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#come fare soldi su youtube
davidegeraci · 9 months
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Guadagnare con Gli Shorts di YouTube: Strategie Vincenti per Creatori
Introduzione: L'era digitale ha aperto nuove porte per i creatori di contenuti, e con l'introduzione dei "Shorts" su YouTube, le opportunità sono ancora più ampie. Questi video brevi offrono non solo un'area di espressione creativa, ma anche la possibilità di generare guadagni tangibili. In questo articolo, scopriremo insieme le tattiche chiave per guadagnare con Gli Shorts di YouTube, e non dimenticare di dare uno sguardo al nostro video esaustivo sull'argomento!
Sottotitolo: Esplorando il Potenziale dei "Shorts" di YouTube
Una Nuova Dimensione dei Video: Con una durata limitata a 60 secondi, i "Shorts" di YouTube offrono una prospettiva rivoluzionaria. Questi video verticali sono pensati per catturare l'attenzione in un baleno, risultando ideali in un mondo sempre più frenetico e digitalizzato.
Sottotitolo: Strategie Vincenti per Monetizzare con Gli Shorts di YouTube
1. Creatività che paga: Per capitalizzare su Gli Shorts di YouTube, la creatività è la via maestra. L'algoritmo di YouTube premia l'originalità e la novità dei contenuti, generando una maggiore esposizione e opportunità di guadagno.
2. Cogliere le Tendenze in Tempo Reale: Rimanere in sintonia con le tendenze di oggi è essenziale. Crea contenuti che rispecchino gli argomenti di tendenza, sfruttando hashtag popolari per amplificare la visibilità dei tuoi "Shorts".
3. Coinvolgimento Attivo: Incoraggia il pubblico a interagire attraverso like, commenti e condivisioni. L'interazione è fondamentale per accrescere la visibilità e l'engagement, fattori chiave per guadagnare su YouTube.
4. Ottimizzazione di Tag e Descrizioni: Selezione di parole chiave pertinenti nella descrizione e nei tag dei tuoi video. Questo renderà più agevole l'indicizzazione da parte degli algoritmi di ricerca, migliorando la visibilità.
Sottotitolo: Un Video per Scoprire Tutti i Dettagli
Guarda il Video: "Guadagnare con Gli Shorts di YouTube" Non perderti il nostro video esaustivo su come generare guadagni con Gli Shorts di YouTube.
Sottotitolo: Diversi Modelli di Monetizzazione
Opportunità di Guadagno con Gli Shorts di YouTube: Dagli annunci pubblicitari agli abbonamenti al canale, i "Shorts" di YouTube offrono diverse vie per monetizzare. Con l'incremento di pubblico e coinvolgimento, crescono le possibilità di guadagno.
Sottotitolo: Conclusioni: Esplora le Opportunità con Gli Shorts
Massimizza il Potenziale dei "Shorts" di YouTube: Se sei un creatore di contenuti o un professionista del marketing, i "Shorts" aprono nuovi orizzonti per generare guadagni online. Metti in pratica le strategie condivise in questo articolo, ricorda che la chiave del successo risiede nella creatività e nell'interazione con il pubblico. E non dimenticare di esplorare il nostro video dedicato per una prospettiva ancora più completa!
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In nome dei followers Manuel avrà 5 anni per sempre.
Non ho mai espresso giudizi su fatti e persone, ma stavolta no.
Non se ne può più.
Questa tragedia ha come colpevoli tante persone, in realtà tutti.
La famiglia in primis.
I Genitori classe 1970.
Quaranta e cinquantenni che non han saputo nemmeno inculcare nella testa di questi giovani scollati dalla realtà il senso del pericolo, l’etica, la morale.
Genitori giunti sul posto della tragedia hanno esclamato “tutto si aggiusta basta che non vi siate fatti nulla”.
Poi c’è la società, quella finta democratica perbenista.
Quelli che han permesso che vivere la vita e vivere nel meta verso fosse la
stessa cosa.
D’altronde cosa vuoi che sia tenere incollati bambini a schermi per 5/8 ore al giorno, altrimenti “non posso far niente” no?.
Altrimenti al ristorante non puoi mangiare in pace no?
Una società che a furia di inutili lassismi ideologici ha abdicato figure e ruoli come educatore - genitore, insegnante, prete al nulla di influencer, YouTuber, tiktoker…
L’unico Dio, soldi e potere.
Uno degli assassini ha dichiarato “gli daremo un pacco di soldi ai genitori e tutto torna a posto”.
Il merito della mia generazione è quello di ritrovarsi figli che vivono in una bolla di dissociazione cognitiva dove tutto è possibile.
Dove guidare un mostro da 650 cavalli per 50 ore drogati fa parte delle sfide della vita.
Com era la storia “legalizziamola?”..ecco qui la prova, si muore anche con le canne.
Avete mai guidato un auto che raggiunge i 100 orari in 3 secondi?
Mocciosi che passano dalle auto 50 a mostri solo per il gusto di poterlo fare, di poterselo permettere, diventano roulette russe solo perché possono.
Tutto è concesso in nome di followers, questo è il nostro fallimento, questo abbiamo permesso.
Tutto è acquistabile, tutto, vita inclusa è parametrabile ai soldi.
Hai la Smart? Sei un poveraccio…
Lavori? Studi? Sei uno sfigato…
Ammazziamo un bambino? Si continua a filmare, vuoi perderti la disperazione di una vittima?
“Tutto si aggiusta”.
Beh certo, in questo paese che corre ai ripari solo quando ci sono i morti, che tutela carnefici, che promuove l’ignoranza sacrificando la meritocrazia, in questo paese videogame, tutto si aggiusta.
Basta mettere il gettone giusto come in una sala giochi e tutto ritorna come prima.
Spero con tutto il cuore che non vedano più la luce del sole questi miserabili e tutti quelli che han permesso che questa tragedia accadesse, compreso i followers.
Svegliatevi e recuperate l’educazione dei vostri figli, ne va del vostro e del loro futuro.
Se questi elementi per i bambini diventano esempi da seguire il problema è molto molto serio.
Svegliatevi prima che sia troppo tardi.
Pensate non vi riguardi?
Facciamo un esperimento:
Prendete il telefono dei vostri figli, andate in IMPOSTAZIONI E POI TEMPO DI UTILIZZO e li vi renderete conto di quanto vostro figlio sia lontano dalla vita reale.
Luigi Leonardi
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der-papero · 9 months
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Cioè, famm capì... ci sono 40 gradi, sto boccheggiando, è sabato, SONO IN VACANZA PORCA TROIA, adesso dovrei alzarmi, mettermi al PC e guardare il suo database fatto col culo, perché se io non ho studiato medicina non è che vado a tagliare le panze alla gente per strada, e le ho spiegato più volte che senza studio non si fanno le cose, ma lei butta soldi suoi e tempo altrui, perché secondo la sua testa di cazzo tutti possiamo fare le app, e come mi girano le palle quando qualcuno umilia questa scienza solo perché (ed è ahinoi colpa nostra) per fare un "Hello World" basta guardarsi un video di 5 minuti su Youtube e si credono tutti dei futuri Steve Wozniak.
Che po', già mi sono incazzato più di una volta con questa sul fatto che mi accomuna con i tedeschi, che non sopporto questa cosa, che la Germania mi sta sul cazzo, e insiste.
Penso di essere una persona molto disponibile e paziente,
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donaruz · 11 months
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Guarda "Pane quotidiano - Alberto Camerini" su YouTube
youtube
E se penso all'allegria che mi da un
Amica mia, con i suoi vestiti bianchi
I suoi sorrisi colorati
Quando dice di volere un
Corpo bello, equilibrato
Mangia solo cibo naturale con amore preparato
Ma se cerchi di andare al di là
Dei suoi vestiti a fiori e seta
Dei suoi giochi dei suoi soldi
Per l'equilibrio del pianeta
Lei si alza sorridendo e dice
"ciao" e poi va via
Dicendo "scusa ognuno ha il suo karma
In fondo non e' colpa mia"
Insalata di riso bianco come
Il sorriso che la
Crema del latte da allo yogurt di frutta
Bianca come la chiara dell'uovo sbattuto
Come la panna montata con lo zucchero sopra
Come il fior di farina che lei ha in cucina
Bianca come lo yogurt anche se non fa rima
Bianca come dovrebbe essere la
Sua coscienza che si
Scioglie come il pane e burro ogni mattina
E c'è chi ha il pane dolce
La sua fetta di torta
C'è chi il pane lo ruba e
Il pane cresce di prezzo
C'è chi lo lavora, c'è chi fa fatica
E c'è il sapore amaro del suo pane quotidiano
Un amico mio, un compagno, un
Bravo rivoluzionario, un tipo serio
Intelligente e preparato
Troppo preso dai problemi della
Crisi dello stato, di sé stesso e del suo
Corpo sembrava essersi scordato
Ma il fegato dimostra ogni giorno
Quel contrasto tra i suoi nervi tesi e quel
Sorriso suo mai rilassato
O è il veleno che non ben
Ha digerito dopo il pasto
Ma il colore del suo viso
Che sembra essersi ingiallito
Uova plastificate, liofilizzate
Gente mineralizzata biodegradata
Carne inscatolata gelatinizzata
Deproteinizzata, supermarketizzata
Mangia verde artificiale
Devitalizzato, clorifilizzato
Superindustrializzato
Frutta sciroppata supercolorata, dolce
Gomma artificiale, bilancia sbilanciata
C'è chi ha il pane dolce
La sua fetta di torta
C'è chi il pane lo ruba e
Il pane scende di prezzo
C'è chi lo lavora c'è chi fa fatica
E c'è il sapore amaro del suo pane quotidiano
Io se mangio quando mangio se
Sono solo con me stesso
Garantito che non sono un bravo
Cuoco ma fa lo stesso
Ce la metto tutta ma in
Cucina sai non sempre basta
Poi finisce che non vado quasi
Mai oltre la pasta
Certo che in ogni caso devo fare economia
È che a volte se sei solo poi
Ti accorgi l'appetito se ne va via
E molto meglio cucinare l'ho
Scoperto in compagnia
Pronto in tavola e qualcuno
Per scoprirne la magia
Ma da quando vivo solo ho dimenticato gli
Stufati succulenti le patate al forno
I risotti le scaloppe la verdura intorno
Le ricette di torta appena pasticciate
Il patè di fegato il salmone rosso lo
Champagne le aragoste il ricco caviale
Non ricordo nemmeno che sapore hanno
Forse ho dimenticato come si fa a mangiare
C'è chi ha il pane dolce
La sua fetta di torta
C'è chi il pane lo ruba e
Il pane scende di prezzo
C'è chi lo lavora c'è chi fa fatica
E c'è il sapore amaro del suo pane quotidiano
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Sto male. Non tengo voglia di fare l’automonitoraggio. Non tengo manco voglia di guardare tutto un video intero su youtube. Non tengo voglia di fare niente. Se non di controllare compulsivamente delle notifiche. Non tengo voglia di fare esercizi o robe simili. Trovo inutile focalizzarmi su quello che faccio e provo. Perché non provo un cazzo. Non mi interessa niente. Non me ne fotte di nulla. Mi sono rotta il cazzo. Di qualsiasi cosa e di tutti. Di perdere tempo. Di non dire le cose come stanno. Di non parlare di cosa mi fa stare male. Solo perché nel farlo mi sentirei ridicola. E non ho più fiducia nel prossimo. Qualsiasi cosa mi venga detta è tutto inutile. Mi vengono date false rassicurazioni. Vengo presa per il culo con l’ottimismo e tutte ste cazzate qui. Che vita del cazzo. Che vita proprio di merda!!! E che schifo di persona che sono. Mi viene da piangere da Dicembre. Diverse volte sono triste, diverse volte vorrei mandare mezzo mondo affanculo. Anche la mia psicologa. Forse stavo meglio prima senza. Forse dovrei risparmiare i soldi che butto nel cesso con lei. Per andare a drogarmi. ‘’Forse devi prendere le gocce’’. ‘’Forse ti servono’’. ‘’Ma fottiti pure tu bastardo’‘. Anzi fottetevi tutti. Voi e il vostro malessere di merda di cui non me ne fotte più un cazzo. Perché mi state tutti profondamente sul culo. Più anni passano e più mi trovo in stallo. Più sento che sto perdendo. Più aumenta il mio senso di vergogna e incomprensione. Ho smesso di illudermi di avere un’utilità. Ho smesso di pensare che la mia vita abbia un senso. E nemmeno più le piccole cose, mi fanno gioire come prima. E’ tutto inutile ormai. Non c’è via di scampo per me. Sono fottuta. E prima mi arrenderò a questa consapevolezza che io sono da sola. E prima riuscirò ad accettare che la mia vita, sarà per sempre così. Devo accettare la mia infelicità. Devo accettare di essere già morta. Devo accettare di uccidere quel poco di parte viva che mi rimane. Perché quella parte io la odio. La odio perché vorrei che morisse. Perché è la cosa che mi fa più incazzare di tutte. Odio la vita, le persone e l’esistenza. Vi odio a tutti nel profondo del cuore. Con tutto lo schifo che provo nei miei riguardi. Mi auguro di crepare il prima possibile. Stop
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gcorvetti · 11 months
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Presto che è tardi.
Oggi riporto velocemente qualche notizia che ho una marea di cose da fare. La prima è esilarante, un signore spacca un bancomat con un crocifisso :D gli aveva ritirato la carta, i passanti indifferenti o ridacchianti però sono un segnale della società che viviamo, va bene che le banche sono quel che sono, ma il senso civico dovrebbe almeno farti dire qualcosa. Passiamo avanti, questa è da prendere un pò con le pinze, la portavoce del ministro degli esteri russo dice che "alcune proposte di pace potrebbero funzionare", direi che dipende dalle proposte in primis e poi funzionare per chi? Sicuramente per i russi, per noi europei oramai non c'è nulla da fare siamo zerbini degli yankee e grazie a questo conflitto ci siamo tirati la zappa sui piedi per ordine di washington, perché nel libero mercato si può commerciare con chiunque lo dicano loro, quindi non con i russi, senza pensare a quanto danno ha creato al nostro export di agro-alimentare verso la russia, dal vino ai prodotti per la tavola, questo non l'ha mai detto nessuno. Comunque, a bloccare ogni tipo di proposta, che sia cinese o vaticana, c'è sempre lui zello che non vuole assolutamente negoziare, naturalmente sotto ordine degli USA, quindi si continua a ingolfare sempre di più in una guerra che non voleva nessuno ma che si sta combattendo solo per il volere dei nostri alleati tossici, si sa i rapporti tossici finiscono male. La cosa strana è che ho visto uno short di Trump, guarda cosa mi tocca scrivere, che naturalmente fa sempre il bastian contrario e dice che se sale lui la guerra finisce, non è tanto una cosa da prendere sul serio, sappiamo che a fare da padrone è il congresso con i suoi agganci alle lobby delle armi, ma questo fa capire che sono proprio loro a dettare i parametri di questo scontro, che come sempre si svolge lontano dal loro territorio, cosa da tenere sempre a mente; ma supponiamo che valdimiro nella sua stronzaggine invece di tirare le atomiche su kiev le tira in alaska, così per far partire una guerra diretta, come si comporterebbero gli yankee ad un attacco diretto in casa loro? E' un'ipotesi remota e con poche probabilità, di sicuro in entrambe i casi siamo tutti fritti.
Passando ad altro, ieri ho visto il video del prof Saudino sull'incidente del suv lamborghini che è costato la vita ad un bimbo di 5 anni, il video è un pò straziante perché la passione del professore nei temi d'attualità è enorme e traspare in video chiaramente. Sappiamo dalle notizie che i ragazzi ventenni a bordo stavano facendo una challenge per youtube, per accaparrarsi like, quindi un motivo molto futile, ma subito si additano i content creator; io non ho niente contro le persone perché possono fare quello che vogliono, ma l'importante è non dare fastidio al prossimo, in questo caso è più che fastidio, ma non additerei la categoria perché oltre ai bimbiminkia dei video ad cazzum, influencer o meno, online ci sono persone, come il professore, che fanno divulgazione, didattica, informazione, ci sono quelli che promuovono la loro arte e tanto altro, canali e argomenti interessanti di ogni tipo. Il professore naturalmente esorta al pensiero, da professore di filosofia, dice che bisogna fermarsi e riflettere e sono pienamente d'accordo, ma la velocità con cui la società odierna crea e distrugge è tale che spesso si eseguono azioni solo per un torna conto, per i soldi, e negli anni sono morte svariate persone solo per un selfie o un video estremo e solo per i numeri che gli danno notorietà e forse denaro. Il discorso è lungo e complesso perché non c'è da fare la caccia alle streghe ma da riflettere sulla società in cui viviamo, perché internet e i social sono oramai una realtà che non è possibile sradicare dalle nostre vite che piaccia o no.
Posto il video del prof
youtube
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La fede non è "una madre, che se qualcuno la offende ti devi sentire in 'diritto' di schiaffeggiare" (come sostiene Bergoglio); c'è ancora troppa violenza nella predicazione cattolica e ciò non ha nulla a che vedere con l'Amore per gli altri.
Non voglio odiare perché molti fedeli e gli sciamani della chiesa usano la 'scusa di dio' per opprimere e molestare; non voglio denigrare chi non abbia "gesù nel cuore" perché una fede mi impone di farlo. Io voglio amare e il cattolicesimo non lo permette; la Razionalità si.
Io non voglio andare in ospedale e trovarmi morti crocifissi appesi al muro, in un momento in cui ho bisogno di Serenità, di guarire e sentire che vale la pena vivere; non lo voglio per me e neanche per chi è attorno - e puntualmente li stacco e li chiudo in armadietto.
Io non voglio che suore e preti abbiamo accesso in quei luoghi, come gli ospedali, dove le persone fragili sono più propense, nella loro fragilità fisica e mentale, ad allungare a tali avvoltoi che girano lì apposta, soldi o testamenti a loro intestati. Questo schifo deve finire.
Un conto è la fede (credere in qualcosa che ti dà serenità); altro è essere circondati da una associazione a delinquere (la chiesa di Roma), che tenta di estorcere beni e denaro ai credenti e non credenti in ogni forma 'legalizzata'. Questo non è affatto Civile e tollerabile.
L'odio Necessario e Sano verso il cattolicesimo e il suo clero non nasce dal nulla, non è Irrazionale (come omofobia e misoginia); viene dal fare una Matura disamina, a 360 gradi, su una società cattolica che vive di espedienti, di truffe, di circonvenzione di incapaci.
Uno sciamano della chiesa cattolica non lavora, ma vive del denaro sottratto al welfare italiano; questo ignobile comportamento instilla nella gente comune l'idea che si possa vivere 'serenamente' truffando, rubando, commettendo Reati. E ciò accade.
Negli stessi sciamani della chiesa cattolica vige la contraddizione al 'comandamento' di non rubare e questa mancanza di autorevolezza è una 'manna' per chi, autorizzato da tale Inciviltà, vuole vivere truffando gli altri; in Italia la Disonestà è infatti diffusa come un cancro.
Con la morte degli anziani, di coloro che più hanno risentito e diffuso il bigottismo cattolico, il cattolicesimo andrà in totale crisi: verrà a mancare anche il sostegno politico di chi voleva che la moralità cattolica resistesse, e con essa rimanesse il 'diritto' di ledere.
Puoi lottare pure per cercare che le campane cristiane disturbino ancora: che la moralità Incivile cattolica resista; ma il futuro è già segnato: non c'è un ricambio generazionale; ai giovani, che sono pure pochi, non interessano le pretese degli sciamani della chiesa cattolica.
Grazie ad Internet, la Cultura arriva ovunque: anche nelle isolate capanne; anche sullo schermo d'un adolescente italiano che 'giochi' coi social a fare l'influencer. Ci sono decine di canali YouTube anticlericali, contro ogni dogma. Il Progresso non si può fermare.
Ratzinger chiese un'alleanza con l'islam per combattere la 'deriva atea'; Ratzinger, coi suoi scandali di pedofilia, chiese ad altra religione pedofila un aiuto... Questo ci dice che pur di non scomparire (loro e i capitalisti che mangiano con la 'fede'), sono disposti a tutto.
Nessun ateo ha mai ucciso; nessun ateo ha mai organizzato genocidi; nessun ateo ha mai mosso guerre e costruito ghetti per uccidere chi 'crede'. Non esistono dittature o filosofie atee che abbiano torto un capello a qualcuno o facciano apologie per opprimere i credenti.
Un dittatore può anche definirsi ateo, ma la sua fede, in Realtà, è la 'politica': l'ideologia organizzata con cui opprime i suoi sottoposti e il 'dio' che lo muove è la sete di potere. Essere Atei significa muoversi con Etica e non c'è Etica in chi moralizza, in chi opprime.
Etica e morale non sono la stessa cosa: la morale sono norme dettate dalla superstizione (religione, pregiudizio, creduloneria); l'Etica è il comportamento umano dettato da Cognizione di causa ed effetto, basato su dati e prove, NON su dogmi, su pretesti (come la moralità).
La Storia non è quella disciplina noiosa che devi per forza studiare a scuola: è il Principio su cui sviluppare una Coscienza. Senza Storia, senza capirla, si procede a singhiozzo, fra moralità e ubbidienza, riproponendo errori religiosi, in loop.
Capire il cristianesimo è capire come si muovono un po' tutte le sette religiose e una volta capito, puoi fare una Scelta consapevole: amare il Progresso Sociale, perché è l'unico in grado di offrire Qualità Totale alla Vita, smettendo di straparlare di 'radici cristiane'.
L'Italia non è la Palestina; l'Italia non è una regione collocata in un'area deprimente, desertica, dove è nata e sviluppata la cinica superstizione ebraica. L'Italia ha una Storia di culti greci e romani, e norme Civili che erano già superiori eticamente allora, quanto oggi.
Quella delle 'radici cristiane' europee, italiane, è una menzogna; prima che la superstizione cristiana ammorbasse Italia e resto d'Europa, eravamo al massimo apice, per quel tempo, per Cultura e Progresso. Il cristianesimo ha gravemente distrutto buona parte di quel progresso.
Il cristianesimo distrusse i progressi in campo medico fatti da Ippocrate; incenerì la promiscuità e l'omosessualità consentita in una Civiltà Romana che non li perseguitava; l'errore enorme di rendere ufficiale una religione aggressiva, costò la caduta di un Impero.
Progressivamente, col cristianesimo, l'Europa si riduce alle immagini descritte nel 'Il nome della Rosa'; la Scienza viene perseguitata; gli eretici uccisi in massa; spariscono lingue, villaggi, popolazione intere sotto il martello dell'inquisizione. Questo è il cristianesimo.
Per soggiogare popolazioni cresciute con gli ideali socratici, la figura di 'gesù' viene ritoccata da zelota sanguinario, sterminatore di soldati romani col suo gruppo, a mite uomo che parla con le stesse parole di Socrate (chi ha studiato filosofia si accorge della distorsione)
Il 'gesù' che oggi la gente invoca nelle sue preghiere è Socrate, non quello originale, che manda all'inferno chi non lo segue: è lui l'Uomo ucciso dallo Stato. Lui il 'dio', chiamato in ogni angolo del Mediterraneo per insegnare a discepoli a Ragionare ed essere miti.
La più bella ricostruzione della figura di Socrate la fece Max Eastman, nel suo "Socrate, Cardine della Civiltà' e sei hai avuto una educazione cattolica ti accorgi che il 'gesù' di cui si parla oggi è Socrate; un Socrate senza la ragione come argomento, ma Socrate negli eventi.
Chi legge i vangeli, si accorge che le parole di quel 'gesù' trasudano odio verso la cultura ellenistica e la Libertà degli individui; ma la figura proposta dagli sciamani, decantata a messa, è diversa. Perché Socrate era diverso da 'gesù': era colto e non odiava.
Non è una colpa il fatto che gli ebrei, nelle loro tristi guerre fratricide fra gruppi nomadi, spesso dominati da altri popoli, abbiano costruito una fede molesta - e cristianesimo, islam, poiché costole dell'ebraismo, ricalcano quella linea violenta di 'sangue e potere'.
Diventa una colpa voler continuare su una violenza e inciviltà dettata da eventi che si sono svolti oltre duemila anni fa; diventa una colpa seguire fantasie, miti che avevano un senso oltre duemila anni fa, ma non oggi. Oggi sappiamo cosa è la mitologia e a che serviva.
Non abbiamo bisogno di moralità che tengano unito un gruppo per guerreggiare, incrementare il numero figliando, condannando l'omosessualità; oggi sappiamo che la Pace è un Bene; che collaborare è meglio che opprimere, quanto lo sapevano già ad Atene e Roma millenni fa.
L'Italia è un Paese omofobo, misogino, maschilista, xenofobo, razzista; questa Inciviltà è direttamente collegata all'educazione cattolica, poiché essa fa apologia di tali Disvalori, producendo politicamente usi, costumi, norme che fomentano, volontariamente, attrito sociale.
Le persone mentalmente equilibrate NON 'sgranano rosari', NON vanno a santuari a caccia di vedere anche loro 'apparizioni di madonne' e NON parlano a divinità inesistenti, ma, infastidite da povertà e Reati, si interfacciano con le persone bisognose, non con le statue di coccio.
Non ci sono 'mondi nuovi' nei romanzi distopici; la distopia è un espediente letterario che serve a farti analizzare il presente che già vivi; il presente che ti opprime già con la dittatura della moralità (politica o religiosa che sia); la distopia racconta il Presente.
Se 'fermandosi la campana', facendola tacere, si fermerà l'Occidente, ben venga; e lo diceva Huxley stesso che sarebbe stato bene, visto che condannava gli imperialismi; era un umanista, Pacifista, anche se nel contempo, come Conan Doyle, si dedicava per hobby a temi paranormali.
I romanzi distopici non sono saghe di dietrologia e complottismo; li usano spesso, citati, i complottisti, ma lo fanno perché analfabeti funzionali o persone molto furbe, che vogliono guadagnare un sacco di soldi spacciando teorie-spazzatura, proprio come fanno le sette religiose
È corretto temere l'islam, ma non si può usare il cattolicesimo come 'scaccia chiodo', perché l'effetto che ottieni è di far ritornare il cattolicesimo ai livelli di com'era prima dell'Illuminismo: prima che l'ateismo smorzasse la violenza cattolica, moderandola.
Dobbiamo chiedere che tutte le religioni presenti sul suolo italiano rispettino i Diritti Umani (se vogliono esistere ancora o coesistere fra loro); una questione che la chiesa cattolica ancora non vuole fare, continuando con la sua apologia della misoginia e dell'omofobia.
Non si muore più per mano diretta del clero cattolico, di una Inquisizione, ma si muore ancora per mano dei fedeli di quella setta: i numerosi femminicidi, le persecuzioni contro omosessuali o 'diversi', che portano a omicidi e suicidi in Italia ne sono la dimostrazione.
Che sia islam o in partito di destra o una chiesa di Roma che fanno, tutti, apologia della misoginia e dell'omofobia, il risultato non cambia: essi sono i mandanti diretti da combattere di un discreto numero di femmicidi, di omicidi e suicidi perpetuati a nome di una ideologia.
Nello scritto omofobo di Elena Donazzan, reso pubblico sul suo social, in cui si lanciò contro Cloe Bianco, vediamo chi è il mandante e chi è il killer che si prestò a uccidere Cloe Bianco; eppure sono tutti a piede libero. Cloe, invece, è morta, dimenticata e senza Giustizia.
Nella lunga serie di femminicidi, di omicidi commessi 'poiché donne' appare chiaro il mandante: è colui che predica la virtù di una (ma)donna 'di coccio', priva di iniziativa, priva di Libertà; priva d'ogni tipo di personalità. Eppure sono tutti a piede libero gli sciamani.
Nemmeno un 'maschio' italiano cattolico è libero in Italia; colui che tratti bene la compagna viene bullizzato, schernito, poiché considerato debole; un 'debole' che non si adegua alle regole del patriarcato cattolico - che le donne le vuole zitte e serve, mica Persone libere.
Non c'è nulla di cui esser felici nell'avere un presidente del consiglio donna, perché lo è solo nell'aspetto esteriore. Per il resto, recita la parte del più gretto uomo dai disvalori patriarcali, e a fermarlo c'è la prospettiva d'un Paese pieno di vecchi, col piede in fossa.
I conservatori sono presenti in tutte le epoche e in tutti i tipi di civiltà (anche quelle più evolute): è una connotazione tipica di alcuni esseri umani voler prevaricare secondo dogmi, pregiudizi, superstizioni, perché da soli non sono in grado di provvedere a se stessi.
È stato triste vedere l'omofobo, misogino anziano difronte, malato, farsi accompagnare tutto felice per andare a votare un presidente omofobo, misogino; ma il rovescio è che ben presto 'la campana suonerà per loro'. E con quei vecchi morirà l'ultimo strato gretto, senza ricambio.
L'unico motivo valido per tenere ancora le campane cristiane attive sta in quel lento scandire dei funerali, in cui si annuncia la felice morte della gerontocrazia per consunzione - e il Progresso avanza, Inesorabile; non per presa di Coscienza, ma perché i conservatori muoiono.
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notizieoggi2023 · 2 months
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https://notizieoggi2023.blogspot.com/2024/03/i-guai-col-podcast-lex-fidanzata-e-il.html I guai col podcast, l'ex fidanzata e il centro sociale: così Fedez "dimentica" Ferragni Non è un periodo facile per Fedez. O meglio, da quasi due anni il rapper è entrato in un tunnel nero, iniziato con la scoperta del tumore al pancreas nell'aprile 2022. Da quel momento si sono succeduti una serie di eventi, più o meno importanti, che hanno senz'altro influito sulla sua vita, tanto che ora sembra voler ritrovare se stesso ripartendo dalle origini. Il periodo a cavallo tra il vecchio e il nuovo anno ha senz'altro segnato uno spartiacque definitivo nella sua vita, con l'allontanamento definitivo da Chiara Ferragni che è culminato con l'andata via di casa di febbraio. E Fedez, adesso, riparte proprio da qui, da una casa molto più modesta rispetto all'attico opulento, tutto marmi e rifiniture dorate, in cui continua a vivere sua moglie. "Ti vorrei dire che va tutto bene", scrive Fedez, condividendo nelle sue storie uno dei suoi primi videoclip, riferendosi al sé 22enne che cantava circondato dai palazzi della periferia milanese. Era il 2011 e il rapper stava muovendo i suoi primi passi nella musica. Figlio dell'hinterland della metropoli, Fedez è stato uno dei fenomeni del rap italiano che in quegli anni nascevano su YouTube, dove poi venivano notati dalle case discografiche. "Più chiedi aiuto e più non arriva nessuno, mi sa che sei spacciato come un tocco di fumo", cantava Fedez in "Ti vorrei dire", canzone che ha scelto di condividere nel suo profilo per fare un salto nel passato a quando tutto ha avuto origine. Qualcuno ci legge un riferimento alla sua vita attuale, perché quando iniziano i problemi in tanti poi si defilano. E di problemi, il rapper, ne ha. A partire dalla separazione dalla moglie, con quello sfogo, sempre in musica, affidato ai social appena pochi giorni fa. E poi la chiusura di Muschio Selvaggio per le acredini con Luis Sal, che l'ha portato in tribunale. Per non parlare di una produzione musicale di livello che latita da tempo, se si escludono i soliti tormentoni estivi in featuring. Da quando la sua vita si è legata a quella di Ferragni, accantonando l'idea di essere un rapper anti-sistema per entrare a far parte del quel sistema, Fedez ha perso la sua connotazione originaria. Diventato a sua volta influencer, da molti considerato solo come il "marito di", ora vuole forse ritrovare la sua natura, che è quella del cantante di provincia che canta nei centri sociali. Ed è proprio a questo che fa riferimento e guarda con nostalgia, quando in un video pubblicato questa mattina ricorda il primo concerto al Leoncavallo, uno dei centri sociali storici di Milano, "mia mamma e mio papà vendeva i cd e le magliette con un baracchino. Fu un concerto vermente fico". La sua voce sembra incrinarsi quando ricorda quel periodo, così distante da ciò che poi è diventato negli anni successivi. "Avevo speso tutti i soldi che avevo per registrare il disco e non ne avevo più per girare dei video. Quindi mi sono comprato una telecamerina, risparmiando soldi, e ho imparato a montare video. Imparai a farlo per necesità e i primi video che uscirono erano girati e montati da me. Girati no, perché li girava la mia ex fidanzata, che taggo e saluto, Silvia", scrive il rapper taggando Silvia Brigatti, tatuatrice nota di Milano. Un dettaglio che non è sfuggito ai più e che allontana Fedez dalla moglie, che continua a condividere contenuti patinati dal suo viaggio a New York.
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staipa · 3 months
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Un nuovo post è stato pubblicato su https://www.staipa.it/blog/se-pianto-un-albero-posso-mangiare-una-bistecca/?feed_id=1338&_unique_id=65df1d9db78b8 %TITLE% Seguo Giacomo da tempo attraverso il suo canale YouTube @EntropyforLife (https://www.youtube.com/c/EntropyforLife), per chi non lo conoscesse è un giovane divulgatore scientifico, il suo percorso di studi è improntato sulla Biologia Evoluzionistica ma si occupa spesso anche di temi ambientalisti. Lo fa con un altissimo livello di razionalità e di scrupolosità nei dati, cercando di essere sempre il più imparziale possibile ed esponendo interamente le analisi dei dati che porta. Nel descrivere questo suo libro, il cui titolo completo è Se pianto un albero posso mangiare una bistecca? Guida scientifica per un ambientalismo consapevole, sono costretto a usare almeno in parte la sua sinossi, perché in questo caso è davvero esplicativa del messaggio che il libro stesso vuole trasmettere: Emetto più CO2 se mangio carne bovina biologica, polli da allevamento intensivo, frutti di mare o un trancio di pesce spada? È davvero utile adottare alveari di api o finanziare aziende o associazioni che piantano alberi in giro per il mondo? Ogni giorno la nostra vita è riempita da una serie di dilemmi etici e morali che assomigliano molto a queste domande. Ormai, infatti, abbiamo tutti gli strumenti per capire che ogni nostro comportamento produce un impatto sul pianeta. Eppure, nonostante questa consapevolezza, spesso ci sentiamo impotenti di fronte ai mille problemi che la crisi ambientale ci pone di fronte quotidianamente. È difficile capire quale delle possibili soluzioni sia la migliore e così anche la nostra buona volontà di azione ne viene minata. Ci sono alcune azioni che hanno un grandissimo impatto in termini di inquinamento e di produzione di CO2, come mangiare meno carne soprattutto bovina, o coibentare la propria abitazione e altre che seppur decantate hanno impatti decisamente infinitesimi come farsi i saponi in casa o produrre da sé il cibo nell'orto, altri ancora possono avere impatti negativi e far guadagnare soldi a chi ne sfrutta l'ideale come adottare un alveare di api da miele. Ci sono anche ideali come il veganesimo che al di là dei motivi etici portano un impatto ecologico molto più basso di soluzioni intermedie e più applicabili alla massa, o scelte come l'allevamento intensivo che ci pongono davanti alla scelta tra il benessere animale o il consumo di suolo e un impatto enorme sull'inquinamento dell'aria, delle falde acquifere e sulla biodiversità. Ci sono momenti in cui è necessario scegliere tra uccidere oggi un certo numero di animali invasivi o lasciare che questi uccidano molti altri animali causando rischi per le specie autoctone. Ci sono modi di piantare boschi che possono aiutare la biodiversità e modi in cui invece può essere un ulteriore colpo contro la biodiversità. Lo stesso piantare alberi quale impatto positivo ha? Ha senso farlo per la CO2 o i motivi più importanti per farlo sono invece altri? E quali invece possono essere i risvolti negativi? C'è modo di quantificarlo? Non esistono scelte che portino conseguenze esclusivamente positive, se non nelle semplificazioni che ci vengono portate da idealisti che stanno spingendoci in una o l'altra direzione, consapevolmente o meno, in buona fede o meno. Le cose sono quasi sempre più complicate di così ed esistono dei trade off che ci impediscono di fare scelte completamente radicali in una qualsiasi direzione. In maniera più semplice si può dire che in qualsiasi scelta ambientale "la coperta è corta", si può andare in determinate direzioni scegliendo di tralasciarne altre, ma qualunque scelta porta una ampia gamma di conseguenze. Cosa fare quindi? Questo libro non ci da nessuna risposta su cosa sia meglio fare e cosa no, ma ci fornisce una serie di dati e informazioni su cui riflettere per capire le motivazioni di alcune scelte o per poter scegliere consapevolmente. Ci insegna soprattutto che se vogliamo
impegnarci per migliorare l'ambiente il primo passo è quello di cercare di capire quali tra le azioni che possiamo intraprendere siano quelle con un maggiore impatto in modo da non trovarci a perdere energie, tempo e risorse in azioni prive di un impatto reale. E tutto questo lo fa in maniera semplice e chiara, alla portata di tutti. Lo definirei un modo finalmente razionale e consapevole di impegnarsi nell'ambientalismo in mezzo a centinaia di slogan troppo spesso altisonanti (https://short.staipa.it/ak6g6). E ce ne è davvero bisogno.
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starfangx · 5 months
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2024 - mi chiedo se sono in pari
Se la stanchezza dovuta a cibo, notti in bianco e impegni casalinghi non è troppa, ecco il post su Tumbrl per l'inizio del 2024.
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Il bilancio del 2023 è una sorta di continuazione del 2022 in quanto morti, pandemie, guerre e politiche fatte da demagogisti scellerati più dei loro elettori.
Non aiuta il fatto che si sono aggiunti diversi problemi di salute che la mia famiglia, mia zia e il mio gatto maschio, hanno dovuto affrontare e che mi mette ansia solo a pensare su come le cose mi possono precipitare (tanto che ho avuto un crollo emotivo).
Ciononostante, ho stretto i denti e, nel tragitto, sono accadute cose positive:
Ho superato l'esame da 15 CFU, quindi la salita non sarà ripida d'ora in avanti
Ho guadagnato soldi su Upwork, il mio primo stipendio nel mondo delle partite IVA. Meglio di una borsa di studio almeno.
Mio cugino ha trovato il posto fisso, rendendo la situazione economica più tranquilla.
Il gruppo di Cyberdude, dopo la chiusura della redazione, è rimasto unito su Off-Topic, permettendomi di conoscere altri creatori di contenuti e di ritrovarmi con persone di interessi affini.
Canali social, tra cui Twitch e Youtube, in crescita. Non penso di camparci ma mi piace la cosa
Propositi - se non sono porosi
In diretta del 30 dicembre avevo comunicato la mia lista di propositi, ma intendo fare una sintesi.
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Continuare con gli esami per non stare troppo fermo con la magistrale, cosi come trovare altri lavori da fare su Upwork, specie se voglio altri risparmi.
Ovviamente se dovessero esserci opportunità migliori tipo concorsi pubblici, sospenderò questi propositi per provare ad entrare (ma è proprio un forse remoto).
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Stare vicino alla mia famiglia(gatti compresi), sia nei momenti migliori che peggiori, perché se voglio diventare una roccia devo fare affidamento alla loro presenza e al bene che mi fanno.
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Curare il mio fisico e la mia mente nel migliore dei modi (anche con visite mediche), perché è scontato che sono importanti per ottenere quello che voglio e fare quello che devo fare nella vita.
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Cercare di essere più presente sui social, che significa più post per la pubblicazione di video o cose che voglio condividere. I piani di creare altri contenuti sono al momento remoti per via del poco tempo, quindi non ci contate.
Conclusioni
Questi propositi, specialmente quelli all'infuori di studio, lavoro e famiglia, andranno tutti a farsi benedire se intralceranno la cosa più importante di tutte.
Essere felici e tranquilli
Quindi una possibile stasi dei contenuti social è dietro l'angolo.
Se questo panegirico dei soliti propositi ignorati non vi ha annoiati, vi consiglio di seguirmi su questa pagina di Tumblr per futuri post oppure post rebloggati o con il Mi Piace. Supporto anche mance e Blaze se avete qualcosa di valore da offrirmi.
Inoltre, sono presente anche su molti altri social, in particolare su Twitch e Youtube per la produzione video, cosi come Telegram che uso quasi fisso.
Ci vediamo al prossimo post, preferibilmente su cose piacevoli e interessanti fatte da me o da altri.
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ilucapandolfi · 5 months
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La mia esperienza con Notion fino ad ora
Uso #Notion da molto tempo, sia per uso privato, sia per la maggior parte delle mie attività online. Lo uso per scrivere le bozze degli articoli, le descrizioni dei prodotti e tutto quello che uso in ambito professionale. Ma anche per salvare i video youtube educativi che intendo riguardare, per scrivere i miei pensieri, le mie preoccupazioni, le idee strampalate su nuovi prodotti, servizi e brand che mi assalgono durante la notte, gestire i soldi con il mio nuovo Finance Tracker: https://www.notion.so/templates/finance-tracker-lucapandolfi
Devo dire che è diventato lo strumento che preferisco in assoluto, per quanto riguarda #organizzazione e #produttività. Sfruttando l'AI e le automazioni, posso collegare tra loro dati, database, pagine, documenti e attivare specifiche azioni automatiche. In pochi secondi, posso scrivere la descrizione di un prodotto, abbozzare il copy di una landing page, fare un sommario della newsletter e elaborare i dati di un database, per poi riportare il risultato in un altro database dedicato. Tutto gestibile sia da desktop che dallo smartphone.
Se sei un #freelancer, #solopreneur o #content#creator, e vuoi lavorare in modo più ordinato e meno caotico, ti consiglio sinceramente il piano Plus.
Se hai uno studio o un'agenzia con collaboratori e/o dipendenti, te lo "straconsiglio". Gestire documenti, progetti e personale da una singola piattaforma così ti dà una pace mentale incredibile. Il piano Business è quello più adatto a te.
Un'unica piattaforma, personalizzabile su misura, organizzata, ordinata e pulita, senza fronzoli, senza pubblicità inutili e opzioni che non ti servono, senza strumenti pretenziosi che però fanno schifo. Ed equipaggiata con funzioni avanzate come #AI e #automazioni.
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tecnowiz · 6 months
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TikToker più famosi e influenti del momento
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TikTok è un social network conta oltre 2 miliardi di download e oltre 1 miliardo di utenti attivi al mese. Su questa piattaforma, i creatori di contenuti possono esprimere la loro creatività, il loro talento e il loro umorismo attraverso brevi video musicali, comici, educativi o virali. Ma chi sono i TikToker più famosi e influenti del momento? Quali sono i loro segreti per avere milioni di follower e like? E quali sono i trend e le sfide che li hanno resi celebri?
TikToker più famosi e influenti del momento! Sfoglia la nostra lista curata di creatori di contenuti che stanno dominando il mondo di TikTok
TikTok si è rapidamente affermato come una delle piattaforme più popolari per la condivisione di video brevi. Ogni giorno, milioni di persone in tutto il mondo si divertono a creare e visualizzare contenuti coinvolgenti su TikTok. Grazie alla sua natura virale e alla capacità di raggiungere un vasto pubblico, molti TikToker sono diventati celebrità online e influenze per molte persone. In questo articolo, esploreremo alcuni dei TikToker famosi sia Italiani che mondiali.
I 10 TikToker più famosi al mondo
La classifica dei 10 TikToker più famosi al mondo è dominata da giovani star che hanno saputo conquistare il pubblico con i loro video divertenti, originali e spesso virali. .Ma senza perdere altro tempo ecco chi sono i 10 TikToker più seguiti al mondo: 1. Khaby Lame
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Khaby Lame è il TikToker più famoso al mondo, con ben 161,3 milioni di follower. Il 21enne che vive a Chivasso, in provincia di Torino, ha iniziato a pubblicare video su TikTok nel marzo 2020, dopo aver perso il lavoro a causa della pandemia. I suoi video sono semplici ma geniali: Khaby Lame sfata le soluzioni complicate a problemi semplicissimi con una mimica espressiva e ironica, senza bisogno di parlare. Il suo stile umoristico e universale gli ha permesso di diventare una star globale, superando anche Chiara Ferragni su Instagram, dove conta 43,6 milioni di follower. 2. Charli D’Amelio
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Charli D’Amelio è la seconda TikToker più famosa al mondo, con 151 milioni di follower. L’americana classe 2004 è diventata famosa grazie ai suoi video di danza, in cui esegue coreografie originali o riprende i trend del momento. Charli D’Amelio è anche una delle protagoniste del collettivo Hype House, che riunisce alcuni dei TikToker più popolari. Oltre a TikTok, Charli D’Amelio ha una carriera da influencer, modella e attrice: ha inciso un disco, firmato contratti con noti brand e partecipato a diversi show televisivi. 3. Bella Poarch
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Bella Poarch è la terza TikToker più famosa al mondo, con 93 milioni di follower. L’americana di origine filippina è diventata virale nel 2020 con un video in cui muoveva le labbra e il viso a ritmo di musica, ottenendo oltre 50 milioni di like e diventando il video più apprezzato di TikTok. Da allora, Bella Poarch ha continuato a pubblicare video di lip-sync, ma anche di canto, gaming e lifestyle. Nel 2021, ha debuttato come cantante con il singolo “Build a Bitch”, che ha raggiunto la top 100 di Billboard. 4. Addison Rae
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Addison Rae è la quarta TikToker più famosa al mondo, con 88,6 milioni di follower. L’americana classe 2000 è un’altra star della danza, che ha conquistato il pubblico con i suoi video di balletti, challenge e duetti. Addison Rae è anche una delle fondatrici dell’Hype House e una delle amiche più strette di Charli D’Amelio. Come lei, Addison Rae ha ampliato i suoi orizzonti al di fuori di TikTok: ha lanciato una linea di cosmetici, una collezione di abbigliamento, un podcast e sarà anche protagonista di un film. 5. Mr. Beast
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Mr. Beast è il quinto TikToker più famoso al mondo, con 91 milioni di follower. L’americano di 31 anni è noto per i suoi video in cui compie imprese incredibili, come regalare soldi, auto o case a persone sconosciute, comprare interi negozi, fare donazioni milionarie o partecipare a sfide estreme. Mr. Beast è anche uno dei creatori più seguiti su YouTube, dove ha oltre 70 milioni di iscritti. Il suo obiettivo è quello di intrattenere il pubblico, ma anche di sensibilizzare su temi sociali e ambientali. 6. Zach King
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Zach King è il sesto TikToker più famoso al mondo, con 80 milioni di follower. L’americano di 31 anni è un mago del digitale, che realizza video in cui compie giochi di prestigio apparentemente impossibili, grazie a effetti speciali e montaggi. Zach King è stato uno dei primi creatori a sfruttare il potenziale di TikTok, ma ha iniziato la sua carriera su altre piattaforme, come Vine e YouTube. Zach King è anche un regista, un produttore e un autore di libri per bambini. 7. Spencer X
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Spencer X è il settimo TikToker più famoso al mondo, con 53,6 milioni di follower. L’americano di 29 anni è un beatboxer, ovvero un artista che produce suoni e ritmi con la bocca. Spencer X ha portato il beatbox su TikTok, dove ha mostrato le sue abilità, ma anche collaborato con altri TikToker, come Charli D’Amelio e Zach King. Spencer X ha anche una carriera musicale, con diversi singoli e un EP all’attivo. 8. Dixie D’Amelio
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Dixie D’Amelio è l’ottava TikToker più famosa al mondo, con 56 milioni di follower. L’americana classe 2001 è la sorella maggiore di Charli D’Amelio, con cui condivide la passione per la danza e la musica. Dixie D’Amelio è anche una cantante e un’attrice: ha pubblicato diversi brani di successo, come “Be Happy” e “Psycho”, e ha recitato nella serie “Attaway General”. Dixie D’Amelio ha anche un suo show su YouTube, chiamato “The Dixie D’Amelio Show”. 9. Loren Gray
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Loren Gray è la nona TikToker più famosa al mondo, con 54 milioni di follower. L’americana di 19 anni è una delle veterane di TikTok, dove ha iniziato a pubblicare video nel 2015, quando la piattaforma si chiamava ancora Musical.ly. Loren Gray è una cantante e una modella, che ha collaborato con artisti come Taylor Swift e Jason Derulo. Loren Gray ha anche una forte presenza su Instagram e YouTube, dove condivide i suoi look e i suoi consigli di bellezza. 10. Riyaz Aly
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Riyaz Aly è il decimo TikToker più famoso al mondo, con 44,2 milioni di follower. L’indiano di 18 anni è un idolo delle teenager, che lo apprezzano per il suo aspetto, il suo stile e il suo carisma. Riyaz Aly pubblica video di lip-sync, danza, comedy e duetti con altri TikToker, tra cui Charli D’Amelio. Riyaz Aly è anche un attore e un cantante, che ha partecipato a diversi video musicali e film.
I 8 TikToker più famosi in Italia
La classifica dei 8 TikToker più famosi in Italia è composta da creatori di contenuti che spaziano tra diversi generi, come la comicità, la musica, il gaming, il fitness e il lifestyle. Tra questi, oltre a Khaby Lame, che è il primo anche a livello mondiale, ci sono altri nomi noti, come Gennaro Lillio, Gianmarco Rottaro e Marta Losito. Ecco chi sono gli 8 TikToker più seguiti in Italia: 1. Khaby Lame
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Khaby Lame è il TikToker più famoso in Italia e nel mondo, con 161 milioni di follower. Il suo successo è dovuto ai suoi video in cui sfata le soluzioni complicate a problemi semplicissimi con una mimica espressiva e ironica. Khaby Lame è un fenomeno globale, che ha superato anche Chiara Ferragni su Instagram, dove conta 43,6 milioni di follower. 2. Gianmarco Rottaro
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Gianmarco Rottaro è il terzo TikToker più famoso in Italia, con 2,8 milioni di follower. Il romano classe 2001 è un cantante e un influencer, che ha iniziato la sua carriera su Musical.ly. Su TikTok, Gianmarco Rottaro pubblica video di canto, danza, lip-sync e lifestyle, mostrando anche il suo rapporto con la sua ragazza, la TikToker Marta Losito. 3. Marta Losito
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Marta Losito è la quarta TikToker più famosa in Italia, con 4,5 milioni di follower. La milanese classe 2004 è una cantante e una influencer, che ha debuttato su Musical.ly. Su TikTok, Marta Losito pubblica video di canto, danza, lip-sync e lifestyle, raccontando anche la sua storia d’amore con il TikToker Gianmarco Rottaro. 4. Luciano Spinelli
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Luciano Spinelli è il quinto TikToker più famoso in Italia, con 7,7 milioni di follower. Il milanese classe 1999 è un influencer e un youtuber, che ha iniziato a creare contenuti su Musical.ly. Su TikTok, Luciano Spinelli pubblica video di comedy, lip-sync, duetti e challenge, spesso in collaborazione con altri TikToker, come Elisa Maino e Alessandro Montesi. 5. Alessandro Montesi
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Alessandro Montesi è il sesto TikToker più famoso in Italia, con 10,9 milioni di follower. Il romano classe 2000 è un influencer e un gamer, che ha iniziato a fare video su YouTube. Su TikTok, Alessandro Montesi pubblica video di gaming, comedy, lip-sync e challenge, spesso insieme al suo amico e collega, il TikToker Luciano Spinelli. 6. Elisa Maino
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Elisa Maino è la settima TikToker più famosa in Italia, con 5,9 milioni di follower. La trentina classe 2003 è una cantante e una influencer, che ha iniziato a farsi conoscere su Musical.ly. Su TikTok, Elisa Maino pubblica video di canto, danza, lip-sync e lifestyle, mostrando anche il suo lato fashion e beauty. 7. Rosalba
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Rosalba è l’ottava TikToker più famosa in Italia, con 10,4 milioni di follower. La siciliana classe 1997 è una personal trainer e una influencer, che ha iniziato a fare video su Instagram. Su TikTok, Rosalba pubblica video di fitness, comedy, lip-sync e challenge, spesso in coppia con il suo fidanzato, il TikToker Simone Berlini. 8. Simone Berlini
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Simone Berlini è il nono TikToker più famoso in Italia, con 9,9 milioni di follower. Il romano classe 1996 è un personal trainer e un influencer, che ha iniziato a fare video su Instagram. Su TikTok, Simone Berlini pubblica video di fitness, comedy, lip-sync e challenge, spesso insieme alla sua ragazza, la TikToker Rosalba.
Conclusioni
Questi sono i TikToker più famosi e influenti del momento, che con i loro video hanno saputo conquistare milioni di fan in tutto il mondo. Seguendoli, potrete scoprire i trend e le sfide più divertenti e originali di TikTok, ma anche conoscere meglio la loro personalità, i loro gusti e i loro interessi. E voi, quali TikToker seguite di più? Fatecelo sapere nei commenti!
Note finali
E siamo arrivati alle note finali di questa guida. TikToker più famosi e influenti del momento. Ma prima di salutare volevo informarti che mi trovi anche sui Social Network, Per entrarci clicca sulle icone appropriate che trovi nella Home di questo blog, inoltre se la guida ti è piaciuta condividila pure attraverso i pulsanti social di Facebook, Twitter, Pinterest e Tumblr, per far conoscere il blog anche ai tuoi amici, ecco con questo è tutto Wiz ti saluta. Read the full article
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freenancer · 7 months
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Definizione di Guadagnare Online
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INDICEOpinioni sul Guadagnare Online Strumenti per guadagnare online Precauzioni prima di guadagnare online Guadagnare online è l'atto di partecipare a transazioni economiche digitali che risultano in un flusso netto positivo di risorse finanziarie verso un individuo o un'entità. Questo processo è mediato attraverso piattaforme digitali e può includere la vendita di beni o servizi, la monetizzazione di contenuti, o l'investimento in asset digitali. inoltre, Guadagnare online può anche essere descritto come la generazione di valore aggiunto attraverso l'utilizzo di risorse e competenze in un ambiente virtuale, che viene poi convertito in una forma monetaria. Questo valore aggiunto può essere generato attraverso vari modi, come la creazione di contenuti, la prestazione di servizi professionali, o la gestione di attività commerciali online. l’avvento di internet ha permesso a sempre più persone di poter arrotondare il proprio stipendio online Ci sono numerose modalità per farlo, come le vendite, la promozione, la scrittura di contenuti o la creazione di prodotti online. Oggi, molte persone guadagnano online facendo trading di criptovalute, vendendo prodotti digitali o servizi, acquistando e vendendo beni di seconda mano, facendo affari con la pubblicità o altre attività legate al marketing. la lista per metodi per guadagnare online è molto lunga e ogni anno nuovi metodi vengono aggiunti alla lista come la pubblicazione di eBook, la vendita di fotografie digitali, la creazione di siti web, la realizzazione di un podcast, la gestione di un negozio di e-commerce o la creazione di un canale YouTube. Con l'uso di una varietà di strumenti, come blog, social media o piattaforme di e-commerce, le persone possono facilmente guadagnare online con costanza Si tratta di un modo interessante ed emozionante per fare soldi e, se si sceglie di farlo, è importante essere ben preparati e prendere tutte le precauzioni necessarie per evitare eventuali truffe.
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Opinioni sul Guadagnare Online
In Italia, le opinioni su guadagnare online sono generalmente positive. Si ritiene che sia un modo semplice e conveniente diffuso soprattutto nei giovani della nuova generazione per fare soldi e molti individui hanno già iniziato a fare soldi online. Si pensa che sia un buon modo per costruire una solida base finanziaria e si ritiene che, se si scelgono le giuste attività per guadagnare, si possa avere successo. Secondo un sondaggio della Coldiretti del 2019, circa 2,6 milioni di italiani hanno guadagnato online nel 2018, con un aumento del 14,6% rispetto al 2017. Ci sono persone che guadagnano online da diversi anni, e molti studenti e professionisti stanno iniziando a guadagnare online.
Strumenti per guadagnare online
Ci sono molti strumenti che le persone possono usare per guadagnare online. La cosa principale da considerare è che ogni strumento richiede tempo e impegno per sfruttarlo al meglio. Inoltre, un sondaggio condotto da Unioncamere e Infocamere nel 2018 ha rilevato che l'Italia ha registrato un aumento dell'11,4% delle imprese che fanno affari online, con un totale di 2,2 milioni di imprese che hanno offerto i loro prodotti e servizi online. Un modo comune per guadagnare online è attraverso un blog. I blog possono essere utilizzati per promuovere prodotti o servizi ed è un ottimo modo per creare contenuti di qualità che possono essere condivisi sui social media. Gli annunci pubblicitari sono un altro strumento popolare per fare soldi online, soprattutto se si hanno dei canali social o dei blog online Le persone possono guadagnare online attraverso la vendita di spazi pubblicitari sui propri siti web. Inoltre, le persone possono guadagnare online attraverso la creazione di prodotti digitali, come eBook, video, musica o software. Questi prodotti possono essere venduti tramite marketplace come Amazon o eBay o direttamente dal sito web. Infine, le persone possono guadagnare online attraverso la creazione di contenuti per altri siti web. Ci sono molti siti web che pagano le persone per la creazione di contenuti di qualità, come articoli, recensioni, video e immagini. Secondo un'indagine condotta da eBay nel 2019, oltre il 55% degli italiani ha affermato di guadagnare online a un certo punto della propria carriera, con l'11% dei partecipanti che afferma di guadagnare online a tempo pieno.
Precauzioni prima di guadagnare online
Prima di iniziare a guadagnare online, è importante prendere delle precauzioni per assicurarsi di sfruttare al meglio le proprie opportunità e evitare eventuali truffe. Innanzitutto, le persone dovrebbero essere consapevoli del fatto che non tutti i modi di guadagnare online sono legittimi. Prima di iniziare, è importante fare ricerche approfondite per assicurarsi che il modo scelto sia legittimo e sicuro. Inoltre, le persone dovrebbero assicurarsi di avere una buona conoscenza delle tecniche di marketing online e dei vari strumenti per guadagnare online. Inoltre, le persone dovrebbero considerare di investire in una formazione adeguata per imparare come creare contenuti di qualità e come utilizzare gli strumenti di guadagnare online in modo efficace. Infine, è importante fare attenzione alle truffe online e assicurarsi di non fornire le proprie informazioni personali o finanziarie ad alcun sito web o persona sconosciuta. Read the full article
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monicadeola · 11 months
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Cosa resta di Berlusconi – al quinto giorno di berlusconeide, al quinto giorno di «Berlusconi in sé, Berlusconi in me», al quinto giorno di articoli di giornali stranieri che fanno tenerezza quando cercano di trovare un senso a un paese che un senso non ce l’ha – cosa resta?
Il mio dettaglio preferito è «Non ho mai ricevuto una telefonata». Con la voluttà con cui si precipitavano a dire che Gianni Agnelli li chiamava alle sei di mattina – sperando questo dicesse di loro che erano interlocutori interessanti – i giornalisti italiani, se lavorano o hanno mai lavorato per Berlusconi, ci tengono a dire che mai mai mai Berlusconi ha detto loro cosa mandare in onda o mettere in pagina – sperando questo dica di loro che sono così schienadrittisti che mai, altrimenti, avrebbero lavorato per lui.
Sono gli stessi giornalisti che poi però, se scrivono di Milan, spiegano in dettaglio quanto Berlusconi interferisse, desse consigli non richiesti, fosse un’ingombrante presenza. Sarà che gli allenatori non scrivono editoriali e quindi non possono ribadirci che neanche a loro mai, neanche a loro una pressione piccina picciò.
Quindi Berlusconi rompeva i coglioni alle signore dicendo loro come vestirsi (aneddoto analogo a quello che riferivo ieri della Palombelli, l’ha esposto a una telecamera Barbara D’Urso: Silvio e la sua vocazione da guardarobiera); e agli allenatori dicendo loro come allenare. Ma a tutti coloro con un tesserino dell’Ordine dei giornalisti, a quelli neanche un consiglio mai.
Sarà che non ce n’era bisogno? Sarà che poteva contare sui più realisti del re? Sarà che era tutto previsto, anche il dissenso, anche quello fa scena?
Una ribelle di quelle da social, di quelle che si sono premurate di scrivere che il lutto nazionale non è a loro nome, perché loro sono bambine speciali e i rituali collettivi li schifano, una di quelle, pubblicata da una delle case editrici di proprietà di Berlusconi (giacché, lo sappiamo da un secolo: il paese non è di destra o di sinistra, il paese è di Berlusconi), una di loro (più di una, plausibilmente) si è trovata nei commenti alla ribellione da vetrina velate minacce aziendaliste.
Ti dovrebbero stracciare il contratto (segue tag all’editore, giacché a quest’epoca piace moltissimo fare la spia con un clic: se si potesse taggare la Guardia di finanza quando non ci fanno la fattura, avremmo già azzerato l’evasione fiscale).
Di costoro – non delle ribelli, che vabbè: dei minacciosi delatori – mi chiedo sempre come ragionino: non lo sanno che quel mercato residuale che è l’editoria sta su grazie a un’illusione collettiva di controcorrentismo e liberalismo, e se un editore racimola qualche spiccio (qualche spiccio reputazionale, soprattutto) è perché pubblica gente che dice che quell’editore è un manigoldo?
Ieri sono uscite, su Netflix, le nuove puntate di Black Mirror. Black Mirror nasce come prodotto di Channel 4, l’altra tv pubblica inglese, quella che non è la Bbc. Netflix prima si limita a distribuirlo nel resto del mondo; poi, avendo solo sceneggiati uno più irrilevante dell’altro, copre di soldi Charlie Brooker, il suo ideatore, perché faccia le nuove stagioni in esclusiva per loro.
Questa è la quarta stagione che Brooker fa per Netflix (quattro stagioni più uno speciale: lo preciso non perché l’informazione abbia alcuna rilevanza ma perché sennò arriva di sicuro qualche lettore che vuole dimostrarmi che ha Google e mi corregge, e voi non sapete che lavoro usurante sia scrivere in un’epoca di lettori imbecilli smaniosi di dimostrarsi svegli; voi non sapete che fatica sia un pubblico di dodicenni ciucci e arroganti: Silvio lo sapeva, e mi manca moltissimo).
La prima puntata della quarta stagione del multimilionario contratto di Brooker con Netflix, la prima puntata della nuova stagione dell’unica serie di finzione rilevante che Netflix abbia mai avuto, la prima puntata ha come trama: Netflix è unammerda.
Sì, nella finzione non si chiama Netflix: si chiama Streamberry. Per toglierci ogni dubbio circa l’identità della multinazionale dello streaming dissimulata dietro il nome “Streamberry”, della multinazionale cattiva che non esita ad arrubbarsi le vite dei suoi abbonati approfittando delle clausole scritte in piccolo nelle condizioni di servizio che tutti approviamo senza leggere, della multinazionale orrenda da far sembrare Rete4 un cenacolo d’intellettuali, per toglierci ogni dubbio, il logo di Streamberry ha gli stessi caratteri di quello di Netflix, le schermate da cui i personaggi scelgono cosa guardare hanno la stessa interfaccia di Netflix, e insomma Brooker fattura per mettere in onda su Netflix una storia su quanto è distopica Netflix.
Però Brooker ha, credo, troppo senso del ridicolo per puntualizzare agli intervistatori che Netflix gli ha lasciato totale libertà creativa e non gli ha mai fatto pressioni.
Ieri mattina ho aperto i siti dei giornali aspettandomi di trovare in apertura il peschereccio con non so neanche più quante centinaia di morti e dispersi, e invece c’erano quattro scemi che pensavano di fare “Grease” con quarantacinque anni di ritardo (o “Gioventù bruciata” con sessantotto): facevano le corse con le macchine e sono andati addosso a una Smart e hanno ammazzato un bambino di cinque anni.
Non voglio fare una gerarchia delle tragedie (a quella ci pensa il numero di morti, non c’è bisogno la faccia io), voglio solo dire che una storia sulla quale non c’è niente da dire – cosa dobbiamo dire, che è disdicevole fare corse in macchina e ammazzare bambini? Dobbiamo disapprovare per distinguerci da chi? C’è forse un dibattito? C’è qualcuno a favore dell’ammazzare bambini per sbaglio e per like? – è la storia di cui tutti hanno parlato tutto il giorno, ieri. Perché era facilissimo.
Era facilissimo far finta che fosse una bravata da giovinastri, specie ora che la bravata la chiamiamo «challenge» (che tutti, tutti, tutti i giornali scrivono «challange», perché siamo un secolo che ha dimenticato l’italiano senza riuscire a imparare l’inglese); era facilissimo far finta che queste audaci imprese le avesse inventate YouTube, e che la commedia fondativa del carattere italiano contemporaneo, sessantun anni fa, non finisse proprio con Vittorio Gassman che correndo in macchina ammazzava Jean-Louis Trintignant per leggerezza e per esibizionismo.
Era facilissimo dire che avevano fatto una cosa molto brutta e che i giovani d’oggi non hanno proprio ideali (Gassman sì che aveva valori solidi, per non parlare di James Dean); era facilissimo indignarsi d’indignazioni astratte (contro la ricchezza facile, contro il mercato dei like: quelli che arrivano ai cretini che fanno le corse in macchina su YouTube, quelli che arrivano a noi che ci indigniamo sentendoci invece intelligenti); era facilissimo dire «quel bambino potrebbe essere mio figlio».
Quelli nel peschereccio in effetti sono a meno immediata identificazione: se Silvio fosse stato il tipo che telefonava ai suoi tg, avrebbe suggerito di mettere prima un bambino romano, la cui morte è infinitamente più straziante e immedesimabile di quelle di centinaia di bambini forestieri; per fortuna c’era Silvio in noi prima, e c’è anche ora che non c’è più Silvio in sé, e sappiamo da soli che gerarchia cliccabile dare alle notizie.
È stata una giornata istruttiva, per capire che non è mai esistito Berlusconi: è esistito ed esiste il carattere italiano, che poi forse è il carattere degli esseri umani mediocri ed esibizionisti che si accentua nell’epoca in cui ogni mediocre ha una telecamera nel telefono.
Esiste la predisposizione alle scorciatoie (non parlo dei ventenni che fanno i soldi su YouTube: parlo di noialtri che ci scegliamo sempre la causa più facilmente portatrice di cuoricini); esiste l’esibizionismo; esiste, in noi, il Bruno Cortona del Sorpasso, letale e megalomane in ogni scena, e assai più endemico e meno accidentale dei ragazzotti scemi di “Grease”, di “Gioventù bruciata”, di YouTube.
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tecnoandroidit · 1 year
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gcorvetti · 1 year
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Il social non social del futuro.
Oggi dopo una veloce carrellata sulle notizie, sembra che la domenica non ci siano cronisti al lavoro, poche notizie scopiazzate e sempre uguali; salto sui social dove dopo qualche minuto mi viene da vomitare, decido di chiudere e prendere quel poco di caffè che è restato sulla moka, mentre il cucchiaino gira nella tazza modi battente sul triangolo, penso che ci vorrebbe un social diverso, nuovo nel concetto e che attiri persone che vogliono dire qualcosa. Come potrebbe essere tale piattaforma? Di sicuro via le immagini, via i video, solo testo ma non alla twitter con pochi caratteri, allora sarebbe un blog? Forse, ma eliminerei anche l'interazione tra gli utenti, cioè puoi seguire tizio o caio ma non puoi ne mettere il like ne commentare, solo lettura, niente messaggi privati, niente post da altre piattaforme, un social testuale per persone interessate alle idee altri, alle opinioni senza repliche. Di sicuro fallirebbe nell'arco di una settimana :D hahahaha Che idee malsane che mi vengono avvolte, ma sarebbe divertente visto che adesso ogni nuova uscita ci sono milioni di utenti che si iscrivono solo per il gusto di avere un social in più, facebook, instagram, twitter, youtube, snapchat, tumblr, tiktok, telegram, discord, twich, hanno tutti un solo scopo fare soldi, mentre il mio social avrebbe solo l'intento di divulgare il pensiero delle persone, quando c'è un pensiero, una sorta di diario del prossimo o una bacheca dove l'interesse principale è quello di conoscere come la pensa il prossimo. Tu mi dirai "Ma questo è già insito in quelli che esistono già, dov'è la novità?". La novità è che non puoi interagire, che non sei la tua immagine, il tuo culo o la tua faccia di minchia, sei il tuo pensiero, ripeto se ne hai uno; certo potrebbe anche sfociare in pessime arringhe su argomenti di cui l'utente non ne sa niente e pontifica, ma anche un luogo di riflessione anche su questo. Adesso mi viene in mente una cosa, si può segnalare, cioè se l'utente scrive baggianate lo segnali e ad un tot di segnalazioni viene cancellato il profilo senza replica, cioè che non ti puoi iscrivere più; conoscendo però come va il mondo si potrebbero creare fazioni per far cancellare un profilo che magari dice qualcosa di sensato, beh a quel punto scatta l'agente che decide se la segnalazione è valida o no, e qua mi viene in mente che quando lavoravo su twitter avevo proposto,
data la mole di segnalazioni inutili e che ci facevano perdere tempo, di dare una punizione a chi segnala inutilmente, tipo 24h di stop a postare e leggere, si una cosa leggera con tanto di dicitura via DM o email che ti avverte che la tua segnalazione è inutile e che fa perdere tempo, in questo modo avremmo ridotto il carico alle sole segnalazioni valide. Qualcuno disse che era una buona idea, qualcuno disse è una cagata, qualcuno disse che potrebbe essere un bene ma servirebbe una regolamentazione accurata, alla fine ci siamo fatti 4 risate, chiuso la video conferenza e tornati a lavoro.
Non credo che farò mai una cosa del genere, non avrebbe senso, anche perché la farei senza pubblicità e proprio per questo mi tirerei la zappa sui piedi, ci sono costi dietro un social non indifferenti a partire dai server su cui si poggia la struttura, pagare i programmatori, gli agenti ecc ecc, sarebbe un lavoraccio e non è il mio campo. Di social dedicati all'arte e soprattutto alla musica è pieno, quindi questa idea malsana resto appesa al vento che la porta via e io la guardo svolazzare sorridendo.
Oggi inizia la stagione del taglio dell'erba, ma c'è anche la casa da pulire, la sauna da preparare e altre cosine casalinghe da fare, quindi mi rimbocco le maniche. P.S. Spero che mio figlio mi dia una mano, anche perché la mia sinistra è quasi fuori uso.
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