Ultimate Word Tournament!
defenestration (English)
[diˌfɛnəˈstɹeɪʃən]
The act of throwing someone out of a window
flagella (English, Biology Dialect)
[fləˈdʒɛlə]
a slender threadlike structure, especially a microscopic appendage that enables many protozoa, bacteria, spermatozoa, etc. to swim.
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Mosquito Finito
Killing harmful insects with pesticides often threatens innocent life nearby, but a new method to tackle Culex pipiens mosquitos focuses on control rather than killing. Looking at how Culex sperm fertilise female eggs (pictured), a team of researchers used mass spectrometry to find proteins that help the sperm’s tail – its flagellum – to waggle its way towards the egg. Developing treatments to block these proteins leaves the Culex alive but infertile, reducing the spread diseases like West Nile virus. It’s likely that other mosquito species have similar sperm-powering proteins such as those that carry malaria, and these may be tackled too. The insects may even yield clues to how similar proteins work in human fertility, giving answers to how struggling sperm can be helped rather than hindered.
Written by John Ankers
Image from the Centers for Disease Control and Prevention, USA
Research by Catherine D. Thaler et al, Department of Evolution, Ecology and Organismal Biology, University of California, Riverside, Riverside, CA, USA
Image in the Public Domain
Research published in PLOS ONE, February 2023
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Whip it good: how flagella help cells move
Whip it good: how flagella help cells move
The linked article is for SIAM News, the magazine for members of the Society for Industrial and Applied Mathematics (SIAM). However, even though the main audience for this magazine is professional mathematicians, I wrote it to be understandable even if you gloss over the math.
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Bacterial Identity Cards
These are electron microscope pictures of near-identical looking bacterial flagella – the tiny tail-like structures that propel the microorganisms through fluids. According to recent research, all flagella are not the same, however, and the small differences that exist are critical to how the human immune system determines which bacteria are friendly and which are not. The principal component of flagella is flagellin, and recognition of this protein by gut immune cells can trigger an immune response. Since both friendly and pathogenic bacteria can have flagellin, scientists wondered how the immune cells tell them apart. Screening the flagellins of a variety of gut bacteria has revealed that while some bind and activate the immune cells, others bind and do not, and some don’t bind at all. Subtle differences in the amino acid sequence of the protein, it turns out, are enough to give some bacteria a free pass and others the boot.
Written by Ruth Williams
Image by Michael Bell, Ley Lab, Max Planck Institute
Research by Sarah Clasen et al, Ley Lab, Department of Microbiome Science, Max Planck Institute for Biology, Tübingen, Germany
Image copyright held by the original authors
Research published in Science Immunology, January 2023
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Greta Boldini: “Disincanto”, un viaggio dantesco nel sogno couture
Bellissima! Sognante! Emozionante!
Eppur così concreta da poter già essere immaginata indosso con raffinata nonchalance.
Scorri le immagini con lo sguardo allacciato alla mente e al desiderio, ascolti le mani che applaudono pronte ed entusiaste: ogni abito è uno scrigno di suggestioni e dettagli, ogni creazione è un gesto di poesia in stoffa e particolari preziosi.
L’intera collezione Greta Boldini autunno-inverno 2019-20 è un inno rinnovato verso la femminilità autentica, la cui cura aggraziata eppur determinata è al cuore del brand sin dai suoi esordi. Ovvero, le donne che percorrono le strade quotidiane della vita, che indossano la confortevolezza necessaria, e che insieme alla sveltezza pratica scelgono la bellezza. Sempre.
Senza indugio alcuno, perché è lì, nella bellezza, che ci trovano dentro il percorso da intraprendere per compiere il viaggio tra le emozioni, quelle vere e personali, calate nel quotidiano: tentazione, paura, desiderio, sacrificio, lavoro, speranza, felicità e sogno.
La collezione Greta Boldini è dunque una riflessione aggiornata sulla femminilità e le sue emozioni, che prende la forma dell’invito al viaggio attraverso il sogno.
Un viaggio interiore che si rispecchia in uno esteriore: un percorso composto secondo la ricchezza complessa ricalcata sull’itinerario della Divina Commedia dantesca, ma che prende avvio da un suggerimento così sottile eppur potente come uno spiraglio spalancato sulla verità: il momento più adatto ad intraprendere l’esplorazione delle sfumature di emozioni che ci abitano dentro non è l’ebrezza dell’innamoramento, bensì quell’istante successivo che piomba svelto a dichiarare la verità, ripulendoci dalla coltre morbida delle illusioni. Il momento del disincanto.
S’intitola Disincanto, appunto, la collezione originata da un’intenzione: spogliare i capi dalle decorazioni “soirée”.
Et voilà, ne son nati cento capi che raccontano il quotidiano di bellezza raffinata e confortevole: cento, come i canti della Divina Commedia. E come il cammino di Dante stesso, la donna Greta Boldini parte dall’inferno, il luogo dell’opulenza sensuale, tinto di nero intenso, bordeaux e un viola vibrante e violento ma illuminato dall’oro, ambientato nella selva della Borgogna dove sono presenti anche le celebri fiere, la lonza con una stampa leopardata, il leone con una pelliccia di puro mohair (eco), e la lupa con un bouclé di pura lana, crudo, nero, vagamente ispido.
Dalla Borgogna l’inferno raggiunge la seduzione della vita notturna di Parigi, con lo sguardo e gli spacchi illuminati dalle frange e dalle tiare di Swarovski.
Il cammino prosegue nel Purgatorio, ovvero i pascoli della Normandia: qui l’atmosfera diviene bucolica, la sensualità è più terrena, gli abiti si vestono di rosa cipria, tabacco, lana, panna, velluti a coste attraversati da ramage di fiori, velluto effetto pony, frange di mohair e perle delicate che impreziosiscono il volto.
L’ascesa in Paradiso ha l’atmosfera della baia di Mont Saint Michel: il luogo dove vige la purezza, gli abiti sono pervasi dalla luce divina, dai colori del cielo e dell'alba, da una stampa che con le stelle e i putti che ospita l'ultimo celebre verso della Divina Commedia.
Qui la bellezza è impalpabile e immacolata: cascate di tulle e organze, voile di cotone, pizzo francese di angora. Qui, in Paradiso, tutto è couture: abiti realizzati con 40 metri di tulle, mini-dress fatti con 9 metri di organza, le perle che dal viso ascendono ai capelli e si raggruppano preziose negli orecchini.
Qui, nel percorso tra i tre mondi danteschi raccontati in opere di sogno e sartoria, brilla concreta e bellissima la donna Greta Boldini.
Che, nelle parole del suo stilista Alexander Flagella: ‟è poesia, danza, sogno, colore, sorpresa, una rosa che sboccia a maggio, una pioggia d'estate, è emozione, è un pianto, è immaginazione, è rivoluzione, è innocenza, è amore, delicatezza, una risata di un bambino, un pianoforte che suona all'infinito, è una donna che racconta, è una donna che ascolta, è meraviglia, è pane tostato, profumo di gelsomino, un campo di grano, è una carezza, brezza marina, è una preghiera sussurrata, è miele, un bicchiere di vino mai vuoto. È vita‟.
Silvia Scorcella
{ pubblicato su Webelieveinstyle }
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