#coy corry | Explore Tumblr Posts and Blogs

parolerandagie · 2 years

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Di sport con la palla, del come si giocano e del cosa si prova nel farlo

Il calcio è uno sport fantastico, come testimoniano i milioni di appassionati in giro per il Mondo, ma si gioca con i piedi, ed a me la palla è sempre piaciuta averla fra le mani. Non che non ci giocai, per carità: sono nato e cresciuto in Italia, in un paesino di provincia, nell’ultimo terzo dello scorso millennio, e non ci si poteva sottrarre.

Non ci si poteva sottrarre dalle estati a giocarlo nei cortili, o negli oratori, sempre con attrezzature improvvisate (righe non tracciate, porte segnate da magliette a terra se non addirittura approssimative ed immaginarie nelle dimensioni, palloni rivedibili), raramente in numeri di giocatori consoni (mi ricordo dei due contro due a tutto campo), con percezione temporale molto relativa (tipo ‘’oh, sta facendo buio, chi segna il prossimo è campione dell’universo [*]), e con punteggi surreali (nonno, a casa, a cena: ‘’avete giocato al pallone?’’, io: ‘’sì’’, nonno ‘’e come è andata?’’, io: ‘’bene, abbiamo pareggiato 45 a 45 ed io ho fatto 18 gol’’).

Non ci si poteva sottrarre ed a me piaceva giocare di punta (e piaceva anche agli altri che io lo facessi), però...però non mi piacevano le pause attendiste che il calcio suggeriva (imponeva, forse), per esempio che se facevi la punta allora, quando attaccavano gli altri, tu dovevi farti i cazzi tuoi ed al limite farti trovare pronto per i contropiedi, non mi piaceva che si correva soprattutto senza palla, e non mi piaceva lo sforzo di contenimento dell’istinto che si doveva praticare continuamente per evitare di prendere la palla con le mani, che noi uomini le cose che ci piacciono cerchiamo di prenderle con le mani, mica con i piedi, mica a calci, che siano, quelle cose, dei gattini, o dei sassi lisci, o delle conchiglie, o delle tette, o (appunto) dei palloni.

Il rugby no, mi dissi quando lo scoprii, il rugby ti regala la possibilità di averla sempre fra le mani, la palla, o di cercare di averla quantomeno, e che figata quella sensazione di possesso, di stretta in pugno, che figata quella sensazione di saperci cosa fare: anche il passaggio stesso, se fatto con le mani, è un affidare a qualcun’altro qualcosa di importante, è un ‘’oh, fai attenzione a non farla cadere, mi raccomando’’ è un sottolineare la fiducia che si ha, nel compagno, mentre quello coi piedi sembra più un ‘’toh, pigliala tu, va, che io non so bene che farci’’.

Ed il basket anche. Che anche nel basket la palla ce l’hai in mano e ci si aggiunge che ci devi palleggiare, cioè sbatterla a terra per vedere che torna su, cioè era già divertente così, era già divertente la sensazione di contatto ed abbandono di quella superficie liscia ed elastica, tonda, con il palmo della mano e con i polpastrelli.

Il basket ed il rugby, poi, non concedevano attese, si era sempre nel frullatore, sempre nell’azione.

Nel basket: hai fatto canestro? bravo, ma adesso torna in difesa e vedi di impegnarti ad evitare che lo facciano gli altri...non hai tirato tu? vai a rimbalzo e di corsa, sì, anche se hanno tirato gli altri, e sveglia occhi sulla palla, sul canestro, sugli avversari e sui compagni...hai preso il rimbalzo? tira, corri, passa..lo ha preso un tuo compagno? corri, smarcati, chiedi palla.

Nel rugby: c’hai la palla? che bello, ma adesso corrici, passala, passala e seguila, posala in meta, calciala ma solo se è l’ultima cosa che potresti farci...ce l’hanno gli altri, la palla? ecco, vedi di recuperarla, placca, contesta, impedisci il passaggio, corrici appresso.

Mai un secondo di pausa.

E poi, quando giochi bene, nel rugby e nel basket, la sensazione di farlo è più forte, appunto perché lo stai facendo con le mani, perché lo stai facendo sia in attacco che in difesa, perché (forse soprattutto nel rugby) non c’è proprio un cazzo (ma un cazzo proprio) di gratuito, e si prendono delle gran botte (sì, sì, le si danno pure), perché quello che ti si chiede di fare pare impossibile (il canestro è là, altissimo da terra, ed il campo da rugby è pieno di gente vestita con una maglia diversa dalla tua e con pessime intenzioni) ma poi lo fai.

E se voi vi divertite di più a giocare a calcio, bravi voi, sono tanto contento: io no.

O a pallavolo (che già sto fatto che l’avversario sta di là dalla rete e non lo puoi colpire, mah), o a baseball (che a me sembra uno che tira una palla, uno che cerca di colpirla con un bastone senza riuscirci quasi mai e tutti gli altri a guardare, aspettando che gli cresca l’unghia sull’uccello), o a pallamano o a che cazzo ne so: bravi voi, sono tanto contento: io no.

Se poi invece voi lo sport non lo avete fatto ma lo guardate solo, allora mi spiace: non sapete che meraviglia vi state perdendo.

[*] che poi, io mi sono sempre detto, vabbè, ma se segnano gli altri, siamo vicecampioni dell’universo...cioè mica male comunque, no?

#cose mie #la vita e le opere di parolerandagie #la verità ed altri disastri #calcio #rugby #pallacanestro #quarantacinque pari #con le mani #con i piedi #mia riflessione #vicecampioni dell'universo

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mccek · 2 years

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Sono più in forma che mai, spostati da Spotify

Posti, ma non scopi mai, occhi rossi, mille live

Eins, Zwei, Polizei, arriviamo e sono guai

Cresciuto a fare freestyle, quindi so che poi ci stai

Scopo strumentali che mi dicono: "Non vieni mai"

Soldi, soldi, corri, corri, fuggi, fuggi (fuggi, fuggi)

Tutti i pezzi uguali, fanno tutti i furbi (tutti i furbi)

Sgasi sulla Benz, però non mi raggiungi

Miri in testa, mille punti sempre in testa, avevi dubbi?

Rappo e faccio a pezzi 'sti fighetti, braso etti

Tu sciroppo e poi rallenti, coi battibecchi non batti i vecchi

Bravo, metti i grillz, perché sotto non hai i denti

Vieni a fare un tiro e senti l'aria che tira

La gente in Italia spera fino a che spira

Questi rapper tutti amici quando sei in cima, ma prima

(Ti tolgo dal mio stereo perché porti sfiga)

L’abc del rap italiano #10

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dovevonascerequadro · 2 years

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Certe volte ti amo, ti metto sulle mie labbra assassine per avvelenarti di dolcezza; di sola dolcezza si può morire lentamente. Morso dopo morso ti contagio. Certe volte ti porto dentro non nei miei battiti ma nella mia carne. TI metto alla tavola coi miei organi e ti dico: " Mangiami! Saziati! Divorami!" Altre volte invece mi lascio morire tra le tue braccia, una, due, tre volte e più ancora finché non ti vedo tremare di fatica, finché non chiudi gli occhi perché non capisci cosa ci divida dall'indivisibile. Certe volte ti chiamo "mio diavolo" mentre corri col sorriso nel mio cervello finché non ti prego : "Uccidimi diavolo!". Poi mi togli l'aria dalla pelle, dalle ossa,dalla carne, semplicemente con gli occhi. Certe volte mi ami, mi metti sulle labbra i tuoi sogni, mi sfinisci di brividi con una favola sussurrata sotto le stelle ed io ti avrò ceduto qualche lacrima che avrai bevuto quando assetato e a fuoco mi chiedi " Dimmi che sono il tuo diavolo!"

Si sentirà da una dimensione temporale futura mentre il letto già vuoto racconterà all'amore dei nostri fantasmi

#poetry #Miu

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muznew · 7 months

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HOUSE MUSIC 2023 _ DANCE HITS

DATE CREATED: 2023-10-08 Tracklist : 0800 HEAVEN - Nathan Dawe, Joel Corry, Ella Henderson.mp3 1035 - Tiësto, Tate McRae.mp3 21 Reasons - Nathan Dawe, Ella Henderson.mp3 adore u - Fred again.., Obongjayar.mp3 Afraid to Feel - LF SYSTEM.mp3 After Midnight (feat. Xoro) - Lucas & Steve, Yves V, Xoro.mp3 Asking - Sonny Fodera, MK, Clementine Douglas.mp3 Baby Don't Hurt Me - David Guetta, Anne-Marie, Coi Leray.mp3 Better (feat. Decades) - TCTS, Decades.mp3 Better (feat. Jena) - Ferreck Dawn, Jena.mp3 Better Me (feat. Lily Mckenzie) - Saffron Stone, Lily Mckenzie.mp3 Bittersweet Goodbye - Issey Cross.mp3 Black & Blue - Goodboys.mp3 BOTH - Tiësto, 21 Savage, BIA.mp3 Call My Name - BLONDISH.mp3 Catchin' Fire - BYOR.mp3 Chemistry - KREAM, Camden Cox, IDEMI.mp3 Colourblind - Jess Bays, Hayley May.mp3 Crazy What Love Can Do - David Guetta, Becky Hill, Ella Henderson.mp3 Crying On The Dancefloor - Sam Feldt, Jonas Blue, Endless Summer, Violet Days.mp3 DNA (Loving Read the full article

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djmusicbest · 7 months

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HOUSE MUSIC 2023 _ DANCE HITS

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coycorry · 9 months

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💕💓 boba boys 💓💕

+bonus my queen is separately, because she loves her personal space (and I drew her much much earlier than those guys)

btw, hi. I am corry, a twitter artist that trying to escape twitter, so I plan to repost my art here soon. I’m not sure how tumblr to be fair, but I’m praying to all gods that I will figure it out.

I will be thankful for all your support, sharing, likes and comments.

Follow me for more akatsuki (I mean sasodei ((I mean sasori))) content, and hope to see you soon 🌸

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sofysta · 1 year

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#le letture quelle belle #Miù

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dedicatedtodance · 11 months

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National Dance Radio Airplay

Top 50 for the week ending May 27, 2023

Baby Don't Hurt Me----David Guetta, Anne-Marie, Coy Leray -3

Where You Are---John Summit, Hayla -2

Miracle----Calvin Harris, Ellie Goulding -1

Rhyme Dust----MK & Dom Dolla -4

No Sleep---Regard, Ella Henderson -7

Hungry Heart----Steve Aoki & Galantis f/ Hayley Kiyoko -8

I Want You----Icona Pop & Galantis -6

Whistle---Jax Jones & Calum Scott -9

16 Again---Paul Woolford, Lewis Thompson, MNEK -10

Clouds----BUNT., Nate Traveller -11

Feels This Good---Sigala, Mae Muller, Caity Baser, Stefflon Don -16

AM PM---NOTD f/ Maia Wright -12

You Got Me---TELEKAST f/ Georgia Ku -17

Praising You----Rita Ora f/ Fatboy Slim -13

All Nighter----Tiesto -18

On & On----Armin Van Buuren, Punctual, Alika -22

Vibration----Kaleena Zanders, Shift K3Y -14

Can't Tame Her----Zara Larson -8

Bright Lights----Kx5 f/ AR/CO -20

Lay Low----Tiesto -23

Beggin'-----Chris Lake & Aluna -30

Antidote----Audien & Codeko f/ JT Roach -15

From The Start---Morgin Madison, Ryan Lucian -32

Jacare-----Sofi Tukker -46

Hollow-----Haliene & Elephante -28

Need Me Right----Anabel Englund -25

Same Mistake---Shane Codd, LA VIsion f/ BIM -27

Luv Me A Little---ILLEIUM f/ Nina Nesbitt -19

***Side Effects----Becky Hill & Lewis Thompson -52

10:35----Tiesto, Tate McRae -29

Time I Let You Go---Warren f/ EMMA LX -48

***Party In My Head----PLS&TY & Lost Boy -60

U Ok?----Parisus, Steve Angellos, Benjamin Ingrosso -33

***Strangely Sentimental-----Anabel Englund -273

Flowers---Mylie Cyrus -31

Lavender Haze---Taylor Swift -26

City Of Love---Surf Mesa, Selah Sol -35

Miami -----Lola Andreys f/ Nile Rodgers -43

***Fast Forward---NIIKO & SWAE -53

Unholy----Sam Smith, Kim Petras -37

Lionheart---Joel Corry, Tom Grennan -36

10 Out Of 10----Oliver Heldens, Kylie Minogue -40

Take Me Home---VAVO f/ Clara Mae -44

Lose Control----James Hype -50

Be My Lover ---Hypaton, David Guetta f/ La Bouche -41

Nothing In Common ----MOTI WITH RALPHI -21

All By Myself----Alok, Sigala, Ellie Goulding -39

***Don't Call Me----SLUDHII & Leah Kate -67

***Giving Me----Jazzy -54

Waitin On It---VAVO -47

****new on this chart >>>>not on next chart (TBD)

#dedicatedtodance

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deadcactuswalking · 1 year

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REVIEWING THE CHARTS: 21/01/2023 (Miley Cyrus, Fredo, Bizarrap/Shakira)

I do like the turnaround we have at the top in 2023 so far. Last week’s #1 plummeted to #12 and its replacement is a debut at #1 with incredible streams, seemingly out of nowhere, “Flowers” by Miley Cyrus, becoming her third #1 and first since 2013. Well, the next album cycle’s definitely off to a good start. Welcome back to REVIEWING THE CHARTS!

Rundown

We start the episode as always with our notable dropouts, songs exiting the UK Top 75 – which is what I cover – after five weeks in the region or a peak in the top 40. This week, that list includes “Alone” and “Last Last” by Burna Boy, “Celestial” by Ed Sheeran, “Music for a Sushi Restaurant” by Harry Styles and finally, “go” by Cat Burns and “Heat Waves” by Glass Animals.

We also saw two returning entries, with “I Wanna Dance with Somebody (Who Loves Me)” by Whitney Houston bizarrely keeping momentum at #71, and Taylor Swift having “Lavender Haze” return to #43 as it now out-performs “You’re on Your Own, Kid” and the three-song rule can be silly sometimes. As for what else is filling up space in terms of our notable gains, we see boosts for “We Caa Done” by Popcaan and Drake at #50, “Players” by Coi Leray at #45, “About You” by The 1975 at #41, “Superhero (Heroes & Villains)” by Metro Boomin, Future and Chris Brown at #39, “People” by Libianca surging to #27 (at least that’s good news), “Lionheart (Fearless)” by Joel Corry and Tom Grennan at #18, and finally, “Creepin’” by Metro Boomin, The Weeknd and 21 Savage deservedly finding its way into the top 10 at #7.

Yeah, it’s kind of a dull week outside of our new arrivals, but they are the most important story here so I’ll get to them as soon as possible. Our top five of the UK Singles Chart consists of “messy in heaven” by venbee and goddard. at #5, “Anti-Hero” by Taylor Swift at #4, “Kill Bill” by SZA at #3, “Escapism.” by RAYE featuring 070 Shake at #2 and of course, “Flowers” at #1 but we’ll talk about that one later.

NEW ARRIVALS

#72 – “Bel Mercy” – Jengi

Produced by Jengi

So in 2010, renowned neo-Nazi – I mean, rapper Kanye West released a song “Mercy”, which peaked at #55 in the UK. The song features incredible guest verses from his (former) GOOD Music labelmates and also an iconic beat sampling “Dust a Sound Boy”, a dancehall song by Super Beagle. It’s a menacing, isolated sample with a raw, nasal energy to it, and combined with the sample of YB’s “Lambo”, it plainly goes hard. So this Dutch guy Jengi puts the same sample under a... unique beeping loop and an almost lo-fi drum pattern, with some admittedly sweet flutes and a generally groovy vibe that kind of passes off as chill... if it weren’t for that unfitting sample. He lifts some of the “Lambo” samples too but not to much effect, and the Super Beagle track just kind of feels out of place. It deserves a proper ragga jungle remix, not this barely-there house tune that would honestly be a pretty good, basic song without it. The whole amateur-sounding 90s house vibe could very much work as just that – an admittedly clunky vibe – especially when that completely unnecessary bass synth comes in, and makes for a pretty decent beat... but there’s still that annoying, time-stretched dancehall sample over it that just makes no sense. The worst part is that it sounds built around that sample, so removing it would eventually create a completely different song, which is a shame because the foundation of this is okay. It’s just the cheap attempt at adding a recognisable sample that leaves this otherwise decent track kind of dead in the water for me.

#69 – “Nonsense” – Sabrina Carpenter

Produced by Julian Bunetta

I figured that this one would have charted during the holiday season due to the “A Nonsense Christmas” version but I suppose it’s better late than never. Sabrina Carpenter is a former Disney actress nowadays singer-songwriter, and well, this is essentially a bro-country song, right? It has your standard country acoustics and twang with sweet, homely harmonies plunged under an ugly trap beat with the lead singer using unfitting rap flows. All of that is good in this case, by the way, because I absolutely love this song. I still don’t think that we’ve had enough good, fun and dumb pop music since Katy Perry left the pop sphere, and this gets pretty close with the absolutely unsubtle innuendo and the cheesy lyrics delivered with exactly enough melodrama and ironic self-seriousness for it to seem completely unabashed and embracing of its admittedly cringeworthy, Glee-level gimmick. Carpenter isn’t a particularly unique vocal presence but that moment in the chorus where she actually raises the octave in that meta-harmony is a beautifully dumb moment, and the trap beat has a real rumble to it that makes sure the song never gets stiff. Her performance is never copy-pasted either, with the backing harmonies littering the mix so it’s always busy and her slippery cadence making the song feel really organic. Admittedly, I wish the main guitar lead had more to do with the actual vocal melody, as it does feel like a really well-placed song rather than one that’s intrinsically written and constructed... but if we’re going to get this type of ridiculous music nowadays, I suppose it has to take just enough hints from the 2020s school of pop to get on streaming playlists and the radio. Regardless, it’s a great song, and the improvisational lyrics at the end, which apparently change at every show she performs, are a nice touch that makes the song feel just that bit more organic and alive. Please make this a hit.

#60 – “Gimme” – Sam Smith featuring Koffee and Jessie Reyez

Produced by Sam Smith, Jimmy Napes, StarGate and Anju Blaxx

So, Sam Smith is releasing a new album, and this seems to be the single to follow “Unholy”, though it may seem too soon since the song is still pretty high on global charts and whilst I don’t think Smith can exactly flood the market or oversaturate themselves given their recurring-character role in the world of pop music, I do think it’s unlikely for people to gladly pick up another Sam Smith single to stream nearly as much as they did “Unholy”... especially since that one barely worked with two of them, so I was wondering how bringing in both Canadian singer Jessie Reyez and Jamaican reggae artist Koffee would even work without it feeling like too many cooks. The answer is that it doesn’t, with none of these artists actually contributing enough to feel like they can call it their song. Reyez handles the hook, but the hook is an incessant repetition that means nothing over a dreary, minimal “tropical” beat with shuffling, groove less percussion and no melody to speak of. Sam Smith has the first verse and somehow in a song that mentions public sex, continues to be incredibly coy and just outright refuse to be sexy... perhaps because they can’t, as they get all soulful in the pre-chorus which does not fit the song at all and then... seemingly disappear from their own song until the next pre-chorus comes around. Koffee doesn’t do much more than give a staccato second verse, and then every single one of these artists, none of which have actually demonstrated a personality or role in the song’s narrative or lack thereof, now brand themselves as background vocalists to each other, whilst the pathetic excuse for dancehall continues to meander in the background. It’s not sexy, it’s not fun, it’s just a confusing slog.

#57 – “No Difference” – Clavish

Produced by R14 Beats and Off & Out

You know, I was listening to Clavish whilst looking at pictures of brick walls and I also saw “No Difference”. Okay, maybe that was a tad mean but like most songs I’ve heard from Clavish, this is uninteresting. Sure, the stock strings sound dramatic enough, but they are cheap as Hell and with the even cheaper-sounding guitar loop and skittering trap percussion, it just sounds ugly in a not particularly grimy way. Clavish himself goes with the same flow and describes gang violence in a way that isn’t particularly profound or unique, which wouldn’t really matter if his delivery was cold or bloodthirsty but he really is just getting into the booth and allowing his first take to get into the DAW here. By the second verse, he’s onto flexing anyway, and the first verse has the questionable lyric wherein he references his former friend going to jail for domestic assault, separating himself from that guy because the only time he’s beating women is when he has sex with them. Oh, and he can’t remember what the female sex organs are called, so he calls the vagina a “something”. This is the guy who named his album Rap Game Awful.

#31 – “Shakira: Bzrp Music Sessions, Vol. 53” – Bizarrap and Shakira

Produced by Bizarrap

So this may seem odd, especially in the UK, so we’ll need some explanation here. Bizarrap is an Argentine DJ who has this YouTube series called “Bzrp Music Sessions” wherein he produces a beat whilst a singer or rapper from across the Latin world performs some kind of vaguely freestyled song over it. Shakira, who I think would melt me by saying “Hello” and otherwise needs no introduction, has not had a pop hit since 2014. Bizarrap’s series has steadily gained more attention, with the previous session featuring Spanish singer Quevedo becoming a global smash. Since it’s in Spanish, it did not crossover here. A decade earlier, Shakira had started a relationship with Spanish footballer Gerard Piqué, and they married and had two children later on. In June of last year, just before the song with Quevedo blew up, they separated. Shakira, needing good PR since she is literally going to be on trial for tax fraud, and Bizarrap, seeing a good opportunity for more vilarity, team up and create her biggest hit in years and his biggest viral smash yet... and possibly the second biggest Latin American disappointment for a footballer in the past two months because this is scathing. It is speculated that Shakira found out about Piqué cheating because neither he or their children like jam, only Shakira, so she was suspicious when she had left and found jam had been eaten. The song is full of references to detailed celebrity gossip and lore like this between the two so I could be here for years discussing it, but the wordplay is surprisingly tight for a non-rap song and for a kiss-off, it is as bitchy and dominating as it should be coming from an empress like Shakira knocking down a guy who didn’t treat her well during their relationship and had recently cheated... because come on, how are you going to cheat on Shakira?! Due to legal issues, her father’s health issues and a custody battle, she reasonably felt like a hostage in an unhealthy relationship in Spain, and she mocks how this girl just will never be as good, to which he responded by... announcing a partnership with the Casio watch she makes fun of, and showing up in the car she derides. Well, divorces in the public eye are never neat, are they? It helps that Bizarrap’s production is incredible here, with a menacing synthwave bass groove kicked straight into transcendent territory thanks to the multi-tracked harmonies and some of the punchiest drums I’ve heard Shakira ever sing over. That falsetto hook is catchy enough to stand out whilst blending amidst all the synths to become a universal chorus, and was a genius add since you don’t need to learn Spanish to know she sounds badass here, especially when she starts semi-rapping. The intricate details in the beat are only there for Bizarrap’s bragging rights, sure, as it’s his music video after all, but the drop into a minimal house-esque chorus that slowly builds up is genius, and the shifts in percussion make sure the song is never stagnant. Shakira sounds more alive here than I think she has in decades, with that final line, roughly translating to “I was out of your league, that’s why you’re with someone like you” just being a perfect closer, before she quits and kisses his sorry ass goodbye. What a song, what a moment and what a way to escape bad PR from evading your taxes... though, just saying, Shakira, I’m not particularly an expert in taxes but if you’re still single when you next find yourself in... Northamptonshire, maybe I could enrol in law school. Just putting it out there.

#30 – “Dave Flow” – Fredo

Produced by Mason X Beats

You know, out of all the things you could distinguish these two rappers by, I wouldn’t pick the flow, since they tend to end up in similar cadences and pockets on their beats, which tend to be quite different, and Fredo has always been gruffer, kind of whispery, and his lyrics less observantly worldly and more introspective alongside a more violent through line that Dave only rarely encroaches on. It’s not like that particularly matters though, given that the Dave flow reference is a throwaway bar in yet another of these one-verse introspections that Fredo is able to crank out at an impressive enough pace, and whilst I would prefer some structure, I think this style is actually fitting for Fredo, who’s always felt awkward placing a hook in a song when all he really wants to do is speak about his experiences, negative or positive, and hope people – even if they don’t relate – appreciate the value of it coming from him. The vintage piano loop sounds elegant, especially with the choral sample and the trap beat goes necessarily hard, so it really just needed a good verse and whilst this is mostly flexing, with not that much wordplay or anything particularly clever, the rhyme schemes are slick as always and Fredo has this weird condescendence to his cadence this time around that is very much not from Dave but makes the content, which is delivered at a breakneck pace in this song, feel particularly comical in a pretty dark way. The beat never becomes stagnant because whilst not intricately produced or all that unique, the details in Fredo’s flow add up to the beat’s progression, and Fredo’s delivery gets increasingly energetic and confident: it’s a pretty great way to make the rags-to-riches story convincing in a subtle vocal shift that may have not even been intentional, but you can definitely tell by the end of the track. Also that “Fred again” line actually made me laugh out loud so the wordplay hits at least a couple points to make this ultimately a pretty great verse. I’ve always liked Fredo fine but he’s been steadily improving as of late and this is yet another example.

#23 – “Red Flags” – Mimi Webb

Produced by Connor McDonaugh, Ryan Daly and Cirkut

They say that businesses need to give equal opportunities to both men and women nowadays, and regardless of gender, everyone should get the same treatment. I agree wholeheartedly with that sentiment, so since the most interesting part of this milquetoast pop song is that the producer’s first name rhymes with his surname, I’m going to treat Mimi Webb as I would Lewis Capaldi and recite a little poem for you. Ahem, why were you creepin’ ‘round late last night? Why did I see two shadows moving in your bedroom light? Now you’re dressed in black; when I left, you were dressed in white. Can you fill me in? Calls diverted to answer phone – red wine bottle: half the contents gone. Midnight return; Jacuzzi turned on! I repeat, can you fill me in? The British public is lucky that Craig David has as many classics as he does, so they can phase out the songs that I have absolutely nothing to say about without me frantically running out of Craig David lyrics by this time next year. Seriously though, stream someone more interesting, like perhaps...

#1 – “Flowers” – Miley Cyrus

Produced by Kid Harpoon and Tyler Johnson

I knew Miley was big, but #1 debut big? A million streams in a day big? I really did not expect her return to pop music to be as big as this, but alas, it’s yet another breakup song about an ex-husband, this one being Liam Hemsworth and yeah, I don’t think it works as well as Shakira’s. First of all, it’s way less specific, literally using an interpolated melody and someone else’s words to describe a relationship, with the Bruno Mars interpretation (“When I Was Your Man” in the chorus) coming off as a lazy way to tie things up into a neat enough bow. Sure, Hemsworth had dedicated the song to her but the song is vague on purpose, using easy and overdone pop cliché rhymes that I feel become a bit too universal in this context. This becomes clear in my second point: it’s a self-empowerment song about how she’s better at loving herself than anyone else is at loving her. This is my cynicism speaking of course as that is a completely fine concept for a song but if I’m hearing a massive breakup song about a high-profile divorce, I’m going to need either more complexities and nuance to the lyrics or just straight-up hatred and basically making a diss track. My final point is the production, which is just kind of wank, with no real direction, a disappointing impact in the chorus and a minimal funk groove that feels as stiff as the song overall feels slightly unfinished. Outside of the strings, nothing about this song feels all that triumphant, and I’m still really perplexed to why this frankly uninteresting, unfinished song has gathered more attention... but alas, people work in mysterious ways and Miley is a great, raspy vocalist that adds as much charisma as she can to a boring albeit catchy song. Just because it doesn’t resonate with my cynical ass doesn’t mean that it isn’t making an impact elsewhere.

Conclusion

This was a fun one, right? There weren’t that many songs, and a few of them were pretty damn good, with some genuine cultural moments in this batch of new arrivals, as well as some questionable trainwrecks that are kind of just funny. Speaking of, Sam Smith is getting Worst of the Week for “Gimme” featuring Jessie Reyez and Koffee, with a Dishonourable Mention going to Clavish for “No Difference”. As for the best, it should be pretty straightforward, but for the Honourable Mention... Sorry, Fredo, but Sabrina Carpenter just barely inches you out with “Nonsense”, and the Best of the Week absolutely goes to Bizarrap and Shakira for... you know, one of the best songs to chart this decade? If I were still doing year-end lists, I’d have a list-topper staring me right at the face at #31, just saying. Let’s not get ahead of ourselves though: it’s still January. Thank you for reading, rock on to the late David Crosby, and I’ll see you next week!

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mavadavialcul · 1 year

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Balorda creatura

bastarda discendenza

delle stelle e delle profondità

figlia per metà degl'incubi

e per metà

rinnegato aborto dei sogni.

Brami la libertà

ora intrappolata nel limbo

quanta pena

negl'occhi e in cuor tuo

pur dagl'angeli abiurato

stolido incrocio della natura.

Mostro t'hanno generato

che fugge lontano chi sa dove

coi tuoi pensieri gonfi di lacrime.

Eppur fragile sei

delicato come la pelle d'un bimbo al sole

d'indole mansueta.

Ora va

corri

vola col vento fra i sogni

salva la tua lucente anima da noi esanimi.

Vedrai

troverai accogliente dimora

nei boschi delle chimere.

#balordo #creatura #rinnegato #angeli #sogni #corri

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cancionesfedez · 1 year

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Assenzio

Una storia, una salita (uno) Una strada, una matita (uno) Un microfono, una stretta con il sangue fra le dita Che Dio ci maledica Sento le sue impronte di una croce incisa Con l'olio bollente sulla fronte

Un animo bastardo, una cieca convinzione Un rifugio, uno sguardo, una ricerca di attenzione In bilico fra l'odio profondo e la redenzione Ho scelto la beatitudine dell'eterna dannazione

Ehi, lo sai che ho perso troppo tempo? Chissà se tu l'hai ritrovato Chi dice "marchiato", chi dice "macchiato" Indelebile c'è solo un destino segnato

Cercavi conforto in un uomo contorto Ma il fato è beffardo ed il fiato è già corto Per noi non c'è cura, non c'è medicina Se poi mi sento solo quando mi sei vicina

Coscienza a lavasecco, una doccia di sangue freddo Sono talmente perso che non trovo più me stesso Nulla accade dal nulla, ne son certo La mia ambizione ha superato di gran lunga il mio talento

Si potesse cancellare tutto il male lo berrei come assenzio Stanotte E quante volte avrei voluto urlare ma sono rimasto in silenzio A pensare alle cose che ho perso Ad immaginare fosse diverso Non mi guardo da mesi allo specchio È da un po' che sospetto che dentro al riflesso ci sia quella maschera che mi hanno messo

Ehi, come un alieno per tornare a casa Punto alle stelle e sono a metà strada Da bambino ero felice quando nevicava Adesso blocca il traffico, rovina la giornata

In mezzo a un folla di voci che acclama Avere un radar e sentire solo quella solitaria che infama Che poi la fama non ha utilità né importanza Quando vedi chi ami andare via sull'ambulanza

E allora ho chiesto scusa al cielo per la mia vita intera Mentre l'infermiera le infilava i tubi nelle braccia Ho pregato Dio: prenditi i soldi, la mia moto e la carriera Ma non portarti via la mia ragazza

E in un attimo solo capire veramente quello che conta Realizzare per tempo che nessuno vive per sempre Quante domeniche a casa in hangover invece che andare a trovare la nonna Adesso mi manca della dolce vita, me ne pento amaramente, perché

Quando corri per vincere non vedi quello che perdi Tua mamma chiama in ufficio, tu rispondi in fretta e coi nervi Tra chi è troppo avanti e chi arriva in ritardo comunque nessuno è in orario Io voglio tagliare la corda, più che volere tagliare il traguardo

Più leggeri della cenere Voliamo via se il vento soffia forte Più preziosi di un diamante che Diventa luce quando fuori è notte Divento luce se là fuori è notte

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a-tarassia · 3 years

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Il vecchio mondo sta morendo, quello nuovo tarda a comparire (semi cit.)

Workers Don’t Want Their Old Jobs on the Old Terms - “labor shortages” is a good thing, not a problem. The pandemic may have given many Americans a chance to figure out what really matters to them — and the money they were being paid for unpleasant jobs, some now realize, just wasn’t enough

Stamattina mi sono imbattuta in una discussione sulla situazione lavorativa attuale, ovvero la mancanza di incontro tra la curva di domanda e quella dell’offerta di cui tanto si è lamentato soprattutto alla ripartenza estiva, non ci sono lavoratori è colpa del reddito di cittadinanza. Niente di più falso se si considera la percentuale di cittadini (nuclei familiari) che si affida al rdc, basterebbe solo cercare i dati e scoprire che di certo qualcuno a cui serve lavorare è rimasto, ma. È tutto più complicato di così, quindi mettiamo da parte i titoli clickbait del new journalism e approfondiamo il malessere, questa nuova forma di presa di coscienza della classe lavorativa del tipo “preferisco la povertà alla schiavitù”. Come sempre, visto anche l’inciso di cui sopra, tratto da un articolo pubblicato sul New York Times e scritto dall’economista Paul Krugman, dicevo, come sempre accade negli ultimi secoli, le prime avvisaglie di discrepanza culturale tra passato e presente (futuro) partono dagli Stati Uniti, possiamo stare qui ore, giorni, mesi, anni, a discutere sulla caratteristica dicotomica dell’America, ma quello che ne trarremmo sarebbe la solita vecchia cantilena: è troppo diversa, stratificata e grande per poterla rinchiudere in una categorizzazione, quindi deal with it. Negli USA, posto in cui non hanno mai dato uno stipendio effettivo ai camerieri, la questione lavoro è tematica dominante di cui ormai si discute senza se e senza ma.

Da qualche mese anche in Italia siamo arrivati al punto in cui si grida alla mancanza di manodopera, ma come gli ultimi dati ufficiali hanno dimostrato ciò non è propriamente vero, anzi, secondo i dati dell’Inps in Italia da gennaio 2021 ci sono state 617mila assunzioni in più rispetto allo stesso periodo del 2020. Però come ben sappiamo le statistiche sono effimere e cangianti, come delle olografie, cambiano in base al punto da cui le guardi e al risultato che vuoi ottenere, quindi giri la luce cambi angolazione un po’ e ti dicono quello che vuoi sentirti dire. Dove sta quindi la verità? Sempre dalla parte dei lavoratori, non ci si sbaglia.

Non dico che stiamo sopravvivendo su condizioni lavorative discusse e concordate nel 1930, ma quasi, di sicuro dal 1980 quasi nulla è cambiato a momenti nemmeno gli stipendi. You remember Scala Mobile? Innanzitutto io stessa che ho un CCNL e quindi dovrei essere tra le più tutelate mi ritroverò un aumento indiscriminato dei prezzi e costo della vita sicuramente dal 2022, causati dalla Cina (vista soprattutto la situazione complessa di approvvigionamento, scarsità di materie prime e ritardi improponibili nelle spedizioni), sapete se non diversifichi le sedi di produzione internazionali, oggi tantissime in Asia, e ti fai mandare tutto dalla Cina, se la Cina aumenta il prezzo dei container, finchè non corri ai ripari (come?) possiamo discuterne in un altro luogo di questo), l’aumento te lo ciucci tutto e chi lo paga? Bravissimi. E secondo voi gli stipendi saranno adeguati? Bravissimi. Oltre che gli stipendi erano già inadeguati prima, figuriamoci tra un po’, vogliamo parlare di quanto invece sono aumentati gli stipendi dei CEO? Parliamone ancora dati alla mano:

41 million people lost their jobs in 2020 as the pandemic ravaged the U.S. economy, the most layoffs in at least two decades. But CEOs had a pretty good year. A great one, in fact, earning 351 times on average as much as the typical worker in their industry (qui)

Poco, solo 351 volte di più.

The weekend was won with no reduction in pay for workers and there was a gradual reduction in hours since then until about the 1980s. But since the 1980s working hours have not reduced at all, despite greater automation and new technology. We're overdue a reduction in working hours. (qui)

Toccando il punto, invece, delle ore lavorative (un articolo al link sopra), che nel migliore dei casi restano otto per cinque giorni a settimana, è chiaro che la regolamentazione rimasta invariata da oltre trent’anni deve essere rivista. Non solo servono meno ore per fare le stesse cose, ma si dovrebbe rivedere radicalmente i contratti così come sono stati concepiti dai sindacati quasi un secolo fa, lavorare part time, lavorare meno lavorare tutti, turnazioni, dare spazio alla digitalizzazione che straripa dall’armadio come farebbero tutte quelle tshirt nuove che hai comprato, mentre ti ostini ad utilizzare quella vecchia coi buchi perché sei affezionato e non ti va di cambiare che hai paura del nuovo. Digitalizzazione che porterebbe finalmente in campo molti giovani che sono specializzati nel settore ed eviterebbe perdite di tempo inutili e dannose per ogni individuo e spreco ingente di carta che io renderei legalmente perseguibile. È chiaro ed evidente che ridurre le ore lavorative e rimettere in mano agli individui il proprio tempo li rende persone più felici, you don’t say? La produzione resta invariata se non moltiplicata e hanno più tempo per spendere i soldi che portano a casa, per dirla in termini capitalistici:

Aumenti gli stipendi, aumenti il tempo libero, aumenti i guadagni, it’s not a difficult concept.

Riduzione di ore e regolamentazione del lavoro da remoto, che ad oggi esiste in varie forme in base a cosa fa più comodo all’azienda, ho sentito anche il concetto di mobile working, che tradotto è un altro modo per metterla nel culo al lavoratore. in Italia le aziende stanno ancora aspettando una risposta dallo Stato in termini di legislatura del lavoro agile, voi avete visto qualcosa? Io no e lavoro in un’azienda a cui piacerebbe, almeno in questo caso, fare un passo avanti. Il mondo della ristorazione, della logistica, dei servizi essenziali, necessita di controlli, strutturazione e tutele per i dipendenti, dovrebbe senza ombra di dubbio essere preso d’assalto dalla convenzione di ginevra, perché sfido io che un ragazzo nato negli anni ’90 oggi potrebbe prendere la decisione di chiudersi in catene per due spicci salvo che non sia davvero disperato o completamente pazzo. Qualcuno ha visto Sorry we missed you, di Ken Loach? È un consiglio. Poi dopo ci continueremo a lamentare che Amazon ci porta la presa schuko con un giorno di ritardo, ma almeno ci sentiremo in colpa. Dici non vogliono lavorare, ma meno male e grazie, salvate anche noi per favore ragazzi!

Dopo quasi due anni trascorsi chiusi in casa a fare a meno di tutto, forse finalmente qualcuno ha capito che magari si può fare a meno anche di lavorare a certe condizioni? Forse qualcuno ha capito che nella vita voleva fare altro, anche intrecciare cestini e venderli ai vicini o riprendersi mentre in doccia si lava il culo usando la spugna coi piedi e postarlo su onlyfans? Non trovo manodopera per il mio ristorante costruito abusivamente sulla spiaggia vista gabbiani e per cui pago 5€ all’anno al demanio, chiedo solo dieci ore al giorno sette giorni a settimana più straordinari nelle due centrali di agosto e pago profumatamente seicento euro al mese magari dovrebbe essere sostituito con assumo regolarmente con tutte le tutele del caso, malattie, ferie, stipendio adeguato e orario secondo contratto nazionale e partire da lì innanzitutto senza discriminazione di razza o sesso? Se avessimo regolamentato tutti gli stranieri che chiedono documenti legali dalla notte dei tempi forse anche il problema di “ci rubano il lavoro” sarebbe risolto con “meno male che da voi state alla canna del gas così almeno ho chi mi serve ai tavoli”, ma siamo un popolo di razzisti, questa sarebbe semplice utopia. È un discorso classista? Lo chiamerei più realista, sarebbe anche funzionale se si facesse di necessità virtù, ma anche le necessità in questo caso sono da prendere con le pinze. Sarebbe in ogni caso un improvement per tutti, ma troppo intelligente. È lampante come per determinate tipologie di lavoro necessitiamo di manodopera estera, non facciamo discorsi da finti buonisti, per quanto ci sia ancora l’italiano che fa il pizzaiolo, quella che fa la badante, l’oss, quello che impasta il cemento o guida la ruspa o raccoglie arance e pomodori è ovvio che saranno lavori per cui dovremmo sempre di più affidarci a chi arriva da fuori, questo per vari motivi che spero di non dovervi spiegare e quindi è anche arrivata l’ora che si smetta di fare finta che non sia così e mettere una mano anche sulla questione immigrazione in senso umano, civile, legale e burocratico. Again, più lavorano, più guadagnano, più tempo hanno, più spendono. Certo, la sostituzione razziale.

Anche il lavoro è un bene, un prodotto per cui c’è domanda e offerta e per cui deve esistere differenziazione, se si vuole occupare più gente possibile bisogna che ci siano più posti di lavoro possibili e non solo in termini quantitativi, ma anche e soprattutto qualitativi, le specializzazioni sono cambiate, le attitudini sono cambiate, le generazioni si evolvono e anche la realtà si sta chiaramente sdoppiando perché viviamo parallelamente nel mondo fisico e in quello virtuale e in entrambe serve la struttura digitale.

Siamo indietro, indietrissimo, in retromarcia.

Se l’istruzione fosse in linea coi tempi e pure preparasse professionalità adatte a gestire il mondo digitale il mercato del lavoro non sarebbe al passo, la stragrande maggioranza delle aziende ancora fa fatica ad abbandonare gli archivi fisici per essere banali, moltissime non hanno nemmeno ancora previsto lontanamente l’e-commerce nemmeno all’interno del gruppo stesso, digitalizzazione degli acquisti.

Stampiamo le fatture per portarle da un ufficio ad un altro, come possiamo pretendere di capire che serve un ufficio che gestisca i dati del sito quando il sito è ancora in manutenzione dal 2001 e sulla pagina facebook non c’è manco la foto sulla cover?

Le ragazzine vogliono fare le influencer, le youtuber, aprirsi un canale su twitch per far vedere le tette dipinte da unicorno rosa e noi invece di insegnare loro come gestire il mondo virtuale, fare dei corsi a scuola su diritti e doveri nell’era digitale e strutturare un pensiero anche per un domani lavorativo, che magari capiscono che esistono altri lavori nel campo anche più divertenti e remunerativi le incalziamo perché non vogliono fare le cassiere e poi le riempiamo di nozioni sul femminismo e il bodyshaming.

I ragazzi di oggi non studiano, beh convincimi che hanno torto.

Se la regolamentazione del mercato del lavoro si adeguasse e rivedesse la struttura dell'offerta per renderla attuale, in linea con le nuove necessità, generazioni e in linea con le contingenze del momento, evidentemente diverse da anche solo cinque anni fa, allora potremmo parlare di un confronto tra domanda e offerta e dissertare sui numeri.

Se invece si continua a proporre situazioni lavorative tali e quali al 1950, senza considerare necessità ambientali, parità di genere, riduzione di orario di lavoro, smartworking, turnazioni, diversificazione dei compiti per le nuove specializzazioni soprattutto digitali, attitudini delle nuove generazioni e etica, soprattutto etica lavorativa, allora ogni discorso è aria fritta.

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