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#immobili
kseenefrega · 1 year
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... se guardo in alto vedo sfuocato...
se guardo in basso rischio di cadere giù !!!
e sto correndo ma sono fermo mi sto muovendo
PERO' RIMANGO IMMOBILE!
https://youtu.be/wE9E5uy6D94
youtube
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scogito · 2 years
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Tu crea il caos e poi sta a guardare.
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loftitaly · 2 days
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attimi-sfuggenti · 24 days
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Che altro c'è da dire? Sembra un susseguirsi di frasi che per quanto belle restano inutili. Che altro c'è da fare? Ogni altro sentiero percorso mi ha riportata qua.
Pensavi di cambiare quando eri bambina, che ti saresti capita, accettata perfino. E ora che sei adulta che sapore hanno tutte quelle speranze?
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italianiaberlino · 3 months
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Costi abitativi sempre più alti
Per molti milioni di persone in Germania, i costi abitativi mensili rappresentano una parte consistente dei costi complessivi. Nel 2022, le famiglie in affitto hanno dovuto spendere in media il 27,8% del loro reddito disponibile per le spese abitative. L’onere è ancora più elevato se gli inquilini hanno preso in affitto un appartamento o una stanza nel 2019 o successivamente. In questo caso i…
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scienza-magia · 3 months
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Il business immobiliare miliardario nei paradisi fiscali
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Intrigo a Montecarlo, tre famiglie (italiane) in guerra per il business degli immobili. Dietro le rivelazioni dell’ex gestore del patrimonio del principe Alberto una lotta senza quartiere per un mercato miliardario dove un metro quadro si vende anche a 80mila euro. Questa è una storia di quattrini e di colpi bassi. Di avidità e di vendette. Ma all’origine di tutto ci sono solo i soldi, un fiume di denaro che arriva a Montecarlo e gonfia le casse di un pugno di società immobiliari controllate da miliardari italiani o di origine italiana. Dietro l’intrigo di palazzo che sta destabilizzando il Principato di Monaco e la famiglia Grimaldi - finito sulle prime pagine dei giornali francesi - ci sono gli interessi del colossale business delle costruzioni nel paradiso fiscale sulla Costa Azzurra. Un business dominato da tre famiglie: i Pastor, i Marzocco e i Caroli. La storia ha preso una piega imbarazzante per la dinastia del principe Alberto II quando il suo ex gestore del patrimonio personale, Claude Palmero, 67 anni, ha cominciato a raccontare al giornale francese Le Monde alcuni particolari che dovevano rimanere riservati sui beni di Sua altezza serenissima e della sua famiglia, valutati in circa un miliardo di euro. Un racconto fatto di spese pazze, di società fantasma e di prestanome. Così, il principe Alberto è stato tirato con forza dentro una specie di spy story che non è andata in scena sul palco dell’Opéra de Monte Carlo ma su un misterioso sito internet comparso dal nulla e il cui copione – almeno finora - aveva previsto per l’esponente dei Grimaldi un ruolo di semplice comparsa. Una trama che ricorda da lontano quella del romanzo di Tom Wolfe, “Il falò delle vanità”. I dossier della Rocca Tutto è cominciato alla fine del 2021, quando su un sito ospitato dalla piattaforma Substack sono stati pubblicati decine di documenti hackerati dalla posta elettronica di alcuni componenti dell’entourage di Alberto II e denominati con intuizione scenica “Les Dossiers du Rocher”. Sottotitolo: “Fughe di notizie e documenti su politici e imprenditori corrotti a Monaco”. L’obiettivo, anzi gli obiettivi di questa campagna di veleni - insolita per Montecarlo - erano i quattro membri del “cerchio magico” di Alberto II: il suo capo di gabinetto Laurent Anselmi, il suo avvocato e amico d’infanzia Thierry Lacoste, il presidente del Tribunale supremo Didier Linotte e Claude Palmero, il commercialista che per circa vent’anni ha gestito gli affari personali del principe prima di essere licenziato nel luglio 2023 dallo stesso Alberto II. Il gruppo veniva definito con l’appellativo di “G4” o di “Gruppo dei quattro” e veniva accusato – documenti alla mano – di aver tramato per condizionare i grandi appalti pubblici del Principato. Ma chi è il “corvo” che si nasconde dietro queste rivelazioni? Palmero – che dopo il suo licenziamento si è sentito tradito dal principe e ha deciso di far leggere i suoi documenti ai giornalisti di Le Monde, Gérard Davet e Fabrice Lhomme – sospetta neppure tanto velatamente che dietro i “Dossiers du Rocher” ci sia Patrice Pastor, l’uomo che viene soprannominato “il re di Montecarlo” per la sua ricchezza enormemente superiore a quella di Alberto II. Ma lui smentisce decisamente, sostenendo di non aver bisogno di ricorrere a mezzi del genere per far valere le sue ragioni. E allora, cosa c’è dietro questo scandalo che fa tremare il Palazzo dei Principi sulla rocca di Montecarlo? Monaco come Dubai Per capirlo basta un colpo d’occhio alla skyline del piccolo paradiso fiscale. I due chilometri quadrati di territorio su cui sorge Monaco sono costellati da decine di gru lungo la costa ma anche nei quartieri più interni. Montecarlo sembra una piccola Dubai. E come Dubai sta rubando spazio al mare per trovare nuove superfici su cui costruire appartamenti e strutture di lusso. Perché i super ricchi che diventano sempre più ricchi hanno molti soldi da investire e Montecarlo è una delle località più ambite. Tranquilla, in un luogo baciato dal sole e, soprattutto, in Europa. Così, è solo camminando per le strade del Principato che si notano gli effetti concreti dei fenomeni mondiali raccontati dalle indagini sulla concentrazione della ricchezza diffuse da Oxam al vertice di Davos. A Montecarlo i metri quadrati sono oro. Gli appartamenti vengono venduti a un prezzo medio di oltre 50mila euro al metro ma per le nuove strutture si può arrivare vicini al raddoppio. Dunque, accaparrarsi un progetto per una nuova area o per un semplice grattacielo significa guadagnare centinaia di milioni di euro. Ed è proprio questo il punto. Le email e i documenti contenuti nei “Dossiers du Rocher” riguardano alcuni progetti immobiliari milionari che sono stati sviluppati negli ultimi anni nel Principato. È il business d’oro delle costruzioni, infatti, l’oggetto attorno al quale ruotano i veleni e le accuse al “Gruppo dei quattro” di aver condizionato i grandi appalti pubblici a Montecarlo. L’obiettivo dell’anonimo “corvo” era quello di dimostrare che l’entourage di Alberto II tramava a favore dei Marzocco e dei Caroli, le due famiglie che nel Principato si sono ritagliate una corposa fetta del business immobiliare a scapito dello storico monopolista: la famiglia Pastor. Paradossalmente, lo stesso ex gestore dei beni di Alberto II, Claude Palmero, ha confermato ai giornalisti di Le Monde che la fine del monopolio dei Pastor era uno dei suoi obiettivi per fare in modo che le entrate del Principato aumentassero. Tutto questo era dunque nell’interesse dei Grimaldi. Da Imperia a Montecarlo Patrice Pastor, monegasco, 51 anni, appartiene alla quarta generazione della famiglia di costruttori che controlla una grossa percentuale degli edifici di Montecarlo. Capelli lunghi e neri, un po’ ingrigiti dall’età, fisico asciutto e occhiali di cornice nera, Patrice è figlio di Victor Pastor e nipote di Gildo, a sua volta figlio del capostipite Giovanni Battista Pastor, un ex minatore e scalpellino nato in provincia di Imperia che nel 1880 era emigrato a Montecarlo per lavorare alla costruzione della chiesa di San Carlo. Giovanni Battista (che cambiò nome in Jean Baptiste) costruì il vecchio stadio di calcio Louis II e con i soldi ricavati acquistò intere aree di territorio nella zona del Larvotto, in un periodo in cui i terreni a est del Casinò non erano ancora edificati. Ma quando il principe Ranieri trasformò Montecarlo in paradiso fiscale, Pastor cominciò a costruire condomini di lusso nell’area che oggi è tra le più esclusive del Principato e pose le basi di un impero immobiliare che non ha pari nel piccolo Stato. Il suo pronipote Patrice oggi è presidente della J.B. Pastor & Fils, la capogruppo di famiglia. Stando agli appunti di Claude Palmero, i Pastor hanno quasi il monopolio delle proprietà immobiliari di Monaco. Forse è per questo che l’ex amministratore di Alberto II apostrofava Patrice Pastor con il nomignolo “P2”, una sigla che si riferisce alle iniziali del nome dell’imprenditore ma con un ovvio riferimento negativo alla ex loggia massonica italiana. Il progetto conteso È probabile che a innescare la guerra tra i miliardari sia stato l’appalto per il progetto della Esplanade des pêcheurs, uno sviluppo immobiliare accanto a Port Hercule, la rada dove attraccano i megayacht dei Paperoni del Principato. Il progetto iniziale si estendeva su una superficie di circa 13mila metri quadrati ed era entrato nelle mire dei Pastor. Ma nel 2014 il governo aveva assegnato il piano al gruppo Caroli, salvo poi cambiare idea sostenendo che i cantieri avrebbero impedito lo svolgimento del Gran Premio di Formula 1. Gli accordi vennero cancellati. Così Antonio Caroli si era rivolto alla giustizia e nel 2018 aveva ottenuto un risarcimento di 157 milioni di euro dallo Stato monegasco. Ma chiedere 157 milioni al Principato sarebbe stato troppo per un imprenditore che fa affari soprattutto grazie agli appalti pubblici. Un comportamento quantomeno indelicato. E allora Caroli ha raggiunto un accordo con il governo. Il costruttore ha rinunciato al risarcimento ma curerà il progetto, che sarà ridimensionato e non provocherà problemi all’evento più importante di Monaco. La controversia però non è finita qui, perché Patrice Pastor si è opposto a questa decisione e nel contenzioso giudiziario aperto per accaparrarsi il progetto, ha chiesto la ricusazione del presidente del Tribunale supremo, Didier Linotte, appoggiandosi proprio ai “Dossier du Rocher”, secondo i quali tra il giudice e il gruppo Caroli ci sarebbero stati legami che avrebbero leso l’imparzialità di Linotte. Ma la corte non gli ha dato ragione. Il “re di Monaco”, detentore di una fortuna valutata in 20 miliardi di euro si è dovuto piegare al gruppo concorrente. Un romano in Costa Azzurra L’uomo che lo ha battuto è Antonio Caroli, il secondo dei tre miliardari italiani (o di origine italiana) veri protagonisti di questa storia. Caroli è nato a Roma 76 anni fa. Nel 1974, quando aveva 27 anni, ha sposato a Helsinki, in Finlandia, la moglie Ulla Soderholm, e nel 1978 ha fondato a Montecarlo la prima società immobiliare di un gruppo che oggi conta più di 22 realtà. In questi anni il Groupe Caroli – il nome sotto il cui cappello sono raggruppate tutte le entità - ha realizzato 80 operazioni immobiliari a Monaco e in Francia, dove Caroli è il beneficiario effettivo di almeno altre sei imprese. Il primo edificio costruito è in realtà del 1976 ma da allora la famiglia italiana ha realizzato anche il Loews Hotel, oggi Fairmont, che gli appassionati di Formula 1 conoscono perché si trova esattamente accanto alla più famosa curva a gomito del circuito monegasco. E poi La Réserve e Le Mirabeau al Larvotto, il Monte-Carlo Palace sul Boulevard des Moulins, il Soleil d’Or alla Condamine, le Terrasses du Port a Fontvieille e lo Yacht Club, uno strano edificio che ha la forma di una nave. Una delle sue società, la Société Monégasque d’études et de travaux (Smetra) prenderà il nome di Caroli Bat nel 2017. A poco a poco ma con determinazione, Caroli – divenuto ormai miliardario – ha esteso il suo raggio d’azione nel Principato. Oggi il suo gruppo pubblica due giornali, Monaco Hebdo e l’Observateur de Monaco, ha un impianto per la stampa, si occupa di pubblicità e di comunicazione, di installazioni per eventi, di gastronomia e di sicurezza privata. I tentacoli dell’imprenditore romano arrivano quasi dappertutto e gran parte degli affari derivano dagli ottimi rapporti con lo Stato. Ecco perché sarebbe stato inopportuno per uno come lui accettare il risarcimento di 157 milioni e voltare le spalle – probabilmente – agli appalti pubblici nel Principato. Fuga da Sanremo E poi ci sono i Marzocco. Anche di loro c’è traccia praticamente dappertutto a Montecarlo. Davanti al Monte Carlo Bay Hotel & Resort, ad esempio, il gruppo Marzocco sta terminando la costruzione dell’enorme progetto immobiliare Testimonio II. Il nuovo quartiere comprende due torri alte rispettivamente 100 e 110 metri, con 378 appartamenti di proprietà statale. E poi altre 56 proprietà con cinque ville e una nuova sede della Scuola internazionale di Monaco che accoglierà 700 studenti. Costruzioni di extra-lusso, naturalmente. Il capostipite, Claudio Marzocco, famiglia di costruttori, fu rapito dalla ‘ndrangheta nel suo ufficio di Sanremo il 22 gennaio 1988. Ritornerà libero 15 giorni dopo. Aveva 29 anni e insieme alla famiglia decise di trasferirsi immediatamente a Montecarlo, dove fondò il gruppo che guida ancora oggi insieme al fratello, ai figli e ai nipoti. I Marzocco hanno legato il loro nome alla costruzione della Tour Odéon, l’edificio più alto di Montecarlo, una torre di 49 piani con la penthouse più cara del mondo, venduta a 300 milioni di euro. La famiglia ligure vanta ottimi rapporti con Flavio Briatore, con il quale era socia nella società lussemburghese Splendor Investments (chiusa alla fine del 2023), partecipata anche da Bioera, società italiana finita al centro delle cronache per i suoi problemi finanziari. Sempre con Briatore e con l’imprenditore Gabriele Volpi, i costruttori di Monaco erano soci in un’altra società lussemburghese, la Starfly. Più recente, sempre nel Granducato, è invece l’alleanza dei soliti Marzocco e Briatore con l’armatore Gianluigi Aponte (attraverso la Sas Shipping Agencies Services), con il manager Claudio Costamagna e con l’imprenditore Danilo Iervolino. Il gruppo di imprenditori è azionista della holding Cfh che controlla il 100% di Unopiù, brand di design nel settore dei mobili outdoor di alta gamma, uscito dal concordato preventivo nel 2022. Guadagni milionari Nella contesa fra i miliardari dell’immobiliare monegasco un punto a favore è andato alla famiglia Pastor. Perché alla fine il “Gruppo dei quattro” è stato disgregato. Claude Palmero è stato licenziato ma anche il capo di Gabinetto, Laurent Anselmi, ha lasciato l’incarico. Il presidente del Tribunale supremo, Didier Linotte, è ancora al suo posto, così come Thierry Lacoste, l’amico d’infanzia e avvocato. Ma Alberto II, che all’inizio non pareva convinto dalle accuse dei “Dossiers du Rocher”, sembra oggi schierato dalla parte opposta e avrebbe incontrato in segreto Claude Pastor due mesi prima del licenziamento di Palmero. Nel frattempo, è scoppiata anche guerra del web. Il contro-sito “Les Vrais Dossiers Du Rocher”, contesta la campagna del misterioso portale che ha dato il via allo scandalo. Non poteva mancare neppure il fronte giudiziario, con procedimenti contrapposti aperti fra Parigi e Montecarlo. La battaglia dei miliardari infuria ormai dappertutto. E si capisce il perché. In un documento dei “Dossiers du Rocher” si spiega che il costo di costruzione di un nuovo edificio è di 10mila euro al metro quadrato ma quello di vendita raggiunge i 60-80mila euro. Dedotte l’Iva e gli oneri di commercializzazione, il margine netto per ogni metro quadrato costruito è di almeno 35mila euro. Montecarlo è seduta sull’oro. E forse la spy story sulla Costa Azzurra non è ancora finita. Read the full article
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michaeldemanega · 3 months
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Immobilienbewertung in Südtirol und Italien
Um Immobilienbewertungen und Immobilienschätzungen in Italien und in der Folge auch in Südtirol durchzuführen, legt die italienische Norm UNI 11558:2014 “Valutatore immobiliare – Requisiti di conoscenza, abilità e competenza” die Anforderungen an die Immobilienbewertung fest. Zur Bewertung von Immobilien ist eine Eintragung als Immobilienmakler, eine Eintragung als Gutachter bei den…
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meritabiz · 5 months
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Investimenti Immobiliari: fare soldi con il Trading Immobiliare usando social. I principi fondamentali che devi conoscere per con la compravendita immobiliare, partendo da zero. Una episodio davvero interessantissimo con Francesco e Stefano Quaini di QV Spa. Da non perdere! Note: https://www.merita.biz/359 Compra il Libro di Francesco e Stefano Quaini: https://amzn.to/46Upnc1
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triaderealestate · 5 months
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10 Suggerimenti per chi vuole acquistare casa
Le 10 cose da considerare prima di acquistare casa e l’importanza di affidarsi ad un Agente Immobiliare qualificato e professionale Acquistare una casa è una decisione importante e può essere un processo complesso. Prima di impegnarsi in questo grande passo, è fondamentale prendere in considerazione diversi fattori che influenzeranno la vostra scelta e soddisfazione futura. Ecco dieci…
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fitnessitaliano · 5 months
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Investire in Immobili - Guida all'Investimento nel Mattone
Investire in immobili è una delle forme di investimento più antiche e diffuse, che attrae da sempre l’interesse di molti risparmiatori. Il mattone, infatti, è considerato un bene rifugio, che mantiene nel tempo il suo valore e offre una rendita costante. Tuttavia, investire in immobili non è una scelta semplice e priva di rischi, soprattutto in un contesto economico e sociale in continua…
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studiorussogiuseppe · 7 months
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Il canone d’affitto lo dichiara per intero l'effettivo percettore
La Ctr Lazio, con la sentenza n. 1733 del 12 aprile 2022, ha espresso il seguente concetto: “È possibile attribuire il reddito non solo a un soggetto del tutto diverso rispetto al legittimo proprietario, ma anche solo ad alcuni dei comproprietari, che risultino effettivi locatori e percettori dei redditi di locazione”. I redditi di locazione non possono essere assimilati ai redditi fondiari…
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loftitaly · 2 days
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alfonsoselva · 11 months
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Oggi ho intervistato Carlo Alberto Carnevale Maffè, professore di economia all'università SDA Bocconi di Milano. Durante la lunga chiaccherata abbiamo commentato di vari argomenti tra cui: 1) Situazione economico finanziaria mondiale. 2) Ruolo del Consulente Finanziario nella nostra società. 3) Come fare per investire senza sbagliare. 4) Inflazione, cos'è e che effetto ha sui risparmi. 5) Investire in Fondi Comuni - ETF o comprare immobili? 6) BTP: è una buona scelta comprare BTP ? 7) Differenza tra Investire e Speculare. 8) Italia, Europa, USA: dove è meglio investire i risparmi? 9) PNRR: cos'è e perché è un occasione mancata per l'Italia. 10) India o Cina? Similitudini e differenze tra queste due realtà emergenti che non si possono più ignorare. Dove investire? Il professore Carlo Alberto Carnevale Maffè è stato illuminante come sempre e ti consiglio di ascoltare l'episodio fino alla fine per avere molte informazioni utili per i tuoi investimenti. Il professore ha anche un podcast "Don Chisciotte" che conduce insieme con Oscar Giannino e Renato Cifarelli. Ti consiglio di ascoltarlo al link qui sotto https://donchisciottepodcast.it/ .. Puoi anche vedere il video sul mio canale YouTube Finanza Semplice a questo link https://youtu.be/muDz9ycn_pU Puoi trovare altre informazioni utili sul professore Carlo Alberto Carnevale Maffè a questo link https://www.linkedin.com/in/carlo-alberto-carnevale-maff%C3%A8-58153/?originalSubdomain=it .. Io sono Alfonso Selva, Consulente Finanziario autorizzato e iscritto all'albo OCF (Organismo di vigilanza e tenuta dell'albo unico dei Consulenti Finanziari). .. Se vuoi puoi contattarmi a questi indirizzi e chiedermi una consulenza per stabilire un piano finanziario su misura per te. .. https://www.alfonsoselva.it/ [email protected] 338 3169801 .. SCARICA IL MIO LIBRO. https://www.alfonsoselva.it/libro/ .. Clicca qui https://bit.ly/3KX6wSP per fissare una consulenza gratuita con me. .. RECENSIONI DEI MIEI CLIENTI https://g.page/r/CSjC0d4ki5f7EBA .. Lascia una recensione: https://bit.ly/2JivgL3 .. Alfonso Selva Consulente Finanziario padre orgoglioso di due ragazzi compagno felice ed atleta che non molla mai. Cell. 338-3169801 .. Vuoi saperne di più su di me? .. SCARICA IL MIO LIBRO. https://www.alfonsoselva.it/libro/ .. VISITA IL MIO SITO https://www.alfonsoselva.it/ .. GUARDA IL MIO CANALE YOUTUBE https://www.youtube.com/channel/UCa-PL4QesozXdPcH_459EVA?sub_confirmation=1
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italianiaberlino · 3 months
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I tedeschi preferisocno l'affitto
Il mercato immobiliare in Germania è in crisi da anni. Una significativa carenza di appartamenti in affitto a prezzi accessibili attanaglia soprattutto soprattutto le grandi città. Ciò è particolarmente preoccupante alla luce del fatto che solo una minoranza dei tedeschi intervistati nell’ambito di Statista Consumer Insights vive in un immobile di proprietà.  Anche la generazione over 60,…
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Meii Servizi Immobiliari è una agenzia accreditata alla Borsa Immobiliare di Roma, sistema istituzionale fondato nel 1989 dalla Camera di Commercio a garanzia della clientela nelle compravendite immobiliari. Se vendi casa scegli la Professionalità. https://www.meiiservizi.it/ Roma - Dubai - Londra 
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paolosala · 1 year
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COSA SONO
Si tratta di una serie di agevolazioni che hanno lo scopo di favorire l'acquisto di immobili da destinare ad abitazione principale.
Quella più rilevante riguarda la riduzione dell'IVA o dell'imposta di registro al momento dell'acquisto, oltre ad alcuni balzelli minori che non sono più dovuti.
A CHI SONO RIVOLTE
Queste agevolazioni interessano chi acquista un’abitazione principale e, in generale, si applicano quando:
1. il fabbricato acquistato appartiene alle categorie catastali delle abitazioni non di lusso - A/2 (abitazioni di tipo civile) - A/3 (abitazioni di tipo economico) - A/4 (abitazioni di tipo popolare) - A/5 (abitazioni di tipo ultra popolare) - A/6 (abitazioni di tipo rurale) - A/7 (abitazioni in villini) - A/11 (abitazioni e alloggi tipici dei luoghi).
2. il fabbricato si trova nel Comune in cui l’acquirente ha (o intende stabilire) la residenza o lavora;
3. l’acquirente rispetta determinati requisiti, ovvero: - non possiede alcun immobile nello stesso Comune - non possiede un altro immobile già beneficiario dell'agevolazione prima casa.
Eccezione: dal 1° gennaio 2016, i benefici fiscali spettano anche a chi è già proprietario di un immobile acquistato con le agevolazioni, a condizione che la casa posseduta sia venduta entro un anno dal nuovo acquisto.
I VANTAGGI PER CHI ACQUISTA SENZA IVA
Nel caso in cui l'immobile venga venduto senza l'applicazione dell'IVA i benefici sono: - imposta di registro ridotta dal 9% al 2% - imposta ipotecaria fissa €50 - imposta catastale fissa €50
I VANTAGGI PER CHI ACQUISTA CON IVA
Se l'immobile è venduto da un'impresa con l'applicazione dell'IVA i benefici “prima casa” sono: - Iva ridotta al 4% (invece che 10%) - imposta di registro fissa di 200 euro - imposta ipotecaria fissa di 200 euro - imposta catastale fissa di 200 euro.
SU COSA SI CALCOLANO LE IMPOSTE
Le imposte da pagare in misura proporzionale come l'IVA e l'imposta di registro si applicano sul prezzo di cessione dell'immobile riportato nell'atto notarile.
Nel caso di acquisto agevolato "prima casa" si può scegliere per il cosiddetto prezzo-valore, in tal caso l'imposta di registro è calcolata sul valore catastale.
👉 VALORE CATASTALE = Rendita catastale x 1,05 x 110
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