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#dave filo
randomberlinchick · 6 months
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Brilliant!!
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diceriadelluntore · 1 year
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Storia Di Musica #269 - Depeche Mode, Violator, 1990
Le scelte musicali delle domeniche di Aprile avranno come filo rosso la presenza di fiori sulle copertine: di questa caratteristica, alcuni capolavori già sono presenti (il primo che cito è American Beauty dei Grateful Dead, che prende il nome dalla Rosa della stessa varietà, America Beauty, disegnata sulla copertina, o anche Layla & Other Assorted Love Songs che nel dipinto di copertina ha una donna con i fiori) ma è sempre interessante cercare nella mia discoteca e non solo altri grandi dischi che hanno in comune questa caratteristica. Il primo di oggi è uno dei dischi simbolo degli ultimi 35 anni, il vertice di un certo modo di fare musica, arrivato al culmine di un percorso umano e professionale che nell’anno in cui uscì questo lavoro poteva benissimo passare per il risultato dell’opera di sopravvissuti. Tutto nasce a Basildon, nell’Essex, inizio 1980. Tre amici di scuola, Vince Clark, Martin Gore e Andrew “Andy” Fletcher fondano un gruppo, Composition Of Sound. Hanno una caratteristica abbastanza comune all’epoca, cioè abbandonano gli strumenti classici (chitarra, basso, batteria) per focalizzarsi sull’uso delle tastiere elettroniche. Durante una serata in un locale, notano un cantante dalla voce calda e ferma, David “Dave” Graham, che canta una appassionata cover di Heroes di David Bowie, e gli chiedono di unirsi al gruppo, siamo nei primi mesi del 1980. Graham accetta, e suggerisce di cambiare nome alla band: prende spunto da una rivista di moda francese dell'epoca, Dépêche mode, che vuol dire Gazzettino o Almanacco della Moda (e non come dicono molti Moda Passeggera, il termine passeggera deriva dal verbo se dépêcher), lo depurano dagli accenti e nascono i Depeche Mode. La prima pubblicazione è del 1980 su una compilation, Some Bizzarre, poi firmano un contratto con la Mute Records di Daniel Miller, che sarà centrale per la musica indipendente inglese dei primi anni ‘80. Primo singolo di discreto successo, Dreaming Of Me, poi altre canzoni famose in New Life, Just Can’t Get Enough e la pubblicazione del primo disco, Speak And Spell, dove la direzione è chiara: sarà un gruppo orientato ai sintetizzatori. A questo punto Vince Clark, che aveva scritto tutte le canzoni sino a qui, si chiama fuori (continuerà a fare musica con Alison Moyet come Yazoo, e fonderà in seguito anche altri progetti musicali). Il timone delle operazioni di scrittura passa a Martin Gore, che piazza subito una hit in See You. Si aggiunge Alan Wilder, e con questa line up sforneranno un disco all’anno. La prima svolta è del 1986, con Black Celebration: le atmosfera si dilatano, meno dance, base ritmica che picchia più forte e la decisione di spostarsi verso il rock elettronico. Proprio quando il techno pop è crollato, e buona parte della critica aspetta che l’ultimo baluardo, cioè loro, cada, piazzano Music For The Masses (1987) con almeno tre canzoni formidabili (Never Let Me Down, Strangelove e Behind The Wheel), che li porta ad un tour mondiale dove riempiono gli stadi di tutto il mondo (immortalato in parte nel live 101, 1989, anche con un documentario abbinato diretto da D.A. Pennebaker). Si prendono del tempo, e coerenti con il loro credo, decidono di inasprire il sound elettronico, creando un disco dalle atmosfere profondissime, cupe, drammaticamente eleganti. Per registrarlo abbinano la solitudine e il silenzio di un piccolo studio nella campagna danese, a Gjerlev, alla vitalità di Milano, e alla sua vita notturna, presso lo studio Logik, che all’epoca stava a Via Mecenate. Ne viene fuori Violator (1990) che in copertina ha una rosa fiammeggiante, che sembra di lava. Gore dirà dopo anni che voleva giocare sul titolo, scegliendo una parola che evocasse un disco di heavy metal. Quello che fanno è, con l’intuito del fido produttore Flood e l’aiuto al missaggio di François Kevorkian, che fu uno dei collaboratori più stretti dei Kraftwerk, un disco che è l’evoluzione estrema della loro idea musicale (tanto che dopo prenderanno altri riferimenti) e lo fanno in parte rinnegandosi: la batteria spesso non è drum machine ma quella rock, e compariranno nelle loro due più grandi canzoni, entrambe presenti in questo lavoro, persino le chitarre. Eppure l’apertura con World In My Eyes sembra portare sui binari classici, ma già la successiva Sweetest Perfection, con la voce principale di Gore, amplia il concetto, con la batteria rock in primo piano. Arriva il primo colpo da KO, un giro blues, con la chitarra, l’ispirazione presa da Gore leggendo una biografia di Elvis, sulla costruzione di propri idoli, e nasce una delle canzoni più famose del mondo: Personal Jesus, hit mondiale, e ancora oggi uno dei momenti clou di ogni loro esibizione e brano cult da rifare in cover. Halo e la bellissima Waiting For The Night sono da apripista al secondo singolo leggendario: Enjoy The Silence è ispirata e pensata proprio al periodo danese di tranquillità e silenzio circostante (in netto contrasto con quello milanese, dove la band darà il meglio di sé in tutte le feste della città lombarda), anche qui ripropone una chitarra e diventerà iconica, tra l’altro nella versione dell’album dura oltre 6 minuti, con finale in stile ambient, bellissimo, che nella versione singolo e per la stazioni radio è colpevolmente tagliato. Completano il capolavoro la delicata Blue Dress, scritta e cantata da Gore, e le ritmiche Policy Of Truth e la conclusiva Clean, ispirata ad una canzone dei Pink Floyd, One Of These Days, dal loro album Meddle (1971). Tutto funziona alla grande: la voce calda e formale di Graham (che inizierà ad avere devastanti problemi di dipendenza, tormento che segnerà profondamente il loro lavoro successivo, che arriverà solo dopo 3 anni), Gore sempre più padrone del suono Depeche Mode, Fletcher e Wilder a creare il tappeto ritmico che esce vincitore da un decennio dove chiunque si sia ispirato a loro non ha fatto tanta strada. Il disco va in classifica in tutto il mondo, e ha venduto ad oggi 15 milioni di copie, presente in tutte le classifiche dei dischi fondamentali della storia del rock. Sebbene questa sia una storia del rock senza schitarrate, ma formata da avvolgenti suoni elettronici, che ti girano in testa e non ti lasciano scampo.
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mgsiglesias · 7 months
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Ahsoka Review Disney Star Wars Gets WORSE - Season 1 Episode 7 Dave Filo...
via #Disparu 1 of the best reactions and comments about this series made to ruin Starwars more than it was. without saying that the characters are incompetent and insufferable
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chrancecriber · 1 year
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Radio NET Bulgaria (December 20, 2022)
23:55 DAVID GARFIELD - O, Holy Night 23:51 YULARA - Bridges To Shambhala 23:47 RANDY SCOTT - Elevation 23:43 DREW DAVIDSEN - All Night and Forever 23:39 KARLA LEAL - Don't Miss Your Groove 23:34 GREGG KARUKAS - Lost In Negril 23:30 KAYLA WATERS - O Come, O Come Emmanuel 23:26 AL DEGREGORIS - Into the Sun 23:22 THREESTYLE - Adriatic Flow 23:17 PAUL BROWN - White Sand 23:13 KIM WATERS - Easy Going 23:09 NILS - Jingle Bells 23:05 JACKIEM JOYNER - When You Smile 23:00 PETER WHITE - Another Rainy Day 22:58 LEO ROJAS - Friendship 22:53 LANA DEL REY - Born To Die 22:48 FIVE SEASONS - Before You Sleep 22:40 LAB OF MUSIC - Angel Vibes (Original Mix) 22:36 351 LAKE SHORE DRIVE - Rising Stars 22:31 ANGELO CRESCERI - Harmony 22:24 SALTWATER - Chicane (Thrillseekers Ambient Mix) 22:19 TENISHIA, KIRSTY HAWKSHAW - Falling (Original Mix) 22:14 RIHANNA - We Found Love (DJ Fernandez Chillout Remix) 22:10 YURI KANE - Right Back (Chillout Mix) 22:06 YANNI - Can't Wait 22:02 DJ GROOVE - So Late 21:59 BENYA, PENNY NIXON - Serendipity (After Meridian & Dave Costa Remix) 21:54 SMOOTH STAB, AELYN - These Words Between Us (Incognet Chill Out Version) 21:51 CHAMBRE 7 - Rising To The Top (Original Mix) 21:40 ENVIO - Touched By The Sun (Rusch & Elusive's Chillout Mix) 21:34 JES - Like A Waterfall (Flipside Ambient Remix) 21:29 ADELE - Lovesong 21:25 DEEJAY HOUSE PROJECT - Komodo (Stefy Martinez Lounge Mix) 21:21 YIRUMA, RUVIN - River Flows In You 21:15 K. S. PROJECT - Looking For Paradise (Original Mix) 21:10 BRIAN MAGIX, CYNTHIA HALL - Carved In Stone (Chill Out Mix) 21:07 GOODVIC - Dreaming Of You (Original Mix) 21:01 WAY OUT WEST - One Bright Night (Original Mix) 20:57 FRAINBREEZE, ELLIE LAWSON - I Pray (Chill Out Mix) 20:55 INNA - Hot (Chill Out Remix) 20:52 SKYE - Feel Good Inc 20:49 KATO, JON - Turn The Lights Off (Bullytrax Campfire Mix) 20:41 PROJECT BLUE SUN - Naked 20:35 AK47, TRACY DIAMONDS - It's No Good 20:31 MAX MILLION - Do You Believe (Original Mix) 20:28 FILO, PERI, FISHER - Closer Now (Chillout Mix) 20:24 DIANA KRALL - California Dreamin' 20:21 LEO ROJAS - Farewell 20:15 ANDY SOL & ECOLYTE - Ponse Passing (Original Mix) 20:11 LEONA LEWIS - Dip Down (ReUnited Chill Out Mix) 20:06 DEEP MOTIONS - Memories 20:03 LE VITA, FAB - Apologize 19:58 SUNLONGER, LORILEE - Your Name (Chill Version) 19:56 351 LAKE SHORE DRIVE - Day Of Light 19:52 SUSANA - A Million Memories (Acoustic Rework) 19:47 CECILE BREDIE - Dreamland 19:42 ANDY MOOR, SUE McLAREN - Trespass (Masoud Chill Out Mix) 19:37 MARTINIQUE LE SOUFFLEUR - El Guapo 19:32 FRAINBREEZE, NATUNE, ANGEL FALLS - Signs Of Time (Original Mix) 19:29 FONZERELLI - Dreamin (Chill Mix) 19:24 ROBERT NICKSON - Spiral (Chillout Mix) 19:20 30 SECONDS TO MARS - Bad Romance (Lady Gaga's Cover) 19:14 RUSLAN-SET, V.RAY - The Voice Of Star (Union Sense Remix) 19:10 SARAH MENESCAL - Don't Speak 19:06 CARDINAL ZEN - Warmth 19:02 SUNLOUNGER, SEIS CUERDAS - A Balearic Dinner (Chill Mix) 18:58 ERICK MORILLO, EDDIE THONEICK, SHAWNEE TAYLOR - Live Your Life (Eddie Thoneick Chill Out Mix) 18:52 VIV DE LA ROSA - Agua Caliente 18:48 LIULA - Sweet Dreams 18:43 JEAN HONEYMOON - Bang Bang (Lazy Hammock Chillout Remix) 18:39 ATB - I Was Wrong To Let You Go (Lounge Version) 18:34 CLAUDE CHAGALL - Sunset Buddha 18:28 RUE DU SOLEIL - In My Heart 18:24 OXYGENE - The Ocean (Goldtripp Remix) 18:21 SAMANTHA JADE - Everytime 18:15 GAZEEBO - Shiny Lust 18:11 GARBAGE - Milk 18:06 KUBA - Kailash 18:00 CHRIS B, LADY V - A New Direction (Original Mix) 17:54 EDWARD MAYA - Stereo Love (Yonta Chillout Remix) 17:46 DAVE ROSS - Break The Silence (Original Mix) 17:42 BLANK & JONES, ELLES - Mind Of The Wonderful (Acoustic Version) 17:38 HEAVN - Bright Lights 17:36 JOHN DAHLBACK - Walking With Shadows (Acoustic Version) 17:28 TORNIKE - Night Steps (Original Mix) 17:26 CNBK - Burning Skies (Acoustic Version) 17:21 MEDINA - You & I (DJ Petroff Remix) 17:17 KIRSTY HAWKSHAW, TENISHIA - Reason To Forgive (Piano Mix) 17:11 GUENTER HAAS - Alone But Never Lonely 17:04 KITARO - Matsuri 17:00 LOUNGE GROOVE AVENUE - Don't Be So Shy 16:55 SHAUN LABELLE - Indio Sunrise 16:52 PEET PROJECT - Galaxies 16:48 DANNY LERMAN - Meow Baby 16:44 ART FOUR SALE - Merry Merry Christmas 16:40 ROD TATE - United 16:35 DANIEL DOMENGE - Last Summer 16:31 RAGAN WHITESIDE - This Christmas 16:26 CINDY BRADLEY - I'm All Ears 16:21 MARCOS ARIEL - Green Eyes 16:17 NILS - Detroit Strut 16:13 MARION MEADOWS - Invisible 16:08 DR. SAXLOVE - Away In A Manger 16:04 GREGG KARUKAS - Club Havana 16:00 KAYLA WATERS - Black Cove 15:56 STEVE OLIVER - Fiesta 15:52 SOLEX - Full Moon 15:48 EJAZZ ARTISTRY - We Belong Together 15:45 ROCCO VENTRELLA - Precious of Life 15:41 SHIN GIWON CHRISTMAS CAROL COLLECTION - I'll Be Home For Christmas 15:37 SEAN U - Electrify 15:33 RONNY SMITH - Here We Go Again 15:28 GEORGE HOWARD - The First Noel 15:24 NICK COLIONNE - Just Let it Be 15:20 AMANDUS - Hey Man 15:15 EUGE GROOVE - Let's Get It On 15:11 GINO ROSARIA, MARCUS ANDERSON - Night Groove 15:08 KIM WATERS - A Song for Dana 15:04 ERIC DARIUS - Rollin' out 15:00 LES SABLER - Easy Moves 14:56 THREESTYLE - Good News 14:53 BONEY JAMES - A Little Attitude 14:49 DARRON COOKIE - Dining In 14:45 RYAN LA VALETTE - Monday Swagger 14:41 JONATHAN FRITZEN - Love Will Overcome (feat. Jackiem Joyner) 14:38 SHELEA - Don't Wanna Wait 'til Christmas 14:34 ANDRE DELANO - Gypsy 14:30 PAUL BROWN - Wes' Coast Swing 14:26 CHRISTMAS CAROLS - Bianco Natal 14:22 ADAM HAWLEY - Can You Feel It (Feat. Marcus Anderson) 14:18 RAINFOREST BAND - Gumbo Groove 14:14 PEET PROJECT - One-Headed Dragon 14:09 PHILLIP DOC MARTIN - Pride and Joy 14:07 COOL SPRING JAZZ QUARTET - Christmas 14:04 SAM BASSMAN JENKINS - Between The Sheets 14:00 CASTELLA - So Glad I Met You 13:56 MARK R. HARRIS - Setting It Straight (feat. Ignacio Nunez & Daniele Silvestri) 13:51 JULIAN VAUGHN - Waymans Way 13:47 KEITH ANDREW - Bayon 13:43 JUSTIN LEE SCHULTZ - This Christmas 13:38 NILS - Sneakin' 13:34 VINCENT INGALA - On The Move 13:30 MARION MEADOWS - Little Shepherd Boy 13:26 PETER HEROLD - Your Power 13:22 BONEY JAMES - Futuresoul 13:17 BRANDON WILLIS - When Were Together 13:13 MARCUS ANDERSON - On The Right Track 13:10 JOHN FLUKER - We Three Kings (Instrumental) 13:04 DARREN MOTAMEDY - Love You Just so Much 13:00 NAJEE - Bounce 12:56 TIM BOWMAN - Sunset 12:51 WALTER BEASLEY - My Name Is Love 12:46 GREGG KARUKAS - Summerhouse 12:43 KEB' MO' - Please Come Home For Christmas 12:41 WADE C. LONG - GodChildren 12:36 EUGE GROOVE - As You Like It 12:30 KIM WATERS - Christmas Time Is Here 12:25 DREAMING IN COLOUR - Waiting in Texas 12:20 THE BRAXTON BROTHERS - Sunset Bay 12:16 PETER WHITE - Just Another Day 12:12 ANDY SNITZER - On Extended Wing 12:08 SYLVIA BENNETT - Silver Bells 12:04 VINCENT INGALA - Vintage Vibe 12:00 CAROL ALBERT - One Way 11:56 CHAZZY GREEN - Because of You 11:52 KIRK WHALUM - Inside (feat. Shanice) 11:47 BRAD ALEXANDER - Feel da Music (feat. Gerald Albright) 11:42 JUSTIN YOUNG - Jingle Bells 11:37 PAUL BROWN - Feel The Love 11:33 KONSTANTIN KLASHTORNI - Give Me Your Eyes 11:29 TOM SCOTT - Have Yourself A Merry Little Christmas 11:25 SAM BASSMAN JENKINS - Northbound 11:22 RYAN LA VALETTE - Let It Flow 11:17 WILL SUMNER - Saxy Nights 11:14 JS FLOYD - Sunrise 11:09 DR. SAXLOVE - The Christmas Song 11:05 KEN NAVARRO - Language Of Peace 11:00 OLI SILK - Bring Back Those Days 10:55 CHUCK LOEB - Affinity 10:50 NICHOLAS COLE - Dreams 10:46 AMANDUS - Floating Cloud 10:42 DAVE KOZ - Joy To The Wonderful World 10:37 RAINFOREST BAND - Consequences 10:32 ER - Mr Kool (feat. John Rathbone, Jack Jones, Chris Otts & Michael Cornett) 10:28 NILS - In a Holiday Mood 10:20 MARK ETHEREDGE - Rain 10:16 SHAUN LABELLE - It's Not Over 10:11 GREGG KARUKAS - Brooklyn Nights 10:09 YOLANDA RABUN - Twelfth Night - O Mistress Mine 10:04 AL GOMEZ - Catchin' a Vibe 10:00 BIRDS OF A FEATHER - Stand Together 09:56 PATRICK BRADLEY - Reinvention 09:53 MARCUS ANDERSON - Psalm 42 09:50 RONALD BOO HINKSON - She's Mine (The Girl Is Mine) 09:45 KIM WATERS - The Touch Of Love 09:41 BRADLEY LEIGHTON - Winter Wonderland 09:37 JOHN E. LAWRENCE - The Chase 09:34 KONSTANTIN KLASHTORNI - On The Way 09:29 MARION MEADOWS - Christmas On The Radio 09:24 SPECIAL EFX - Beautiful Gold 09:19 NAJEE - Dr. Dolittle 09:15 DEMETRIUS NABORS - Perseverance 09:11 MICHAEL ROSS - Moments in Fall 09:08 K.VIO, TIM TONIC - Little Snow Flake, Little White Coat 09:04 JACKIEM JOYNER - Road to Soul 09:00 JEFF KASHIWA - Hyde Park (The 'Ah, Oooh' Song) 08:56 JOYCE COOLING - South of Market 08:52 THE SAX PACK - Into You 08:46 FOURPLAY - Esprit de Four 08:41 MICHAEL LINGTON - Silver Bells 08:37 BLAIR BRYANT - Hello Beautiful 08:32 TERENCE YOUNG - Dedicated 08:29 VINCENT INGALA - The Christmas Song 08:25 GARY PALMER - Waterfalls 08:20 JONATHAN FRITZEN - To the Top (feat. Vincent Ingala) 08:17 GARY METZ - Cruisin' 08:12 ROBERT CHRISTA - Let It Go 08:08 SMOOTH SOUL HOLIDAY - Hark the Herald Angels SingSleighride Medley 08:04 ANDREY CHMUT - Don't Loose The Faith 08:00 R.L. WALKER - Only Have Eyes 07:56 SKINNY HIGHTOWER - Summer Nights 07:51 RYAN LA VALETTE - Lovers Melody 07:47 JODY MAYFIELD - God Rest Ye Merry Gentlemen 07:43 GORDON JAMES - Free Flow 07:38 UNDER THE LAKE - Have I Told You 07:33 TONY CRADDOCK JR. - The First Noel 07:29 AL GOMEZ - Keeping It Together 07:24 BRIAN SIMPSON - Sunlit Sea 07:18 ROCCO VENTRELLA - Give Me The Groove 07:13 VINCENT IOIA - Steppin in from the Outside 07:10 ART MORRIS - Silent Night 07:05 WARREN HILL - Oh Girl 07:00 RHYTHM LOGIC - Rhythm Method 06:56 JOE MCBRIDE, THE TEXAS RHYTHM CLUB - Oi Gata 06:51 KIM WATERS - Two Keys To My Heart 06:46 SPECIAL EFX - Endless Us 06:41 SHAKATAK - Merry Christmas In Summer 06:37 FUNKTASTIC PLAYERS - Cooling In My Ride 06:34 GREGG KARUKAS - Hey Witness 06:30 MARION MEADOWS - What Child Is This 06:26 JACKIEM JOYNER - Lost Without You 06:22 RICK HABANA - Cocktails 06:17 ACOUSTIC ALCHEMY - Only in My Dreams 06:12 BEN TANKARD, KIRK WHALUM - Reach Out And Touch 06:08 K.VIO, TIM TONIC - Winter Waltz 06:05 PHILLIP DOC MARTIN - Paradise 06:00 BLAIR BRYANT - Sapphire Rain 05:56 CHRIS STANDRING - Too Close for Comfort 05:52 JEFF KASHIWA - Around The World 05:48 VINCENT INGALA - In Deep 05:44 GARY MEGGS - A Joyous World 05:40 JOHN NOVELLO - Shuffle the Deck 05:33 ROBERT CHRISTA - Brazilian Rendezvous 05:30 NATHAN WOODWARD - Sleigh Ride 05:26 JOEL THIBAULT - Last Dream 05:22 PATRICK BRADLEY - Lighthouse (feat. Allen Hinds) 05:18 SKINNY HIGHTOWER - Spanish Harlem 05:13 GORDON JAMES - Cafe Soul 05:10 NILS - Holiday wedding 05:05 PAUL BROWN - Nothin' But Love 05:00 UNDER THE LAKE - George is His Name 04:55 DARREN MOTAMEDY - Formosa 04:51 RONALD BOO HINKSON - Round the Corner 04:47 JEANETTE HARRIS - Summer Rain (feat. Joel Bowers) 04:44 DANIEL D. - This Christmas 04:40 THREESTYLE - Missing You 04:36 ADAM HAWLEY - Traveling Mood (Feat. Julian Vaughan) 04:32 TONY CRADDOCK JR. - O Little Town of Bethlehem 04:28 KIM WATERS - Pocket Science 04:23 PETER WHITE - Requiem For A Princess 04:18 KONSTANTIN KLASHTORNI - Smoothing 04:13 EVERETT B WALTERS - You'll Never Know 04:08 YOLANDA RABUN - O Holy Night 04:04 DEAN JAMES - Can I Take You Out 04:00 JIM ADKINS - Reflections 03:55 AMANDUS - Groove Infection (feat. Uli Brodersen) 03:51 JACKIEM JOYNER - The Space Between Us 03:46 ANDY SNITZER - You've Changed 03:43 DANA FIELDS - Christmas Time Is Here 03:39 U-NAM - West Indeed 03:35 BRIAN SIMPSON - What I'm Waiting For 03:31 SHAWN RAIFORD - Santa Baby 03:26 ROB MALETICK - Shape Of My Heart 03:22 EARNEST WALKER JR - Ordinary People 03:18 CHRIS STANDRING - Shake You Up 03:13 DAVE KOZ - All The Love In The World 03:10 KIMBERLY BREWER - Everyday Feels Like Christmas 03:05 DERRICK HARVIN - Colombiana 03:00 SPECIAL EFX - Mother of Pearl 02:56 OLI SILK - Hats Off 02:51 WAYMAN TISDALE - Never, Never Gonna Give Ya Up (feat. Toby Keith) 02:47 KOOL&KLEAN - Feel Again 02:43 AL DEGREGORIS - Absolute 02:40 SHAKATAK - Happy Christmas To Ya! 02:36 THE SAX PACK - Can't Help Myself 02:31 PAUL JACKSON JR. - City of Refuge (feat. Jeff Lorber) 02:28 SMOOTH SOUL HOLIDAY - We Three Funky Kings 02:24 BRIAN SIMPSON - When I Found You 02:20 MARION MEADOWS - The Thrill of Rain 02:16 MARCUS ANDERSON - Your Cha' Cha' 02:12 BRAD ALEXANDER - Yearning for Your Love 02:08 ANDREAS ALEMAN - Home for Christmas 02:05 KEIKO MATSUI - Black Lion 02:00 ROBERTO VAZQUEZ - Simple Life 01:56 BONEY JAMES - Batucada (The Beat) 01:52 BEN TANKARD - Happy Strut 01:48 VINCENT INGALA - My Favorite Things 01:44 KIM WATERS - Midnight Magic 01:42 PETER WHITE - Lullaby 01:38 KONSTANTIN KLASHTORNI - Make Room For Me 01:34 ALEXANDER ZONJIC - Playing it Forward 01:29 NATHAN WOODWARD - We Three Kings 01:25 DEAN JAMES - Home 01:21 WILL SUMNER - Ride The Wave 01:17 GERRY SMOOTH - I'm Glad You're Here 01:13 ART RUPRECHT - Never Alone 01:09 DAMIEN ESCOBAR - The Christmas Song 01:04 BIRDS OF A FEATHER - See You Soon 01:00 JACKIEM JOYNER - J Street 00:56 JACOB WEBB - With You Tonight 00:53 CHRISTMAS CAROLS - The Day 00:48 KAYLA WATERS - I Am 00:44 RICK HABANA - Loungin' (feat. Jackiem Joyner) 00:40 FREDDIE FOX - Smooth 00:35 BONEY JAMES - Second Nature 00:31 DAVE KOZ - Little Drummer Boy 00:26 ROB SABADO - Fly By 00:22 DANIEL CHIA - Life's a Beach 00:17 DERRICK HARVIN - New Found Love 00:13 WAYMAN TISDALE - Rebound (feat. Dave Koz) 00:08 DR. SAXLOVE - White Christmas 00:04 DARREN RAHN - Into the Light 00:00 THE SAX PACK - Smooth As Silk
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tempi-dispari · 1 year
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Milano, grande jazz a Mare Culturale Urbano
Giocano con la loro fama e si fanno chiamare “I disertori”: quattro tra i più importanti musicisti italiani – il sassofonista Tino Tracanna, il pianista Roberto Cipelli, il contrabbassista Attilio Zanchi e il batterista Ettore Fioravanti – si esibiranno mercoledì 23 novembre a Milano, sul palco di Mare Culturale Urbano, con il trombonista Andrea Andreoli nei panni dello special guest, per offrire un tributo a Charlie Mingus nel centesimo anniversario della nascita di una delle figure più rilevanti non solo del jazz ma del Novecento musicale, sia come compositore sia come contrabbassista.
Vulcanico e geniale, Mingus fu capace di sintesi straordinarie e di propulsioni geniali, legato a doppio filo con la tradizione e costantemente proiettato in un presente che già ribolliva di futuro. Il concerto, organizzato da Cernusco Jazz, Mare Culturale Urbano e Ludwig-Officina di linguaggi contemporanei, inizierà alle ore 21 presso Cascina Torrette, in via G. Gabetti 15 (ingresso 12-15 euro).
Biglietti on line su www.mailticket.it/manifestazione/J134/i-disertori—omaggio-a-charlie-mingus.Le carriere di Tracanna, Cipelli, Zanchi e Fioravanti sono ormai un tutt’uno con la storia del jazz italiano nel mondo, come solisti, come componenti del quintetto storico di Paolo Fresu, come leader di progetti di grande valore e, non da ultimo, come mentori di giovani talenti ai quali da anni trasmettono passione, tecnica e amore per la musica.
Il sassofonista Tino Tracanna è riconosciuto come uno dei migliori interpreti del suo strumento e nel corso della sua lunga carriera ha collaborato con musicisti del calibro di Dave Liebman, Steve Lacy, Thomas Stanko, Bill Drummond, Gianni Trovesi, Maria Pia De Vito, Roberto Gatto e tanti altri. Anche il pianista Roberto Cipelli collabora con molti tra i più rappresentativi musicisti italiani e stranieri, in Italia e all’estero.
Tra i tanti progetti al suo attivo si ricordano quello dedicato a Leo Ferré (secondo posto al Premio Tenco nel 2008) con Philippe Garcia, Attilio Zanchi, Gianmaria Testa e Paolo Fresu, la partecipazione al “Mingus Project” di Attilio Zanchi e quella nel quartetto di Sheila Jordan con il batterista Billy Drummond. Attilio Zanchi è un contrabbassista di rara eleganza.
Accompagnatore solido e inventivo, ma anche raffinato solista, è un musicista inesauribile e creativo, attivo fin dagli anni ‘70. Ha suonato con mostri sacri del calibro di Dave Holland, Lee Konitz, Don Cherry, Roy Hargrove, Chick Corea, Peter Erskine, Gary Burton e Milt Jackson.Il batterista Ettore Fioravanti ha preso parte a un’impressionante serie di sodalizi artistici, dalla militanza (ormai trentennale) nel quintetto di Paolo Fresu ai gruppi di Paolo Damiani e Gianluigi Trovesi.
Ha, inoltre, condiviso il palco con musicisti quali Enrico Rava, David Liebman, Massimo Urbani, Mal Waldron, Kenny Wheeler, Sheila Jordan e Tim Berne. Infine, il trombonista Andrea Andreoli, in grande ascesa, può vantare collaborazioni di spicco tra qui quelle con la tedesca WDR Big Band, gli Incognito, Maria Schneider, Vince Mendoza, Fred Hersch, Randy Brecker, Enrico Rava ma non solo.  On line: www.cernuscojazz.it, www.maremilano.org
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filoliquors · 2 years
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New on the shelf @filoliquors Digits Bourbon by Scotty Pippen and Dave Phinney from @savageandcooke BuffaloGapTexas #BairdTexas #ComeandDrinkIt #BradshawTexas #tuscola #TyeTexas #TrentTexas #eulatexas #rotantexas #robytexas #potositexas #clydetexas #MerkelTexas #ViewTexas #CapsTexas #hawleytexas #hambytexas #colemantexas #AbileneWylie #MilesTexas #FILOAbilene (at FILO Liquors) https://www.instagram.com/p/Cfec7ESL37E/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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Noirvember 2021.
1. Tengoku to Jigoku (a.k.a. High and Low) (Akira Kurosawa, 1963) 2. Casque d'or (Jacques Becker, 1952) 3. Milano calibro 9 (Fernando Di Leo, 1972) 4. Hangover Square (John Brahm, 1945) 5. No Man of Her Own (Mitchell Leisen, 1950) 6. I Confess (Alfred Hitchcock, 1953) 7. Kansas City Confidential (Phil Karlson, 1952) 8. Dark Passage (Delmer Daves, 1947) 9. My name is Julia Ross (Joseph H. Lewis, 1945) 10. Crimen de doble filo (José Luis Borau, 1965) 11. Bob le flambeur (Jean-Pierre Melville, 1956) 12. Angels With Dirty Faces (Michael Curtiz, 1938) 13. Le jour se lève (Marcel Carné, 1939) 14. Armored Car Robbery (Richard Fleischer, 1950) 15. Odd Man Out (Carol Reed, 1947) 16. La corona negra (Luis Saslavsky, 1951) 17. Across 110th Street (Barry Shear, 1972) 18. The Postman Always Rings Twice (Tay Garnett, 1946) 19. El clavo (Rafael Gil, 1944) 20. Point Blank (John Boorman, 1967)
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dune2021es · 3 years
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REPELIS | Ver la Película Dune (2021) Online | en Español Gratis
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El director de esta nueva versión es Denis Villeneuve, que después de unos inicios alejado del fantástico (los dramas independientes 'Politénico' e Incendios', el thriller 'Prisioneros' y la aclamada 'Sicario') se especializó en adaptaciones "imposibles". Visualizó la casi abstracta 'El hombre duplicado' de Saramago en 'Enemy', tradujo a imágenes la muy literaria 'La historia de tu vida' de Ted Chiang en 'The Arrival' y se atrevió con una secuela de un mito absoluto del cine de ciencia-ficción, 'Blade Runner 2049'
Reseña: Dune Película Completa en español a toda velocidad El guión ha sido escrito por Villeneuve en compañía de Jon Spaihts y Eric Roth. Spaihts llamó la atención de Hollywood con el éxito de invasiones alienígenas 'La hora más oscura', y desde ahí ha participado en películas de género como 'Prometheus' (en una de sus múltiples reescrituras), 'Passengers' y 'Doctor Strange'. Roth es uno de los guionistas más prestigiosos de la industria, y tiene en su haber éxitos como 'Forrest Gump' (por el que ganó un Oscar), 'Ali', 'Munich', 'El curioso caso de Benjamin Button' y, recientemente, el remake de 'Ha nacido una estrella'.
Pareciera que Dune tiene un camino bastante pecaminoso en sus años de historia. Desde sus primeros años como novela de ciencia ficción, en donde su autor Frank Herbert batalló para ver su obra publicada, sus lamentables adaptaciones cinematográficas y bastante modestas versiones televisivas, hasta llegar a una actualidad en donde los atrasos en Hollywood debido a la Covid-19, parecen no darle tregua.
Para ponernos en contexto, si eres de los despistados que nos sabe de lo que hablamos, Dune es una de las obras de ciencia ficción más importantes de todos los tiempos. No hablamos de una novela fallida ni mucho menos, hablamos de la poca fortuna que la obra maestra de Frank Herbert ha encontrado para enaltecer más su nombre. Una obra que se compara (tranquilos la comparación no la hicimos nosotros) dentro de la literatura a su similar en fantasía épica, El señor de los anillos, o con la mísmisima Star Wars en el género de ciencia ficción
Ver Película Completas Dune de SINOPSIS Un futuro lejano, en el que las familias de nobles se disputan el dominio del árido planeta Arrakis, también conocido como Dune por su geografía compuesta por desiertos de dunas. Arrakis es el único lugar donde se encuentra 'la especia', la sustancia más codiciada y valiosa del universo que producen gigantescos gusanos de arena. Debido a su rareza, y a su arriesgada extracción, quien controla la producción de la especia, controla el destino no sólo del Imperio, sino de toda la humanidad. El Duque Leto Atreides (Oscar Isaac) aceptará la administración de este peligroso planeta y será enviado a Arrakis junto con Lady Jessica (Rebecca Ferguson) y su hijo Paul (Timothée Chalamet). Será entonces cuando la familia Atreides corra un gran riesgo por estar en el punto de mira de fuerzas malvadas como las de su enemigo el Barón Vladimir Harkonnen (Stellan Skarsgård).
Nueva adaptación cinematográfica del clásico de la ciencia-ficción Dune (1965) de Frank Herbert, que dirige el cineasta nominado al Oscar Denis Villeneuve.
Ver Película Completas Dune de DETALLES 17 de septiembre de 2021 en cines / 2h 36min / Ciencia ficción, Drama Dirigida por Denis Villeneuve Guion Jon Spaihts, Denis Villeneuve Reparto Timothée Chalamet, Rebecca Ferguson, Oscar Isaac
Dune de la historia original En esa búsqueda, Chris Pratt interpreta a Dan Forester, un militar retirado que, como un clásico del cine bélico, no se halla más allá de la línea de fuego. Mckay y su guionista, Zach Dean (24 horas para vivir, 2017) no descubren nada nuevo en ese tópico, pero lo representan a través del recurso de los viajes en el tiempo de forma refinada.
Dune sigue el paso de producciones como Al filo del mañana (Doug Liman, 2014) sin abusar del recurso de los bucles temporales. La película de Chris McKay es mucho más estable en relación con los saltos de tiempo, algo que favorece la experiencia: el espectador podrá quedar aturdido por las explosiones y las detonaciones. Pero no por los saltos temporales de la película.
Dune: ¿Qué dicen los críticos? «En la línea solipsista del Christopher Nolan de Dunkerque (2017) o del Zack Snyder de Watchmen (2009), pero cada uno, claro, fiel a su estilo único e intransferible. Hay muy pocos directores capaces de hacerse cargo de un proyecto de presupuesto desorbitado y cargado de estrellas de primer nivel -Dune parece un all-stars: Timothée Chalamet, Zendaya, Rebecca Ferguson, Oscar Isaac, Jason Momoa, Dave Bautista, Stellan Skarsgård, Javier Bardem, Josh Brolin, Charlotte Rampling, etc- y tener la valentía de hacer con él una película tan tremendamente personal, ajena a cualquier moda imperante y que, con ello, siga resultando un espectáculo inabarcable de primer nivel» «Entiendo que es una decisión lógica en la continua fidelidad al texto original, pero no por eso se me deja de hacer raro. ¿Qué pensará la gente cuando la vea? ¿La amarán? ¿La odiarán? Dune va a polarizar, eso está claro. Pero seas de los primeros o de los segundos, no dudes ni por un momento que Villeneuve ha hecho la película que quería pesara a quien pesara y eso es algo que siempre yo respeto»
Dune, adaptación de la novela de Frank Herbert que ya llevó al cine David Lynch en 1984, narra la historia de la familia Atreides y su camino hacia Arrakis. El duque Leto tiene que supervisar la extracción de una codiciada droga y eso implica numerosas amenazas. Entre sus enemigos se encontrará el pueblo indígena Fremen, que habita el planeta que quieren explotar, y los malvados Harkonnen. Al mismo tiempo, las condiciones del nuevo territorio no tiene nada que ver con su planeta de origen. Provienen de un sitio montañoso y húmedo y han ido a parar a un desierto.
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hsfo · 5 years
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Epical Uplift Mix - #2601
この時代のエピックトランスは名作揃い。
2006-2010 is golden period of European uplift trance.
01. Anthem (John O'Callaghan Mix) / Filo & Peri feat. Eric Lumiere 02. Drift (Daniel Kandi & Mark Andréz Rushed Mix) / Tranzident & Peter Dubs 03. Shine (Stoneface & Terminal Remix) / Talla 2XLC 04. Perfect Blue (Original Mix) / Akesson 05. Day And Night (Akesson Remix) / Sonic Division 06. Cry To The Sky (Original Mix) / Dereck Recay 07. Save Me (Ilya Soloviev Remix) / Shogun feat. Emma Lock 08. Dancing Town (Icone Remix) / Krivi 09. Out There 2008 (Daniel Kandi Bangin' Remix) / Dave Masters & Robert Nickson feat. Justine Suissa 10. Remember Me (Daniel Kandi's Flashy Tribute Mix) / Ben Preston feat. Susie 11. Time To Rest (Original Mix) / Andy Blueman 12. Sea Tides (Energetic Mix) / Andy Blueman 13. Circles (Andy Blueman Remix - Live Guitar By Eller Van Buuren) / Robert Nickson 14. Lift (Original Mix) / Sean Tyas 15. Sanctuary (Sean Tyas Remix) / Gareth Emery feat. Lucy Saunders 16. Big Sky (Agnelli & Nelson Remix) / John O'Callaghan feat. Audrey Gallagher 17. Sun In The Winter (Alex M.O.R.P.H. Remix) / Max Graham feat. Neev Kennedy 18. Both Worlds (Tom Colontonio Mix) / Ehren Stowers
2010,2018 Mixed by #2601 & Rosalina (Temple of Heavenly Mafia)
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nonecosiimportante · 3 years
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SLAYER - REIGN IN BLOOD (Def Jem, 1986)
È il 1986. Sugli scaffali dei negozi compare un disco che destabilizzerà tutti, critica e opinione pubblica. Ventinove minuti di pura violenza, dolore e disperazione. Ha inizio il regno del sangue. Tom Araya, Kerry King, Jeff Hanneman e Dave Lombardo, gli Slayer, sparigliano le carte in tavola e confezionano quello che probabilmente è il disco più estremo di sempre. Il successo è già arrivato. Le accuse di satanismo e filo nazismo aleggiano sui quattro già da qualche tempo. Con Reign In Blood quelle accuse prendono forma. Eppure loro non hanno mai confermato né smentito. Il loro è solo un modo di raccontare aberrazioni, storture della società e delle religioni tutte, nessuna esclusa. Non inneggiano, non parteggiano. Semplicemente sbattono in faccia ai ben pensanti quanto possa essere schifosa e deprecabile l’umanità e lo fanno con violenza estrema, senza pietà. Reign In Blood è un opera epica che scuote dal profondo il cui potere è ancora più che vivo a distanza di più di trent’anni. Reign In Blood è un orgia di cannibali, sacerdoti neri, streghe, malattie. Una carneficina sonora. Un urlo agghiacciante che precipita tutti in un mondo più spaventoso dell’ inferno stesso. La chitarra diviene strumento di tortura. Lacera e dilania sostenuta dalle ritmiche rutilanti del basso e dalla doppia cassa della batteria. Lo stile è ancora influenzato dall’ hardcore (i quattro nascono musicalmente in quel genere) ma tutto è reso ancor più estremo, iper veloce. Non concede tregua. Una cavalcata nel male peggiore che l’uomo abbia potuto anche solo pensare. Reign In Blood, oltre ad essere il disco della consacrazione per gli Slayer, è tutt’oggi oggetto di culto. Uno di quei dischi da cui non si può prescindere al di là del fatto che si tratti di metal. Per me, che non sono particolarmente appassionato del genere, resta uno dei dischi migliori, se non il migliore in assoluto, di tutta la storia dell’ heavy-metal. Imprescindibile.
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diceriadelluntore · 1 year
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Storia Di Musica #265 - Family, Anyway..., 1970
Il filo rosso delle storie di musica di Marzo nasce per puro caso, mentre stavo ripulendo il mio scaffale dei dischi. Sul tavolino erano allineate tre copertine, finite per caso lì, che avevano la strana coincidenza di essere accumunate da un particolare niente male, cioè usavano in tutto o in parte un famoso dipinto del Rinascimento come cover. Mi è partita quindi la curiosità di indagare un po’ più a fondo ed ecco le scelte marzoline. Iniziamo dalla prima, uno di quei tre dischi che accennavo prima. In copertina ha un particolare nientemeno che di un disegno di Leonardo da Vinci, conservato alla Biblioteca Ambrosiana di Milano, che raffigura Mortai Con Proiettili Esplosivi, databile al 1485. Gli autori di questa scelta erano uno dei gruppi più interessanti del periodo, e sono una di quelle band che nella mia lista di quelle “fenomenali ma di poco successo” (almeno nella memoria rispetto ad altre) stanno nei primi posti. Tutto inizia al Leicester Art College quando si formano i Farinas, nel 1962: lo compongono Charlie Whitney alla chitarra, Jim King, che suona il sassofono e anche il flauto, Harry Overnall alla batteria, Tim Kirchin alle tastiere e soprattutto Roger “Chappo” Chapman, vocalist furioso e struggente. Poco dopo Kirchin se ne va sostituito da Ric Grech. Registrano un primo singolo nel 1964, poi cambiano nome in Roaring Sixties, e nel 1966 con l’ingresso di Rob Townsend al posto di Overnall cambiano definitivamente in Family. Diventano in breve una delle band più acclamate del circuito dei locali di Londra, dove si sono trasferiti, soprattutto grazie alla ruvida e magnifica voce di Chapman. Registrano il primo singolo Through The Eye Of A Lens nel 1967, firmano per la Reprise che gli mette a disposizione come produttore Dave Mason dei Traffic, con cui nel 1968 pubblicano un disco capolavoro: Music In A Doll’s House. Il disco è un culto per due motivi: uno contingente, perchè anticipò di poche settimane con il suo titolo, ispirato al famoso testo teatrale di Ibsen, la stessa idea che aveva John Lennon per l’album dei Beatles, che per quel motivo diventerà il White Album del 1968, che si intitola ufficialmente The Beatles; il secondo è perchè dal punto di vista musicale il disco anticipa quello che diventerà il progressive più bello e spettacolare, mischiando in modo magnifico blues e canto gregoriano (Old Songs New Songs) , r&b da manuale (Hey Mr. Policeman), epica barocca (Me My Friend), meraviglioso folk rock (Peace Of Mind) il tutto con echi di oriente e l’utilizzo di strumenti inusuali (oltre al sassofono di King, sitar, archi e così via). Anche nel primo disco, spicca la voce animalesca di Chappo, che influenzerà una intera generazione. Nel 1969 Family Entertainment e l’anno successivo A Song For Me consolidano il successo, con quest’ultimo in Top Five, tanto che la band chiede alla Reprise di pubblicare un doppio album. La casa discografica nicchia, e ci fu anche un avvicendamento in formazione, con Ric Grech che va ai Blind Faith di Ginger Baker e Eric Clapton sostituito da John Weider. Si arrivò al compromesso di un disco singolo di inediti metà in studio e metà dal vivo, che esce nel 1970 prodotto dalla stessa band. Anyway... fu registrato per metà al Fairfield Halls di Croydon, un teatro usato dalla BBC per spettacoli, registrazioni di programmi e concerti per la Radio, e per metà agli Olympic Studios di Londra. La parte live parte con la forza magnetica di Good News, Bad News, belluina e con uno spiazzante assolo di vibrafono, poi si smorza nelle delicate Willow Tree e Holding The Compass, davvero bellissima, per poi finire con i fuochi d’artificio di Strange Band. L’avvicendamento di Weider al posto di Grech portò ad un suono più rock e meno “esoterico”, e anche ad un sapore musicale più “americano”, con echi country e della The Band. La parte in studio dedica alla vita on the road la quasi funk Part Of The Load, continua cone la complessa e misteriosa Anyway, con echi psichedelici, c’è uno strumentale, Normans, che era un nomignolo che la band ebbe e che vuol dire “scemi”, ma soprattutto c’è la splendida Lives And Ladies, scelta dal leggendario dj John Peel una delle più belle canzoni contro la guerra, che nell’ultima strofa dice: He loves his lady and baby\And he's sure that you love yours\So don't go pulling your switches\They don't need your wars. Il disco venderà molto bene, e il periodo stupendo continuerà con il bellissimo disco Fearless del 1971, che sbalordisce per l’audacia nel mescolare stili, timbri e sfumature, con quel tocco, unico, di coniugare eleganza e aggressività, il loro marchio di fabbrica (da ascoltare la bellissima Between Blue And Me, uno dei gioielli della riserva Family). La band resisterà fino al 1973, quando finita la verve creativa si scioglie, sebbene le pubblicazioni di rarità e live continuerà per decenni, anche fino ai giorni nostri; lasciando però un segno in tutti coloro che li hanno ascoltati, sia dal vivo che sul disco, come una band dal successo mai del tutto espresso, e colpevolmente dimenticata. 
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lukish25 · 4 years
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Umbrella Academy, Vol. 1: La Suite dell'Apocalisse by Gerard Way My rating: 4 of 5 stars 1- Considero “The Black Parade”, disco dei My Chemical Romance, uno dei capisaldi della mia tarda adolescenza. Credo di averlo ascoltato almeno un migliaio di volte. Lo possiedo tuttora sul mio telefono, quindici anni fa (igga) avevo il CD.
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2- Fino a un paio di settimane fa non avevo la minima idea che Gerard Way fosse, oltre al cantante della band sopra citata, anche un fumettista. E non un fumettista qualsiasi, un autore con una fantasia sconfinata e due palle così. 3- Umbrella Academy, questo primo volume almeno, è una mina. Ritmo rapido, la cupa ironia, degli eroi decisamente anticonvenzionali. Aggiungete la tavole di Gabriel Bà, che tanto mi ricorda Mignola e i colori deflagranti di Dave Steward e il gioco è fatto. 4- L’edizione italiana: BAO come sempre pone un’attenzione maniacale e per questo non smetterò mai di ringraziarli abbastanza. Perché è così che si lavora, perché l’attenzione per il dettaglio, per la raccolta di copertina a fine storia, gli inediti, le interviste e le bozze arricchiscono enormemente l’esperienza del lettore. E confezionano un prodotto enormemente valido, da custodire nella propria libreria.
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The Umbrella Academy, Vol. 2: Dallas by Gerard Way My rating: 4 of 5 stars Ci sono i vampiri vietcong e uno scimpanzé vestito come Marylin. C'è il Vietnam, l'assassinio di Kennedy e un mondo da salvare. E succede tutto il contrario di tutto. Vi occorre veramente sapere altro? Io non credo.
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The Umbrella Academy, Vol. 3: Hotel Oblivion by Gerard Way My rating: 2 of 5 stars Le copertine di questo terzo volume, uscito dieci anni dopo la seconda avventura, sono meravigliose. E le buone notizie, purtroppo, finiscono qui. I disegni seguono in maniera sinistra la trama che Way ha voluto mettere in piedi e ragazzi, non si capisce una merda. Ho fatto fatica a stare dietro al filo logico della storia, i continui salti di scena inizialmente danno un buon ritmo, poi diventano fastidiosi e alla fine ti fanno bestemmiare. I disegni di Ba sono caotici, abbozzati, coloratissimi, forse troppo. L'idea di base è affascinante ma è sviluppata malissimo e ho arrancato veramente un sacco per arrivare a fine corsa. Un gran peccato visto la meraviglia dei capitoli precedenti.
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chrancecriber · 1 year
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Radio NET Bulgaria (December 09, 2022)
23:56 CAROL ALBERT - Angels Watching over Me 23:52 SERGEY CHIPENKO - All For You 23:47 ZOLBERT - Pacific Coast Highway 23:45 JOYCE COOLING - Snow Is Falling 23:40 OLI SILK - Every Single Way (feat. Holly Petrie) 23:37 THE SAX PACK - The Sax Pack 23:33 NAI SOUNDS - Can't Deal 23:29 JUSTIN YOUNG - The Christmas Song 23:26 TONY SAUNDERS - Push 23:21 BLAIR BRYANT - Spend the Night 23:17 KIM SCOTT - Block Party 23:13 MARION MEADOWS - What Child Is This 23:08 PAUL BROWN - More or Les Paul 23:03 EUGE GROOVE - Push It Forward 23:00 BOBBY WELLS - My Sweet Butterfly 22:56 DJ GROOVE - So Late 22:51 MAX MILLION - Do You Believe (Original Mix) 22:47 ANN GRACE - Moon In Love 22:42 MICHAEL ANGELO, MELISSA LORETTA - Hearts Unspoken (Christopher Breeze Chillout Mix) 22:34 LAB OF MUSIC - Angel Vibes (Original Mix) 22:30 VELVET DREAMER - Your Game My Love (Five Seasons Remix) 22:26 LIULA - Sweet Dreams 22:22 FLORITO - Saigon Morning 22:16 THE THRILLSEEKERS - Synaesthesia (Solarsoul Chilled Remix) 22:09 PROJECT BLUE SUN - Naked 22:04 DEEP MOTIONS - Memories 21:58 DASH BERLIN - Till The Sky Falls Down (Monokini Beach Mix) 21:55 BENYA, PENNY NIXON - Serendipity (After Meridian & Dave Costa Remix) 21:50 CHRISTIAN BURNS, MARCO V - Frozen Heart (Acoustic Version) 21:45 ADELE - Lovesong 21:40 CECILE BREDIE - Dreamland 21:38 INNA - Hot (Chill Out Remix) 21:33 ROGER SANCHEZ - Another Chance (Afterlife Mix) 21:30 JOHN DAHLBACK - Walking With Shadows (Acoustic Version) 21:26 CHAMBRE 7 - Rising To The Top (Original Mix) 21:21 DANITY KANE - Stay With Me (Van Immortal Remix) 21:17 ANDY MOOR, SUE McLAREN - Trespass (Masoud Chill Out Mix) 21:12 JOHN O'CALLAGHAN, AUDREY GALLAGHER - Big Sky (Acoustic Mix) 21:09 DEEJAY HOUSE PROJECT - Komodo (Stefy Martinez Lounge Mix) 21:04 JEROME ISMA-AE - Underwater Love 21:00 ANDY MOOR, HYSTERIA! - Leave Your World Behind (Album Mix) 20:56 KRAAK & SMAAK - Stumble (feat. Parcels) 20:52 DUBDIVER - Desert Land (Eternal Calling Mix) 20:49 FILO, PERI, FISHER - Closer Now (Chillout Mix) 20:43 GUENTER HAAS - Alone But Never Lonely 20:39 ALAN MORRIS, ENZO, JESS MORGAN - Tapestry Of Us (Piano Acoustic Mix) 20:35 IGOR PUMPHONIA - Air (Original Mix) 20:31 BLANK & JONES, ELLES - Mind Of The Wonderful (Acoustic Version) 20:27 ATB - I Was Wrong To Let You Go (Lounge Version) 20:23 LEO ROJAS - Farewell 20:19 JEAN HONEYMOON - Bang Bang (Lazy Hammock Chillout Remix) 20:15 HEAVN - Bright Lights 20:11 WILLIAM FITZSIMMONS - Psychasthenia 20:07 351 LAKE SHORE DRIVE - Rising Stars 20:04 C.CIL - Sunset 19:56 TORNIKE - Night Steps (Original Mix) 19:51 JAMES BRIGHT, HELEN WALFORD - Time 19:47 CARDINAL ZEN - Warmth 19:43 SUE MCLAREN - Haunted (Zetandel Chill Out Remix) 19:37 AK47, TRACY DIAMONDS - It's No Good 19:33 TOUCH & GO - Straight To...Number One (Dreamcatcher Mix) 19:29 YANNI - Can't Wait 19:25 SMOOTH STAB, AELYN - These Words Between Us (Incognet Chill Out Version) 19:21 FRAINBREEZE, ELLIE LAWSON - I Pray (Chill Out Mix) 19:15 BRIAN CULBERTSON - The Look 19:10 MIGUEL LARA - Oblivion 19:05 FUNKAGENDA - Breakwater (Violet Oversoul Mix) 19:02 YIRUMA, RUVIN - River Flows In You 18:57 HEIKO - Miles Away 18:53 SUSANA - A Million Memories (Acoustic Rework) 18:50 MAXIGROOVE - Alone (Wellski) 18:44 FEINT - Clockwork Hearts (Fetch Remix) 18:39 MARTINIQUE LE SOUFFLEUR - El Guapo 18:34 MARC PUIG, MARIA COLLADO - To Forget Me 18:27 KITARO - Matsuri 18:22 REUNITED - Sing It Back Shazz (Man Chill Mix) 18:17 MEDINA - You & I (DJ Petroff Remix) 18:13 OXYGENE - The Ocean (Goldtripp Remix) 18:09 JIMMY ROQSTA, THALYA HILL - Endless Summer Dance (El Gambrero Remix) 18:04 MO'JARDO - Sonador 18:00 EVANESCENCE - My Immortal (Acoustic Version) 17:56 SUNLOUNGER - In & Out (Chill Version) 17:52 IDENLINE - At Sunset (Original Mix) 17:49 MARIUS NEDELCU, RED HEAD - Rain (Acoustic Version) 17:44 BLUE STAHLI - Corner (Ad Astra Remix) 17:39 SHERRIE LEA - No Ordinary Love (Arnold T Chill Mix) 17:34 ABOVE & BEYOND, OCEANLAB - I Am What I Am (Original Mix) 17:27 351 LAKE SHORE DRIVE - Soiree Rouge (feat. Blueberry) 17:22 MARIE THERESE - Gin And Tonic (Pier-o Bossa Chill Mix) 17:19 JOHN DAHLBACK - Shivers (Acoustic Version) 17:14 LUSTRAL - Raven (Album Mix) 17:09 D-PULSE - Velocity Of Love (Original) 17:03 LOREEN - Euphoria (Cool Bill Seaside Mix) 17:00 NURKO, AUTREY - So Far Gone 16:56 KIM SCOTT - SHINE! (feat. Blake Aaron) 16:50 MAURIZIO GRONDONA GROUP - Looking At The Sea 16:46 OLI SILK - Slinky Malinki 16:42 RONNY SMITH - O Come All Ye Faithful 16:37 WAYMAN TISDALE - It's a Good Day (feat. Jeff Lorber and Tom Braxton) 16:33 JIM ADKINS - A Reason to Smile 16:30 JAMES BOWMAN III - Have Yourself A Merry Little Christmas 16:26 GARY MEEK - Midnight Sky 16:22 DANIEL DOMENGE - Back to the Past 16:16 PEET PROJECT - Pink Spirit 16:13 DANIEL D. - This Christmas 16:09 CHAZZY GREEN - At My Place 16:04 BOB BALDWIN - Every Breath Is A Gift 16:00 NILS - Saturday Night 15:55 BLAIR BRYANT - Catamaran 15:51 SAM RUCKER - Redemption 15:47 TONY SAUNDERS - Forever Yours 15:44 SHARMOND SMITH - Joy To the World 15:39 PIECES OF A DREAM - In the Moment 15:35 AL DEGREGORIS - Sunnyside 15:32 SHAKATAK - Let It Snow! Let It Snow! Let It Snow! 15:27 DREAMING IN COLOUR - Back in the Day (feat. Michael Scherer) 15:23 EUGE GROOVE - Vinyl 15:17 LUKAS LEUTHOLD - His Love For You 15:13 PAUL EERHART - Making Room 15:08 GREGG KARUKAS - Silent Promise 15:04 JOHN NOVELLO - Love Affair 15:00 JAREZ - This Time Around (feat. Ragan Whiteside) 14:55 JEFF RYAN - Edge of Tomorrow 14:51 KIM WATERS - On The Streets 14:47 AL GOMEZ - Who's Right, Who's Wrong 14:42 PETER WHITE - Costa Rica 14:39 SYLVIA BENNETT - Winter Wonderland 14:35 MARION MEADOWS - Dreamin 14:32 PETER HEROLD - Praise The Lord 14:28 JODY MAYFIELD - God Rest Ye Merry Gentlemen 14:24 VINCENT INGALA - Wish I Was There 14:20 BK JACKSON - Believe That 14:16 KIM SCOTT - Best Part 14:11 DAVE KOZ - The Christmas 14:07 STEVE OLIVER - She's Got The Way 14:03 PHIL DENNY - Urban Troubadour 14:00 FREDDIE FOX - Just 4 U 13:54 JEFFERY SMITH - Summers Melody 13:50 PATRICK BRADLEY - Shoreline (feat. Eric Marienthal) 13:46 ZOLBERT - Find the Light 13:42 BRIAN BROMBERG - Celebrate Me Home 13:38 POP'N BOSSA - When I Was Your Man 13:34 PEET PROJECT - Anything for You 13:31 CHRISTMAS CAROLS - E' Nate Il Redentore (Piva Piva) 13:25 BOB BALDWIN - Everybody Loves the Sunshine My Life 13:21 PAUL TUVMAN - Something 13:18 PAUL BROWN - French Connection 13:12 SHIN GIWON CHRISTMAS CAROL COLLECTION - The First Noel 13:08 SIMPLY RED - So Not Over You 13:04 PAT BELLIVEAU - Lakeview Drive 13:00 NELSON RANGELL - Send One Your Love 12:56 VINCENT INGALA - Free To Groove 12:51 JAZZ FUNK SOUL - Room W Vu 12:47 BOBBY WELLS - Oooh Baby 12:43 DIRK K - California 12:40 NATHAN WOODWARD - Sleigh Ride 12:35 PIECES OF A DREAM - For Real 12:31 GREGG KARUKAS - Chasing The Wind 12:27 COOL SPRING JAZZ QUARTET - Angels We Have Heard On High 12:24 DANNY LERMAN - No Words 12:20 GARY HONOR - Southern Exposure 12:16 PAUL HARDCASTLE - Coastline Crusader 12:12 BEN TANKARD - O Little Town Of Bethlehem 12:08 RON NING - Grasshopper 12:03 PETER WHITE - Song For Robin 12:00 RICK HABANA - Aqua 11:56 FOSTINA DIXON - Good Vibes 11:52 JONATHAN FRITZEN - Magical (feat. Boney James) 11:47 CHIELI MINUCCI - Big Sky Country 11:44 DREW DAVIDSEN - God Rest Ye 11:40 ROCCO VENTRELLA - Come Morning 11:35 BLAKE AARON - Riviera Nights 11:30 STEVE OLIVER - Deck The Halls 11:26 JACKIEM JOYNER - Share My Tears 11:22 OLI SILK - Ahead of the Weather 11:17 FRANK MCCOMB - Just Ride (For George Duke) 11:13 DAVE KOZ - Winter Wonderland 11:09 JAREZ - Mr. Sexy Saxy 11:04 VINCENT IOIA - All Day Music 11:00 MARK ETHEREDGE - Groove City (feat. Greg Vail) 10:56 CHILLAXING JAZZ KOLLEKTION - Send My Love 10:52 CHRIS GODBER - Without You 10:48 ANDREW NEU - Take It Home 10:45 CHRISTMAS CAROLS - Il Valzer Delle Candele 10:40 NILS - Red Wine & Sunsets 10:36 BRENDAN ROTHWELL - Tell Me 10:32 BRADLEY LEIGHTON - Let It Snow! Let It Snow! Let It Snow! 10:28 RICHARD ELLIOT - Snapshot 10:23 JODY MAYFIELD - Groove Park 10:18 LOUIE FITZGERALD - Watery Eyes 10:13 DR. SAXLOVE - Away In A Manger 10:09 CAROL ALBERT - Fly Away Butterfly (Reprise) 10:04 BRAD ALEXANDER - Morning Serenade 10:00 RICK BRAUN - Missing in Venice 09:55 JOYCE COOLING - Third Wish 09:52 BEN TANKARD - Thicker Than Water (Reality TV Mix) 09:48 JAKOB MAGNUSSON - Caption This 09:44 APPLETON - Christmas Song 09:40 NAJEE - Better 09:36 KEN NAVARRO - My Beautiful Girls 09:32 SHAKATAK - Happy Christmas To Ya! 09:27 PETER WHITE - For The Love Of You 09:23 JAMHUNTERS - Eurabian Fantasy 09:18 EUGE GROOVE - Homie Grown 09:14 SMOOTH SOUL HOLIDAY - Hark the Herald Angels SingSleighride Medley 09:10 ALEXANDER ZONJIC - Hipster 09:07 VINCENT INGALA - Somewhere In Time 09:00 KIRK WHALUM - Afterthought 08:56 PHIL DENNY - Around the Block 08:52 STEVE OLIVER - Barcelo 08:48 KIM SCOTT - Something Better 08:44 PAUL HARDCASTLE - Amber Skies 08:39 BRIAN BROMBERG - Feliz Navidad 08:35 GARY PALMER - Land of the Sun 08:32 EVAN CARYDAKIS - Movin On 08:29 JACK JEZZRO - It's Beginning to Look a Lot Like Christmas 08:25 PEET PROJECT - 24 Hours 08:21 NICK COLIONNE - Morning Call 08:17 VINCENT IOIA - First Time (feat. Ricky Peterson & Gerey Johnson) 08:13 DAVE KOZ - Little Drummer Boy 08:08 BOB COATE - Super Smooth 08:04 JUSTIN KLUNK - Make It Real 08:00 ROB TARDIK - Get Up 07:56 DR. DAVE, THE HOUSECALL BAND - Almost Trinidad (Revisited Version) 07:51 JUSTIN KLUNK - Thunder 07:47 ROBERTO RESTUCCIA - 1985 07:44 TONY CRADDOCK JR. - Let It Snow! Let It Snow! Let It Snow! 07:39 RAINFOREST BAND - Just Before Sunrise 07:35 PHIL DENNY - Flutter 07:29 KIM WATERS - Christmas Time Is Here 07:24 NORMAN BROWN - Just Between Us 07:20 JIM ADKINS - Answered Prayers 07:16 JOYCE COOLING - Almost Home 07:12 MARCUS ANDERSON - Oh Christmas Tree 07:08 DANIEL DOMENGE - Latin Flavours 07:04 SPONTANEOUS GROOVIN' COMBUSTION - Soul Stirrer 07:00 NILS - Shine Your Light On Me 06:55 496 WEST - Boo'd Up 06:51 PETER WHITE - Deja Vu 06:47 ED CALLE - Where the Rainbow Ends 06:43 JESSY J - The Rhythm Method (feat. Paul Brown) 06:38 SHAKATAK - Merry Christmas In Summer 06:34 JEFF KASHIWA - Every Now and Then 06:30 BRETTINA - Bop Baiye 06:27 VINCENT INGALA - My Favorite Things 06:23 PAUL BROWN - Blues for Jeff 06:19 ELAN TROTMAN - Millie's Song (feat. Althea Rene & Nathan Mitchell) 06:15 DEE LUCAS - Hot Ice (feat. Gino Rosaria) 06:12 SMOOTH SOUL HOLIDAY - We Three Funky Kings 06:08 JONATHAN FRITZEN - Fingers On Fire 06:02 ROBERT HARRIS - Midnight Rendezvous Live 06:00 STEVE RAYBINE - Maui Blue 05:56 JEFF GOLKIN & FOREVER LOVE - We Have Love Tonight 05:51 MICHAEL ROSS - Hot in Brazil 05:48 DARREN MOTAMEDY - I'll Give You What You Want 05:43 DR. SAXLOVE - White Christmas 05:39 PAUL TAYLOR - Epic Dream 05:36 JACKIEM JOYNER - Stay With Me Tonight 05:30 MARK MAXWELL - Let It Snow 05:25 THE SMOOTH JAZZ ALLEY - EBF 05:20 THE SAX PACK - A Little Bit Closer 05:17 AL DEGREGORIS - South Shore 05:12 DAVE KOZ - Silent Night 05:08 MARCIA MIGET - Praise Him (Instrumental) 05:04 KIRK WHALUM - Big Ol' Shoes 05:00 PHILLIP DOC MARTIN - Her Touch 04:55 KIM SCOTT - Rite of Passage 04:51 RICK HABANA - Excursion 04:47 KIM WATERS - Walking On Air 04:43 ART FOUR SALE - Merry Merry Christmas 04:38 NELSON RANGELL - Mean Business 04:34 PATRICK YANDALL - Whats Cookin 04:29 KAYLA WATERS - O Come, O Come Emmanuel 04:25 NILS - Shake It 04:20 JAREZ - How I Feel 04:16 PHIL DENNY, NATE NARASIM - Push 04:13 SHIN GIWON CHRISTMAS CAROL COLLECTION - Winter Wonderland 04:08 PAUL BROWN - Moment by Moment 04:04 SKINNY HIGHTOWER - Bittersweet 04:00 ADAM HAWLEY - East Lake 03:56 CHRIS STANDRING - No Two Ways About It 03:51 BRETTINA - Low 03:47 RICK BRAUN - Brazz Street 03:42 MICHAEL LINGTON - Have Yourself a Merry Little Christmas 03:37 J. WHITE - A New Jazz Swagger 03:33 ART RUPRECHT - Glorious Day 03:30 HERB ALPERT - Let It Snow - Rudolph The Red Nosed Reindeer 03:26 BONEY JAMES - On The Path 03:22 RICK HABANA - Paradise 03:18 JOY RIDE - What's Up 03:13 MARION MEADOWS - Little Shepherd Boy 03:09 DAVID BENOIT - Rejoyce 03:04 UNDER THE LAKE - Old Friends, New Grooves 03:00 MARK ETHEREDGE - Untethered (feat. Steve Oliver) 02:56 KENNY PORE - Siempre del Corazon 02:53 DANCING FANTASY - Bon Voyage 02:48 EVERETTE HARP - Old School 02:44 RANDY SCOTT - Mellow Flow 02:40 MARK MAXWELL - O Christmas Tree 02:36 ATTILA ZAVODI - River Waves 02:32 JEANETTE HARRIS - 2nd Nature 02:28 CHRISTMAS CAROLS - Happy Christmas 02:23 JAMES SAXSMO GATES - Together We Can Make It (feat. Freddie Fox) 02:19 LOWELL HOPPER - See the Light 02:15 SHAWN RAIFORD - In the Moment 02:11 DAVE KOZ - Eight Candles 02:07 PIECES OF A DREAM - Watch Your Step 02:04 LEBRON - Spotlight 02:00 OLI SILK - Chill or Be Chilled 01:56 GEREY JOHNSON - Silk Dress 01:51 NAJEE - Bella Vista 01:47 SHELEA - Don't Wanna Wait 'til Christmas 01:43 NILS - So Get on Up 01:39 PETER WHITE - What Does It Take (To Win Your Love) 01:36 GREGG KARUKAS - Passion Dance 01:32 ART MORRIS - Silent Night 01:27 BOB BALDWIN - Stand Tall 01:23 ERIC MARIENTHAL - 21 Ocean Front 01:18 RAY OBIEDO - A Thousand Reasons 01:14 BEN TANKARD - A Guitar for Christmas 01:09 CINDY BRADLEY - Exhale 01:05 PATRICK YANDALL - It's Our Time 01:00 ACOUSTIC ALCHEMY - Same Road, Same Reason 00:56 AL DEGREGORIS - Time Sensitive 00:51 TONY CRADDOCK JR. - O Little Town of Bethlehem 00:47 RICK HABANA - Poolside (feat. Blake Aaron) 00:43 BLAIR BRYANT - Kiss of Life 00:39 BE'NE MUSIC - Im Yours 00:33 BRIAN BROMBERG - The Most Wonderful Time of the Year 00:29 UNDER THE LAKE - Around The Block 00:25 RICHARD ELLIOT - Panamera 00:19 JOHN NOVELLO - Ivory Soul 00:14 MICHAEL LINGTON - Silver Bells 00:09 JOY RIDE - The First Time 00:05 VINCENT INGALA - Could This Be Real 00:00 DANIEL CHIA - In the Moment (feat. Paul Brown)
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chrysaliseuro2019 · 5 years
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Grecian (Ret)Urn
After much deliberation we had decided that 8 days back near the beach and in the sun was our preferred way to end the hols (apart from 3 days in London at the very end). We left the Helka at around 9.15 in the morning. It was close to the metro and our advice had been that metro (1 stop) to the railway station and then train to the airport was the way to go. Cost us the princely sum of 5 euros each vs taxi of 25. It went like clockwork. We were at the airport just after 10.00 for a 12.40 flight.
Next leg of around 3.5 hours to Istanbul also went to plan. A 3 hour wait in Istanbul though we found some reclining lounges so a nap was on if you chose. Another hour + to Thessaloniki. Liz had contacted the hotel and they said to call when we landed and they would send someone to pick us up. That went well too. A day of travel we got into our room at around 9.20pm ie 12 hours on but all went to plan. We are fans of Turkish airlines our experiences with them have been good.
The hotel Avalon was just a resting point for the night. We didn’t want to go into the big city of Thessaloniki with so few days left so had hired a car from the airport and needed to pick it up the next morning. Hotel did the job and sound breakfast thrown in. I was still getting everything together at checkout time and Liz went downstairs with her case to pay. When I arrived it was to the smirks of the receptionist. Liz had obviously informed her that I can dot the i’s and cross the t’s when packing up (and rumour has it more generally) so hence me bringing up the rear.
At 10.30 we were at Avis taking the keys of the car. A Fiat Panda. Small but a bit of grunt and importantly takes our two cases. These are soft bags quite large but also frustrating as they can be tough to zip up (as ever we have more gear than we need). Also their capacity is less than the lightweight American Tourister bags we used for several years. However you can compress them enough to fit into small boots like the Panda and Fiat Punto we hired. More rigid bags would have been no chance. Also a strong preference is not to have a bag on the back seat which might invite thieves.
We are heading for the Halkidiki area which is basically three peninsulas south of Thessaloniki. Our first stop is a place called Nea Moudania just shy of the Kassandra peninsula which is the westernmost one. Also being the closest to Thessaloniki it is the most built up and touristy. This has pros and cons but we are at the height of the tourist season so very booked out all over. Liz did her usual poring over travel info and booking.com and somehow plucked out N. Moudania. It’s 75% research and 25% intuition and her intuition has served us very well.
We seemed to get into the last room available (regularly) and the hotel Sokratis was another little gem. We parked up outside and Liz went in to investigate while I unloaded the bags. When I rolled up Liz was in animated discussion with the owner, the redoubtable Theodora. This lively, animated and friendly lady could not do too much to help you, had plenty of opinions and was effusive and basically all over you. And this was the impression after 2 mins. She had obviously asked Liz where her husband was and continuing her theme of the day Liz said that basically I was faffing about outside and buzzing around like a fly. She also mentioned that unlike most families I take more time in the bathroom than her (surely that’s normal?). Theodora was hugely amused by this and of course when I walked in said is this “The Fly”. Many guffaws all round.
Theodora advised us of which beach to head to and off we trundled. About a 15 minute walk but it was worth it. Relatively small area of umbrellas. Nothing to pay for them just buy a drink or snack from the local bar/cafe. Sandy beach. We settled straight in. Nothing much to report we just took it easy, had a toasted sandwich and ice cream, lazed, swam and read.
One slightly embarrassing moment was when I went looking for the loo. Direction at the cafe was its behind to the right. I missed the little outhouse and headed towards the apartments at the back where people seemed to be milling about in loo waiting style. Marched through a likely door only to hear the melodic tones of my countrymen as this lady shrieked something like “Oi Dave some bloke just walked into our room”. Turns out they were apartments though no number on the door. “Dave” was sitting outside at some tables and gave me a quizzical look. I apologised and said I was looking for the loo which he directed me towards. He seemed amused by the whole saga. I scurried off.
Stayed on the beach to around 7.00. Temperature about 30 so very easy. Then headed for home. Theodora had recommended some restaurants - 1 for fish the other for Gyros/souvlaki. We went for the fish. Got there around 8.30 and snagged a nice table at the front of the restaurant in the open air. We were close to the water though a small car park/road (with very few cars) in front of us with water behind. Just off the main drag so tranquil and pleasant. We each had a Dorada which was well cooked and tasty.
A walk around the centre of town post that and a very ornate church there which looked middle eastern almost mosque like in style but closed of course at that time. Town was fair rocking with plenty of cafes, restaurants and bars with outside areas close to the water so quite atmospheric. We were glad we were in the quiet end for dinner but Liz has pulled it off again a nice blend of calm and a bit of action.
Breakfast at the Hotel Sokratis the next day was a copious affair. Stronger on the sweet than the savoury. Plenty there. Theodora was floating around and halfway through our breakfast she brought us a local delicacy a filo pastry filled with custard a bit like a vanilla slice. We are not huge eaters at the best of times and a re-calibration of selections was necessary to fit the latest offering in so as not to cause offence. It turned out to be no great hardship, though we did waddle away fairly full.
Liz headed for the beach straight after breakfast though did get a quick briefing from Theodora on other spots to visit in the Halkidiki region. I followed on and we returned to the same spot as the day before for another relaxed day of reading, blogging, swimming, eating and snoozing. It was manageable. I was hoping not to bump into Dave and family from the previous day (“not that geezer again”) which I think I did late in the day but I looked the other way and so did they. We headed home around 6.00. Liz stayed an extra half an hour while I cleared the shower (only just enough time).
We had managed to find a small bottle of vodka at the local supermarket so we sat on our balcony with Liz downing a vodka and tonic and me on a local ale. Very relaxed. No big plans for dinner as in where to go. Rain was threatening and there had been a few drops. We had enjoyed the previous night’s restaurant so headed for that. With rain threatening even a thunderstorm and plenty of black clouds around there were no uncovered outside tables set up. There was a quasi outside area with roof only where all tables were full or you had to eat inside. We didn’t want to sit inside and they wouldn’t let us risk outside even though we said we would cart our food in if it rained. They were nervous that others would want to do the same which could be a schmozzle of people and waiters ferrying food and drinks if it belted down. Chances were it would. They were not very proactive in terms of options but we said we would wait for a table to free up in the semi outside area and after about 15 mins one did. We just shared some grilled sardines with a Greek salad and bread. Not shoot the lights out stuff but did the job. They don’t spare the onions in the salad in this neck of the woods and a little less marinated than elsewhere which is not ideal. Liz won’t really touch a raw or near raw onion so I came to the party and duly reeked as I was advised thereafter. Another difference is they are using white not red onions so a bit harsher.
Again went for a little stroll around town, a bit quieter tonight as cooler. Headed for home after Liz had vainly tried to buy a new beach cap. Hers has had its ten year anniversary. Not an easy task to find one that works for her little head. Opposite to mine possibly in every sense.
Next morning it was time to move on from Nea Moudania. There was more peninsula to discover. After another hearty breakfast this time augmented by another Theodora specialty cake. This time a sort of chocolate cake. It did not seem to involve much sponge though Liz advises there was a base of it. Above that was chocolate mousse and on top of that about 2 cms (looked like 3) of whipped cream. My heart sank about the only thing that I found appetising about that was the sponge which was thin on. Cream and my digestive system are not a happy partnership. Liz had to pull her weight for two of us. She did admirably but was defeated about half way through.
I was beginning to understand why the sweet section of breakfast was more extensive than the savoury one. Clearly Theodora had a sweet tooth though the spanakopita was excellent, flaky and very tasty and she said was her favourite. Time for us to move on and Liz bade farewell to Theodora which apparently involved a big hug to her ample bosom. I did not know this at the time but as I separately went to say my farewells and thanks I stuck my hand out and was on the end of a Lathamesque fist pump (preferable). Apparently Theodora gave some last pieces of advice to Liz on destinations but finalised with “after a couple of days, if it’s not working you can come home” ie to the Sokratis as she had rooms coming free. It felt a bit like home too. She had set a new benchmark.
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Capitolo 51 - Elvis, la barba e i baci di Schroedinger (Seconda parte)
Nel capitolo precedente: Eddie lascia San Diego e la sua casa a malincuore, ma deve partire con la band per proseguire il tour. Chiama Meg per avere notizie di Angie e quando scopre che la ragazza si è fatta sentire con la sua amica, ma non con lui, ci rimane un po' male, ma non pensa ci sia altro sotto. Matt e Meg hanno una conversazione chiarificatrice in cui lui le chiede scusa per il suo comportamento e le rivela di avere una nuova ragazza, notizia che Meg non prende benissimo. Angie torna finalmente a Seattle, viene a sapere che Eddie l'ha cercata, ma non lo richiama e cerca di non pensare a ciò che è successo e al bacio, di cui non dice nulla a Meg. Tornata al lavoro da Roxy, Angie riceve la visita inaspettata di Kurt e Dave, che le chiede di nuovo di uscire. 
***
“Comunque i capelli ti stanno da Dio. E' una cosa permanente o...?” Dave è al bancone per salutarmi prima di andare via, il suo amabile socio pochi passi più indietro.
“E' solo uno shampoo colorante con dei colpi di sole, poi vanno via”
“Beh ti donano un casino!”
“Seeh e in questo contesto fanno molto psychobilly.” Kurt dice la sua, alza un indice e lo fa girare a indicare lo stile della tavola calda “La parte psycho è quella che ti si addice di più ovviamente”
“Ah-ah”
“Va beh, tornando alle cose serie: hai deciso?” mi incalza Dave ed è come se stesse saltellando sul posto, ma coi piedi ben fissi a terra.
“Come posso dirti di no?”
“Beh, tipo come quando l'hai scaricato, per esempio?” Cobain risponde alla domanda retorica e si finge smarrito quando sia io che il suo amico lo guardiamo male “Cosa? Ho detto che era un esempio!”
“Allora ci vieni, grande!” Dave si scrolla il fastidio di dosso in un nanosecondo e torna ad abbagliarmi col suo sorrisone, che mi fa pensare che forse sarebbe tutto più facile se non lo avessi scaricato. Oppure no?
“Sì, ma non voglio fare troppo tardi, ok?”
“Non temere, l'importante è che resti per il concerto... e un pochino dopo il concerto, va bene?”
“Tutti questi buoni sentimenti... le mie orecchie stanno sanguinando, se vi interessa”
“No, Kurt, non ci interessa. Ci vediamo alle otto all'Off Ramp allora” mi rivolgo prima al cantante che si sta arrotolando la sciarpa attorno alle orecchie e agli occhi e poi a Dave.
“Ti passo a prendere se vuoi”
“No, tranquillo, ci vediamo lì”
**
La serata alla tavola calda passa insolitamente in fretta. Forse perché era una di quelle poche volte in cui avrei voluto non passasse. Meno sto a casa meno probabilità ho di ricevere direttamente certe telefonate... Torno a casa e quando entro nell'appartamento e vedo tutto buio penso di averla fatta franca, almeno finché la porta della stanza della mia coinquilina non si spalanca proprio nel momento in cui ci passo davanti.
“Ehi Meg, ancora sveglia?”
“Mmm” mugugna prima di dirigersi abbastanza spedita verso la cucina.
Coincidenza? Non credo. Rimango incredula nel bel mezzo del corridoio, finché non la sento aprire il rubinetto. Semplice sete. Scrollo le spalle e vado in camera mia.
“Buona notte” mormoro quando sento i suoi passi scalzi avvicinarsi di nuovo e la sua risposta consiste nell'entrare nella mia stanza e prendermi per un braccio mentre sto tirando fuori il mio pigiama da sotto il cuscino. Ovviamente rischio un infarto.
“CRISTO SANTO!”
“Angie non puoi fare così”
“Certo che posso? Mi hai spaventata a morte!”
“Intendo dire con Eddie. Tieni” Meg molla la presa solo dopo avermi messo in mano il cordless.
“Che diavolo significa?”
“Ho capito che ci sei rimasta male per San Diego, ma non puoi evitarlo per sempre”
“Meg, ma che... guarda che stai facendo un casino per niente” cerco di mantenere la calma, mentre guardo il telefono come se mi avesse appena dato un ordigno nucleare innescato. Avrà chiamato di nuovo?
“Sta' zitta e chiama Eddie” mi intima risultando tuttavia poco minacciosa, dati gli occhi semi-chiusi e il tono di chi sta praticamente ancora dormendo.
“Ma... guarda che l'ho già chiamato” mento spudoratamente e in genere mi viene abbastanza bene. Confido anche nei suoi sensi offuscati dal sonno.
“Quando?”
“Stasera” faccio per ridarle il telefono, ma non si scompone.
“Quando?”
“Stasera! Durante la pausa sigaretta”
“Dal lavoro?”
“Sì”
“Allora tutto ok?”
“Sì, gli ho lasciato un messaggio, così sta tranquillo” le restituisco il telefono e a questo punto lo prende, seppur scettica.
“Uhm... bene”
“Ok, notte Meg” acchiappo il pigiama e fuggo in bagno alla velocità della luce.
Non mi piace mentire a Meg. No, non è vero, mi piace. Cioè, non è che mi piaccia, ma lo faccio volentieri. Oddio, volentieri... Diciamo che lo faccio tranquillamente e non mi sento affatto in colpa per non averle detto del bacio. Il bacio. Ma poi sono sicura che sia successo veramente? Magari me lo sono sognato, come il sedano, Eddie che affogava, i Depeche Mode e tutto il resto. Potrebbe essere stato tutto un parto della mia mente, dalla sveglia Sonic Youth alla compagna di viaggio sul pullman. E se stessi ancora sognando? Forse andare a letto e dormirci su è il miglior modo di svegliarsi, sempre che voglia farlo.
Tanto non chiamerà più.
Esco dal bagno e verifico che la via sia libera. Mi infilo nel mio letto e appoggio la testa sul cuscino, crollando all'istante. Quando riapro gli occhi non so dire se siano passati cinque minuti o cinque giorni, ma so per certo che non è più notte per via della luce del sole che filtra dalle tendine. E dopo qualche secondo so anche che non deve essere tanto tardi perché sento la voce di Meg e questo significa che non è ancora uscita. Vado in fissa su una ragnatela nell'angolo vicino alla porta e sto quasi per fare l'equazione ragnatela = ragno, quando un pericolo maggiore e più imminente si fa largo tra i miei pensieri e la voce della mia amica si fa più chiara.
“Ma non ha chiamato ieri?”
Merda.
“Ah. Allora ho capito male. Eh? No, non è che mi abbia proprio detto così... sono io che... cioè, io l'ho vista andare in camera sua col telefono in mano, quindi ho pensato che ti avrebbe chiamato. Sicuramente voleva farlo, si sarà addormentata prima eheh. Come? No, io ti sto parlando dal telefono fisso” blatera Meg e riesco quasi a vederla mentre fa dietrofront e torna verso l'ingresso, dove sta il telefono col filo. Guarda che non ti vede, ma fidati che non gli serve per capire che stai raccontando un mare di cazzate. Meg non sa mentire, ma apprezzo il fatto che voglia pararmi il culo pur avendo scoperto che le ho raccontato una bugia.
“Aspetta che vado a chiamarla. Ma no, figurati! Tanto si deve alzare comunque. Dai, aspetta che te la passo, un secondo!” sposto il piumone con poca delicatezza, praticamente lanciandolo a terra, e dopo due secondi sono in piedi, dritta di fronte alla porta, con Patti Smith che mi guarda perplessa dal poster. Lo so, lo so, sono ridicola e infantile, ma ne possiamo discutere dopo, zietta?
“Ehi Angie? Sei sve-” Meg entra lentamente e io le metto al volo una mano davanti alla bocca, mi accerto che abbia lasciato il telefono di là e la tiro dentro richiudendole la porta alle spalle al volo.
“Io non sono qui, ok?” le dico
“Mm?” può solo mugugnare lei, con gli occhi strabuzzati.
“Ti prego, reggimi il gioco” la imploro, mentre lei cerca di liberarsi dalla stretta e rispondere.
“P..ché?”
“Dopo ti spiego tutto, per favore...” Meg alza gli occhi al cielo e annuisce. A quel segnale non posso che lasciarla andare.
“Che cazzo” riesco a leggere il suo labiale un attimo prima che sparisca di nuovo attraverso il corridoio.
Seguo con circospezione i suoi passi... metti che ci ripensa e me lo passa. Nel frattempo cerco di riorganizzare le idee per lo spiegone che mi aspetta a breve. Perché ovviamente adesso le dovrò dire tutto e lei mi prenderà per deficiente perché tutto questo non ha molto senso. O meglio, per me è perfettamente logico, ma diventa automaticamente assurdo nel momento in cui cerco di tradurlo mentalmente in parole da comunicare a un altro essere umano.
“Sì, deve essere uscita presto, non l'ho proprio sentita...” spero tanto di non commettere mai un crimine, ma in caso contrario spero di non avere Meg come unico alibi perché è talmente poco credibile che farebbe condannare persino un innocente.
“Ok, dimmi tutto. No, aspetta, la penna non scrive, ne prendo un'altra. Arrivo eh!” Meg esce dalla cucina e mi passa davanti scuotendo la testa per poi infilarsi in camera sua, uscendone con una biro blu tra le dita subito dopo.
“Eccomi. Huh-uh... Fino a domattina? Ok, glielo dico. Ma no, figurati! Lo sai come ragiona, è che lei fa orari del cazzo e magari pensa di romperti le palle. Ok, le dico anche questo. Guarda, lo scrivo! Angie non rompe mai. Va bene? Eheh ciao Eddie, buona giornata. Sì, tranquillo! Ciao!”
Faccio un bel respiro e vado incontro al mio destino. Entro in cucina già con le mani alzate.
“Che cazzo è successo, me lo vuoi dire?” Meg mi sta già aspettando, seduta sul tavolo a braccia conserte.
“E'... è complicato”
“Ti ha fatto del male?” chiede serissima e io praticamente le scoppio a ridere in faccia, per poi lasciarmi cadere sulla sedia.
“Ma chi Eddie? Ma figurati, no!”
“Ha fatto lo stronzo? Si è rivisto con la sua ex?”
“No, almeno, non credo, non finché ero lì...”
“Ma qualcosa deve essere successo, no?”
“Beh sì...”
“Avete litigato?”
“No”
“Gli hai confessato i tuoi sentimenti e-”
“Ahah quali sentimenti?”
“Taci. Gliel'hai detto e lui ti ha rifiutata?”
“Io non gli ho detto un bel niente!”
“Ne ha parlato lui di sua iniziativa?”
“Non abbiamo discusso di... quello”
“E di che avete parlato allora?”
“Non abbiamo parlato”
“Te l'ha fatto capire? Guarda, Eddie ti vuole bene, è palese. Forse ha dei dubbi per la differenza di età e lo potrei anche comprendere, anzi, è una cosa positiva. E' segno che è un ragazzo maturo e responsabile”
“Non c'è stato nessun discorso e nessun rifiuto, Meg”
“Ti ha detto Ti amo e poi ha ritrattato come Jerry?”
“No!”
“Angie, mi vuoi dire che cazzo è successo o devo tirare a indovinare per altre due ore?”
“Lui... beh...”
“Ti ha detto che è gay?”
“No!”
“E allora si può sapere che cazzo ha fatto?!”
“Mi ha baciata”
“COSA?!” Meg salta giù dal tavolo in maniera così repentina che quasi lo ribalta, assieme alla mia sedia.
“Mi ha dato un bacio. Beh, più di uno in realtà, ma tutti insieme, nella stessa occasione, quindi credo si possa parlare di un bacio solo, credo valgano come un atto singolo, ecco”
“EDDIE TI HA BACIATA?! E me lo dici così?”
“Come te lo devo dire?”
“E, soprattutto, me lo dici solo adesso?!”
“Non sono nemmeno sicura sia successo veramente...”
“ANGIE, IO TI AMMAZZO, GIURO SU DIO”
“E' stato un momento un po' strano”
“Ti ha baciata sì o no?”
“Penso di sì”
“PENSI?!”
“Sì, cioè, a questo punto, dopo aver rielaborato tutto, penso di poter dire che al 90% mi ha baciata sul serio”
“Che cazzo significa, cioè, eri fatta? Eri bendata e non sai chi ti ha messo la lingua in bocca?”
“Io non ho parlato di lingua”
“Ti ha baciata senza lingua?”
“Beh, no, cioè, sia con che senza”
“OMMIODDIO”
“Perché? Non credevo fosse un dettaglio così importante”
“Non è imporante il dettaglio, razza di imbecille! Insomma ti ha baciata? Tu ed Eddie vi siete baciati?”
“Sì”
“E quando? Cos'è successo? Com'è andata? Racconta!”
“Non hai mica detto che il dettaglio non è importante?”
“Non rompere i coglioni e racconta”
Le spiattello tutto, anche perché non mi resta altra scelta. Parto dall'inizio, cioè dal mio arrivo a San Diego.
“Ti ha baciata sulla spiaggia davanti a Jerry Cantrell? Dimmi di sì”
“No”
Le racconto del giro turistico.
“Ti ha baciata da Subway? Sulla panchina al parco?”
“No”
Aggiungo i dettagli della serata in discoteca che non le avevo riferito in precedenza.
“Ti ha baciata mentre ballavate l'Hustle?”
“Noo!”
Cerco di non perdermi in chiacchiere riassumendo la giornata con Dina, il concerto e la festa.
“Ti ha baciata nel backstage? In spiaggia al chiaro di luna mentre gli altri si bagnavano le chiappe nell'oceano?”
“No”
“Bacio della buona notte quando siete tornati a casa?”
“No, Meg”
“Angie, sto perdendo la pazienza, quando cazzo ti ha baciata?”
“Ci sto arrivando!”
“Dimmelo e basta, per favore”
“Uff alla stazione dei pullman, prima che partissi”
“Cioè, ha avuto due giorni a disposizione e ti ha baciata un minuto prima di salutarti?”
“Sì...”
“Che testa di cazzo”
“Va beh, si vede che gli è venuto così in quel momento!”
“Sì ma è un coglione, ti ha fatta penare fino all'ultimo”
“Non è vero”
“Sì che è vero”
“Non ho penato, sono stati due giorni fantastici. Ehm, sì insomma, belli, due belle giornate, serene”
“E il bacio? Com'è stato?”
“Beh...”
“Fantastico? O sereno? O anche questo solo carino?” mi prende per il culo citando una nostra conversazione di mesi prima.
“Non è stato carino, è stato... è stato... non lo so, non saprei come descriverlo, è come se avessi perso i sensi per alcuni minuti”
“Oh Angie”
“Cioè, non proprio tutti i sensi, non come in un'anestesia, perché comunque ho sentito tutto benissimo”
“Ahahah immagino”
“Era... era elettricità, calore, confusione, vento”
“Vento?”
“Sì, come quando il vento ti fa perdere il controllo dei tuoi passi e ti soffia così forte in faccia da toglierti il respiro per un secondo e quasi lo senti nello stomaco... Come quando scendi in picchiata sulle montagne russe”
“Ti sei fatta un bel giretto su Eddie La Giostra insomma”
“Però lì te lo aspetti. Invece è stato più come quando stai scendendo le scale tranquilla e metti un piede in fallo e senza accorgertene ti trovi per terra.  Solo che io non arrivavo mai a terra, Eddie mi baciava e io continuavo a cadere e basta”
“E Tom l'hai sentito?”
“Tom?”
“Jones”
“No”
“Ahahah ecco, se no sì che mi sarei preoccupata”
“Ho sentito Dave”
“Dave? Il tuo ex?”
“Gahan, dei Depeche Mode. L'ho anche visto ballare in realtà...”
“Non è che tu e Vedder vi siete scambiati anche degli allucinogeni assieme alla saliva?”
“Ero presente e assente allo stesso tempo, c'ero, ma in una forma diversa. Come l'acqua che evapora o il ghiaccio che si scioglie. Però più la prima, perché mi sentivo leggera. Evaporavo. O forse sarebbe più corretto dire che sublimavo...”
“E hai ancora il coraggio di dire che non provi sentimenti per Eddie?” Meg interrompe la mia dissertazione senza senso con qualcosa che di senso ne ha ancora meno.
“Io... io li provo, solo che, beh, ancora non ho ben chiaro quali sono”
“Non hai ben chiaro?”
“Sto... cercando di capire!”
“Penso si veda bene anche dallo spazio cosa cazzo provi, Angie”
“Allora sono io ad essere limitata perché non ci arrivo”
“Sai benissimo di che sentimenti si tratta, è solo che non vuoi ammetterlo”
“E' tutto un gran casino”
“Cos'è? Hai paura? Per quello lo stai evitando?”
“Non lo sto evitando...”
“Mi hai esplicitamente chiesto di dirgli che non c'eri, come me lo chiami?”
“Sto solo rimandando una conversazione che nessuno dei due vuole affrontare”
“Certo, ha chiamato dieci volte perché non vuole assolutamente parlare con te, mi sembra ovvio”
“Non vuole, ma sente di doverlo fare, perché è un bravo ragazzo”
“Bravo ragazzo? Scusa, cosa pensi voglia dirti?”
“Secondo te? Che è stato un errore e di dimenticare tutto”
“AHAHAHAHAHAH”
“Che c'è da ridere?”
“Ahahah sarò scema io, ma secondo me vuole dirti che non vede l'ora di fare un altro giro sulle montagne russe” Meg mima con la mano un ottovolante che va a finire dritto sul mio fianco destro.
“Piantala!”
“O sui mulini a vento” continua e si avvicina fingendo per scherzo di volermi baciare, per poi soffiarmi in faccia.
“Non sei divertente”
“Tu invece fai un sacco ridere, lo sai?”
“Io con Eddie... non esiste! E' una cosa impossibile” mi alzo e mi allontano verso il corridoio, seguita a ruota dalla mia coinquilina che non vuole proprio capire.
“Perché?”
“Perché è così”
“Non è una risposta”
“Perché... perché non c'entriamo niente”
“Oh signore...” sospira Meg, sorpassandomi proprio all'ingresso della mia stanza, per poi buttarsi sul mio letto a faccia in giù.
“Non sto dicendo che lui sia migliore di me. Tralasciamo per un momento il fatto che lo sia. Non sto parlando del fatto che io sono... boh, un pigliamosche caposcuro e lui un albatro beccogiallo dell'Atlantico. E' che siamo proprio due cose diverse, come... come... un paracarro e una poesia di Robert Frost”
“Eh?” Meg risolleva la testa dal mio piumone e mi guarda interrogativa.
“Un biglietto dell'autobus timbrato e... gli anelli di Saturno”
“Il fatto che, in entrambe le affermazioni, non fatico a capire per te chi dei due sia cosa è un brutto segno, vero?”
“Stai entrando nella mia logica”
“Ti prego, fammi uscire! Ho già mal di testa” Meg tende le braccia verso di me, ancora in piedi al centro della stanza, intenta a convincere il mio pubblico formato da un'unica persona.
“Che dovrebbe farci Eddie con me?”
“Non so, scrivere una poesia di Robert Frost sul paracarro a pennarello?”
“Usare le mie pessime metafore contro di me non mi farà cambiare idea”
“Eddie sa benissimo cosa vuole farci con te e te ne ha anche già dato un assaggio mi pare”
“Eddie ha confuso un'amicizia con qualcos'altro, tutto qui”
“No, sei tu che hai preso una persona innamorata per una persona confusa”
“Innamorata?! Buahahah addirittura?”
“Tu il vapore ce l'hai nel cervello, Angie, lasciatelo dire”
“Scommettiamo che Eddie è convinto di aver fatto una cazzata?” le propongo porgendole la mano, che lei schiaffeggia via.
“Ovvio che lo sia! Lo stai evitando. Se baciassi un tipo e questo non mi cagasse più per giorni, lo penserei pure io”
“Io dico che lo ha pensato indipendentemente dalle mie azioni successive”
“Io dico che continui a ripeterti questa storia per cercare di autoconvincerti, quando in realtà sai benissimo che esiste anche l'altra possibilità”
“Certo che lo so” Meg è riuscita a zittirmi e ci metto un po' a risponderle.
“Ha! Vedi?”
“Le due possibilità coesistono”
“Esattamente”
“E continueranno a coesistere ed essere entrambe valide, almeno finché non osservo il sistema”
“Che sistema?”
“Questa parte di universo”
“Di che cazzo stai parlando, Angie?”
“Fisica quantistica. Hai presente il paradosso del gatto di Schroedinger?” le domando sedendomi accanto a lei sul letto.
“Il gatto vivo o morto nella scatola?”
“Più precisamente, sia vivo che morto, finché non si apre la scatola”
“E il gatto sei tu o Eddie?”
“Eddie mi ha baciata, dopodiché sono partita e non l'ho più visto né sentito. E' come se lo avessi chiuso nella scatola, no? E ora siamo in una situazione di sovrapposizione quantistica, cioè due possibilità che si sovrappongono”
“Eddie pentito ed Eddie innamorato?”
“Sì... beh, più o meno”
“Il gatto è sia vivo che morto finché non apri la scatola, perciò allo stesso modo...”
“Eddie è sia pentito che, ehm, infatuato finché non ci parlo”
“Mi sembra ovvio”
“E allora dovresti aver capito perché voglio affrontarlo il più tardi possibile”
“In realtà no”
“Oh cazzo, Meg, seguimi. E' il bacio di Schroedinger, ok? In questo scenario il bacio è contemporaneamente una cosa che ha un valore e un errore che invece non significa niente”
“Ok...”
“E se io non parlo con Eddie continuerà ad essere così, giusto?”
“Giusto”
“E magari una mezza alternativa è tutto quello che mi resta, no? Se fosse il massimo a cui posso aspirare? Meglio tenersela stretta, non credi?”
“Cioè non lo chiami perché vuoi rimandare la delusione?”
“Bingo!”
“E non potevi dirla così invece di fare tutto questo discorso del cazzo?” scherza spintonandomi.
“Dimentichi che qualcuno qui fa fatica ad ammettere le cose in maniera lineare...”
“Se hai paura di rimanere delusa... vuol dire che una speranza ce l'hai!”
“Ovvio che ce l'ho! Se non ce l'avessi, sarebbe tutto così semplice. Invece no, c'è sempre una piccola stronzissima parte di me che spera in queste assurdità, è quella che mi frega”
“Quando ti metterai con Eddie riderai di tutte queste seghe mentali, Angie” Meg scuote la testa e si alza dal mio letto, avvicinandosi al quadretto del collage fatto proprio da Eddie e indicandolo in una delle foto, su cui il mio sguardo si fissa per un paio di minuti buoni.
“Cercare di alimentare le mie false speranze non mi è di nessun aiuto”
“E allora? Meglio crogiolarsi nel 50% di probabilità?”
“Sempre meglio del 100% di certezza”
“Dipende da qual è la certezza”
“Quella più logica”
“E a Eddie non pensi?”
“A cosa credi stia pensando da due giorni a questa parte? E di chi stiamo parlando da mezz'ora?”
“Intendo dire che, cazzate quantistiche a parte, e tralasciando le possibili implicazioni sentimentali, voi due siete amici e agli amici si deve sincerità e rispetto”
“Sì, lo so...”
“Un amico ti sta cercando e tu non ti fai trovare e ti neghi con delle bugie, ti sembra un comportamento corretto?”
“No, infatti non mi volevo giustificare, ma solo spiegare come ragiono”
“Ragioni col culo. Qualsiasi sia la ragione per cui ti vuole parlare, gli stai mancando di rispetto”
“E' difficile...”
“Fare la cosa giusta non è mai facile.” Meg esce di nuovo dalla mia camera, per farci ritorno subito dopo “Ora prendi il telefono, fai il numero dell'albergo di Santa Rosa che mi ha dato Eddie e scoperchi questa cazzo di scatola” Meg mi mette fisicamente in mano il cordless e il blocchetto su cui ha preso appunti mentre era al telefono con Ed.
“Adesso?”
“Subito”
“Adesso devo prepararmi, non posso, devo andare a lezione”
“Chiamalo mentre ti prepari, è un telefono senza filo, lo dice la parola stessa, puoi portartelo dietro ovunque, pure al cesso”
“Senti, ti prometto che più tardi lo chiamo”
“Cazzate, non ti credo”
“Davvero, entro oggi lo chiamo, deciso, mi hai convinta”
“Lo chiami stasera davanti a me e Grace. E col vivavoce. Cazzo, Grace andrà fuori di testa quando saprà che tu ed Eddie vi siete baciati ahah! Questa serata tra ragazze capita proprio a fagiolo”
“Ecco, a tal proposito, volevo dirti che stasera purtroppo non ci sono”
“Che vuol dire che non ci sei? Non diciamo stronzate!”
“Ho un impegno”
“Guarda che scherzavo sul vivavoce! Senti, ho pensato che potremmo fare così: Grace chiama Stone per farci due chiacchiere, poi ci aggiungiamo io e te e gli chiediamo dove sono gli altri e la trasformiamo in una chiamata di gruppo come l'altra volta. Così tecnicamente avrai parlato con Eddie, ma non da soli”
“Esco con Dave”
“Così almeno rompete il ghiaccio e uscite da quest'impasse e poi del bacio ne potrete parlare in un secondo momento, magari dal vivo... Scusa, non ho capito bene, con chi esci?”
“Dave, andiamo a un concerto”
“Cioè per paura che il gatto sia morto, ne vai a ripescare un altro?”
“Ahahah ma no!”
“Resuscitiamo un micio che avevamo già sotterrato in precedenza?”
“Non è come credi”
“Ah quindi non esci col tuo ex lasciando il ragazzo che ti ha baciata a struggersi per te?”
“No, perché non è un appuntamento! E nessuno si sta struggendo...”
“Perché non chiami Jerry a questo punto? Potreste uscire a cena domani sera”
“Va beh, io vado a farmi la doccia, se hai voglia di sapere la verità aspettami e ti racconto, se no continua pure a pigliarmi per il culo”
“Mmm entrambe le cose mi tentano, penso che non ti rivolgerò mai più la parola per farle coesistere e godermele entrambe nel mio sistema quantistico di stocazzo” ironizza mentre esco dalla camera porgendole un sentito dito medio.
“Vaffanculo Meg”
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Certo che deve essere proprio figo. Avere il posto di lavoro sottocasa. Sarebbe il mio sogno, o forse no. Da un lato avrei la comodità, non arriverei mai più in ritardo, o quasi; ma dall'altro mi sembrerebbe di non staccare mai, la mia testa sarebbe sul lavoro anche quando non sarei di turno. Ti affacci alla finestra al mattino o esci di casa nel pomeriggio ed ecco che ti becchi l'insegna del minimarket e pensi alle prossime consegne in arrivo, agli espositori nuovi da montare e il tecnico da chiamare per il banco frigo. Che palle! In questo caso però la vicinanza risulta comoda, perché mi basta attraversare la strada e sono già col dito sul citofono di casa McDonald-Pacifico. Il dito praticamente si atrofizza su questo cazzo di citofono perché dopo un quarto d'ora non mi risponde ancora nessuno. Era oggi no? Magari Meg è uscita un secondo. Eppure le luci sono accese...
“Tutto inutile Grace, è rotto” sono così impegnata a scrutare le finestre illuminate del secondo piano che non mi accorgo di Angie, spuntata sulla soglia del portone.
“Ehi, bentornata... PACCARA!” mi avvicino spettinandola per poi abbracciarla velocemente.
“Grazie. Meg te l'ha detto?”
“Sì, mi ha anticipato che stasera ci avresti tradite”
“Ti ha anche detto che è per una buona causa?”
“Certo, altrimenti non ti avrei neanche rivolto la parola”
“Ti ha detto solo questo?” chiede abbassando improvvisamente la voce, chissà per quale motivo.
Proprio in quel momento un clacson risuona squillante per ben due volte alle nostre spalle e ci voltiamo in contemporanea.
“Mi sa che è arrivato il tuo cavaliere”
“Cioè il mio compagno di sventura. Vado, buona serata e non esagerare con le maschere purificanti di Meg, mi raccomando!” Angie alza gli occhi al cielo e mi sorride prima di allontanarsi verso la macchina che l'aspetta sul ciglio opposto della strada.
Entro dal portone lasciato aperto da Angie e prendo l'ascensore. Mi dispiace che stasera non sia dei nostri, però allo stesso tempo sento che l'uscita di stasera sarà fonte di aneddoti curiosi da discutere alla prossima occasione. Nel menù di oggi, Meg mi ha promesso aggiornamenti succulenti su di lei e su Angie, ma non ha voluto anticipare nulla. Staremo a vedere! In compenso, mi ha chiesto novità su Stone e me, ma non è che ci sia molto da dire. Me lo richiede ogni volta, ma, insomma, non capisce che non ci troviamo nemmeno nello stesso stato? La fiamma non si sta né accendendo né spegnendo, è solo in stand-by. Esco dall'ascensore e attraverso il lungo corridoio, reso un po' inquietante da una delle lampadine del soffitto che sfarfalla. Giro l'angolo e mi ritrovo praticamente faccia a faccia con Meg, che sta uscendo dall'appartamento con il portafoglio in mano.
“Non dirmi che pacchi anche tu e la serata è annullata, perché in tal caso non vi parlo più, né a te né alla tua coinquilina rubacuori”
“Ahahah no, stavo scendendo ad aspettare te e il tipo delle pizze perché adesso non funziona nemmeno il citofono in questo condominio del cazzo”
“Sì, ho incontrato Angie che mi ha aperto, se no sarei ancora fuori al gelo”
“Dai, entra pure, tanto dovrebbe arrivare tra poco, io torno subito. E preparati psicologicamente perché ho un sacco di cose assurde da raccontarti!”
“Ho già capito che il film non lo guarderemo neanche” sorrido entrando in casa, mentre Meg si allontana stringendosi nella giacca.
“Non ci servirà il film, fidati... Arrivo!”
Salt lick dei Tad è il primo disco della serata che scelgo di mettere su, anche se la serata non è ancora iniziata, considerando che Meg è ancora di sotto ad aspettare il ragazzo delle consegne. Mi affaccio dalla finestra per vedere se arriva qualcuno, ma per ora niente. Mi siedo sul divano e comincio a giocare con le birre già sistemate sul tavolino di fronte, allineandole prima per due poi per tre, finché non ne avanza una, che apro subito per me. Mi rialzo e gironzolo per la casa per ingannare l'attesa. A dire il vero non guardo qua e là, ma vado diretta verso un punto, il frigorifero in cucina, e inizio a scrutarlo in cerca delle novità, che non tardo a scoprire. Una calamita che raffigura un panda, un'orca e un sole sorridente col cappello circondati da palme e dalla scritta SAN DIEGO. Attaccata con la stessa calamita c'è anche una cartolina dal gusto retrò, con una spiaggia al tramonto, una serie di auto d'epoca su cui sono legate delle tavole da surf e quattro sagome di surfisti, due ragazze e due ragazzi. Sapevo che avrebbe arricchito la sua collezione. Sto osservando con attenzione le lunghe ombre dei surfisti della cartolina quando vengo scossa dallo squillo improvviso del telefono. Ci penso un po' prima di rispondere, dibattendo interiormente sul da farsi, dopotutto non sono a casa mia... ma se è una cosa importante? Magari è la pizzeria che avvisa del ritardo.
“Pronto?”
“Oh sia ringraziato il cielo! E io che mi ero già messo l'anima in pace pensando di dovermi sorbire le paturnie di Meg ed Angie prima di poter parlare finalmente con te” la voce dall'altra parte mi fa solo rimpiangere di non aver risposto al primo squillo.
“Ehi Stone”
“Ciao, amore. Come stai? Sei ancora sobria? Hai già lo smalto sui piedi?” ecco, non poteva fermarsi al semplice sarcasmo? Due frasi, due cose che stonano. Ci sto già ripensando, forse se non rispondevo era meglio.
“Eheh no. Cioè, sì sono sobria e no, le mie unghie sono... sono come prima, tutto uguale”
“Tutto bene? Ti sento strana... Meg ti sta minacciando con una pinzetta per le sopracciglia? Se non puoi parlare non rischiare, dimmi una frase in codice, qualcosa che passi del tutto inosservato in una conversazione tra fidanzati, tipo Gli avevano sparato in faccia, così la madre non poteva fargli il funerale con la bara aperta...”
“Eheh no, tutto tranquillo, solo un po' spaesata. Comunque Meg non c'è, è di sotto che aspetta il ragazzo delle pizze. Citofono rotto”
“Sì beh, in effetti questa frase passerebbe molto più inosservata. Chiamo il 911”
“Tu come stai? Non devi suonare stasera?”
“Sì, infatti siamo nei camerini, che poi sarebbero una specie di succursale dei bagni”
“O viceversa” la sento appena, ma la voce che interviene è inconfondibile.
“O viceversa, come dice giustamente Eddie, non l'abbiamo ancora capito”
“Guarda! Qui c'è il numero di telefono di Mike Patton” anche Jeffrey dice la sua in questa telefonata incasinata.
“Ora metto giù con te, tesoro, e lo chiamo subito. Sicuramente sarà il suo, dopotutto una scritta nei bagni di un locale di Sacramento mi sembra una fonte più che attendibile”
“Ma non erano i camerini?” chiedo sghignazzando e per un attimo contemplo l'idea di chiederglielo anch'io quel numero. La prenderebbe male?
“Eh te l'ho detto che non l'abbiamo ancora capito!”
“Ci hanno suonato i Faith No More, non deve essere un brutto posto comunque”
“Credo più i Mr Bungle. Però non è male, a parte gli scherzi credo sia uno dei locali più fighi in cui siamo stati finora, anche se è grande quanto il tuo appartamento”
“Ed è pieno di gente!” urla Jeff, probabilmente ingoiando la cornetta.
“Confermo quanto detto dal cavernicolo. Gente che è qui per gli Alice ovviamente”
“Che ne sai? Non buttarti giù così” provo a consolarlo, anche se so benissimo che non ne ha bisogno.
“Mica mi butto giù, è la verità. Al 99% non ci conoscono, siamo noi che ce li dobbiamo conquistare”
“E allora vai e conquistali!” lo incito e solo dopo mi accorgo che potrebbe suonare come se volessi chiudere la chiamata subito. Ma non voglio. Davvero! Quando non mi ricorda ogni cinque minuti che è il mio ragazzo, mi trovo perfettamente a mio agio in questa conversazione.
“Sarà fatto, cara. E' arrivata la pizza? E l'alcol? Sei ancora sobria?”
“Ahah i tuoi compagni penseranno che sono un alcolizzata! Comunque niente pizza. E ora che ci penso, ho una fame assurda”
“Dai resisti. A me si è chiuso lo stomaco, sai che è sempre così per me prima di salire sul palco”
“Eheh sì, me l'avevi detto. Non essere nervoso”
“Non sono nervoso, sono realista. Io faccio il mio, ma ci sono altre quattro variabili per la riuscita di un concerto, hai presente?”
“Eheh quattro variabili in carne ed ossa, che ti disturbano mentre mi chiami?”
“Esatto. Però adesso mi hanno lasciato solo, saranno andati a cercare l'altro nostro chitarrista visto che tra poco tocca a noi”
“Si parlava di sobrietà...”
“Appunto. Comunque sarebbe troppo melenso e fuori luogo da parte mia dirti che mi manchi e vorrei fossi qui con me?”
“Sì, decisamente, Stone” ho l'impressione di aver trattenuto il respiro prima di parlare, sarà stato troppo lungo il mio silenzio? Riuscirò a farla passare come una pausa comica?
“Ok, allora non te lo dico. Ops, sta tornando una variabile. C'è Eddie, dobbiamo fermarci col sesso estremo al telefono per ora, scusa piccola”
“Cazzo, Stone” sento Vedder borbottare qualcosa che sa di imbarazzo, mentre Stone ridacchia nella cornetta.
“Stavo evidentemente scherzando, credi che se facessi sesso telefonico estremo con la mia ragazza verrei a dirlo a te?”
La mia ragazza, ribadiamolo ancora, perché forse non si era capito.
“Lascia stare Eddie, non metterlo in imbarazzo”
“Come? Adesso?” Stone parla, ma chiaramente non con me “Che le devi dire? Ah aspetta, ho capito! Grace, scusami, Eddie ti vuole parlare un secondo, te lo passo”
“Vuole parlare... con me?” non credo proprio di essere io l'oggetto del suo interesse, ma probabilmente è la grande assente della serata quella con cui vorrebbe parlare. Da quanto mi ha anticipato Meg, né la visita a sopresa di Angie né il cambio di look sono bastati a scuotere il bel surfista dal suo torpore. E adesso lei lo sta un po' evitando. E io la capisco, cioè, so come ragiona e ovviamente lei farà finta di nulla perché 'tanto, figurati, a me Eddie mica piace' e 'sono andata a San Diego per vedere i ragazzi' e altre stronzate simili. Ma è chiaro che lei un po' ci sperava e invece lui niente. Ci sarà rimasta malissimo. E se si fosse messa in mezzo la ex di lui? Quello sì che sarebbe stato un colpo duro da digerire, persino per la sempre (all'apparenza) impassibile Angie.
“Se ti propone sesso estremo al telefono dimmelo eh?”
“Ahahah piantala e passamelo”
“Buona serata, amore”
“Anche a te... e in bocca al lupo” perché cazzo deve sempre aggiungerci qualcosa alla fine?!
“Ehm ciao Grace” la voce profonda di Eddie suona un po' più acuta, sarà l'imbarazzo. O l'impazienza? Sicuramente vorrà chiedermi di Angie. E per la diciottesima volta si sentirà dire che non c'è. E gli sta bene! Insomma, ok la timidezza e i dubbi, ma qui si tratta di tenere sulle spine una ragazza che comunque ha un debole per lui. Perché voglio pensare siano solo dubbi e non che la stia bellamente prendendo per il culo, perché in quel caso sarebbe una vera merda umana.
“Ciao Eddie, come va? Che mi racconti?” adesso lo tengo al telefono un'ora facendogli domande a caso, voglio vedere quanto tempo ci mette prima di chiedermi di Angie.
“Oh tutto bene, a parte la fifa da palcoscenico, ma quella è una costante per me” no dai, non è giusto torturarlo così.
“Non ti preoccupare, andrete alla grande. Immagino tu voglia parlare con Angie, giusto?” infatti mi è appena venuto in mente un altro sistema perfetto per punirlo.
“Uhm ecco, sì, in effetti. Pare sia diventata introvabile ultimamente”
“E infatti non la trovi neanche stasera, non c'è”
“Oh davvero? Fantastico, eheh, chissà perché me lo sentivo...” risponde nervosamente e quasi quasi mi dispiace fare quello che sto per fare. Ho detto quasi.
“Sei un po' sfortunato, Eddie”
“Già, me ne sono accorto. Va beh, magari provo a chiamarla alla tavola calda, non volevo romperle le scatole al lavoro, ma almeno lì la trovo per forza”
“Oh ma non è da Roxy”
“Ha il turno al Westlake di sabato? Ma poi a quest'ora?” Eddie suona sinceramente confuso e a me sembra di giocare come il gatto col topo.
“Eheh no, Eddie, non sta lavorando. Non ha giustificazioni, ci ha proprio bidonate e basta, la stronzetta”
“Ah! Capisco, e... ehm, dove-”
“E per un ragazzo poi!”
“Cosa?” credo di aver individuato il momento esatto in cui è scattato l'interruttore della gelosia.
“Le amiche non si piantano mai in asso, per nessun ragazzo al mondo, non credi?”
“Che ragazzo?”
“Ma sì, lo conosci! Il suo ex o giù di lì, quello che suona la batteria...”
“Dave?” il tono con cui pronuncia quel nome spaventa anche me: allarme rosso!
“Sì! Andavano a un concerto, se non sbaglio”
“Capito. Grazie, ti ripasso Stone, ok? Ciao”
“Ok, cia... ciao Ed?” mentre rispondo, un tonfo mi sfonda un timpano. Spero non abbia lanciato la cornetta in testa a Stone. Comunque voglio proprio vedere, se nemmeno adesso si smuovono le acque!
“Tesoro, scusami, esattamente, cos'hai detto al mio cantante? E' schizzato via come una furia...” la sua non è la voce di chi ha appena preso una botta da oggetto contundente, quindi mi tranquillizzo.
“Ma niente, voleva parlare con Angie, ma...”
“Fammi indovinare: non c'è”
“Esatto”
“Ti prego, personalmente non me ne può fregare di meno, ma fatelo parlare con Angie. Non mi dispiace quando è aggressivo sul palco, ma sta diventando intrattabile anche il resto del tempo...”
“Non è colpa nostra se non si trovano mai...” rispondo innocentemente. Non me la sento di condividere le mie macchinazioni diaboliche con Stone, anche se credo le apprezzerebbe.
“Va beh, sticazzi, si arrangiano. Torniamo a noi. Volevi sapere cosa indosso, giusto?”
“Ahah no. E tra l'altro è appena arrivata Meg con le pizze, ti devo lasciare” la mia amica entra finalmente in casa con i due cartoni fumanti e li appoggia sul tavolino, proprio davanti a me.
“CIAO STONE!” urla nella mia direzione “Ho interrotto qualcosa?” aggiunge sottovoce.
Dopo i convenevoli con Stone, riattacco il telefono e osservo in silenzio Meg che si leva la giacca e si butta sul divano accanto a me, apre i cartoni e stappa una birra.
“Che c'è? Perché hai quel sorriso stampato sulla faccia? Stone ti fa questo effetto eh?” mi domanda facendomi l'occhiolino.
“Ahah no, cara. In questo caso Stone non c'entra. Sono io ad aver esercitato un certo effetto. E prima che pensi a cose strane, no, non su di lui. Su qualcun altro”
“E su chi?”
“Credo di aver messo in moto un bel meccanismo, stavolta mi faccio i complimenti da sola” aggiungo dandomi delle auto-pacche sulla spalla.
“Quante ne hai bevute di quelle?” domanda sospettosa indicando la bottiglia che tengo nella mano destra.
“E' la prima e unica! Comunque lascia che ti spieghi perché sono un genio...”
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“Eccola! E' arrivata!” Grace finalmente si scolla dal davanzale e richiude la finestra.
“Era ora, almeno la finisci di far entrare il freddo. Qua già si gela di suo...” borbotto riavvolgendomi meglio la coperta attorno alle spalle.
“Tecnicamente non è il freddo che entra, ma il calore che esce, comunque...”
“Non serve che fai la Angie della situazione, sta arrivando l'originale” scherzo alzandomi dal divano.
“Menomale, quest'ansia mi sta uccidendo. Non vedo l'ora di risolvere questo casino” Grace cammina avanti e indietro per il soggiorno, come fa da qualche ora a questa parte, praticamente ininterrottamente.
“Va beh, dai, mica è colpa tua. Cioè, non solo. Anch'io potevo essere più chiara e dirti cos'era successo tra Eddie e Angie”
“Che c'entra? Mica eri tenuta a raccontarmi tutto, dopotutto sono cazzi di Angie. Sono io che non mi dovevo intromettere. Cosa cazzo mi è venuto in mente?”
“Avevi buone intenzioni, l'hai fatto a fin di bene”
“Certo, fare ingelosire Eddie per farlo uscire allo scoperto una volta per tutte... Peccato che si era già dichiarato alla grande e io gli sono andata a dire che la sua bella invece è uscita con un altro!”
“E mica un altro qualsiasi!” lo so, sto rigirando il coltello nella piaga, ma non posso fare a meno di prendere per il culo Gracie. E' così tenera nel suo sentirsi una merda.
“Il suo cazzo di ex! Ma quanto ci mette a salire?” la ragazza guarda l'orologio, come se stesse cronometrando la salita della nostra amica.
“Lo sai che non prende l'ascensore, dipende quanto fiato le è rimasto dopo il concerto”
“E se Eddie si è fatto un'altra per ripicca? O se torna con la sua ex?” Grace continua il suo soliloquio disperato, mentre il rumore della chiave nella toppa è il segnale del ritorno di Angie.
“Eccola, grazie a dio. Così risolviamo questa cosa e ti calmi, non ti si regge più” non faccio in tempo a finire la frase che Grace si è già lanciata verso l'ingresso senza aspettarmi.
“ANGIE HO FATTO UN CASINO!”
“Ciao anche a te Grace... che hai fatto? Meg si è spinta troppo in là con la ceretta?” Angie rivolge uno sguardo più che perplesso alla ragazza che le ha piazzato le mani sulle spalle, praticamente spingendola contro la porta appena chiusa.
“Ahahah no, niente di tutto questo”
“MAGARI, ANGIE, MAGARI!” ribadisce Grace urlandole in faccia.
“Stone di certo ne sarebbe felice” aggiungo io avvicinandomi.
“MEG, TI PREGO, NON E' IL MOMENTO”
“Si può sapere che vi prende? Cos'avete fumato? E soprattutto, perché non mi avete aspettata?”
“Vieni, Angie, ti spiego io, Grace non è capace di intendere e di volere in questo momento” metto un braccio attorno al collo di Angie e automaticamente trascino lei e l'altra in soggiorno e sul divano.
“Se va tutto a puttane è solo colpa mia. Ma non può andare a finire così, ti prometto che se c'è qualcosa ci parlo io con lui” Grace prende la mano di Angie, che la guarda sempre più stranita.
“Ma lui chi?”
“Eddie, e chi se no?” rivela ed è a quel punto che Angie ritira la mano dalla sua.
“Perché? Che è successo con Eddie?”
“E' successo che-” provo a iniziare a spiegare, ma vengo interrotta dall'ansia fatta persona.
“Adesso te lo diciamo, però devi stare calma. Qualsiasi cosa accada l'affronteremo assieme, ok?”
“Ok... Mi posso togliere il cappotto prima o...?”
“Oh ma certo! Certo, toglilo, mettiti a tuo agio! Mettiti comoda”
“Certo, Angie! Mettiti pure comoda, fai come se fossi a casa tua eheh” non riesco a trattenermi, anzi, cerco intenzionalmente di stemperare la tensione.
“Meg, non prendermi in giro, sto già abbastanza male così” Grace mette il broncio e Angie si leva cappotto e stivali sempre con diffidenza.
“Perché stai male? Si può sapere cos'hai fatto? E che c'entra Eddie?”
“Se state buone e zitte tutte e due un minuto, te lo spiego subito”
“Tutto qua?” Angie fa spallucce dopo aver ascoltato il dettagliato racconto della cazzata combinata da Grace.
“COME TUTTO QUA? NON CAPISCI? LUI PENSA CHE TU SIA USCITA CON DAVE!” l'autrice della cazzata scatta in piedi, stupita dall'imperturbabilità di Angie, che ovviamente fa la parte di quella a cui non frega niente.
“Beh è la verità, no?”
“Ma tu non ci sei uscita uscita...” ribatte Grace.
“Non fare finta di non capire, Angie. Lui avrà pensato fosse un appuntamento” la rimprovero io.
“Un vero appuntamento” aggiunge Grace.
“In piena regola”
“Non è che l'ha pensato lui, sono io che gliel'ho detto. Cioè, gliel'ho fatto capire, ma praticamente gliel'ho detto”
“E allora?” le alzate di spalle di Angie sono quasi più irritanti del senso di colpa di Grace.
“Come allora? Allora sarà incazzato nero!” sbotto cercando di scuoterla.
“Dovevi sentirlo, sembrava diventato di ghiaccio tutto di colpo. Mi ha fatto paura” annuisce Grace, in contrapposizione a Angie che invece fa di no con la testa.
“Figurati, sai cosa gliene frega”
“Angie, non serve che reciti, guarda che gliel'ho detto del bacio” spiego indicando Grace, che continua ad annuire a caso.
“Non avevo dubbi. E comunque ribadisco che non credo la cosa lo turbi più di tanto” Angie si alza col cappotto sottobraccio, afferra gli stivali con l'altra mano ed esce dalla sala come se niente fosse.
“No, infatti, sembrava solo uno pronto a uccidere il primo essere umano che gli capitasse a tiro!” Grace indossa i panni del sarcasmo, forse presi momentaneamente in prestito da Stone, per reagire alla finta indifferenza di Angie “Ma che fa, se ne va?” chiede poi rivolta a me.
“Lasciale mettere il pigiama, dopo le rompiamo ancora le palle”
Quando Angie riappare attraversando il soggiorno per andare in cucina, ci trova qui, esattamente dove e come ci ha lasciate: io su un divano e Grace sull'altro, a fissarla incredule.
“Che c'è?” domanda infastidita, col bicchierone d'acqua in mano, pronto per essere appoggiato sul suo comodino per la notte.
“Devi chiamare Eddie” Grace mi precede di un nanosecondo.
“Perché?”
“Perché devi spiegargli come stanno le cose” stavolta sono io la prima.
“Ci hai già pensato tu, no? Anzi, così mi hai risolto un bel problema, grazie Grace” Angie mima un brindisi verso la nostra amica.
“Col cazzo! Non mi puoi far vivere con questo senso di colpa, tu adesso lo chiami e gli dici la verità” la passività aggressiva (o aggressività passiva?) di Grace non mi dispiace affatto.
“E gli dici anche il resto” aggiungo io, tanto per essere chiari.
“Il resto? Che resto?”
“Beh, per esempio potresti dirgli cosa provi e cos'hai provato quando ti ha baciata descrivendolo con le stesse parole che hai usato con me”
“Tu sei scema”
“Uh! Le voglio sentire anch'io le parole!” Grace smette i panni dell'angosciata cronica per entrare in modalità gossippara.
“E allora spiegagli solo la storia di Dave e digli che il bacio è stato bello, ma sei in un momento difficile e non sai cosa vuoi e ci devi pensare”
“Io non devo pensare a un cazzo”
“Digli che ti manca e basta, no?” suggerisce ancora Gracie.
“Non mi manca”
“Angie, Cristo di un Dio!” mi alzo urlando così forte che quasi mi spavento da sola “Non me ne frega un cazzo di che gli dirai, digli quello che cazzo vuoi, ma tu ora lo chiami, punto. Chiamalo. E la finiamo qui”
“Ok... va bene... Ora lo chiamo! Non c'è bisogno di scaldarsi tanto” Angie finalmente cede, appoggia il bicchiere sul tavolino e prende il cordless che stava proprio lì accanto.
“Oh finalmente!” Grace batte le mani e mi strizza l'occhio.
“E metti in vivavoce”
“A che serve il vivavoce se gli lascio un messaggio in segreteria?” ribatte Angie componendo velocemente il numero a memoria.
“Ahahah seeeee come no!” rido e sfilo il telefono dalle mani della mia coinquilina che pensa di essere tanto furba.
“Che c'è?”
“C'è che sul mobiletto dell'ingresso trovi il numero dell'albergo dove sta Eddie, lo prendi e lo chiami lì, così ci parli” le spiego meglio, visto che fa la finta tonta.
“E metti in vivavoce!” Grace non sta nella pelle ed è ormai seduta sull'orlo del divano.
“Avevano il concerto stasera, secondo voi lo trovo in albergo?” domanda guardandoci entrambe con sufficienza.
“Certo” rispondo tranquilla.
“Solo in camera a soffrire per te” aggiunge Grace.
“E a prendere a pugni il muro”
“Su cui ha appeso una foto di Dave”
“E a ubriacarsi per dimenticare”
“Solo e ubriaco con le nocche doloranti”
“Sì ok, ho capito, avete reso l'idea” Angie allarga le braccia e si allontana verso l'ingresso, tornando con il fantomatico blocchetto.
“Dai chiama, su!” la incita Grace.
“Un attimo... però il vivavoce no”
“Il vivavoce sì” mi spiace, ma su questo non transigo.
“Uff...” Angie sbuffa e fa il numero, osservando più del dovuto il telefono prima di premere invio e far partire la chiamata “Tanto non sarà in camera... Ehm ehm... pronto? Eddie? Sì, ciao, sono io” gli occhi di Angie sono di puro terrore, quelli di Grace sono a forma di cuoricino. I miei, invece, sono fissi sul telefono appoggiato all'orecchio di Angie e individuano il tasto del vivavoce, che viene da me prontamente premuto mentre lei parla.
********************************************************************************************************************
Non aveva detto niente musicisti? Beh, anch'io sono un musicista, ma che c'entra? La legge deve essere uguale per tutti, no? Né io né lui, che cazzo. E comunque aveva detto che erano solo amici. Io pensavo fosse in imbarazzo per quanto accaduto, che non sapesse come comportarsi con me, cosa dirmi. Invece era solo che non gliene fregava un cazzo. E va beh, ci può stare. Non sempre si è ricambiati. Anzi, qualcuno, uno scrittore, non ricordo chi, diceva che l'unico vero amore è quello non corrisposto. Bella merda. Comunque, posso accettare di essere ignorato e scaricato, ma non puoi baciarmi e poi non cagarmi di striscio e uscire con un altro senza dirmi un cazzo. Cioè, lo puoi fare, insomma, puoi fare quello che vuoi, non mi devi nulla, non mi hai mai promesso nulla e, anche se lo avessi fatto, avresti ugualmente il diritto di ritrattare e sfancularmi come preferisci. Lo puoi fare, ma non posso fare a meno di essere deluso. Balle. Sono incazzato come una iena e se avessi per le mani quel Dave gli spaccherei la faccia. Anzi, se avessi per le mani chiunque gli spaccherei la faccia. Ecco perché ho pensato bene di prendere un taxi per tornare subito in albergo dopo lo show. Il concerto non è stato male, l'incazzatura è sempre un buon carburante da palco. Abbiamo tirato giù il posto e quella trentina di persone che ci hanno cagato hanno visto uno spettacolo che non dimenticheranno tanto facilmente. Angie invece ci ha messo poco più di un giorno per dimenticarmi. Io quanto ci metterò a scordarmi di lei? E delle sue labbra? E della maniera deliziosa in cui bacia? E dei piccoli scatti delle sue palpebre chiuse che ho sbirciato mentre ci baciavamo? E di come mi stringeva? Dio, ma ti senti?! Svegliati! Non ti ha più richiamato ed è uscita con un altro, non ti basta per capire che te la devi levare dalla testa?
Il trillo gracchiante del telefono mi fa sussultare sul letto. Sarà Jeff che vuole sapere se sono arrivato sano e salvo. Mi metto a sedere e sollevo la cornetta.
“Sì pronto”
“Pronto?” mi fa lei dopo essersi schiarita la voce.
Lei.
Cazzo.
“Angie. Sei tu.”
“Eddie? Sì, sono io” lo so che sei tu, non era una cazzo di domanda.
“Non ci posso credere, allora esisti, cominciavo a pensare fossi solo un'entità astratta”
“Eheh sì, scusami, è che sono stata un po' incasinata, tra il viaggio e il resto”
“Sì, mi hanno detto dei tuoi impegni” rispondo freddamente, o meglio, cerco di essere freddo, ma probabilmente risulto soltanto inacidito.
“Insomma, quando potevo chiamarti pensavo non fosse il momento adatto e quando arrivava il momento giusto, non avevo mai tempo o ero troppo stanca. Sono imperdonabile”
“Fa niente” se devi chiamarmi per dirmi che ti sei messa con un altro, puoi anche evitare del tutto. Sicuramente mi sta chiamando per quello. Grace deve averle detto della nostra conversazione e lei ora si è sentita in dovere di chiarire le cose. Ma non c'è niente da chiarire, mi sembra tutto piuttosto limpido.
“Scusami”
“Ho detto che non fa niente!” ribadisco forse con troppa veemenza, visto che Angie non parla più per lunghissimi secondi.
“Grace mi ha detto che hai chiamato anche stasera e mi sono decisa. Adesso o mai più. Non pensavo di trovarti in albergo a quest'ora”
“Infatti sei impegnata anche adesso, mi pare”
“P-perché?”
“Il vivavoce”
“Ah! No, è che sto sistemando un po' la mia camera, mi sto preparando per andare a letto. Come... come va? Com'è andato il concerto?” in un'altra situazione l'idea di lei in un letto mi avrebbe fatto un effetto totalmente diverso.
“Bene”
“Bene nel senso che tu stai bene o che il concerto è andato bene?”
“Tutt'e due” sto una meraviglia.
“Bene!”
“Bene, già”
Altro silenzio.
“E'... è per caso un brutto momento?”
“No. Perché?” è un momento bellissimo, il più bello della mia vita.
“Boh, così... sei di poche parole”
“L'hai scoperto adesso? Eri un po' distratta a quanto pare” d'altronde perché avresti dovuto prestarmi attenzione se non ti interesso neanche un po'?
“No, ero molto attenta invece. E comunque non è tanto il numero di parole, quanto come le dici” insomma, vuole proprio sentirmi dire che sono geloso e che mi ha spezzato il cuore. Non possiamo limitarci a fare finta di niente, come ha fatto lei per quasi tre giorni?
“Perché, come le dico?”
“Non lo so... sei strano... forse sei stanco”
“Sì, può essere, i concerti sfiancano, una volta che ti scende l'adrenalina crolli” ma io l'adrenalina ce l'ho ancora a mille, potrei prendere e tornare a Sacramento a piedi e poi tornare qui e sarei ancora carico. Potrei arrivare fino a Seattle e prendere a calci in culo Grohl, sempre con gli stessi piedi.
“Eheh è vero. Che poi non è tanto diverso da quando il concerto lo guardi. Stasera ne ho visto uno e sono praticamente ko” ed eccola che cerca di portarmi sull'argomento prendendola larghissima.
“Ah sì, sei andata a un concerto?” decido di andarle dietro, dopotutto via il dente via il dolore, no? Prima dice quello che mi vuole dire e prima chiudiamo questa assurda telefonata. Però mi mancava sentire la sua voce...
“Sì! Mi sono divertita un sacco, ma me ne ricorderò la prossima volta che qualcuno mi proporrà di pogare” dopotutto non è mica colpa sua se non le piaccio. Però non posso evitare di farmi salire il sangue al cervello pensandola nel moshpit insieme a quello stronzo.
“Che gruppo sei andata a vedere?” cambiamo discorso, che è meglio.
“Una band tutta al femminile, sono fortissime! Tra l'altro sono di San Diego, sicuro che le conosci. Si chiamano L7”
“Certo che le conosco, sono vecchie amiche! Ci ho suonato anche assieme con la mia vecchia band” io sono in California e loro sono a Seattle, ironia della sorte.
“Lo so, me l'ha detto la bassista”
“Hai conosciuto Jennifer? Aspetta, tu che vai a socializzare con una band? Dovevi essere proprio in buona stasera” la parentesi sulle mie vecchie conoscenze non mi fa dimenticare che si è messa con un altro.
“Diciamo che sono stata obbligata, praticamente era il motivo stesso per cui sono uscita”
“Obbligata?”
“Sì, Dave è venuto a pregarmi in ginocchio alla tavola calda” e me lo dici pure? Come se non mi fosse bastata la scena della pseudo-serenata dell'altra volta...
“E non gli hai saputo dire di no...”
“Mi ha incastrata! Praticamente lui e Jennifer si stanno frequentando, anche se non ufficialmente, insomma, sono usciti qualche volta. Lei è impegnata con la band e non si sta facendo sentire e lui non vuole starle addosso, però allo stesso tempo vuole vederla di più. Quando ha saputo che avrebbero suonato all'Off Ramp, ha pensato che doveva assolutamente andare al concerto, ma se si fosse presentato da solo avrebbe fatto la figura del tipo assillante, almeno, così la pensava lui. E voleva evitarsi l'umiliazione di non essere cagato, nel caso lei si fosse mostrata poco interessata, perché lui non aveva idea di cosa pensasse lei in quel momento, dato che non si sentivano più come prima. Insomma, morale della favola: ha chiesto a un po' di gente di accompagnarlo per non dare nell'occhio” Angie parla a raffica e io non ci sto capendo niente, o meglio, ho capito quello che dovevo capire, ma ho quasi paura a chiederle ulteriori spiegazioni che potrebbero farmi incazzare di nuovo.
“Dave e Jennifer?”
“Sì, si frequentano. E secondo me sono una bella coppia”
“Ed è andato al concerto con un po' di gente, tra cui tu...”
“Beh, in realtà Kurt l'ha paccato perché doveva uscire con una ragazza. Chi se lo piglia uno così insopportabile non ne ho idea, ma tant'è. Krist è fuori città. Calcola che non conosce ancora molte persone qui, perciò restavamo io e il suo coinquilino. Mi sono portata dietro anche Brian della tavola calda per fare numero. Se avessi saputo che quel coglione poga coi gomiti alti non lo avrei invitato!”
“Quindi non eravate da soli?”
“No, fortunatamente Brian ha avuto la sfiga di andare a pestare i piedi al tipo sbagliato, che gli ha fatto passare la voglia...”
“No, intendo tu e Dave. Io... io pensavo... cazzo, mi sento un perfetto idiota, scusami” perché lo sono, sono un idiota, un coglione.
“Io e Dave?”
“Pensavo fossi uscita con lui. Pensavo stessi con lui. Di nuovo” non so come ma mi ritrovo in piedi accanto al letto.
“Ahahahah ma figurati!”
“Ma che ne so, Grace ha detto-”
“Grace ha tratto delle sue conclusioni sbagliate. Oppure hai capito male”
“Ma no, sono io che ho capito male, non ho capito proprio un cazzo. Non capisco mai un cazzo, specialmente quando si tratta di te, Angie” sono ancora incazzato? Sono felice? Sono confuso? Boh, non lo so nemmeno io.
“Che... che vuoi dire?”
“Voglio dire... Insomma, non ti sei fatta più sentire dopo che... E poi Grace mi dice che sei uscita con quello... Ho pensato che non ne volessi più sapere, ecco”
“Che non ne volessi più sapere di cosa?”
“Di me” di chi se no?
“Ahahah e perché?” ma perché è così difficile parlare con questa ragazza?
“Boh non lo so... Magari per quello che è successo l'altra mattina, prima che partissi...”
“Eddie... non ti preoccupare. Non è successo niente, stai tranquillo, ok?”
Niente? Come niente? Che cazzo dici? Meglio risedersi sul letto.
“Beh, proprio niente non direi...”
“Va beh, facciamo finta che non sia successo niente, no?”
Ma col cazzo!
“Non mi sembra fattibile, Angie”
“E allora facciamo che è successo, ma che ce lo dimentichiamo, ok?” continua nervosa, ostentando determinazione.
“Perché, tu riesci a dimenticarlo? Io non penso ad altro da quando sei andata via” le confesso e mi pare di sentire uno strano rumore subito dopo, come un gemito, un miagolio strozzato.
“Non... non lo so, Eddie”
“Io so di aver sbagliato, non me lo perdonerò mai”
“Non è grave, sei tu che la stai ingigantendo. Ti ripeto che per me non è successo niente”
“L'altra mattina, alla stazione dei pullman, non avrei mai dovuto baciarti”
“Appunto”
“Avrei dovuto farlo molto prima”
“Eddie non... eh?”
“In tre giorni avrei potuto baciarti mille volte e non l'ho fatto perché sono un cagasotto. Ma anche prima, ne ho avute di occasioni. Dovevo baciarti quando eravamo sullo Space Needle, con quel panorama coi controcazzi. O sul tetto di Pike Place. O mentre ti specchiavi provando quel cappello rosso e non mi guardavi ed eri così bella. Oppure sul portico di Crowe a Capodanno, quando mi raccontavi di Schopenhauer, dei ricci e di Woodstock e sapevi di arancia e sarei rimasto ad ascoltarti per ore”
“Anche perché eri fatto” commenta lei e se s'illude di spezzare il discorso si sbaglia di grosso.
“No, in quel momento non ancora. Comunque avrei potuto anche darti un bacio assieme alla cioccolata, quella volta che sei scesa al mini market in pigiama per comprare gli assorbenti e ti vergognavi. O quando mi hai sorpreso da solo alla galleria e mi hai portato da mangiare, mentre io mi sarei accontentato di divorarti di baci. Per non parlare di quando ho dormito da te e mi sono svegliato tra le tue braccia e invece di svegliarti con un bacio, come si addice alle principesse, ti ho preso per una spalla e ti ho scrollato un po'. Che coglione!”
“Eddie non... Forse non dovremmo parlarne al telefono, cioè...”
“Lo so, lo so, è per questo che dico che ho sbagliato. Perché se lo avessi fatto prima avremmo avuto tempo per parlarne, invece ora dobbiamo aspettare finché non torno a Seattle e io non ce la faccio perché vorrei farlo ora. Ti vorrei qui, ora. Anche senza parlare”
“Io... Io non so cosa dire, Eddie”
“Non dire niente, ti ho detto che va bene anche senza parlare, no?”
“Eheh stiamo zitti al telefono?”
“Sì. Lo sai che sono un tipo di poche parole”
“Lo so bene”
E che voglio stare zitto al telefono solo con te e con nessun altra? Sai anche questo?
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verdune2021 · 3 years
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El director de esta nueva versión es Denis Villeneuve, que después de unos inicios alejado del fantástico (los dramas independientes 'Politénico' e Incendios', el thriller 'Prisioneros' y la aclamada 'Sicario') se especializó en adaptaciones "imposibles". Visualizó la casi abstracta 'El hombre duplicado' de Saramago en 'Enemy', tradujo a imágenes la muy literaria 'La historia de tu vida' de Ted Chiang en 'The Arrival' y se atrevió con una secuela de un mito absoluto del cine de ciencia-ficción, 'Blade Runner 2049'
Reseña: Dune Película Completa en español a toda velocidad El guión ha sido escrito por Villeneuve en compañía de Jon Spaihts y Eric Roth. Spaihts llamó la atención de Hollywood con el éxito de invasiones alienígenas 'La hora más oscura', y desde ahí ha participado en películas de género como 'Prometheus' (en una de sus múltiples reescrituras), 'Passengers' y 'Doctor Strange'. Roth es uno de los guionistas más prestigiosos de la industria, y tiene en su haber éxitos como 'Forrest Gump' (por el que ganó un Oscar), 'Ali', 'Munich', 'El curioso caso de Benjamin Button' y, recientemente, el remake de 'Ha nacido una estrella'.
Pareciera que Dune tiene un camino bastante pecaminoso en sus años de historia. Desde sus primeros años como novela de ciencia ficción, en donde su autor Frank Herbert batalló para ver su obra publicada, sus lamentables adaptaciones cinematográficas y bastante modestas versiones televisivas, hasta llegar a una actualidad en donde los atrasos en Hollywood debido a la Covid-19, parecen no darle tregua.
Para ponernos en contexto, si eres de los despistados que nos sabe de lo que hablamos, Dune es una de las obras de ciencia ficción más importantes de todos los tiempos. No hablamos de una novela fallida ni mucho menos, hablamos de la poca fortuna que la obra maestra de Frank Herbert ha encontrado para enaltecer más su nombre. Una obra que se compara (tranquilos la comparación no la hicimos nosotros) dentro de la literatura a su similar en fantasía épica, El señor de los anillos, o con la mísmisima Star Wars en el género de ciencia ficción
Ver Película Completas Dune de SINOPSIS Un futuro lejano, en el que las familias de nobles se disputan el dominio del árido planeta Arrakis, también conocido como Dune por su geografía compuesta por desiertos de dunas. Arrakis es el único lugar donde se encuentra 'la especia', la sustancia más codiciada y valiosa del universo que producen gigantescos gusanos de arena. Debido a su rareza, y a su arriesgada extracción, quien controla la producción de la especia, controla el destino no sólo del Imperio, sino de toda la humanidad. El Duque Leto Atreides (Oscar Isaac) aceptará la administración de este peligroso planeta y será enviado a Arrakis junto con Lady Jessica (Rebecca Ferguson) y su hijo Paul (Timothée Chalamet). Será entonces cuando la familia Atreides corra un gran riesgo por estar en el punto de mira de fuerzas malvadas como las de su enemigo el Barón Vladimir Harkonnen (Stellan Skarsgård).
Nueva adaptación cinematográfica del clásico de la ciencia-ficción Dune (1965) de Frank Herbert, que dirige el cineasta nominado al Oscar Denis Villeneuve.
Ver Película Completas Dune de DETALLES 17 de septiembre de 2021 en cines / 2h 36min / Ciencia ficción, Drama Dirigida por Denis Villeneuve Guion Jon Spaihts, Denis Villeneuve Reparto Timothée Chalamet, Rebecca Ferguson, Oscar Isaac
Dune de la historia original En esa búsqueda, Chris Pratt interpreta a Dan Forester, un militar retirado que, como un clásico del cine bélico, no se halla más allá de la línea de fuego. Mckay y su guionista, Zach Dean (24 horas para vivir, 2017) no descubren nada nuevo en ese tópico, pero lo representan a través del recurso de los viajes en el tiempo de forma refinada.
Dune sigue el paso de producciones como Al filo del mañana (Doug Liman, 2014) sin abusar del recurso de los bucles temporales. La película de Chris McKay es mucho más estable en relación con los saltos de tiempo, algo que favorece la experiencia: el espectador podrá quedar aturdido por las explosiones y las detonaciones. Pero no por los saltos temporales de la película.
Dune: ¿Qué dicen los críticos? «En la línea solipsista del Christopher Nolan de Dunkerque (2017) o del Zack Snyder de Watchmen (2009), pero cada uno, claro, fiel a su estilo único e intransferible. Hay muy pocos directores capaces de hacerse cargo de un proyecto de presupuesto desorbitado y cargado de estrellas de primer nivel -Dune parece un all-stars: Timothée Chalamet, Zendaya, Rebecca Ferguson, Oscar Isaac, Jason Momoa, Dave Bautista, Stellan Skarsgård, Javier Bardem, Josh Brolin, Charlotte Rampling, etc- y tener la valentía de hacer con él una película tan tremendamente personal, ajena a cualquier moda imperante y que, con ello, siga resultando un espectáculo inabarcable de primer nivel» «Entiendo que es una decisión lógica en la continua fidelidad al texto original, pero no por eso se me deja de hacer raro. ¿Qué pensará la gente cuando la vea? ¿La amarán? ¿La odiarán? Dune va a polarizar, eso está claro. Pero seas de los primeros o de los segundos, no dudes ni por un momento que Villeneuve ha hecho la película que quería pesara a quien pesara y eso es algo que siempre yo respeto»
Dune, adaptación de la novela de Frank Herbert que ya llevó al cine David Lynch en 1984, narra la historia de la familia Atreides y su camino hacia Arrakis. El duque Leto tiene que supervisar la extracción de una codiciada droga y eso implica numerosas amenazas. Entre sus enemigos se encontrará el pueblo indígena Fremen, que habita el planeta que quieren explotar, y los malvados Harkonnen. Al mismo tiempo, las condiciones del nuevo territorio no tiene nada que ver con su planeta de origen. Provienen de un sitio montañoso y húmedo y han ido a parar a un desierto.
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