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#il mondo al contrario
foreverblondie23 · 7 months
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pettirosso1959 · 8 months
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Sabato pomeriggio, al Bagno Biondetti di Marina di Pietrasanta, dove si è tenuta la prima presentazione del libro “Il mondo al contrario” di Roberto Vannacci, trasmessa in diretta televisiva da La 7, noi c’eravamo.
L’autore ha risposto alle domande del giornalista e scrittore Aldo Grandi in modo inappuntabile, schietto, chiarissimo, pacato, rispettoso verso tutto e verso tutti, chiarendo il proprio pensiero sui temi che hanno suscitato le reazioni più scomposte da parte dei benpensanti di sinistra e delle vestali del PUPC (Pensiero Unico Politicamente Corretto), dimostrando la totale infondatezza delle accuse di razzismo, omofobia ed altro ancora che gli sono state rivolte e sgombrando il campo da ogni insinuazione o dubbio sulla compatibilità fra il ruolo che riveste nelle Forze Armate e la pubblicazione del suo libro.
Dire che Vannacci ha le idee chiare e che sa quello che fa è dir poco. Chapeau.
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unevaguedeprintemps · 8 months
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Gen Roberto Vannacci:
Lgbtq+ vuol dire essere esenti da battute, critiche, opinioni, vignette, satire, barzellette, riferimenti, pareri, caricature, ironie e menzioni.
In poche parole: intoccabili e soprattutto privilegiati!
🔴La categoria protetta degli omosessuali emerge anche nei fenomeni immigratori clandestini:
se provenienti da uno di quei 73 paesi al mondo che reprimono per Legge l’omosessualitá basta approdare in Italia e dichiararsi "arcobaleno",
SENZA ALCUNA DOCUMENTAZIONE, ATTESTAZIONE COMPROVANTE
per far aprire automaticamente le porte dell’asilo.
Poco importa il resto, la realtá, la verosimiglianza, non serve nient’altro,
BASTA DICHIARARLO IN UN FOGLIO E AUTOMATICAMENTE QUELLO CHE É UN IMMIGRATO ECONOMICO CHE DOVREBBE ESSERE RIMPATRIATO SI TRASFORMA IN UNA CATEGORIA AD OGNI COSTO PROTETTA.
…..
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zabahronz · 2 months
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Generale, dietro la gonnella
Il generale Roberto Vannacci viene sospeso per 11 mesi dal Ministero dell'Interno a causa dei contenuti a dir poco sconvenienti del suo best seller, "Il mondo al contrario". Per il nostro buon generale un mondo che accetta e difende le minoranze è fuori luogo, o peggio, contro natura. Ma prima cercherò di spiegare questa tesi nel modo più corretto ed esaustivo possibile.
Secondo Vannacci il nostro mondo ha vissuto e convissuto con delle leggi naturali. Queste leggi regolano le nostre vite e i nostri comportamenti. Soppiantare e/o modificare tali leggi significherebbe una rottura del sistema e, di conseguenza, quello che è comunemente considerato "normale" è ormai una minoranza rispetto al nuovo sistema valoriale. Insomma, in parole povere, il sistema tradizionalista (che secondo Vannacci dovrebbe essere la norma) cede il passo a un nuovo sistema valoriale che mette le persone "normali" in una condizione di minoranza: da qui il "mondo al contrario".
Prima di esprimere la mia opinione al riguardo è importante fare una premessa: non esistono leggi sociali naturali. Il nostro sistema sociale è il risultato dell'istituzionalizzazione di una visione etica e morale che si è modificata nel corso del tempo (e continua a cambiare). Di conseguenza, parlare di valori "giusti" e "sbagliati" è molto riduttivo: i valori cambiano a seconda dei tempi, dei luoghi e degli avvenimenti. La società è un prodotto dell'uomo, non di entità terze, e come tale è imperfetta e mutevole.
Il nostro generale è un semplice nostalgico che si aggrappa al concetto della nuova minoranza per giustificare idee che la nostra società non riesce più ad accettare come fondamentali. Circondato da aguzzini che vede solo lui, scrive un libro in cui intende rivelare la (sua) verità ad una massa troppo schiava del nuovo sistema per poterlo comprendere. Vessato da ogni parte, il generale diventa il profeta di quelle persone che vedono in lui l'ultimo baluardo contro il politically correct.
Ci tengo a sottolineare che il politically correct, per quanto sia diventata una problematica, in questo frangente non c'entra proprio nulla. Le idee che il generale esprime sono discriminatorie e basta: dire che gli uomini debbano indossare solo i pantaloni (e gli scozzesi in kilt dove li mettiamo?) non è libertà di pensiero, ma semplice e pura ignoranza. Considero inoltre i provvedimenti adottati dal ministero fin troppo generosi: ma evidentemente si voleva chiudere la storia il più velocemente e silenziosamente possibile.
Il generale Roberto Vannacci nuota contro la corrente della fiumana del progresso che lo ha travolto, e vi rischia di annegare.
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guidosaraceni · 2 months
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Mandaci una cartolina
La vicenda ha trovato una degna conclusione. Il generale è stato sospeso dal servizio con stipendio dimezzato per aver dimostrato “scarso senso di responsabilità” ed “aver leso il principio di terzierà e neutralità delle Forze Armate”. Vannacci ha compromesso “il prestigio e la reputazione” del corpo di appartenenza – come avevo sostenuto chiaramente, tra infinte discussioni e polemiche, questa…
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lylu86-blog · 7 months
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Fai del bene e scorda... Fai del male e pensa...
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pineapplebutnoapple · 7 months
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oggi tag
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pazzoincasamatta · 8 months
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sto cercando di leggerlo ma sembra scritto da Putin!?
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Il Mondo al Contrario
L’uscita del libro Il Mondo al contrario del Generale Roberto Vannacci ha sollevato un vespaio di polemiche, ma offre spazio ad una riflessione molto importante.
I libri nascono per esprimere opinione, per dare senso al pensiero del suo autore. Per questo i libri sono fonte inesauribile di conoscenza.
“Il Mondo al contrario” vuole infatti provocatoriamente rappresentare lo stato d’animo di tutti quelli che, come l'autore, percepiscono negli accadimenti di tutti i giorni una dissonante e fastidiosa tendenza generale che si discosta ampiamente da quello che percepiamo come sentire comune, come logica e razionalità.
Il caso del libro Il mondo al contrario
Il testo al centro delle polemiche, Il mondo al contrario, è stato autopubblicato il 10 agosto scorso.
L’autore, Roberto Vannacci, è un generale delle forze armate che ha ricoperto importanti incarichi, tra cui quello di comandante della “Folgore”.
Inizialmente, del libro si è parlato più che altro su siti minori e/o legati al mondo militare, ma dopo Ferragosto è scoppiato il caso su scala nazionale, complici alcuni stralci del libro e, per l’appunto, il rango nell’esercito dell’autore.
Al momento della pubblicazione Vannacci era a capo dell’Istituto geografico militare. Tuttavia, dopo le polemiche lo Stato maggiore dell’esercito l’ha rimosso dall’incarico. Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, invece, ha annunciato un’indagine disciplinare. 
Nel frattempo, la notizia ha raggiunto anche la stampa estera, con titoli tutt'altro che lusinghieri. "Per il generale italiano Roberto Vannacci l'adozione gay è come il cannibalismo", titola il Times, quotidiano conservatore britannico.
Ma di cosa parla il libro IL MONDO AL CONTRARIO del generale Vannacci?
Roberto Vannacci intende “provocatoriamente rappresentare (ecco il manifesto,l’appello!) lo stato d’animo di tutti quelli che percepiscono ogni giorno una dissonante e fastidiosa tendenza generale che si discosta ampiamente da quello che percepiamo come sentire comune, come logica e razionalità”.
Dalle “occupazioni di alloggi disabitati da parte di persone senza fissa dimora, (dai desideri di genitorialità degli omosessuali fino al cosiddetto “politicamente corretto”:
“Cari omosessuali, normali non lo siete, fatevene una ragione !.. La normalità è l'eterosessualità.
Se a voi tutto sembra normale, invece, è colpa delle trame della lobby gay internazionale che ha vietato termini che fino a pochi anni fa erano nei nostri dizionari: pederasta, invertito, frocio, ricchione, buliccio, femminiello, bardassa, checca, omofilo, uranista, culattone che sono ormai termini da tribunale…
Che piaccia o no, non nasciamo uguali su questa terra e..quindi chi arriva in Italia dovrebbe ringraziare immensamente per la compassione e la generosità... I tratti somatici di Paola Egonu non rappresentano l’italianità”.
“Nelle mie vene una goccia del sangue di Enea, Romolo, Giulio Cesare, Mazzini e Garibaldi...
E infine: "Perché se qualcuno mi aggredisce non posso ammazzarlo... Se un ladro entra in casa “perché non dovrei essere autorizzato a sparargli, a trafiggerlo con un qualsiasi oggetto mi passi tra le mani?” “...se pianto la matita che ho nel taschino nella giugulare del ceffo che mi aggredisce, ammazzandolo, perché dovrei rischiare di essere condannato?”.
Può darsi che non la pensiate in questo modo ma anche se in alcuni tratti le frasi sono dure da digerire la realtà è questa.
Il libro "Il mondo al contrario" autoprodotto da Vannacci e vendutissimo su Amazon, è quindi un saggio in cui il generale si scaglia contro la "dittatura delle minoranze", una categoria trasversale e "nefasta" che vede riuniti gay, clandestini, femministe e marxisti.
Il caso Vannacci arroventa il clima politico di fine estate tra chi lo vuole fuori dall'Esercito e chi lo difende ma quanto al contenuto del libro nessun passo indietro, nessun cambio di rotta.
Al contrario Vannacci argomenta le sue tesi. Sui gay spiega: "La definizione di normalità si riferisce alla consuetudine, è un dato statistico, il 97% della popolazione è eterosessuale, quindi essere non eterosessuale li racchiude in una minoranza.
Ma non sono stato offensivo nei confronti di chiunque, ho espresse le mie opinioni, lecite e discutibili, non sono stato discriminatorio però, non ho detto che gli omosessuali devono essere messi in un ghetto.
Le mie opinioni sono discutibili ma non offensive. Sfido chiunque a trovare con gli omosessuali che potrei aver avuto alle dipendenze, degli atteggiamenti offensivi o discriminatori".
La sua linea, ai suoi occhi, è chiara, quasi stupito che in tanti non siano sulla sua stessa lunghezza d’onda: «L’odio è un sentimento, così come l’amore - spiega Penso sia lecito provare odio, disprezzo per qualcuno. Sono libero di provare odio per chi stupra i bambini? Certo che sì, ma facendolo non sto istigando ad un linciaggio».
Tu come la pensi?
Nessun attacco ad personam, dunque, quanto piuttosto nei confronti di azioni che l’ufficiale non valuta come edificanti:
«Sono il primo a dire che ho sempre rifuggito la normalità - spiega - e non per questo mi sento migliore o peggiore di qualcun altro.
Nel mondo degli anormali, che non seguono cioè i canoni della normalità, sono in buona compagnia con tutti i gay e gli omosessuali che ci sono nel pianeta».
«È un disprezzo che viene espresso nei confronti di un’azione - ha detto - Nel mio libro "Il mondo al contrario" non mi sono mai rivolto a delle categorie». Azioni tra le quali, però, nelle 357 pagine del volume, rientrerebbe anche l’omosessualità, definita "non normale".
Nessun passo indietro neanche per quanto riguarda l’invettiva contro la pallavolista azzurra Paola Egonu, definita da Vannacci «non italiana».
«Non vedo perché dovrei scusarmi con Paola Egonu dice - Il colore della pelle di Egonu non la individua immediatamente come italiana, posto che da migliaia di anni lo stereotipo dell’italiano è quello di un individuo bianco. Ma tutto questo non significa essere razzisti».
Davanti alle polemiche, il generale ha risposto: "Sono pronto a confrontarmi sulle mie opinioni e nel campo delle argomentazioni, del merito, non di altri aspetti.
La libertà di opinione è una delle radici della nostra radice libera e occidentale. Giordano Bruno lo hanno bruciato perché aveva un pensiero controcorrente".
Si definisce come l'erede di Giulio Cesare e afferma che nel nostro Paese esiste una dittatura imposta dalle minoranze attraverso "discutibili regole di inclusione e tolleranza".
Questo anche perché in Italia ci sarebbe "un lavaggio del cervello di chi vorrebbe favorire l’eliminazione di ogni differenza compresa quella tra etnie, per non chiamarle razze".
"L'odio è un sentimento, un'emozione che non può essere repressa in un'aula di tribunale. Rivendico a gran voce anche il diritto all'odio e al disprezzo".
Ecco dove leggere il libro: "IL MONDO AL CONTRARIO"
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asterargureo · 2 years
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Amicə del J Twitter non me ne frega niente se abbiamo giocato male e non abbiamo disegnato calcio come il maestro Saurizio Marri.
A me importano i 3 punti e il clean sheet. Ah e vi ricordo che l'anno scorso con lo Spezia abbiamo vinto di cortissimo muso 3-2 perché dopo il primo tempo ci siamo addormentati.
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70tre · 4 months
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Shafiq e Chiara: un ponte di comprensione.
(tratto da “Altro mondo” di Giuseppe Puccio) In una città vibrante e cosmopolita chiamata Arcadia, le strade erano un caleidoscopio di culture, lingue e tradizioni. Arcadia era il luogo in cui le persone provenienti da ogni angolo del mondo si incontravano, creando una comunità multietnica e multiculturale. Le loro storie si intrecciavano come fili colorati in un tessuto ricco di diversità. Nel…
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killiandestroy · 1 year
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incazzatura di oggi provided by conqui P (ovviamente)
#sta fuori ma proprio tanto. le ho detto che finalmente ho chiamato la veterinaria per portare la gatta a fare la vaccinazione (che doveva#fare a novembre ma visto che eravamo tutte impegnate e la gatat sta in casa abbiamo detto che quando avevamo tempo la portavamo)#e lei si è messa a lamentarsi che queste decisioni si prendono insieme che abbiamo un gruppo apposta che non va bene fare le cose e#avvisarla dopo. e quando le ho detto che ne abbiamo discusso CON LEI PRESENTE A OTTOBRE/NOVEMBRE lei fa. e ma mi pare che conqui A non#fosse d'accordo. al che le faccio NO NO GUARDA CHE CONQUI A E' D'ACCORDO NON HA MAI DETTO IL CONTRARIO HA SOLO DETTO CHE VISTO IL PERIODO#INCASINATO PURE CHE LA PORTAVAMO NEI MESI SUCCESSIVI NON ERA LA FINE DEL MONDO#e niente poi continuava a dire cose tipo.vabbè ma allora se eravate impegnate la portavo io a novembre. e io.MA ALLORA PERCHE' NON L'HAI#PORTATA. e lei. eh ma mica ne abbiamo discusso. e io.SI' CHE NE ABBIAMO PARLATO E' STATO QUANDO ABBIAMO PARLATO ANCHE DEL RISCALDAMENTO.#e lei. eh ma non mi sembra.non mi ricordo#che poi è proprio scema perchè prima mi fa che aveva capito che l'altra conquilina non era d'accordo e poi mi dice che non si ricorda che#ne avevamo parlato......scusa e tu quando avresti raccolto l'informazione che l'altra conquilina non voleva fare vaccinare la gatta???#no mi ha fatto stra incazzare sto fatto perché lei pare sempre cadere dal pero però poi non le van bene le cose e te lo dice pure. quando#non c'era manco di che parlarne a prescindere perchè la gatta va vaccinata e basta#mo' non solo io mi sono accollata l'impegno di telefonare prendere appuntamento e domani. dopo che sto in università tutto il giorno.#correre a casa a prendere la gatta e portarla a fare la vaccinazione. ma mi devo pure sorbire lei che si lamenta. e io st'accollo me lo son#presa perché delle tre io non lavoro e quindi ho impegni più flessibili (almeno finché non mi chiamano per le 200 all'università)
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ilpianistasultetto · 2 months
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È un mondo al contrario.
E io non mi ci trovo più.
"Io da qui vedo il cielo inchiodato alla terra,
e la terra attraversata da gente di malaffare,
e vedo i ladri vantarsi e gli innocenti tremare"
(Francesco De Gregori-1992)
Sempre attuale...Sempre piu'..
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unevaguedeprintemps · 8 months
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I MIGRANTI
Vengono da noi in cerca di denaro, di benessere, di garanzie, di casa riscaldata, di tv, di smartphone, di cure gratuite, di impunitá e di molte altre amenitá che
👉NON SONO FUNZIONALI SOLO A GARANTIRE LA LORO SOPRAVVIVENZA.
SONO UN DI PIÚ, 🔴SONO BENESSERE NON INDISPENSABILE,
sono prosperitá, libertá, agiatezza che la nostra becera civiltá occidentale razzista e monoetnica
🔴SI É GUADAGNATA ASPRAMENTE
con decenni di guerre e di morti, con le schiene spaccate dei nostri avi che hanno dissodato la terra a mani nude, con il lavoro in miniera, con le ore passate in catena di montaggio, con la rinuncia alle ferie, con le valigie di cartone contenenti pochi stracci ed un salame per sbarcare il lunario, con i cappellini fatti di carta di giornale nei cantieri, con le morti nelle raffinerie o nelle cave di amianto.
🔴PER QUALE MOTIVO, DUNQUE, TUTTO QUESTO DOVREBBE ESSERE ELARGITO GRATUITAMENTE A CHI, NON SOLO NON HA CONTRIBUITO MINIMAMENTE A QUESTA PROSPERITÁ, MA BUSSA ALLE NOSTRE PORTE CON ARROGANZA E PREPOTENZA ED ESIGE QUELLO CHE I PROPRI PAESI DI ORIGINE NON SONO IN GRADO DI DARE?
Generale Roberto Vannacci
“Il mondo al contrario”
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rideretremando · 11 months
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"Scrivo a tutta la comunità per assumermi la responsabilità di una scelta, evidentemente controcorrente, in occasione della scomparsa di Silvio Berlusconi.
Di fronte a questa notizia naturalmente non si può provare alcuna gioia, anzi la tristezza che si prova di fronte ad ogni morte. Ma il giudizio, quello sì, è necessario: perché è vero che Berlusconi ha segnato la storia, ma lo ha fatto lasciando il mondo e l’Italia assai peggiori di come li aveva trovati. Dalla P2 ai rapporti con la mafia via Dell’Utri, dal disprezzo della giustizia alla mercificazione di tutto (a partire dal corpo delle donne, nelle sue tv), dal fiero sdoganamento dei fascisti al governo alla menzogna come metodo sistematico, dall’interesse personale come unico metro alla speculazione edilizia come distruzione della natura. In questo, e in moltissimo altro, Berlusconi è stato il contrario esatto di uno statista, anzi il rovesciamento grottesco del progetto della Costituzione. Nessun odio, ma nessuna santificazione ipocrita. Ricordare chi è stato, è oggi un dovere civile.
Per queste ragioni, nonostante che la Presidenza del Consiglio abbia disposto (https://www.governo.it/it/articolo/bandiere-mezzasta-sugli-edifici-pubblici-e-lutto-nazionale-la-scomparsa-del-presidente) le bandiere a mezz’asta su tutti gli edifici pubblici da oggi a mercoledì (giorno dei funerali di Stato e lutto nazionale), mi assumo personalmente la responsabilità di disporre che le bandiere di Unistrasi non scendano.
Ognuno obbedisce infine alla propria coscienza, e una università che si inchini a una storia come quella non è una università.
Col più cordiale saluto,
il Rettore
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Tomaso Montanari
Professore ordinario di Storia dell'arte moderna
Rettore dell'Università per Stranieri di Siena
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limoniacolazione · 4 months
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Nella sala d'attesa dello psichiatra mi sorseggio una cioccolata calda delle macchinette, così da alleviare l'umido che mi riempie le ossa e mi increspa i capelli. Mi è tornato in mente, senza una ragione precisa, il concerto dei derozer e dei gbh a Bologna, quasi vent'anni fa. Mi rivedo adolescente, addormentata alla stazione, stretta stretta nelle braccia di un punk con la cresta rosa che si faceva chiamare il guercio e che non ho mai più rivisto. Era tutta una posa, mi dico. Ce l'ho sempre avuta una casa in cui tornare, pure se non ci stavo bene. Pure se forse non sono stata mai bene da nessuna parte. Sempre a scoppio ritardato o, al contrario, troppo in anticipo. Precoce, ma non capisce niente. Brava, ma non si applica. Testa sulla luna, piena di stranezze, avvocato delle cause perse, che parla come un libro stampato. Così mi hanno sempre detto, puntando il dito. Oggi una parola ce l'aggiungo io, che non sono pazza, bizzarra o in décalage col mondo: ma sono autistica, adesso lo so. Semplice così, no? Sono autistica. Così semplice che si sciolgono nodi di incomprensioni nel petto. Mi ci sono voluti 36 anni, un burn-out colossale, tre giornate di test, due neuropsicologi, uno psichiatra, un amore neurodivergente pure lui (che chi si somiglia si piglia) e tanti epic fail a vivere la vita che ho smesso di contarli. Sono autistica e diagnosticata tardivamente. Adesso faccio i conti con questa informazione nuova, questa chiave di lettura che mi fa cambiare prospettiva. Sono finalmente sulla strada di casa.
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La foto è vecchia di sette anni esatti, ma non è cambiato niente a questo sentimento placido di chi si riconosce. Solo le rughe e la nuova consapevolezza, forse.
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