tutto, eccetto che in musica: il flauto dolce mi annoiava. mia madre mi sgridò e io, per atteggiamento passivo aggressivo, iniziai a esercitarmi. me ne innamorai, divenni il più bravo della scuola; passai al basso elettrico, poi a software e sintetizzatori. il mio primo impegno è coinciso anche con il mio imprinting: non riesco a immaginarmi senza musica
dopo il diploma mi iscrissi al conservatorio che però abbandonai, un po' per depressione, un po' per altro. solo da poco ho imparato che, per raggiungere un risultato, devo impegnarmi. ho trasformato questa consapevolezza in un'ossessione da tardo capitalismo, dove ogni minuto è prezioso per recuperare il terreno perduto: a causa della mancanza di impegno, della depressione e delle difficoltà a inserirmi nel mondo. oggi ho un lavoro stabile e ho ripreso a studiare, lo stesso percorso di allora. provo a sfruttare ogni momento per acquisire conoscenze: in musica, arte, politica, storia, astronomia
mi chiedo dove sarei finito, se avessi ricevuto meno lodi e più spirito autocritico. a volte mi piace vagare con la testa e, tra i vari argomenti, mi capita di pensare alle scelte di vita. non sono di quelli che non cambierebbero nulla: non sono così affezionato alla persona che sono, dopotutto non ho realizzato i miei sogni. anche se sto provando a recuperare, penso a un posto nel multiverso in cui ho ricevuto un'educazione congrua; ed eccomi astronomo, segregato in un osservatorio, ad avere poche interazioni e ad ascoltare dischi sempre nuovi. mestiere a parte, sono cose che faccio anche adesso
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elenamirulla · 1 year
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Siccome ci tenete sempre tanto a sapere quale materiale uso ecco una foto. 😂 Portamine da 0,5 hb Matite staedler B e 2B Gomma (che poi, giuro, ho cambiato) come capita, attualmente uso una Staedler... No, non sto facendo pubblicità, non mi regalano una fava (magari) 😅 Comunque ecco uno sketch della nostra amica Super Tits. ❤️ La canzone "Super Tits" ci è stata regalata da @tempusfugit1985 -Basso elettrico Marilena Montarone -Chitarre Marcello Salcuni -Cori e voci addizionali Denise Misseri e Celeste Castelnuovo (Gemelle galattiche) -Tastiere e programmazione Renzo Talamoni -Studio di registrazione Aemme recording studios -Mixato e masterizzato Salvatore Addeo #sketchartist #sketchart #fumettoitaliano #fumettisti #fumettoita #fumetto https://www.instagram.com/p/CpVP7IuNhhQ/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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cia-no · 1 year
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✨ SORPRESONA! Il 7/12 sbarchiamo a Bologna, in occasione del MERCOLEDÌ DEL LÀBAS. 📍Vicolo Bolognetti, 2 ⏰ 21.30 I Periodo Blu sono una band tarantina dai colori sempre nuovi - il blu, dopotutto, ha più di 40 tonalità - e dalle armonie alternative pop uniche. La sezione ritmica è affidata a Santino Pisanelli alla batteria e a Michele Passariello al basso elettrico; il versante melodico e armonico è giovato dalla presenza, alle chitarre elettriche e ai cori, di Giulio D’Alfonso; i testi e l’estetica sono il prodotto mentale di Giuseppe “Jason” Miani, voce principale e polistrumentista. Il loro nuovo singolo, "Paranoia", rilasciato ad inizio Novembre ed accompagnato da un esperimento social/cinematografico, vi avvolgerà tra le sue onde sonore. Vieni a farti trasportare dal mare. 🌊 Locandina a cura di: @ilmagone_schizza (inchiostri) @ale.stallo.ink (colori e grafica)
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chez-mimich · 1 year
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ART ENSEMBLE CHICAGO_THE SISTH DECADE: “FROM PARIS TO PARIS” (parte II)
(Segue) Appena il tempo di riflettere ed eccoci catapultati nel vortice avvolgente di “New coming”, con i proclami di belligeranza sonora lanciati dallo “spoken word” di Moore Mother. Il tribale e giocoso “Bulawayo Korokokoko” chiude, in bellezza e freschezza tutta afro, il primo dei due dischi. Quando su un immaginario (e per pochi eletti, reale), piatto del giradischi, la puntina incomincia a leggere la prima traccia, qualcuno potrà pensare di aver sbagliato disco, perché con “We are on the Edge” sembra, a tratti, di essere stati precipitati nella Vienna di Schönberg. Ma se c’è qualcosa di certo nelle composizioni dell’Art Ensemble of Chicago”, è che nulla è certo; e così, con l’aiuto della tromba e del trombone di Simon Sieger veniamo traghettati dal Blau Donau alle sponde del lago Michigan: una metamorfosi “in progress” inaspettata e geniale. Ancora di stampo europeo la splendida “cantata” di Roco Córdova in “The Bamboo Terrace”, con una polifonia strumentale fatta anche di atonalità e di cromatismi di derivazione classica-contemporanea. Corale e minimalmente percussiva ecco “You with open arms”, seguita dalla quasi-ballabile “Funcky AEOC” (già nel repertorio del primissimo Ensemble), così come l’ascetica e chilometrica “Odawalla”. “Improvisation Two”, che chiude il lavoro, inizia come un canto gregoriano stralunato, si sviluppa con un anatomico gorgheggio delle voci e poi un fischio prolungato si unisce alla seconda parte composita, magistralmente ritmica e destrutturata, dove le percussioni afro convivono con la voce-soprano di Erina Newkirk. Vale certamente la pena ricordare gli straordinari musicisti, oltre a quelli già citati: Jean Cook (violino), Tomeka Reid violoncello), Silvia Bolognesi e Junius Paul (contrabbasso), Jaribu Shahid (contrabbasso e basso elettrico), Dudù Kuaté, Enoch Williamson, Babu Atiba, Doussù Tourè (percussioni), Eddy Know (viola), Brett Carson (piano), Steed Cowart (direzione). Dopo aver ascoltato un disco così, sembra che tutta la musica che hai nella tua discoteca sia confluita lì dentro, oppure il contrario, che da lì dentro abbia origine molta della musica che hai nei tuoi scaffali. Doppio disco semplicemente meraviglioso che, come diceva Oscar Wilde “per essere perfetto gli manca solo qualche difetto”.
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Look... Look "CLAUDIO BAGLIONI
ALÉ-OÓ
TUTTE LE CANZONI" su YouTube
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ALÉ-OÓ
Interprete: Claudio Baglioni
Etichetta: CBS
Catalogo: CBS 88612
Data di pubblicazione: Dicembre 1982
Matrici: CI CBS 88612-1L/2L/3L/4L
Supporto:vinile 33 giri
Tipo audio: Stereo
Dimensioni: 30 cm.
Facciate: 4
Note: Fotografia di Lucky / Registrato da Dierksmobile Studio / Missaggi effettuati presso gli studi QuattroUno di Roma dal tecnico del suono Franco Finetti / Copertina apribile / Ristampato nel 1984 con copertina non apribile e codice CBS 88637-1 / Distribuito da CBS Dischi S.p.A.
youtube
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BRANI
Lato A
'51 MONTESACRO
Autori: Claudio Baglioni Edizioni: Cosa
E TU COME STAI?
Autori: Claudio Baglioni Edizioni: Cosa
POSTER
Autori: Claudio Baglioni, Antonio Coggio Edizioni: RCA Musica
IO ME NE ANDREI
Autori: Claudio Baglioni, Antonio Coggio Edizioni: RCA Musica
FOTOGRAFIE
Autori: Claudio Baglioni Edizioni: Cosa
NINNA NANNA NANNA NINNA
Autori: Claudio Baglioni, Trilussa Edizioni: RCA
Lato B
E TU
Autori: Claudio Baglioni, Antonio Coggio Edizioni: RCA Musica
RAGAZZE DELL'EST
Autori: Claudio Baglioni Edizioni: Cosa
PUOI (in Medley)
Autori: Claudio Baglioni Edizioni: RCA Musica
FACCIA PULITA (in Medley)
Autori: Claudio Baglioni, Antonio Coggio Edizioni: RCA Musica
MIA LIBERTÀ (in Medley)
Autori: Claudio Baglioni, Antonio Coggio Edizioni: RCA Musica
A MODO MIO (in Medley)
Autori: Claudio Baglioni, Antonio Coggio Edizioni: RCA , Canzoni Moderne
RAGAZZA DI CAMPAGNA (in Medley)
Autori: Claudio Baglioni, Antonio Coggio Edizioni: RCA Musica
W L'INGHILTERRA (in Medley)
Autori: Claudio Baglioni, Antonio Coggio Edizioni: RCA Musica
CHISSÀ SE MI PENSI (in Medley)
Autori: Claudio Baglioni, Antonio Coggio Edizioni: RCA Musica
GIORNI DI NEVE (in Medley)
Autori: Claudio Baglioni Edizioni: Cosa
CON TE (in Medley)
Autori: Claudio Baglioni Edizioni: Cosa
PORTA PORTESE (in Medley)
Autori: Claudio Baglioni, Antonio Coggio Edizioni: RCA Musica
Lato C
NOTTI
Autori: Claudio Baglioni Edizioni: Cosa
I VECCHI
Autori: Claudio Baglioni Edizioni: Cosa
VIA
Autori: Claudio Baglioni Edizioni: Cosa
AMORE BELLO (in Medley)
Autori: Claudio Baglioni, Antonio Coggio Edizioni: RCA Musica
SOLO (in Medley)
Autori: Claudio Baglioni Edizioni: RCA Musica
SABATO POMERIGGIO (in Medley)
Autori: Claudio Baglioni, Antonio Coggio Edizioni: RCA Musica
BUONA FORTUNA (in Medley)
Autori: Claudio Baglioni Edizioni: Cosa
Lato D
QUANTO TI VOGLIO
Autori: Claudio Baglioni, Antonio Coggio Edizioni: RCA Musica
AVRAI
Autori: Claudio Baglioni Edizioni: Cosa
QUESTO PICCOLO GRANDE AMORE
Autori: Claudio Baglioni, Antonio Coggio Edizioni: RCA Musica
CON TUTTO L'AMORE CHE POSSO
Autori: Claudio Baglioni, Antonio Coggio Edizioni: RCA Musica
UN PO' DI PIÙ
Autori: Claudio Baglioni Edizioni: Cosa
SIGNORA LIA
Autori: Claudio Baglioni Edizioni: RCA Musica
STRADA FACENDO
Autori: Claudio Baglioni Edizioni: Cosa
ALÉ-OÓ
Musicisti: Claudio Baglioni (elaborazioni musicali) Edizioni: Cosa
PRODUTTORE
Claudio Baglioni
MUSICISTI
Claudio Baglioni piano Yamaha
Claudio Baglioni chitarra
Claudio Baglioni voce
Massimo Buzzi batteria
Massimo Buzzi percussioni
Luciano Ciccaglioni chitarra elettrica
Luciano Ciccaglioni chitarra acustica
Wilfred Copello percussioni
Massimo Di Vecchio minimoog
Massimo Di Vecchio Syntex
Massimo Di Vecchio chitarra acustica
Massimo Guantini sintetizzatori
Piero Montanari basso elettrico
Walter Savelli Fender Rhodes
Walter Savelli piano Yamaha
Walter Savelli cori
Walter Savelli Roland synthesizer
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scontomio · 12 days
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diceriadelluntore · 5 months
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Storia Di Musica #302 - The Mahavishnu Orchestra with John McLaughlin - The Inner Mounting Flame, 1971
Mahavishnu: nella religione induista è uno dei nomi di Vishnu, e vuol dire all'incirca Divina compassione, potere e giustizia. Fu il maestro spirituale Sri Chinmoy, una delle figure più carismatiche e importanti nella diffusione delle filosofie indù in Europa e negli Stati Uniti, a dare questo nome al nuovo progetto di John McLaughlin. Il chitarrista era agli inizi degli anni '70 la nuova stella della chitarra jazz, uno dei personaggi decisivi e più incisivi nella nascita della jazz fusion. Era già famoso per il suo virtuosismo quando nella seconda metà degli anni '60 arriva negli Stati Uniti, dopo aver svezzato un'intera generazione di chitarristi inglesi (primo fra tutti un certo Jimmy Page). E fu quasi per caso che appena prima delle registrazione di In A Silent Way (1969): McLaughlin era negli USA da poche settimane per registrare con il fido batterista del secondo quintetto di Miles Davis, Tony Williams (il disco era Emergency! in power trio Williams, McLaughlin e Larry Young al basso), che con il suo fiuto eccezionale gli chiede di partecipare alle registrazioni. Ed è con il magone in gola per poter suonare con un suo mito che John inizia una collaborazione che lo porterà ad essere punta di diamante del successivo, e inimitabile, Bitches Brew, che fu registrato a poche settimane da In A Silent Way ma che vide la luce solo l'anno successivo. Nel mitico disco, una parte del suo assolo di chitarra in Bitches Brew fu isolato dal lavoro paziente e certosino di Teo Macero alla cabina di regia musicale e divenne un omaggio del maestro al suo chitarrista: John McLaughlin, dove Davis non suona nemmeno. Partecipa anche a On The Corner, ma già durane le prime registrazioni del 1969 fu lo stesso Miles a spingerlo alla carriera solista. Inizia con un gioiello: Extrapolation del 1969 lo vede in quartetto con John Surman (sassofono), Brian Odgers (contrabbasso) e Tony Oxley (batteria) in un disco che si lega ancora al bop ma che contiene già i semi di quell'albero fruttuoso che di lì a pochi anni inizierà a incantare una generazione di musicisti jazz. Nel 1971 fonda la sua band, come mentore Chinmoy, che fu influente consigliere anche di Carlos Santana, che diventerà grande amico e sostenitore del chitarrista inglese. La Mahanishnu Orchestra fu fondata insieme a Jan Hammer alla tastiera, Jerry Goodman al violino, Rick Laird al basso elettrico e Billy Cobham alla batteria, quest'ultimo anch'egli collaboratore di Miles Davis e uno dei più influenti batteristi di tutti i tempi per stile tecnica e innovazioni musicali.
Tutto è pronto per l'esordio. Presso i Cbs Studios tra la 49 East e la 52.ma strada in Midtown, Manhattan, in una sola e leggendaria sessione di prove ad Agosto del 1971, dopo averlo suonato solo un paio di volte in precedenza, viene registrato The Inner Mounting Flame, che esce prodotto da McLaughlin nel Novembre dello stesso anno. Sin da subito si capisce che la sintonia telepatica tra i musicisti è a livelli superiori, e rimarrà proverbiale negli anni a venire, e la scaletta sciorina il meglio della band e delle singole abilità dei musicisti. Meeting Of The Spirits è l'invocazione magica a colpi di assoluti istrionici di McLaughlin alla chitarra e Billy Cobham alla batteria, a cui si aggiungono pian piano quelle degli altri musicisti, in un incedere ipnotico e vorticoso. Con Dawn è come un momento di relativa pausa, un prendere fiato per ripartire con Noonward Race, rappresentazione clamorosa della velocità e della tecnica di Cobham e la chitarra che omaggia il da poco scomparso Jimi Hendrix di McLaughlin, sostenuti dal basso pulsante di Laird, il piano jazzato di Hammer e il violino “scanzonato” di Goodman. A Lotus On Irish Streams vede protagonista il violino di Goodman, grande colonna del brano, che disegna delle scie musicali che davvero fanno pensare al fluire liquido dell'elemento, in uno dei brani più sognanti dell'intero repertorio. Vital Transformation riporta sul groove funk e veloce di Noonward Race ma l'atmosfera cambia per The Dance Of Maya che parte misteriosa, poi diventa blues e finisce nella solita e proverbiale corsa a rincorrersi tra chitarra e batteria, vero marchio di fabbrica della banda. You know, You know, dalla struttura delicata, diventerà fornitura pregiata per molti artisti, ricordo David Sylvian in I Surrender, i Massive Attack in One Love, addirittura il rapper Mos Def, Cecil Otter e altri ancora. Awakening conclude con le tastiere di Hammer un disco dove la velocità e la potenza del motore musicale impressiona ancora oggi per precisione, vitalità e per la padronanza assoluta delle variazioni ritmiche, strutturali e sentimentali dei brani.
Il disco fu un successo, e venderà negli anni un milione di copie, uno dei più grandi successi del jazz. Il successo riporterà in classifica persino i primi esperimenti da solista di McLaughlin. La band si riproporrà con Birds Of Fire del 1973 (dove c'è un omaggio al Maestro in Miles Beyond), altra meraviglia, e si ritrova in studio a Londra, ai Trident, per registrare quello che secondo loro dovrebbe essere l'album definito del connubio jazz e rock. Ma la tensione è alle stelle e la band si scioglie a metà lavoro (qualcosa verrà pubblicato in Between Nothingness & Eternity). La band si scioglie, ma McLaughling continua e stavolta costruisce una nuova grande Orchestra con fiati, trombe e il violino di Jean Luc Ponty, fedele collaboratore di Frank Zappa, ed altri grandi musicisti per ampliare le visioni della musica che ha in mente, con risultati altalenanti. La Mahavishnu Orchestra avrà persino una terza rinascita a metà anni '80, e continuerà ad essere il sogno musicale di un eterno ragazzo inglese che una volta disse: Mia madre dovette sequestrarmi la chitarra per mesi perché stavo tutto il giorno a suonarla e andavo avanti nonostante mi sanguinassero le dita.
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francobollito · 24 days
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"La verità è che sono cattivo, ma questo cambierà, io cambierò, è l'ultima volta che faccio cose come questa. Metto la testa a posto, vado avanti, rigo dritto, scelgo la vita. Già adesso non vedo l'ora, diventerò esattamente come voi: il lavoro, la famiglia, il maxitelevisore del cazzo, la lavatrice, la macchina, il cd e l'apriscatole elettrico, buona salute, colesterolo basso, polizza vita, mutuo, prima casa, moda casual, valigie, salotto di tre pezzi, fai da te, telequiz, schifezze nella pancia, figli, a spasso nel parco, orario d'ufficio, bravo a golf, l'auto lavata, tanti maglioni, natale in famiglia, pensione privata, esenzione fiscale, tirando avanti lontano dai guai, in attesa del giorno in cui morirai".
Mark Renton (Ewan McGregor) - "Trainspotting"
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londranotizie24 · 1 month
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A gennaio Tesla aveva tagliato i prezzi della Model Y
Tesla ha sempre applicato una politica molto aggressiva sui prezzi delle sue vetture dando via a quella che poi è stata ribattezzata la guerra dei prezzi. A quanto pare, però, è in arrivo un rincaro del listino del SUV elettrico nel Vecchio Continente. Inizialmente, l'annuncio riguardava il solo mercato americano. Attraverso un messaggio su X (ex Twitter), la casa automobilistica aveva annunciato che dal primo aprile il prezzo del SUV elettrico sarebbe aumentato di 1.000 dollari. Successivamente, Tesla ha comunicato che l'incremento del listino riguarderà anche l'Europa. Più nello specifico, l'azienda di Elon Musk parla di un aumento dei prezzi in diversi Paesi europei a partire dal 22 marzo. L'incremento sarà di circa 2.000 euro. Al momento non sappiamo se l'incremento riguarderà tutte le versioni del SUV elettrico e se toccherà anche l'Italia. Nel nostro Paese, il modello RWD oggi è compatibile con gli incentivi statali. Se il prezzo dovesse aumentare, non potrebbe più ricevere il contributo statale. Ricordiamo quali sono oggi i costi della Model Y nel nostro Paese. - Tesla Model Y: 42.690 euro - Tesla Model Y Long Range: 49.990 euro - Tesla Model Y Performance: 55.990 euro Sarà quindi molto interessante capire tra pochi giorni quali saranno le possibili variazioni per il nostro mercato. La mossa di Tesla di annunciare con un certo anticipo gli aumenti di prezzi è anche una chiara strategia di marketing. Siamo a fine trimestre e Tesla deve massimizzare gli ordini e le consegne delle sue vetture. Avvertendo del prossimo aumento dei listini, la casa automobilistica contestualmente invita le persone ad effettuare subito gli ordini per poter approfittare del prezzo più basso. Read the full article
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lamilanomagazine · 2 months
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Energia, intesa tra Regione Siciliana e Rse per una gestione più efficiente della produzione da fonti rinnovabili
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Energia, intesa tra Regione Siciliana e Rse per una gestione più efficiente della produzione da fonti rinnovabili. Regione Siciliana e Rse hanno siglato un protocollo d'intesa triennale per agevolare la definizione di politiche tese al raggiungimento degli obiettivi stabiliti a livello europeo, nazionale e regionale in materia di transizione energetica e sviluppo sostenibile e a supportare la redazione della strategia regionale sulla gestione efficiente, economica ed efficace dell'energia prodotta da fonti rinnovabili. A firmare l'accordo Calogero Giuseppe Burgio, dirigente generale del dipartimento regionale dell'Energia, e Franco Cotana, amministratore delegato di Rse, società di Ricerca sul sistema energetico controllata dal Gestore dei servizi energetici, alla presenza dell'assessore regionale all'Energia e servizi di pubblica utilità, Roberto Di Mauro. «Grazie a questa collaborazione – dice l'assessore Di Mauro – Regione Siciliana e Rse potranno lavorare alla pianificazione di un modello energetico che comporti un basso costo per i cittadini e le imprese siciliane e promuovere la gestione efficiente dell'energia prodotta dalle fonti rinnovabili. Particolare attenzione, nell'ambito dell'accordo, è rivolta alla digitalizzazione dei sistemi elettrici, attraverso la creazione di smart grid neurali, e all'individuazione di configurazioni sostenibili di futuri impianti di pompaggio idroelettrico compatibili con il fabbisogno di accumulo, secondo le strategie energetiche del piano di sviluppo di Terna». «Sarà verificata – aggiunge Burgio – la possibilità di realizzare in Sicilia la filiera produttiva inerente al convertitore del moto ondoso in energia elettrica denominato Wave Sax, da me sviluppato insieme al mondo accademico e a Rse nel porto di Civitavecchia. Questo potrebbe portare a enormi ritorni occupazionali per la nostra regione. Il Wave Sax, oggi a livello preindustriale, è l'unico a utilizzare la tecnologia mini-idroelettrica capace di sfruttare l'enorme quantità di energia presente nel mare, largamente superiore al fabbisogno antropico». «Grazie alla sua posizione centrale nel Mediterraneo la Sicilia rappresenta un nodo strategico per le reti energetiche nazionali ed europee – afferma Cotana – Siamo lieti di poter offrire supporto nell'analisi e nella progettazione di piani per lo sviluppo di un sistema energetico regionale che risponda alle caratteristiche di efficienza e sostenibilità ambientale, considerando al contempo gli aspetti tecnici ed economici. Il nuovo meccanismo di approvvigionamento di capacità di stoccaggio elettrico (Macse) è una grande opportunità per gli stoccaggi energetici idroelettrici della Sicilia». Rse ha individuato in Sicilia ben undici potenziali sistemi di accumulo idroelettrico per una potenza complessiva di circa 4 GW. «I sistemi di accumulo idroelettrico basati su pompaggi tra due bacini a diversa altezza hanno vari vantaggi rispetto all'accumulo elettrochimico con batterie: durata quasi illimitata, indipendenza da materie critiche come il litio, utilizzo di tecnologie italiane», conclude Cotana.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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tecnoandroidit · 2 months
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Trydan V2C è la Wallbox del futuro con controllo dei consumi, ricarica fino a 22KW e regolatore di carica
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Il mondo degli e-Charger continua ad evolversi di pari passo con il settore delle auto elettriche e ci sono alcune aziende che lo dimostrano in pieno. Oggi ad esempio siamo al cospetto del Trydan di V2C, azienda che produce questo genere di prodotti e dunque questa wallbox di ricarica in grado di mostrare un modo innovativo e intelligente di ricaricare il proprio veicolo e anche di ospitare completamente l'impianto elettrico di casa. I suoi punti di forza, oltre alle prestazioni, sono anche nel design e soprattutto nella connettività mediante app.  Siamo quindi di fronte ad un concetto totalmente rinnovato ed inedito di e-Charger, basato su un approccio completamente nuovo e smart. Esatto, "smart" è la parola giusta in quanto gode anche dell'integrazione con l'assistente vocale più famoso in assoluto, soprattutto in ambiente domestico, che è Alexa. Basterà parlare von il nostro dispositivo Echo e dirgli di ricaricare l'auto in garage ed il gioco sarà fatto, ma questa è solo un'anteprima. Andiamo a scoprire il Trydan di V2C più nel dettaglio. Trydan V2C, il design rivoluzionario all'insegna dell'avanguardia Il Trydan di V2C è un e-Charger basato su un design molto singolare e bello da vedere. Riesce ad unire l'eleganza e le prestazioni, proprio come l'azienda desidera. Il caricatore è realizzato in policarbonato MVR ed ha un peso di circa 7 kg. Questo varia in base al cavo di cui è dotato, che può infatti essere da 10 metri liscio o da 5 metri a molla. Come mostra la parte frontale, c'è uno schermo da 2,6" di ampiezza che si occupa di far visualizzare all'utente tutte le informazioni utili in merito alla ricarica. Esteticamente si nota subito l'impatto: c'è il logo "V2C" che si illumina in base allo stato di carica. Sì, questa wallbox è davvero molto bella esteticamente. Sul lato destro ecco il connettore del cavo di ricarica ben chiuso da un apposito sportellino. Non è difficile rimuovere il cavo dal caricatore: bisogna solo tirarlo verso l'alto per sganciarlo dalla clip di bloccaggio integrata nel sistema e poi verso l'esterno. Per collegarlo invece è necessario inserire il tubo nel supporto lasciando un piccolo spazio in basso in modo che non vada in collisione con la clip di bloccaggio. Infine serve far scorrere il tubo verso il basso per inserirlo nella clip di bloccaggio. Per riporlo, servirà solo arrotolarlo intorno alla wallbox. In confezione c'è anche il bilanciatore di carico che misurerà la corrente in ingresso proveniente dal contatore per appunto bilanciare la potenza al fine di non far sovraccaricare il sistema elettrico di casa. Come si monta il Trydan di V2C al muro di casa In molti potrebbero intimorirsi di fronte ad un dispositivo così elaborato e innovativo, ma installarlo è veramente semplice con l'aiuto di un professionista. Innanzitutto dalla scatola verranno fuori alcune componenti fondamentali oltre al prodotto, come un pressacavi, una protezione in metacrilato con dei fori e tutte le viti di fissaggio. La prima cosa che andrà fatta dopo aver rispettato la distanza di sicurezza, sarà quella di posizionare il foglio con la guida per praticare i fori sullo spazio dove si intende eseguire l'istallazione, segnando i punti di foratura. Dopo aver fatto questo, bisognerà cominciare a forare in prossimità dei punti tracciati, inserendo in seguito i tappi di nylon Taco N+Plus che verranno fuori dalla scatola. È necessario realizzare poi un foro nella parte superiore del pressacavi usando una punta a corona, per poi posizionarlo facendo passare in seguito il cavo attraverso di esso. È arrivato il momento di prendere l'e-Charger, che andrà posizionato sul muro assicurandosi di far combaciare i suoi fori con quelli realizzati all'inizio. Dopo questo, ecco che entrano in gioco le viti a testa bombata zincate, da inserire per fissare il tutto chiudendo poi con i tappi. Nel caso in cui fossero presenti, bisognerà collegare i cavi alle protezioni o direttamente ai morsetti elettrici. Bisogna poi assolutamente avvitare la protezione in plexiglas acrilico con le viti a testa piatta. Per quanto riguarda poi l'istallazione del cablaggio, bisognerà affidarsi al manuale in dotazione. Trydan è un e-Charger pieno di risorse e sfrutta i pannelli solari V2C ha pensato ad un prodotto che potesse integrare al suo interno tutte le soluzioni più avanzate. Tra queste c'è anche un sistema che è stato progettato meticolosamente per sfruttare al meglio l'energia prodotta dai pannelli solari. Questo porta dunque a funzionalità esclusive, come la ricarica del veicolo direttamente con l'energia solare e senza alcun consumo di corrente domestica prodotta dal contatore. Oltre a ricaricare l'auto con l'energia prodotta dai pannelli solari, si potrà sfruttare anche solo la corrente prodotta in eccesso, il tutto scegliendo tra le varie modalità e tenendo conto di ogni fascia oraria. Nessun problema per il conteggio riguardante i dati di consumo: basterà infatti affidarsi alla modalità wireless con cui l'e-Charger si connette all'inverter. Proprio in merito alla compatibilità con l'inverter, c'è vasta scelta: Trydan si relaziona con tutti gli inverter solari. In modalità wireless, riesce a connettersi con i contatori dei seguenti marchi: GoodWe, Fronius, Huawei, Ingeteam, Kostal, SMA, SolarEdge, SolaX, Victron, Shelly e Wibeee. In confezione troviamo anche il CT Box, che è un bilanciatole di carico. Collegando infatti il bilanciatore mediante le pinze amperometriche, che andranno direttamente sui cavi del contatore collegati a loro volta alla wallbox, si potrà tenere tutto perfettamente bilanciato con le misurazioni che riguarderanno tutta la potenza in ingresso anche riguardo la casa.  Nel caso in cui partirà in casa un elettrodomestico che consumerà 3 kilowatt, il modulo bilanciatore provvederà ad abbassare la potenza di ricarica dell'auto a 17 kilowatt. Il collegamento avviene mediante un semplice cavo LAN da collegare sulla scheda di controllo internamente. In questo modo si può usare sempre la potenza massima disponibile e senza far scattare il contatore. Con il CT Box inoltre si possono collegare anche i pannelli solari, il tutto con altre tre pinze amperometriche. In breve, il sistema si renderà conto quando i pannelli cominceranno a produrre energia, facendo partire la ricarica dell'auto a costo zero. Nel caso in cui non ci fosse energia, né da parte dei pannelli, né da parte del sistema, la ricarica si fermerà all'istante. La nuova tecnologia SmartLock di V2C Sull'e-Charger Trydan è disponibile la nuova tecnologia SmartLock che si basa sulla tecnologia Bluetooth Low Energy (BLE). Il Trydan è in grado di sbloccarsi in maniera automatica semplicemente dopo aver rilevato un dispositivo compatibile. Questo può essere rappresentato da uno smartwatch, da un portachiavi o magari da un AirTag di Apple. Anche la presenza dell'auto stessa consente al caricatore di sbloccarsi. Ovviamente il tutto si può gestire liberamente anche dall'applicazione ufficiale che consente alla gestione manuale. Con lo sblocco e il blocco automatici, l'accesso è sia rapido che sicuro. Nel caso in cui il dispositivo al quale si fa capo dovesse allontanarsi dal raggio di azione, il caricatore si bloccherà in maniera automatica, tranne quando ci sarà un'auto collegata. Il processo di ricarica dunque viene non solo semplificato, ma anche reso più sicuro consentendo all'utente di dimenticare ogni preoccupazione riguardante la sicurezza. SmartLock funziona con diversi dispositivi ed è una tecnologia compatibile con più modelli di auto elettriche. Tra queste spiccano le Tesla Model Y e Model 3. Per quanto concerne il processo di accoppiamento, nulla sarà più semplice: bisogna solo avvicinare il dispositivo Bluetooth che si vuole configurare direttamente all'e-Charger. A quel punto si stabilirà una connessione automatica. La misurazione della corrente di casa e della potenza dell'impianto fotovoltaico con Shelly L'utilizzo di un modulo di tipo Shelly, garantisce diverse possibilità a questa wallbox Trydan. Si potranno ad esempio automatizzare i controlli delle luci, della porta del garage così come il sistema di irrigazione o relativo ai condizionatori. Più in particolare questo modulo consente anche di misurare in maniera simultanea il consumo della casa, così come la potenza che viene generata dall'impianto fotovoltaico. La funzione sarà di bilanciamento di carico tra le funzioni di casa e quelle di ricarica del veicolo. Con l'installazione trifasica invece la misurazione riguarderà il consumo di una linea singola trifase. Nel caso in cui si scegliesse di usarlo con la modalità fotovoltaica, sarà necessario anche lo Slave V2C 1.0. Una volta completata l'installazione, il tutto si può configurare con il segnale Wi-Fi che il modulo Shelly scelto genererà. Basterà usare uno smartphone o un PC. Nel caso dello smartphone, servirà scaricare l'app Shelly Cloud. Cosa rende il Trydan migliore rispetto agli altri e-Charger Le motivazioni per cui acquistare questo Trydan dando così credito a V2C sono davvero diverse ma alcune sono emblematiche. Innanzitutto il caricatore è dotato di comunicazione OCPP 1.6 JSON, utilissima per l'inclusione nelle piattaforme di gestione. Come detto, non manca l'integrazione domotica con i vari assistenti vocali che sono Home Assistant, Google Home e Alexa. Questa feature consente l'automatizzazione della ricarica dell'auto anche evitando di uscire di casa per recarsi in garage. V2C ha pensato anche agli sviluppatori, includendo un'API aperta che consente loro la creazione di software. Oltre a questo non mancano gli aggiornamenti. Questo sistema di ricarica è in continua evoluzione siccome l'azienda rilascia costantemente degli update utili per garantire nuove funzioni e tenere aggiornato l'e-Charger così da non lasciarlo indietro rispetto ad eventuali nuovi concorrenti. I vantaggi che si hanno utilizzando l'app V2C Cloud L'esperienza di ricarica va oltre con le nuove integrazioni che Trydan porta nel mondo delle auto. Avviare il processo o stopparlo sarà semplicissimo così come regolare l'intensità e controllare le statistiche del momento e dei giorni passati: si avrà un resoconto totale e preciso sulla potenza ed anche sul costo ed energia. L'intelligenza incorporata nel sistema permette inoltre la programmazione della ricarica nei momenti migliori, soprattutto sfruttando l'elettricità al costo più basso. Trydan in breve Venendo alle dovute conclusioni, con cosa abbiamo a che fare quando parliamo di Trydan? Questo è il nuovo e-Charger di V2C tutto in uno, in grado di ricaricare l'auto in maniera intelligente e secondo i canoni di sicurezza più avanzati, godendo infatti di protezione elettrica al suo interno. La sua installazione è rapida ed economica, conferendo fin da subito l'idea di eleganza e innovazione. Può essere controllato anche da remoto, con l'app ufficiale o semplicemente con i dispositivi dotati di tecnologia BLE, essendo infatti provvisto di Bluetooth e Wi-Fi. Garantisce la massima efficienza energetica integrando il controllo dinamico della potenza con il sistema di integrazione fotovoltaica migliore. Utilizzare i pannelli solari per caricare l'auto sarà un piacere. Prezzo, combinazioni e accessori La compatibilità del prodotto di V2C riguarda tutte le auto elettriche ed ibride plug-in di Tipo 2. Il prezzo di questo Trydan varia da 782,39 € a 1271,27 € in base al tipo di configurazione scelta. Potete dare un'occhiata ai prezzi sullo store ufficiale. COUPON SCONTO "TECNOANDROID" Sono diversi i tipi di presa; c'è il cavo da 5 metri, quello da 10 metri, il cavo spiralato da 4,5 metri e il socket. Si può scegliere il tipo mediante la potenza massima con la soluzione monofase 230V - 7,4kW o la trifase 400V - 22kW. Questi in basso sono gli accessori opzionali da poter aggiungere al carrello: - Pinza fotovoltaica 100A: 27.00€ - Telecomando di attivazione: 59.00€ - Staffa di riavvolgimento del cavo: 39.00€ - Piedistallo in acciaio inox bianco: 399.00€ - Rilevatore di perdite DC: 80.00€ - Coperchio di protezione esterno: 101.00€ - Staffa a soffitto: 163.00€ - Misuratore Shelly EM + 2 pinze (monofase): 60.00€ - Misuratore Shelly EM + 3 pinze (trifase): 90.00€ VIDEORECENSIONE https://www.youtube.com/watch?v=njjhDCohnyY Read the full article
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