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#Alessandro Tiberi
marcogiovenale · 2 years
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oggi, alle 14, per "tutta scena teatro", di radio onda rossa: "urlo", di allen ginsberg
oggi, alle 14, per “tutta scena teatro”, di radio onda rossa: “urlo”, di allen ginsberg
Tutta Scena Teatro ★ Radio Onda Rossa 87.9 fm martedì 27 settembre 2022 – ore 14 ● URLO di Allen Ginsberg dal film ‘Urlo’ di Rob Epstein e Jeffrey Friedman interpretata da Alessandro Tiberi musiche di Carter Burwell «Ho visto le menti migliori della mia generazione distrutte da pazzia». Con questi versi, letti da Ginsberg stesso il 13 ottobre 1955 alla Six Gallery di San Francisco, si apre…
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Il ritorno dopo 12 anni di Boris, la serie
Prima di Gomorra o Romanzo Criminale, se volevamo dare una risposta alla domanda "Qual è la miglior serie italiana mai fatta dagli inizi degli 2000?" allora la risposta era "Boris, la serie". A distanza di 12 anni arriva la tanto richiesta quarta stagione direttamente in streaming su Disney+. La storia di Boris, la serie più amata dagli italiani Le vicende che vedono protagonista la troupe guidata dal regista René Ferretti (Francesco Pannofino) hanno debuttato sui piccoli schermi degli italiani nel lontano 2007 presso le reti Fox Italia. 3 stagioni più un film che hanno fatto innamorare gli italiani per una serie che è rimasto viva nelle menti di tutti. Dal regista Ferretti passando per l’aiuto regista Arianna (Caterina Guzzanti) senza dimenticare lo stagista Alessandro (Alessandro Tiberi), il direttore della fotografia Duccio (Ninni Bruschetta), il capo elettricista Biascica (Paolo Calabresi) o il “poco italiano” Stanis La Rochelle (Pietro Sermonti). Senza dimenticare alcuni famosi camei o apparizioni di guest star come: Pietro De Silva, Roberto Herlitzka, Valentina Lodovini, Luisa Ranieri, Cecilia Dazzi, Sergio Fiorentini, Corrado Guzzanti, Emanuela Grimalda, Laura Morante, Sergio Brio, Paolo Sorrentino, Giorgio Tirabassi, Filippo Timi, Andrea Purgatori e Marco Giallini. Il linguaggio di Boris Tanti nomi, tanti personaggi tutti entrati nell’immaginario collettivo anche per espressioni diventate di uso comune come: - Smarmella, fare tutto nel modo più approssimativo possibile - A c… di cane, per enfatizzare ancor di più il modo di fare della troupe guidata da Ferretti - Bucio di culo, espressioni “tormentone” utilizzata da Martellone (Massimiliano Bruno) nei suoi spettacoli comici - F4 basito, schema di sceneggiatura ordinaria inventata dai 3 sceneggiatori (nella serie) interpretati da Valeria Aprea, Massimo De Lorenzo e Andrea Sartoretti Una lista che potrebbe allungarsi ulteriormente ma bisogna vedere Boris per capire la “magia” che questa serie ha prodotto. La quarta stagione senza Mattia Torre e Roberta Fiorentini La nuova stagione di Boris sarà anche la prima non scritta da Mattia Torre, storica firme e mente dietro le tre stagioni precedenti della serie ed il film. Lo sceneggiatore romani, infatti, è scomparso dopo aver lottato con la sua malattia il 19 Luglio 2019 vincendo postumo il David di Donatello per la migliore sceneggiatura originale del film "Figli" ritirato poi dalla figlia Emma. In questa quarta stagione non ritroveremo neanche Roberta Fiorentini ovvero la storica segretaria di direzione, Itala, purtroppo anche lei venuta a mancare nel 2019. Il ritorno della fuoriserie italiana Sono, quindi, già disponibili su Disney+ le otto puntate che vanno a comporre questa quarta stagione di Boris. Un ritorno dopo 12 anni di assenza dove i fan della "fuoriserie italiana" non hanno mai perso la speranza di poter rivedere sul piccolo schermo la troupe cinematografica guidata da Pannofino. Otto puntate di divertimento e risate ma anche e soprattutto realtà. Read the full article
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supersergiofabi · 2 years
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Ci sarà anche Valerio Mastandrea nella serie  “La storia” di Elsa Morante regia di Francesca Archibugi Cinemotore aveva già svelato altri 3 nomi (Elio Germano, Lorenzo Zurzolo e Asia Argento) oltre alla già annunciata – protagonista – Jasmine Trinca serie Tv 8 pp da 50 Picomedia per Rai Fiction SI GIRA FINO A NOVEMBRE A ROMA E DINTORNI Rivedremo Valerio Mastandrea in 5 film Cinema – DATA CONFERMATA – 18 Agosto  – ITALIA –  “IL PATAFFIO” di FRANCESCO LAGI di Francesco Lagi con Lino Musella, Giorgio Tirabassi, Viviana Cangiano, Giovanni Ludeno, Vincenzo Nemolato, Alessandro Gassmann, Valerio Mastandrea – 01 Distribution CINEMA – ITALIA –  17 novembre  – “Diabolik 2″ dei Manetti Bros (Antonio e Marco Manetti) con Giacomo Gianniotti,  Valerio Mastandrea,  Miriam Leone,  Alessio Lapice – 01 Distribution “PENDING – ITALIA –  “Diabolik 3″  dei Manetti Bros (Antonio e Marco Manetti) con Giacomo Gianniotti,  Miriam Leone,  Valerio Mastandrea  - 01 Distribution PENDING – ITALIA -.”Il primo giorno della mia vita” di Paolo Genovese con Valerio Mastandrea, Margherita Buy, Toni Servillo,Sara Serraiocco, Vittoria Puccini, Elena Lietti, Antonio Gerardi, Thomas Trabacchi, Alessandro Tiberi,Lino Guanciale – Medusa PENDING – ITALIA – “Siccità” di Paolo Virzì con Monica Bellucci, Emanuela Fanelli, Elena Lietti, Vinicio Marchioni, Valerio Mastandrea, Silvio Orlando, Claudia Pandolfi, Tommaso Ragno, Sara Serraiocco, Max Tortora … – Vision Distribution https://www.instagram.com/p/CeyThONsn4W/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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sardies · 6 days
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Sport veicolo di inclusione e multietnicità
Primo appuntamento del 2024 con l’Ansmes Sardegna che a Tempio Pausania ha presentato il nuovo progetto itinerante a beneficio delle scuole e dei suoi alunni. Il tema dell’incontro era “Sport veicolo di inclusione e multietnicità”, protagonisti i campioni di ParaBadminton  Adriano Tiberi, Alessandro Pitzianti ed Enrico Casu, con il coach Domenico Petroccia, che hanno raccontato le loro esperienze…
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valentina-lauricella · 3 months
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LE PROFEZIE DI SAN MALACHIA
Intorno al 1140 il vescovo Irlandese Malachia profetizzò le successioni papali, sino al tempo in cui Pietro sarebbe ritornato sulla terra per riprendere le chiavi della Chiesa; secondo alcuni queste profezie sono state scritte con la collaborazione ispirata di San Bernardo. Furono pubblicate per la prima volta dal benedettino dom Arnold Wion nel 1595 nel suo libro "Lignum Vitae".
La stragrande maggioranza di queste profezie è evidente che si sia avverata.
Le profezie di Malachia si riferiscono per lo più al luogo di provenienza dei pontefici, allo stemma della famiglia o anche a eventi storici che caratterizzeranno il suo pontificato. Esse sono costituite da 111 motti latini che descrivono in maniera impressionante i 111 papi che si sarebbero avvicendati sul trono di Pietro dal 1143 fino alla fine dei tempi.
Proviamo allora a confrontare i motti di Malachia con l'effettiva successione papale, anche se il gioco vale dal 1595 in poi, cioè dalla data in cui il testo apparve stampato.
1 Ex Castro Tiberi Celestino II (1143-1144) Il motto sembra alludere al paesino di origine di questo papa: nacque a Città di castello sul Tevere.
2 Inimicus expulsus Lucio II Caccianemici (1144-1145) Il motto potrebbe avere due spiegazioni: l'allusione al cognome (Inimicus) e la brutale fine di questo papa, che morì colpito da una pietra mentre veniva espulso dal Campidoglio.
3 Ex magnitude montis Beato Eugenio III (1145-1153) Pietro Pignatelli, nativo di Montemagno (Pisa), racchiude nel paese di origine il significato del motto.
4 Abbas Suburranus Anastasio IV (1153-1154) Corrado Suburri fu abate di S. Rudo.
5 De ruro albo Adriano IV (1154-1159) Nicholas Breakspear fu il solo Papa nato in Inghilterra, a Saint Albany. Il motto deriverebbe dalla città di nascita.
6 Ex tetro carcere Antipapa Vittore IV Gregorio Conti era Cardinale di S. Vittore, noto carcere milanese.
7 Ex ansere custode Alessandro III (1159-1181) Rolando Papero Bandinelli. Probabilmente il motto fa riferimento al cognome del pontefice, che si oppose duramente al Barbarossa, in quanto anser in latino significa "anatra".
8 De via Transtibertina Antipapa Pasquale III Guido da Crema ricoprì il ruolo di Cardinale in S. Maria in Trastevere (Transtibertina).
9 Lux in ostio Lucio III (1181-1185) Ubaldo Allucignoli fu Cardinale di Ostia. Nel motto appare chiaro il riferimento sia al nome papale, sia al cognome di origine, sia alla cittadina di Ostia.
10 De Pannonia Tusciae Antipapa Callisto III. Cardinale di Tuscolo, proveniva dall'Ungheria, che anticamente faceva parte di una vasta regione denominata Pannonia.
11 Sus in cribo Urbano III (1185-1187) Uberto Crivelli aveva nel proprio stemma l'immagine di un maiale (sus). La parola cribo, inoltre, sembra alludere in qualche modo al cognome Crivelli…
12 Ensis Laurentii Gregorio VIII (1187) Alberto Mosca era Cardinale di S. Lorenzo in Lucina. Nel suo stemma campeggia una spada (ensis)
13 De schola Exiet Clemente III (1187-1191) Paolo Scolari, Vescovo di Palestrina. Il riferimento al cognome è evidente.
14 De rure bovense Celestino III (1191-1198) Giacinto Orsini della Casata dei Borbone.
15 Comes signatus Innocenzo III (1198-1216) Giovanni Loterio dei conti di Tuscolo da Segni.
16 Canonicus de latere Onorio III (1216-1227) Cencio Savelli, canonico in Laterano.
17 Avis ostiensis Gregorio IX (1227-1241) Ugolino dei conti di Tuscolo da Segni, Cardinale di Ostia. Nel suo stemma appare un'aquila (avis)
18 Leo Sabinus Celestino IV (1241) Goffredo Castiglioni di Milano, Vescovo di Sabina Anche in questo caso nello stemma c'è un leone.
19 Comes Laurentius Innocenzo IV (1242-1254) Sinibaldo dei conti Fieschi, già cardinale di S. Lorenzo in Lucina.
20 Signus Ostiense Alessandro IV (1254-1261) Rinaldo dei conti di Segni, Cardinale di Ostia
21 Jerusalem Campaniae Urbano IV (1261-1264) Giacomo Troyes Pantaleone, nativo della Champagne e patriarca di Gerusalemme, eletto papa ancor prima di essere nominato cardinale.
22 Drago depressus Clemente IV (1261-1264) Guido le Gros di Saint Gilles. Nel suo stemma vi è un'aquila che tiene stretta tra gli artigli un grosso drago.
23 Anguineus vir Gregorio X (1271-1276) Teobaldo dei Visconti di Piacenza. Malachia lo indica come "uomo del serpente" (anguineus vir) perché nel suo stemma campeggia in evidenza un serpente.
24 Concionator gallus Innocenzo V (1276) Pietro di Parantasia, di origine francese (gallus) malgrado i soli cinque mesi di pontificato è unanimamente ricordato come un uomo di chiesa probo ed eccellente predicatore (concionator)
25 Bonus Comes Adriano V (1276). Ottobono de' Conti Fieschi morì prima di essere incoronato papa. Bonus da Ottobono?
26 Piscator tuscus Giovanni XXI (1276-1277) Pietro di Giuliani, famoso medico e filosofo, Cardinale di Tuscolo. Il suo nome di battesimo era quello del famoso pescatore, primo papa della Chiesa cattolica.
27 Rosa Composita Niccolò III (1277-1280) Nello stemma di Giangaetano Corsini appariva una rosa. Egli fu poi soprannominato "compositus" perchè nel corso del suo pontificato si impegnò sopratutto nel tentare di riunire la Chiesa latina e quella greca.
28 Ex telonio liliacei Martinii Martino IV (1281-1285) Simon de Brie, canonico e tesoriere di S.Martino di Tours in in Francia. Nel suo stemma vi erano rappresentati alcuni gigli.
29 Ex rosa leonina Onorio IV (1285-1287) Jacopo Savelli aveva come stemma dei leoni attorniati da rose.
30 Picus inter esca Niccolo IV (1288-1292) Il motto relativo a Gerolamo di Ascoli Piceno non è ben chiaro. L'unico accenno plausibile potrebbe essere quello alla città natale (picus).
31 Ex eremo celsus Celestino V (1294) Pietro Anglerio da Morrone fu eremita e fondatore dell'ordine dei Celestini.
32 Ex undarum benedictione Bonifacio VIII (1294-1303) Benedetto Caetani. Il motto si riferisce al suo nome di battesimo ed al suo stemma nel quale figurano delle onde marine.
33 Concionator patarens Benedetto XI (1303-1304) Nicolò Baccasini era nato a Patara e apparteneva all'ordine dei predicatori (concionator)
34 De fascis aquitanicis Clemente V (1305-1314) Lo stemma di Bertrand de Got è costituito da fasce parallele. Sotto il suo pontificato avvenne il trasferimento della sede papale da Roma ad Avignone, vicino all'Aquitania.
35 De sutore orseo Giovanni XXII (1316-1334) Giacomo Duése era figlio di un umile calzolaio.
36 Corvus schismaticus Antipapa Nicolò V. Pietro Rinalducci, originario di Corvaro, fu tra i maggiori responsabili dello scisma d'Occidente.
37 Frigidus Abbas Benedetto XII (1334-1342) Giacomo Fournier, fu eletto papa mentre era abate presso il monastero di Fontanafredda.
38 Ex rosa atrebatesi Clemente VI (1342-1352). Pietro Roger di Beaufort fu vescovo di Arras ed aveva un emblema con sei rose.
39 De montibus Pammachii Innocenzo VI (1352-1362) Nell'emblema di Stefano Aubert campeggiano sei montagne. Egli fu eletto papa mentre era cardinale dei Santi Giovanni e Paolo, titolo anticamente soprannominato "Pammacchio".
40 Gallus vicecomes Urbano V (1362-1370) Guglielmo Grimoard, francese (gallus), fu Nunzio (comes) presso i Visconti di Milano.
41 Novus de Virgine fortii Gregorio XI (1370-1378) Nipote di Clemente VI, Ruggero di Beaufort fu Cardinale di Santa Maria Nuova (Virgine)
42 De cruce apostolica Antipapa Clemente VII Cardinale dei dodici apostoli. Il suo emblema raffigurava una grossa croce.
43 Luna cosmedina Antipapa Benedetto XIII Pietro de Luna, fu eletto papa mentre ricopriva il titolo di Cardinale di Santa Maria in Cosmedin.
44 Schismo barcinonicum Antipapa Clemente VIII Canonico di Barcellona (barcinonicum) fu fautore di una politica volta a consolidare lo scisma.
45 De inferno pregnani Urbano VI (1378-1389) Bartolomeo Prignano, napoletano, nacque in una località denominata "inferno".
46 Cubus de mixtione Bonifacio VII (1389-1404) Lo stemma di Pietro Tommacelli era costituito da cubi.
47 De miliore sidere Innocenzo VII (1404-1406) Il motto si riferisce al cognome di Cosma Migliorati ed al suo stemma recante una stella.
48 Nauta de Ponte Nigro Gregorio XII L'espressione nauta (marinaio-barcaiolo) viene usata da Malachia per disegnare i papi che provenivano dalla città di Venezia. Angelo Corrier infatti era nato a Venezia ed era stato Cardinale Commendatario di Negroponte.
49 Flagellum solis Antipapa Alessandro V Pietro Filargiro aveva uno stemma in cui campeggiava un sole splendente. Malachia lo indica come flagellum perchè contribuì ad aggravare e radicalizzare lo scisma del papato.
50 Cervus Sirenae Antipapa Giovanni XXIII Baldassarre Cossa era nato a Napoli, città il cui emblema è rappresentato dalla sirena Partenope, ed aveva nello stemma l'immagine di un cervo.
51 Corona veli aurei Martino V (1417-1431) L'emblema di Ottone Colonna era una corona dorata.
52 Lupa coelestina Eugenio IV (1431-1447) Il simbolo di Gabriele Condolmer, canonico della compagnia dei Celestini, era una lupa.
53 Amator Crucis Antipapa Felice V Lo stemma di casa Savoia di cui Amedeo VIII era principe è una croce rossa su campo bianco. L'espressione amator si riferisce probabilmente al tormento interiore ed alle accese controversie che accompagnarono questo papa in tutto l'arco del suo antipontificato.
54 De modicitate lunae Niccolò V (1447-1455) Tommaso Parentuccelli era nato a Luni di Sarzana ed apparteneva ad una famiglia molto povera (modicitate).
55 Bos pascens Callisto III (1455-1458) Nello stemma di Alfonso de Borgia compare un bue al pascolo.
56 De capra et albergo Pio II (1458-1464). Enea Silvio Piccolomini fu segretario dei Cardinali Capranica e Albergatti.
57 De cervo et leone Paolo II (1464-1471) Pietro Barbo era stato Cardinale di San Marco Evangelista (che ha per simbolo un leone alato) e Commendatario della Chiesa di Cervia.
58 Piscator minorita Sisto IV (1471-1484) Francescano degli ordini minori, Francesco della Rovere era figlio di un umile pescatore.
59 Praecursor Siciliae Innocenzo VIII (1484-1492) Giovanni Battista Cybo visse alla corte del re di Sicilia.
60 Bos Albanus in portu Alessandro VI (1492-1503) L'emblema di Rodrigo Borgia era um bue. Egli fu Cardinale e Vescovo di Albano e Porto.
61 De parvo homine Pio III (1503) Francesco Todeschi. Il motto farebbe riferimento al cognome materno Piccolomini.
62 Fructus Jovis juvabit Giulio II (1503-1513) L'emblema di Giuliano della Rovere era una quercia che nell'antichità veniva ritenuta albero sacro a Giove.
63 De craticule Politiana Leone X (1513-1521) Il nome del padre di Giovanni de' Medici era Lorenzo, santo martirizzato sulla graticola. L'espressione Politiana deriverebbe invece da Angelo Poliziano di cui egli fu discepolo.
64 Leo florentius Adriano VI (1522-1523) Adriano Florentz di Utrecht, ultimo papa non italiano prima di Wojtyla, aveva come stemma un leone.
65 Flos pilae Clemente VII (1523-1534). Giulio de' Medici, fiorentino, aveva nel proprio stemma una palla attorniata da gigli.
66 Hyacinthus medicorum Paolo III (1534-1549) Alessandro Farnese, cardinale dei SS. Cosma e Damiano, aveva gigli nel suo stemma.
67 De corona montana Giulio III (1550-1555). Giovanni Maria Ciocchi del Monte. Il suo emblema raffigurava due corone.
68 Frumentum floccidum Marcello II (1555) Marcello Cervini nacque a Montepulciano. Il suo stemma raffigura un cervo e del frumento. Qui l'aggettivo floccidum sta ad intendere la breve durata del suo pontificato di solo 23 giorni. Egli fu l'ultimo Papa a non cambiare nome all'atto dell'elezione; egli così confermò un'altra leggenda, la quale vuole un pontificato brevissimo per i Papi che conservano il proprio nome.
69 De fide Petri Paolo IV (1555-1559) Giampietro Carafa fu promotore del Tribunale della Fede. Il Petri ricorda la "pietra" su cui fu fondata la chiesa.
70 Aesculapii pharmacum Pio IV (1559-1565) Giovanni Angelo de' Medici. Il motto sembra derivare dal cognome della casata. Esculapio, infatti, era considerato il dio della medicina e primo medico della storia.
71 Angelus nemorosus Pio V (1566-1572) L'aggettivo nemorosus (boscoso) starebbe ad indicare il luogo di nascita (Bosco in provincia di Alessandria) di Michele Ghisleri.
72 Medium corpus pilarum Gregorio XIII (1572-1585) Ugo Boncompagni, passato alla storia come l'ideatore del Calendario Gregoriano, aveva nello stemma un mezzo drago e due sfere.
73 Axis in medietate signi Sisto V (1585-1590). Felice Perretti aveva come stemma un leone diviso a metà da un'ascia.
74 De rori coeli Urbano VII (1590) Il motto potrebbe derivare dal fatto che Giovanbattista Castagna fu Arcivescovo di Rossano, cittadina nella quale tradizione si dice fosse caduta la manna dal cielo.
75 De antiquitate urbis Gregorio XIV (1590-1591) Nicola Sfrondati proveniva dall'antica cittadina di Cremona. Ma sarà davvero questo che Malachia intendeva?
76 Pia civitas in bello Innocenzo IX (1591) Il motto sembra indicare il ruolo di sostegno del suo pontificato in un periodo storico caratterizzato da cruente guerre.
77 Crux romulea Clemente VIII (1592-1605) Ippolito Aldobrandini apparteneva ad una nota famiglia originaria di Roma ma da tempo radicatasi a Firenze. Nel suo stemma campeggia una croce romana.
78 Undosus vir Leone XI (1605) Il motto si riferisce probabilmente alla brevissima durata del suo pontificato, ma è solo un'ipotesi.
79 Gens perversa Paolo V (1605-1621) Camillo Borghese pare avesse cambiato (perversum) il suo cognome (gens) da laico.
80 In tribulatione pacis Gregorio XV (1621-1623). Alessandro Ludovisi, istitutore della "Propaganda Fide", nel corso di tutto il suo pontificato fu faticosamente impegnato a sedare guerre e controversie politiche.
81 Lilium et rosa Urbano VIII (1623-1644). Lo stemma di Maffeo Barberini era animato da api che volano su gigli e rose.
82 Jacunditas crucis Innocenzo X (1644-1655) Giovanni Battista Pamphily fu proclamato papa nel giorno dell'esaltazione della croce.
83 Montium custus Alessandro VII (1655-1667) Lo stemma di Fabio Chigi era costituito da tre colline su campeggiava una stella. Questo papa istituì nella capitale un Monte di Pietà.
84 Sidus olorum Clemente IX (1667-1669) L'elezione di Giulio Rospigliosi avvenne nella camera dei cigni (olorum).
85 De flumine magno Clemente X (1670-1676) Emilio Altieri fu eletto papa in un giorno in cui il fiume Tevere era in piena (flumine magno)
86 Bellua insatiabilis Innocenzo XI (1676-1689) Benedetto Odescalchi aveva nello stemma un'aquila e un leone.
87 Poenitentia gloriosa Alessandro VIII (1689-1691) L'elezione di Pietro Ottobuoni avvenne nel giorno di San Brunone, Santo ricordato per essere stato uno dei più grandi penitenti della Chiesa cattolica. Però si tratta di un legame troppo labile.
88 Rastrum in porta Innocenzo XII (1691-1700) Antonio Pignatelli apparteneva all'omonima illustre casata napoletana che risiedeva presso una porta della città soprannominata "del rastrello"
89 Flores circumdati Clemente XI (1700-1721) Giovanni Francesco Albani aveva uno stemma incorniciato da fiori.
90 De bona religione Innocenzo XIII (1721-1724). Michelangelo Conti, condannò aspramente ogni forma di eresia ed in particolare Giansenismo e Quietismo.
91 Miles in bello Benedetto XIII (1724-1730) Pier Francesco Orsini. L'epoca del suo pontificato fu caratterizzata da aspre guerre di successione.
92 Columna excelsa Clemente XII (1730-1740) Lorenzo Corsini è ricordato sopratutto per i grandi e lussuosi edifici che fece erigere.
93 Animal rurale Benedetto XIV (1740-1758) Prospero Lambertini di Bologna fu uno dei Papi più amati della storia, ma non è affatto chiaro a cosa si riferisca Malachia. Io avanzo un'ipotesi: prima di entrare nel lunghissimo Conclave da cui uscì Papa, dichiarò: « Se vorranno eleggere un asino, eleggeranno me. » Come sempre accade in questi casi, fu tutto fuorché un asino…
94 Rosa Umbiae Clemente XIII (1758-1769) Durante il pontificato di Carlo Rezzonico venne istituito l'ordine francescano che ebbe la sua prima sede in Umbria.
95 Ursus velox Clemente XIV (1769-1774) Lorenzo Ganganelli, passato alla storia per aver sciolto l'ordine dei Gesuiti, aveva nel proprio stemma l'immagine di un orso.
96 Peregrinus Apostolicus Pio VI (1774-1799) Il motto si spiega con le vicissitudini che questo Papa dovette affrontare. Giovanni Angelo Braschi, infatti, dovette recarsi fino a Vienna per tentare di convincere l'imperatore Giuseppe II ad abrogare delle misure anticlericali da lui adottate sotto l'influsso dei filosofi illuministi; poi, scoppiata la Rivoluzione Francese, fu fatto prigioniero dai napoleonici e condotto da questi prima a Siena, poi a Bologna ed infine a Parma. Morì in esilio, solo ed odiato, a Valence, nel Drome; « Pio VI ed ultimo », scrisse lo sprezzante gendarme giacobino che ne constatò il decesso. Grazie a Dio era in errore.
97 Aquila rapax Pio VII (1800-1823) Gregorio Barnaba discendente dei conti Chiaramonti fu fatto prigioniero da Napoleone Bonaparte il 3 luglio 1809, e deportato a Fointaneblau, presso Parigi, anche a causa del fatto che egli si era rifiutato di avvallare il divorzio tra l'empereur e Giuseppina Beuharnais. In questo caso l'aquila rapace starebbe ad indicare lo stemma napoleonico, su cui campeggiava proprio un'aquila.
98 Canis et coluber Leone XII (1823-1829) Annibale della Genga fu definito dai suoi collaboratori fedele alla causa della Chiesa come il cane ed allo stesso tempo prudente nei suoi attacchi come un serpente. Ma forse l'attribuzione è a posteriori, cioè derivata direttamente dall'epiteto di Malachia.
99 Vir religiosus Pio VIII (1823-1830) Il misticismo è stato una delle maggiori caratteristiche del pontificato di Francesco Saverio dei Castiglioni. Ma basterà? Proprio la vaghezza di molte tra le profezie di Malachia è usata come argomento da chi nega ogni autenticità a questa lista e, almeno in questo caso e nel precedente, sembra aver ragione.
100 De balneis Etruriae Gregorio XVI (1831-1846) Bartolomeo Alberto Cappellari era stato generale dell'ordine dei Camaldolesi, ordine nato in terra di Etruria, nella regione il cui nome romano era Balnea, essendo ricca di acque termali.
101 Crux de cruce Pio IX (1846-1878) Durante il pontificato di Giovanni Maria Mastai Ferretti, il più lungo di tutta la storia, Roma divenne capitale dell'Italia unita. Lo stemma della dinastia sabauda, come tutti sanno, è una croce bianca in campo rosso: sulla città di Roma alla croce papale si sovrappose quella sabauda!
102 Lumen de coelo Leone XIII (1878-1903) L'emblema di Gioacchino Pecci era una stella cometa sullo sfondo del cielo.
103 Ignis ardens Pio X (1903-1914) Per la sua bontà e la sua ardente fede, Giuseppe Sarto fu proclamato santo. Si potrebbe anche ricordare con quanto zelo egli combatté il Modernismo.
104 Religio depopulata Benedetto XV (1914-1922) Il pontificato di Giacomo della Chiesa fu funestato dagli avvenimenti della Grande Guerra e dai numerosi lutti che ne conseguirono. Il motto sembra riferirsi all'enorme numero di cattolici che caddero sul fronte di guerra, ma potrebbe esserci anche un accenno alla terribile epidemia di spagnola, che fece ancora più vittime partendo proprio dalla Spagna, un paese cattolico.
105 Fides intrepida Pio XI (1922-1939) La fede di Achille Ratti, nativo di Desio, lo indusse a lanciare coraggiosi anatemi contro il comunismo e soprattutto contro il fascismo ed il nazismo rampante (enciclica Mit Brennender Sorge, "Con ardente preoccupazione").
106 Pastor angelicus Pio XII (1939-1958) Eugenio Pacelli fu pastore della chiesa nel corso della seconda guerra mondiale e nel difficile periodo della ricostruzione post-bellica. A lui toccò il compito di essere la guida spirituale e materiale di un mondo che si preparava a risorgere dalla ceneri della guerra. A papa Pio XII tra l'altro fu dedicato un film che portava come titolo proprio "Pastor Angelicus".
107 Pastor et nauta Giovanni XXIII (1958-1963) Angelo Roncalli era di umili origini (pastor), fu Patriarca di Venezia (nauta) e traghettò la Chiesa nel mare ignoto della modernità attraverso il Concilio Vaticano II. Una curiosità: tra i papabili del Conclave del 1958 c'era il cardinale francoarmeno Agagianian, il quale sullo stemma aveva un pastore e un'ancora. Se fosse stato eletto lui, la profezia si sarebbe realizzata davvero in modo clamoroso!
108 Flos florum Paolo VI (1963-1978) "Flos Florum", cioè fiore dei fiori, secondo il simbolismo floreale è il giglio. Nello stemma di Giovanbattista Montini appaiono difatti tre gigli.
109 De medietate lunae Giovanni Paolo I (1978) Il pontificato di Albino Luciani, già Patriarca di Venezia, è definito "il tempo di una luna" con riferimento al mese lunare. Infatti il suo pontificato durò dal 26 agosto al 28 Settembre 1978: solo 33 giorni! Alcuni però hanno contestato quest'attribuzione, essendo la durata di mezzo mese lunare di soli 14 giorni. Forse il "medietate" del motto va invece inteso come "mediazione", nel senso di un pontificato di transizione data la sua brevità. Anche il nome al secolo del pontefice dà adito a suggestive speculazioni, alludendo a "luce albina", cioè bianca, ovvero al pallido candore della Luna.
110 De labore solis Giovanni Paolo II (1978 - 2005) Karol Wojtyła verrà ricordato come il papa polacco, e molto probabilmente Malachia si riferisce al fatto che egli proviene da un paese dell'est (levante del sole); ma c'è anche chi ha appuntato l'attenzione sull'enorme lavoro di diffusione della fede intrapreso durante il suo pontificato: egli è il Papa che in assoluto ha visitato più paesi del mondo, ed ha portato la Chiesa a possedere un "regno" su cui sembra non tramontare mai il sole. Altri invece ricordano che Karol Wojtyła nacque durante un'Eclisse di Sole, e che incredibilmente ce ne fu una anche il giorno del suo funerale, l'8 aprile 2005, anche se visibile solo dalle Americhe. Meno probabile appare invece l'interpretazione secondo cui Giovanni Paolo II veniva da quella Cracovia in cui Copernico "faticò" per dimostrare la validità del suo sistema eliocentrico.
111 De gloria olivae Benedetto XVI (2005 - 2013) Il successore di Giovanni Paolo II, il cardinale tedesco Joseph Ratzinger, viene indicato attraverso il segno dell'ulivo, simbolo di pace: egli stesso nella sua prima Udienza Generale del 27 aprile 2005 ha voluto richiamarsi a Benedetto XV, il Papa che tentò in ogni modo di porre fine alla prima guerra mondiale: "egli", ha detto Ratzinger, "fu coraggioso e autentico profeta di pace, e si adoperò con strenuo coraggio dapprima per evitare il dramma della guerra, e poi per limitarne le conseguenze nefaste. Sulle sue orme desidero porre il mio ministero a servizio della riconciliazione e dell'armonia tra gli uomini e i popoli, profondamente convinto che il grande bene della pace è innanzitutto dono di Dio".
Ma, come è stato segnalato, Benedetto XVI presenta altre sorprendenti attinenze con il motto di Malachia. Innanzitutto i membri dell'ordine benedettino sono noti anche come "olivetani". Ancor più impressionante è il fatto che Ratzinger sia nato nel Sabato Santo del 1927, il 16 aprile, al culmine del periodo pasquale. Tutto il periodo è difatti sotto il segno dell'Ulivo, anche in considerazione del fatto che Gesù e i discepoli risiedettero per tutto il tempo proprio presso il Monte degli Ulivi, dall'ingresso in Gerusalemme fino all'arresto!
Petrus Romanus L'ultimo papa prima della fine del mondo. Il nome è quanto mai suggestivo: mentre Pietro I fu il primo pastore della Chiesa cattolica, detentore delle chiavi del cielo, Pietro II dovrà restituire il mandato e chiudere per sempre le porte del mondo. A quest'ultimo papa che chiude la profezia, Malachia ha voluto dedicare non un solo motto, ma alcuni versi latini:
"In persecutione extrema sacrae romanae ecclesiae sedebit Petrus romanus, qui pascet oves in multis tribulationibus; quibi transactis, civitas septis collis diruetur, ed Judex tremendus judicabit populum suum. Amen."
"Durante l'ultima persecuzione della Santa Romana Chiesa, siederà Pietro il romano, che pascerà il suo gregge tra molte tribolazioni; quando queste saranno terminate, la città dai sette colli sarà distrutta, ed il temibile giudice giudicherà il suo popolo. E così sia."
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No Activity, la serie con Zingaretti agente comico
 “Siamo io e Tiberi due poliziotti sfigati dentro questa volante senza che si ci sia niente da fare. Cerchiamo di prenderci le misure, ma alla fine scopriamo di essere più fragili di quanto potessimo immaginare”. Così oggi a Roma Luca Zingaretti parla del suo personaggio di Marcello, agente pieno di ironia in coppia con Alessandro Tiberi nella serie No Activity – Niente da segnalare di Valerio…
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reginadeinisseni · 8 months
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La Bambola Assassina (film 1988) TRAILER ITALIANO
La bambola assassina 1988
La bambola assassina Chucky (Brad Dourif) tentando di possedere l'anima di Andy Barclay (Alex Vincent) in una scena del film Titolo originale Child's Play Lingua originale inglese Paese di produzione Stati Uniti d'America Anno 1988 Durata 87 min Rapporto 1,85:1 Genere orrore, thriller Regia Tom Holland Soggetto Don Mancini Sceneggiatura Don Mancini, Tom Holland, John Lafia Produttore David Kirschner Produttore esecutivo Barrie M. Osbourne Casa di produzione United Artists Fotografia Bill Butler Montaggio Roy E. Peterson, Edward A. Warschilka Effetti speciali Kevin Yagher Musiche Joe Renzetti Scenografia Daniel A. Lomino Costumi April Ferry Toth Interpreti e personaggi Alex Vincent: Andy Barclay Catherine Hicks: Karen Barclay Chris Sarandon: detective Mike Norris Brad Dourif: Charles Lee Ray / Chucky Dinah Manoff: Maggie Peterson Neil Giuntoli: Eddie Caputo Tommy Swerdlow: Jack Santos Raymond Oliver: John "Dottor Death" Bishop Jack Colvin: dottor Ardmore Alan Wilder: Walter Criswell Doppiatori originali Brad Dourif: Chucky Doppiatori italiani Alessandro Tiberi: Andy Barclay Silvia Pepitoni: Karen Barclay Saverio Moriones: detective Mike Norris Renato Cortesi: Chucky Monica Ward: Tipo Bello Liliana Sorrentino: Maggie Peterson Carlo Valli: Jack Santos Massimo Foschi: John "Dottor Death" Bishop Franco Zucca: dottor Ardmore Logo ufficiale del film La bambola assassina (Child's Play) è un film horror statunitense del 1988 diretto da Tom Holland. Uscito nelle sale il 9 novembre 1988, ha come personaggio principale una bambola di nome Chucky, all'interno della quale un serial-killer ha riversato la propria anima in punto di morte; il suo scopo è quello di rientrare in un corpo umano, precisamente il corpo della prima persona alla quale ha rivelato la sua vera identità, ed in breve tempo, altrimenti rimarrà intrappolato per sempre nel pupazzo. Per tale obiettivo dovrà scegliere Andy, un bambino che riceve la bambola come regalo di compleanno. Sadico, crudele, astuto e determinato, Chucky riuscirà quasi nel suo intento, mietendo numerose vittime sul suo cammino.
Il film venne distribuito negli Stati Uniti il 9 novembre 1988 dalla MGM/UA Communications Co. ed incassò più di 44 milioni di dollari a fronte di un budget di produzione di 9 milioni di dollari.[1][2][3]
Il fatto che sia divenuto un cult,[4] e il successo ottenuto al botteghino, hanno generato un media franchise che include una serie di sei sequel, merchandising, fumetti, un film reboot uscito nel giugno 2019 e una serie televisiva che è iniziata nell'ottobre 2021.
Nella notte del 9 Novembre 1988, il famigerato strangolatore e serial killer di Chicago Charles Lee Ray, stanato dalla polizia, è inseguito fra le strade della città dal detective Mike Norris. Dopo essere stato ferito alla gamba, Charles tenta di raggiungere il furgone sul quale lo attende il complice Eddie Caputo ma questi, vedendo il trambusto e una macchina della polizia in avvicinamento, fugge abbandonando l'amico. Ormai privo di speranze, Charles si rifugia in un negozio di giocattoli dove Norris gli spara, giurando vendetta contro il detective e il compagno che lo ha tradito, mette in pratica un rito voodoo su un bambolotto "Tipo Bello" per trasferire la sua anima al suo interno, il rito causa una tempesta di fulmini sul negozio, che ne provoca l'esplosione, Norris sopravvive e ritrova il cadavere dello strangolatore con il bambolotto accanto.
Il mattino seguente, Andy Barclay chiede alla madre Karen un bambolotto "Tipo Bello" come regalo per il suo sesto compleanno. Essendo in ristrettezze economiche, Karen acquista un "Tipo Bello" da un vagabondo, all'insaputa di tutti, il bambolotto acquistato si rivela essere proprio quello posseduto dall'anima del serial killer il quale, dopo essersi presentato ad Andy come Chucky, miete la sua prima vittima, Maggie Peterson un'amica di Karen che stava facendo da babysitter ad Andy, facendola precipitare dalla finestra del condominio dopo averla colpita in faccia con un martello giocattolo. Sulla scena del crimine, Andy cerca di convincere il detective Norris che l'assassino è il suo bambolotto Chucky ma non viene creduto; anzi, il detective sospetta che sia stato lo stesso Andy ad aver ucciso Maggie, il che fa arrabbiare Karen, la quale lo caccia via.
Il giorno dopo, Andy marina la scuola portando Chucky con sé. Arrivato all'abitazione di Eddie Caputo, il complice che lo aveva abbandonato, Chucky lo uccide accendendo il forno, che Eddie gli spara contro facendo saltare in aria l'abitazione, perché sentiva la presenza di un intruso. La polizia decide di portare Andy all'ospedale psichiatrico infantile, dopo averlo ritrovato presso la scena del crimine; quando il bambino ripete che è stato Chucky a provocare l'esplosione, e la madre lo separa dal bambolotto. Una volta a casa, però, Karen scopre con orrore che Andy stava dicendo la verità perché si rende conto che il bambolotto funzionava senza le batterie che erano incluse da inserire, Chucky la assale e fugge dall'appartamento. Karen corre da Norris e terrorizzata gli racconta l'accaduto, ma il detective la crede pazza, anche lui però si ricrede quando il vagabondo che aveva venduto il bambolotto a Karen racconta di averlo raccolto nella stessa notte dalle macerie del negozio di giocattoli nel quale Norris aveva ucciso Charles Lee Ray. Chucky tenta di vendicarsi di Norris assalendolo in macchina provocando un incidente stradale, ma lui riesce a salvarsi e spara a Chucky, che fugge via.
Chucky fa visita a John Bishop, detto "Dottor Death", l'uomo che gli ha insegnato il voodoo e dopo averlo sottomesso usando contro di lui una bambolina voodoo con il suo stesso aspetto, gli chiede perché prova dolore fisico e sanguina per il colpo di pistola di Norris nonostante egli sia un bambolotto, John gli spiega che il suo corpo di plastica si sta vitalizzando, quindi Chucky si sta tramutando in una bambolotto umano e mortale, John rivela a Chucky che l'unico modo per sfuggire a questo destino è quello di trasferire la propria anima nel corpo della prima persona alla quale ha rivelato la sua identità, ovvero Andy; Chucky poi accoltella al cuore alla bambolina connessa fisicamente a John, e si reca all'ospedale psichiatrico. Norris e Karen arrivano all'abitazione di John il quale prima di morire, rivela ai due che per uccidere Chucky devono colpirlo al cuore.
Chucky arriva all'ospedale psichiatrico, e ucciso il dottor Ardmore con un apparecchio dell'elettroshock, e insegue Andy che si è già recato a casa sua, Karen e Norris arrivano all'appartamento per salvare Andy, che sta per essere posseduto da Chucky, Karen e Andy riescono a bruciare vivo Chucky nel camino e dopo essere stati ri-attaccati da un redivivo Chucky, Norris spara al cuore del bambolotto uccidendolo definitivamente e mettendo così fine alla minaccia, mentre l'ambulanza e la polizia arrivano in loro soccorso.
Produzione
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lamilanomagazine · 10 months
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Chieti: venerdì 7 luglio alla Villa Comunale torna il Secret Party
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Chieti: venerdì 7 luglio alla Villa Comunale torna il Secret Party. Si chiama Secret Party, il party House che si terrà venerdì 7 luglio alla Villa Comunale Chieti nella parte alta antistante Villa Frigerj. Un evento gratuito, patrocinato dal Comune e presentato stamane in Comune dal sindaco Diego Ferrara, con il vicesindaco e assessore agli Eventi Paolo De Cesare, l’assessore al Commercio Manuel Pantalone, il consigliere comunale Valerio Giannini, Alessandro Cardellicchio motore di Tv Shock che organizza il party, il titolare del ristorante Pirata RistoKing che si occuperà delle degustazioni. Alle 19 è prevista l’apertura dell’evento enogastronomico con assaggi di prodotti locali e vini Chiusa Grande, a partire dalle ore 20:00 al via il Dj set con Gianluca de Tiberiis e i resident Louie Vertigo, Alex Kard, Soul Chapter, Edoardo. “Intrattenimento per una giusta causa, quella di sensibilizzare contro la guerra, cosa che ci ha convinto a sostenere l’evento a cui speriamo aderiranno in tanti – così il sindaco Diego Ferrara – Siamo lieti che attraverso questa iniziativa si dia spazio anche a talenti teatini, che hanno la passione per questo genere di musica e lo coltivano per il divertimento della città, associandolo a una motivazione seria e condivisa. Diamo un benvenuto a tutti coloro che portano qualcosa in più alla città e alla cultura e che consentirà la maggiore scoperta e fruibilità della parte alta della Villa”. “Siamo felici di aver supportato questo evento con i nostri mezzi e le nostre possibilità perché quella del risanamento è una stagione nuova e sebbene non ci consenta di fare tutto, ci dà la possibilità di aprire le porte ad eventi interessanti, qual è il Secret Party. Il tema del contrasto alla guerra ci vede del tutto vicini all’organizzazione, lo peroriamo con musica ed enogastronomia che sono ingredienti della buona riuscita e siamo sicuri che possa essere foriera di altri appuntamenti” aggiunge il vicesindaco e assessore Paolo De Cesare. “È un’iniziativa che certifica una fitta attività associativa presente nella nostra città, insieme a una tematica sociale di grande rilievo. Compito di un’amministrazione è sensibilizzare e facilitare, rendendole possibili tali iniziative, perché uniscono alla musica le tipicità dei nostri territori. Ci sono tutte le caratteristiche affinché ci sia tanta partecipazione, come ha dimostrato anche l’evento con i vignaioli teatini a Piazza Malta. Chieti è vocata per questo format, a cui daremo spazio e voce, perché fa respirare l’economia della città, rendendola attrattiva come dimostrano i dati" afferma l’assessore Manuel Pantalone. “È un piacere supportare l’evento perché come sempre riteniamo le associazioni e gli imprenditori il vero motore della città e solo collaborando con loro si potrà dimostrare che Chieti è una città vitale. L’arte musicale si unisce a quella enogastronomica con il Dj Gianluca De Tiberis e l’evento sarà ripetuto con altri talenti locali per tutta l’estate. Speriamo quindi in un buon inizio” spiega il consigliere Valerio Giannini. “Make love not war è un evento contro la guerra nato a seguito di un evento che aveva visto proprio la Villa comunale come scenario, perché è un posto fantastico e ci piace l’idea di animarla nelle ore notturne con musica e divertimento sano. Cominciamo con la nostra risposta alla guerra, il primo tema dei quattro appuntamenti che prenderanno vita durante la stagione è questo, lo facciamo in musica, dando spazio a una serie di Dj a “km zero”, validissimi professionisti che da anni si dedicano a questa passione. Rappresentano una delle qualità della città, come lo è anche il lato delle degustazioni, che sarà possibile fare: per il cibo sono affidate al Pirata Ristoking di Chieti e per i vini avremo Chiusa Grande. Insomma, una festa old school e speriamo possa essere un momento di spensieratezza per tutti” afferma Alessandro Cardellicchio, motore del party.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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omarfor-orchestra · 2 years
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Comunque io non l'ho capito se c'è o no vinello, però ci sono, tra i tanti, Alessandro Tiberi e Martina Rocco
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a-raftofotters · 4 years
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Niente raga devo dirlo da qualche parte: ho bisogno di soddisfazioni dalle mie ship. Ho urlato di gioia alla fine della seconda stagione di Boris quando finalmente Arianna e Alessandro si sono baciati e all'inizio della terza quando lui si è presentato all'hotel a milano 😍😍😍 ero così contenta e poi lei vota berlusconi ma perché mi fate questoooo?
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da-vedere · 5 years
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Boris (2007 - 2010) ☰
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To Rome With Love (2012) Woody Allen 22-12-2018 Some really funny moments and the surreal elements work well, but doesn't flow as well between the different stories as it could have
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bravagente · 7 years
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streaming post \O/
siamo uomini o caporali
fantozzi contro tutti
workers - pronti a tutto
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picturefrommovies · 7 years
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Boris - Il Film
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tunarecords · 6 years
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Empty Set /// Fresh Press
"Un sonido hipnotizante y fresco que no te puedes perder"
Some press release / playlist inclusion for our "EMPTY SET" by Alessandro Vagnoni / Enrico Tiberi. In the project are involved two great visual artists Francesco Farneselli & Marco Di Battista.
Review for track "I" and playlisted on Mindnoisenetwork https://mindnoisenetwork.com/2018/06/18/singles-only-v1-8/
Review for the whole album (Italy) from Music Coast To Coast "Sembra di esser catapultati nell’alternative-prog rock del passato" http://www.musiccoasttocoast.it/empty-set-empty-set/
Mexican review from Polvora Rock http://polvora.com.mx/…/empty-set-la-nueva-propuesta-de-al…/
more to come!
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elencelebrindal · 4 years
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Character Voices - Shun
Be sure to listen if you don’t know! Some of these voice actors might look a bit out of place, but trust me: they were amazing.
My vote for the official voice: 10/10
Here is the official voice in the classic series (you can go to 1:20 if you want to hear him right away):
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In the Hades chapter (both as Hades and himself):
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I cannot find anything for Legend of Sanctuary (Shun didn’t have his moments of glory in that movie so Youtube doesn’t care), but the voice is exactly the same. 
Here is my low effort image for them:
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As a kid, Shun had two different voice actors. These are:
Davide Garbolino (episode 7)
Cinzia Massironi (Hades Chapter)
In the second dub of the movies, his voice actor changed from Andrea de Nisco to Alessandro Tiberi. Unfortunately, I cannot find videos of that.
His voice as Hades was so amazing that he received compliments from his colleagues. Various times. Seriously, I watched a ton of interviews and when Hades/Shun would come up they would immediately say “he was amazing with that voice”.  Which, in my opinion, is absolutely correct. 
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