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Quentin Tarantino: Leonardo DiCaprio era "nervoso" nell'improvvisare il monologo di C'era una volta a Hollywood
Quentin Tarantino: Leonardo DiCaprio era “nervoso” nell’improvvisare il monologo di C’era una volta a Hollywood
Leonardo DiCaprio ha avuto qualche esitazione a entrare pienamente nella mente di Rick Dalton. Interpretando l’attore immaginario degli anni ’70 in C’era una volta a Hollywood di Quentin Tarantino, DiCaprio apparentemente era un po’ nervoso per gli scatti d’ira nei panni di Rick durante una tesa sequenza di monologo. La scena vede Rick (DiCaprio) precipitarsi fuori dal set dopo aver dimenticato…
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mariotolvo62 · 15 days
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Le Conseguenze Dell'Amore il film di Paolo Sorrentino (2004) ancora vivi...
Si chiama Titta Di Girolamo e da lungo tempo abita in un albergo svizzero. senza un perchÉ apparente consuma la propria esistenza tra una camera e il bar, tra il ristorante e il salotto dove si gioca a carte. Regolarmente riceve una valigia, e intorno a quella valigia si condensano tutti i misteri, mostruosi e inquietanti, che lo riguardano. Un giorno Titta Di Girolamo rivolge la parola a una fanciulla, Sofia, e da quel momento il precario equilibrio del suo mondo oscuro va in frantumi. «L’abitudine alla vita non è un buon motivo per vivere», diceva Jean-Claude Izzo. Al di là dei risvolti noir del film, dell’esigenza di un colpo di scena esplicativo che forse non è poi così importante, Le conseguenze dell’amore lavora su questo. Sull’abitudine, il vuoto, la mancanza di senso dei gesti e dei pensieri di un individuo alla deriva. Calato in una dimensione squisitamente metafisica, allora, quello di Sorrentino diventa un grande film. Non importa, cioè, che “dietro” ci sia una storia di mafia, e che la fine di Titta rimandi simbolicamente alla sua ormai appurata “imbalsamazione” (pietrificato di fronte a tutto, alla vita come alla morte). In fondo il senso del film è già nel suo essere così sospeso, “svuotato”, liquido. Non a caso, Sorrentino attraverso i vetri e il direttore della fotografia Luca Bigazzi attraverso i filtri, ci fanno assistere alla tragedia del protagonista come fosse in un acquario. E con curiosa simmetria, rispetto al suo precedente film L’uomo in più, nel quale un destino si raddoppiava, il regista (anche sceneggiatore) questa volta dimezza, sminuzza, finché Titta non diventa l’uomo in meno, l’elemento mancante. Lo scandalo filosofico, quindi, è il momento in cui si sospetta che potrebbe mancare a qualcuno (a Sofia?). Allora sì che l’universo crolla, e quell’uomo che prima non c’era, finalmente c’è. Toni Servillo, un Titta straordinario, riempie la scena ma non la ingombra mai, proprio perché sopra, sotto, dentro e intorno a lui pulsa il vuoto liquido dell’acquario. Ma sono da brivido anche i due personaggi secondari, Angela Goodwin e Raffele Pisu, che si trascinano dietro un senso di decadenza e di “orgogliosa” solitudine che appartiene da sempre agli uomini e alle donne della letteratura lacustre, da Piero Chiara in giù. 
 Recensione tratta da FilmTv.it
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what-u-com · 2 months
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L’angelo della morte di Charles Manson vede la libertà: il governatore della California non si opporrà alla scarcerazione di Leslie Van Houten
New York – C’era una volta a Hollywood, e ci sarà presto a Los Angeles. Leslie Van Houten, l’angelo della morte che aveva seguito Charles Manson nel suo culto di sesso e omicidi satanici, è a un passo dal lasciare il carcere dopo cinquantatré anni. Il governatore della California, Gavin Newsom, ha annunciato che non si opporrà più alla sua scarcerazione. source
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lamilanomagazine · 1 year
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Quentin Tarantino sarà ospite al Festival del Cinema di Cannes 2023
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Quentin Tarantino sarà ospite al Festival del Cinema di Cannes 2023. Quentin Tarantino sarà ospite d’onore alla Quinzaine de Réalizateurs. Il cineasta torna a Cannes esattamente dopo quattro anni dalla prima di C’era una volta a Hollywood e a 29 dalla Palma D’oro per Pulp Fiction. Il regista presenterà una “proiezione segreta” il 25 maggio e discuterà della sua “contro-storia del cinema” sulla Hollywood degli anni ’70. Proprio nel 1969 a Cannes nasceva la Quinzaine des Réalisateurs, sezione dedicata ad opere libere provenienti da tutto il mondo. Nello stesso anno in California nasceva una nuova generazione di registi che si ponevano contro la vecchia Hollywood. Quentin Tarantino restituisce una profonda analisi nel suo saggio critico sul cinema degli anni ’70. Gli organizzatori del Festival fanno sapere: “Questo cinefilo eccezionale è di casa. Sarà nostro ospite quest’anno per presentare un film a sorpresa e discutere la sua controstoria del cinema. Atmosfera rockabilly nel giorno di chiusura…”.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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awardseasonblog · 1 year
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La leadership di #KeHuyQuan per il pluripremiato Everything Everywhere All At Once nella corsa agli Oscar per la categoria #Migliorattorenonprotagonista si è delineata fin dai primissimi riconoscimenti assegnati dai circoli dei critici americani lasciando poco spazio al suo rivale, Brendan Gleeson (Gli Spiriti dell’isola) che si è dovuto accontentare di poche “briciole” dal NBR Award al premio assegnato dai critici australiani (AACTA International Award) fino a quello dei critici online di New York (NYFCO). Nessun dubbio quindi sulla sua potenziale vittoria non solo perché ha vinto un numero impressionante di premi dei critici americani (52) battendo il record di Brad Pitt per C’era una volta a Hollywood (42), ma anche perché ha dalla sua parte tutti i precursori (SAG Award, Critics Choice Award, GOLDEN GLOBE, HCA Film Award) ad eccezione del BAFTA vinto a sorpresa da Barry Keoghan (Gli spiriti dell’isola). Su questa lunghezza se Keoghan avesse vinto anche il SAG, a quest’ora, avremmo avuto una sfida, che in questa categoria non c’è con la campagna agli Oscar di Ke Huy Quan favorita dai suoi discorsi di accettazione che sono stati considerati dagli addetti del settore una “chiamata al voto” per tutti gli attori dimenticati che sono riusciti ad ottenere finalmente una seconda possibilità. (LINK NELLA STORIA) NOMINATION OSCAR 2023 Best Supporting Actor -Brendan Gleeson, “The Banshees of Inisherin” -Brian Tyree Henry, “Causeway” -Judd Hirsch, “The Fabelmans” -Barry Keoghan, “The Banshees of Inisherin” -Ke Huy Quan, “Everything Everywhere All at Once” #AwardsSeason #AwardsRace #OscarsRace #RoadtotheOscar #Movies #AwardsRace #BestSupportingActor #Oscars2023 #OscarsPredictions #FinalPredictions #StagionedeiPremi #Oscar2023 #PrevisioniOscar https://www.instagram.com/p/CpSUOQ4sfed/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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telodogratis · 2 years
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And: al via la produzione del film con Emma Stone, Jesse Plemons e Willem Dafoe
And: al via la produzione del film con Emma Stone, Jesse Plemons e Willem Dafoe
Read More Searchlight Pictures ha annunciato che la vincitrice dell’Academy Award Emma Stone (La La Land, La favorita), il candidato all’Academy Award Jesse Plemons (Il potere del cane), il candidato all’Academy Award Willem Dafoe (Van Gogh – Sulla soglia dell’eternità, Un sogno chiamato Florida) e Margaret Qualley (C’era una volta…a Hollywood) saranno i protagonisti di And, il And: al via la…
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giallofever2 · 2 years
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Best of TARANTINO
(Italian 🇮🇹 Original LOCANDINE)
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doppisensi · 4 years
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Sono vecchio soprattutto per finire in cella per una scopata. La prigione mi insegue da sempre, ma non mi ha ancora preso. Quando lo farà, non sarà certo per te.
C’era una volta... a Hollywood
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hjamesp · 5 years
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chez-mimich · 5 years
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C’ERA UNA VOLTA A HOLLYWOOD. Quentin Tarantino è un regista sfrontato, non troverei un altro termine per definirlo. Già dai tempi di “Pulp Fiction” è sempre stato un regista sfrontato. Basta leggere i titoli suoi suoi film. Tutti una scopiazzatura di qualcos’altro, un’accozzaglia di citazioni, di rimandi, di meta-storie, di meta-cinema. Insomma un genio. E solo da un genio poteva uscire “Once Upon Time in Hollywood” ovvero “C’era una volta a Hollywood”, senza nemmeno cercare di trovare un titolo originale, anzi alludendo apertamente al film di Sergio Leone. La storia? Rick Dalton (Leonardo Di Caprio), ex attore di successo caduto in disgrazia, con villa accanto a quella di Roman Polanski e Sharon Tate a Cielo Drive sulla collina di Bel Air, accetta di recitare in una serie televisiva, rinunciando a girare uno spaghetti-western. Al suo fianco Cliff Booth (Brad Pitt), stuntman, ma anche un po’ autista, un po’ guardaspalle, un po’ tutto insomma, che vive in una roulotte, ed è costantemente in cerca di guai. E allora? Allora niente, la trama del film sembra essere solo una delle trame possibili, poiché parallelamente (ma anche trasversalmente)alla trama principale, si intrecciano altre trame e altri storie, in una serie di incastri, di piani paralleli, in cui Tarantino è campione insuperabile. Ed è, quasi inutile dirlo, Hollywood, il vero soggetto del film con le sue atmosfere, i suoi personaggi, i suoi riti, il suo mito. Grande meccanismo filmico quello di Tarantino, ma anche un oggetto roboante, ingombrante, ma di notevole raffinatezza. Da vedere? Impossibile non farlo, almeno per gli amanti del genere.
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simplysophialoren · 6 years
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Sophia photographed by Milton Greene during the production of C’era Una Volta (English title: More Than a Miracle) in Italy, 1967.
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C'era una volta a Hollywood: Quentin Tarantino e le poche battute di Margot Robbie
C’era una volta a Hollywood: Quentin Tarantino e le poche battute di Margot Robbie
Dopo la precedente piccola polemica nata al ruolo di Bruce Lee nel nuovo film di Quentin Tarantino, C’era una volta a Hollywood, la pellicola è stata presentata al 72° Festival di Cannes e nel corso della conferenza dedicata alla pellicola il regista ha avuto modo di scontrarsi contro un preciso giornalista, che secondo molti, voleva cercare di montar su polemica.
La questione si è aperta col…
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statoprecario · 5 years
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Once upon a time... in Hollywood
Once upon a time… in Hollywood
Once upon a time… in Hollywood di Quentin Tarantino con Leonardo Di Caprio, Brad Pitt
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Ci sono tanti modi per parlare d’amore e Tarantino ha scelto il suo. Sì, perché Once upon a time… è il suo film più sentimentale, forse anche il più malinconico e, allo stesso tempo, leggero e divertito.Un film dove l’estetica è a disposizione della storia che non è una vera e propria storia, bensì una serie di…
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Addio a Treat Williams, da Hair a C'era una volta in America
Dal leader hippie di Hair Hair, l’adattamento cinematografico di Milos Forman del musical di Broadway per cui ottenne una nomination ai Golden Globe al dottor Andy Brown della serie Everwood. Ma anche C’era una volta in America di Sergio Leone e 1941 – Allarme a Hollywood di Steven Spielberg e serie tv famose come Deep Rising, Blue bloods e Chicago Fire. Il mondo del cinema piange l’attore Treat…
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lamilanomagazine · 1 year
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Claudia Cardinale oggi compie 85 anni – auguri alla musa eterna
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Claudia Cardinale oggi compie 85 anni – auguri alla musa eterna. Oggi, 15 aprile, è il compleanno di Claudia Cardinale, e noi cogliamo l’occasione per un racconto della sua biografia. Claudia Cardinale, il cui nome intero è Claude Joséphine Rose Cardinale, è una delle attrici con una delle carriere più lunghe ed immense della nostra storia del cinema. “Io non mi sono mai considerata un’attrice. Sono solo una donna con una certa sensibilità: è con quella che ho sempre lavorato. Mi sono accostata ai personaggi con grande umiltà: cercando di viverli da dentro, usando me stessa, senza far ricorso a nessun tipo di tecnica”. Così si definisce la Cardinale, facendo il punto della sua vita cinematografica. La sua personalità, la sua bravura ed il suo carisma sono stati determinanti per i suoi film, sia italiani sia internazionali. Ricordiamo il suo esordio con “I soliti ignoti” di Mario Monicelli; da quel momento, ha lavorato con Visconti, Fellini, Bolognini, Zurlini, Comencini, con Leone in “C’era una volta il West” e, ancora, con Zampa, Magni e Damiani. All’estero, poi, ha affiancato John Wayne, Sean Connery, Henry Fonda, Eli Wallach, Orson Welles, Antony Quinn e molti altri. Claudia Cardinale incarna un nuovo stereotipo di donna, un nuovo modello femminile che diventa tipico degli anni ’50. Una donna che desidera l’indipendenza quotidiana e lavorativa, affermando se stessa, mettendo in primo piano la propria libertà. I premi vinti dall’attrice: Tra gli importanti premi vinti ricordiamo il Premio Pasinetti come miglior attrice protagonista a Venezia per Claretta, film di Pasquale Squitieri, e il Leone d’oro alla carriera e l’Orso d’oro alla carriera. Una carriera internazionale: Negli anni sessanta, l’attrice trascorre un periodo di tre anni negli Stati Uniti. Nel momento storico in cui ad Hollywood vengono invitate le attrici europee di maggior successo. In quell’occasione la Cardinale firma il contratto per i singoli film e non con le case di produzione. L’attrice racconta, infatti, che: “gli americani volevano avere il monopolio delle star e, cercavano di farle immediatamente proprie. Il più delle volte, in realtà, ti distruggevano: andavi in America, e tornavi che non eri più niente o nessuno. Io mi sono difesa“. La sua presenza negli Stati Uniti fu trampolino di lancio per la sua carriera. Inizia a recitare con John Wayne e Rita Hayworth, fino al colossal “C’era una volta il West”, del ’68. Claudia Cardinale oggi: Ormai l’attrice viene considerata come tra le più famose di quegli anni, l’erede di Sophia Loren. All’età di sessantasette anni, esordisce a teatro e oggi è una grande attivista, che lotta per i diritti delle donne e per tante cause umanitarie, senza mai fermarsi. Buon compleanno a Claudia Cardinale, 85 anni di fascino femminile eterno ed imperituro!... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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