Tumgik
#greci
princessofmistake · 2 days
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D’un tratto, mi sentii come se qualcuno mi avesse preso l’anima a randellate. Per cercare di mantenere l’equilibrio, immaginai di essere uno dei personaggi di Fitzgerald – nevrastenico, smanioso, chiuso in sé stesso – per il quale l’infelicità in qualche modo acuisce la nobiltà. Ma quel pensiero non fu salvifico come speravo.
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Quali sono i tuoi limiti?
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Ho passato da gennaio a giugno a lavorare 12\14 h al giorno. Sono passato da 6 a 25 clienti, ho reclutato un team di 4 persone, ho dato delle iscrizioni che loro stessi hanno definito chiare, ma non volevano fare il lavoro. Ho proposto di aumentare la paga se ci fossero state delle prestazioni significative per i nostri clienti.Il risultato è stato da parte loro, fare il minimo indispensabile, e siamo passati da 25 clienti a 8, con inevitabili perdite ( e goodbye all’idea di aprire un'attività per un pò). 
Per mesi mi ero preparato a questa cosa, girando come un pazzo ogni sera per Trento. 7 giorni su 7, 25 chilometri, 200 m dislivello Soprattutto, il weekend prima avevo fatto 100 km con 1000 m di dislivello senza problemi. 
Non ero preparato quando sono partito, non avevo nemmeno prenotato la stanza.  Non avevo idea del percorso. Mesi alle spalle di preparazione, di studio per capire cosa avrei affrontato, 
Il piano era andare a vedere il luogo del ritrovamento di Otzi, a 3100 m slm sul ghiacciaio di Similaun. La valle dove è posto il Similaun e di fianco al passo dello Stelvio per intenderci.
Parto in treno da Trento direzione Bolzano, presa la ciclabile da lì arrivo easy a Merano, da qui c’è da seguire la ciclabile - la via Augusta- per il confine.
E ad un certo punto bisogna svoltare per la Val Senales, dove si trova il mio obiettivo, Verlag. 
Mi perdo, faccio 20 km di troppo e attraverso una galleria di 1km per poi vedere il mio telefono morire. Arrivo in un parcheggio dove non c’è nulla. Le mie scorte di cibo sono 1l di birra e 1 chilo di taralli. Mentre consumo la mia cena, noto il bus che dovrebbe portarmi a destinazione ( l’ultimo presumo dall’ultima volta che ho visto l’ora). Salgo in bici, mi getto alla rincorsa del mezzo.
Sinceramente non ho idea di quello che avrei fatto. Attraverso un altro chilometri di galleria che è vuota solo perché sono le 7 e qualcosa di sabato sera. Il rombo dei motori delle due moto e della macchina che passano rimbombano nel mio cervello. Esco fuori.
Una curva sul vuoto, due corsie una per scendere una per salire, e sul lato della salita una parete di roccia. Sta arrivando in tramonto e non posso restare lì, devo proseguire.
In montagna specie per I ciclisti e il passo dopo un tornante quello più pericoloso, specie se la visuale è ostruita da una parete di roccia, perché le macchine dall'altra parte non ti vedono e se sei nella loro traiettoria ti prendono. Ah, non solo macchine, anche scooter, camion e ogni forma loco motorizzata.
Inizio a spingere ma Il mio zaino pesa, e la salita è dura, molto dura. Per arrivare a destinazione sono 18 chilometri di salita con un dislivello di 1400 metri, per farli in 1h e necessario avere una potenza tale da tenere comodamente I 70 km\h in pianura senza tenere in considerazione I miei chili di troppo, e lo zaino con ramponcini e scarponi da montagna. In una parola, una prova buona per uno che fa il giro d'Italia non per me.
Cammino, corro in bici e ancora cammino e corro in bici, tremo all'idea di macchine che passano. Passata l'ennesima galleria, vedo a destra che c'è un cantiere aperto. Stanno togliendo i cavi di rame, la vecchia connessione telefonica probabilmente. Solo quella può essera fatta di grossi cavi di rami intrecciati.
Il manto stradale al lato della galleria è spaccato al centro. Quella che prima era una strada da a picco su una scarpata che porta ripida ad un torrente. Il cantiere è fresco, non abbandonato. Ci sono pale, picche in giro, prendo una pala e penso che probabilmente qui non ci sono animali, perché spaventati dai rumori del cantiere. Che culo.
Mangio ancora qualcosa, bevo poco, voglio tenermi un litro d'acqua per il giorno dopo. Metto la bici da parte, indosso un secondo paio di pantaloncini e il kway e mi metto a dormire. Lentamente il cielo passa dalle tenui luci che si affievoliscono nel fondo valle ad un rosso intenso riflesso sulle rocce e sulla ruspa di fronte a me che mi protegge dal vento. Non fa freddo, non per quella notte. Chiudo gli occhi, ma senza dormire.
Arriva il buio. E le prime stelle. E poi BUM! Un cazzo di cielo costellato di luci dove le costellazioni potevi vederle a occhio nudo.
Sentivo nelle orecchie il rumore di allodole e passeri nel bosco sotto. Il che significava che non c'erano predatori in giro. Nemmeno il rumore del torrente a fondovalle aveva attratto cinghiali, o per meglio dire, l'illusione sonora del torrente che scroscia che rimbalza lungo le pareti, mi faceva credere che il torrente fosse vicino, magari era a decine di metri sotto e magari si c'erano dei cinghiali ma non potevo sentirli a quella distanza.
Passai quattro ore in posizione fetale dietro la pala scavatrice di una ruspa per difendermi dal vento con la bici al lato, il pacco di taralli lontano da me ( cosi se qualche animale volesse approfittarne non mi avrebbe rotto). All'1 sono crollato, alle 5 mi sono svegliato con il sole.
Il giorno dopo poneva un altro problema. Tornare indietro o avanzare fino a trovare una fermata del bus.
Pura follia. 700 mt di dislivello con la bici fatti la mattina presto con 4h di sonno e 200 g di taralli in corpo dal giorno prima.
Dal giorno prima avevo percorso quasi 65 chilometri e avevo consumato qualcosa come 2000 kcal + quelle che ti servono per restare vivo, nel mio caso 2500.
Era troppo. Alle 9.30 mollo a 1200 metri dopo 12 km percorsi. A questo punto mi volevo arrendere. Avevo pedalato troppo, senza risorse. Vedo la mia destinazione fuori dal bus e penso “Nah resto dentro il bus e arrivo in stazione, ritenterò questa avventura un'altra volta. E a quel punto qualcosa dentro di me ha detto “ Stocazzo”.
Scendo, prendo la bici, vado alla pensione nella quale volevo prenotare e prendo la camera per la notte. Mangio un Tiramisù e compro delle patatine al bar del piccolo posto che si affaccia sul lago mentre il telefono si ricarica.
Il posto è sfigato non c'è nulla e solo un piccolo avamposto a ridosso delle montagne che danno sul confine austriaco.
Alle 10.30 di mattina, col sole a picco e un telefono al 12% decido di salire.
Vabbè che ero partito tardi ma io ho iniziato a vedere gente scendere alle 12.00 della mattina, che per quanto tu voglia essere a casa per le 14.00. Perchè???
In realtà arrivato in cima ho realizzato che le persone salgono dalla parte Austriaca per monte per poi scendere dal lato italiano, prendono il bus e se ne tornano al parcheggio in Austria per poi andare a casa, quindi hanno bisogno di essere giù un italia prima delle 17.00 quando parte l'ultimo autobus o sono bloccati per la notte in terra straniera e poi devono far strada per tornare nelle loro austriache case.
Arrivo in cima in 3h e mezzo, 1h in più del previsto. Sono le 14.30 non c'è tempo per andare da Otzi. Solo fare la discesa mi richiederebbe di passare attraverso allevamenti e recinti che la notte vengono chiusi e custoditi. Troppo pericoloso davvero., Missione abortita.
Durante la discesa non ce la facevo davvero più. Non solo avevo dato tutto e anche di più ma non riuscivo proprio a vedere bene le cose. Iniziando la discesa dal ghiacciaio ( su un sentiero al lato del picchi che si vedono sopra) c'era un padre che si era fermato al lato del sentiero perché al figlio gli sanguina il naso.
Dopo un paio di convenevoli del tipo " Ciao Sono stanco posso seguiti ho la vista annebbiata" il padre gentilissimo mi ha detto di si, per poi tornare sul figlio, lavarlo con l'acqua che usciva dal Ghiacciaio lì di fianco e fargliela bere.
A quel gesto ho pensato, beh se un padre la fa bere al figlio, e non gliela fa sputare, sarà buona. No, faceva cagare il cazzo, sembrava ci succhiare da una marmitta catalitica. Padre dimmerda
Ceno, sveglia alle 6. Devo pagare e ho solo carta ma mi servono soldi per il biglietto del bus. Il tizio della pensione con estrema fatica mi prepara un cappuccino. Lo so che effetto mi fa il caffè ma non ho il coraggio di rifiutarlo. Lo bevo, mi accompagna al paese più vicino per prelevare. Pago con mancia. Mi offre delle merendine e una mascherina per il viaggio.
Il tizio del bus mi fa “ Sticazzi il biglietto per la bici”. Che bello quando scopri che anche l'Alto Adige e Italia da questi piccoli gesti. Faccio due passi per uscire dal bus. Mi cago letteralmente addosso.
Un mezzo stronzo mi rimane nelle mutande, ma ce l'ho fatta, salgo sul bus. Resto un'ora in ginocchio sui sedili in fondo mentre immagino la puzza che le persone nel bus devono sentire. Ma nessuno dice niente. Sono troppo educati.
Scendo a Naturno. Non vado nemmeno in bagno, aspetto il prossimo bus. Il mio obiettivo è arrivare a casa il prima possibile e mettermi a lavorare. Il tizio mi fa “Non so quanto passa bus per bici”.
Faccio sticazzi, trovo un bagno, entrò in quello per disabili e mi pulisco, abbandonando il costume e i pantaloncini che portavo sotto irrimediabilmente rovinati. Mi è dispiaciuto un sacco per la persona che ha dovuto pulire quel macello. Nel bagno c'è anche una cinghia abbandonata alla quale lascio attaccati 5 euro per scusarmi. Una volta uscito pulito e riposato dico “Sticazzi del bus” e mi sparo un diretto Naturno-Bolzano alle 7 del mattino. Arrivo alle 9 a Bolzano dopo essere stato per 30 minuti il gregario di una squadra ciclistica che si stava allenando. Avranno pensato che ero uno schiappa ma quei ragazzi non avevano idea di quello che avevo passato quei giorni.
Arrivo a Trento con un temporale da paura. Piove forte. Ancora una volta dico “Sticazzi” salto sulla bici con K Way e salgo per casa mia. Mentre l'acqua mi si rovescia sulla bici a catinelle. Arrivo fradicio, sporco nell'anima, i calzini bagnati di pioggia e inzuppati della merda di vacca che ho calpestato il giorno prima mentre scendevo.
3 giorni, 175 km percorsi in bici, Km\h medi 10, 1600 metri di dislivello fatti, un ghiacciaio visto. 2000 calorie al giorno ingerite. Il giorno dopo lo passo a letto con 40 di febbre. Tremo, non riesco a bere altro che the. Il giorno dopo sono di nuovo in piedi.
Perché andare alla ricerca di tutto questo?
Agisci kata metron, come dicono i greci, secondo misura. La misura non è qualcosa di imposto o una scelta sociale, la misura è data da ciò che ci rompe, da ciò che non possiamo superare.
Non possiamo superare i nostri limiti senza correre il serio rischio di farsi male, e paradossalmente, solo dal quel dolore possiamo diventare più forti.
In questo viaggio mi sono sentito come mai prima d'ora in contatto con la natura, dal canto degli uccelli la sera al rispetto per le vacche mentre passavo i recinti, alla gratitudine per delle nuvole che oscuravano il cielo e riducevano l'afa in cima alla montagna.
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padrebaldo · 1 month
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Perché Giovanni parla di Greci che vogliono "vedere" Gesù e cosa significa ? quali significati ha la necessità della morte à se del chicco di grano ? Servire e seguire Gesù significa amare la propria vita e perderla ? Perché Gesù é turbato e ha paura ? La voce cosa annuncia ? Perché pensano al tuono o ad un angelo ? Il giudizio è per il mondo, ma cosa rappresenta? E il principe di questo mondo ?
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tremaghi · 3 months
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Il connubio tra medicina ed arte, la bellezza che salverà il mondo
Quante volte ho sentito apostrofare un ospedale come un brutto posto, lo so, è un luogo comune, tutti preferirebbero starne alla larga il più possibile. La mia filosofia di vita mi ha insegnato che non esistono luoghi brutti, tutti, anche quelli più tristi, hanno un perché e bisognerebbe imparare a guardarli con altri occhi e tanto meno un ospedale può essere considerato brutto, dove sempre molte…
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tanogabo · 7 months
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(via I Greci: riscopritori di una sapienza antichissima.)
La visione più fondata, quando si parla del mito greco, è quella che pone l’accento sulla unità del flusso mitografico e mitologico nell’area mesopotamico-mediterranea.
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luigiviazzo · 9 months
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Canicola sinonimo di estate ma soprattutto di caldo: vediamo perché chiama così, da dove deriva questa parola, e quali sono le sue origini che anticipiamo sono prettamente astronomiche.
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marcogiovenale · 11 months
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1' e 32'' registrati da youtube su giorgio colli guidando a roma tra stazione trastevere e circonvallazione gianicolense e installati qui il 16 giugno verso le 11:15 / differx. 2023
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vittorioballato · 1 year
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giorgiogostblr · 1 year
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#giorgiogost - - :MINESTRONE SALVATO NELLA CAPSULA DEL TEMPO DI RESINA PER IL FUTURO OPERA ESEGUITA NEL MARZO 2022 FOTO DI DICEMBRE 2022 - - SOUP SAVED IN THE TIME CAPSULE OF RESIN FOR THE FUTURE ARTWORK MADE IN MARCH 2022 PIC OF DECEMBER 2022 😊#zerbinati #casalemonferrato #campbellssoup #masterchefitalia #masterchef #skytg24 #skyarte #biffi #ferrero #krumiri #bonduelle #greci #galfre #cibus #cibusparma #rittersport #neri #polli #valfrutta #valsoia #piemontese #star #orogel #barilla #dececco_pasta #surgelati #archeologia #archeologi https://www.instagram.com/p/CnIBD2Oo0wI/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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scienza-magia · 1 year
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I Papiri Magici Greci
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In questo articolo ci interesseremo dei Papiri Magici Greci . Esso sono gli unici libri magici esistenti nel mondo tardo antico greco e romano. Il nome di Papiri Magici Greci è stato dato da alcuni studiosi a un gruppo di papiri dell’Egitto greco-romano . Tali papiri risalgono ad un periodo temporale databile tra il I secolo a.C. e il V secolo d.C. I manoscritti furono rinvenuti nei vari mercati di antichità a partire dal XVIII secolo . La collezione di papiri in questione contiene oltre ai libri magici propriamente detti formulari magici ovvero istruzioni per riti specifici scritti su piccoli rotoli o pezzi di papiro. Alcuni di tali libri contengono parti scritte in egiziano in caratteri demotici a volte con glosse in antico coopto . Molti di questi papiri sono pagine di estratti frammentari , depositi di conoscenze arcane e segreti mistici . Molti sono esclusivamente greci ma gli antichi dei greci hanno acquistato in questi papiri un carattere nuovo . Infatti non sono più gli dei di Omero ma capricciose figure di demoni tipiche del folclore greco . In questi papiri forte è l’influenza della religione egiziana ed inoltre gli autori di questi testi avevano familiarità con l’ebraismo . Il sincretismo religioso che si riscontra nei Papiri Magici non è assolutamente una mescolanza semplice e caotica di antichi motivi religiosi . Tale sincretismo è invece una nuova religione nella quale le divinità del mondo degli inferi e i morti svolgono un ruolo molto importante . Quello che appare nuovo è il modo in cui gli antichi dei greci e persino il dio ebraico diventano dei degli inferi . Nei Papiri Magici è anche presente una evidente consapevolezza dell’esistenza di ben determinate forze dell’universo e del cosmo. A tali forze viene attribuita la capacità di causare tutto quello che accade nel mondo degli uomini . In tali testi la magia prende sul serio queste forze e cerca di trattare con esse e di controllarle . In un certo senso perfino l’io dell’uomo era un demone che poteva essere controllato dal mago nello stesso modo in cui il mago poteva controllare le energie dell’universo. In ultima analisi la religione dei Papiri Magici Greci è un complesso sincretismo di influenze religiose greche, egizie, ebraiche ed anche babilonese e cristiane generato dal complesso ambiente dell’Egitto greco-romano. Questo sincretismo è evidente nei papiri in molti modi diversi. Spesso agli dei dell’Olimpo sono assegnate caratteristiche delle loro controparti egiziane . Questi libri sembrano ricadere in due categorie : alcuni sono elenchi di parole e frasi magiche raccolte da singole persone mentre altri sono manuali di pratiche magiche contenenti formule magiche per tutte le occasioni . Le pagine di tali testi contengono in ultima analisi parole formule e preghiere intercalate da parole magiche spesso abbreviate per le formule più comuni. In molti casi parole e frasi presenti in tali testi sono molto simili a quelle presenti nelle defissioni. Questi testi magici mostrano una stretta relazione tra tradizione magica ermetica e alchemica. I libri e tutti i brevi formulari contengono istruzioni per l’esecuzione di rituali con indicazioni  dettagliate degli strumenti necessari per il rito nonché del luogo e del tempo adatti per effettuare il rito in questione . Sono inoltre presenti nei testi inni di accompagnamento ai riti . Queste parti contenente gli inni contengono anche parole non greche con serie di vocali e consonanti o parole apparentemente astruse. Tali parole sono nomi barbari che altro non sono che il vero nome di una divinità o demone. Spesso suonano vagamente egiziani o ebraici . Gli studiosi hanno cercato di analizzarli con l’aiuto di queste lingue con risultati non sempre convincenti. Sembra che gli autori dei testi in questione mirassero a un nome egiziano o ebraico ma data la loro mancanza di conoscenza del linguaggio si sarebbero accontentati di una vaga somiglianza . Sotto tale scelta linguistica vi era la teoria che l’egiziano e l’assiro fossero le più antiche lingue umane e in quanto tali molto vicine alla lingua degli dei . Questo spiega anche la presenza della dea sumera degli inferi in alcuni testi. I testi sono tutti scritti in uno stile generale prescrittivo . In alcuni casi sono distinguibili testi molto più antichi incorporati nella collezione esistente dei Papiri Magici greci. Una fotografia strana amorfa quella del Pantheon  consegnataci dai Papiri Magici Greci fotografia che vale la pena di conoscere ed indagare. Non tanto per le pratiche illustrate quanto per quella sorta di culto sotterraneo alternativo alle filosofie allora imperanti. Questo culto sotterraneo è alla base del corpus descritti tradizionalmente attribuiti a Salomone . Concludiamo tale articolo mettendo in evidenza che in generale la magia dei Papiri Magici Greci non ha nulla a che vedere con i tipi più nobili di magia . Prof. Giovanni Pellegrino Read the full article
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Mentre parlava, mi permisi di concentrarmi su quelle iridi celesti che, più del sole cocente della Florida, mi riducevano a un bagno di sudore nervoso. Improvvisamente cominciai a rendermi conto della frequenza con cui stavo sbattendo le palpebre, di come la mia mascella non rispondesse ai miei comandi.
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storiearcheostorie · 1 year
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MOSTRE / Riapre a Gela "Ulisse in Sicilia, i luoghi del mito" con nuovi tesori da scoprire
#MOSTRE / Riapre a #Gela "#Ulisse in #Sicilia, i luoghi del mito" con nuovi tesori da scoprire. Protagonista la spettacolare nave (VI-V sec a.C.) rinvenuta nei fondali antistanti la costa di Bulala Tutti i dettagli:
La mostra “Ulisse in Sicilia, i luoghi del Mito”, nel nuovo padiglione realizzato nel sito di Bosco Littorio all’interno del Parco Archeologico di Gela (CL), riapre al pubblico domani (11 novembre), a partire dalle 9.30, con interessanti e inediti reperti. Una opportunità per ammirare il patrimonio archeologico proveniente da vari musei, con al centro la “Nave di Gela”, databile tra il VI e il V…
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hopernicus · 2 years
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Ep. 190. Lansare la Macin + poezie la Greci
1. Litera 13 la Macin, lansare Marian Valeriu Gaureanu 2. Momente poetice la Greci https://open.spotify.com/episode/0ylkex0HoZThocsHIXOhI8?si=v2so6NOCQOKkuOypJp37FA&utm_source=copy-link
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luigiviazzo · 10 months
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Romani e astronomia, rectius, antichi romani, Roma e scienza di Urania, come, quando e perché: vediamo insieme i dettagli di questo rapporto secolare.
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morganathewolf · 5 months
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Has anyone seen that episode from Modern Family where Phil, Gloria, and Cam have their "Orange Juice Operation" going on every time one of them screw something up and need to fix it before their judgmental Pritchett finds out? (S08E08)
Now, imagine the siblings-in-laws having their own group behind their spouse's back to breathe away from their shenanigans and competitiveness, helping each other out to fix whatever mess they committed before any of their soulmate finds out. Kate&Sophie&Penelope&Simon&Philip&Michael&Lucy&Gareth, having each other's back without question against the stubborn nature of their Bridgerton spouse.
Can someone write me a fic about it, please? Or tell me if it already exists?
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vittorioballato · 1 year
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