Tumgik
#brutto momento
ragazzoarcano · 1 year
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“Io vedo attraverso i suoi occhi che stanno tornando la luce e la passione... Non permettere a ad un brutto momento di rovinare tutti quelli buoni.”
— Empire
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deathshallbenomore · 1 year
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🫡
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gattigioviani · 1 year
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Torno su tumblr solo per lamentarmi, ma davvero sto una pezza, non vedo prospettive, mi serve davvero una botta di culo stavolta
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Mi sono reso conto di essere un tipo davvero poco interessante. Sono brutto sia fuori che dentro. Insomma, non do false aspettative.
@al-sapore-di-sigarette
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paginacentosessantuno · 4 months
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new year healing spree: ENDED
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mchiti · 6 months
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comunque ieri ho visto gli anticipi di bordocam su sunday night square io non 😞 quello stava in barella con la gente attorno e si gira continuamente a guardare la partita 😞 pure ancora a bordo campo stava lì a supportare un recupero di stefan, cosa che si è vista sullo sfondo anche in partita ma io me l’ero persa perché ero depre. 😞😞😞😞 questo è pazzo
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frammenti--di--cuore · 6 months
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il momento più brutto è quello in cui pensi "sono davvero stanco" e subito senti dentro una parte di te che crolla, precipita in basso, si disintegra...e tu la guardi dall'alto con occhi vuoti e sai che niente sarà uguale a prima dopo quel momento.
z, e io sono davvero stanca
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ilpianistasultetto · 3 months
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Questi giorni non si parla d'altro che di blocchi stradali degli agricoltori, bloccano strade perche' i guadagni sono ridotti al lumicino viste alcune normative europee, aumenti di carburante, di mangimi e anche la fine di esenzione IRPEF. Sono imbufaliti perche' i loro prodotti gli vengono pagati pochissimo e rivenduti a tantissimo. Eh, gli agricoltori.. Mi riviene in mente mia Zia Maria, sposata con quello che poi divenne mio zio Mario. Furono gli unici della parentela fino al terzo grado a rimanere su quelle colline ascolane a fare gli agricoltori. Trent'anni di agricoltura campando con i loro pochi prodotti, con qualche contributo annuale dello Stato, zero tasse e contributi previdenziali figurativi ovvero, non si pagavano contributi ma risultavano come pagati ai fini pensionistici, questo prevedevano ( e prevedono ancora) certe leggi proprio a tutela di chi rimaneva o entrava nel mondo dell'agricoltura. Poi, e' arrivato il momento della pensione ( a 60anni). Sui 900 euro lui e 900 lei. Poi e' arrivato il momento dell'invalidita' civile per mio zio Mario e dopo qualche anno anche per mia zia Maria, 400 euro cadauno. Perche' racconto tutto questo? Semplice! Due persone che per una vita intera non hanno mai versato una lira di tasse ma che hanno usufruito di sanita' per loro, scuole per i figli, di pensioni e da qualche anno di casa di cura. Insomma, sembra brutto quantificare ma direi una cifra importante. Sapete, di agricoltori come i miei zii ce ne sono migliaia di migliaia nel nostro Paese e tutti nelle loro stesse condizioni. Sono quelli che adesso bloccano le strade per lanciare il loro grido di dolore, pronti a marciare su Roma. Manifestano contro chi, nel bene e nel male li sostiene da 70anni e non un fiato contro chi gli impone i prezzi, contro i grossisti e la grande distribuzione, quelli che gli tengono il cappio intorno al collo. Gente che applaude e vota convintamente chi stravede per il libero mercato ma..non per loro, non per loro. Loro vogliono le massime tutele possibili, il libero mercato va bene per tutti gli altri. Inutile dire che sto dalla parte degli agricoltori ma solo di quelli consapevoli, non dei furbetti o degli sciocchi, quelli che protestano sbagliando bersaglio. Non si puo' battere le mani a chi racconta le bellezze del capitalismo e poi lagnarsi quando si viene chiamati a pagare il conto. Non ci si puo' spellare le mani a favore di chi butta miliardi e miliardi di euro per sostenere le guerre dei potenti prepotenti e poi, un domani, lagnarsi perche' si e' invasi dal grano ucraino. Non si puo' votare chi promette "mai patrimoniali' per i grandi capitali e poi lagnarsi che mancano gli aiuti all'agricoltura. Quella parte, per me, puo' andare tranquillamente a fanculo e mi resta difficile dare loro solidarieta'.
@ilpianistasultetto
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belladecasa · 3 months
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Qual è la tua idea di amore?
Io sto cercando di dormire ti rendi conto? Che prendo due sonniferi diversi per dormire? E tu vuoi rovinarmi? Vuoi frantumare ulteriormente queste macerie? E allora ok per me va benissimo solo che non esiste UNA idea di amore o almeno non per me che ho solo tante idee contemporaneamente e che cambiano, si evolvo, si cancellano, si cristallizzano, si contraddicono, nel tempo ma anche nell’immediato: ho pensato che l’amore fosse fulmineo o non fosse, fosse il primo sguardo; poi ho pensato che fosse il lento conoscere qualcuno di cui ti potevi fidare veramente, dire ogni cosa di te anche la più sordida, anche se magari non ti faceva subito ribollire il ventre di stelle. Non sento le stelle? Non sono sulle stelle, quindi non amo? Non è detto. Io all’inizio Giorgio non lo amavo mica, amavo un altro, ma Giorgio era speciale quindi perché no? E sono finita dopo qualche mese a sentire dolore alle braccia quando non lo vedevo. Proprio il mio corpo non poteva sopportare la sua assenza. Non potevo stare sola e degiorgizzata (come direbbe Wallace). E mi ricordo che io e Giorgio ci amavamo tanto che certe volte ci fermavamo nelle piazzole di sosta per baciarci, quando ci fermavamo al semaforo ne approfittavamo per baciarci. O scopavamo così in giro perché ci amavamo troppo. E prima t’avrei detto che l’amore è questo, che tu solo per baciare qualcuno faresti di tutto, la più grande pazzia di cui sei capace oppure proprio piccoli gesti ridicoli, appunto fermarti in tutte le piazzole di sosta per limonare. È la voglia di morire se l’altro non ti ama più o non ti vuole, l’amore e la morte sono vicini, soffrire per l’amore è il sentimento più simile al soffrire il lutto, con l’aggravante di non poter avere quella persona per sua scelta. È un lutto e un suicidio. Ma è pure accomodante. Conosci il detto ogni scarrafone è bello a mamma sua? È accomodante perché puoi permetterti di essere debole, patetico, brutto, mediocre, ma hai vicino qualcuno che sempre ti vedrà bellissimo, divino, come una madre con il figlio, perché l’amore è idealizzazione. Lo avevo idealizzato, si sente dire spesso da chi parla per luoghi comuni, che sono sempre veri (anche qui mi aiuta Wallace) e infatti è vero ma non nell’accezione che si dà per scontata: non amavi davvero perché idealizzavi, no! Idealizzavi in quanto amavi. È semplice. E finisce nel momento in cui riporti a terra la persona che col tuo amore viveva tra gli dei.
Avrei forse fatto meglio a parlare direttamente con la letteratura quindi ti lascio lampo l’incipit di una delle mie poesie preferite che mi guida ad avere sempre voglia di amare di nuovo:
Solo l’amare, solo il conoscere
conta, non l’aver amato,
non l’aver conosciuto. Dà angoscia
il vivere di un consumato
amore. L’anima non cresce più.
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Yuriko Tiger personal facebook post 09/24/2023
(No, non ho lavorato per Capcom! Mettiamolo in chiaro!) Anche se una delle mie amiche e colleghe di agenzia, si! Come Juuri 😍 Quest’anno ho fatto solo un giorno da business day per parlare di affari, sabato niente perché ero MORTA dal jet lag e dal viaggio e domenica mi son vestita da Manon perché mi piace, fine (sempre a far i francesi oh). Però chissà… Chissà 👀 Non mi dispiacerebbe visto che il 6 è l’unico titolo a cui sto giocando più degli altri dopo millenni! E mi piacerebbe fare cosplay con una persona che già conosco e so che gli piace il gioco!! Adoro i personaggi egocentrici come Karin (e si era capito) ma ho fatto Manon più per “sfida” pensando ci starci malissimo!! E invece mi ci vedo un sacco 😳 Comunque do un consiglio a chi vuole far diventare il cosplay un lavoro: Le bugie hanno le gambe corte e soprattutto i clienti (o potenziali clienti come aziende), lo notano e si vanno a informare. Per quanto si può dire su di me, ogni mio lavoro è registrato direttamente insieme all’immigrazione 😐. Dire che “non è vero” perché non si sa leggere il giapponese equivale a diffamazione e anche una denuncia. Persona avvisata mezza salvata 🙏🏻 Ve lo dico giusto per visto che molti fanno i furbi dicendo “ho lavorato al TGS” e poi hanno il pass da… Visitatori. Questa storia l’abbiamo già sentita, no? ….. Ecco. Non fatelo. Ci stanno gia alcuni italiani (ovviamente italiani) a puntare il dito sul “eh ma non eri sul palco della Bandai” (non pensate che son scema, conosco più gente di voi e vivo qua da dieci anni. Daje.) Ora vi spiego: I lavori vanno a titoli di contratto! Si, rimango sempre la cosplayer ufficiale di Tekken ma questo non vuole ne’ che son l’unica, ne’ che lavori solo per loro! Ho lavorato a tutti Tekken7 ma non so’ nulla dell’8 perché in 7-8 anni, i team di marketing cambiano e anche le mode. Una delle Xiayou è un’altra mia amica cosplayer quindi son solo felice quando qualche mia collega lavora al mio stesso titolo ✨(era un sacco patata e so quando gli piace Tekken perché abbiamo legato per quello). È proprio brutto vedere solo gente che rosica di continuo.. Divertitevi con il proprio cosplay qualche volta 🥲💦 Avevo dei lavori, non per vantarmi ma non avevo proprio cazzis. Mi sono fatta due settimane in Italia belle piene, atterrata e 6 ore dopo ero MakuhariMesse… MACHICHAPIULASBATTAH. Se ci sono novità, le scriverò 🙂!! Al momento posso solo dirvi: EvoJapan2024 - Aprile Se siete in Giappone per quel periodo, non potete perdervelo 🍵 Ora dormo che provo a combattere questo fuso orario maledetto..
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der-papero · 4 months
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MADOOO COSA HA TROVATO LA MAMI!!! 😍
Credevo fosse andata persa tra i traslochi!
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Ho un bellissimo ricordo di questa tesi, per tantissimi motivi. Il dipartimento dove ho svolto il lavoro era fermo su questo progetto da sempre, perché non aveva mai avuto uno che ci capisse di SIMD e DSP, i miei predecessori non avevano mai prodotto nulla di funzionante, e ripiegarono sempre su altro.
Difatti all'inizio non si fidarono nemmeno di me, e mi diedero tutta altra roba da fare, seppur sempre una tesi sperimentale, era sulle Short-Time Fourier Transform. Quando portai il primo codice con una versione funzionante, mi dissero "butta quello che hai fatto, perché ti diamo qualcosa di più serio".
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All'inizio le prime implementazioni, seppur promettenti, non erano abbastanza veloci da garantire una banda passante sufficiente, e il DSP mi stava dando del filo da torcere.
La svolta venne una sera, me lo ricordo benissimo: stavo in piedi sul water attaccando un orologio, la porcellana era bagnata, sono scivolato e ho battuto la testa sul lavandino. Quando ho ripreso i sensi, ho avuto una rivelazione, una visione, un’immagine scolpita nella mente. Questo rende possibile misurare il rumore di fase: il doppio buffer con unwrap della fase tramite MSF!
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Il mio co-relatore disse "questa è la tesi di uno che ha capito quello che stava facendo", ed è ancora oggi, tra i tanti complimenti che ho avuto nella mia carriera, uno dei più belli.
L'unico brutto momento di tutto questo è quando ho realizzato che il mio lavoro finì al JPL della NASA senza nemmeno una citazione, un riferimento al mio nome, nulla, tutto rimosso. Quella è stata la prima volta che capii sulla mia pelle come va il mondo, e cosa avrei dovuto fare per evitare che accadesse di nuovo, anche se poi c'è voluto tempo per passare dalla teoria alla pratica.
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deathshallbenomore · 2 years
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assemblea costituente daily ogni giorno i dibattiti tenutisi in assemblea/nelle commissioni (a seconda) tra il 1946 e il 1947 per capire quanto più cool poteva essere la nostra costituzione ma anche quanto più democristiana
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blogitalianissimo · 2 months
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(Sono l'anon che ha parlato di Loredana Bertè, Big Mama, Fiorella Mannoia e il fatto di Angelina Mango e il suo non essere visibilmente meridionale) Non voglio essere frainteso sul fatto di Angelina Mango e il fatto che lei sia una meridionale meno visibile che va a significare che qui non ci sia dell'antimeridionalismo, anzi l'antimeridionalismo entra in gioco anche con questo discorso, gli antimeridionalisti sono quella gente che pur essendo antimeridionalisti sono disposti a sopportarti (non accettarti) se ti assimili con il resto di loro, pur non piacendo il fatto che tu sia del sud, ma se non lo dimostri siamo disposti anche a dimenticarlo, Angelina Mango pur facendo cosi ha a che fare con antimeridionalismo, non ne è salva, ma sarà meno rumoroso, è solo che sono disposti a tollerarti, il momento in cui tu fai sentire una cadenza dell'accento o parli la tua lingua regionale, allora hai osato troppo, motivo per cui molti antimeridionalisti si sono riversati su Geolier, pur essendo a conoscenza che ci siano altri artisti meridionali, alla fine l'antimeridionalismo lo avvertono sia Geolier sia Angelina Mango, ma Angelina ha il "privilegio" (che privilegio non è, assimilarsi per non essere discriminato pesantemente non si deve mai pensare come un privilegio, ma non trovando altre parole ho deciso di usare questa) di non essere (o non rendersi) troppo visibile mentre Geolier lo fa (scusami per l'ask lungo, mi faceva brutto poter essere frainteso e ho questo bisogno di spiegarmi in lungo pur di non esserlo poi mi andava di entrare in questo discorso visibile/non visibile perché alla fine si sa che la colpa è sempre e solo di quello che discrimina e mai delle vittime che siano esse visibili o meno)
Onestamente non so cosa aggiungere a questo ask perfetto in ogni parola, non mi rimane altro che pubblicare e dire che non hai ragione, hai ragionissima.
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byronnight2 · 3 months
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Ed è buio pesto,ma in realtà sono le 06:45 am. Di una nuova giornata,in cui mi riprometto di non pensare a nulla di brutto. Perché è arrivato il momento di lasciare tutto alle spalle e vivere. Quindi sì, Varsavia!!
In caduta libera verso il mio compleanno.
Con birra e la mia amica del cuore,che mi fa sentire una tredicenne scema. (⁠ ⁠ꈍ⁠ᴗ⁠ꈍ⁠)
Cosa si prova a sentirsi liberi? Beh,ve lo spiego un'altra volta..🤣
Che adesso devo cercare un taxi e una caffetteria!
Vivere, vivere, vivere!!! (⁠。⁠•̀⁠ᴗ⁠-⁠)⁠✧
#varsavia
#freddosopportabile
#byronnightisback
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yomersapiens · 6 months
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I dolori del giovane (ahahah) YOMER
Esco dalla pizzeria con un cartone contenente una pizza bucata. A casa lo apro e guardo. In realtà è metà pizza, neanche una intera, ci sta me l'abbiano regalata. Un po' per pena un po' perché ho portato un mio libro dicendo "facciamo che mi paghi la prossima volta dai, che adesso c'è troppa gente". Ho ottenuto metà cena grazie a un libro. Ora devo calcolare tutta la mia vita così, finché non esaurirò le copie. Vorrei tu fossi a casa mia per togliere la mozzarella di bufala (ho fatto bingo cazzo è una margherita con bufala questa sta almeno a 17€ qua a Vienna quasi 2€ in più del mio libro! che guadagno!) (ah no, non tantissimo siccome è metà pizza, vabbè) dicevo, toglierei la mozzarella perché tu non la mangi e ti direi che questo è come verrà pagato il mio lavoro d'ora in avanti. Secondo me il baratto deve tornare a comandare ogni trattativa sul pianeta. Mi sono stancato dei soldi, così come sono stanco del sesso (non è ironico il fatto che ci stanchiamo più facilmente proprio di quello che non abbiamo?) (bugia).
Sto girando porta a porta, persona a persona, a cercare di vendere le copie del mio libro. Per cosa poi? Per raggiungere una ristampa? O forse solo perché non ho nulla da fare e quando le persone scoprono che hai scritto un libro ti guardano con quello sguardo un po' di ammirazione e un altro po' (un altro bel po') di domande tipo "Tu? Tu, hai scritto un libro? Tu, con quella faccia e quegli occhi, hai qualcosa da dire?". Non hai idea di quante cose ho da dire. La mia testa è un via vai continuo di storie e idee e desiderio di silenzio. Ora come non mai odio dover parlare, spiegare la storia, spiegare perché devi acquistare il mio libro oppure darmi una mezza margherita di bufala in cambio. Ho bisogno di silenzio per riprendermi dalle fatiche del sorridere e parlare davanti a un pubblico. Adoro parlare di quello che ho scritto ma vorrei che i personaggi che ho inventato parlassero da soli. È brutto quando chiedo di abbassare la voce, o di lasciarmi stare per un po', ma per me è tutto troppo.
Quando sali in alto e raggiungi quello che sognavi di raggiungere c'è chi si adagia sugli allori e si gira e rigira tra le fronde degli arbusti da laurea mentre io so, che se mi viene dato quello che voglio, è perché mi aspetta dietro l'angolo il conto. Che sarà salatissimo. Hai ottenuto quello che desideravi? Beccati sta fattura, paghi contanti o pezzi della tua salute?
Gli occhi sono tornati a peggiorare. Lo stanno facendo da un po' ma io ho volutamente ignorato tutti i segnali e sono tornato a calare chili di farmaci che comprometteranno la mia situazione. Neanche questa terapia funziona. Eppure ci avevo creduto tanto. Come ogni volta, ma questo giro un po' di più. Con che coraggio, in queste condizioni, potrei permettere a qualcuno di amarmi? Mi sento come una mela in esposizione da un fruttivendolo che ha deciso appositamente che lato del frutto mostrare ai possibili acquirenti e non concede di fare un giro attorno o di toccarla, perché altrimenti ci si accorgerebbe della quantità di vermi che la stanno divorando, delle muffe, parti molli, chiazze marroni e crateri necrotizzati. Non sto bene e so di meritarmelo, perché sono felice.
È una stupida regola che non ho inventato io eh, per carità, sicuramente l'ha fatto qualcun altro. Ma nella mia testa regna questo calcolo: se 1 cosa va bene 7 andranno storto. Le sto contando, secondo me arrivo alla dozzina ma solo perché mi piace piangermi addosso.
Qualcuno ha già finito di leggere il mio libro e stanno arrivando i primi insulti, al momento solo carini. Ora si tratta di superare la soglia delle persone che mi vogliono bene e subentrare nella zona delle persone a cui non frega un cazzo di chi sono e che vogliono solo leggere una storia sperando sia decente.
Invitami a pranzo, ti darò in cambio un libro. Fammi una torta, riceverai un libro. Passiamo un pomeriggio assieme a insultare quelli a cui piacciono le castagne, non solo ricevi un libro ma anche una medaglia al valore.
La libreria durante la presentazione era piena, vorrei fosse sempre così. Esaurire le copie, rispondere a domande sensate. Vorrei iniziare a parlare verso le 17:30 e alle 21 essere già a letto. Vorrei che il letto mi venisse offerto in cambio di un libro. Però, come con la pizza, sicuro sarebbe mezzo letto. O un letto con un buco al centro ma dato che tu sei minuscola spazio ne abbiamo a sufficienza. Vorrei non far stare sempre male chi mi circonda. Vorrei non avere l'arroganza di quegli scrittori che non fanno altro che ricordare a tutti di aver scritto un libro. Vorrei non farti piangere mai e non essere l'idiota egocentrico che sono.
Il mese prossimo faccio quarantanni. Manca pochissimo. Sarò ufficialmente uno di quei vecchi che non ne vuole sapere di accettare l'età che ha. Un po' di tempo fa almeno potevo dire di non dimostrarli ma se mi vedeste sta sera, come sono messo, circondato da coperte, con sempre meno followers tra i capelli, un occhio gonfio, il gatto che mi snobba, la mezza pizza che mi guarda dal cartone, quel buco nella pizza che rappresenta perfettamente il vuoto che sto provando ora che ho raggiunto un traguardo. Non è pessimisimo, è l'aver scalato una vetta e ora cercare un nuovo obbiettivo. Fare meno schifo, ecco quello è un grande obbiettivo che vorrei raggiungere un giorno ma non so, penso sia più facile scrivere altri dodici libri invece di questo. Sto invecchiando e sono tornato a collezionare carte Pokémon, lo faccio senza vergogna. Apro i pacchetti e annuso le carte e poi mi incazzo se non trovo una full art olografica. Tengo le carte vicino al libro così quando uno pensa io sia davvero intelligente poi posso aggiungere "E non solo, guarda come brilla il mio Gyarados!".
Dico sempre che Vienna mi serve per bilanciare l'Italia. Il tanto agognato silenzio dopo il maremoto di parole che subisco quando varco il confine. Questo bisogno sta cambiando, ho imparato che si può stare bene, in silenzio, anche non proprio obbligatoriamente da soli. In questo mi ha aiutato molto Ernesto, il mio gatto, non ci fosse stato lui ad addomesticarmi alla presenza di un altro essere vivente, forse non sarei stato in grado di aprirmi e accettare, ad esempio, l'esistenza di un altro essere umano. Anche se poi devo rovinare tutto, ma quella è la mia natura. Come la natura di Ernesto è ignorarmi, anche se in cambio gli offro un libro. Con lui non funziona, o un pochino sì dai, ha fatto mezze fusa e il solito vomitino serale ha un piccolo buco al centro.
Una copia alla volta, farò leggere il mio libro. Dovesse costarmi la salute fisica e mentale o una cena quotidiana a base di mezzi pasti donati, ci riuscirò.
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oramicurcu · 3 months
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Credo di star entrando in un periodo buio.
Credevo fosse per via del ciclo o per la sensazione di acidità che mi ha lasciato una cena a casa di gente che vorrei non vedere più (e un dolce con la ricotta acida).
Ma credo stia per arrivare un brutto momento, uno di quelli in cui piango appena qualcuno mi parla. Ma anche se non mi parla.
E lo scrivo qui, l’unico posto in cui non devo dimostrare niente a nessuno, non devo performare. L’unico posto in cui sono onesta e sincera anche con me stessa.
Domani probabilmente passerà questa brutta sensazione, ma so che sono legata a un filo di capello, pronto a spezzarsi e farmi cadere a capofitto.
E lo scrivo qua, perché sempre qua mi sono ritrovata.
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