Tumgik
#semi orco
el-cuervolunar · 4 months
Text
Tumblr media
Me puse a dibujar a mi OCs con el rostro a lo mas parecido de Nimona. Estoy obsesionado con la película. El elfo se llama Corco Ithilion y el semi orco se llama Gilgolat Lesso
0 notes
bimdraws · 1 year
Text
Kenneth and Keisha
Tumblr media Tumblr media
Kenneth is my dnd character, a half orc war wizard. Keisha is his recently acquired drag persona. The backgrounds are slightly different because new characters have been added since the last time I drew him <3
1 note · View note
little-lamb-lyosha · 2 years
Text
Diversity win! El semi orco que te acaba de partir la madre es pansexual
1 note · View note
macabr00blog · 3 months
Text
percorsi frammentati: 2017 (2)
Amarezza sulla mia gola bambina, mi tremano le fauci a vederli contorcersi, dietro i miei molari si apre il mio segreto più profondo, è lì che vi nascondo. E’ lì che smetto di pronunciare i loro nomi, tolgo via i semi, lascio che niente vada oltre. Mio padre mi viene a prendere, un pomeriggio di giugno, io e mia sorella andiamo in vacanza con lui. Ho quattordici anni, un telefono nascosto all’interno dei pantaloncini, i capelli corti ai lati, ci addentriamo nei peggiori hotel di villeggiatura, il mare è sporco come una palude, mio padre si addormenta a colazione. Julian, qualche giorno prima, mi consegna una lettera scritta al computer, non mi ama più, ha perso la voglia, non ha mai avuto desiderio. Come potrebbe, d'altronde, lui, io sono solo un comune schiavo. E’ spietato, non mi risponde per giorni, io nella stanza d’hotel inginocchiato sul tappetino del bagno fingo una convulsione. Mi hanno insegnato che con la bocca posso fare tutto, quella è la mia migliore arma, grido d’aiuto e la mia presunzione sollecita i soccorsi. Con il telefono nascosto chiamo mia madre, dall’altra parte d’Italia, le dico con la voce di un figlio che ha fame, con la stessa voce con cui ho parlato per mesi con decine di uomini che mi chiedevano dove fosse il mio cuore, con la stessa voce che mi ha portato al silenzio, di voler il suo aiuto. Pretendo di recuperare la strada, le dico che se non accorre con una scusa, potrei gettarmi dal balcone, lei non sa che siamo alloggiati al primo piano, mi romperei massimo un altro osso del braccio, è silenziosa per attimi interminabili, chiede pace. Chiede pace con la stessa voce in cui chiedo da anni pace a mio padre, ormai con il volto devastato dalle sostanze, occhiaie di un orco sonnambulo, è la stessa ombra sottile di quando Julian mi sta davanti al sole e mi tiene per mano. Chiede pace come solo una madre vorrebbe che il figlio tacesse per lei. Via, portatemi via. In meno di mezza giornata mia madre è ferma ad un autogrill lungo la strada di casa, io ho il volto caldo da uno schiaffo, la mano di mio padre che trema sul volante, mia sorella accanto a me piange mentre mastica una gomma rosa. Scendiamo dall'auto di papà, saliamo sull'auto di mamma, io so che mi sto lasciando una bambina alle spalle, quella bambina che tanto mi è somigliata in questi anni, io so che sto dicendo addio all’infanzia. Non riesco a dire altro che scusa, ma non sono per niente dispiaciuto, coloro un mandala lungo la strada di casa, quattro ore di autostrada nel silenzio. Al mio ritorno l’estate ormai inoltrata, il calore del disonore che mi pizzica la gola, mi sono chiesto parecchie volte se mi sono forzato a scopare nelle settimane seguenti, se il mio desiderio fosse soltanto frutto di un altro spazio e di un altro corpo che non ero io, e la risposta è stata sempre no. Non era un mio dovere, non era nemmeno un piacere, era un passatempo. I passatempi non sono passioni, non sono bisogni, sono il lungo spazio nelle ore, e d’estate in provincia è tutto troppo vacuo. Dall'auto di papà, all'auto di mamma, all'auto di un amico o un nemico o un animali dai sensi particolarmente affini. Il mare palude che diventa la ristretta bonifica di un terreno irrigato all’alba, gli alberi dopo la casa di Julian che si fanno stretti, il fico al centro del giardino che s’ammala. Mio nonno compra una motosega, lo sradica una mattina di luglio. Il fico si è ammalato, lo hanno ammazzato. Lo stesso giorno, i miei umili pretenziosi desideri adolescenziali si rendono odiosi sotto la mia lingua. Nel pomeriggio lascio scorrazzare il cane, gli lancio una vecchia palla di plastica sgonfia, lui nemmeno si alza dal giaciglio per rincorrerla. Disimpara in fretta. Nel pomeriggio salgo al piano di sopra per prendere un libro, mi siedo sull’asfalto del patio, sto aspettando qualsiasi messaggio da qualsiasi disgraziato che voglia ancora un po' di materia dolce, ma sono tutti emigrati lontani da questo pezzo di nulla.
Lui arriva scampanellando lungo la via. E’ un nitrito meccanico. Penso che non scorderò mai quel rumore senza risposta, quel modo di annunciarsi così acuto, il momento esatto in cui arriva davanti alle sbarre ferrose e arrugginite del cancello padronale, scende dalla bicicletta. Non ha niente a che fare con una preda, ma allo stesso tempo da lontano non è nient’altro che un cervo reso misero dall'assenza delle corna. Non c’è niente sul suo capo di capelli scuri, niente che parli di schiavitù, niente che parli di regalità, è solo una massa di pelle avvenente. Sento il suo odore per la prima volta quando, ormai sceso dalla bicicletta e lasciata alle spalle la via, si addentra dentro il cortile di casa mia, mi si avvicina per farsi spazio nell'apertura delle sbarre, io di sbieco riesco a percepire la sua dentatura da fumatore e l’unto della protezione solare e la fatica del suo addome di sudori fini. Non è mai esistito niente che mi facesse credere così tanto che il mondo è odore. Mia madre che mi mette al mondo, dentro di lei sono una massa di arrugginiti cordoli di sangue, un’appendicite si trasforma in infezione, ho reso il suo corpo una bara. Mio padre che mi tiene stretto al petto, una vecchia fotografia di lui in sala parto, bianco come un cencio, mi hanno raccontato del suo svenimento. Mia sorella che sbuccia il ginocchio, sulla ghiaia, si trascina la gamba insanguinata. Metallo, metallo, metallo, averlo vicino è come sentire il suo sangue, l’oro del suo crocifisso sulla lingua, lui è un cervo ed io sono un orso, sono un orso, sono un orso e sono appena uscito da un letargo durato tutta la vita. Apro la bocca come farei se fossimo umani, la apro poco per non destare sospetti, il mio sentimento si perde tra il non detto, qualche convenevole e scivola lungo il marciapiede, appoggia lo zaino sullo stesso tavolo dove Julian sputava semi, si sfila velocemente la maglietta e ricade nell’azzurro della piscina.
Le settimane seguenti torna come se si annoiasse davvero, arriva la mattina presto e resta fino all’imbrunire, all’incirca tre bagni e un pranzo, non parliamo mai davvero. Trovo, quindi, espedienti per attirare la sua attenzione, esche di carta, mi trascino tra le mani libri importanti, cammino lungo il bordo con Luminal di Isabella Santacroce, Pasolini sottobraccio, una volta cito Pavese a pranzo, lui coglie di sfuggita il verso. Sonnecchia su Celan, cosa ne sa lui di me? Sono un ragazzo da collezione, non smetto con gli appuntamenti, sono un ragazzo martire, non smetto con il grande cielo.
0 notes
darukgamer · 4 years
Photo
Tumblr media
iruth es un personaje mio uwu recien pude acabar este dibujo, tomo menos de lo que creí
2 notes · View notes
nulla-senzanome · 3 years
Text
About SMT Nocturne’s Italian localization
(This post was initially meant to be a submission for @eirikrjs, then I realized that making my own post would give me less of an headache with the added pictures, so here it is. This might very well just be my first and last post on Tumblr)
Yesterday some SMT III previews dropped, and since the only thing I care about regarding that game is its localization, mostly the Italian one, I immediately looked at that. There's some interesting stuff, I swear.
First of all, about MegaTen and Italian: if we aren't counting Catherine, Persona 5 Royal was the first game in the series that got translated. French and Germans got "Lucifer's Call" (which afaik didn't have a great translation either), but we weren't so lucky, so the only translations we got are P5R and P5S'. Both of them are definitely based on the English script, even if I wouldn't rule out the chance they actually checked the Japanese script for some minor stuff.
About P5R's translation... it's mostly fine. It's got some typos and whatnot, but for a game that massive it's nothing unusual. As for the "mythological department", it doesn't look like they did much research on their own. The two most interesting things are Alilat which got changed to Allat (and the translated description has an added "also known as Alilat", which is nice) and Thunderbird which got changed to Wakinyan, probably because "Uccello del tuono" didn't fit. One thing I will never get about P5R though is what happened to エル・ジハード, the Electricity skill. It was Narukami in Persona 4, then Jihad in Persona 4 Golden, then Wild Thunder in Persona 5 and Royal... but in Italian it's "Dio del tuono" (God of Thunder). Really, that's still a mystery to me. Plus, Izanagi-no-Okami’s Myriad Truths became Verità letali (Lethal Truths) and the “ARM PC” DLC accessory became DECK. Don’t ask me what that means.
Tumblr media
There really isn't much to say about P5S. Since the game is smaller the translation got better, there's just some typos here and there and some minor slip-ups but nothing major. It didn't add much mythologically-wise, so, moving on.
Tumblr media
Now, Nocturne is the first mainline SMT game that gets the treatment, so I was pretty interested in how they would change the demon races (or species, as they're called in Italian apparently). I was pretty sure they'd just get the English->Italian treatment and that's exactly what happened, but there's still interesting stuff that happened, such as...
Tumblr media
Brute: Orco (Ogre). I'm not sure how I feel about this one yet. It sure is... interesting. It kinda fits, since the onis are "japanese ogres", but at the same time I don't feel like it's "generic" enough to be the name of a whole race of demons. It's basically the reason I'm making this post. Plus, "Orco" is also Orcus’ italian name.
Tumblr media
Fiend: Diavolo (Devil). Just like the English term, it's used both for the Devil and, well, devils, mostly of the christian kind.
Tumblr media
Night: Oscuro (Dark). This one just missed the point, since they're supposed to be "night demons". Oh well. I guess night is dark.
Tumblr media
Yoma: Yoma (Yoma). Yeah.
Tumblr media
Wilder: Selvaggio (Wild). Not much to say. I like it better than the English one.
Tumblr media
Fallen: Caduto (Fallen). It's the same term we use for "fallen angel" (angelo caduto), so it was pretty much the obvious and obviously correct choice.
Tumblr media
Fairy: Fata (Fairy). It's pretty much only used for female entities, personally I think Folletto would've been more fitting. It refers to (mostly) mischievious little creatures (mostly) from european folklore.
Tumblr media
Haunt: Spettro (Specter). Works fine.
That's all the races I could find. Orco definitely steals the spotlight for how interesting it is, but there's some more food for thought in there. I didn’t even consider the original Japanese names since the translation is based on the English script and we all know (?) how different the English names for races are from their Japanese counterparts.
Here's some more stuff unrelated to races:
Tumblr media
Reason: Visione (Vision). I know it's not kotowari, but it works better than a more literal translation like Ragione would have. It's meant to be Vision as "an idea for the future". If I had to choose a term, I think I'd go with Principio, which means "beginning" and is also used for "moral principles". I really like Visione though.
Tumblr media
Will o' Wisp: Will o' Wisp (Will o' Wisp). Dunno why they didn't change its name to "Fuoco fatuo", which is literally "Ignis fatuus" and is commonly used. Pretty weird. Plus, Jack-o'-Lantern has dashes. Will o' Wisp does not. I am going mad.
Tumblr media
Demi-fiend: Mezzo-diavolo (lit. Half-devil). Obviously, they thought that the "Fiend" in Demi-fiend is the same as the Fiend race, and who wouldn't, just by looking at the English script? As for the "Mezzo": the "demi" in Demi-fiend comes from demigod, demi+god, which in Italian is semidio, semi+dio. Our "semi", however, is much more commonly used than the English "demi", so Semi-diavolo, Semi-demone or whatever would be nowhere near as "special" as Demi-fiend is. Mezzo-diavolo, on the other hand, loses that mythological appeal, but that "zz" makes it sound kinda derogatory, which I think is pretty fitting. It reminds me of mezzosangue (half-blood). I've seen some Italian fans hating this term with burning passion, but most of them would've probably hated every other choice as well.
In conclusion, I'm really glad we're finally getting translations, and so far they've been pretty good imho. I'd like them better if they were translated from the Japanese script, but that wouldn't really be an issue if the English translations were closer to the source material. In a post like this I'm obviously focusing on the "bad stuff", but all things considered, even if I wish we got something better, I'm pretty satisfied with the end result.
37 notes · View notes
ayla-moon · 5 years
Photo
Tumblr media
Dibujé mi nueva party (? Y la verdad vms 2 juntadas ya y me encanta.
Todavía falta que 2 jugadores más me describan a sus personajes pero ya los dibujaré algun día, los que faltan son un Paladin y un Guerrero.
Tumblr media
Thokk semi-orco bárbaro (mazizo, smash)
Tumblr media
Sherlock, tiefling bardo (le hacen bullyng por tocar bongos)
Tumblr media
Soldrin, enano clérigo. (adora al sol)
Tumblr media
Elrond, semi-elfo hechicero (la mami del grupo) 
Tumblr media
DM (le gusta decirnos peleles) 
245 notes · View notes
foodmancerchiku · 4 years
Photo
Tumblr media
Lyff, mi druida semi-orco, y Adorea, mi bárbaro semi-trasgo. Instagram me fusilaría de poner la imagen completa, pero me gustó como quedó, así que está en mi Twitter~ https://twitter.com/Foodmancer/status/1242161122918182912?s=19 https://www.instagram.com/p/B-FktW0hjUs/?igshid=1jhbo80dkx9it
1 note · View note
jaybirdmorgan · 5 years
Photo
Tumblr media
InkTober-Vember 28: Orco Remember when I said some of these monsters were difficult to research? Well this one was dang-near impossible. Guys. Google doesn't know who this monster is. Wikipedia doesn't know who this monster is. None of the obscure or semi-obscure monster and mythology blogs and channels I've dug up over the past month and a half know who this monster is. Trust me when I say I did a LOT of digging. According to what I could find from other people who participated in #mythicmay, Orco is a sea monster from Roman mythology. It's said to be of vast size and have huge jaws filled with teeth, and it feasts upon whales. 'Orco' is a bit of an unfortunate name, as it turns up results for Orcus (another Roman God, basically Pluto Ver 2.0, who was worshipped primarily in rural areas), Orcs (the Tolkien variety, amoungst others), Orcas (the world's largest species of dolphin and a wee appetizer for this guy), and, of course, He-Man's sidekick. A little more digging turned up that Orco *might* be a version of Cetus, the Sea Monster who Neptune sent to attack Ethiopia when some royalty there insulted his posse, but I didn't actually turn that up until after I had drawn this guy. I would draw Cetus quite differently to this. Anyways, I considered doing Orcus or even Leviathan instead, but vague directions do also mean a lot of room for interpretation... so I ran with my own idea. I based the design on the Gulper or Pelican Eel. They live down deep, and have bioluminescence on their tails they can use to attract prey. Once thought to hunt fish bigger than themselves, they are now thought to take more of a basking shark approach. The insides of their huge, hanging mouths are jet black, so prey don't even notice when they enter. They go from swimming to swallowed with barely a whisper. Whales are a bit smarter than shrimps and krill, so I added a venus-fly-trap sort of situation with Orco's infamous teeth. You know, to contain the struggling and whatnot. (at Chinatown, Victoria) https://www.instagram.com/p/B4wrsPPl-oo/?igshid=x0femqmx86ak
3 notes · View notes
leinad1425-blog · 6 years
Text
En la vida puedes ser... ¿Lo que sea?
En nuestra historia corta nos cuenta...
``Estamos en una Europa medieval fantástica ; ya sabéis con sus reyes, siervos, señores feudales que no saben más que guerra ya sabéis lo típico de la época y sus semi-humanos, bueno sigamos; nuestro protagonista es un campesino de un feudo bastante remoto; sabéis donde está Rusia pues por hay; se llama Roscaft era un típico humano que hacía su vida en solitario y bueno, así estuvo durante toda su vida. Hasta que cuando cumplió 30 años, paseando por los caminos cercanos a su campo se encontró un saco que creyó que de papas, pero pasó de él al pasar por su lado se alzó una mano agarrándole su pie. Roscaft se asustó pero le echo valor y se volvió a comprobar lo que había en el saco cuando lo hizo descubrió a una persona atada dentro de aparentemente era humano, por eso, Roscaft se la llevó a su casa y comprobó su estado.
Lo que vio le perturbo pero le asombró, lo parecía un humano, era un elfo muy poco comunes de encontrase en esa parte del mundo, no era un elfo era elfa en concreto y estaba en tan mala condición que era horrible. Pero él pudo distinguir que detrás de esas heridas una elfa claramente hermosa pero para eso se necesitaba una gran percepción de las cosas ya que:
La elfa estaba llena de moratones y de heridas casi todas en cicatrices y estaba ciega del ojo derecho, aparentemente.
Pero Roscaft no perdió ningún segundo más y busco un curandero. Por la zona vivía un curandero orco viejo llamado Loidag, nuestro protagonista fue a su casa y le dijo con mucha prisa y euforia:
'' ¡Curandero ven a mi casa tengo una persona muy malherida, es una mujer y..! "
Loidag le dijo:
" Y... ¿Qué? Humano."
Y él respondió:
"¡ELFA!
El orco se quedo atónito y cogió sus medicamentos y su bastón, siguió al humano hasta su casa. ``
Bueno espero que le guste esta pequeña historia y nos vemos en siguiente parte que tendréis en septiembre ¡NOS VEMOS!
1 note · View note
stigmaframe · 6 years
Photo
Tumblr media
Mastalis
a Japanese-inspired Orokin OC of mine. with help from @undergroundwubwubmaster
at some point in the past, she did a bad so was imprisoned in an empty void tower for ages. though this is her punishment, a loyal Dax named Fi Sed Orco followed her. the tower was semi permeable, only other people can pass in and out. that being said, Mastalis grew lonely and needy. so the loyal Fi collected cephalons to keep her company(and sane, or what was left of it). the Dax also sought out lovers who would occasionally visit and mingle with her master in secret. but then the Old War happened and there werent many lovers around for a while up until present day.
personality-wise, Mastalis is elitist like most Orokin are made out to be. though in recent times, she’s grown a tad more tolarable to lesser beings. and being a higher Orokin, she has great taste for the fine arts. visualizing geometric patterns gives a sort of soothing feeling upon Mastalis’s mind, allowing her to cope with her instability. in the rare moments where she isnt crafting complex shapes,  she is lax and unmoving. in other moments, she craves attention, whether it be of friendship or lust.
21 notes · View notes
cronicasdeazur · 5 years
Text
Tres Kobolds en una gabardina - M27
Tumblr media
Misión: Tres Kobolds en una gabardina
Cosas extrañas pasan en Kriross. Tres comerciantes dicen haber sido asaltados la noche siguiente a que un misterioso hombre alto y de voz chillona fuera a preguntar por “artefactos arcanos” sin comprar nada finalmente.
Los dueños creen que se trata de algún tipo de agente de la liga de los inmortales o algún ladrón independiente, incluso uno de ellos asegurar que se trata claramente de varios kobolds disfrazados…
Como sea, la misión consta de entrevistar a los comerciantes en Kriross, dar con el/los ladrones y recuperar los objetos perdidos.
Publicada: L14 de 1519
Asignada:
Sargento: Eshmet Tass - Luciano
Miembros: Wendell – Ana
Yannis – Edu
Waagz – Zepho/Pablo
Zodrik – Juan
Lohki Zorroloco -Kevin
Requisito: Investigadores competentes.
EXTRA: Azur pagará un bono si esto se liga con “el hombre alto” de la Quest 3 y el desafío que lanzara al gremio.
Reporte
Luego de zanjar la misión con Tholdar en el Gremio el Viaje s Kriross se decidió hacer por mar, con uno de los Capitanes de confianza del puerto. El viaje fue tranquilo cada uno con sus logros y fracasos personales, por mi parte el capitán aun no quiere adicionar las mejoras que le ofrezco a su navío (¡ese badulaque de capitán aún no se convence de incluir mis eficientes inventos como la bomba de velocidad o el lanza arpones!)
Al llegar a Kriross nos dividimos y fuimos a entrevistarnos con cada uno de los mercaderes afectados por los robos:
Kinu: Zodrak, Guerrero Semi-orko y Lohki, clérigo humano; fueron a la tienda de “extractos de ocasión” el dueño un semi-elfo le robaron un cetro pero no tenía pistas del robo (recordatorio: nunca subir al tejado a un semi-orko).
Anil: Waagz, el goblin alquimista y Eshmet, el gnomo archivista/constructor; fuimos a visitar a Anil el gnomo dueño de la tienda de “Objetos Exoticos de Anil”. Mi pariente estaba convencidísimo de que los ladrones fueran unos tales kobold´s y revisando el acceso forzado a hachazos… bueno algo de razón le dimos. Le robaron una varita para anular magia y no encontramos rastros importantes en el local.
Asiri: Yannis, Arquero humano y Wendell, la maga humana; fueron a la tienda “Rocas del Infar” una tienda de componentes. Se encontraron huellas en una ventana pero no fueron concluyentes y se robaron unos guantes de habilidad.
Lo único concluyente de estas entrevistas fue:
-Que los ladrones buscaban artículos mágicos.
-Que un hombre alto y zigzagueante busco en cada tienda un orbe con franjas doradas.
También nos informaron, después de un altercado con unos guardias…, de que había un sargento investigando los hechos y que se encontraba en una taberna… algo del colmillo del cocodrilo 2…
Así que se decidió ir a buscar a este sargento y poner una trampa en estos kobold´s.
El sargento no tenía ningún avance en su investigación y no se veía que se esforzara mucho en con esas cervezas en la taberna, pero nos recomendó una posada a la cual ir para esperar a estos asaltantes.
Zodrak y Lohki, se quedaron en una plazuela frente a la posada vigilando mientras el restos nos quedábamos en la habitación esperando a los asaltantes.
Luego de horas esperando escuchamos un Bang!! Miramos por la ventana y no se encontraban nuestros vigilantes, esperando lo peor bajamos a toda prisa y los encontramos luchando contra los posibles asaltantes, los que no resultaron ser Kobold´s! si no un grupo harapiento de goblin, semi-orco, un tipo que termino quemado y sorpresa el sargento que investigaba el asalto (no importa el continente siempre es lo mismo).
Bueno estos terminaron huyendo y el sargento capturado por la guardia. Forzándolo a hablar nos confesó la ubicación de la guarida de sus colegas, unas casa en ruinas en un rincón de la ciudad.
En la casa en ruinas los encontramos divagando esperando al sargento, el jefe al parecer, pero son emboscados tada!! Pero no por nosotros sino por una criatura siniestra de forma serpentina y el cual los mata sin mayor problemas y al cual no podemos hacer frente… aun así habiendo recuperado los objetos robados más un orbe con franjas doradas de gran poder, la cual debimos devolver a este ser misterioso para salvar la vida a tres de nuestros miembros.
Aun así la misión se llevó a cabo, satisfactoriamente con todos sus miembros a salvo y sin relacionar al individuo alto con el caso.
Tumblr media
0 notes
occhidibimbo · 5 years
Text
Favole per bimbi: i classici si rinnovano 😎
Favole per bimbi, ti conquistano subito. Il linguaggio onomatopeico e le illustrazioni su misura fanno immediatamente presa. Ma, come ci insegnavano i nostri insegnanti, a distinguerle è la morale. Sin da tenera età, i bambini dalle storie assorbono un sacco… delle vere e proprie spugne! Gli antichi maestri elaborarono un metodo infallibile per tirarli su al meglio. Nella guida che abbiamo realizzato vi suggeriamo cinque favole per bimbi illustrate che dovreste, almeno una volta, leggere insieme ai vostri figli.
Favole per bimbi
La lepre e la tartaruga
Tumblr media
Imogen, con suo marito Evelyn Gresham, brillante avvocato, abita vicino a Blanche, cinquantenne vedova. La prima così perfettina, l’altra così perfettibile: non più giovanissima, ha qualche chiletto di troppo ed è anche un po’ maschiaccio. Caratteristiche che Imogen non ritiene possano piacere ad alcun uomo. Eppure, la sua rivale attrae sempre più su Evelyn, che, man mano, presta sempre meno interesse alla compagna. Blanche è determinata a portare avanti la sua personale opera di conquista e Imogen passa, inerme, dall’inconsapevolezza all’incredulità. Con uno stile incisivo, Elizabeth Jenkins induce sofferenza e ansia nel lettore. Che entra in sintonia con Imogen, percepisce il suo inarticolata sconforto, e vorrebbe urlarle di darsi una svegliata. Ma alla fine come si concluderà? Ai bambini sopraggiunge, forte e chiara, la lezione di rispettare il prossimo. Non importa quanto appaia debole: eccessiva fiducia in sé stessi e pigrizia rischiano di ritorcersi contro. La cicala e la formica
Tumblr media
Su una foglia la cicala riposava comodamente. Baciata dal sole in piena estate, cantava l’intero giorno. Se passava accanto un topino o una topina in cerca di semi, strillava, con tono beffardo: "Ahi topino, quanto affanno, che fatica tutto l'anno! Quanto affanno, topolina: la fatica ti rovina!". Un superclassico, che spiega il valore del lavoro. Attraverso il sacrificio arrivano grandi risultati e quindi ai bambini perverrà il concetto di sfruttare appieno il tempo concesso. Il brutto anatroccolo
Tumblr media
In una nidiata composta da piccoli anatroccoli ne spicca uno, particolare. Tanto per iniziare, sfoggia piume grigie. E poi è più grosso rispetto ai fratellini, nonché piuttosto goffo. Mentre gli altri sguazzano felici in acqua, lui fatica a tenere il passo. Se ne accorge la mamma, che cerca però di sorvolare e accettarlo per così com’è. Al contrario, i fratelli lo deridono costantemente, giudicandolo brutto e inadeguato. Tira la corda oggi, tirala domani e lo strappo si consuma. In prossimità dell’inverno, l’anatroccolo fugge, esponendosi a numerosi problemi. Se non sta attento, può rimanere congelato e morire. Tuttavia, miracolosamente sopravvive. E, nuotando in uno stagno, si accorge di alcuni cigni: imparerà ad autoaccettarsi… Il principe ranocchio
Tumblr media
Una bella principessa gioca, vicino a una fontana, con una piccola palla d’oro, che lancia in aria e poi riprende. Fino a quando le cade. Si mette all’opera per cercarla, invano. Nel frattempo sente una voce: a parlarle un grosso e brutto ranocchio. È disposto a recuperargliela, a patto di ottenere in cambio un bacio (nella versione moderna). La principessa, sull’orlo della disperazione, accetta prontamente. Così lui tiene fede alla parola data, ma vuole la ricompensa promessa. Lei inizialmente risponde picche, prende la palla e, veloce veloce, torna al castello: se ne pentirà. Oltre a rispettare il prossimo, i giovanissimi capiranno che una promessa va sempre mantenuta. Pollicino
Tumblr media
Piccino picciò, Pollicino, ultimo di sette fratelli, pare destinato a soccombere, fra tante disavventure. Tuttavia, ha dalla sua un’impareggiabile forza d’animo e intelligenza. E lo spietato orco pagherà dazio. Tra i libri di favole per bimbi, ci avverte che doti quali l’astuzia e la bontà possono fare la differenza. Read the full article
0 notes
brainterrorist · 5 years
Text
El RockStar
Se despertó con el cacareo de un gallo. ¿El caca-qué? Cacareo. Pero estamos en Las Vegas. Y yo soy de ciudad. No he oído cacarear a un gallo en mi puta vida.
Abrió los ojos de golpe, como quien despierta de una pesadilla. Buscó el sonido, que se fue transformando en Killed By Death de Motörhead. Su teléfono, que vibraba sobre una mesa de cristal. Tanteó a su alrededor y lanzó un cojín contra la mesa. El mueble se tambaleó, pero quién fuera (Tu agente, tu agente, tu agente) no dejaba de llamar. Se llevó las manos a la cabeza, porque juraría que le había crecido veinte centímetros y le iba a explotar. El teléfono seguía sonando en el suelo. —¡OH, CÁLLATE DE UNA PUTA VEZ! Intentó levantarse. No pudo. Estaba abrazado a un cuerpo femenino que dormía prácticamente encima suyo. Aplastándole. Roncándole en la cara. Babeándole el pecho. ¿Era guapa? Ni puta idea. Debía serlo, porque hacía más de tres años que no se llevaba a menos de un nueve a la habitación. Las ventajas de la fama. Pero en ese momento lo único que veía era un montón de pelo tapándole la cara. La habitación era una suite del Mandarin Oriental con tres habitaciones, dos baños, un vestidor y una cama en el dormitorio principal de tres por tres metros en la que podría haberse montado una puta orgía de diez personas, y, por algún estúpido motivo, la noche anterior, él y quien-fuera-la-tía-esa, habían decidido que quedarse dormidos en el sofá más cutrón y más pequeño del vestíbulo era una magnífica idea. Las drogas. Aún llevaba puesto el condón. ¡Ni se lo había quitado! Le apretaba contra el glande, por la erección matutina, y toda la corrida se había diseminado pringándoles a los dos y dejando una mancha en el sofá que solo se quitaba quemando la tapicería. Un cuadro. Asqueroso y seco. Levantó la colcha con la que se habían tapado de un tirón brusco. Primo Eso murmuró a su lado que le dejara dormir. —Joder, que puto asco. Se miró. Se tocó. Se quitó el condón y lo tiró detrás del sofá. Ya lo barrería el servicio de habitaciones. —Eh. Ni corto ni perezoso, más bien un capullo con la delicadeza en el culo, le palmeó una nalga varias veces a la tía para que se despertara. —Eh, pedorra. Quítate de encima, que tengo que contestar.
—Uhm... —La pedorra, remoloeando—. ¿Pero qué coño...? —La chica se llevó la mano a la cara, se apartó el pelo de mala manera de la misma y como no podía ser de otra manera, al parecer, también sucumbió a la evidencia: ambos estaban desnudos y hechos un asco. Bueno, su amiguito no tanto.
¿Y qué demonios hacía ella con el chulo del año? 
—Tú —lo señaló severamente con el índice, pero interrumpió el gesto para hacerse con la tela para echársela por encima, porque seguro que el muy cerdo se la comía con los ojos, como si no hubiera tenido suficiente—. ¿Qué me echaste en la bebida? —cuando se despertó estaba casicómodamente enroscada a él, pero no iba a pensar ni de broma que el asunto, EL ASUNTO CON ÉL, había estado bien. Y por supuesto, echaría balones fuera. Iba a matar a Hayley por dejarla ir con él. O lo que fuera que había pasado.
Estaba buena. Vale. La boca esa le quitaba puntos pero al menos no se había follado a un orco de Mordor. —¿Que qué te...? Anda y vete a tomar por culo. Se levantó del sofá dejándola tirada en el suelo y caminó desnudo por la habitación hasta la mesa de cristal, frotándose una pierna y renqueando un poco, porque se le había dormido de tenerla encima. No le importaba si ella se había hecho daño ni que ahora se hiciera la santurrona. ¿Qué estaba? ¿Indignada? ¡Indignada! JÁ. Él se acordaba, a medias, del polvo. O puede que no, pero seguro que se lo había pasado bien. Se puso las gafas de sol. Se agachó para coger el teléfono del suelo y la señaló con él como si blandiera una espada. —¿Acaso sabes con quién estás hablando, chavala? Matarían por estar en tu situación. Era un engreído. Un alucinado. Cuando pasas de componer canciones en un sótano y tocar en garajes con tus colegas a hacerlo en un estadio de fútbol para treinta mil personas, te transformas. Y no es culpa tuya, sino de la sociedad. De un día para otro: Te adoran. Te adulan. Te acosan. Te vuelves algo así como un semi-Dios o, al menos, pierdes tu condición de mundano mortal. De repente enciendes el teléfono y explota a base de notificaciones. Tienes doscientos mil seguidores en tu cuenta de twitter de los cuales más de la mitad te follarían (el diez por ciento, los locos, creen que ya lo están haciendo) y no-puedes-salir-a-la-calle. No puedes. Porque temes terminar como Jean-Baptiste en el último capítulo de El Perfume. Desmembrado. Descolgó y se llevó el teléfono a la oreja. —¿Sí? —le cambió el tono de voz. Los músculos faciales se relajaron de súbito y su boca formó una línea recta de esas inquebrantables. Seriedad absoluta. Tan fingida que se notaba que solo era un fantoche a la hora de hablar con su agente—. ¿Cómo que quién...? Apartó el teléfono de la oreja y miró la pantalla extrañado. Fue en ese instante cuando vio el anillo y se cambió el teléfono de mano. Se llevó el teléfono a la oreja contraria y paseó mirándose la mano, el dedo, la pieza de metal que le rodeaba el anular. Se detuvo delante de ella y la miró, detrás de sus gafas de sol. Le enseñó la mano. El dedo. El anillo. La mueca de su cara decía: ¿Qué coño es esto? ¿Lo sabes? —Adam, señora. Adam Tyler. [...] Sí. Enseguida. Le tiró el teléfono a la chica. Este cayó encima de la colcha y se deslizó por la tela hasta parar en su regazo. Sí. El teléfono era el de ella. ¿Cuándo, o quién, le había cambiado el tono de llamada? —Tu madre —dijo alejándose—. Voy a mear.
0 notes
trewa · 5 years
Text
semi orco o dwarf?
0 notes
ayla-moon · 5 years
Photo
Tumblr media Tumblr media Tumblr media
Elrond (semi elfo) Y Thokk (semi orco) son el personaje mio y de mi mejor amigo de D&D así que quería dibujarlos uwu
192 notes · View notes