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#etica sanitaria
tremaghi · 3 months
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Il connubio tra medicina ed arte, la bellezza che salverà il mondo
Quante volte ho sentito apostrofare un ospedale come un brutto posto, lo so, è un luogo comune, tutti preferirebbero starne alla larga il più possibile. La mia filosofia di vita mi ha insegnato che non esistono luoghi brutti, tutti, anche quelli più tristi, hanno un perché e bisognerebbe imparare a guardarli con altri occhi e tanto meno un ospedale può essere considerato brutto, dove sempre molte…
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furrycollectorsoul · 1 year
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Il corpo è Mio e lo gestisco come voglio Io.
Il corpo d'una persona appartiene a quella persona soltanto, che ha il pieno diritto di gestirlo come meglio pensa; ciò decade soltanto quando vi siano problematiche di salute pubblica. La nostra libertà termina quando i terzi (già nati) non incorrono in danni, attraverso il nostro comportamento.
Ciò che si forma all'interno del corpo di una donna è parte integrante del corpo di quella donna, pertanto le appartiene: solo lei, quella donna, ha diritto a decidere cosa farne. I terzi non hanno alcun diritto di intromettersi sulla gestione del Suo corpo.
I Diritti Civili non obbligano alcuno ad aderirvi, solo a rispettare le altrui scelte: in questo si differenziano rispetto alla moralità repressiva imposta ai credenti di religioni moleste, che opprimono le persone invece di favorirne la felicità.
L'aborto rientra nel diritto inalienabile di una persona ad autodeterminarsi; non è una ideologia, ma il riconoscimento oggettivo che il corpo di una donna appartiene solo a quella donna. Qualsiasi tentativo liberticida contro la gestione autonoma del proprio utero va considerato come reato: è uno stupro.
Chiunque, in veste religiosa o meno, pretenda perentoriamente di gestire il corpo altrui come se fosse il proprio, va trattato per quello che è oggettivamente: uno psicopatico e gentilmente invitato a sottoporsi a trattamento sanitario, di cui ha, senza alcun dubbio, urgente necessità.
Rispettare le donne non è un ideale politico, appartenente a precise aree, ma segno di Civiltà - è la Civiltà che contraddistingue coloro che hanno messo da parte e superato disvalori religiosi, maleducazione religiosa, moralità, pregiudizi, per comportarsi con Etica.
Il fatto che la vita di molti organismi viventi, tra cui la nostra, si sia sviluppata ed evoluta, a partire da miliardi di anni fa, non significa in alcun modo che una donna debba sentirsi obbligata a partorire: una donna è una Persona, non una 'incubatrice di figli'. Coloro che hanno una visione strumentale della donna appartengono ad aree religiose - e la religione non ha nulla a che vedere con la Verità e il rispetto per le persone.
Autodeterminarsi è un diritto inalienabile di ogni individuo: un credente ha diritto a vivere la propria 'fede', anche come martire di una iniqua sofferenza, ma non di imporre a terzi il suo 'credo'.
Esistono milioni di bambini nati in Paesi poveri, la cui speranza di vita è molto bassa; ci sono milioni di bambini oggetto di abusi, di violenza, di schiavitù d'ogni sorta: non è logico occuparsi di un 'grumo di cellule' incoscienti ignorando i diritti di chi è già nato, è minore, è cosciente e ha bisogno di protezione. Coloro che si battono per la Felicità dei bambini, si occupano di bambini, cioè di Persone nate.
Un ovulo fecondato non è una persona: perché lo diventi, deve affrontare una gravidanza, cioè un periodo di formazione, durante il quale non esiste certezza alcuna che il processo vada a buon fine. Per tali motivi scientifici, definiamo persone solo coloro che sono già nate.
Chi pensa che l'aborto sia omicidio, non abortisca o intervenga sul proprio corpo con una vasectomia. Gli altri, con il loro corpo - che è solo il loro! - fanno ciò che meglio pensano. Si può essere pro-vita, ma non con gli uteri degli altri.
La decisione di una donna di abortire deve essere rispettata, indipendentemente dalle opinioni personali di chi osserva un fenomeno, come l'aborto, che riguarda solo la donna coinvolta, non i terzi.
È importante rispettare le decisioni delle donne sul proprio corpo, non giudicarle, nonché promuovere un dialogo rispettoso, un ambiente inclusivo, anche per garantire che le donne abbiano accesso a opzioni di assistenza sanitaria sicure, sostegno psicologico, quando vogliono abortire.
L'aborto non è omicidio, ma interruzione di gravidanza: ogni 'opinione' volta a colpevolizzare le donne relativamente alle scelte fatte sul loro corpo, sul loro diritto ad autodeterminarsi, si configura come molestia - e come tale va denunciata alle Autorità di Polizia.
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stringlore · 1 year
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Il corpo è mio e lo gestisco come voglio io.
Il corpo d'una persona appartiene a quella persona soltanto, che ha il pieno diritto di gestirlo come meglio pensa; ciò decade soltanto quando vi siano problematiche di salute pubblica. La nostra libertà termina quando i terzi (già nati) non incorrono in danni, attraverso il nostro comportamento.
Ciò che si forma all'interno del corpo di una donna è parte integrante del corpo di quella donna, pertanto le appartiene: solo lei, quella donna, ha diritto a decidere cosa farne. I terzi non hanno alcun diritto di intromettersi sulla gestione del Suo corpo.
I Diritti Civili non obbligano alcuno ad aderirvi, solo a rispettare le altrui scelte: in questo si differenziano rispetto alla moralità repressiva imposta ai credenti di religioni moleste, che opprimono le persone invece di favorirne la felicità.
L'aborto rientra nel diritto inalienabile di una persona ad autodeterminarsi; non è una ideologia, ma il riconoscimento oggettivo che il corpo di una donna appartiene solo a quella donna. Qualsiasi tentativo liberticida contro la gestione autonoma del proprio utero va considerato come reato: è uno stupro.
Chiunque, in veste religiosa o meno, pretenda perentoriamente di gestire il corpo altrui come se fosse il proprio, va trattato per quello che è oggettivamente: uno psicopatico e gentilmente invitato a sottoporsi a trattamento sanitario, di cui ha, senza alcun dubbio, urgente necessità.
Rispettare le donne non è un ideale politico, appartenente a precise aree, ma segno di Civiltà - è la Civiltà che contraddistingue coloro che hanno messo da parte e superato disvalori religiosi, maleducazione religiosa, moralità, pregiudizi, per comportarsi con Etica.
Il fatto che la vita di molti organismi viventi, tra cui la nostra, si sia sviluppata ed evoluta, a partire da miliardi di anni fa, non significa in alcun modo che una donna debba sentirsi obbligata a partorire: una donna è una Persona, non una 'incubatrice di figli'. Coloro che hanno una visione strumentale della donna appartengono ad aree religiose - e la religione non ha nulla a che vedere con la Verità e il rispetto per le persone.
Autodeterminarsi è un diritto inalienabile di ogni individuo: un credente ha diritto a vivere la propria 'fede', anche come martire di una iniqua sofferenza, ma non di imporre a terzi il suo 'credo'.
Esistono milioni di bambini nati in Paesi poveri, la cui speranza di vita è molto bassa; ci sono milioni di bambini oggetto di abusi, di violenza, di schiavitù d'ogni sorta: non è logico occuparsi di un 'grumo di cellule' incoscienti ignorando i diritti di chi è già nato, è minore, è cosciente e ha bisogno di protezione. Coloro che si battono per la Felicità dei bambini, si occupano di bambini, cioè di Persone nate.
Un ovulo fecondato non è una persona: perché lo diventi, deve affrontare una gravidanza, cioè un periodo di formazione, durante il quale non esiste certezza alcuna che il processo vada a buon fine. Per tali motivi scientifici, definiamo persone solo coloro che sono già nate.
Chi pensa che l'aborto sia omicidio, non abortisca o intervenga sul proprio corpo con una vasectomia. Gli altri, con il loro corpo - che è solo il loro! - fanno ciò che meglio pensano. Si può essere pro-vita, ma non con gli uteri degli altri.
La decisione di una donna di abortire deve essere rispettata, indipendentemente dalle opinioni personali di chi osserva un fenomeno, come l'aborto, che riguarda solo la donna coinvolta, non i terzi.
È importante rispettare le decisioni delle donne sul proprio corpo, non giudicarle, nonché promuovere un dialogo rispettoso, un ambiente inclusivo, anche per garantire che le donne abbiano accesso a opzioni di assistenza sanitaria sicure, sostegno psicologico, quando vogliono abortire.
L'aborto non è omicidio, ma interruzione di gravidanza: ogni 'opinione' volta a colpevolizzare le donne relativamente alle scelte fatte sul loro corpo, sul loro diritto ad autodeterminarsi, si configura come molestia - e come tale va denunciata alle Autorità di Polizia.
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duca-66 · 2 years
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È morto Fabio Ridolfi, un uomo di 46 anni da 18 immobilizzato a causa di una patologia irreversibile, una tetraparesi. Nonostante avesse i requisiti per accedere al suicidio assistito, l'azienda sanitaria della Regione Marche ha sempre posto dei veti. Per questo Fabio aveva scelto la morte con la sedazione profonda, cioè interruzione della nutrizione e idratazione artificiali. Aldilà di ogni considerazione morale, etica o religiosa di ciascuno di noi, ritengo vergognoso, scandaloso, oltre che ipocrita, l'immobilismo di tutta una classe politica, su un tema delicato come quello dell'eutanasia legale. L' Italia è uno stato LAICO, e proprio per questa sua laicità dovrebbe pronunciarsi in maniera chiara ed inequivocabile su un tema così delicato, importante ma anche divisivo.
“Bene visse colui che poté morire come volle.”
Publilio Siro
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queerographies · 5 months
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[Che mondo è mai questo?][Judith Butler]
È uno spaesamento collettivo senza precedenti, quello che stiamo vivendo. Come possiamo ripensare le relazioni fra di noi e con il pianeta? E dove ricercare il senso di un mondo comune?
È uno spaesamento collettivo senza precedenti, quello che stiamo vivendo. Crisi sanitaria, emergenza ambientale e diseguaglianze crescenti sono i volti di un mondo divenuto d’un tratto irriconoscibile, opaco. Un mondo poroso e interconnesso, dove la nostra etica egoistica si dimostra inadeguata e i nostri concetti politici disperatamente obsoleti. Come possiamo ripensare le relazioni fra di noi e…
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In un periodo di emergenza sanitaria, di pandemia globale, è da persone civili ottemperare a tutte le indicazioni mediche richieste.
I vaccini per il Covid hanno salvato moltissime persone da un inutile dolore e dalla morte chi era in condizioni di salute fragili.
Chi non ha voluto vaccinarsi per il Covid, ha mancato di responsabilità verso se stesso e gli altri - soprattutto nei confronti dei più fragili; e anche degli operatori sanitari stessi, faticosamente impegnati a soccorrere e curare tutti i tipi di malattie in ospedale.
Chi ha deciso di non vaccinarsi per il Covid, mancando pure della più elementare empatia verso chi, in condizioni di fragilità, avrebbe potuto anche morire se contagiato dal virus non depotenziato, non ha il diritto di chiedere alcun tipo di comprensione e compassione.
Il green pass è stato necessario per evitare che un virus dilagasse. 'Infame' è chi ha cercato ogni mezzo per evitare di comportarsi in modo responsabile verso chi è fragile di salute (in Italia molti, visto che oltre a tanti anziani ci sono anche persone immunodepressi).
Che i vaccini stiano portando alla morte di qualcuno è totalmente falso: è una propaganda diffusa da chi era contro il vaccino per il Covid e non si rassegna alle evidenze scientifiche: che restrizioni e vaccinazione a tappeto stanno funzionando bene.
La maggioranza delle persone non ha creduto e continua a non credere alle sortite di complottisti e novax, perché, nella quotidiana esperienza, vede come la scienza, la medicina, aiutino a vivere meglio rispetto alla superstizione, alla dietrologia e pure alla fede.
Una persona ordinaria può anche essere molto credente, però, nel momento in cui sta male, non va dal sacerdote a farsi curare, ma in ospedale; papa Francesco stesso va a farsi curare da medici, da scienziati, perché sa benissimo che la religione è solo spazzatura.
A differenza della religione, scienza e medicina sono avalutative: aiutano e offrono i loro servizi a tutti, indistintamente, senza remore e ideologie settarie. Se scienza e medicina perdessero questa Etica, i primi a risentirne sarebbero sciamani, religiosi e politici di destra.
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adritw · 1 year
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Il corpo è mio e lo gestisco come voglio io.
Il corpo d'una persona appartiene a quella persona soltanto, che ha il pieno diritto di gestirlo come meglio pensa; ciò decade soltanto quando vi siano problematiche di salute pubblica. La nostra libertà termina quando i terzi (già nati) non incorrono in danni, attraverso il nostro comportamento.
Ciò che si forma all'interno del corpo di una donna è parte integrante del corpo di quella donna, pertanto le appartiene: solo lei, quella donna, ha diritto a decidere cosa farne. I terzi non hanno alcun diritto di intromettersi sulla gestione del Suo corpo.
I Diritti Civili non obbligano alcuno ad aderirvi, solo a rispettare le altrui scelte: in questo si differenziano rispetto alla moralità repressiva imposta ai credenti di religioni moleste, che opprimono le persone invece di favorirne la felicità.
L'aborto rientra nel diritto inalienabile di una persona ad autodeterminarsi; non è una ideologia, ma il riconoscimento oggettivo che il corpo di una donna appartiene solo a quella donna. Qualsiasi tentativo liberticida contro la gestione autonoma del proprio utero va considerato come reato: è uno stupro.
Chiunque, in veste religiosa o meno, pretenda perentoriamente di gestire il corpo altrui come se fosse il proprio, va trattato per quello che è oggettivamente: uno psicopatico e gentilmente invitato a sottoporsi a trattamento sanitario, di cui ha, senza alcun dubbio, urgente necessità.
Rispettare le donne non è un ideale politico, appartenente a precise aree, ma segno di Civiltà - è la Civiltà che contraddistingue coloro che hanno messo da parte e superato disvalori religiosi, maleducazione religiosa, moralità, pregiudizi, per comportarsi con Etica.
Il fatto che la vita di molti organismi viventi, tra cui la nostra, si sia sviluppata ed evoluta, a partire da miliardi di anni fa, non significa in alcun modo che una donna debba sentirsi obbligata a partorire: una donna è una Persona, non una 'incubatrice di figli'. Coloro che hanno una visione strumentale della donna appartengono ad aree religiose - e la religione non ha nulla a che vedere con la Verità e il rispetto per le persone.
Autodeterminarsi è un diritto inalienabile di ogni individuo: un credente ha diritto a vivere la propria 'fede', anche come martire di una iniqua sofferenza, ma non di imporre a terzi il suo 'credo'.
Esistono milioni di bambini nati in Paesi poveri, la cui speranza di vita è molto bassa; ci sono milioni di bambini oggetto di abusi, di violenza, di schiavitù d'ogni sorta: non è logico occuparsi di un 'grumo di cellule' incoscienti ignorando i diritti di chi è già nato, è minore, è cosciente e ha bisogno di protezione. Coloro che si battono per la Felicità dei bambini, si occupano di bambini, cioè di Persone nate.
Un ovulo fecondato non è una persona: perché lo diventi, deve affrontare una gravidanza, cioè un periodo di formazione, durante il quale non esiste certezza alcuna che il processo vada a buon fine. Per tali motivi scientifici, definiamo persone solo coloro che sono già nate.
Chi pensa che l'aborto sia omicidio, non abortisca o intervenga sul proprio corpo con una vasectomia. Gli altri, con il loro corpo - che è solo il loro! - fanno ciò che meglio pensano. Si può essere pro-vita, ma non con gli uteri degli altri.
La decisione di una donna di abortire deve essere rispettata, indipendentemente dalle opinioni personali di chi osserva un fenomeno, come l'aborto, che riguarda solo la donna coinvolta, non i terzi.
È importante rispettare le decisioni delle donne sul proprio corpo, non giudicarle, nonché promuovere un dialogo rispettoso, un ambiente inclusivo, anche per garantire che le donne abbiano accesso a opzioni di assistenza sanitaria sicure, sostegno psicologico, quando vogliono abortire.
L'aborto non è omicidio, ma interruzione di gravidanza: ogni 'opinione' volta a colpevolizzare le donne relativamente alle scelte fatte sul loro corpo, sul loro diritto ad autodeterminarsi, si configura come molestia - e come tale va denunciata alle Autorità di Polizia.
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forsew · 1 year
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Il corpo è mio e lo gestisco come voglio io.
Il corpo d'una persona appartiene a quella persona soltanto, che ha il pieno diritto di gestirlo come meglio pensa; ciò decade soltanto quando vi siano problematiche di salute pubblica. La nostra libertà termina quando i terzi (già nati) non incorrono in danni, attraverso il nostro comportamento.
Ciò che si forma all'interno del corpo di una donna è parte integrante del corpo di quella donna, pertanto le appartiene: solo lei, quella donna, ha diritto a decidere cosa farne. I terzi non hanno alcun diritto di intromettersi sulla gestione del Suo corpo.
I Diritti Civili non obbligano alcuno ad aderirvi, solo a rispettare le altrui scelte: in questo si differenziano rispetto alla moralità repressiva imposta ai credenti di religioni moleste, che opprimono le persone invece di favorirne la felicità.
L'aborto rientra nel diritto inalienabile di una persona ad autodeterminarsi; non è una ideologia, ma il riconoscimento oggettivo che il corpo di una donna appartiene solo a quella donna. Qualsiasi tentativo liberticida contro la gestione autonoma del proprio utero va considerato come reato: è uno stupro.
Chiunque, in veste religiosa o meno, pretenda perentoriamente di gestire il corpo altrui come se fosse il proprio, va trattato per quello che è oggettivamente: uno psicopatico e gentilmente invitato a sottoporsi a trattamento sanitario, di cui ha, senza alcun dubbio, urgente necessità.
Rispettare le donne non è un ideale politico, appartenente a precise aree, ma segno di Civiltà - è la Civiltà che contraddistingue coloro che hanno messo da parte e superato disvalori religiosi, maleducazione religiosa, moralità, pregiudizi, per comportarsi con Etica.
Il fatto che la vita di molti organismi viventi, tra cui la nostra, si sia sviluppata ed evoluta, a partire da miliardi di anni fa, non significa in alcun modo che una donna debba sentirsi obbligata a partorire: una donna è una Persona, non una 'incubatrice di figli'. Coloro che hanno una visione strumentale della donna appartengono ad aree religiose - e la religione non ha nulla a che vedere con la Verità e il rispetto per le persone.
Autodeterminarsi è un diritto inalienabile di ogni individuo: un credente ha diritto a vivere la propria 'fede', anche come martire di una iniqua sofferenza, ma non di imporre a terzi il suo 'credo'.
Esistono milioni di bambini nati in Paesi poveri, la cui speranza di vita è molto bassa; ci sono milioni di bambini oggetto di abusi, di violenza, di schiavitù d'ogni sorta: non è logico occuparsi di un 'grumo di cellule' incoscienti ignorando i diritti di chi è già nato, è minore, è cosciente e ha bisogno di protezione. Coloro che si battono per la Felicità dei bambini, si occupano di bambini, cioè di Persone nate.
Un ovulo fecondato non è una persona: perché lo diventi, deve affrontare una gravidanza, cioè un periodo di formazione, durante il quale non esiste certezza alcuna che il processo vada a buon fine. Per tali motivi scientifici, definiamo persone solo coloro che sono già nate.
Chi pensa che l'aborto sia omicidio, non abortisca o intervenga sul proprio corpo con una vasectomia. Gli altri, con il loro corpo - che è solo il loro! - fanno ciò che meglio pensano. Si può essere pro-vita, ma non con gli uteri degli altri.
La decisione di una donna di abortire deve essere rispettata, indipendentemente dalle opinioni personali di chi osserva un fenomeno, come l'aborto, che riguarda solo la donna coinvolta, non i terzi.
È importante rispettare le decisioni delle donne sul proprio corpo, non giudicarle, nonché promuovere un dialogo rispettoso, un ambiente inclusivo, anche per garantire che le donne abbiano accesso a opzioni di assistenza sanitaria sicure, sostegno psicologico, quando vogliono abortire.
L'aborto non è omicidio, ma interruzione di gravidanza: ogni 'opinione' volta a colpevolizzare le donne relativamente alle scelte fatte sul loro corpo, sul loro diritto ad autodeterminarsi, si configura come molestia - e come tale va denunciata alle Autorità di Polizia.
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Artemis ha un guasto al motore
Pena di morte rinviata di qualche giorno, per la Luna e per l’intera umanità che morirebbe insieme a lei
Le agenzie spaziali come la NASA e l’ASI si permettono di decidere per l’intera umanità lanciando razzi verso la Luna o contro asteroidi per deviarne il corso Dicono di essere degli scienziati, ma la tecnologia non é scienza ma meccanica e non si può mettere la Luna nelle mani di meccanici Nel caso specifico della NASA, poi, più che di meccanica si parla proprio di balistica, niente di più lontano da ciò che comunemente intendiamo per scienza, cioé il sapere, cosa che presuppone attenta e rispettosa osservazione di ciò che é studiato e che è studiato per essere compreso e salvaguardato e protetto o aiutato Le agenzie spaziali invece vanno sulla Luna per avviare lo sfruttamento del litio che sarebbe come rubare il calcio dalle ossa di un neonato
Si parla tanto di virus, di emergenza sanitaria, di virus che hanno una capacità straordinaria di trasformazione e sopravvivenza, ma nessuno pensa mai che andando nello spazio astronauti e navicelle portano sulla Terra dei virus La scienza della balistica non si occupa di virologia e nemmeno di etica visto quanto poco gliene importa di andare a perforare comete pur sapendo che sono degli organismi vivi
Per la scienza della balistica la Luna é solo una sorta di enorme sasso morto galleggiante attorno alla Terra, forse un detrito cosmico catturato dalla forza di attrazione terrestre e levigato a forma rotonda dalla rotazione della Terra attorno al Sole
Fossero scienziati, quanto meno astronomi, geografi, capirebbero che la Luna é un organismo vivo ma in crescita e che é nata dalla Terra, messa in orbita con uno sforzo tale da finire col far collassare Asia e Europa l’una sull’altra, quindi un figlio nato e tenuto in vita con un sacrificio enorme per un pianeta così debole e malato come lo é la Terra E gli “scienziati” della NASA cosa fanno? Vanno sulla Luna per depredarla del suo nutrimento, per ucciderla e togliere alla Terra l’unico figlio che é mai stata in grado di far nascere 
La Luna non si tocca! Non é un sasso morto, é un organismo vivo e fragile perché ancora molto giovane e in formazione come un neonato Dovete smetterla di andare sulla Luna, dovete lasciarla in pace, dovete lasciarla crescere e dovete smetterla di indebolire la Terra bucando continuamente quello che chiamate la barriera del suono, perché quella barriera é la capacità che ha la Terra di tenere fuori i corpi estranei e di tenere legata a sé Luna, se continuate a bucarla la Terra non potrà crescere e non potrà avere altri figli
Vorrei che le agenzie spaziali e i privati che lanciano missili fossero sottoposti ad un controllo più rigido e che fosse chiesto a tutti noi, a tutta l’umanità di decidere se continuare a inviare razzi e esseri viventi nello spazio La conoscenza é indispensabile alla vita, sparare invece non lo é
Salviamo la Luna
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kon-igi · 2 years
Note
Che ne pensi di questa decisione di terza dose, di aver ridotto il greenpass da 9 a 6mesi, ora sarò in difficoltà con il lavoro, di chi lavora nei luoghi pubblici, pur di spendere soldi, tanti, in tamponi e ora sospesi se non vaccinati pur essendo categorie a rischio con il vaccino. Cosa pensano di chiederci, vaccino ogni mese?? Invece che potenziare le strutture sanitarie e migliorare la professionalità dei medici. Il mio medico di famiglia esce solo se pagato e se ha voglia, che schifo
Più che schifo io direi fastidio... ma temo che non ti piacerebbe sapere chi è a scatenarmi questo sentimento negativo.
O forse lo sai e pur conoscendo le mie posizioni in merito mi usi come puteum lamentationum o semplicemente come trampolino di lancio per una di quelle figure acrobatiche con cui alcune persone si disarticolano ogni osso pur di strappare un’illusione di possesso di ragione.
Comunque, visto che hai chiesto il mio parere ma tu hai fatto una wok da asian fusion di vari problemi, temo mi toccherà smembrare il tuo ask e risponderti punto per punto (una cosa che mi è invisa).
DIFFICOLTÀ COL LAVORO&SPENDERE SOLDI IN TAMPONI
Lo senti com’è tagliente il filo del rasoio sui cui io e te si sta camminando? Io ho tutti i piedi sanguinanti ma ho come l’impressione che alcune persone quel rasoio credono di averlo in mano e di poterci tagliare i coglioni a tutti quelli che non la pensano come loro. I concetti di Eleuterìa, Episteme, fiducia epistemica e di etica di reciprocità li ho già trattati e quindi ti invito a scorrere i miei post dell’ultimo mese così non finirò coll’assomigliare a quei vecchi che ti raccontano sempre le stesse cose come se fossero una novità. In sintesi, non puoi godere dei vantaggi della società (un insieme di individui accomunati lo stesso ambiente fisico e tecnologico e che formano un gruppo identificabile, unito da vincoli organizzativi, linguistici, religiosi, economici e da interessi comuni) e poi lamentarti quando ti viene chiesto di partecipare attivamente alla sua stabilità. Qualcuno potrebbe accusarti di individualismo a spese di altri.
CATEGORIE A RISCHIO PER IL VACCINO
Su questo punto mi sento di scendere dal rasoio e di impugnarlo ballando sulle note di Stuck in the Middle with You.
Le categorie a rischio non le decide Mammaindignata83 sul gruppo facebook No alla dittatura sanitaria! ma sono indicate CON PRECISIONE in ogni documento ufficiale redatto da decine di immunologi italiani che si rifanno all’esperienza di migliaia di immunologi sparsi per il mondo che hanno studiati milioni di persone vaccinate. Te ne agevolo un sunto:
Comirnaty (Pfizer-Biontech) e Spikevax (Moderna) - Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti 
Vaxzevria (Astrazeneca) - Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti e soggetti che hanno manifestato sindrome trombotica associata a trombocitopenia in seguito alla vaccinazione con Vaxzevria o chi ha manifestato episodi di sindrome da perdita capillare.
Janssen (J&J) - Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti e soggetti che in precedenza hanno manifestato episodi di sindrome da perdita capillare.
reazione allergica grave dopo una dose di vaccino o a qualsiasi componente del vaccino
Sindrome di Guillain-Barré a eziologia vaccinale
miocardite/pericardite dopo prima dose
Queste sono controindicazioni ASSOLUTE cioè condizioni per le quali non è possibile essere vaccinati con il tipo di vaccino che ha scatenato l’effetto avverso ma questo non significa che non possa essere scelto un’altro tipo di vaccino. In ogni caso il medico che fa questo tipo di dichiarazione di non vaccinabilità si assume la responsabilità della propria valutazione ed è giustamente soggetto a controlli.
Condizioni per le quali non è possibile richiedere il certificato di non-vaccinabilità:
Sono allergico alle arachidi, ai lupini e alle piume del Bucero Trombettiere del Botswana.
Ho cercato i sintomi su Google e sono affetto da *nome di malattia rarissima con tre casi accertati al mondo*
Sono allergico al mercurio (non c’è), all’alluminio (non c’è), alle uova (non ci sono), ai metalli pesanti (non ci sono), ai feti morti (non ci sono, in nessun vaccino).
Per il resto esistono condizioni particolari che costituiscono CONTROINDICAZIONI RELATIVE cioè situazioni che impongono la valutazione di uno specialista per individuare il vaccino adatto o particolari precauzioni durante la somministrazione (accesso venoso per eventuali farmaci di emergenza) ma in ogni caso MAI UN’ESENZIONE A PRESCINDERE E A TEMPO INDETERMINATO.
VACCINO OGNI MESE
Non ogni mese ma con un intervallo di tempo utile a contenere i contagi e variabile sulla base di valutazioni immunologiche in itinere. Non so se lo hai notato (o se ti ricordi quando lo scrivevo in tempi non sospetti) ma questo vaccino non ha la stessa efficacia di quello per il Morbillo e quindi adesso dobbiamo scoprire quanto la dose booster (la terza dose) faccia perdurare la memoria immunitaria e la sua valenza. Dopodiché verranno decise le eventuali dosi booster aggiuntive.
POTENZIARE LE STRUTTURE SANITARIE
Su questo ti potrei dare ragione, visto che ci sono 6 milioni di non vaccinati pronti a farsi intubare in terapia intensiva e dieci volte tanto di persone vaccinate ma che potrebbero comunque aver bisogno di cure mediche perché contagiate da una carica virale elevata per un altrui mancanza di vaccino.
Comunque, prima di incolpare Draghi a Sette Teste del libro dell’Apocalisse, voglio ricordarti che il Sistema Sanitario Nazionale è stato smembrato già da tempo ed è normale che quando ridimensioni il plusvalore del wellfare perché ti fa spendere senza alcun guadagno (apparente) quando arrivano le emergenze allora è tutto un ops, forse era meglio che.
MIGLIORARE LA PROFESSIONALITÀ DEI MEDICI
Qua è come sparare sulla Crocerossa, solo che la Crocerossa sei tu.
È succulenta e soddisfacente l’aneddotica sul medico di base che ti dà l’appuntamento dopo una settimana mentre tu stai morendo ma non dimentichiamo che se il medico di base andasse a casa a visitare tutti quelli che credono di morire, allora ci sarebbe bisogno di più Vasche Axolotl del Bene Tleilaxu per clonarne un esercito da asservire alle numerose persone con fisime da ricerca dei sintomi su Google.
Concludo dicendoti di vederla così...
Non vaccinarti è una tua possibilità di scelta (non un tuo diritto, perché a livello etico e sociale i diritti sono bilanciati dai doveri, quelli che tu stai ignorando) e per tua fortuna non esiste la Polizia Vaccinale che ti sfonda la porta di casa e ti siringa a forza, però il fatto che lentamente ti siano preclusi i contatti con il resto di quel mondo che non condivide la tua scelta è un modo con cui lo stato protegge anche te, isolandoti dalla possibilità di contrarre questo virus, a volte banale, a volte letale.
Pensa che umiliazione fare una diretta facebook di pentimento (o di negazione) da una terapia intensiva mentre ti si appanna il casco dell’ossigeno per il fiato corto da dispnea.
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corallorosso · 2 years
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Maurizio Pinto. Presidente del Movimento Imprese Italiane, indagato lo scorso dicembre per diffamazione, incitamento alla disobbedienza civile e minacce al corpo amministrativo dello Stato. No vax. No pass. Complottista. Teatrante (amava incatenarsi a Roma per frignare contro le decisioni del governo). Laureato verosimilmente alla Facoltà di Facebook. Ieri era in tivù, perché c’è gente che questi figuri li chiama pure in tivù. Davanti aveva una signora a cui il Covid ha falciato la famiglia, ma in buona sostanza se n’è fregato ed è partito con la solita litania del negazionista esaltato ed egoista. Faceva pure il fenomeno. La finta pandemia. Bassetti e Zangrillo virologi di regime. Le cure domiciliari. I morti che in realtà sono pochi. La dittatura sanitaria. Il siero magico. Stocazzo. Il grande reset. Il mainstream. Stocazzo. “Io studio”, “Io mi informo”, “Io sono preparato” (lo stesso intercalare degli attuali Cacciari e Freccero, e fossi in loro qualche domanda me la porrei). Il fascismo non esiste tra i no vax. La violenza è del governo. Non sono qui a fare l’agnello sacrificale. Non ci dicono la verità. No al vaccino. Sì a stocazzo. Eccetera. Uno così, in un mondo normale, sarebbe ovunque tranne che in tivù. E invece. Questa mancanza di etica, decoro e morale da parte della stragrande maggioranza (non tutta) dei no vax mi fa schifo. È uno sputo in faccia alle centinaia di migliaia di morti che ancora piangiamo. Siete senza pudore, senza ritegno, senza un briciolo di coscienza. Avete e avrete colpe eterne. Andrea Scanzi
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abr · 3 years
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(L)’ammissione finale, la confessione, la “pistola fumante” dell’inganno la fornisce lo Stato stesso. L’11 luglio del 2021, (...) in (una) nota, l’Avvocatura dello Stato afferma che (...) i numeri “classificano tra deceduti tutti coloro i quali avevano il virus al momento del decesso e non – come avvenuto da altri Paesi (…) – soltanto coloro i quali sono deceduti a causa del virus stesso”. (...) Una notizia (che) ribalta tutta la narrazione spaventosa del virus, smonta la legittimità e la logica di qualsiasi misura restrittiva e dell’obbligo strisciante di vaccinazione. Da marzo 2020, chiunque osi criticare la politica sanitaria e liberticida dei governi italiani viene accusato di complottismo e gli vengono gettate in faccia, come ricatto morale, le centinaia di migliaia di vittime. Ora, ciò che emerge avrebbe dovuto occupare le prime pagine e le aperture di tutti i telegiornali, ed invece nulla, il silenzio e la prosecuzione del terrore con lo spauracchio delle varianti del virus. D’altra parte, (...) in una mail del marzo 2020, Fauci affermava che il 99 per cento dei morti in Italia erano persone affette da altre gravi patologie (...). Anche in quel caso, silenzio pressoché assoluto dai media di regime. Nel frattempo (...) il presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron (...) ha annunciato (...) misure draconiane verso chi non si sottopone al rito salvifico: in Francia viene introdotto l’obbligo di vaccinazione per i sanitari e il divieto di accesso ai locali pubblici come bar e ristoranti, ai cittadini non vaccinati. Non solo, senza il vaccino non si potrà accedere ai trasporti pubblici: niente treno, autobus o aereo. Divieto anche per cinema e teatri. Il generale Figliuolo ha subito applaudito e si è detto favorevole all’introduzione di certe misure anche in Italia (...). Addirittura Fabio Ciciliano, membro del Comitato Tecnico Scientifico, si spinge oltre: “Bisogna offrire vantaggi a chi si vaccina o agli immunizzati, ormai c’è da ragionare in termini di premialità. Non basta sbarrare la strada a teatri o cinema. Occorre fare indagini sociologiche per ogni fascia di età per capire le preferenze”. Indagare (...) per colpirli dove fa più male. Qui non solo è stata fatta carta straccia della Costituzione “più bella del mondo” e dello stato di diritto, ma pure di qualsiasi tipo di etica e di convivenza civile. La dittatura sanitaria si presenta ormai a volto scoperto. (...).
Davide Rossi, via http://www.atlanticoquotidiano.it/quotidiano/numeri-covid-gonfiati-ecco-la-pistola-fumante-e-piace-la-stretta-di-macron-sui-non-vaccinati/
Di che vi lamentate, v’han lasciato in pace per gli Europei, no? Vi han detto che L’ITALIA RIPARTE. Seee come no: si riparte dal via, di marzo 2021.
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donaruz · 3 years
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L’acqua quotata in Borsa
Se il terremoto che ieri sera è entrato di prepotenza nei nostri pensieri non ha fatto danni e dunque l’abbiamo già archiviato tra le cose pazze di questo horribilis 2020, non così sarà per la notizia che giunge dalle Nazioni Unite. La notizia è che l’acqua, come una qualsiasi altra merce, verrà scambiata nel mercato dei “futures” della Borsa di Wall Street. Una merce come tutte le altre, con un valore e di conseguenza quando diventerà un bene scarso, con un suo prezzo. E ci sarà chi potrà comperarla e berla e chi no, condannandosi alla morte perché è evidente che senza acqua non c’è vita.
L’acqua è un bene essenziale per tutti gli esseri viventi e per la salute pubblica, è un bene pubblico da mettere a disposizione di tutti, e come tale non può essere trattato come un qualsiasi altro articolo commerciale, come fosse oro, petrolio o altra merce quotata in Borsa. Così hanno cominciato a dire, come in una litania, le associazioni per la difesa dell’acqua bene comune.
In Lomellina basta aprire il rubinetto e vedere il liquido blù sorgere e diffondersi senza paura e senza occhiate di scarsità. Non è così ovunque, perché questa risorsa fondamentale è già minacciata dall’incremento demografico, dal crescente consumo ed inquinamento dell’agricoltura su larga scala e della grande industria, in particolare quella mineraria, per di più a fronte di una emergenza climatica e sanitaria.
La cosa terribile, il vero terremoto che procurerà danni inestimabile alla nostra visione etica del mondo è che oggi a sua quotazione in Borsa come merce, apre alla speculazione dei grandi capitali e alla emarginazione di territori, popolazioni, piccoli agricoltori e piccole imprese. Un fatto vergognoso che rappresenta una vera propria minaccia ai diritti umani fondamentali. Un operazione speculativa che rischia di rendere vana nei fatti, la fondamentale risoluzione dell’Assemblea Generale dell’ONU del 2010 sul diritto universale all’acqua.
Insomma il mondo fa sempre più scintille. Va in direzione contraria ed ostinata rispetto a ciò che avrebbe senso fare. Il nemico è l’emergenza climatica, il nemico è l’accaparramento delle risorse, il nemico è il potere che genere ingiustizia e guerra. Ecco le uniche vere battaglie su cui fare fronte comune per ripristinare un pianeta che è di tutti e non può essere solo di chi ha i mezzi finanziari e tecnologici per appropriarsene.
Altrimenti, tra pochi lustri, ci saranno pochi eletti che vivranno con ogni agio in cittadelle ristrette ed armate sino a i denti e fuori la barbarie di chi si batte per sopravvivere. Insomma un mondo terribile degno di un film di fantascienza, il cui regista deve ad ogni costo essere messo in gattabuia. Prima che lo realizzi dal vero.
Adriano Arlenghi
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ilpianistasultetto · 4 years
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Giorni e giorni di rotture di cazzo da parte di Salvin-schettino perche' in un periodo così tragico per il Paese, il Parlamento Italiano era chiuso; chiuso mentre milioni di persone normali erano costrette ad uscire di casa e andare a lavoro. Gia' uno che ha il 90% di assenze e fa certe richieste qualche dubbio lo mette; gia' questo non giocava a suo favore. Oggi, 25-marzo-2020, il Parlamento viene convocato per comunicazioni del Presidente del Consiglio, Giuseppi Conte, sulla grave crisi sanitaria ed economica di questo Paese. E Salvin-Schettino? Assente, come al solito, come successo nel 90% delle sedute parlamentari da quando e' stato eletto. Ha lasciato la nave senza difendere i malati lombardi e i morti bergamaschi e bresciani. Un codardo senza etica e onore.. @ilpianistasultetto
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Censure & cretini
Censure & cretini
Non c’è niente da fare: alla lunga la mancanza di verità e di etica crea insostenibili aporie attraverso le quali si può chiaramente scorgere la tirannia mediatico sanitaria e la mistificazione insita nelle due narrazioni.  Qualche giorno fa il governatore della Florida, Ron DeSantis  ha organizzato una tavola rotonda per discutere i recenti risultati della ricerca relativa al Covid-19 e ha…
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tarditardi · 3 years
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Cortina Fashion Weekend 2020, un'edizione "responsabile" e dal risvolto benefico
Credere nel futuro: Cortina lo dimostra col suo solito charme! I colori dei Mondiali di sci alpino Cortina 2021 vestono la Regina delle Dolomiti. Vuole essere un forte segno di fiducia nel futuro e di coraggio, questo Fashion Weekend 2020.
Dal 4 all'8 dicembre, a Cortina va in scena la "moda", ma con un abito differente dal solito. La Regina delle Dolomiti, nota per il glamour dei suoi eventi, cambia abito e, come tutte le dive si adatta al momento e si rimbocca le maniche, proprio come i suoi abitanti.
La manifestazione, arrivata alla sua decima edizione e organizzata dall'Associazione Cortina For Us, è stata voluta e sostenuta da tutti i suoi soci: imprenditori, commercianti del territorio, albergatori e impiantisti desiderosi di mostrarsi attivi e predisposti al mutuo soccorso.
Ecco, quindi, che la sinergia instaurata negli anni con il Comune di Cortina e con Fondazione Cortina 2021, organizzatrice dei Mondiali di sci alpino in programma dal 7 al 21 febbraio, si è dimostrata fondamentale per questo complesso 2020. Il sostegno e la collaborazione tra le parti risultano, infatti, imprescindibili in un momento come quello che stiamo vivendo.
Si è deciso di confermare questo appuntamento, nonostante le difficoltà e le restrizioni causate dall'emergenza sanitaria, per raggiungere un grande obiettivo: aiutare in maniera concreta, sostenendo la Onlus bellunese Insieme si Può, nel suo progetto Povertà a casa nostra. Un supporto ad alcune famiglie del territorio, ormai alla soglia della povertà, nelle spese essenziali, come: i trasporti, le cure mediche, le bollette e la spesa alimentare.
"Etica e coscienza" sono, infatti, le parole chiave che hanno guidato l'ideazione di tutto l'evento. Sono state escluse dal programma tutte le occasioni che avrebbero potuto generare assembramento e la proposta finale rispetta e sostiene ogni direttiva presente nell'ultimo DPCM. Un progetto, quindi, di stampo digital quello di quest'anno, che "avrà luogo" soprattutto sui Social!
Molte le iniziative messe a punto da Cortina For Us, che verranno pubblicate e condivise agli inizi di dicembre con tutti i loro follower: video, interviste, giochi e tanti altri format che riusciranno a farci amare questa terra ancora di più, facendoci scoprire il suo legame con l'affascinante mondo della moda.
In loco, invece, durante il ponte dell'Immacolata, il paese si vestirà per celebrare le feste insieme ai residenti e ai fortunati turisti che ogni anno, in questo periodo, riempiono le seconde case e gli hotel della Valle. Installazioni di video mapping e diversi ledwall decoreranno Corso Italia, donandogli una luce natalizia con l'augurio di infondere speranza negli animi dei passanti.
Fondamentale il supporto ricevuto da Fondazione Cortina 2021, che ancora una volta crea sinergie con le realtà locali per il territorio stesso: gli allestimenti di questa edizione del Fashion Weekend infatti saranno curati dal Comitato Organizzatore dei Mondiali di sci alpino. Il blu, l'oro e il tricolore, insieme all'iconico fiocco di neve e allo scudetto, vestiranno il centro del paese per tutta la stagione invernale in arrivo.
Rehegoo Music, nota etichetta discografica inglese, sarà anche per questa edizione partner dell'evento, curando la regia musicale con un programma che animerà il centro cittadino fino alla fine delle feste natalizie. Anche quest'anno, durante il Fashion Weekend, Rehegoo Music premierà con una borsa di studio il vincitore del concorso "Miglior Compositore" istituito dal Conservatorio Cesare Pollini, di Padova.
Tra gli sponsor confermati UnipolSai, agenzia Zandonella, sempre al fianco dell'associazione Cortina For Us nella promozione del territorio ampezzano.
"Con Cortina Fashion Weekend si inaugura ufficialmente la stagione invernale di Cortina d'Ampezzo. È un appuntamento che riversa nel cuore di Cortina il glamour, la ricercatezza e l'eleganza esclusiva e che attrae ogni anno ospiti nazionali e internazionali di gran pregio. In questo anno, però, assume una dimensione particolare, che ha richiesto uno sforzo notevole per la realizzazione di un format senza precedenti. Vivremo un'edizione totalmente virtuale e multimediale, che ci garantirà il piacere di gustarne l'atmosfera in piena sicurezza e di continuare a trasmettere i valori del Made in Italy, di cui Cortina, da sempre, rappresenta un baluardo per i suoi più alti livelli di artigianato, di ricerca e di creatività." Giampietro Ghedina, Sindaco di Cortina
"Il Fashion Weekend di Cortina sta diventando ormai una bella "tradizione italiana". Già solo farlo, con tutte le condizionalità imposte dalla situazione che viviamo, è un segnale di fiducia e speranza che viene lanciato al territorio, ma anche al Paese e al mondo del turismo, un settore così gravemente colpito da questa pandemia. È in questo spirito che Fondazione Cortina 2021 sposa in particolare quest'anno il progetto, al fine di creare un clima positivo e di ottimismo verso i prossimi Mondiali che porteranno Cortina alla ribalta mondiale per 15 giorni e verso cui continuiamo a lavorare con tutte le forze". Valerio Giacobbi, Amministratore Delegato Fondazione Cortina 2021
"La spinta a portare avanti il Fashion Weekend ce l'hanno data tutti i soci e i rappresentanti delle nostre collaborazioni, che a gran voce hanno chiesto di tenere viva Cortina, preoccupati sicuramente dello scenario che potrebbe delinearsi a breve giro, con un mondiale di sci alle porte. Il desiderio comune è che tutto vada per il meglio, non solo per i singoli, ma per tutto il sistema Cortina". Franco Sovilla, Presidente di Cortina For Us
L'associazione Cortina For Us, attiva da oltre 6 anni, è composta da commercianti, imprenditori, artigiani e liberi professionisti del territorio, uniti nel desiderio di fare da collante fra le diverse realtà locali. I soci operativi, tutti volontari, si occupano da sempre di ideare, organizzare eventi che promuovano la Regina delle Dolomiti.
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