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#cingoli
opelman · 5 months
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299 - Wallpaper / Fond d'écran
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299 - Wallpaper / Fond d'écran by Laurent Quérité Via Flickr: Corentin PEROLARI Championnat du Monde Junior Equipe de France Moto Cross Cingoli Italie IMG_8182
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rallytimeofficial · 1 month
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CIRT, il Rally Adriatico torna a Cingoli, definiti il percorso ed il programma
🔴 🔴 CIRT, il Rally Adriatico torna a Cingoli, definiti il percorso ed il programma
Terza prova del Campionato Italiano Rally Terra, ritorno a Cingoli. Ecco le due notizie “notiziabili”, quelle che danno sostanza al 31° Rally Adriatico, in programma nella sua classica collocazione primaverile, il 17 e 18 maggio. (Iscriviti gratuitamente al canale Telegram di Rally Time per ricevere le notizie sul tuo telefono in tempo reale LINK) La corsa tricolore sulle strade bianche, da…
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alkadiaimmobiliare · 2 years
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#alkadiaimmobiliare #cingoli #balconedellemarche (presso Cingoli) https://www.instagram.com/p/ChDY0WpM9Zu/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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simonemeloni · 2 years
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Acquaparco verde azzurro💚💙 #cingoli #Marche #Italia #vacanzeitaliane (presso Acquaparco Verde Azzurro) https://www.instagram.com/p/CgXobgJIk1p/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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soloilpensiero · 7 months
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blogidraulicaantica · 10 months
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Il più grande bacino idrico del centro Italia: la diga di Castriccioni o lago di Cingoli
Riprendo il tema dei bacini scrivendo del bacino idrico artificiale più grande del centro Italia: il lago di Cingoli o diga di Catriccioni. la diga di Castriccioni o lago di Cingoli – foto di Virginia Recanati “ ogni diritto riservato” la diga di Castriccioni o lago di Cingoli – foto di Virginia Recanati “ ogni diritto riservato” la diga di Castriccioni o lago di Cingoli – foto di Virginia…
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disabilicom · 2 years
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mucillo · 2 months
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Vittorio Arrigoni detto Vik è stato un attivista, giornalista e scrittore italiano. Sostenitore della soluzione binazionale come strumento di risoluzione del conflitto israeliano-palestinese, nonché pacifista, si era trasferito nella Striscia di Gaza per agire contro quella che definiva pulizia etnica dello Stato di Israele nei confronti della popolazione araba palestinese.
Sembra oggi ma parliamo di 25 anni fà
Una lettera di Vittorio del 02 marzo 2009 due anni dopo fu assassinato.
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Vittorio tornato a Gaza
«E alla fine sono tornato.
Non sazio del silenzio d’assenzio di una felicità incolta
accollata come un cerotto mal riposto su di una bocca che urla.
Non potevo fare altrimenti.
Essere ferito, venir rapito, derubato della propria missione, incatenato e imprigionato in un lurido carcere israeliano,
quindi deportato a forza su di un aereo verso Milano
senza neanche la pietà di mettere ai miei piedi nudi e martoriati dalle catene un paio di scarpe,
non è certo la conclusione auspicabile per il compito solenne e di riscatto umano che ha impegnato gli ultimi mesi della mia barocca vita.
Il leone accumula stagioni e cicatrici,
non ha certo il passo slanciato di una volta,
ma non abbassa di un pelo la criniera.
Poggiando il primo piede sulla terra di Gaza, per la seconda volta, sbarcando, come un Armstrong esiliato,
ho ruggito, eccome,
devono esser tremati i vetri delle finestre pure a Tel Aviv.
Fiero del mio passato, non curante del mio presente.
Perché è questo il tempo di spendersi, piuttosto che accaparrarsi un futuro agiato e comodamente distorto,
a quelle vittime innocenti a cui non abbiamo concesso neanche l’ascolto, per un attimo,
delle loro grida di dolore.
Spendersi affinché ogni diritto umano sia rispettato.
Tutto il resto non ha più importanza, semmai ne abbia mai avuta una.
Bisogna saper riconoscere la matrice della propria anima,
anche se ciò è spaventevole e significa solitudine, ostracismo, utopia, Don Chisciotte,
ingratitudine anche da chi verso cui si è dato tanto, si è speso tutto.
Ad aspettare nel fuoco si rischia di bruciarsi.
Ecco allora il perché della scelta dei miserabili, dei reietti, dei condannati,
essi sono ancora capaci di lealtà, di gesta aggraziate e di generosità audace, alle soglie della fine del mondo.
Reietto e miserabile la vita mi ci ha costretto,
sono tornato a casa.
Natale a Gaza pare un funerale.
E non esclusivamente perchè oggi ad un funerale effettivamente ci sono stato,
il vicino di casa di Fida, nostra coordinatrice ISM,
è stato ridotto in brandelli, in tanti piccoli pezzettini di carne lacera da un colpo di carroarmato israeliano.
Piove lacrime amare il cielo di Gaza in questi giorni di lutto e terrorismo da oltreconfine.
Si ascoltano i rutti delle minacce di imminente strage da Lvni e si trema dal freddo
(senza + gas, senza + gasolio, senza + energia elettrica).
Si odono i cingoli di Netanyahu sulle ossa dei palestinesi ammazzati ieri e di quelli a venire.
Lvni e Netanyahu in marcia funebre verso le prossime elezioni israeliane,
il teorema è semplicistico, ma purtroppo realistico,
vincerà chi porterà in dote ai propri elettori più teste palestinesi mozzate.
One head one vote.
A Gaza è come se si fosse in autunno,
e io sono nato sotto il segno dell’autunno.
Per cui se fuori piove,
perdonatemi,
a volte piove anche dentro.
Restiamo umani.
Vostro Vik dalle tenebre dell’assedio.»
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L’immagine che abbiamo l’uno dell’altro. Strati e strati d’incomprensione. L’immagine che abbiamo di noi stessi. Vana. Presuntuosa. Completamente distorta. Ma noi tiriamo dritto e viviamo di queste immagini. «Lei è così, lui è così, io sono così. È successo questo, è successo per questi motivi…» Basta. Lotti contro la tua superficialità, la tua faciloneria, per cercare di accostarti alla gente senza aspettative illusorie, senza un carico eccessivo di pregiudizi, di speranze o di arroganza, nel modo meno simile a quello di un carro armato, senza cannoni, mitragliatrici e corazze d'acciaio spesse quindici centimetri; offri alla gente il tuo volto più bonario, camminando in punta di piedi invece di sconvolgere il terreno con i cingoli, e l'affronti con larghezza di vedute, da pari a pari, da uomo a uomo, come si diceva una volta, e tuttavia non manchi mai di capirla male. Tanto varrebbe avere il cervello di un carro armato. La capisci male prima d'incontrarla, mentre pregusti il momento in cui l'incontrerai; la capisci male mentre sei con lei; e poi vai a casa, parli con qualcun altro dell'incontro, e scopri ancora una volta di aver travisato. Poiché la stessa cosa capita, in genere, anche ai tuoi interlocutori, tutta la faccenda è, veramente, una colossale illusione priva di fondamento, una sbalorditiva commedia degli equivoci. Eppure, come dobbiamo regolarci con questa storia, questa storia così importante, la storia degli altri, che si rivela priva del significato che secondo noi dovrebbe avere e che assume invece un significato grottesco, tanto siamo male attrezzati per discernere l'intimo lavorio e gli scopi invisibili degli altri? Devono, tutti, andarsene e chiudere la porta e vivere isolati come fanno gli scrittori solitari, in una cella insonorizzata, creando i loro personaggi con le parole e poi suggerendo che questi personaggi di parole siano più vicini alla realtà delle persone vere che ogni giorno noi mutiliamo con la nostra ignoranza? Rimane il fatto che, in ogni modo, capire bene la gente non è vivere. Vivere è capirla male, capirla male e male e male e poi male e, dopo un attento riesame, ancora male. Ecco come sappiamo di essere vivi: sbagliando. Forse la cosa migliore sarebbe dimenticare di aver ragione o torto sulla gente e godersi semplicemente la gita. Ma se ci riuscite… Beh, siete fortunati.
Philip Roth, Tr. Vincenzo Mantovani, Pastorale americana.
Ph Elliott Erwitt, Connecticut 1990
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aitan · 2 months
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Fabrizio De André - Sidun (Live)
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in questa città
che brucia che brucia
nella sera che scende
e in questa grande luce di fuoco
per la tua piccola morte
'nte sta çittæ
ch'a brûxa ch'a brûxa
inta seia che chin-a
e in stu gran ciaeu de feugu
pe a teu morte piccin-a
"Sidone è la città libanese che ci ha regalato oltre all'uso delle lettere dell'alfabeto anche l'invenzione del vetro. Me la sono immaginata, dopo l'attacco subito dalle truppe del generale Sharon del 1982, come un uomo arabo di mezz'età, sporco, disperato, sicuramente povero, che tiene in braccio il proprio figlio macinato dai cingoli di un carro armato."
Fabrizio De Andrè, in questo video in concerto con il figlio Cristiano.
La canzone, scritta a quattro mani con Mauro Pagani, è stata originariamente pubblicata nel 1984 in "Creuza de mâ".
Il testo è in dialetto genovese, come tutto l'album.
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crazy-so-na-sega · 11 months
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“Lotti contro la tua superficialità, la tua faciloneria per cercare di accostarti alla gente senza aspettative illusorie, senza un carico eccessivo di pregiudizi, di speranze o di arroganza, nel modo meno simile a quello di un carro armato, senza cannoni, mitragliatrici e corazze d’acciaio spesse quindici centimetri; offri alla gente il tuo volto più bonario, camminando in punta di piedi invece di sconvolgere il terreno con i cingoli, e l’affronti con larghezza di vedute, da pari a pari, da uomo a uomo, come si diceva una volta, e tuttavia non manchi mai di capirla male. Tanto varrebbe avere il cervello di un carro armato. La capisci male prima d’incontrarla, mentre pregusti il momento in cui l’incontrerai; la capisci male mentre sei con lei; e poi vai a casa, parli con qualcun altro dell’incontro, e scopri ancora una volta di aver travisato. Poiché la stessa cosa capita, in genere, anche ai tuoi interlocutori, tutta la faccenda è, veramente, una colossale illusione priva di fondamento, una sbalorditiva commedia degli equivoci. Eppure, come dobbiamo regolarci con questa storia, questa storia così importante, la storia degli altri, che si rivela priva del significato che secondo noi dovrebbe avere e che assume invece un significato grottesco, tanto siamo male attrezzati per discernere l’intimo lavorio e gli scopi invisibili degli altri? Devono, tutti, andarsene e chiudere la porta e vivere isolati come fanno gli scrittori solitari, in una cella insonorizzata, creando i loro personaggi con le parole e poi suggerendo che questi personaggi di parole siano più vicini alla realtà delle persone vere che ogni giorno noi mutiliamo con la nostra ignoranza? Rimane il fatto che, in ogni modo, capire bene la gente non è vivere. Vivere è capirla male, capirla male e male e poi male e, dopo un attento riesame, ancora male. Ecco come sappiamo di essere vivi; sbagliando. Forse la cosa migliore sarebbe dimenticare di aver ragione o torto sulla gente e godersi semplicemente la gita. Ma se ci riuscite…Beh, siete fortunati.”
 Philip Roth, “Pastorale americana"
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tinyshe · 3 months
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More Saints of the Day January 24
St. Francis de Sales
Bl. Anicet Hryciuk
St. Artemius
St. Babylas
Bl. Bartlomiej Osypiuk
St. Bertrand
Bl. Daniel Karmasz
St. Exuperantius of Cingoli
St. Felician of Foligno
Bl. Filip Geryluk
St. Guasacht
Bl. Ignacy Franczuk
Bl. John Grove
St. Macedonius
St. Mardonius
St. Messalina
Bl. Michal Wawryszuk
Bl. Onufry Wasyluk
St. Thyrsus & Projectus
Bl. William Ireland
St. Zama
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simonemeloni · 2 years
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Cascatelle di Cingoli #cingoli #Marche #Italia https://www.instagram.com/p/CgJkKzfITZv/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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anastpaul · 3 months
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St Timothy (1st Century) Disciple of St Paul, Bishop and Martyr and the Saints for 24 January
St Timothy (1st Century) Disciple of St Paul, Bishop and MartyrHis Life and Death:https://anastpaul.com/2022/01/24/saint-of-the-day-24-january-saint-timothy-died-c-97/ St Artemius of ClermontSt Bartlomiej OsypiukSt Bertrand of Saint QuentinSt Exuperantius of Cingoli St Felician of Foligno (c158-c 250) Bishop and Martyr, Confessor.St Felician’s Life and…
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jazzluca · 4 months
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MEGATRON ( Leader ) Generations LEGACY EVOLUTION *Armada*
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Anche il MEGATRON di Armada viene giustamente riproposto nella citazionistica linea Generations Legacy, e giusto in tempo per il 20ennale della sua linea originale e contrapporlo al suo rivale Optimus uscito come Commander, ed ovviamente il comandante dei Decepticon è un classe Leader.
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Ma in quanto tale, al solito, già il confronto con il giocattolo originale è un po' deprimente sin dal CARRARMATO, sia per la stazza ridotta rispetto al modello del 2002 ma sopratutto per la totale assenza delle gimmick inerenti i Minicon, così come la mancanza appunto del piccolo Leader-1.
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Va da se' che la scultura e la colorazione è ottima, e ci sono parecchi fori per armi laddove nell'originale c'erano le spine per Minicon, ma oltre alla torretta che gira ( ma non può compiere una rotazione completa di 360°, però ) ed al cannone che si alza, il nostro tank ad H può sollevare un modulo con un paio di bocche di fuoco, imitando neanche perfettamente una delle gimmick attivabili coi piccoli robot di Armada.
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A livello di miglioramenti abbiamo solo un paio di pannelli sotto il veicolo che coprono bacino ed addome del robot… e basta. ^^'
La TRASFORMAZIONE è semplice come nell'originale, con i moduli posteriori che si allungano diventando le gambe ( e con i pannelli di qui sopra che coprono la parte interna vuota di queste ), mentre le braccia si estraggono lateralmente dai cingoloni anteriori, previo però abbassare i modulini neri sotto il petto e slittare quindi le spallone da sopra al fianco, trovata niente male questa, mentre il pannello che copre la faccia si ripiega dentro il vano del petto invece che slittarci all'interno.
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Il ROBOT che ne scaturisce è fedelissimo esteticamente pure lui all'originale, e praticamente solo di poco più piccolo, e varrebbe pure il discorso del tank con le gimmick, tipo la mano sinistra sì semiaperta ma non apribile e tantomeno con il coltello che spunta dal palmo, ma giocoforza lo supera ampiamente nella posabilità delle gambe, limita nel giocattolo del 2002.
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Per fortuna ( e vorrei ben vedere se non l'avessero mantenuta!! ) c'è la gimmick del cannone della torretta che finisce sotto il fianco destro, così come è fattibile la modalità di attacco facendo ruotare la torrette davanti al torso, ora sì con i due cannoncini che sono rivolti frontalmente, almeno.
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Ma ci sono pure delle novità! Con la scusa della trasformazione delle mani, queste rientrando esibiscono una spina standard che può essere utilizzata per staccare il cannone e metterlo su un polso a scelta; certo che però, vista sta cosa, potevano sistemare una lama nascosta da qualche parte da poter mettere magari appunto nella mano sinistra, aggiornando la gimmick succitata originale, ma vabbè! ^^'
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Altri cambiamenti sono le corna non solo senza la molla, ma pure staccabili e non così belle salde, che se si staccano quando è in modalità tank poi un po' ci si danna a riattacarle, in messo ai cingoli anteriori, ed a proposito dei tali, questi sono fissi frontalmente, non seguendo il movimento delle spalle come nell'originale, un po' come nel Laser Optimus Legacy, con i pannelli coi simboli che si alzano per poter muovere le braccia: i cingoli però possono abbassarsi lateralmente con un nonnulla appena si cerca di posizionare le braccia, niente di che, ma era meglio a sto punto fissarli un attimo, tuttalpiù.
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Tornando sull'altezza, il novello Armada Megatron è alto quanto il Leader Galvatron Kingdom, ovvero una testa più di un Prime, ed è abbastanza imponente con le sue spallone, ma non così tanto dato che l'omonimo Transmetal 2 Legacy lo supera abbondantemente, ed anche a peso rispetto agli altri colleghi di classe è scarsino, QUINDI, ancora, e ancora, e ancora, non avrebbe fatto schifo o averlo un po' più alto ( ma così magari sovrastrava troppo gli altri Voyager stile Armada ? ), o potevano sprecarsi a mettergli il Minicon storico, no? ^^++
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Acclarato poi che il nostro ha il torso allungabile e che si potrà unire al Titan United Tidal Wave a venire, possiamo concludere che fondamentalmente è una buona versione aggiornata dell'originale, migliore per forza di cose nella posabilità ma umiliato a livello di gimmick giocabili: ribadiamo che magari era pretestuoso riportare TUTTE le gimmick dell'originale, per carità, ma sarebbe stata cosa gradita qualcosina tipo il succitato coltello da polso e i bramati Minicon, che speriamo al limite vengano recuperati in un pack che vedere dei moderni Armada sprovvisti dei loro partner piccini.
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Insomma, bello e ben fatto con pochi e dimenticabili difetti ( i polsi vuoti li ho citati? no? vabbè ^^' ) ma qualcosina in più ce la meritavamo per farci scordare le millemila gimmick dell'originale, tutt'ora raccomandato e fondamentale in ogni collezione degna di questo nome. ^^
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-Bio ufficiale codice QR:
https://legacy.transformers.com/code/3cyzE2Kn
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spettriedemoni · 2 years
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Oggi ho riportato su dal garage alcuni dei giocattoli che mia madre ha conservato tutti questi anni.
C'era una Ferrari del 1979 del vice campione del Mondo Gilles Villeneuve, l'aveva acquistata mio padre che avrò avuto 11 o 12 anni in un kit di montaggio. La parte rossa è tutta in metallo, il resto invece è in plastica.
In tutti questi anni la macchina ha resistito all'usura del tempo. Oggi è passata di mano a mio figlio.
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Poi ho ritrovato anche questo carro armato:
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Tutto in metallo pure i cingoli. Me lo regalò mia zia Clarissa dopo essere stato operato alle tonsille negli anni in cui la tonsillectomia era pratica comune.
In qualche modo questi giocattoli hanno una loro storia che è la mia storia. Magari tra qualche anno racconteranno un'altra storia, la sua.
Intanto è bello vederlo giocare.
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