+++ Giornata mondiale del Turismo - 15 motivi per visitare l'Abruzzo #repostagricoloampliato +++
1) Lu magnà. Lu magnà bone. Che sia pesce o sia carne, che siano foglie o siano funghi, il cibo regionale migliore d’Italia è quello abruzzese (e gli arrosticini ne rappresentano solo una minima parte). Non è che lo dico solo io ndundì, lo dice pure Il Gambero Rosso, Slow Food, Alessandro Borghese, Masctro Ndonio detto “Lu Scallanucelle”, gli americani, Bruno Barbieri ecc. Proprio nzi tosce, ndi pu sbajà: devi solo provare per credere.
2) Lu beve. Il Montepulciano d’Abruzzo è uno dei vini più premiati al mondo, ma se proprio non ti piace, c’abbiamo il Cerasuolo, il Pecorino, il Trebbiano e il vino cotto. A livello di superalcolici siamo praticamente imbattili: la genziana, la centerba (per veri uomini), la centuca, l’Aurum, la Ratafia, il San Pasquale, l’Amaro Taccone, l’Amaro Gran Sasso, l���Amaro Jannamico, il Punch abruzzese… Se ti vuoi mbriacà come si deve, semBre qua devi venire.
3) La natura fregna. Montagne: basterebbe il Gran Sasso per vinGere tutto, ma noi ci mettiamo pure la Majella, il Velino, il Sirente, il Morrone e i Monti della Laga. Colline: i nostri “balconi naturali”, come diceva Flaiano. Da un lato vedi la neve, dall’altro il mare. E che vuoi di più, na genziana? Mare. Il nostro mare, caro foresctiero, non è semBre #lutop; ma tu devi sapere che Punta Aderci è una delle spiagge più fregne d’Italia, che la Costa dei Trabocchi è robbba nosctra, e che pure nel Teramano ci stanno varie aree marine protette. Se invece ti danno gusto le pianure: Altopiano del Fucino compà, e ti magni pure due patate. Senti il bisogno di una vacanza al lago? Bene: Scanno (a forma di cuore, #nolechiacchiere), Barrea, Villalago, Campotosto, Casoli, Bomba, Sinizzo… Gita al fiume? Il Tirino è il più limpido d’Europa. Ah, in Abruzzo – ovviamenDe – ci sono tre dei parchi nazionali protetti più grandi d’Italia.
4) Le città d’arte. Argomento dolente, spesso usato dagli sturdilliti per infamare l’Abruzzo. “Gne gne gni gni, in Abruzzo solo besctie e montagne…”. Lu cazz che vi frech. L’Aquila, Celano, Teramo, Atri, Lanciano, Sulmona, Chieti, Vasto, Penne, Giulianova Paese, Guardiagrele, Tagliacozzo… Per non parlare dei borghi autentici: Scanno, Campli, Gessopalena, Civitella del Tronto, Crecchio, Campo di Giove, Civitella Alfedena, Barrea, Opi, Luco dei Marsi, Aielli, Pescina, Città Sant'Angelo, Pacentro, Castelli, Introdacqua, Pescocostanzo, Santo Stefano di Sessanio… e praticamenDe tutti gli altri paesi d’Abruzzo. Arte moderna? Pescara. Siti archeologici? Alba Fucens su tutti. Paesi brutti ngi stanno qua, forse…
5) I Castelli. Qua c’abbiamo na freca di castelli. Scine, proprio ci piacciono i castelli, è come na tradizione per noi fare i castelli. C’abbiamo pure un paese che si chiama Castelli… Rocca Calascio è fra i 10 castelli più belli del mondo secondo il National Geographic; Roccascalegna è fra i 10 più fregni secondo me e pure secondo il regista Matteo Garrone (film “Il racconto dei racconti”). La fortezza di Civitella del Tronto, il castello di Celano, quelli di Ortona, Ortucchio, Bominaco, Castel Manfrino, L'Aquila, Sant’Eusanio Forconese, Balsorano, Crecchio e infiniti altri. I torrioni costieri di Martinsicuro, Alba Adriatica, Giulianova, Torre del Cerrano. Insomma: se ti piacciono i castelli e le torri stai a cavallo.
6) Gli eremi. Abruzzo regione con più eremi d'Italia. Ti danno gusto gli eremi? Allora devi venire in Abruzzo. Santo Spirito a Majella, San Bartolomeo in Legio, San Giovanni all'Orfento, Sant'Onofrio al Morrone, San Ceppato lu Computer, San Michele di Pescocostanzo, San Venanzio, Santa Maria della Ritornata a Civita D'Antino, Sant'Angelo di Palombaro, San Domenico di Villalago, Eremo di San Marco alla Foce, Madonna dell'altare, Sant'Onofrio di Serramonacesca ecc. ecc. Negli eremi abruzzesi, nell'isolamento ascetico della natura più bella del mondo, pare nacque il celebre detto: stetv a la cas.
7) Le bestie, selvatiche mbapì, gli zoo non ci stanno in Abruzzo. L’orso bruno marsicano, il lupo appenninico, cervo, lince, capriolo, camoscio, arvicola delle nevi, volpe, istrice, gatto selvatico, cinghiale, porco, lu mazzamarille, pecora, tasso, vipera, la pandafica, la lontra… La razza canina fregna del pastore abruzzese (#maremannononcreto). L’aquila reale, nibbio, falco pellegrino, grifone, gufo, allocco, picchio, fringuello, lu cardille e lu vasce a pizzichille. In Abruzzo le bestie arrivano pure nei paesi: a Villetta Barrea puoi cenare con un cervo di due metri che ti lecca la coccia; a Silvi girano le mucche per strada; a Giulianova spesso torna lu porch; a Ortona i cerbiatti fanno colazione in pasticceria, a Pescara ci stanno i cavalli sui balconi ecc.
8} Il dialetto. Si può venire in Abruzzo pure per scoprire i dialetti abruzzesi, e uno dice: “Ma perché?”, perché sono dialetti fregni, si capisce. Trovami un altro posto nel mondo dove, ad esempio, puoi sentire la parola: “Frechetengulo” o addirittura "Frechetembett". Non esiste. E l'accento abruzzese non è simile al napoletano, nin pazzieme: l'accento abruzzese ha una sua dignità e varia in base alla zona.
9) Il silenzio agricolo. Il silenzio agricolo è uno stato d’animo, ma anche un luogo geografico. È quella zona d’ombra fra paese e paese, dove non c’è nulla, solo qualche casolare e qualche animale. È l’Abruzzo autentico, la camBagna del cuore, il luogo dei sogni rurali. Se ti piace, non dovrai nemmeno cercarlo: sarà lui a trovare te.
10) La primavera. “La primavera degli Abruzzi è la più bella d’Italia". Ernest Hemingway.
11) La neve. Scine, c'abbiamo un sacco di luoghi comuni sulla neve: l'ha semBre fatto, oddje oddje nin puteme uscì, si scia guardando il mare, non abbiamo paura dell'isolamenDo ecc. Ecco: è tutto vero.
12) I personaggi. In Abruzzo sono nati o vissuti molti personaggi na freca importanti. Mo citarli tutti è impossibile, scorri un po' sta pagina (“L’abruzzese fuori sede”, la cito perché così chi si freca il post facendo copia-incolla almeno si becca l'autore a tradimento) e ti potrai rifare gli occhi.
13) Vacanze in Abruzzo? Sparagne e cumbarisce.
14) Le feste, le sagre, i santi patroni. Qua festeggiamo qualunque cosa, soprattutto d'estate ma non solo. Farchie, faugni, madonne che scappano, feste di settembre, di uttobre, squilla, verginelle, saraceni, banderesi, Sant'Antonio, San Capriele, tutti i santi del calendario, passioni, pupe, perdonanza, catenacci, venerdì santo, giuviddì sande, il buongiorno a Pianella ecc. ecc. Nzomme: la fescta si è semBre fatto.
15) La gente fregna. “In Abruzzo ci sta la gente fregna”, questo è un assioma: un principio evidente per sé, che non ha bisogno di essere dimostrato. Forti, gentili, prima ti chiediamo “Di chi su lu fije?” e poi ti offriamo na tazza.
#punDo
Source: l'abruzzese fuori sede
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