Tumgik
#non voglio vivere cosi
francesca-70 · 3 months
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DOVE VA A FINIRE L’ amore QUANDO FINISCE?
- Come faccio - mi chiese -
A lasciarlo andare ? Non vederlo piu’, non sapere piu’ niente di lui .
- perché devi figlia- rispose la curandera guardando verso l’antica quercia .
- vedi , nulla davvero ci appartiene ma chi abbiamo amato ha mescolato con noi il suo corpo astrale .
- che significa?
- che vi siete intrecciati come i rami dell’edera , ma non nel corpo , quello e’ momentaneo, nello spirito .
- ma a me non basta .
Sto male , voglio ancora vederlo e toccarlo e parlargli .
Non ce la faccio .
- non ce la devi fare - rispose sorridendo la donna di cui nessuno conosceva l’ eta’ .
- non ce la devi fare perché non sei tu a decidere : l’amore improvvisamente e senza merito arriva , come un canto di uccelli a mezzanotte .
E cosi’improvvisamente e senza motivo se ne va .
Ma non finisce mai.
Continua in quest’ altra dimensione .
- quale dimensione ?
Chiede la ragazza soffiandosi il naso avvolto dalle lacrime .
- la dimensione dell’invisibile. Dove vivono i maestri, i sacri spiriti, gli esseri di luce e le forze superiori .
I vostri spiriti congiunti e intrecciati salgono su fino a li , fino a diventare impercettibili e tuttavia continuano a vivere .
Vedi cara : l’umano non accetta che cio’ che può vedere e’ pari a un granello di sabbia a confronto dell’oceano.
- sto iniziando a capire ma fa ancora male .
- lo so bambina .
Non scacciare il demone del dolore : ogni volta che il cuore si spacca, si allarga un po’ di piu’ ma solo se lo lasci fare.
Se respingi, fingi , rigetti indietro, ti stordisci con le frivolezze , ritornera’ piu’ forte e ti chiudera’ il cuore .
E un cuore chiuso, e’ cio’ che di peggio puoi dare al mondo .
- gia’ in passato , Signora ho chiuso il mio cuore per non soffrire piu’ ed e’ stato sempre peggio !
- certo! Dimorare nelle tenebre e nella paura non e’ mai bene cara .
Non cercare di capire il dolore , lascia che ti travolga come un’onda, fatti lieve come piuma , lasciato attraversare come burro , ma se chiudi il cuore allora i demoni danzeranno sul tuo petto e ne’ gioia ne’ dolore toccheranno piu’ il tuo ventre .
E questo equivale a morire .
- si , ho capito .
Ho capito che essere forti significa stare 5 passi indietro.
Lo lascero’ andare ...
- domani sera , con la luna piena, da sola , vai in collina e pianta un ulivo .
Le sue foglie argentate saranno nutrite dalla tua leggerezza .
Qualcosa crescerà da questo strappo ma solo se lasci che la luce lo disinfetti .
E cosi sara’ per la pianta .
E la ragazza ando’ .
Con la luna calda di agosto a piantare il suo amore finito tra o cespugli di ginestra .
Scivolo’ dentro se’ per un po’
E la curendera non la perse mai di vista .
Da lontano, la vedeva con l’ occhio interiore e lei inviava ogni sera gli spiriti del bosco a vegliarle il sonno ...
Tumblr media
Testo originale di
ClaudiaCrispolti
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thebutterfly0 · 6 months
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Non so come tu faccia tutte le volte a farmi sentire cosi bella e desiderata. Lo sento proprio e non so davvero come fai. Mi fai sentire viva come non mi è mai successo, mi fai avere quella voglia di vivere che credo raramente io abbia avuto. Mi chiedo sempre cosa mi fai per farmi sentire cosi bene anche se ci sentiamo per poco tempo. Continuerà a restare un mistero e voglio resti tale, l'importante è come mi sento quando sto con te.
Tumblr media
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ecoamerica · 17 days
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youtube
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The recording is now available on ecoAmerica's YouTube channel for viewers to be inspired by student climate leaders! Join Aishah-Nyeta Brown & Jerome Foster II and be inspired by student climate leaders as we recognize the High School Student finalists. Watch now to find out which student received the $25,000 grand prize and top recognition!
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elperegrinodedios · 1 month
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Chi se non Dio?
Io non so quando se ne rese conto ma appena vide il suo essere umano capì.
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Non è bene che si viva da soli e sta pure scritto che due è meglio di uno.
=📖=
Certo ci sono delle eccezioni alla regola ed io per scelta e, per esempio, sono una di quelle.
Vivere da soli è una cosa da pazzi per l'uomo.
Qualcuno che ami, qualcuno che sia lì qualcun altro che condivida e porti anche i tuoi affanni.
Non voglio affrontare le battaglie, le sofferenze, e i dolori senza di te al mio fianco. Questo era il disegno originale, condividere l'amore insieme.
Noi le eccezioni.
Lontani, ma insieme ci stiamo ugualmente, lei è differente e come me ama Dio e ce lo ha tatuato non solo sulla carne, ma pure scolpito nel cuore.
Noi due valiamo più che lontani e da soli e, sono felice che Dio ci abbia messi insieme. Seppure a distanza, noi, siamo uniti nell'anima e nel cuore. Lei è differente e non ama le apparenze, lei ama sinceramente e in verità. Lei è veramente libera.
"Conoscerete la verità e la verità vi farà liberi".
Io ribelle e protestante.
Una gran parte della mia vita io l'ho trascorsa percorrendo i tanti cammini e pellegrinaggi di tutta l'Europa per portare testimonianza, della salvezza e dell'amore di Dio per noi. Dunque a meno che pure lei non avesse ricevuto la stessa chiamata e cosi determinata a svolgere tale missione io non credo potessi avere compagna con me che due tre volte l'anno, mi assento per mesi da casa. E avrebbe dovuto condividere la mia stessa fede avendo cosi chiara la scala delle priorità: Dio, lei, me. E viceversa naturalmente. Ecco perchè l'eccezione: una scelta per non crear problemi nè discussioni e non fare ad altri, quel che tu non vorresti fosse fatto a te, ma vale la regola che due è meglio di uno solo e, noi due siamo Uno in Cristo Gesù. Lei è speciale ed è mia amica il mio amore, io l'ammiro e la amo davvero con tutto il cuore.
#ispiratoededicato
(Gv. 8:32 📖)
lan ✍️
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petalididonna · 1 year
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Accadeva 4 anni fa in una scuola media di Ravenna .
Il prof entra in aula: "Chi non è di Ravenna si metta da questa parte".
Gli studenti lo guardano con sospetto, chi non è nato nella città romagnola, e sono poco meno della metà, si sposta ciondolando senza capire le motivazioni.
"Bene, volevo dirvi che d'ora in poi non potrete più fare lezione in questa classe, non potrete più venire a scuola".
Facce allibite, "Prof, ma è serio?", "Dai, è uno scherzo".
"Sono serissimo, ora toglietevi orologi, braccialetti, collanine e appoggiateli su quel banco. Voi che avete gli occhiali, via anche quelli".
"Ma non ci vediamo!".
"È così. Le cinture anche, ragazzi. E le scarpe, non vi servono più. Ragazze, tiratevi indietro i capelli, legateli, nascondeteli come se non li aveste più".
Una ragazza tornando verso il gruppo dei "non nati a Ravenna" senza scarpe dice: "Non mi sento più io". Chi ammette di essere in imbarazzo, chi sogghigna. Poi cala il silenzio. Gli studenti ravennati, a bassa voce, uno con l'altro commentano: "Ma dai, ma perché?".
Quelli che non sono nati a Ravenna vengono spostati verso le finestre, fa freddo dagli spifferi, gli altri possono stare al caldo accanto ai termosifoni.
Il professore si ferma: "Chi di voi ha capito?"
Tutti hanno capito: "Ci ha fatto vivere cosa hanno provato gli ebrei quando sono stati separati dai loro compagni, quando sono stati deportati".
"E voi come vi siete sentiti?"
"A disagio, gli altri mi vedevano come io non voglio essere vista". E ancora: "Ma senza occhiali non vedevo nulla". Tutti concordano: non è giusto, ovvio. Eppure è stato.
L'insegnante ha continuato, rivolgendosi al gruppo dei nati a Ravenna: "E voi, perché siete stati zitti?".
"Perché lei è il prof".
"Ma se l'autorità commette qualcosa di atroce voi NON DOVETE TACERE. Succedeva cosi anche con le leggi razziali: alcuni avevano paura di esporsi pur riconoscendo che non erano giuste, altri hanno reagito con un atteggiamento superficiale". Lezione conclusa.
La Shoah spiegata agli studenti dal prof. di lettere Diego Baroncini, 30 anni.
Top!👍
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mineestellepolari · 9 months
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Da oggi ho deciso di aprire una “rubrica”, non so se è una buona idea, non so se qualcuno mai la leggerà o se a qualcuno importa, ma così mi dice la testa.
La rubrica si chiamerà “cose che nessuno mi ha chiesto”
1. Il biciclettaio:
Un giorno il mio migliore amico (una ragazzo di Avellino che studia medicina qui a Firenze, si chiama Michele, detto Mike), mi ha invitato a casa sua per uno dei suoi soliti festini. Mi sono ubriacata male, quella notte mi è venuto il ciclo, mi sono svegliata che ero un mostro dolorante e in post sbornia.
La mattina Mike aveva preso appuntamento per andare a comprare una bici in un posto dove praticamente raccolgono le bici usate e abbandonate che il comune rimuove periodicamente in giro e le rimettono a nuovo con l’aiuto dei carcerati. “Fico!” penso, ma sono veramente troppo distrutta anche solo per tornare a casa, figuriamoci.
Gli dico di no. Insiste all’infinito.. nulla, devo accompagnarlo. Arriviamo lì e c’è un ragazzo giovane, sulla trentina, che sta aggiustando una bicicletta. Il mio amico ci parla per dirgli che li aveva contattati per comprare una bici da loro e lui la recupera e la ricontrolla tutta.
Ci fa aspettare un bel po’, non ricordo il perchè e per tutto il tempo il l’ho fissato perchè mi frullavano nella testa mille domande che avrei voluto fargli, tipo “ma tu sei un carcerato? Ti danno i permessi per uscire e venire a lavorare qui? Come funziona? Come è nata questa associazione? Ricevete fondi?” e via dicendo..
Lui è concentrato sulla bici e non mi sembra che faccia troppo caso a me, sinceramente.
Con non poche difficoltà e un’eternità di tempo (almeno cosi mi è sembrato a me) siamo riusciti ad infilare la bici nella macchina di Mike.. diciamo la verità, la ruota di dietro usciva dal bagagliaio dove era seduta una ragazza che reggeva sia la bici che lo sportello. Si, abbiamo rischiato la morte, ma lasciamo perdere.
Mike tutto contento finalmente mi riporta a casa e mi regala la sua bici vecchia che ormai aveva sostituito perchè per lui era troppo bassa e mi regala uno stiker dell’associazione, con su scritto “piede libero”.
Attacco subito lo stiker sulla bici e faccio una bella foto e la pubblico su instagram, “voglio far conoscere questa realtà!”, penso tra me e me. Quindi taggo la pagina dell’associazione, dopo averla trovata e seguita.
Mi mettono like alla storia. Bene.
Mi scrivono qualcosa tipo “grazie per il tag! Hai preso la bici da noi?” e io rispondo che no, avevo accompagnato un mio amico a prenderla e mi aveva donato lo stiker.
Mi facevo ancora molte domande sull’associazione e su quel ragazzo, quindi sono andata a curiosare e..tac! L’ho trovato! È taggato sulla foto! Mado subito sul suo profilo.. “Carino!” penso.
Dopo un po’ mi segue e mi scrive.. iniziamo a parlare e scopro che era sempre lui che mi rispondeva anche dalla pagina dell’associazione, solo che non poteva scrivermi troppo perchè il suo “capo” ha anche l’account e ogni tanto ci entra.
Scopriamo di vivere nello stesso quartiere.. gli dico che la bici che mi ha rifilato il mio amico è messa male e vorrei aggiustarla, ma senza spenderci troppo, lui mi dice che è un servizio che non fanno, ma che mi avrebbe dato un’occhiata se gliela portavo al baracchino sul lungarno dove lavorava.
Dopo qualche giorno torno lì dove c’è lui ad aspettarmi. ll capo vecchio non c’è, per fortuna.
Finalmente lo vedo dal vivo e questa volta da vicino. “È proprio bello!”, penso. Poi con quel fare da meccanico, con le mani tutte unte.. cerco di non pensarci ed essere disinvolta mentre sono dentro l’officina con lui e scambiamo 4 chiacchiere. Dopo un po’ me ne vado, dovevo fare weed shopping e poi sarei tornata.
Bevo due o tre spritz con la mia spaccina del cuore e torno da lui, mezza brilla. Ha sta finendo la bici, me la rimessa a nuovo e aggiunto luce e cestino! È veramente bella! Lo ringrazio e gli chiedo quanto gli devo, mi dice 25€, mi sembra un prezzo onesto.
Come una cogliona mi rendo conto che ho prelevato i soldi quasi solo per l’erba, mi rimangono 15€. Gli chiedo se posso pagare con la carta, non l’avessi mai detto!! Mi fulmina con lo sguardo e mi dice “seria?!” io rimango impietrita e dico “scusa, proprio non ci avevo pensato a prelevare 😅”…
Lui è palesemente scioccato in senso negativo e mi dice “non fa nulla, piuttosto me li porti un altro giorno! Possiamo vederci vicino casa e me li dai!”
Gli dico che è un’ottima idea, mi scuso e gli prometto che il giorno successivo avrei saldato il debito!
Come promesso il giorno dopo gli scrivo, ci vediamo alle 7 del mattino, prima che lui andasse a lavoro, sotto casa mia. Facciamo due chiacchiere e gli chiedo se posso offrirgli un caffè da me per farmi perdonare, lui accetta e sale.
Chiacchieriamo un po’, beviamo il caffe, io fumo, parliamo dell’associazione e noto che lui si avvicina piano piano.. fino a mettermi le mani sulle tette e baciarmi. Ogni tanto mi stacco e mi allontano, ma lui mi cerca, mi vuole. Non riesco a non cedere alla tentazione e mi lascio andare.
Finiamo mezzi nudi sul divano, ci tocchiamo, baciamo e infiliamo le mani ovunque a vicenda.
Ad un certo punto lo blocco, gli dico che non posso farlo perchè sono fidanzata. Lui rimane un po’ scioccato, si riveste e se ne va.
Ci risentiamo ancora, mi dice scherzosamente “mi offri un altro caffe?” e io gli dico “va bene, ma questa volta innocente caffe”..
Viene a casa mia, di nuovo, mi chiede del mio ragazzo e mi confessa che anche lui è impegnato e convive da poco con una donna più grande, che stanno pensando di mettere su famiglia e che lui ha un po’ di ansia e pensa che sono le sue ultime occasioni di libertà. Parliamo molto, ma ad un certo punto mi risalta addosso, mi bacia intensamente.. che fatica.. mamma mia..
Finiamo a letto, stiamo quasi per farlo, ma lo blocco di nuovo.. lui si incazza, discutiamo e se ne va sbattendo la porta.
Ci siamo risentiti poi, un pochino abbiamo chiarito, ma ho visto che lui non mi segue più su ig (unico contatto tra noi), quindi boh.
Questa storia, per ora, finisce qualche mese fà.. ero in giro con mia madre che era venuta a trovarmi, andiamo a prendere la tramvia per raggiungere il centro. Ad un certo punto vedo un ragazzo e una ragazza che camminano affianco con un passeggino. “Sono proprio una bella famiglia!” penso tra me e me. Poi li guardo meglio.. era lui. Con la compagna. E un bebe di qualche mese, mi si è ghiacciato il sangue. Poche volte nella vita mi sono sentita così tanto una merda.
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susieporta · 6 months
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Per quanto ancora devo lavorare su di me...!
𝐶𝑜𝑠𝑎 𝑣𝑢𝑜𝑖 𝑑𝑖𝑟𝑒?
Per quanto ancora devo lavorare su di me, per guarire le ferite del passato in modo che io possa vivere meglio questo presente..
𝐴 𝑝𝑒𝑟𝑐ℎ𝑒́ 𝑡𝑢 𝑐𝑟𝑒𝑑𝑖 𝑐ℎ𝑒 𝑛𝑜𝑛 𝑟𝑖𝑒𝑠𝑐𝑖 𝑎 𝑣𝑖𝑣𝑒𝑟𝑒 𝑖𝑙 𝑝𝑟𝑒𝑠𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑝𝑒𝑟𝑐ℎ𝑒́ 𝑑𝑒𝑣𝑖 𝑝𝑟𝑖𝑚𝑎 𝑔𝑢𝑎𝑟𝑖𝑟𝑒 𝑙𝑒 𝑓𝑒𝑟𝑖𝑡𝑒 𝑑𝑒𝑙 𝑝𝑎𝑠𝑠𝑎𝑡𝑜?
Non è cosi?
𝑁𝑜,
𝑐𝑜𝑠𝑎 𝑠𝑖𝑔𝑛𝑖𝑓𝑖𝑐𝑎 𝑝𝑒𝑟 𝑡𝑒 𝑣𝑖𝑣𝑒𝑟𝑒 𝑖𝑙 𝑝𝑟𝑒𝑠𝑒𝑛𝑡𝑒?
Riuscire a godermelo pienamente, senza appunto l'influsso del mio passato.
𝑇𝑖 𝑠𝑏𝑎𝑔𝑙𝑖𝑎 𝑓𝑖𝑔𝑙𝑖𝑎 𝑚𝑖𝑎..
𝑁𝑜𝑛 𝑠𝑖𝑔𝑛𝑖𝑓𝑖𝑐𝑎 𝑎𝑓𝑓𝑎𝑡𝑡𝑜 𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡𝑜,
𝑣𝑖𝑣𝑒𝑟𝑒 𝑖𝑙 𝑝𝑟𝑒𝑠𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑠𝑖𝑔𝑛𝑖𝑓𝑖𝑐𝑎 𝑣𝑖𝑣𝑒𝑟𝑙𝑜 𝑒𝑠𝑎𝑡𝑡𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑐𝑜𝑠𝑖̀ 𝑐𝑜𝑚𝑒 𝑒̀, 𝑜𝑟𝑎!
𝑒 𝑠𝑒 𝑐𝑜𝑛𝑡𝑖𝑛𝑢𝑖 𝑎𝑑 𝑎𝑣𝑒𝑟𝑒 𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡𝑎 𝑖𝑑𝑒𝑎 𝑛𝑜𝑛 𝑠𝑎𝑟𝑎𝑖 𝑚𝑎𝑖 𝑠𝑜𝑑𝑑𝑖𝑠𝑓𝑎𝑡𝑡𝑎 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑣𝑖𝑡𝑎, 𝑛𝑒́ 𝑑𝑖 𝑡𝑒 𝑠𝑡𝑒𝑠𝑠𝑎, 𝑛𝑒́ 𝑑𝑖 𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡𝑜 𝑠𝑖𝑛𝑔𝑜𝑙𝑜 𝑖𝑠𝑡𝑎𝑛𝑡𝑒, 𝑝𝑒𝑟𝑐ℎ𝑒́ 𝑑𝑜𝑣𝑟𝑎𝑖 𝑠𝑒𝑚𝑝𝑟𝑒 𝑐𝑎𝑚𝑏𝑖𝑎𝑟𝑙𝑜 𝑛𝑜𝑛 𝑎𝑝𝑝𝑒𝑛𝑎 𝑛𝑜𝑛 𝑒̀ 𝑐𝑜𝑚𝑒 𝑑𝑖𝑐𝑖 𝑡𝑢
𝑠𝑒 𝑖𝑙 𝑡𝑢𝑜 𝑝𝑟𝑒𝑠𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑝𝑒𝑟 𝑒𝑠𝑒𝑚𝑝𝑖𝑜 𝑒̀ 𝑡𝑟𝑖𝑠𝑡𝑒, 𝑠𝑖𝑔𝑛𝑖𝑓𝑖𝑐𝑎 𝑠𝑝𝑒𝑟𝑖𝑚𝑒𝑛𝑡𝑎𝑟𝑒 𝑒 𝑣𝑖𝑣𝑒𝑟𝑒 𝑙𝑎 𝑡𝑟𝑖𝑠𝑡𝑒𝑧𝑧𝑎, 𝑠𝑒 𝑒̀ 𝑐𝑜𝑛𝑓𝑢𝑠𝑜 𝑠𝑖𝑔𝑛𝑖𝑓𝑖𝑐𝑎 𝑣𝑖𝑣𝑒𝑟𝑒 𝑙𝑎 𝑐𝑜𝑛𝑓𝑢𝑠𝑖𝑜𝑛𝑒
ma così mi lascio abbattere dagli eventi e dalle emozioni, mi lascio controllare, devo reagire, sono io l'aratefice del mio destino e della mia vita...
𝑠𝑒 𝑒̀ 𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡𝑜 𝑐ℎ𝑒 𝑣𝑢𝑜𝑖...
cosa?
𝑎𝑣𝑒𝑟𝑒 𝑖𝑙 𝑐𝑜𝑛𝑡𝑟𝑜𝑙𝑙𝑜
No, non voglio avere il controllo, ma voglio una vita serena
𝐴𝑝𝑝𝑢𝑛𝑡𝑜!
𝑣𝑢𝑜𝑖 𝑎𝑣𝑒𝑟𝑒 𝑖𝑙 𝑐𝑜𝑛𝑡𝑟𝑜𝑙𝑙𝑜
𝑣𝑢𝑜𝑖 𝑐ℎ𝑒 𝑠𝑖𝑎 𝑠𝑒𝑟𝑒𝑛𝑎 𝑝𝑒𝑟𝑐ℎ𝑒́ 𝑠𝑒𝑖 𝑡𝑢 𝑎 𝑑𝑒𝑐𝑖𝑑𝑒𝑟𝑙𝑜.
si,
e cosa c'é di male?
𝑛𝑢𝑙𝑙𝑎, 𝑎𝑠𝑠𝑜𝑙𝑢𝑡𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑛𝑢𝑙𝑙𝑎...
𝑠𝑒𝑚𝑝𝑙𝑖𝑐𝑒𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑙𝑎 𝑠𝑡𝑎𝑖 𝑐𝑜𝑛𝑡𝑟𝑜𝑙𝑙𝑎𝑛𝑑𝑜 𝑒 𝑛𝑜𝑛 𝑡𝑖 𝑝𝑒𝑟𝑚𝑒𝑡𝑡𝑖 𝑑𝑖 𝑒𝑠𝑠𝑒𝑟𝑒 𝑣𝑖𝑡𝑎 𝑐ℎ𝑒 𝑓𝑙𝑢𝑖𝑠𝑐𝑒
e cosa c'é di male?
𝑛𝑢𝑙𝑙𝑎, 𝑠𝑒 𝑣𝑢𝑜𝑖 𝑐𝑜𝑛𝑡𝑖𝑛𝑢𝑎𝑟𝑒 𝑎 𝑙𝑎𝑣𝑜𝑟𝑎𝑟𝑒 𝑠𝑢 𝑑𝑖 𝑡𝑒, 𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡𝑎 𝑒̀ 𝑙𝑎 𝑣𝑖𝑎
𝑠𝑒 𝑖𝑛𝑣𝑒𝑐𝑒 𝑠𝑒𝑖 𝑠𝑡𝑎𝑛𝑐𝑎...
cosa?
𝑠𝑒 𝑠𝑒𝑖 𝑠𝑡𝑎𝑛𝑐𝑎.. 𝑏ℎ𝑒'... 𝑑𝑒𝑣𝑖 𝑖𝑛𝑖𝑧𝑖𝑎𝑟𝑒 𝑎 𝑐𝑜𝑛𝑠𝑖𝑑𝑒𝑟𝑎𝑟𝑒 𝑙𝑎 𝑟𝑒𝑠𝑎
Ma non posso arrendermi!
𝑃𝑒𝑟𝑐ℎ𝑒́?
Perché chi si ferma è perduto...
𝑓𝑜𝑟𝑠𝑒 𝑐ℎ𝑖 𝑛𝑜𝑛 𝑠𝑖 𝑓𝑒𝑟𝑚𝑎...
Cosa vuoi dire?
𝑖𝑛𝑡𝑒𝑛𝑑𝑜 𝑑𝑖𝑟𝑒 𝑐ℎ𝑒 𝑐ℎ𝑖 𝑛𝑜𝑛 𝑠𝑖 𝑓𝑒𝑟𝑚𝑎 𝑒̀ 𝑝𝑒𝑟𝑑𝑢𝑡𝑜 𝑛𝑒𝑙 𝑠𝑒𝑛𝑠𝑜 𝑐ℎ𝑒 𝑠𝑖 𝑝𝑒𝑟𝑑𝑒
𝐴𝑠𝑐𝑜𝑙𝑡𝑎 𝑓𝑖𝑔𝑙𝑖𝑎 𝑚𝑖𝑎...
𝑆𝑒 𝑐𝑜𝑛𝑡𝑖𝑛𝑢𝑖 𝑎 𝑣𝑜𝑙𝑒𝑟 𝑐𝑜𝑛𝑡𝑟𝑜𝑙𝑙𝑎𝑟𝑒 𝑙𝑎 𝑣𝑖𝑡𝑎 𝑒 𝑎 𝑑𝑒𝑐𝑖𝑑𝑒𝑟𝑒 𝑐ℎ𝑒 𝑙𝑎 𝑣𝑖𝑡𝑎 𝑑𝑒𝑣𝑒 𝑒𝑠𝑠𝑒𝑟𝑒 𝑐𝑜𝑚𝑒 𝑣𝑢𝑜𝑖 𝑡𝑢, 𝑛𝑜𝑛 𝑠𝑎𝑟𝑎𝑖 𝑚𝑎𝑖 𝑠𝑜𝑑𝑑𝑖𝑠𝑓𝑎𝑡𝑡𝑎 𝑝𝑖𝑒𝑛𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑚𝑎 𝑠𝑜𝑙𝑜 𝑚𝑜𝑚𝑒𝑛𝑡𝑎𝑛𝑒𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒, 𝑝𝑒𝑟𝑐ℎ𝑒́ 𝑠𝑎𝑟𝑎𝑖 𝑠𝑒𝑚𝑝𝑟𝑒 𝑎𝑙𝑙𝑎 𝑟𝑖𝑐𝑒𝑟𝑐𝑎 𝑑𝑖 𝑞𝑢𝑎𝑙𝑐𝑜𝑠𝑎, 𝑑𝑖 𝑢𝑛 𝑛𝑢𝑜𝑣𝑜 𝑜𝑏𝑖𝑒𝑡𝑡𝑖𝑣𝑜 𝑑𝑎 𝑟𝑎𝑔𝑔𝑖𝑢𝑛𝑔𝑒𝑟𝑒, 𝑑𝑖 𝑢𝑛𝑎 𝑛𝑢𝑜𝑣𝑎 𝑚𝑒𝑡𝑎, 𝑑𝑖 𝑢𝑛 𝑛𝑢𝑜𝑣𝑜 𝑑𝑒𝑠𝑖𝑑𝑒𝑟𝑖𝑜, 𝑑𝑖 𝑢𝑛𝑎 𝑛𝑢𝑜𝑣𝑎 𝑒𝑚𝑜𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑑𝑎 𝑐𝑜𝑛𝑡𝑟𝑜𝑙𝑙𝑎𝑟𝑒 𝑜 𝑓𝑎𝑟 𝑓𝑙𝑢𝑖𝑟𝑒...
e allora?
𝑒 𝑎𝑙𝑙𝑜𝑟𝑎 𝑠𝑒 𝑠𝑒𝑖 𝑡𝑢 𝑎𝑙 𝑐𝑜𝑛𝑡𝑟𝑜𝑙𝑙𝑜,
𝑒 𝑠𝑒 𝑠𝑒𝑖 𝑡𝑢 𝑎𝑙 𝑐𝑜𝑚𝑎𝑛𝑑𝑜 𝑙𝑜 𝑆𝑝𝑖𝑟𝑖𝑡𝑜 𝑛𝑜𝑛 𝑝𝑢𝑜̀ 𝑖𝑛𝑡𝑒𝑟𝑣𝑒𝑛𝑖𝑟𝑒 𝑒 𝑡𝑢 𝑎𝑣𝑟𝑎𝑖 𝑙𝑎 𝑣𝑖𝑡𝑎 𝑐ℎ𝑒 𝑣𝑜𝑟𝑟𝑎𝑖, 𝑎𝑛𝑐ℎ𝑒 𝑠𝑒 𝑎𝑙 𝑚𝑜𝑚𝑒𝑛𝑡𝑜 𝑛𝑜𝑛 𝑚𝑖 𝑠𝑒𝑚𝑏𝑟𝑖 𝑠𝑜𝑑𝑑𝑖𝑠𝑓𝑎𝑡𝑡𝑎
no, sono stanca...
𝑙𝑜 𝑠𝑜,
𝑖𝑙 𝑐𝑜𝑛𝑡𝑟𝑜𝑙𝑙𝑜 𝑢𝑠𝑎 𝑚𝑜𝑙𝑡𝑎 𝑒𝑛𝑒𝑟𝑔𝑖𝑎 𝑣𝑖𝑡𝑎𝑙𝑒,
𝑐𝑜𝑛𝑡𝑟𝑜𝑙𝑙𝑎 𝑞𝑢𝑒𝑙𝑙𝑜 𝑐ℎ𝑒 𝑑𝑒𝑣𝑒 𝑓𝑙𝑢𝑖𝑟𝑒, 𝑒 𝑝𝑒𝑟 𝑓𝑎𝑟𝑙𝑜 ℎ𝑎 𝑏𝑖𝑠𝑜𝑔𝑛𝑜 𝑑𝑖 𝑚𝑜𝑙𝑡𝑎 𝑒𝑛𝑒𝑟𝑔𝑖𝑎,
𝑓𝑢𝑔𝑔𝑒 𝑑𝑎 𝑢𝑛 𝑡𝑒𝑚𝑝𝑜 𝑜𝑟𝑚𝑎𝑖 𝑝𝑎𝑠𝑠𝑎𝑡𝑜 𝑒 𝑟𝑖𝑛𝑐𝑜𝑟𝑟𝑒 𝑢𝑛 𝑡𝑒𝑚𝑝𝑜 𝑐ℎ𝑒 𝑎𝑛𝑐𝑜𝑟𝑎 𝑛𝑜𝑛 𝑒𝑠𝑖𝑠𝑡𝑒
𝑒 𝑑𝑢𝑛𝑞𝑢𝑒 𝑛𝑜𝑛 𝑝𝑢𝑜𝑖 𝑎𝑡𝑡𝑖𝑛𝑔𝑒𝑟𝑒 𝑑𝑎𝑙𝑙𝑎 𝑓𝑜𝑛𝑡𝑒, 𝑒 𝑛𝑜𝑛 𝑝𝑢𝑜𝑖 𝑝𝑒𝑟𝑐𝑒𝑝𝑖𝑟𝑒 𝑐ℎ𝑒 𝑛𝑜𝑛 𝑠𝑒𝑖 𝑎𝑙𝑡𝑟𝑜 𝑐ℎ𝑒 𝑝𝑢𝑟𝑎 𝑒𝑛𝑒𝑟𝑔𝑖𝑎 𝑑𝑖 𝑎𝑚𝑜𝑟𝑒, 𝑣𝑖𝑡𝑎, 𝑜𝑟𝑎, 𝑖𝑛 𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡𝑜 𝑚𝑜𝑚𝑒𝑛𝑡𝑜, 𝑠𝑒𝑛𝑧𝑎 𝑛𝑢𝑙𝑙𝑎 𝑑𝑜𝑣𝑒𝑟 𝑓𝑎𝑟𝑒 𝑜 𝑜𝑡𝑡𝑒𝑛𝑒𝑟𝑒 𝑝𝑒𝑟𝑐ℎ𝑒́ 𝑖𝑛 𝑟𝑒𝑎𝑙𝑡𝑎̀... 𝑡𝑢 𝑠𝑒𝑖 𝑔𝑖𝑎̀ 𝑡𝑢𝑡𝑡𝑜 𝑞𝑢𝑒𝑙𝑙𝑜 𝑐ℎ𝑒 𝑠𝑡𝑎𝑖 𝑐𝑒𝑟𝑐𝑎𝑛𝑑𝑜...
a si?
𝑠𝑖, 𝑓𝑖𝑛 𝑑𝑎𝑙𝑙'𝑖𝑛𝑖𝑧𝑖𝑜 𝑑𝑒𝑖 𝑡𝑒𝑚𝑝𝑖 𝑒 𝑝𝑒𝑟 𝑙'𝑒𝑡𝑒𝑟𝑛𝑖𝑡𝑎̀
𝑚𝑎 𝑝𝑒𝑟 𝑝𝑒𝑟𝑐𝑒𝑝𝑖𝑟𝑙𝑜 𝑛𝑜𝑛 ℎ𝑎𝑖 𝑐ℎ𝑒 𝑑𝑎 𝑎𝑏𝑏𝑟𝑎𝑐𝑐𝑖𝑎𝑟𝑒 𝑙𝑎 𝑟𝑒𝑠𝑎, 𝑎𝑙 𝑟𝑒𝑠𝑡𝑜 𝑐𝑖 𝑝𝑒𝑛𝑠𝑒𝑟𝑎̀ 𝑙𝑜 𝑆𝑝𝑖𝑟𝑖𝑡𝑜 𝑐ℎ𝑒 𝑠𝑒𝑖
𝑣𝑖𝑒𝑛𝑖 𝑞𝑢𝑖,
𝑝𝑜𝑠𝑠𝑖𝑎𝑚𝑜 𝑒𝑠𝑠𝑒𝑟𝑒 𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡𝑜 𝑖𝑠𝑡𝑎𝑛𝑡𝑒 𝑖𝑛𝑠𝑖𝑒𝑚𝑒, 𝑜𝑟𝑎, 𝑠𝑒𝑛𝑧𝑎 𝑠𝑒 𝑒 𝑠𝑒𝑛𝑧𝑎 𝑚𝑎, 𝑠𝑒𝑛𝑧𝑎 𝑛𝑢𝑙𝑙𝑎 𝑑𝑎 𝑑𝑜𝑣𝑒𝑟 𝑓𝑎𝑟𝑒
𝑉𝑖𝑒𝑛𝑖 𝑞𝑢𝑖...
Astrosapienza
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scogito · 1 year
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Il prof entra in aula: "Chi non è di Ravenna si metta da questa parte".
Gli studenti lo guardano con sospetto, chi non è nato nella città romagnola, e sono poco meno della metà, si sposta ciondolando senza capire le motivazioni.
"Bene, volevo dirvi che d'ora in poi non potrete più fare lezione in questa classe, non potrete più venire a scuola".
Facce allibite, "Prof, ma è serio?", "Dai, è uno scherzo".
"Sono serissimo, ora toglietevi orologi, braccialetti, collanine e appoggiateli su quel banco. Voi che avete gli occhiali, via anche quelli".
"Ma non ci vediamo!".
"È così. Le cinture anche, ragazzi. E le scarpe, non vi servono più. Ragazze, tiratevi indietro i capelli, legateli, nascondeteli come se non li aveste più".
Una ragazza tornando verso il gruppo dei "non nati a Ravenna" senza scarpe dice: "Non mi sento più io". Chi ammette di essere in imbarazzo, chi sogghigna. Poi cala il silenzio. Gli studenti ravennati, a bassa voce, uno con l'altro commentano: "Ma dai, ma perché?".
Quelli che non sono nati a Ravenna vengono spostati verso le finestre, fa freddo dagli spifferi, gli altri possono stare al caldo accanto ai termosifoni.
Il professore si ferma: "Chi di voi ha capito?"
Tutti hanno capito: "Ci ha fatto vivere cosa hanno provato gli ebrei quando sono stati separati dai loro compagni, quando sono stati deportati".
"E voi come vi siete sentiti?"
"A disagio, gli altri mi vedevano come io non voglio essere vista". E ancora: "Ma senza occhiali non vedevo nulla". Tutti concordano: non è giusto, ovvio. Eppure è stato.
L'insegnante ha continuato, rivolgendosi al gruppo dei nati a Ravenna: "E voi, perché siete stati zitti?".
"Perché lei è il prof".
"Ma se l'autorità commette qualcosa di atroce voi NON DOVETE TACERE. Succedeva cosi anche con le leggi razziali: alcuni avevano paura di esporsi pur riconoscendo che non erano giuste, altri hanno reagito con un atteggiamento superficiale".
Lezione conclusa.
Accadeva 4 anni fa. La Shoah spiegata agli studenti dal prof. di lettere Diego Baroncini, allora trentenne.
(Yout Edu Action) (fonte: Il Libro Rosso di Jung - Facebook)
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Sul concetto di "autorità" e di schiavitù varie c'è poco da aggiungere. Fino a quando le persone non si elevano dalla melma, non la riconoscono e non la respingono, niente cambia nella fiera dell'ipocrisia.
"Ricordare" non è un servizio. Ricordare fa parte dello show. Ed è chiaro che lo stato di negazione sociale e mentale in cui risiede la maggioranza non permette alcun tipo di apprendimento, alcuna speranza di giudizio.
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"Oggi mi chiamano per una consulenza in un altro reparto.
Una delle solite e molteplici consulenze della giornata... ordinaria amministrazione.
Paziente con un tumore in fase ormai terminale con insufficienza renale da compressione degli ureteri.
Arriva con il letto una paziente tra i 70 e gli 80 anni, bianca bianca, capello rosso carota con due dita di ricrescita ma smalto rosa impeccabile.
-"Buongiorno signora".
-"Buongiorno a lei dottore".
Vedo la cartella, la visito e ripeto l'ecografia.
-Allora signora in questo momento i suoi reni hanno difficoltá a scaricare le urine per cui non potendo eliminare le urine per via naturale devo posizionare un tubicino, una specie di rubinetto che scavalca l'ostacolo cosi farà pipí da due tubicini nella schiena collegati a due sacchette...".
-"Scusi se la interrompo... avró un'altra sacchetta anche dietro?" (aveva la colostomia).
-"Si signora...".
Silenzio assordante di un minuto che sembrava interminabile.
Sorridendo mi dice:"Scusi dottore come si chiama?".
-"Deplano".
-"No il nome".
-"Marco".
-"Marco che bel nome...hai due minuti per me?".
-"Certo signora ci mancherebbe...".
-"Lo sai che io sono già morta?".
-"Scusi non la seguo... non è così immediato...".
-"Si... sono morta 15 anni fa".
Silenzio.
-"15anni fa mio figlio a 33 anni e venuto a mancare... ha avuto un infarto. Io sono morta quel giorno lo sai?".
"Mi spiace signora...".
-"Io dovevo morire con lui 15 anni fa, dovevo morire 10 anni fa quando mi hanno trovato la malattia e adesso io non devo più fingere per gli altri. I figli sono sistemati, i nipoti pure... io devo tornare da lui. Che senso ha vivere qualche giorno in più con sacchette soffrendo e facendo penare i miei cari... io ho una dignità. Ti offendi se non voglio fare nulla... io sono stanca e mi affido alle mani di Dio. Dimmi la verità soffriró?".
-"No signora... lei può fare quello che vuole... ma mettendo due...".
-"Marco ti ho detto no. La vita e mia e ho deciso cosi. Anzi fai una cosa sospendi la trasfusione che ho voglia di tornare a casa e mangiare un gelato con mio nipote".
Piano piano ogni parola mi ha spogliato come quando si tolgono i petali a una rosa.
Ho scordato la stanchezza, la rabbia e tutto quello che mi angoscia.
Non c erano piu gli anni di studio, le migliaia di pagine studiate, le linee guida... nulla tutto inutile.
Nudo e disarmato dinanzi a un candore e una consapevolezza della morte che mi hanno tramortito.
Mi sono girato per scrivere la consulenza per evitare che mi vedesse gli occhi lucidi e l'infermiera si è allontanata commossa.
Non sono riuscito a controllarmi e chi mi conosce sa che non è da me...
-"Marco ti sei emozionato?".
-"Si signora un pochino, mi scusi".
-" É bello invece, mi fai sentire importante. Senti fammi un altro favore. Se vengono i miei figli e ti prendono a urla chiamami che li rimprovero per bene. Tu scrivi che io sto bene cosí...Ok?".
-"Si signora".
-"Marco posso chiederti una cosa?".
-"Si signora dica".
-"Sei un ragazzo speciale io lo so e sei destinato a grandi cose. Me lo dai un bacio? Come quelli che i figli danno alle mamme".
-"Si signora".
-"Preghero per te e per mio figlio. Spero di riverderti".
-"Anche io signora... grazie.".
In quel momento era la donna più bella del mondo, luminosa, decisa, mamma, nonna... in una parola amore puro.
Forse é stata la volta in cui sono stato contento di fare una figura di merda.
Smontato, denudato e coccolato da chi avrei dovuto aiutare e invece mi ha impartito la lezione di vita piu toccante della mia vita.
La morte vista come fase finale della vita, senza ansia, paura, egoismo.
Consapevolezza che anni di studio mai ti insegneranno...il mio curriculum valeva meno di zero... Anni di studio, master, corsi... Il nulla.
Parlavano le anime.
Tutto é relativo e io sono piccolo piccolo davanti a tanta grandezza.
Tutto quello che riguarda la vita, quando la si cerca, quando la si ha o la si perde fino a quando finisce va vissuto intimamente nella massima libertà e discrezione.
L'unico momento che davvero unisce chi si vuol bene cancellando litigi e negatività.
Sembra paradossale ma il dolore che è un aspetto dell'amore unisce a volte più dell'amore stesso.
Io credo molto nell'accompagnamento in queste fasi: a volte una parola dolce ha più beneficio di molte medicine.
Comunque vada buon viaggio."
Marco Deplano, urologo dell'ospedale Sirai di Carbonia, in Sardegna
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artide · 11 months
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Vivere al contatto con il proprio bacino è un sentire intimo, poter percepire la possibilità di movimento millimetrico, il collegamento con il proprio respiro, un corpo organico attraversato da una vibrazione sottile che parte dai piedi e ci coinvolge tutta la testa. Alla fine si tratta sempre di vivere con tutto il corpo, sentire con tutto il corpo. Ieri ho fatto caso al fatto che quando ti ho abbracciata ti sei sbilanciata ed io invece ero saldo al terreno, un albero. Ho inforcato la bici ed ho pensato, dove era il suo bacino, non in linea con lei, ne in linea con me, ed ecco perché ho sentito quel contatto cosi vuoto. Un abbraccio dove c'è spazio. Ma io non ci voglio dare nessuna connotazione sessuale, di chissà quali sottesi del paura della sessualità. Semplicemente quando non si è allineat si disperde tutto, e che abbraccio è se non c'è allineamento?
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unamediversa · 2 years
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Alla fine mi abbandonano tutti. Sia amore che amicizia e famiglia c'è qualcosa dentro me di profondamente sbagliato. Se tutti alla fine si stancano di me e se ne vanno. Non so cosa sia. Vorrei strappare questa "cosa" da dentro me. Perché finisce sempre così? Perché sono sempre così sola.. Perché ci sto sempre male. Alla fine tutti mi usano. Vado bene finché possono prendere qualcosa da me e poi?! Poi mi abbandonano.. Va così.. Sempre in continuazione. E io? Perdono perdono.. Sono stanca di perdonare sempre.. Voglio solo essere senza cuore. Spegnere le emozioni i pensieri tutto ciò finirà per distruggermi.. Lo ha già fatto.. Sono senza niente.. Mi hanno prosciugato hanno preso preso e ora sono rimasta senza niente. Solo dolore e lacrime che rinnego.. Sai cosa vorrei realmente? La morte, morire smetterei di soffrire, di sentire questa vita così stretta. Io non sono fatta per vivere. Io non dovevo nascere è tutto cosi fottutamente sbagliato. Io sono maledettamente sbagliata.
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occhi-grandi · 5 months
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‘’Sono qui a scrivere come tanti anni fa, e gira tutto sempre sulle delusioni che possono essere d’amore o familiari il dolore è sempre quello, un dolore ripetitivo che ti brucia da dentro l’amore per me è molto particolare, ho amato sono stata amata sono stata amata anche tanto penso e penso che tutt’ora sono amata, il problema è che cerco l’amore sempre nei posti sbagliati perché io ci credo sempre, io ci spero sempre vivere l’amore per me non è semplice non è mai stato semplice,
fin da piccola ho avuto svariati esempi d’amore sbagliati i miei genitori, i miei nonni e sono cresciuta con la concezione che quello potesse essere amore, invece crescendo sempre di più ho imparato che quello non è amore.
Ho deciso che non cercherò più l’amore ho imparato che forse è meglio mettere d’apparte per un po’ i sentimenti, forse credo che non so effettivamente amare,
ci provo,
ci provo sempre do tutto il mio meglio per esprimere questo sentimento come meglio penso che posso fare, delle volte non basta delle volte c’è bisogno di altro che io forse non ho ancora capito e stento a comprendere, faccio fatica ripeto non so che cos’è l’amore, anche se ammiro chi riesce ad esprimerlo e farlo capire a qualcun altro, vorrei che tutto fosse più semplice, magari se avessi capito determinate cose sull’amore o su me stessa adesso non starei qui a rimurginare sugli errori sbagliati che ho fatto.
Ho fatto soffrire tanto me ne rendo conto e chiedo scusa ogni giorno per il male che ho fatto non avrei voluto molte cose le ho fatte involtariamente e incosciamente.
non ho mai capito l’amore ecco perché quando vedo qualcuno che penso lo stia praticando al meglio cerco di imparare il più possibile magari da piccoli gesti dolci o facendo domande.
Vorrei capirlo l’amore, è un sentimento cosi bello e pure che però ormai mi fa solo paura, forse mi ha sempre fatto un po’ paura, ho chiuso i miei sentimenti da un po’ sono tornata la solita persona che si limita e forse non dovrei, però mi fa paura e mi fa male tornare a conoscere altra gente, mi fa terribilmente paura sapere che magari la fuori ci può essere realmente qualcuno per me, mi fa cosi paura che non voglio nemmeno interassarmene, mi fa così paura che penso di aver messo i miei sentimenti in un bel casetto nel mio cuore, forse un giorno proverò di nuovo a cercare di dimostrare affetto e amore a qualcun altro ma al momento non sono pronta, il mio cuore non è pronto ad un altro ciclo di questo sentimento e per quanto io sia innamorata dell’amore stesso non lo farò, è vero è uno spreco lasciare il cuore chiuso per paura che si rompa di nuovo ma sono arrivata alla conclusione che forse è meglio fare cosi che essere sempre troppo esposti, anche se forse dovrei dirlo che non sono pronta perché ancora io ci spero in altro ma è tutto nella mia testa delle volte è cosi difficile accettare l’evidente che laceri te stessa con mille pensieri e paranoie prima di accettare la verità, forse un giorno riuscirò ad accettarlo, forse un giorno mi alzerò dal letto pronta a ricominciare qualcosa di nuovo senza più guardarmi indietro, in realtà un po’ lo spero, sarebbe bello se accadesse.
Io credo nel destino e probabilmente questo arriverà tutto ha un suo percorso, la vita ci riserva tante sorprese dobbiamo vedere se noi stessi siamo pronti ad accettarle noi siamo l'input di noi stessi, parte tutto dal nostro centro.
Un giorno spero di capire il perché di tutto questo, di tutti questi anni passati a vedere la vita da spettatore e a chiediermi perché è successo quel che è successo.
Vorrei forse amare
Vorrei forse imparare ad amare
Vorrei amare
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elperegrinodedios · 8 months
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Testimonianza di un convertito...
(Quarta parte)
Rimasi lì seduto tutta la serata a fare sarcasmi sul film e presi molto interesse per Nicky Cruz. Vedete, voi pensate con una mente e ora come Cristiano anch'io penso con la stessa mente ma come stregone pensavo con una mente diversa: Dave Wilkerson (Il pastore) era il nemico e Nicky Cruz (il criminale) era l'eroe. Cosi, rimasi seduto e pensavo questo tipo è in gamba e convertirà il predicatore... e poi lui si salvò! Ora, quel termine non voleva dire niente per noi ma quando poi lui cambiò dal vecchio Nicky Cruz, al nuovo Nicky Cruz, allora quello davvero significava qualcosa: era impossibile! Se Nicky Cruz era cambiato era davvero un miracolo incomprensibile a qualsiasi stregone. Veramente incomprensibile!
La pietra angolare tutto il fondamento della stregoneria è che non si può far un sortilegio non si può mescolare una pozione, non si può fare un rito senza una salda conoscenza della astrologia. E' la base, di tutte le pratiche della Stregoneria. Uno dei suoi insegnamenti è che si nasce con una tal personalità e non si può fare niente per cambiarla e la mia, era piuttosto squallida così come era.
Così uscendo da lì mi trovavo in uno stato a dire poco confusionale, di stress mentale, di grande oppressione e di un forte senso di smarrimento. La mia condizione io l'avevo ereditata e tutto ciò che avevano i miei genitori era stato trasferito a me. In altre parole avevo ereditato i loro demoni o alcuni simili a loro. E cosi, io non ero mai stato libero dal momento in cui quel dottore mi aveva dato la pacca sul sedere in sala parto, fino a tale notte del '72. Forse voi quando vi siete salvati vi siete sentiti meravigliosamente, ma non penso, che vi siate sentiti così tanto meravigliosamente di me, quando mi sono salvato io!
Per la prima volta potevo pensare da solo senza questo peso, come del cotone nella mia testa; è più o meno il solo modo per descriverlo. E la mia sensazione era quella che se mi avessero ucciso uscendo da quel posto ora io, sarei morto felice. E me ne andai senza pensare a nessun pericolo. La notte seguente tornai dicendo: "Vorrei vivere abbastanza a lungo da potermelo godere!". Ed il motivo era che non si abbandona la Stregoneria una volta che si è stati iniziati: una volta dentro, dentro per sempre! La mia vita ora, ogni giorno, è in continuo pericolo: quella di mia moglie e la mia e quella di tutte le persone che ne sono poi uscite. I Cristiani rimangono stupefatti, quando dico loro, che il più grande mago, stregone che sia mai esistito fu re Salomone. Quando tornò indietro, tornò veramente indietro! E come tutte le cose che ha scritto nella Bibbia, sono davvero grandi cosi altrettanto grandi sono quelle scritte nella Bibbia della Stregoneria!! Gli stessi riti di iniziazione e anche come preparare Bibbie della Stregoneria o come evocare demoni, sono tutte cose scritte e create da lui. Questi che seguono sono tipi di gioielli creati mediante la istruzione demoniaca per persone molto importanti.
Prima di raccontarvi cosa significano, io voglio dirvi questo: "Era impossibile comperare questi ornamenti, eccetto la croce ansata, al di fuori di un negozio di Stregoneria", fino a pochi anni fa. Erano fatti a mano, da gioiellieri appartenenti al sacerdozio, e venduti solo agli stregoni iniziati nei negozi di occultismo. "Da allora gli illuminati hanno deciso che uno degli scherzi peggiori che potevano fare ai Cristiani era mettere loro questi gioielli attorno al loro collo e sulle loro mani". E il motivo è: "Che questa roba attira i demoni" "Essi si abbarbicano nei posti dove la si trova".
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Ora, se rimanete scioccati nel vedere di seguito la Stella di David è perchè solo recentemente è stata chiamata la Stella di David. Per migliaia di anni era stata chiamata Esagramma o Sigillo di Salomone.
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Ora, quandob una strega, vuole praticare atti di Stregoneria si mette un pentacolo che è la stella a cinque punte dentro a un cerchio, che è la loro forma di protezione più forte. Dopo, depongono questa stella a sei punte, cosi detto esagramma, l'inglese "hex", che vuole dire "fare magia nera o lanciare un sortilegio su qualcuno". Cosi che, la mettono in un cerchio sul pavimento e questo fa apparire i demoni, secondo le loro istruzioni. È il segno più "maligno della Stregoneria". Lo so che forse, non riesco a farvi capire, quello che vorrei farvi capire, ma è molto pericoloso avere quell'affare. La "stella a cinque punte" dentro al cerchio, il pentacolo con una punta verso l'alto, significa Stregoneria; con due punte verso l'alto significa culto del demonio o Satanismo.
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È interessante notare, che il simbolo della stella orientale, è una stella a cinque punte con le due punte in su. Simboleggia la testa di capra, che secondo i satanisti rappresenta il diavolo ed essi usano questa testa di capra e la adorano proprio come adorassero il diavolo stesso. (Segue)
Fine quarta parte
lan ✍️
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nonhovogliadiniente · 7 months
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io non lo so cosa significa essere amati , essere scelti
nessuno mi ha mai amato nello stesso modo in cui ho amato io
nessuno mi ha mai scelta
io non so cosa significa avere le cose con facilità , perché sono sempre restata da sola ad affrontare qualsiasi situazione.
Ho rinunciato ad un mio sogno, l’università perché purtroppo i costi sono alle stelle e non ho mai trovato nessuno che mi aiutasse, nemmeno la mia famiglia.
Sono finita a lavorare in un supermercato per più di 40 ore a settimana con uno stipendio di 600 euro. Inutile dire che con questa cifra posso farci ben poco. E quindi rinuncio ad un altro sogno, andare a vivere da sola, perché con uno stipendio cosi precario è letteralmente impossibile farlo.
Mi sento cosi arrabbiata e frustrata perché sto vivendo una vita che non voglio vivere , e qualcuno dirà perche non cambi? Ci provo ogni giorno, provo a cercare qualcosa di migliore ma non c’è!
Provo ogni giorno a dimenticare i miei difetti e il mio amore per te ma tantomeno ci riesco. Vorrei si spegnesse tutto.
Vorrei spegnermi io.
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piramiderossa · 1 year
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Cos’è la #shoà o #olocausto ?
Il prof entra in aula: "Chi non è di Ravenna si metta da questa parte".
Gli studenti lo guardano con sospetto, chi non è nato nella città romagnola, e sono poco meno della metà, si sposta ciondolando senza capire le motivazioni.
"Bene, volevo dirvi che d'ora in poi non potrete più fare lezione in questa classe, non potrete più venire a scuola".
Facce allibite, "Prof, ma è serio?", "Dai, è uno scherzo".
"Sono serissimo, ora toglietevi orologi, braccialetti, collanine e appoggiateli su quel banco. Voi che avete gli occhiali, via anche quelli".
"Ma non ci vediamo!".
"È così. Le cinture anche, ragazzi. E le scarpe, non vi servono più. Ragazze, tiratevi indietro i capelli, legateli, nascondeteli come se non li aveste più".
Una ragazza tornando verso il gruppo dei "non nati a Ravenna" senza scarpe dice: "Non mi sento più io".
Chi ammette di essere in imbarazzo, chi sogghigna. Poi cala il silenzio. Gli studenti ravennati, a bassa voce, uno con l'altro commentano: "Ma dai, ma perché?".
Quelli che non sono nati a Ravenna vengono spostati verso le finestre, fa freddo dagli spifferi, gli altri possono stare al caldo accanto ai termosifoni.
Il professore si ferma: "Chi di voi ha capito?"
Tutti hanno capito: "Ci ha fatto vivere cosa hanno provato gli ebrei quando sono stati separati dai loro compagni, quando sono stati deportati".
"E voi come vi siete sentiti?"
"A disagio, gli altri mi vedevano come io non voglio essere vista".
E ancora: "Ma senza occhiali non vedevo nulla". Tutti concordano: non è giusto, ovvio. Eppure è stato.
L'insegnante ha continuato, rivolgendosi al gruppo dei nati a Ravenna: "E voi, perché siete stati zitti?".
"Perché lei è il prof".
"Ma se l'autorità commette qualcosa di atroce voi NON DOVETE TACERE. Succedeva cosi anche con le leggi razziali: alcuni avevano paura di esporsi pur riconoscendo che non erano giuste, altri hanno reagito con un atteggiamento superficiale".
Lezione conclusa.
Accadeva 4 anni fa.
La Shoah spiegata agli studenti dal prof. di lettere Diego Baroncini, allora trentenne.
Grazie
Questo serve per non dimenticare e cambiare.
Anche oggi, non solo ieri.
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susieporta · 3 months
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DOVE VA A FINIRE L’ amore QUANDO FINISCE?
- Come faccio - mi chiese -
A lasciarlo andare ? Non vederlo piu’,non sapere piu’ niente di lui .
- perché devi figlia- rispose la curandera guardando verso l’antica quercia .
- vedi , nulla davvero ci appartiene ma chi abbiamo amato ha mescolato con noi il suo corpo astrale .
- che significa?
- che vi siete intrecciati come i rami dell’edera , ma non nel corpo , quello e’ momentaneo, nello spirito .
- ma a me non basta .
Sto male , voglio ancora vederlo e toccarlo e parlargli .
Non ce la faccio .
- non ce la devi fare - rispose sorridendo la donna di cui nessuno conosceva l’ eta’ .
- non ce la devi fare perché non sei tu a decidere : l’amore improvvisamente e senza merito arriva , come un canto di uccelli a mezzanotte .
E cosi’improvvisamente e senza motivo se ne va .
Ma non finisce mai.
Continua in quest’ altra dimensione .
- quale dimensione ?
Chiede la ragazza soffiandosi il naso avvolto dalle lacrime .
- la dimensione dell’invisibile. Dove vivono i maestri, i sacri spiriti, gli esseri di luce e le forze superiori .
I vostri spiriti congiunti e intrecciati salgono su fino a li , fino a diventare impercettibili e tuttavia continuano a vivere .
Vedi cara : l’umano non accetta che cio’ che può vedere e’ pari a un granello di sabbia a confronto dell’oceano.
- sto iniziando a capire ma fa ancora male .
- lo so bambina .
Non scacciare il demone del dolore : ogni volta che il cuore si spacca, si allarga un po’ di piu’ ma solo se lo lasci fare.
Se respingi, fingi , rigetti indietro, ti stordisci con le frivolezze , ritornera’ piu’ forte e ti chiudera’ il cuore .
E un cuore chiuso, e’ cio’ che di peggio puoi dare al mondo .
- gia’ in passato , Signora ho chiuso il mio cuore per non soffrire piu’ ed e’ stato sempre peggio !
- certo! Dimorare nelle tenebre e nella paura non e’ mai bene cara .
Non cercare di capire il dolore , lascia che ti travolga come un’onda, fatti lieve come piuma , lasciato attraversare come burro , ma se chiudi il cuore allora i demoni danzeranno sul tuo petto e ne’ gioia ne’ dolore toccheranno piu’ il tuo ventre .
E questo equivale a morire .
- si , ho capito .
Ho capito che essere forti significa stare 5 passi indietro.
Lo lascero’ andare ...
- domani sera , con la luna piena, da sola , vai in collina e pianta un ulivo .
Le sue foglie argentate saranno nutrite dalla tua leggerezza .
Qualcosa crescerà da questo strappo ma solo se lasci che la luce lo disinfetti .
E cosi sara’ per la pianta .
E la ragazza ando’ .
Con la luna calda di agosto a piantare il suo amore finito tra o cespugli di ginestra .
Scivolo’ dentro se’ per un po’
E la curendera non la perse mai di vista .
Da lontano, la vedeva con l’ occhio interiore e lei inviava ogni sera gli spiriti del bosco a vegliarle il sonno ...
Testo originale di
_ClaudiaCrispolti_
Proprietà letteraria riservata:
NOTA BENE Primo: non ho mai letto la profezia della curandera
Secondo questo racconto breve e’ un Mio pezzo originale scritto nel 2020
Vi prego di NON spargerlo in giro sotto falso nome
I miei post sono firmati e protetti da diritto di autore.
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