Tumgik
#No davvero un genio del male proprio
supergaietta · 11 months
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Suzanne
Non ho (mai avuto) un gran rapporto con la mia famiglia, con nessuno dei componenti che ne fanno parte. Credo che zia Suzanne però appartenesse a quella ristretta cerchia di persone che mi andavano piuttosto a genio. E no, non lo dico perché è morta poco più di un mese fa per quella retorica sul fatto che ci accorgiamo delle cose belle quando non le abbiamo più. 
Zia Suzanne parlava poco (come me) e male (nonostante vivesse in Italia da 30 anni), era una persona riservata, allegra e curiosa. Un tipo un po’ particolare. Forse proprio per questo mi ci sono sempre un po’ rivista, nonostante non avessimo direttamente legami di sangue. E io lo avrei voluto tantissimo: ho sempre invidiato le mie cugine per il loro DNA mezzo americano, per il fatto che fossero bilingue e mille altre cose. 
È con lei infatti che sono partita. Due volte. E io in realtà non sono stata spesso all’estero, quindi anche se fossi semplicemente andata al confine con la Svizzera sarebbe comunque qualcosa da considerare memorabile. E invece è stato memorabile anche sotto altri aspetti. Zia Suzanne ha invitato me e mia madre in Irlanda, una volta, perché ci trovavamo già a casa sua quando i suoi genitori hanno deciso di rinunciare a questo viaggio già pagato e organizzato, e quindi invece che chiedere rimborsi e pensare a eventuali annullamenti, è stato ceduto il posto a noi. Ho passato 5 giorni in alcuni graziosissimi paesini irlandesi ed è stato molto bello. 
Nel 2016, invece, mentre eravamo a una comunione oppure a un matrimonio - ora non ricordo - mia madre parlando con i parenti ha notato che erano passati esattamente 30 anni dal suo ultimo viaggio in America, più precisamente (anche) a Chatham, dove zia Suzanne ha la casa al mare. Mio zio mi ha detto “Se regalassi a te e a mamma un viaggio a Chatham, ci andresti?”. Ovviamente sì, e questa cosa - che sembrava detta un po’ così per dire - si è realizzata davvero. A settembre, io e mia madre abbiamo raggiunto Suzanne nella sua casa di Chatham e siamo state lì circa 10 giorni. Abbiamo passato del tempo insieme, ma - nonostante fossimo ospiti a casa sua - c’erano momenti della giornata in cui spariva completamente. Non una cosa proprio comune, ma una cosa per cui mi sentivo affine a lei. Il bisogno della riservatezza e della solitudine. 
Poi tornava da noi e parlava in quel suo modo strano. In inglese, anche con noi che lo capivamo poco. Con parole strane tradotte male che mia madre faceva fatica a capire e per cui spesso dovevo intervenire io. Anche in questo eravamo simili. Capire una lingua bene, parlarla meno bene. Io capivo l’inglese (a stento), lei capiva l’italiano. Io parlavo male l’inglese, lei parlava male l’italiano. Ed è proprio così che riuscivamo sempre a capirci. Con mia zia succedeva questa piccola magia per cui lei mi parlava nella sua lingua, io le parlavo nella mia, e ci capivamo benissimo così. Ho sempre un po’ pensato che è proprio in questo modo che dovrebbe funzionare il mondo. E non credo che mi ricapiterà. 
Per Suzanne non è stato organizzato un funerale. Abbiamo fatto invece un memorial. Io non sapevo in che cosa consisteva, ma è stato molto bello. Mi è sembrata più una festa per celebrarla, piuttosto che un’inutile funzione in chiesa per ricordarla. Eravamo in un locale e molti degli invitati, a turno, si sono semplicemente alzati in piedi e hanno parlato di lei e dei bei ricordi che ci ha lasciato. E io volevo parlare dei viaggi, del modo incredibile che avevamo di comunicare, delle sue foto che ho nel portafogli. Non ho detto niente. 
Per fortuna, non era strettamente necessario. Questo perché, come ci ha appunto insegnato lei stessa, starsene in disparte può sempre essere considerata la parte migliore da cui stare per imparare e osservare il mondo forse al meglio. 
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kegantodini · 2 years
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SFOGO
A me, sinceramente, non me ne frega uno stra cazzo se ciò verrà letto da una persona o nessuno. Scrivo prima per me e poi per gli altri. E scrivo perché soffro. Non per egocentrismo, cari amici miei, soffro per colpa vostra e per ciò che mi hanno insegnato gli autori: l'empatia , tratto spessissimo l'apatia e la psico-apatia ma sol perché è ciò che ci coinvolge, senza essa non puoi vivere serenamente. Nel momento che capisci, non puoi semplicemente più essere una persona felice. Puoi trovare scorciatoie come spiega Spinoza,Socrate, come dichiarano gli stoici,cirenaici e cinici ma scorciatoie rimangono e restono. Come puoi non soffrire nel momento che capisci che l'uomo comune scompare, semplicemente scompare, nel tempo, nello scorrere dell'infinito. Non siamo Marco Aurelio che dopo 2500 anni ancora insegna attraverso gli scritti (e il buffo é che insegna proprio ciò che ho appena dichiarato. Sarà un caso.) Non facciamo parte dei fortunati, dei possessori del mondo, i possessori di denaro: siamo eterni secondi. i Primi nascano tali e pochi fortunati ci diventano. Sei fortunato? Non penso, sennò non leggeresti e non saresti arrivato a questo punto. Mi impegno sapete? Mi impegno davvero: ad essere il più energico,il più simpatico,il più performante, il migliore e cazzo se mi impegno a esserlo, poi arriva qualcuno che parla per titolo: lui è il ... Lui ha.... E il possessore del titolo mi(ci) supera, in quanto possessore di esso, non in quanto migliore a me(a voi), io ne sono consapevole, ma non chi mi circonda; che vede certi divi come divinità, dove io il niente, semplicemente perché nelle persone guardo cultura e bontà, del resto mi ci sciacquo, però non è così per l'apatico che non può andare oltre le etichette, i titoli,( in qual altro modo può apprezzare? Non comprendendo, si affida solo a ciò che sente e vede, non può andare oltre) quindi subisco e subendo mi demoralizzo, subendo vado in frustrazione. Mi danno del noioso perché ho ragione, mi sento un po' Giordano Bruno che attaccava chiunque andasse contro le sue idee perché le pensava vere, e le difendeva con rabbia e con disprezzo nel non essere nemmeno ascoltato. E ciò gli ha donato morte, il rogo. Ecco mi sento come lui, frustrato nel non essere ascoltato dalle persone, non andrò al rogo, non sono così presuntuoso, comunque morirò da dentro. Sorridendo. Perché è così che si affronta ciò che non si sa. Ma a voi vi conosco, io so che,chi e come siete, a voi come vi devo affrontare? Con il sorriso? Con la depressione? Giuro che non lo so. Mi impegno così tanto, così tanto, cazzo, che finisco morente ogni coricarsi nel letto. È giusto? Il mio impegno ad elevarmi? Sarà fruttuoso? È consistente, valido? Non lo capisco, e la cosa più assurda che in quanto apatici mi confondete ancora di più: se una persona vuota ha a che fare con una persona piena, cosa mai le potrà donare, se non vuoto?. Ogni volta con voi mi svuoto in un loop continuo, infinito. Mi pregno di energie per cederle a voi, con scarsissimi risultati.
Poi ho letto per migliorarmi,uh, quanto. Vedendo la mia apaticitá come un problema ho deciso di affrontare il tutto con uno studio, pensando di gestire meglio la felicità, ti cogliere il bene nelle persone. Sapete cosa ho imparato? Che sono essere finito. Che la vita è degli opportunisti, che il buono soccombe perché in minoranza, che il genio non è mai compreso, la tecnica è inutile ai fini umani, il male sarà sempre plusmale, gli emarginati hanno ragione e la cosa che mi ha più di tutti scombussolato: che l'amore è suicidio. Pensate tutti di vivere l'amore, facendomi venir una gran voglia di ridere. Non siete capaci di amare e basta, l'amore si studia, si impara, nascete con l'impulso d'amore e l'ossessione (al massimo), chiedete? Non amate. Pretendete? Non amate. Pensate a un'altro anche solo in sogno? Non amate. Pensate di picchiare in caso di tradimento? Non amate, assolutamente. Volete la sua costante presenza? Non amate. La gelosia, ossessione, il possesso non sono amore e ne le sofferenze prodotte. Di cosa si parla quando si parla d'amore? (e pure ne siete così convinti). Amare vuol dire essere pronti al suicidio se non corrisponde per qualsiasi motivo. è questo amore: la fine del senso della vita o l'inizio della vita. Non c'è si,ma, però. È questo e basta. Siete pronti( ho usato una parola chiave,pronti, sono importanti le parole) ad uccidervi? No, bene, non amate. E per uccidersi non intendo per forza impiccarsi. Intendo anche vivere la vita con impeto di sopravvivenza al sol pensiero di sostenimento al dolore. BEN DIVERSO ma concettualmente IDENTICO. Vedete, io, soffro. Perché io sono pronto ad amare. Lo sono veramente ma nessuno di voi lo è, pochi lo sono e raro incontrarli. Soffro perché affronto la vita considerando la bontà e la cultura. Nessuno però considera la mia.
Soffro perché l'apatico stronca la volontà altrui poiché su esso non avrà mai risultati concreti. Soffro perché non mi rimane altro da poter fare e scrivo perché è l'unica mia valvola di sfogo: Poiché impossibile parlarne a qualcuno o ancora meglio essere capiti da qualcuno.
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monicadeola · 5 months
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Adesso io mi metto qui comoda, mi verso da bere, e voi – con tutta calma, con parole vostre – mi spiegate in che modo lo scandalo collettivo per il bambino che gli altri bambini hanno crudelmente lasciato solo in classe, facendo quel che da sempre fanno i bambini, cioè essere stronzi, in che modo la convinzione collettiva che i bambini vadano protetti da qualunque delusione, paura, ipocondria, corrente gravitazionale, in che modo la tutela degli esseri umani piccoli da ogni ostacolo possa produrre esseri umani grandi che poi non sbroccano alla prima difficoltà, sia essa essere fuori corso o essere disamati o essere di malumore.
Dice: eh ma per lasciare il bambino solo in classe si sono mossi i genitori. Certo: genitori cui i bambini stronzi hanno riferito che il bambino X rompeva i coglioni. Bambini stronzi la cui stronzaggine si compie con la collaborazione dei genitori, come tutto ciò che fanno i bambini di questo secolo, da guardare i cartoni animati a leggere i fumetti, giacché i genitori miei coetanei non hanno una vita loro e quindi vivono di riflesso quella dei figli.
Nessuno vuole l’invadenza dei genitori e dei figli degli altri, ciascuno è tifoso nella curva del figlio proprio. La chat di classe ideale è una chat di classe in cui si dice solo che genio sia il mio, e quanto abbia sempre ragione io.
Giacché in generale genitori di stronzi, così come evasori fiscali e gelosi patologici e gettatori di sigarette accese nel bosco, son sempre gli altri. Tutti odiano le chat di classe. Tutti odiano il registro elettronico. Tutto ciò che è la moderna invadenza di adulti disperati nelle vite di bambini iperprotetti è come la Dc e come Berlusconi: a fidarsi delle autocertificazioni, non li ha mai voluti nessuno.
Eppure, se il registro elettronico e le chat di classe esistono, sono una risposta a un problema preesistente: il genitore che smania per esserci, che fa i compiti assieme al figlio e, non ricordandosi come ogni adulto dove diavolo si coltivi la barbabietola da zucchero, decide che i compiti di questi poveri bambini d’oggi sono troppi e troppo difficili, e corre nella chat di classe a organizzare una protesta.
L’altro giorno su Twitter una tizia diceva che il figlio seienne è «in attesa di sostegno perché ha problemi comportamentali e di gestione di fallimento e frustrazione». Esistono seienni che sanno gestire il fallimento e la frustrazione? Gli mancano vent’anni di sviluppo della corteccia prefrontale, come diavolo fanno a saper gestire le frustrazioni? (Non che negli adulti sia garantito, diciamo). Non sarò certo io a dire che una truffa istituzionalizzata come quella delle certificazioni per cui ogni difetto caratteriale è patologia, ogni bambino è speciale, e a ogni seienne con meno capacità di mediare di Henry Kissinger spetta l’insegnante di sostegno, che uno schema Ponzi così non si è mai visto. Wanna Marchi era il reale e il razionale in confronto, ma ormai è tardi per recedere e dirottare i soldi sulle cose che servirebbero davvero.
Non lo dirò, voi però in cambio spiegatemi perché il rapitore che non ti rilascia con l’orecchio tagliato è buono, l’assassino del terzo mondo aveva le sue ragioni, ma dell’assassino bianco guai a dire che faceva i biscotti. Convincetemi che la determinazione a comportarsi male epperò essere considerati vittime sia diversa se la inscena Hamas e se la inscena Filippo Turetta.
Voi, in cambio, spiegatemi come questi figli che allevate come non fossero bambini, cioè creature che crescono a caso dalla notte dei tempi, ma preziosi pezzi unici che vanno tutelati dalla stronzaggine del mondo, dei compagni, delle maestre, dalla stronzaggine gravitazionale, spiegatemi come possano poi non diventare degli isterici egoriferiti che un giorno ti fanno i biscotti e l’altro t’ammazzano; e se davvero siete convinti che la responsabilità sia di chi racconta che facevano i biscotti, mica di voialtri che persino da genitori siete innanzitutto tifosi.
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seriemorder · 6 months
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Data la grande richiesta, sono tornato🤣
Per Carrisi ti devo deludere, ho visto io sono buio al cinema ed è il primo film che ho guardato ad occhi chiusi perché i temi proprio mi stavano colpendo male. Sarò wimpy ma davvero mai più.
Mmm capisco la cosa di vedere con gli occhi di Murderbot ma lui non ha un programma che anticipa le situazioni? Un po' come gli umani che, avendo sperimentato situazioni simili a quella presente, si comportano in un determinato modo e non in un altro? Come fa a prevenire i disastri? Ha senso se ha una cosa così ma solo per minacce naturali, quindi non contempla l'uomo, ma allora non è molto valido come guardia del corpo.
E anche gli scienziati fanno una figura scioccherella: non serve un genio per connettere che se non ti hanno dato parte della mappa lì c'è qualcosa di grosso e che se un gruppo come il tuo e vicino a te è stato massacrato è probabile che tu sia il prossimo.
Capisco non essere abituati a questo tipo di situazioni (anche io sarei rimasto al campo base come fanno loro) e quindi essere mal organizzati ma non cadere dalle nuvole così. Almeno un minimo di piano avrebbero dovuto averlo, anche solo decidere un rifugio in caso di fuga.
arieccolo!
allora, tu davvero non puoi capire il doppio filo che purtroppo lega me e donato, filo che è anche il motivo per cui solo io posso parlare male di donato e augurargli la morte ogni giorno, ad ogni ora. tu non eri lì quando lui ha creato il miglior personaggio di sempre e poi ha mandato tutto a puttane, e non eri lì quando io ho scoperto questo personaggio e ho capito che donato ha mandato tutto a puttane perché è una merda. non puoi capire...
tornando a murderbot, mio fratello in cristo, tu ti rendi conto che mi stai mettendo in una posizione in cui io devo difendere questa serie? innanzitutto murderbot è un unreliable narrator e perché è appunto 1st person pov e perché gli hanno cancellato la memoria. quindi tutto quello che dice è da prendere con le pinze. in ogni caso lui è una secunit e tendenzialmente può fare solo quello che gli viene detto di fare, la sua protezione è reattiva di fronte a pericoli, non proattiva. senza governor module deve mantenere la farsa, e comunque lui stesso ammette che non gliene importa granché, quindi la sua priorità non è stare appresso alle necessità in fatto di sicurezza degli umani, ma minimizzare i danni finché non può rimettersi a guardare le sue serie. per quel che riguarda prevervationaux, passano tutti attraverso il filtro murderbot quindi è normale che risultino degli stolti perché agiscono da umani e sono comportamenti inconcepibili per murderbot che di conseguenza non sa come definirli ed esporli nelle sue narrazioni. infine, non dimentichiamo che murderbot stesso dice che è stupido perché non ha istallati programmi che gli permettano di interpretare e gestire le interazioni con gli umani e ha istallati programmi di base in fatto di sicurezza, so........ you made me defend the fucking series i dont even like. think about what you're doing here.
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enkeynetwork · 7 months
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ili91-efp · 2 years
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War of Y - Episodio 9
Dire che sono rimasta senza parola sarebbe fare un eufemismo. Bew e Gus si sono dimostrati fin da subito una coppia molto diversa da Nott e Pan. Dove quest'ultimi, nonostante i problemi, dietro le quinte comunque si amavano molto (Nott in modo aperto, Pan più restio), Bew e Gus sono partiti con il piede sbagliato, complici anche due manager che non sono stati esattamente da aiuto. E la cosa... non ha fatto che peggiorare, nonostante una facciata sempre più dolce.
SPOILER
Sono troppo mega contenta! A questo punto, non mi importa neanche come andrà a finire la prossima settimana, perché con la rivelazione di questo episodio, abbiamo toccato un punto molto alto. La scorsa settimana avevo detto di aver letto una teoria in rete su fatto che magari era stato Bew a far leakare il video e mettere nei casini Gus (con la festa). Non ero sicura di crederci fino in fondo perché devo ammettere che la faccina d'angelo di Bew mi ha tratto in inganno, ma mi sarebbe piaciuto che fosse vero (davvero tanto!). Non avrei mai detto che avrebbe potuto ribellarsi così a quello che gli era stato fatto e vendicarsi in modo così subdolo (<3). Bew si era guadagnato il mio rispetto la scorsa settimana, con la forza che aveva dimostrato, ma scoprire la verità lo ha reso ancora migliore ai miei occhi. Finalmente qualcuno che si vendica anziché sopportare le ingiustizie subite, tipo protagonista d'altri tempi. Tecnicamente, anche Pan si era vendicato di Korn, ma in quel caso più che altro era giustizia e, inoltre, lo aveva fatto alla luce del sole, mettendoci la faccia. Bew ha assoldato gente per vendicarsi (gente della società e non sono sicura che sia stata una buona idea, ma comunque...) e ha fatto tutto di nascosto. Nessuno, a parte Yo e Kitty (e noi!) lo sanno. Inoltre, ha finto per tutto il tempo arrivando anche a simulare attacchi di panico (sono abbastanza sicura che facesse finta) per togliersi dalle situazioni scomode. Bew è maturato un sacco come attore! Ricordo ancora quando recitava in Mafia Baby 2 in "New Ship" ed era proprio un cane a recitare, con i coach che cercavano di aiutare lui e Gus a tirare fuori una scena decente. Invece guardatelo ora! A simulare attacchi di panico credibili, manipolando la gente attorno a lui. GENIO! Genio del male! (<3) Parliamo un attimo delle sue "vittime".
Pla e Toon. Entrambi hanno spinto Gus a farlo ubriacare e a sedurlo, per cercare di rendere la ship ancora più vera, giocando con i suoi sentimenti (che poi Gus si sia innamorato davvero non conta). Con il primo, aiutato da Gus, sono saltate fuori cose molto gravi, perché effettivamente lui ha preso i soldi di Gus per fargli aumentare le vendite. A ben vedere, ha fatto un favore a Gus, con la storia della registrazione (Pla resta sempre il peggiore dei due manager, anche se è una bella gara). Con Toon, visto che evidentemente non è saltata fuori nessuna buona scusa per poterla licenziare, Bew ha dovuto scaricare le sue "colpe" su di lei. Quindi ha leakato il suo video privato utilizzando un vecchio account di Toon per mandarlo a Kitty e rendere la manager colpevole e fatto sembrare che fosse stata lei ad assoldare Yo per invitare Gus alla festa e farlo arrestare. Ci sta che con lei la vendetta sia più pesante, perché Bew la vedeva come una madre e lei ha aiutato Pla nel loro gioco di ship. Per lui dev'essere stato il tradimento peggiore dei tre. Tra l'altro, vorrei aprire una piccola parentesi su Toon per dire che penso che lei sia davvero affezionata a Bew, a modo suo, ma che comunque il dio della fama e del denaro abbia comunque vinto.
Gus. Lui... è la vendetta più complessa. Bew non si è fatto scrupoli a metterlo nei guai con la storia della festa, però prova dei sentimenti contrastanti a riguardo. E non ha voluto rompere del tutto. Anzi, sembra averlo perdonato e voler continuare seriamente la loro storia, visto che l'hanno pure resa pubblica. Arrivata a questo punto, non so più cos'è vero e cosa no. Bew provava dei sentimenti per Gus e poi ha scoperto che l'altro l'aveva sedotto solo per la ship, su suggerimento dei manager. Dev'essere stato un brutto colpo per lui, avrebbe potuto evitare di perdonarlo e tornarci insieme. Perché farlo? Perché comunque, nonostante tutto, lo ama? Voleva bene anche a Toon e l'ha scaricata. Potrebbe essere che, a differenza di Toon, si sia reso conto che comunque Gus era stato manipolato dai manager e per questo, nonostante l'abbia usato, non voglia andare fino in fondo e non voglia perderlo. Anche a Yo, Bew ha detto che non vuole che Gus venga a sapere la verità, e penso sia perché voglia che la loro relazione continui. Gus gli ha fatto del male, ma Bew è sceso al suo livello (e oltre). La loro relazione, così com'è, è molto sbilanciata. Nel prossimo episodio sicuramente salterà fuori la verità (già il trailer, benché senza sub, lo lascia intendere) e sarà a quel punto che Bew e Gus dovranno decidere che fare, perché, a carte scoperte, vedranno che entrambi si sono nascosti delle cose e si sono fatti del male e starà a loro decidere se perdonare e rimanere insieme, oppure separarsi per sempre. Vedremo! (Per il momento mi basta che Bew si sia vendicato, finalmente una gioia!)
Varie ed eventuali:
Non ci credo che Pla e Toon abbiano fatto pace così facilmente. Dopo essersi fatti una marea di dispetti e creato un sacco di casini, si sono buttati tutto alle spalle come se niente fosse. Contenti loro, contenti tutti. Certo, ora sono di nuovo insieme per creare scompiglio nei prossimi due idol sfigati che li assumeranno (Ciao Peak e Kla).
Mentre War of Manager volge al termine (ormai siamo a metà serie...), cominciano le prime avvisaglie di Y Idol, la terza storia (che è anche quella che mi interessa di meno delle quattro), che è anche il nome del programma a cui parteciperanno Peak e Kla, i nuovi protagonisti. Non mi aspettavo che Pla e Toon diventassero i manager di questi due ragazzi. Nel trailer di Y Idol non mi sembra di averli visti, comunque spero abbiano meno spazio (hanno già fatto troppi casini).
A proposito di Peak e Kla. Questi personaggi sembrano avere una dinamica diversa dalle due coppie precedenti. Nott e Pan stavano insieme di nascosto, Gus e Bew si mettono insieme a inizio serie dopo essere stati colleghi (e amici) per anni (problemi a parte...)... Peak e Kla si conoscono, ma è evidente che non si stiano affatto simpatici. Peak, soprattutto dimostra il suo disagio a farsi mettere in coppia con Kla (e, in generale, non sembrava ben disposto verso questo tipo di ship). Vedremo! Il loro trailer è quello che mi ha lasciato meno entusiasta.
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hermioneblk · 2 years
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Penny Dreadful Season 1 📺 commento
⭐️ ⭐️
Non so, sono rimasta molto scettica. Vedo delle grandi potenzialità o forse è solo un miraggio che non riesco a delineare a causa di troppe cose messe alla rinfusa insieme forse a causa della mancanza di una geniale idea di base.
Partiamo dal titolo per noi incomprensibile tanto che ero convinta che fossero nome e cognome della protagonista che quando si è presentata con il nome di Vanessa mi ha lasciato interdetta. Il titolo si riferisce a delle riviste di storie spaventose che uscivano periodicamente al costo di un penny nel XIX secolo.
La serie è ambientata nel 1891 e forse l’hanno ambientata in quel periodo perché c’erano svariati grandi personaggi che sono stati chiamati in causa forse un po’ troppo frettolosamente e senza che ce ne sia stato davvero il bisogno.
Suona infatti strano dire che il mio personaggio preferito della serie è Dorian Gray! Chi non ha visto mai questa serie e si sente questa affermazione potrebbe rimanerci male… Che c’entra Dorian Gray? Già e non è il solo c’è anche Frankenstein! Ma non è finita qui ci sono anche i vampiri molto strani e un po’ primitivi i lupi mannari e come se non bastasse anche il demonio! È proprio tutta questa grande quantità di ingredienti che mi ha fatto arricciare il naso. Troppi e nessuno brillante, Dorian è fantastico ma perchè Oscar l’ha fatto così, non Penny!
La storia è basata su un fatto precedente che viene spiegato solo a metà della serie al quinto episodio forse un po’ troppo tardi ma sicuramente il migliore della stagione. Vanessa la protagonista che è una donna con poteri soprannaturali che si scoprono essere dovuti al fatto che è indemoniata, ingelosita dal fatto che la sua migliore amica Mina era la promessa sposa di un tipo, lo ha corteggiato per così dire rovinando la vita a Mina. Forse un po’ eccessiva come reazione ma va bene si sono susseguite molte cose fino a rapimento da parte di un signor vampiro dell’ex amica. Per me poteva bastare qui, già era troppo il vampiro che rapisce una e sembra un demonio, a ciò si aggiunge il fatto che Vanessa è indemoniata e…. poi anche Dorian Gray? Certo è il più figo di tutta la serie veramente ottimo anzi addirittura migliore di quello del film del 2009, scelto con una cura eccezionale. Va bene ci vogliamo mettere Dorian però vanno a prendere un grande personaggio inventato da qualcun altro e lo puoi prendere solo perché essendo passati più di 100 anni sono caduti i diritti proprio come con Frankenstein di Mary Shelley… Tra l’altro sentire Victor Frankenstein che parla di Adonais scritto dal marito di Mary Shelley mi sembra un po’ eccessivamente intrecciato in modo non interessante forse impossibile da accettare, senza né capo né coda ma solo per dire guarda c’è anche Frankenstein! A quei tempi c’erano anche Sherlock Holmes e Dracula… ovviamente hanno nominato anche Jack the Ripper! Ovvio!
Una delle parti più importanti è proprio quella di Victor che si deve confrontare con la creatura a cui ha dato la vita e che si sente male in quel mondo in cui lui lo ha messo ma questi sono tutti temi proposti da Mary Shelley, dunque la parte più potente è quella non originale… Questa è una pecca perché quello che mi è piaciuto di più di tutta questa storia sono personaggi che sussistono da più di 100 anni senza bisogno di Penny!
Non è una serie strabiliante manca un tocco di genio che ha lasciato un vuoto che hanno riempito con questi personaggi.
Iniziamo ora con i problemi, quelli gravi!
Per quanto riguarda gli altri personaggi principali originali c’è Ethan un americano che assoldano per poter gestire tutti questi grandi vampiri che dovranno incontrare durante la ricerca di Mina. Nell’ultimo episodio viene fuori che è un licantropo e qui un po’… È carino però fa quasi sorridere anche questo? Ethan si innamora di una mentecatta Bruna che come personaggio è detestabile e non serve a niente tranne che a convincerlo ad aggregarsi a questa banda di matti perché ha bisogno di soldi affinché lei possa avere le giuste cure dato che è malata. Alla fine viene un po’ riscattato questo personaggio di Bruna perché Victor decide che è il corpo giusto che può utilizzare per fare una donna alla sua creatura ma anche questa è storia non originale.
La parte che più mi ha fatto ridere però è stata quando hanno sezionato il primo vampiro preso ed è venuto fuori che sotto la pelle aveva dei geroglifici egiziani! Mi sono letteralmente messa a ridere! Ma veramente tanto mi sembrava una barzelletta… Perché un vampiro dovrebbe andare in giro con geroglifici egizi? E gli dei della religione egizia presi di mira da questa serie erano Amon e Amonet che avevano delle proprietà malefiche secondo loro poteri terribili (secondo Wiki no). C’è questo continuo dire Amon e Amonet sono cattivi e Vanessa si sente posseduta da Amonet durante una seduta spiritica ma è tutto troppo ridicolo!
La serie brancola nel buio, è interessante perché c’è una bella scenografia ci sono degli spunti interessanti c’è Dorian anche Vanessa bel personaggio ma la trama sembra arrancare… Alla fine capiscono che Mina è proprio lì a due passi! Una battaglia e tutto è a posto. In seguito Vanessa va da un prete per farsi fare un esorcismo e quello le chiede (Parafrasando!): “Oh ma sei sicura perché tutto quello che ti rende schiava ti rende anche particolare!” Lei ci pensa. L’episodio precedente il numero sette era stato tutto incentrato sul fatto che dopo essersi incontrata con Dorian dato che anche lui è un po’ indemoniato come Oscar l’ha fatto Vanessa cade in preda a questo demone che ha dentro e nessuno sa quello che fare. Passano le settimane lei sta male e servirebbe un esorcismo allora che cosa succede? Arriva Ethan che con la sua medaglietta di un santo che gli ha dato Bruna gliela mette nella fronte e la guarisce. Anche qui tanto fumo e poco arrosto. Tra l’altro un episodio prolisso con sempre la stessa scena ripetuta fino all’esaurimento.
La parte però che ho detestato è stata come sempre quella del maltrattamento agli animali gratuito e inutile. Vediamo. Inizialmente trovano un vampiro nello zoo di Londra e questo vampiro si è introdotto nella gabbia delle scimmie e se le stava mangiando… Perché? Già è sbagliato che voi me lo mandate allo zoo e mandatelo in una strada che si sta a mangiare qualcuno! Poi si portano a casa questo vampiro e si chiedono cosa gli diamo a questo da mangiare e arriva il servitore del padre di Mina con un gatto gli torce il collo e lo dà da mangiare a questo vampiro così come se niente fosse! C’è solo una cosa da dire: vaffanculo! In quel momento la serie per me è precipitata e se prende due stelle già è tanto perché se gli devi dare un gatto ammazzato lì davanti tanto vale che gli davi della carne che avevi da parte ma poi ci dobbiamo anche preoccupare di mantenere in vita un vampiro? Scena terribile proprio sono precipitate tutte le stelle e da quel momento si è rischiato anche di smettere di guardare la serie.
Ma non è finita qui!
Dorian porta Ethan che tra l’altro seduce nei bassifondi della città dove dei gentiluomini annoiati ma pieni di soldi fanno delle scommesse su dei combattimenti e che combattimenti sono andati a mettere? Un cane viene messo in un ring in cui vengono versati secchi di topi vivi! Ma per favore anche questa parte poteva essere evitata, non importa se veniva fatto nella realtà perché c’erano i vampiri nella realtà? Non sto guardando un documentario sull’epoca vittoriana e non mi va di vedere un cane che anche se viene proclamato vittorioso viene buttato all’interno di un ring pieno di topi! Mi da fastidio dal punto di vista etico e se vogliamo anche da quello artistico e soprattutto mi fa capire che questi non sanno come riempire un episodio!
La stagione potrebbe sussistere anche da sola però andiamo avanti sono stati solo otto episodi e ho visto che più di tre stagioni non sono riusciti a fare e non mi sorprendo, serve la genialità l’originalità e anche un po’ di buon gusto. Li troverò nella seconda stagione? Ammetto che vado avanti SOLO per Dorian… assegno due stelle perché altrimenti con una stella non potrei andare avanti: una per Dorian e una per Victor.
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soul72 · 3 years
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1 Nome completo.
2 Età.
3 Orientamento sessuale.
4 Altezza.
5 Quando sei nato?
6 Hai una cotta per qualcuno?
7 Luogo preferito.
8 Numero di scarpe.
9 Abbigliamento preferito
10 Colore degli occhi.
11 Colore dei capelli.
12 Vacanze preferite?
13 Rapporto con i tuoi genitori.
14 Come ti senti?
15 Tattoos e piercing che hai?
16 Tattoos e piercing che vorresti?
17 Ti piace più baciare o essere baciato?
18 Preferisci un bacio rubato o un bacio studiato?
19 Guancia, labbra o altre parti del corpo?
20 Hai mai baciato l’ultima persona che ti ha scritto?
21 L’ultima volta che hai tenuto per mano qualcuno?
22 Faresti mai sesso con l���ultima persona che ti ha inviato un messaggio?
23 Hai parlato con un tuo ex ultimamente?
24 Hai perso la verginità?
25 C’è qualcosa per cui sei eccitato/a?
26 Hai mai ricecevuto la “buona notte” e il “buon giorno”?
27 Ti sei mai depilato le gambe negli ultimi tre giorni?
28 Preferisci la musica a tutto volume o a un volume ragionevole?
29 C’è qualcuno del sesso opposto a cui puoi raccontare tutto?
30 Quanto spesso falsifichi i tuoi sorrisi?
31 L’ultima volta che hai abbracciato qualcuno?
32 Se potessi incontrare qualcuno, chi sarebbe?
33 Ti dà fastidio quando qualcuno usa il proprio corpo per ottenere qualcosa ?
34 Hai un paio di skinny jeans?
35 In cosa spendi tutti i tuoi soldi?
36 Di solito ascolti le persone o sono loro che ascoltano te?
37 Dormi molto o poco?
38 Profumo preferito?
39 C’è qualcuno di cui ti fidi, anche se non dovresti?
40 Ti piace l’odore della benzina?
41 Sai toccarti il naso con la lingua?
42 Hai conoscenti in prigione?
43 Comprato preservativi?
44 Fatto sesso in pubblico?
45 Fumato erba?
46 Fatto uso di droghe?
47 Fumato sigarette?
48 Bevuto alcol?
49 Sei vegetariano/vegano?
50 Mai stato sovrappeso?
51 Mai stato sottopeso?
52 Ti sei mai tinto i capelli?
53 Pisciato fuori?
54 Cosa vuoi per il tuo compleanno?
55 La tua canzone preferita.
56 Una canzone che ti fa sorridere.
57 Una canzone che invece ti fa piangere.
58 Una canzone che ti è stata dedicata da una persona che ti ama o che ti ha amato.
59 Una canzone che invece odi.
60 Una canzone che per te segna un evento importante.
61 Hai mai dormito con dei peluche o bambole?
62 Ti piacerebbe essere al centro dell'attenzione?
63 Ti piaci?
64 Cosa cambieresti di te stesso?
65 Cosa manterresti invariato?
66 Gli amici sono la tua seconda famiglia?
67 Sei felice?
68 Credi che sia giusto fare sesso al primo appuntamento?
69 Perdoneresti un tradimento da parte del partner?
70 Serie tv preferite?
71 Sai guidare?
72 Hai tanti amici?
73 Hai paura del buio?
74 Di che colore sono le tue mutande preferite?
75 L'ultima volta che hai sorriso.
76 L'ultima volta che hai detto: ti voglio bene.
77 Sono lisci o ricci i tuoi capelli?
78 Che shampoo usi di solito?
79 Parli molto o molto poco?
80 Ti piace andare a scuola?
81 Hai mai provato a scrivere un libro?
82 Scrittore preferito?
83 Il cibo che odi.
84 Sei d'accordo con la moda :se fumo sono figo?
85 Se potessi dare un pugno in faccia a qualcuno a chi lo daresti?
86 L'ultimo messaggio che ti ha emozionato?
87 Quali paesi vorresti visitare?
88 Dove vorresti vivere?
89 Ti hanno mai picchiato?
90 Se vincessi dieci milioni di euro cosa ti compreresti come prima cosa?
91 Una cosa che ti rende felice?
92 Una persona che ti attrae fisicamente?
93 Cosa ti fa innamorare in una persona?
94 Ti depili le parti intimi?
95 Mai ubriacato?
96 Cosa stai indossando ora?
97 Il colore delle tu mutande?
98 Del tuo reggiseno?
99 Cosa ti piace fare nel tempo libero se rimani a casa?
100 E se esci?
101 Il tuo sogno erotico più hard?
102 Cosa ti rifaresti dal chirurgo plastico?
103 Se tuo figlio/a fosse gay sarebbe un problema?
104 Vodafone, Tim, Wind o 3?
105 Cosa bisogna avere dalla vita?
106 Hai mai pensato al suicidio?
107 Posta una foto di te stesso.
108 Porti le lenti a contatto/occhiali?
109 Di dove sei?
110 Sei mai stato da uno psichiatra/terapeuta?
111 Hai qualche fobia?
112 Ti sei mai avvicinato alla morte?
113 Qual è la tua stagione preferita?
114 Pensi che qualcuno provi dei sentimenti per te?
115 Pensi che qualcuno stia pensando a te in questo momento?
116 Hai mai pianto per un ragazzo/a?
117 Avete mai desiderato qualcuno non potrai mai avere?
118 C'è qualcuno che non dimenticherai mai?
119 Hai dei fratelli?
120 Il tuo primo bacio?
121 La tua prima volta?
122 Hai le persone che vuoi vicino a te?
123 O sono lontane?
124 Amici a distanza?
125 Amore a distanza?
126 Sei fidanzata?
127 Vuoi fidanzarti?
128 Ti piacciono le coccole?
129 I baci?
130 Gli abbracci?
131 Credi più alle parole o ai gesti?
133 Apprezzi quello che ti viene fatto?
134 Fai sorridere la gente?
135 Alba o tramonto?
136 Mare d’inverno o d’estate?
137 Mai rubato?
138 Perché ti sei iscritto a Tumblr?
139 3 blog preferiti.
140 Se al/la tuo/a partner venisse voglia di provare qualcosa che ha visto in un film porno tu che faresti?
141 Mai visto video porno?
142 In compagnia?
143 La tua fantasia sessuale più ricorrente?
144 Nutri interesse sessuale anche per persone del tuo stesso sesso?
145 Cosa pensi dei film porno?
146 Ogni quanto ti masturbi?
147 Dormi con o senza vestiti?
148 Come sfoghi la tua rabbia?
149 Sei il tipo di persona che vorresti avere come amico/a?
150 Dov'è il tuo migliore amico/a in questo momento?
151 Risparmi o spendi subito i soldi che ottieni?
152 Quante relazioni hai avuto?
153 Sei contento/a della persona che sei diventato/a?
154 Credi nella fortuna?
155 Se avessi un figlio maschio e uno femmina, come li chiameresti?
156 Se ricevessi dei regali da un anonimo?
157 Se dovessi andare a vivere dall'altra parte del mondo?
158 Se vincessi alla lotteria, cosa faresti?
159 Se potessi cambiare nome, lo cambieresti? Con quale?
160 Se il genio della lampada ti offrisse 3 desideri quali sarebbero?
161 Se avessi la possibilità di tornare indietro nel tempo cosa cambieresti?
162 Se ti offrissero un viaggio, dove vorresti andare?
163 Se dovessi scegliere tra amore e amicizia?
164 Se potessi, cosa cambieresti del tuo carattere?
165 Se potessi incontrare il tuo idolo chi sarebbe?
166 Hai animali domestici?
167 Qual è l’ultimo manga che hai letto?
168 Ultima cosa che hai bevuto?
169 La pagina web più visitata oggi?
170 Hai mai frequentato due persone contemporaneamente?
171 Hai mai perso qualcuno di speciale?
172 Sei mai stato depresso/a?
173 Ti sei mai ubriacata e poi hai vomitato?
174 Incontrato qualcuno che ti ha cambiato la vita?
175 Capito chi sono i tuoi veri amici?
176 Credi in te stesso?
177 Cioccolato bianco o nero?
178 Cosa ti piace di te?
179 Hai cicatrici sul tuo corpo?
180 Il ricordo più bello legato alla tua infanzia?
181 Frase che dici più spesso?
182 Peggior difetto?
183 Stai mangiando?
184 Stai bevendo?
185 Stai aspettando?
186 Vuoi sposarti?
187 Meglio rimpiangere di non aver tentato o pentirsi di averlo fatto?
188 Giorno o notte?
189 Labbra o occhi?
190 Storiella o relazione seria?
191 Essere o apparire?
192 Un obiettivo?
193 Sei mai stato arrestato?
194 Cosa fai quando ti senti giù?
195 Cosa dice l’ultimo messaggio che hai ricevuto?
196 Quale è l’ultimo libro che hai letto?
197 Quale è l’ultimo film che hai visto?
198 Sei solito portare rancore nei confronti delle persone che ti hanno fatto un torto?
199 Stai indossando calze?
200 Cosa faresti se avessi un ultimo mese di vita?
201 Per te, cosa rende grandiosa una relazione?
202 Quale è la migliore decisione che tu abbia mai preso?
203 Dimmi la prima cosa che ti viene in mente sentendo la parola “cuore”.
204 Dolce o salato?
205 Coca cola cola o tè?
206 Tè alla pesca o al limone?
207 A quale domanda avresti paura a rispondere sinceramente?
208 Quale mezz’ora della tua vita rivivresti, avendone la possibilità
209 Quale parte della tua vita cancelleresti?
210 Con quale celebrità musica dormiresti?
211 Hai la possibilità di partire in questo istante. Dove andresti?
212 Pensi di essere davvero bravo a:
213 Pensi di essere davvero male a:
214 Sei una cattiva persona?
215 Sei gentile con tutti?
216 Hai mai avuto un amico immaginario?
217 Dici 10 fatti sulla tua camera:
218 Un libro che desideri leggere.
219 Descrivi la tua libreria da sogno:
220 3 aggettivi per definirti?
221 Il tuo punto debole?
222 Come ti vesti di solito?
223 Cosa ti dicono più spesso?
224 Un sogno ricorrente?
225 Una figura di merda che hai fatto?
226 Cosa fai se un gatto nero ti attraversa la strada?
227 Di cosa hai paura?
228 Genere musicale?
229 Vai in discoteca?
230 Per cosa ti batteresti fino al rischio della vita?
231 La violenza serve a risolvere i problemi?
232 Ti potresti mai innamorare di una persona che non ti piace fisicamente?
233 Ti piace disegnare?
234 Invidi qualcuno?
235 Convivenza o matrimonio?
236 Gli uomini e le donne quanto sono diversi?
237 Cosa ne pensi di quelli che vanno a puttane?
238 Quelli che si drogano?
239 Come ti immagini fra 20 anni?
240 Come hai conosciuto Tumblr?
241 Qualcuno che conosci nella vita reale legge il tuo Tumblr?
242 Qualcuno che conosci nella vita reale è iscritto a Tumblr?
243 Sei mai uscito con una persona conosciuta su Tumblr?
244 Ti sei mai pentito di aver fatto sesso con qualcuno?
245 Sei mai stato giudicato male per aver fatto qualcosa? Se sì, cosa
246 Qual è la cosa più ridicola/imbarazzante che hai fatto da ubriaco?
247 Ti sei mai dichiarato alla persona che ti piaceva, essendo ubriaco
248 Hai mai rivelato un segreto, essendo ubriaco?
249 Hai mai bevuto talmente tanto da dimenticare tutta la serata?
250 Hai mai fatto qualcosa di talmente pessimo da non averne mai parlato a nessuno?
251 Hai mai sognato di fare sesso con un tuo professore/professoressa?
61 notes · View notes
veronica-nardi · 3 years
Text
Word of honor
Commento con spoiler!!!
SONO TORNATI I COMMENTI SCLERI ALLE SERIE!!!!!
Me:
Tumblr media
Non ricordo qual è stato l'ultimo commento che ho scritto, forse Love is sweet, ma ricordo che ho deciso di mollarli perché nell'ultimo periodo li scrivevo controvoglia, erano corti e frettolosi, e quindi scritti male.
E penso di aver capito perché (piccolo esame della mia vita): stare a casa mia mi rende apatica. Perché guarda caso, mentre ero in Austria scrivevo commenti senza problemi, come sono tornata a casa sono andata in letargo, e ora che ho in progetto di partire di nuovo mi è tornata la voglia di buttare giù i miei pensieri e di sfogarmi.
È sempre un po' un rompimento scrivere questi commenti, perché ci vuole tempo e io sono lenta, però ne vale anche la pena per schiarire le idee e dire la propria, e mi piace anche andare a rileggere i miei commenti passati.
Oggi sono qui per commentare il drama cinese Word of honor, serie di cui ho deciso di scrivere il commento già un po' di tempo fa. Perché?
PERCHÉ HO BISOGNO DI SFOGARMI DI PORCONARE.
Infatti più che un commento questo è uno sfogo.
E che sia chiaro: non mi sfogo in senso positivo come facevo con i miei commenti di The Untamed, in cui sentivo il bisogno di metabolizzare le mie emozioni, ma qui con WOH ho la necessità di sfogarmi in senso negativo, nel senso più negativo possibile.
Avviso: questo è un commento ricco di spoiler sia di Word of honor che di The Untamed (serie che io amo), perché fare il paragone tra le due mi è venuto fin dall'inizio inevitabile.
Qui lo dico, lo affermo e non mi vergogno: Word of honor mi ha grandemente delusa, penso che abbia un sacco di problemi e che non meriti assolutamente il voto che detiene su Mydramalist (8.6 al momento).
FATEMI CAUSA.
Non ho intenzione di stare a scrivere la trama del drama perché non ha senso: questo commento è destinato a chi la serie l’ha già vista tutta.
La prima cosa che voglio dire è che dal momento in cui sono venuta a conoscenza di questo drama, in me è nato subito un forte entusiasmo, che andava accrescendosi ogni giorno che passava. Infatti, nell’attesa che Viki lo finisse di subbare, ho passato settimane se non alcuni mesi a deliziarmi qui su Tumblr tra gif e fanart di questa serie (come io sia riuscita a non beccarmi nessuno spoiler importante rimane un miracolo). Ed ero davvero estasiata. Per vari motivi:
1) Questa serie è un fantasy xianxia e wuxia, un genere che a me piace molto.
2) La ship gay tra i due protagonisti.
3) Suddetti protagonisti che sembravano avere una chimica pazzesca dai modi in cui si guardavano.
4) Mi ricordava un sacco The Untamed, per ovvi motivi.
5) Sembrava una serie fatta davvero bene, quasi “epica”. Le scenografie, i costumi, i combattimenti... tutto sembrava promettere bene.
Ora, da un punto di vista estetico e tecnico, non ho granché di cui lamentarmi. La colonna sonora è molto bella (Ask Heaven stupenda), le scenografie sono bellissime e suggestive, gli effetti speciali in confronto a quelli di TU sono oro colato, e la recitazione anche se non è nulla di straordinario è comunque molto buona in alcuni casi. I miei preferiti sono stati Simon Gong come Wen Kexing (sopratutto nei panni del Signore della Valle), e Li Dai Kun come Re degli Scorpioni.
Mi è piaciuta molto la recitazione dei due lead (anche se Zhang Zhe Han l’ho trovato poco coinvolgente), che hanno per davvero una bellissima chimica. Potrei tranquillamente riempire il mio tumblr di gif set su loro due che si guardano, che si sorridono, che scherzano, che combattono insieme... e sembrerebbe una ship meravigliosa (come era sembrata a me nelle settimane precedenti).
Il problema è proprio questo: Word of honor SEMBRA una serie epica, la WenZhuo SEMBRA una bellissima e struggente storia d’amore.
Ma come dice il proverbio: l’apparenza inganna.
Cosa è andato storto?
1) LA MANCANZA DI CONTESTUALIZZAZIONE, SPIEGAZIONI INESISTENTI E CONFUSIONE GENERALE
Molte persone si lamentano dei primi episodi di The Untamed, dicendo che sono lenti e non succede niente. Il che può anche essere vero, ma io quelle prime puntate le ho sempre apprezzate moltissimo perché fungono da introduzione della trama e presentazione dei personaggi. Ad oggi mi rendo davvero conto dell’importanza e della profonda utilità di quegli episodi, in cui ci presentano i vari personaggi e delineano le relazioni tra di essi, ci presentano il mondo in cui è ambientata la serie, e gettano tutte le basi di quello che avviene in seguito, rendendo quindi tutto molto più fruibile e comprensibile.
In Word of honor invece c’è da mettersi le mani nei capelli. Ho perso il conto delle volte in cui mi sono persa nei dialoghi dei personaggi che parlavano di gente a me sconosciuta. Spesso le cose succedono in modo random, senza uno straccio di spiegazione, al che ci si perde i pezzi per strada. Durante la visione ho sentito tanto la mancanza di un “contesto” che mi aiutasse a capire cosa stava succedendo in scena, di chi si stava parlando, cosa aveva portato un determinato personaggio a dire quella cosa ecc...
Per fare un esempio lampante: come in TU, anche in questo mondo ci sono dei clan principali, ma a differenza di TU dove ogni clan era caratterizzato meravigliosamente e in modo singolare, qui le sette non è nemmeno chiaro quali siano, non hanno caratteristiche precise che le rende uniche e facilmente riconoscibili, e non è nemmeno chiaro dove la gente vive, e comunque le residenze sono tutte molto simili.
Mi ha dato inoltre molto fastidio quando le cose succedevano off screen. Alcuni eventi sono stati solo spiegati o anche semplicemente citati, e non mostrati. Come la morte del capo dei mendicanti, per fare un esempio. Io capisco che la serie avrà avuto un badget limitato, ma di certo non poteva essere più limitato di quello di The Untamed (cane brutto spelacchiato sempre nei nostri cuori @dilebe06), e se quest’ultima è riuscita comunque a dare vita ad una storia capace di travolgerti il cuore, allora poteva farlo anche WOH.
Lasciamo poi perdere tutto il discorso dell’armatura vitrea e dei pezzi moltiplicati da quel genio di Wen Kexing: grazie per avermi complicato la vita.
È stato come rivedere la storyline del Metallo Yin, ma avanzata di livello: un incubo.
2) I PERSONAGGI REAGISCONO IN MANIERA ASSURDA
Più volte mi è partito il WTF nel vedere come reagivano, o meglio, non reagivano i personaggi. 
A cominciare da Chengling a cui viene sterminata la famiglia e distrutta la casa nel secondo episodio, e questo ragazzino sembra non rimanerne più di tanto traumatizzato. Non come il massacro al Pontile del Loto e la reazione devastata di Jiang Cheng, Wuxian e Shijie che angoscia levati. In tutta la serie non ho mai percepito il trauma di Chengling o il suo dolore per la perdita della famiglia, è come se la cosa non fosse mai successa.
La figlia del Gran Capo Gao che viene rapita dalla coppia di vecchietti (voglio sapere se qualcuno ha imparato i loro nomi), e nel momento in cui viene liberata si lascia andare ad un assurdo slancio di bontà, di difesa e di perdono.
Durante l’ultima assemblea Wen Kexing afferma di non essere lui il capo dei fantasmi... e tutti gli credono. E quando viene fuori la sua storia e di chi è davvero figlio, gli viene perdonato tutto perché “eh poverino, ha sofferto tanto”. Quindi, giustamente, chiudiamo tutti gli spettri nella Valle Fantasma lasciandoli morire, tranne Wen Kexing e Xiang perché sono il lead e la lead. (Io comunque non ho mai capito cosa facevano di male questi fantasmi, togliendo quelli che hanno appiccato fuoco alla residenza del ragazzino).
E che dire di Zhuo Zishu e di Cao Wei Ning? Loro sono la ciliegina sulla torta. Questi due si innamorano di due spettri, e quando scoprono la loro vera identità non rimangono minimamente sconvolti, arrabbiati o turbati. Wei Ning un pochino si sorprende, ma la cosa finisce lì. E qui mi collego al prossimo punto.
3) UN ANTICLIMAX IMBARAZZANTE
Quando Ye BaiYi riferisce a Zishu la vera identità di Kexing, viene fuori che lui lo aveva già capito e che non gli importa. Quando Wei Ning scopre di Xiang dopo una iniziale sorpresa la cosa si risolve nel giro di un minuto.
Quando Kenxing scopre dei chiodi di Zishu, dopo un primo momento di disperazione (scena della pioggia), continua la sua vita come se nulla fosse. Non è in ansia. Non è angosciato. Non si mette alla disperata ricerca di una cura - come fece Wuxian per Jiang Cheng - per salvare quello che dice essere la sua anima gemella.
E ancora, Wen Kexing ha provocato la morte della famiglia di Chengling (non facciamo i buonisti: può anche non aver dato l’ordine, ma è quello che voleva e ha fatto di tutto per seminare odio e morte di persone innocenti), e quando il ragazzino lo scopre tutta la rabbia, la frustrazione e la delusione che si potevano creare si risolvono in un perdono totale (e comunque manco ne hanno parlato) in virtù di quello che il povero Wen Kexing ha passato.
Ora, perché non siete stati capaci di creare quella che si chiama angst? Perché, dopo aver creato TANTE occasioni che potevano davvero suscitare una buona dose di angoscia nello spettatore, non avete avuto la capacità di svilupparla come si deve e non avete avuto il coraggio di andare fino in fondo, preferendo invece strade più facili, buoniste e superficiali?
Word of honor aveva la possibilità di mettere su un’angst coi fiocchi, ma tutto si è sempre risolto con un NULLA DI FATTO.
4) UNA SUPERFICIALITA’ GENERALE
Lungo il corso della serie, ho sempre avuto la sensazione che ci fosse tanta carne al fuoco, ma che non sia stata cucinata fino in fondo. Word of honor è una bistecca al sangue. È una pasta al dente. Word of honor è la serie delle occasioni perse, dell’angoscia sprecata.
Word of honor si può riassumere perfettamente con il detto “tutto fumo e niente arrosto.”
Le Sette non sono caratterizzate, le evoluzioni dei personaggi sono praticamente inesistenti, fasulle o bipolari, le relazioni potevano essere un pozzo di profondità ma si sono sempre fermati alla superficie.
Un’altra cosa da cui sono rimasta molto delusa sono stati i Fantasmi. All’inizio mi piacevano un sacco, ma anche loro sono stati trascurati e/o dimenticati. A pochi di loro viene concesso il lusso di una storyline, e nessuna di queste ha saputo lasciare il segno. Non parliamo poi degli Scorpioni, che quasi non si sa chi siano.
Word of honor è una serie che pretende, ma che non dimostra di essersi impegnata abbastanza. Quello che ne risulta è una presa in giro.
5) ZHUO ZISHU E WEN KEXING COME I NUOVI “ROMEO E GIULIETTA”
So che rischio il linciaggio, ma io qui voglio davvero stendere un velo pietoso.
Sia se li prendo come personaggi singoli, sia se li prendo come coppia, li devo bocciare in entrambi i casi.
Wen Kexing è un finto villain, che vive nel bipolarismo tra il desiderio di vendetta e la vita idilliaca con Zishu e Chengling, e mentre passa metà del tempo a esprimersi attraverso versi di poesia e frasi filosofiche di cui non ho mai capito il senso, alla fine ottiene entrambe le cose senza aver mai preso una vera posizione.
Zhuo Zishu è un personaggio che di per sé potrei anche salvare, ma di problemi ne ha parecchi dal momento in cui entra in contatto con Kexing. Non si capisce perché accetta la sua presenza o perché da un episodio all’altro comincia a chiamarlo amico e a desiderare di condividere la sua vita con lui. All’inizio non sa nemmeno chi è, però vuole viaggiare il mondo assieme a lui: non è realistico.
La “storia d’amore” comincia in maniera semplicemente assurda, con Wen Kexing che definisce l’altro anima gemella alla bellezza dell’ottavo episodio, quando il livello di costruzione del loro rapporto è ancora minimo. Ma siccome si era intuito che si fossero già conosciuti nel passato, avevo pensato che avessero avuto un incontro precedente importante e degno di nota, per esempio Zishu che gli aveva salvato la vita, qualcosa di serio e profondo.
Circa a metà serie, si sono degnati di spiegarci le avventure passate di Kexing, e viene fuori che i due lead si sono conosciuti quando erano bambini (ho i brividi per l’inventiva), quando i genitori di Kexing hanno trovato rifugio presso il maestro di Zishu.
Ora...
Mi state dicendo che Wen Kexing ha definito Zishu anima gemella perché quando erano bambini hanno giocato insieme qualche giorno con il cane?
Sinceramente mi sento presa in giro.
Un altro grande problema è la loro comunicazione: superficiale e a volte inesistente.
Mi dispiace ma gli sguardi languidi e i giochetti non mi bastano. Ho bisogno di un fuoco che arde, non della fiammella di una candela.
Durante la prima metà della serie, prima di dare un giudizio definitivo, ho voluto essere speranzosa povera illusa. Mi sono detta: “non sono neanche a metà dai, hanno tutto il tempo per costruire un bel rapporto, per migliorare la comunicazione ecc...” E alla fine? Alla fine sviluppano una comunicazione talmente bella che Wen Kexing mette su un piano geniale senza farne parola con Zhuo Zishu, il quale lo crede morto e allora ripiega sul suicidio perché anche se ha Chengling e altri discepoli ritrovati di cui occuparsi e una possibile occasione di guarire, sia mai cercare di vivere una vita più che decente anche se la persona che ami è morta. Ma poi si scopre che quel simpaticone di Wen Kexing è ancora vivo, ma ormai è troppo tardi perché il danno è già stato fatto.
La loro comunicazione è talmente pessima che la cosa ha portato alla morte uno dei due.
Però sono anime gemelle.
Mi dà inoltre tremendamente fastidio il modo in cui la serie vuole passare per romantica con il messaggio: ha senso vivere solo con la tua anima gemella, se lei muore la vita perde di significato (questo vale anche per la coppietta etero finita male).
Questo NON è romantico. NON è bello. NON è sano.
Wen Kexing e Zhuo Zishu vogliono passare per tragicamente romantici: o viviamo tutti e due, o moriamo tutti e due. Ma io le storie d’amore così non le sopporto. Hanno fatto i nuovi Romeo e Giulietta, solo che loro li posso anche comprendere perché erano due tredicenni, mentre questi lead sono due uomini adulti che dovrebbero capire di dover andare avanti con la loro vita anche senza l’altro.
Voglio affrontare un altro discorso riguardante la ship.
Come ho detto prima, uno dei principali motivi per cui ero molto entusiasta nei confronti di questa serie, era per la ship gay.
Io so che è facile partire con l’entusiasmo quando si tratta di una storia BL, e non perché le ship gay siano speciali o più belle di quelle etero, ma perché in un mondo in cui le coppie gay non sono riconosciute come quelle etero e non hanno gli stessi diritti di queste ultime, è molto bello quando le coppie gay vengono rappresentate, quando vengono dati loro uno spazio e una voce.
Per una persona come me, totalmente supportiva della comunità LGBTQI, vedere queste persone rappresentate mi rende molto felice, soprattutto se si tratta di un drama asiatico, soprattutto se si tratta di un drama cinese!
Ma cominciando a vedere la serie, ho iniziato ben presto a scindere il mio entusiasmo personale da quello che stavo effettivamente vedendo. Io posso anche essere contenta che una serie cinese abbia deciso di rappresentare una storia gay, ma questo non significa che la relazione e la serie in sé siano state sviluppate in maniera adeguata, soddisfacente, emozionante ed ammirevole.
Wen Kexing e Zhuo Zishu scherzano, sorridono, si guardano, si prendono per mano, e tutto questo è bellissimo da vedere. Ma il problema è proprio questo: sono belli soltanto da guardare, come se fossero un bel quadretto.
Ma manca la vera angst, manca quella cosa che ti fa stringere il cuore per loro, manca quello struggimento che ti porta a shipparli, a tifare per loro e a desiderare di vederli insieme come se la tua felicità dipendesse da questo.
Non solo manca tutto questo, ma i due a una certa diventano addirittura noiosi, ripetitivi e ridicoli. Tanto che verso il finale non mi importava più nulla di loro, non mi importava se sarebbero riusciti a stare insieme o se Zishu sarebbe morto (tanto lo sapevo che avrebbero trovato una cura per quei chiodi maledetti: Ashes of love intensifritzzz), e addirittura ci sono stati dei momenti in cui ho sperato che morissero.
L’unica cosa buona di questa ship è quel “ai ni” pronunciato sul finale. Ho scoperto grazie a @dilebe06 che questa serie è famosa per aver passato la censura cinese, e ci credo. Oltre vari riferimenti palesemente gay lungo il corso della serie, l’elemento più eclatante è questo ti amo detto da Wen Kexing. Mettendo da parte le mie critiche, io sono felicissima di questo: un uomo che dice ti amo a un altro uomo, e il governo cinese lo ha passato! Cioè, PARLIAMONE.
Ora, voglio un attimo parlare del finale.
Qui lo dico e non lo nego: le serie asiatiche hanno un GROSSO problema con i finali. È qualcosa che ho notato fin dal mio primo amore Meteor Garden. Sono spesso poco chiari, confusionari, frettolosi, aperti, buonisti, paraculi e semplicistici.
Word of honor non fa eccezione: 
1) Dopo aver esultato per le Nozze Rosse versione cinese, mi sono cascate le braccia nel vedere come il maestro di Wei Ning abbia agito per puro interesse dell’Armatura Vitrea, e non perché fosse un uomo di princìpi che voleva punire Wen Kexing per le sue malefatte. Sia mai rendere le cose interessanti e sfaccettate, meglio cadere nella banalità e scontatezza dilaganti che hanno pervaso questo drama fino all’ultimo.
2) L’Armeria bramata da tutti per tutto il drama che doveva contenere armi potenti si rivela essere un magazzino pieno di grano che possa sfamare le genti. E la manna che cade dal cielo, no?
3) Che vadano a cagare quei sette minuti A PAGAMENTO che compongono l’episodio 37, solo per vedere un riassunto della ship e i due lead che diventano immortali sulle montagne innevate.
4) Il rituale dei sei metodi di coltivazione che usano i due lead e che funziona, a quanto ho capito, solo con persone innamorate a livello romantico, è una cagata talmente immonda che mi vergogno io per la sceneggiatura.
5) A mio parere Xie'er è il personaggio migliore della serie. Non mi sarebbe dispiaciuto se gli avessero dato più spazio, e assolutamente MERITAVA DI MEGLIO SUL FINALE. Quella valanga di neve che travolge tutti senza degnarli di una decente scena di morte è qualcosa di imbarazzante.
Siccome una cosa buona questa serie l’ha fatta, ovvero mi fatto venire nostalgia e voglia di rivedere The Untamed, prima di concludere vorrei commentare le due serie.
In cosa Word of honor non è riuscita a mantenere il paragone con The Untamed:
1) LA STORIA D’AMORE
Please... Non so nemmeno da dove cominciare. Che nessuno venga a dirmi che la Wenzhuo è la nuova Wangxian perché potrei tirare fuori il bazooka.
La Wangxian era ricca e stracolma di angst, nel senso che si stava proprio male a guardarli. Il tifo che ho fatto per la Wangxian equivale a quello dei tifosi di calcio alla finale dei mondiali. La Wangxian era costruita bene, e oltre a certi momenti più spensierati e divertenti regalati dal personaggio di Wuxian, la relazione aveva un’evoluzione sapientemente e dolorosamente costruita, dove introspezione e realismo si fondevano in una combinazione che sembrava fatta di magia.
Wen Kexing e Zhuo Zishu, la Wangxian non la vedono nemmeno col binocolo.
E dovrebbero solamente imparare dalla Wangxian: laddove Zishu ha scelto il suicidio di fronte alla morte di Kexing, Lan Zhan ha scelto di continuare a vivere una vita che sicuramente sarebbe stata difficile, solitaria e costellata da sensi di colpa (quei tre anni di punizione non me li scordo, bastardi), ma allo stesso tempo una vita degna di essere vissuta: crescere Sizhui e i discepoli e vederli diventare dei giovani uomini capaci, maturi e responsabili, occuparsi del Clan Lan, stare vicino alla sua famiglia, andare in giro per il mondo non solo per cercare un possibile stralcio dell’anima di Wei Ying, ma anche per cacciare i fantasmi e andare “ovunque vi fosse il caos”.
È andato avanti. Anche senza Wuxian. Anche se travolto dai sensi di colpa. Anche se era difficile. Anche se soffriva. E non ha vissuto una vita vuota o insignificante, ma una vita che mi rende soltanto orgogliosa di lui. E quando Wuxian è tornato e Lan Zhan ha avuto la sua seconda occasione, non l’ha sprecata, ha imparato dagli errori del passato, ha agito in modo diverso tenendosi stretto Wuxian, proteggendolo, mostrandogli che stavolta era dalla sua parte, condividendo con lui gioie e pericoli.
Ecco quella che io chiamo una storia d’amore costruita e sviluppata come Dio comanda.
In confronto, la Wenzhuo è soltanto una pallida e brutta copia.
2) LA PROFONDITA’, L’INTROSPEZIONE E L’EVOLUZIONE
Questo non vale solo per la storia d’amore, ma anche per la trama e i personaggi.
Lan Zhan è il mio personaggio preferito di The Untamed, e la costruzione di questo personaggio si mangia a colazione quella di Zishu. Così come Kexing non può fare a meno di impallidire di fronte a Wuxian.
E anche per quanto riguarda le due serie in sé, Word of honor non mi ha lasciato molto a livello di messaggi importanti e riflessioni interessanti. Se penso a The Untamed mi vengono in mente cose come i prigionieri di guerra Wen e tutta l'ipocrisia dei cultori, la Yunmeng Family che ad oggi rimane una delle storyline più toccanti della serie, o i personaggi legati alla Città di Yi.
The Untamed era una serie che parlava di perdono, di famiglia, di denuncia, di ipocrisia, di lealtà, di giustizia.
Word of honor si perde per strada nelle occasioni di cui il drama stesso ha scritto le basi.
3) L’ANGST
Wangxian: frustrazione, rabbia, dolore, tristezza, amarezza, struggimento, rimpianti, dolore.
Wenzhuo: l’angst che vola come fumo al vento...
E non vale soltanto per le ship.
Vogliamo parlare del massacro al Pontile del Loto E TUTTO QUELLO CHE NE E’ CONSEGUITO? Vogliamo parlare della morte di Jin Zixuan e delle sue conseguenze? Vogliamo parlare della Città di Yi? Vogliamo parlare della questione del Nucleo d’oro? Vogliamo parlare della drammatica relazione tra Wuxian e Jiang Cheng? Vogliamo parlare di quei disgraziati degli Wen? Vogliamo parlare dei Tumuli e della Coltivazione Demoniaca?
Io soffro anche soltanto a ripensarci.
Word of honor invece, l’ho finita ieri e me la sono già dimenticata.
4) I PERSONAGGI SECONDARI
A mio parere, gli unici personaggi degni di nota di WOH sono Xie’er e suo padre/amante. Ho trovato il loro rapporto tra il malato e il morboso, e quindi interessante.
Tutti gli altri sono fuffa. A partire da Xiang a cui hanno dato una caratterizzazione semplicemente insopportabile, per passare dal principe Jin che definisce Zishu anima gemella e che seppellisce definitivamente la poca serietà di questa serie, per finire con quel ragazzino senza sostanza e senza sapore che è stato Chengling.
Di contro, alcuni personaggi secondari di The Untamed come la Signora Yu e Xue Yang, hanno saputo in pochi episodi non solo presentare la loro caratterizzazione, ma anche regalare lacrime ed emozioni indimenticabili.
Per non parlare delle nuove generazioni. In Word of honor abbiamo l’insipido Chengling e la figlia di Gao, interessante quanto una foglia in una pozzanghera. The Untamed? PFFFFFFF. Vogliamo parlare di quanto fossero adorabili i discepoli? Il piccolo tsundere traumatizzato che era Jin Ling, il simpatico romanticone Ouyang Zizhen, il vivace peperino Jingyi (my favorite). Anche il semplice Sizhui era riuscito a conquistare i cuori di tutti con il suo candore e il modo di fare genuino e allo stesso tempo maturo.
Ci sarebbero altre cose da paragonare, come la recitazione o i villain, ma non voglio infierire troppo e mi basta citare i punti importanti.
Io non mi aspettavo che Word of honor fosse il nuovo The Untamed, però, sinceramente, mi aspettavo di più. Molto di più.
Ho finito.
Ora, ultima cosa che va al di là di Word of honor. Sono demotivata e delusa. Questa serie mi ha dato una grande batosta, ma è anche vero che è tanto tempo che accuso non tanto una mancanza di voglia di vedere drama, ma più che altro la mancanza di quel brivido, di quell’eccitazione, di quel “non vedo l’ora di vedere la prossima puntata!”
Mi manca Goong. Mi manca Hotel del Luna. Mi manca The Untamed. Mi manca Memories of the Alhambra. Mi manca Live. Mi manca vedere un drama che mi prenda il cuore e lì rimanga per i mesi successivi. Mi manca una storia d’amore come quella di The Legends, che quando ci penso mi tornano ancora i brividi e le lacrime.
Il 2020 è stato l’anno dei grandi drama per me. E non è che quest’anno stia vedendo drama brutti o che mi fanno schifo. Sono belli, carini, romantici, divertenti, commoventi, ma mi manca l’innamorarmi.
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one--night--star · 3 years
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Cosa dovrebbe rappresentare questo post?
È, innanzitutto, la versione rimaneggiata di qualcosa che ho scritto ormai un anno fa - edulcorata, anzi, perché sono tante le cose successe, e molte di esse credo non abbiano bisogno di troppo dettaglio per capirne la gravità.
In secondo luogo, questa è la storia dell’abuso che ho subito. Una serie di fatti molto intimi che ho sempre faticato ad esprimere, la cui pubblicazione in questo blog spero mi aiuti a fare un altro passo verso quella catarsi di cui nonostante tutto evidentemente ho ancora bisogno.
I TW si sprecano - si parla di tentato suicidio, di autolesionismo, ma soprattutto si parla di abuso. Abuso mentale e fisico, probabilmente anche sul piano sessuale; abuso che è avvenuto prima che diventassi maggiorenne, per mano di una persona che a sua volta non era maggiorenne neanche l’ultima volta che ci siamo parlati. Procedete, consci di questo, a vostro rischio e pericolo.
Prima, però, mi preme particolarmente aggiungere due precisazioni. Chiamatelo mettere le mani avanti, chiamatelo come volete, ma rileggendo quello che ho scritto trovo necessario aggiungere altro contesto per chiarire la mia posizione.
Primo punto: alcune delle cose descritte potrebbero essere interpretate come dettate solo da ignoranza e immaturità adolescenziale. E se in parte lo trovo vero, è vero anche che non è mai esistita rettifica a questa ignoranza: il mio punto di vista indipendente e autonomo è sempre stato sminuito, e quando c’è stata la possibilità di rientrare in contatto con me per porgermi delle scuse, invece, tutto quel che ho ricevuto sono stati messaggi minatori da parte di scagnozzi accaniti che mi minacciavano con i peggiori scenari di morte e distruzione. Non mi interessa se è stato frutto dell’ignoranza, a questo punto, dopo tutto quello che è successo, ha ampiamente smesso di essere una scusante alla luce dell'incapacità di prendersi la responsabilità di certi commenti e certe azioni.
Secondo punto: lo so anche troppo bene che parecchi mi vedranno come attore arrivo, e penseranno “beh, ma potevi scegliere di non fare quello che ti diceva, no?”
È una cosa che mi dico spesso anche io. Certo, nessuno mi legava le mani, nessuno mi puntava una pistola alla testa: è stato il pensiero che fino ad ora mi ha fatto credere che sotto sotto allora non sono mai stata davvero una vittima, forse sotto sotto è sempre stata colpa mia, il fatto che si siano perpetrate certe azioni.  Poi, però, mi ricordo che c’era un motivo se mi costringevo ad agire.
Questa persona aveva così tanto il mio cuore e il mio cervello tra le mani che era riuscita nel compito di convincermi che il rischio che si ammazzasse fosse vivido, reale e plausibile. Mancata obbedienza, quindi, poteva significare solo una manciata di cose: che aprisse la finestra nel cuore della notte e si buttasse di sotto, che smettesse di mangiare e di bere, che andasse in cucina e si infilasse un coltello nella gola, magari pure mentre era a casa mia! E a quel punto, con un cadavere tra le braccia, cosa avrei dovuto fare? Come avrei dovuto spiegare quanto successo, quanto odio mi sarei tirata contro per aver permesso una simile tragedia? E cosa ne sarebbe stato di me, improvvisamente sola per una colpa che era soltanto mia?
Non sarebbe mai stata una semplice insubordinazione fine a se stessa. Non era mai semplice come aprire la bocca e dire no; non c’erano alternative. E se ancora c’è qualcuno che dubita, che pensa che invece avrei potuto benissimo tirarmi indietro, allora rispondo solo questo: mi sarebbe tanto piaciuto avercela, la tua tenacia. Ma ero debole, sola, triste e spaventata, e questa persona ha fatto in modo che tutto questo andasse a favore delle sue manie di controllo
Detto questo, vi lascio al resto.
Sono giorni che penso a come mettere tutto questo per iscritto, se fosse più giusto un flusso di coscienza, una cronologia, o chissà cos’altro. Ci sono tante cose che non ho mai detto a nessuno e che sono rimaste a fermentare, a volte nascoste, a volte meno, all’interno della mia testa, appesantendomi di un carico che non ho mai meritato di portare. Una quarantena più tardi, e tante, troppe occasioni di rimanere sdraiata sul letto a fissare il soffitto a lasciare che certi incubi risorgessero dalle gole del mio cervello stanco, però, ho iniziato a rendermi conto che non è un bagaglio che posso permettermi di nascondere ancora tanto a lungo.
Non so ancora che forma prenderà tutto questo; non so se vedrà mai la luce, se lo leggerà mai qualcuno, se rimarrà solo a me.
Probabilmente ne uscirà il quadro di una persona profondamente disturbata, con qualche tipo di problema più grande di lei, incontrollabile, spaventoso — e forse è così. Anzi, probabilmente è così — probabilmente non ho avuto le armi giuste per affrontarlo. Ma vorrei anche mettere le mani avanti, dire che il disturbo di qualcuno non dev’essere un pretesto per il mio dolore; e che, soprattutto, negli anni in cui si sono susseguiti questi fatti ero una bambina.
Tutto questo è accaduto prima dei miei diciotto anni. Tutto questo è successo in un periodo estremamente delicato della mia esistenza, in cui non stavo vivendo solo i classici e naturali cambiamenti adolescenziali di corpo e spirito: in mezzo a incertezze, dubbi, perplessità, confusioni, solitudini, sensazioni di estraniamento dai miei pari, era anche il periodo in cui ero affetta da quella che riesco solo descrivere come un’ansia paralizzante, che a posteriori posso dire aver inficiato in maniera rilevante sul mio funzionamento quotidiano, almeno all’epoca. Tutto questo lo dico non per elicitare compassione, ma solo per dare il quadro della mia persona: una costituzione mentale estremamente debole, mediamente disperata, e sorprendentemente prona allo zerbinismo.
È solo un caso che XYZ sia arrivata nella mia vita in un periodo così difficile, ma non è un caso, credo, che ai tempi mi ci sia attaccata con le unghie e con i denti. Un’amicizia come questa io non l’avevo mai avuta, un’intesa così con qualcuno non mi era mai capitata — e non c’erano motivi per avrei dovuto sospettare qualcosa, poiché non c’era niente da sospettare. Il corso delle cose, da quello che è iniziato come un legame puro e che è arrivato poi ad un abuso perpetuo vero e proprio, è stato talmente subdolo che è stato solo quando ne sono uscita che ho capito tutto il male che mi era stato fatto.
Proprio per questo mi è difficile per me capire da dove cominciare. Non aiuta il fatto che, per quanti siano tanti gli “aneddoti” che purtroppo costellano la mia testa, non sia facile per me trovarvi una collocazione in una linea temporale. È un rimestarsi di fatti che si accavallano gli uni sugli altri, di memorie, gesti, parole, che a volte da soli non significano niente, ma che se si guardano da lontano, se si osservano insieme a tutti gli altri, solo allora iniziano a delineare il profilo reale di quegli incubi che ancora mi perseguitano.
E proprio perché mi è difficile capire da dove è cominciato tutto posso solo partire dalla bandierina rossa più banale, ma anche la più insidiosa. Perché XYZ ci ha messo qualche mese a svelarsi per quanto fosse possessiva e controllante nei miei confronti: all’inizio, quando sei una ragazzina sola e che fatica a relazionarsi col prossimo, la possessività sotto sotto è una lusinga. Qualcuno ci tiene a me, ti viene da pensare — per qualcuno sono importante, se allora sono queste le reazioni che hanno nei miei confronti. Ci si crogiola in questa illusione anche quando la morsa inizia a stringere, e respirare diventa faticoso: accorgersi che qualcosa non va non è necessariamente qualcosa che arriva col dolore, con la paura, con l’angoscia; non quando il tuo attaccamento nei confronti di colei che ti sta trattando come il suo trastullo era così intenso.
Il suo bisogno di controllo nei miei confronti prendeva tante sfumature differenti. C’erano le accezioni più classiche; il bisogno di controllare ovunque fossi, con chi fossi, quando, come, dove e perché. Erano poche le attività che potevo intavolare di mia sponte; i suoi amici erano i miei amici, i suoi interessi i miei interessi, le sue attività le mie attività. Se non ero reperibile, se uscivo di casa, se “sparivo” per un po’ — non era l’epoca degli smartphone, quella — o anche solo se la mia attenzione verteva altrove per qualche secondo, era un altro il controllo che subentrava.
Quello nei confronti del mio umore. Un muro di silenzio e di freddezza scendeva quando qualcosa non gli andava a genio, senza che nessuno dei miei sforzi di capire quale fosse il problema fosse mai in qualche modo fruttuoso: era un gioco perverso in cui più cercavo di venirle incontro e più lei mi feriva, senza nessun tipo di volontà di rappacificare (se mai ci fosse qualcosa, da rappacificare — ho idea che la maggior parte delle volte non fosse che l’ennesimo capriccio, un esercizio di stile, se vogliamo, per vedere se la sua presa su di me fosse così salda da riuscire pure a contagiarmi con qualsiasi vago tono morale avesse deciso di far prevalere. E sì, ci riusciva molto bene).
Tutto quello che andava bene a lei, insomma, doveva andare bene anche a me: non esistevano compromessi, ogni tentativo di tirarsi indietro era un tradimento, un’offesa, un atto di guerra. Ricordo che solo nelle ultime volte in cui ci vedevamo riuscivo a ribellarmi nonostante dentro soffrissi ancora da morire; ricordo con lucidità quando dopo un ennesimo futile litigio tornai a casa senza di lei, trovai sua madre, e mi sfogai piangendo per come non ce la facessi più a gestirla.
Ma così mi sto avvicinando troppo alla fine, dando quasi l’illusione che XYZ sia stata solo una persona estremamente controllante e possessiva. Da una parte sì, da una parte la maggior parte dei problemi che mi affliggono tuttora riguardano proprio il mio terrore di vedere la mia libertà in qualsivoglia modo limitata.
Dall’altra non siamo che all’inizio.
Come dicevo, il suo controllo si estendeva un po’ a qualsiasi cosa.
L’anno in cui ci siamo conosciute è stato anche l’anno in cui ho iniziato a capire che forse forse il mio orientamento sessuale non fosse necessariamente il più dritto di tutti. Qualche tempo dopo, ho iniziato a capire che nemmeno la mia identità di genere lo era.
Quando si ha una persona così vicina accanto, in genere, è una delle prime a cui lo si dice. E non ci si aspetta di sentirsi dire che quello che vogliono per te è che tu trovi un uomo che ti ami e che non puoi non essere né maschio né femmina, devi scegliere. Per l’amor del vero, spezzo una lancia per quanto riguarda la prima frase — che non rimane, comunque, in alcun modo meno dolorosa — in quanto la sua posizione è cambiata, anche se non necessariamente per il meglio. Ma la seconda frase l’ha pronunciata quando il tutto era ormai agli sgoccioli; una pugnalata, quando si cerca di barcamenarsi nel tentativo di capire chi si è e cosa si vuole essere.
Ma, come è facile capire, non potevo decidere di essere qualcosa, perché prima di tutto io ero sua. Ero il suo trastullo e il suo divertimento; quindi dovevo essere ciò che voleva lei. Dovevo seguire i suoi canoni, le sue decisioni e le sue prese di posizione: in quello che non so neanche più spiegare se sia una sperimentazione, un genuino interesse o una mezza perversione, tra le due io dovevo essere il maschio.
Io il cavaliere senza macchia, lei la damigella da proteggere e salvare. E non parlo neanche per esagerazioni: dovevano essere i nostri ruoli fissi, e anche il mio mostrare debolezza, o incapacità di sostentarla, era visto come un attacco.
Mi sento ancora, in realtà, come se stessi continuando a danzare intorno al fulcro della questione, forse ancorandomi ancora al tentativo di dare una coerenza narrativa a quello che in fondo non è altro che uno sfogo. O forse esito, come ho sempre fatto, a dare forma alle cose più gravi: quelle che persino adesso mi sembrano assurde, e di cui non riesco a credere di esser stata parte complice.
Complice, mi dico, quando è chiaro che il mio ruolo è stato quello della vittima: ma non è facile operare questa distinzione, non ancora, nemmeno quando sono passati tutti questi anni. Ma ciò di cui ho appena parlato può forse servirmi come punto di slancio, perché il suo bisogno di essere salvata non era un bisogno di una spalla su cui piangere.
Non ho mai capito da dove arrivasse il suo fanatismo; forse era solo una perversione, forse qualcosa di più grave, che non mi interessa né mi compete di indagare. Vorrei ricordarvelo, ero una ragazzina quando tutto questo aveva luogo — e pure avessi provato a suggerirle di cercare aiuto professionista, la sua risposta sarebbe stata una sola.
Che gli psicologi sono inutili e bugiardi; che la psicologia è una disciplina inutile, e che se qualcuno sta male basta prendersi degli psicofarmaci. Non so se abbia cambiato idea, non mi interessa: l’unica cosa che vorrei aggiungere è che, allora, alla domanda “cosa vuoi fare da grande?” In quel periodo avrei risposto senza battere ciglio “la psicologa”. Giusto per ribadire che non avevo la possibilità di scegliere cosa volessi essere, perché tutto quel che decidevo per conto mio incontrava quasi sempre la sua disapprovazione.
Tornando a noi, ciò di cui aveva bisogno di salvarsi era, spesso e volentieri, se stessa. O almeno così mi voleva far credere — ho ragione di pensare che ci fosse ben poco di vero, negli scenari terrificanti di cui mi voleva convincere di essersi cacciata con le sue stesse mani. Il problema è che, allora, le riusciva veramente bene di convincermi: ero sicura che si sarebbe buttata dalla finestra, che si fosse davvero infilata un coltello in un fianco, che avesse fatto davvero overdose di farmaci, che si stesse davvero tagliando le vene. A posteriori, i segni sul suo corpo di molte queste auto-aggressioni non li ho mai visti — ma che ragione avevo, all’epoca, di dubitare? Ero spaventata, non potevo vivere con la consapevolezza che se si fosse fatta del male sarebbe stata colpa mia, perché l’unica volta in cui l’ha fatto davvero è un trauma che ancora mi rimane. Non servivano discussioni serie per usarsi come ostaggio nei miei confronti; bastava un lieve disaccordo, o un cambio nell’atmosfera che non riguardava neanche me, perché con la scusa di farsi un bagno si calasse nell’acqua bollente fino a stare male. A raccontarlo o a immaginarselo, forse, fa pure un po’ ridere — ma non è stato divertente tirarla fuori da una vasca mezza svenuta, tutto questo per farmi avere paura.
Motivo per cui non volevo che si facesse del male in maniera irreparabile, come spesso, sempre, continuamente minacciava di fare. Motivo per cui dovevo salvarla, aiutarla ad espiare qualsiasi cosa la stesse attanagliando, e i metodi con cui farlo li sceglieva lei.
Mi vergogno molto di quello che sto per scrivere. Mi vergogno e mi sento male, in tutta onestà — e non so perché sento il bisogno di continuare a giustificarmi, ma non ho mai provato alcun tipo di soddisfazione in tutto questo. Il mio unico conforto era la consapevolezza che allora non si sarebbe uccisa, e questo per me valeva lo schifo che ero costretta a fare.
Lo dirò senza troppi giri di parole.
Il primo metodo era scrivere scenari di violenza esplicita nei suoi confronti. Questo da solo non è bastato tanto a lungo, e non era utile quando eravamo fisicamente insieme: allora il secondo metodo era la punizione diretta, che si concretizzava in lei che mi ordinava di farle del male, altrimenti si sarebbe ammazzata davanti ai miei occhi.
Non mi ricordo bene quante volte sia successo; ricordo solo che piangevo, tanto, tutte le volte. E che poi stavo male in segreto — perché lei stava finalmente di nuovo bene, io avevo fatto la cosa giusta, e non dovevo appesantire di nuovo l’atmosfera con il peso della mia dissonanza che mi ha schiacciato così forte da farmi dimenticare tutto questo per tutti gli anni e anni e anni in cui tutto questo è rimasto seppellito in fondo alla mia memoria.
Mi ero completamente persa. Non avevo più una dignità o una morale; tutto quello che facevo era in funzione di lei. Se stavo male, se soffrivo, se non volevo continuare, me lo tenevo per me.
Quando mi ha messo le mani addosso senza che io sapessi di preciso cosa stesse succedendo, approfittandosi interamente dello squilibrio di consapevolezze tra di noi; e quando nella nostra intimità successiva non mi ha più toccato, alienandomi completamente dal rapporto, non mi lamentavo neanche più.
Quando mi ha costretto ad agire certe pratiche su di lei nonostante i miei tentativi di dire di no, e quando subito dopo ho avuto una reazione di rifiuto così forte da sfociare in iperventilazione e attacco di panico, con tanto di se non volevi potevi dirlo detto dalla sua voce, ho imbottigliato subito tutto e ho fatto finta di niente.
Il punto di rottura è arrivato tardi, e purtroppo non è stato lo strappo netto che avrei voluto. Non lo è mai, in queste situazioni: c’è sempre il tentativo di ricucire, riparare, ritornare a quel finto idillio la cui unica sicurezza che regala è quella della prevedibilità, pure se è la prevedibilità della sofferenza.
Nacque da un pretesto stupido, da lei che mi dice che sua madre, all’ultimo momento, non vuole portarmi in vacanza con loro; e io che non ci sto, non ci sto a farmi trattare come un pupazzo per l’ennesima volta, e me ne torno a Firenze. Questo è l’inizio di un tira e molla che si è susseguito quasi per un anno; in cui lei inizialmente mi dice che dovevo combattere, che dovevo farmi valere su sua madre, che evidentemente a noi non ci tenevo abbastanza; e che durante la vacanza che poi riusciamo comunque a fare mi porta, poi, a fare da reggimoccolo ad un appuntamento con un altro ragazzo, calpestando i miei sentimenti e la mia dignità di persona. Tutto questo mentre, tecnicamente, eravamo in una relazione.
Un inseguirsi in cui lei scatena in me le reazioni di gelosia peggiori che abbia mai avuto, testando ancora e ancora e ancora la mia pazienza mentre lascia che una certa persona continui a flirtare con lei anche quando le ho chiesto, disperatamente, di smettere di darle corda. Un tentare di ripristinare il suo controllo assoluto in cui lei mi minaccia di seguirla ad una fiera del fumetto che non ho i soldi né il tempo di raggiungere; in cui mi dà della disorganizzata, dell’irresponsabile, della noncurante — e una mia resistenza iniziale, che capitombola di nuovo nel mentire a mia madre mentre scappo nella città dove XYZ vive per cercare di fare pace.
Tutto questo mentre emergevano segreti e parole; mentre il suo aspetto di santa cadeva, e le corna palesemente mi si appesantivano sulla sua testa via via che venivo a sapere che le sue relazioni con altri ragazzi non erano necessariamente solo di amicizia pura e casta.
Era chiaro però che le cose non potevano più rimanere come erano, e che non ne potevo più. Un’altra persona stava entrando nella mia vita, e nuove conoscenze mi stavano staccando dalla dipendenza morbosa che ancora mi legava a XYZ — senza la quale, prima del loro arrivo, sarei rimasta completamente sola.
Me lo ricordo, quel litigio che abbiamo avuto in un ambiente un po’ troppo pubblico. Quello in cui mi sono liberata di tante cose, in cui le ho urlato in faccia — probabilmente con troppa cattiveria — che era una persona falsa, bugiarda, che mi aveva fatto del male ancora e ancora e ancora e che non gliene fregava niente. Me lo ricordo, il mio tentativo di dividermi da lei; che è caduto però su terreno totalmente infertile.
Perché la sua conclusione da quel litigio fu che non tenevo abbastanza a lei; che l’avevo delusa, ma non perché avevo finalmente detto la verità — quella, evidentemente, non l’aveva proprio ascoltata. L’avevo delusa perché a detta sua non ero pronta a dire a tutti che stavamo insieme; non ero pronta a rendere pubblica la nostra relazione.
Detto questo, letteralmente qualche giorno dopo ha provveduto a trovarsi un fidanzato di copertura. “Perché i miei non capirebbero”, disse, ed era un vero peccato che lui non sapesse affatto di essere una presunta copertura, e che me li sia sorbiti, di nuovo, mentre mi si sbaciucchiavano davanti al naso.
A quel punto ero stanca. Dignità, amor proprio, morali, valori, orgoglio, coscienza — avevo già perso tutto, ed ero esausta come non mai. Posso solo ringraziare, in quel momento, di aver avuto accanto la persona che ho tuttora; quella che ha deciso comunque, pur sapendo della mia relazione, di confessarmi i suoi sentimenti per me, sentimenti che per altro già ricambiavo da un po’.
A quel punto, dopo esser stata usata, calpestata e maltrattata da XYZ, mentre lei “faceva finta di stare” con un ragazzo con cui a poco a poco approfondiva la loro intimità, trovare qualcuno che mi amasse davvero è stata la cosa che mi ha salvato, e mi ha concesso di distaccarmi da lei.
Non prima, naturalmente, di trovarmi XYZ sotto casa per ben due volte. Non prima di vedermi recapitati a casa dei fiori, con incredibile imbarazzo mio e di mia madre; non prima di essermi trovata la cassetta della posta gonfia di lettere firmate col suo nome, sia spedite che imbucate a mano (e vorrei ricordarlo, non vivevamo nella stessa città).
Solo dopo che, in un’ultima visita in cui ho tentato in tutti i modi di farle capire, di nuovo, che non volevo più stare con lei, ha preso il mio telefono senza dirmelo e ha letto i messaggi che io e l’altra persona ci scambiavamo. Solo allora ha capito che era tutto finito, che non volevo più il suo controllo sulla mia vita, e dopo un suo ultimo plateale gesto che alludeva al volersi buttare dalla finestra — non mi fa onore, ma non ho provato niente, in quel momento, se non rabbia — l’ho ritirata per i capelli dentro casa e me ne sono andata.
Sono sparita, o almeno ci ho provato. Ha continuato a contattarmi, trattandomi meglio di quanto mi avesse mai trattato in quegli ultimi anni; le ho dato corda per pietà, ricordandole cortesemente che non volevo più avere a che fare con lei (gentilezza, masochismo — non lo so, non so che nome dare a tutto questo; forse i rimasugli di un’obbedienza che è rimasta viva fino all’ultimo, per quanto agonizzante) se non in modo superficiale, e mi sono finalmente decisa a bloccarla ovunque potessi quando ha avuto la geniale idea di fare outing sul mio orientamento sessuale a persone a cui non ero ancora effettivamente pronta a farlo.
Ci ho messo un po’, ma alla fine se non altro ce l’ho fatta.
I suoi sgherri hanno continuato a cercare di contattarmi. A dirmi che la stavo uccidendo, che stava rifiutando di curarsi (?) per colpa mia, ma quel gioco aveva smesso di funzionare. Mi stavo liberando, catena dopo catena, lucchetto dopo lucchetto, di un regime di terrore che mi aveva assoggettato per anni; lei credo abbia continuato a inseguirmi anche dopo, e ho anche ragione di credere che un’amicizia che credevo sincera con un terzo soggetto non fosse, in realtà, che l’ennesima marionetta mandata a controllarmi [aggiornamento: motivo per cui, quando qualche tempo fa ho visto la sua richiesta d'amicizia spuntare su Facebook, ho trovato ridicolo che avesse avuto anche solo lontanamente il coraggio di mandarmela visto e considerato che gli ultimi messaggi nella chat di messenger erano palesemente inviati da XYZ che si fingeva quest'altra persona prima di bloccarmi]
È passato tanto tempo.
Sono passati tantissimi anni dall’ultima volta che l’ho ufficialmente tagliata fuori dalla mia vita, e una parte di me è convinta che io non debba fare altro che lasciar perdere. Che il passato è passato, e che non devo permettere che influisca più di me più del necessario.
Per quanto abbia ragione, però, rileggo tutto questo, penso agli anni che avevo, alle fragilità che avevo un tempo, e su quante cose io non sia andata nel dettaglio, quante piccolezze magari io non abbia menzionato (come la sua chiara consapevolezza che le condizioni economiche mie e sue fossero ben diverse, eppure mi spingesse comunque a pagare sempre io le nostre uscite ((chi mi conosce lo sa che sono la prima a propormi se ho la possibilità di farlo)); oppure, cosa davvero stupida, la sua totale ingratitudine laddove l’ho aiutata con elementi dei suoi cosplay che avevo fatto io; ma anche solo l’aver invitato, alla mia festa di compleanno a sorpresa, un tizio per cui avevo espresso chiaramente la mia antipatia, visto il suo eccessivo e insistente provarci con me) e quanti sicuramente siano ancora sotterrati nella mia mente per il bene della mia salute mentale — e allora diventa un pochino più facile smettere di biasimarmi per il terrore che provo tutte le volte che la vedo menzionare, per il malessere che mi assale quando uno nuovo di questi pezzetti emerge nella mia memoria e si erge, vivido e truce, tra i miei ricordi.
Ci sto provando, a dimenticare. Ad archiviare questa parentesi come qualcosa che non può più toccarmi, e nonostante certe debolezze ancora siano lì, credo di starmela cavando sempre meglio. Anche se ancora salto tutte le volte che vedo qualcuno che le assomiglia; anche se ancora sento le ginocchia di burro quando qualcuno mi ricorda che esiste.
Non c’è una vera conclusione; c’è la consapevolezza che tante di queste cose le sto mettendo a parole per la primissima volta, e la sensazione è meno pesante di quello che avrei creduto. Credevo che il gesto della scrittura avrebbe reso il tutto troppo concreto, ma è stupido pensarla così — dopotutto questi non sono pensieri ossessivi originati dalla mia testa; sono cose che sono già successe, che sono già concrete. Scriverle, elaborarle, è un modo come un altro di metterci un’etichetta sopra: forse, magari, così sarà più facile capire subito dove devono andare, quando dovrò mettere a posto.
E comunque i capelli li avevo sempre voluti colorati.
Non c’era bisogno di comportarsi come se l’avessi fatto per farti un dispetto.
L’aveva sempre saputo, gliel’ho sempre detto.
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der-papero · 4 years
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Molto spesso le menti brillanti sono penosamente inconsapevoli dei segnali sociali. (Sheldon Cooper)
Questa frase ieri, insieme ad un video sul rugby postato da @egemon tipo un mese fa mi ha fatto venire alla mente due personaggi di Ingegneria, che sarebbero potuti uscire benissimo dalle fiabe.
Chiameremo questi due simpatici figuri Mauriello (il genio) e Tonino Il Razzo (il rugbista). Perché? Ohibò, è così che si chiamavano.
Mauriello era davvero un genio. Lui non studiava, mai. Leggeva una pagina, e la capiva. Ripeto: la capiva. Andava oltre quello che leggeva, la assimilava, era in grado di leggere interi capitoli sul momento angolare e riscriverli in un modo mai fatto prima. Non c’è stato esame dove un professore non gli abbia proposto un posto di ricerca presso il suo dipartimento, cosa che puntualmente lui rifiutava. Perché? Perché per Mauriello esisteva una sola cosa nella vita: il calcetto. Poteva scendere pure Cristo da cielo, la partita per lui era sacra. Una volta, all’esame di Economia (ebbene sì, anche ad Ingegneria c’è un esame di Economia) il prof, dopo aver dato i risultati di chi aveva passato lo scritto, legge il calendario degli orali, e sfiga vuole per lui che il suo giorno capitasse proprio di Mercoledì, giorno del calcetto. Si alza all’impiedi e urla (in dialetto, lui parlava solo dialetto): “NOOOO PROFESSO’, JIIE MERCURI’ AGGIA JEEE A JUUCA’!”. Il prof inizia a dare di matto: “MA COME SI PERMETTE? QUESTA E’ UNA SESSIONE D’ESAME, NON SIAMO ALL’ASILO!! MA IO NON LA FACCIO LAUREARE BLAH BLAH BLAH...”, al che lui, candidamente “PRUFESSO’, U’ POZZ VENI’ A FA’ MO’??”. Silenzio glaciale, il prof preso in contropiede .. “vuole farlo adesso adesso?” - “EEEH, U FACCIE MO’, ME LEV U PENSIER!”. Ovviamente 30 e lode, manco a dirlo, ci mise 10 minuti.
Il suo vero dramma era la comunicazione. Quando gli parlavi, lui ti rispondeva ad una domanda che gli avevi fatto 30 minuti fa. All’esame di Teoria di Sistemi, eravamo fuori dall’aula ad aspettare lui, per avere delle dritte.
Noi: Allora, Mauriè, che t’ha chiesto?
M: Eeehh nient, u’ triode, Lyapunov, jee po’ c’aggie ritt CINQUE!
Noi: Cioè, faccie capi’, tu c’ ‘e ritt CINQUE, e t’ha rat 30 e lode?
Una volta colpì anche la mia famiglia. Preparammo insieme Calcolatori Elettronici I. Un giorno chiamò a casa, rispose mia sorella.
S: Pronto?
M: Oooohh, passem a fratet!
S (si rivolge a me): è per te, c’è un cafone al telefono!
Parlare con Mauriello era praticamente impossibile, e qui entra in gioco Tonino Il Razzo. Tonino era enorme, un armadio a 6 ante, però aveva una faccia da orsacchiotto, era dolcissimo, una di quelle facce che avresti riempito di pizzicotti, un viso così buono che non avrebbe fatto del male ad una formica. Tonino era un bravo studente, ma nella media, come tutti noi, però aveva una qualità unica: riusciva a capire Mauriello. Quindi era il nostro interprete, ogni qualvolta volevamo parlare con Mauriello, Tonino salvava la giornata.
Questi due figuri mi ricordano sempre due personaggi della mia infanzia, spassossimi:
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inesistenzadellio · 4 years
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Noto che moltissima gente sotto sotto auspica un ritorno in lockdown. Lo desiderano un po' vergognosamente, come quel feticismo che vorresti proprio realizzare ma non hai il coraggio di confessare al proprio partner. E lo capisco, davvero. Capisco questo "vorrei ma pare male" perché pure per me è lo stesso. A me non dispiacerebbe un secondo lockdown. Come per il primo non cambierebbe molto a livello di vita però cambierebbe quella degli altri, del mondo, che forse mi va più a genio.
Capisco perché molti, anche un po' sconcertati da se stessi, desiderino un nuovo blocco di questo mondo. Ci sono due motivi secondo me: il primo è una deresponsabilizzazione generale. Tutti i cazzi, tutte le incombenze, tutte le pressioni sociali diminuiscono, vengono posticipate. Anche tutte quelle volte in cui uno deve uscire con gli amici ma non c'ha un briciolo di voglia, ma che fai, non esci, che sembra che poi sei un asociale di merda. Ecco, il lockdown, ti da la possibilità di rivendicare il diritto di mandare tutti un po' a fanculo, soprattutto quelli che poi ti stressano con le videochiamate di merda.
Il secondo motivo, che secondo me è il più subdolo ma anche quello che sarebbe più importante cogliere è che c'è stata la possibilità di rendersi conto che esiste un tipo di vita migliore di quello pre-pandemia. Una vita più lenta e meno meccanica. A parte situazioni snaturate che con un po' di impegno potrebbero essere risolte, molte cose possono funzionare in altra maniera, a partire dal lavoro. E vai di smart working e non dover vedere il collega rompicoglioni, o il capo o il pubblico, magari non sempre ma alcune volte si. E finalmente c'è il tempo per quella cosa che volevi fare da anni ma che il traffico per tornare a casa, la stanchezza di 8 ore in un ambiente di lavoro di merda e la fila alla cassa non ti permettevano di fare. E il silenzio poi, che in certi posti non sapevi manco che esistesse.
Ovvio non può esserci un mondo senza socialità, senza libertà di uscire e sbonzarti a merda in piazza o al tavolino del pub mentre adocchi quel tipo/a che magari a fine serata ci sta, ma una via di mezzo non dispiacerebbe a nessuno. Quell'oretta in più per leggere o per farti quel maledetto pane con i 5 kg di lievito di birra congelato dal primo lockdown a nessuno farebbe schifo.
Ciò che fa riflettere però è che, per avere quello di cui già abbiamo diritto, cioè una vita decente, senza doversi ammalare per doveri di cui nessuno ha bisogno, neanche la macchina sociale che camperebbe ugualmente, bisogni sperare che una pandemia e 2 milioni di morti fermino per qualche tempo un mondo che, diciamocelo, fa un po' schifo a tutti.
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merrowloghain · 3 years
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08.11.76 Pressi Foresta Proibita / Capanna Guardiacaccia - Hogwarts
«Ti lagni sempre che non ti offro mai avventure»  «Quindi oggi ti regalo un`avventura»
«Vuoi fo-»rtunarti «un`altra zucca?»
Poi sorride, facendole segno con il dito verso «La torta» La torta, maiuscolo. La torta di mele preparata da Jude e lasciata incautamente a raffreddare sul davanzale della sua finestra. Ecco cosa intende rubare «Lui se ne può fare un`altra. Tanto mica è il suo compleanno»
Acquattati dietro le fratte, ecco quindi che il Grifondoro se ne esce con quell`idea, facendole corrucciare la fronte non appena indica «La tort- ma tu sei un genio!» bisbiglia infiammata di sacro ardore, che si riflette negli occhioni chiari con un intento inequivocabile d`approvazione, trattenendosi dall`atterrarlo lì dov`è per renderlo un quattordicenne felice. Torna a fissare la torta, con la stessa espressione che avrebbe uno Kneazle davanti ad un topino enfatico ignaro del suo destino segnato «Si, è vero. E poi la torta di Jude dicono che sia buonissima. Senza contare che io mangio solo torta di mela come dolce: tutto il resto mi fa schifo.» insomma, Jude, è deciso. Si volta verso Tristan, un sorriso affilato sul volto spigoloso «Come procediamo? Ci nascondiamo da zucca in zucca e poi ci appiattiamo contro il lato della capanna?»
«Facciamo una gara a chi la prende prima. Tu a piedi, ed io con la magia»
«Ah-ah! Saresti un po` troppo veloce con la magia, tu. Qui ci vuole un gioco di squadra. Dovremmo capire se Jude è in casa...» «Dai, proviamo!» ed è su questo pensiero che si concentra, focalizzandosi sulla torta messa là sul davanzale, alla mercè di ladri di galline come loro: s`immagina la torta staccarsi dal suo ripiano, iniziare a levitare e muoversi per venirle incontro, come se scorresse su un`invisibile funicolare. Bacchetta puntata in direzione dell`obiettivo, e movimento a scatti ascendenti per completare un tutto con un «Mòbilicòrpus!» a voce bassa, stando ben attenta «Se esce fuori Jude, devi distrarlo, Gringo!»
Del fumo esce dal comignolo della capanna di forma quantomeno atipica, di legno e pietra, con quel bel tetto fin troppo imponente. Dalla finestrella incriminata, quella con il bottino di caccia di... ah no, con l`odorosa e invitante torta della nonn-, del Guardiacaccia. Dicevamo, oltre i vetri di quella finestrella, lo strizzare d`occhi di Tris non si farà sfuggire il sentore di un lovale illuminato, oltre cui... passa proprio la stazza imponente del Benbow. Ansia. Ma no, è di spalle e sembra defilarsi in pochi istanti. Ignaro di tutto. Sì, perché intanto la povera torta di mele sta fluttuando infedele verso la postazione dei due Studenti. Con calma eh. Ma chi va piano va sano e va lontano. Poi, a metà strada, non passa inosservato, sebbene vagamente ovattato, un abbaiare possente e tra l`eccitato e il preoccupato. Prima quello, poi sbuca da dietro il vetro chiuso della finestrella il musone di un cane, l`inconfondibile bovaro del bernese che sta quasi sempre alle calcagna del padrone. Lingua a penzoloni, zampotte a sostenerla in un`intuibile posizione eretta umana, mentre il tartufo si schiaccia comicamente al vetro, creando condensa, appannandole quindi pure la visuale. Sembra stia fissando il punto in cui c`era la torta, ora lasciato tristemente vuoto. Abbaia di nuovo, volge il capo verso l`interno della casupola, come a richiamare l`attenzione di qualcuno.
Tristran avrà anche la corporatura da palo, ma, a far da palo, lascia un po` a desiderare. Il sorriso spensierato che reca in volto evanesce difatti all`improvviso al passaggio della sagoma-formato-frigo «Oh cazz...» impreca sottovoce, e gli ha detto proprio Felix, in questo caso, dato che fortunatamente Jude gli dà le spalle. Neanche il tempo di nascondersi dietro il tronco, e il cagnolone sembra aver fiutato profumo di crimine «Giù!» bisbiglia concitato il Grifondoro, accucciandosi veloce al suolo e cercando di portare anche Merrow con sé, strattonandola per il maglione. A metà strada tra isteria e divertimento, che la situazione è davvero paradossale, si fruga addosso per impugnare di nuovo la bacchetta. Agisce di istinto, cercando uno spiraglio tra le frasche attraverso il quale prendere la mira verso la casupola, puntando nello specifico alla finestra dietro alla quale il cane si sta agitando. Agita la bacchetta da sinistra verso destra «Mùto, Mùto!» dice velocemente, nel tentativo di esortare la trasfigurazione del vetro in dura e fredda pietra, come quella in cui è realizzata Hogwarts. Dura, fredda, e soprattutto non più trasparente, cercando di oscurare almeno per un po` la vista sull`esterno agli abitanti della casa. Non proprio il migliore dei piani, ma qua si vive improvvisando.
Concentrata com`è sulla torta, sebbene il suo incantesimo non abbia bisogno che lei mantenga nessun contatto visivo ora che la torta le si sta avvicinando, per poco non crepa quando il Grifondoro la strattona per il maglione dalla scollatura tonda ed ampia, quasi mezzo denudandola se non fosse per il mantello che la copre dignitosamente, facendola finire a carponi per terra, praticamente "sfrigolando" una risata che trattiene a malapena quando Tristan comincia quello strano tuca-tuca tornando bacchetta in mano. «Mùto? Ma sei s-» non lo sapremo mai, perchè l`incanto del terzino va a buon fine, con quel vetro che diventa pietra ad ovattare appena il suono del cagnone al di là, con i suoi uggiolii da snitch infame «Porco Gramo! Corri!» che? Lei cercherebbe quindi di scattare in avanti, fuori dalla sua copertura ma sempre bassa, tentando di non risultare un bersaglio facilmente individuabile se Jude dovesse per caso palesarsi dalla porta della capanna. Cerca di raggiungere l`agognata torta, e solo quando questa sarebbe tra le sue mani al sicuro, punterebbe la bacchetta verso d`essa per pronunciare un veloce «Finìte Incantàtem!» tutto concitato, nella speranza di cercare presto dove nascondersi, tentando d`individuare persino la figura di Gringo per potersi coordinare a vista verso il DOVE fuggire. Perchè decisamente i due, non sono Corvonero.
Il vetro diventa pietra e l`abbaiare della cagnolona si tramuta in una sorta di importante piagnisteo ovattato, che forse i due Studenti faranno pure fatica a sentire tra la confusione e la pietra insieme al legno che costituiscono la divisione tra loro e l`interno della capanna. Ad un tratto è evidente come sonora la malagrazia con cui la porta d`ingresso in solido legno viene spalancata, rivelando un pezzo della mobilia dell`abitazio-... ah no, è il Guardiacaccia con un`espressione stralunata in viso. Maglione verde bosco infilato nei pantaloni pesanti e marroncini, a vita alta, con le bretelle ciondoloni lungo le cosce e una grande presina-guanto a scacchi bianchi e arancioni infilata nella mano destra. Si è fermato sull`uscio, cercandosi attorno con lo sguardo. Merrow è stata veloce, c`è da dire, e Jude riesce affettivamente ad acciuffarla con lo sguardo incredulo e le sopracciglia che balzano in alto quando sta ormai battendo in ritirata con i bottino al sicuro. Ci mette pure mezzo secondo per realizzare quello che sta vedendo, per rendersi davvero conto che a quanto pare c`è quella che assomiglia ad una studentessa che sta cercando di svignarsela con fare un pò strano. Quel mezzo secondo di ritardo è seguito dalla mano con il guanto-presina a sollevarsi a lato della bocca ad accompagnare un « Eeehi! » che suona più spiazzato ed interrogativo che altro. Se non fosse per l`inconsapevole minacciosità che un pò ci infonde una voce perfettamente consona alla stazza piuttosto intimidatoria che si porta dietro come un fardello. Ma al peggio non c`è mai fine, e nemmeno alla fortuna di quei due marmocchietti. Sì, perché quell`urlo gli si strozza evidentemente in gola quando un cane-bisonte si mette in testa di voler oltrepassare la porta già ingombrata dal ragazzone, caricandolo praticamente al ginocchio in un`esuberante gambagigia che non lo fa cadere a terra. No. Peggio, lo fa armeggiare e agganciare alla porta come nel peggiore dei film comici per qualche istante, fino a che non piomba comunque con il sedere per terra. Dopo uno spettacolino niente male ma evitandosi un livido sul sedere.
Scemo? Sì, sicuramente lo è, ma quell`incantesimo è davvero la prima cosa che gli è passata per la mente. Stringe la bacchetta vicino al corpo, tenendosi pronto a lanciare qualche altra magia se necessario, intanto che approfitta dello squarcio tra le fronde per continuare a spiare la situazione. Poi Merrow esce allo scoperto e lui suda freddissimo, ma l`eventualità di essere beccati lo colma di eccitante umorismo in egual misura, costringendolo di nuovo a soffocare una risata dietro al dorso della mano libera. Corre via? Ovviamente no, non abbandonerà la nave prima del tempo, tantomeno la sua compagna. Anche perché sarebbe un po` difficile scappare, con i muscoli della pancia dolorosamente contratti, nello sforzo di trattenere la brutta sghignazzata che quel teatrino tra Jude e il cane vuole strappargli a ogni costo. Con le lacrime agli occhi, tenta di intercettare come può il nuovo nascondiglio scelto dalla ragazza; le fa cenno con una mano per attirarne l`attenzione, indica la propria bacchetta, e infine cerca di mimare con le labbra la parola: Fulmen. Una strategia che equivale a mettere i manifesti, sì, ma almeno dovrebbe concedergli qualche secondo prezioso per fuggire. Tristran lancia un`occhiata alla cagnolona trotterellante, un po` dispiaciuto. Quindi alza la bacchetta verso l`alto, bisbigliando «Fùlmen» mentre strizza gli occhi, così da sfuggire all`eventuale bagliore accecante. Conta un secondo. Poi riapre gli occhi, si rimette in piedi, e, senza attardarsi a controllare lo stato di Jude e del cane, si lancerebbe in corsa verso l`uscita dell`orto nel tentativo di levarsi di torno.
Il giovane guardiacaccia tuona quel richiamo, ma lei si acquatta per un secondo cercando di non esser individuata, guardandosi attorno, per poi assistere a quello sfondamento medievale che la cagnolona porta ai danni della gamba del povero Jude. Merlino impastoiato, lei praticamente sta soffocando dal ridere, ed al tonfo che l`altro fa per terra, deve premersi con forza l`avambraccio sinistro sulla bocca, per evitare di venir scoperta, gli occhi colmi di lacrime d`isteria ilare: ci dispiace, Benbow, ma ci hai appena regalato una visione che sicuramente sarà buona per produrre un Patronus, un giorno. Nota con la coda dell`occhio lo sventolare di mano di Gringo, rimanendo ferma un secondo per leggere quel labiale infamissimo, che le fa spalancare occhi e bocca come una trota, prima di chiudere entrambi con uno scatto, stringere le palpebre e le labbra tra loro, nemmeno servisse l`apnea per salvarsi da quello che percepisce come un lampo accecante, da cui probabilmente si sarà salvata grazie alla coordinazione criminale oramai brevettata, tra lei e l`altro Grifondoro. Povera Penny, di cui lei si cura a malapena, gettando una brevissima occhiata in direzione sua e del malcapitato padrone, prima di scattare veloce come un boccino in direzione di Gringo, coperta da quei preziosi secondi di confusione per battere in ritirata dietro Tristran, lasciando le due povere bestie (?) al loro fato infausto.
.oOo.
«Mi piaci. Come persona, come amico, come tutto.» deglutisce un secondo, scrutandone l`espressione sul viso «E...» nemmeno stesse prendendo la rincorsa, mordicchiandosi il labbro inferiore «Ti voglio bene, Tristran.»
«Come siamo sentimentali, oggi...»
«Nah, volevo solo dirtelo. Una volta sola.»
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smileeee2328 · 3 years
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1 Nome completo. GIULIA
2 Età. 25
3 Orientamento sessuale. ETERO
4 Altezza. 175 CM
5 Quando sei nato? 23 APRILE 1995
6 Hai una cotta per qualcuno? SI
7 Luogo preferito. BERLINO
8 Numero di scarpe. 38/39
9 Abbigliamento preferito STREET/CASUAL
10 Colore degli occhi. MARRONI
11 Colore dei capelli. CASTANI
12 Vacanze preferite? 2016
13 Rapporto con i tuoi genitori. ALTI E BASSI
14 Come ti senti? MEGLIO
15 Tattoos e piercing che hai? TROPPO LUNGA LA RISPOSTA
16 Tattoos e piercing che vorresti? 3 TATTOOS E UN PIERCING
17 Ti piace più baciare o essere baciato? ESSERE BACIATA
18 Preferisci un bacio rubato o un bacio studiato? BACIO RUBATO
19 Guancia, labbra o altre parti del corpo? LABBRA
20 Hai mai baciato l’ultima persona che ti ha scritto? SI
21 L’ultima volta che hai tenuto per mano qualcuno? STASERA
22 Faresti mai sesso con l’ultima persona che ti ha inviato un messaggio? SI
23 Hai parlato con un tuo ex ultimamente? NO
24 Hai perso la verginità? SI
25 C’è qualcosa per cui sei eccitato/a? NO
26 Hai mai ricecevuto la “buona notte” e il “buon giorno”? SI
27 Ti sei mai depilato le gambe negli ultimi tre giorni? SI
28 Preferisci la musica a tutto volume o a un volume ragionevole? TUTTO VOLUME, DEVE ENTRARE IN OGNI PORO
29 C’è qualcuno del sesso opposto a cui puoi raccontare tutto? SI
30 Quanto spesso falsifichi i tuoi sorrisi? ULTIMAMENTE SPESSO
31 L’ultima volta che hai abbracciato qualcuno? STASERA
32 Se potessi incontrare qualcuno, chi sarebbe? NON HO UNA PERSONA IN PARTICOLARE
33 Ti dà fastidio quando qualcuno usa il proprio corpo per ottenere qualcosa ? MOLTO
34 Hai un paio di skinny jeans? SI
35 In cosa spendi tutti i tuoi soldi? VIAGGI, SHOPPING
36 Di solito ascolti le persone o sono loro che ascoltano te? ASCOLTO. GLI ALTRI SANNO BRN POCO DI ME
37 Dormi molto o poco? POCO DA UN PAIO DI ANNI
38 Profumo preferito? NON NE HO UNO
39 C’è qualcuno di cui ti fidi, anche se non dovresti? NO, NON MI FIFO PIÙ DI NESSUNO PURTROPPO
40 Ti piace l’odore della benzina? NE SI NE NO
41 Sai toccarti il naso con la lingua? NO
42 Hai conoscenti in prigione? NO
43 Comprato preservativi? SI
44 Fatto sesso in pubblico? NON DI RECENTE
45 Fumato erba? NON DI RECENTE
46 Fatto uso di droghe? NON DI RECENTE
47 Fumato sigarette? NON DI RECENTE
48 Bevuto alcol? SI
49 Sei vegetariano/vegano? NO
50 Mai stato sovrappeso? SI
51 Mai stato sottopeso? NO
52 Ti sei mai tinto i capelli? SI
53 Pisciato fuori? NO
54 Cosa vuoi per il tuo compleanno? SORRIDERE DAVVERO
55 La tua canzone preferita. NON NE HO UNA
56 Una canzone che ti fa sorridere. CE NE SONO TANTE
57 Una canzone che invece ti fa piangere. SOLITUDINE-PAUSINI
58 Una canzone che ti è stata dedicata da una persona che ti ama o che ti ha amato. NESSUNA
59 Una canzone che invece odi. MOLTE
60 Una canzone che per te segna un evento importante. QUELLA DI 50 SFUMATURE DI GRIGIO
61 Hai mai dormito con dei peluche o bambole? SI
62 Ti piacerebbe essere al centro dell'attenzione? NO
63 Ti piaci? ABBASTANZA
64 Cosa cambieresti di te stesso? CI STO LAVORANDO, NIENTE SPOILER
65 Cosa manterresti invariato? LA MIA GIRZA DI VOLONTÀ
66 Gli amici sono la tua seconda famiglia? LA PRIMA!
67 Sei felice? ABBASTANZA
68 Credi che sia giusto fare sesso al primo appuntamento? NO
69 Perdoneresti un tradimento da parte del partner? L’HO FATTO IN PASSATO, NON LO RIFARÒ MAI PIÙ.
70 Serie tv preferite? NON NE HO UNA
71 Sai guidare? SI
72 Hai tanti amici? NO
73 Hai paura del buio? SI
74 Di che colore sono le tue mutande preferite? NERE
75 L'ultima volta che hai sorriso. POMERIGGIO
76 L'ultima volta che hai detto: ti voglio bene. PAUSA PRANZO
77 Sono lisci o ricci i tuoi capelli? LISCI
78 Che shampoo usi di solito? NON RICORDO
79 Parli molto o molto poco? ULTIMAMENTE VERAMENTE POCO
80 Ti piace andare a scuola? NO
81 Hai mai provato a scrivere un libro? NO
82 Scrittore preferito? NON NE HO
83 Il cibo che odi. BROCCOLI
84 Sei d'accordo con la moda :se fumo sono figo? NO
85 Se potessi dare un pugno in faccia a qualcuno a chi lo daresti? HO UNA LISTA INFINITA DI PERSONE
86 L'ultimo messaggio che ti ha emozionato? NON SAPREI
87 Quali paesi vorresti visitare? L’AMERICA
88 Dove vorresti vivere? VITTORIO VENETO
89 Ti hanno mai picchiato? SI
90 Se vincessi dieci milioni di euro cosa ti compreresti come prima cosa? CREDO LI DAREI AI MIEI GENITORI PER SISTEMARE I LORO PROBLEMI.
91 Una cosa che ti rende felice? LA FELICITÀ DEGLI ALTRI
92 Una persona che ti attrae fisicamente? LUI 🧸
93 Cosa ti fa innamorare in una persona? IL SORRISO, LO SGUARDO, I MODI, LE MANI
94 Ti depili le parti intimi? SI
95 Mai ubriacato? SI
96 Cosa stai indossando ora? UNA SUA MAGLIS
97 Il colore delle tu mutande? NERE
98 Del tuo reggiseno? NERO
99 Cosa ti piace fare nel tempo libero se rimani a casa? PUZZLE O LEGO
100 E se esci? STARE IN COMPAGNIA
101 Il tuo sogno erotico più hard? NON NE HO
102 Cosa ti rifaresti dal chirurgo plastico? IL SENO
103 Se tuo figlio/a fosse gay sarebbe un problema? NO
104 Vodafone, Tim, Wind o 3? TIM
105 Cosa bisogna avere dalla vita? NON SAPREI
106 Hai mai pensato al suicidio? SI
107 Posta una foto di te stesso. NO GRAZIR
108 Porti le lenti a contatto/occhiali? SI
109 Di dove sei? FRIULI MA ABITO IN VENETO
110 Sei mai stato da uno psichiatra/terapeuta? SI, TUTT’ORA
111 Hai qualche fobia? SI
112 Ti sei mai avvicinato alla morte? NO
113 Qual è la tua stagione preferita? ESTATE
114 Pensi che qualcuno provi dei sentimenti per te? SI
115 Pensi che qualcuno stia pensando a te in questo momento? SI
116 Hai mai pianto per un ragazzo/a? SI
117 Avete mai desiderato qualcuno non potrai mai avere? SI
118 C'è qualcuno che non dimenticherai mai? SI
119 Hai dei fratelli? NO
120 Il tuo primo bacio? TERRIBILE
121 La tua prima volta? LA RICORDERÒ PER SEMPRE. ERA ESATTAMENTE COME LA SOGNAVO
122 Hai le persone che vuoi vicino a te? NO
123 O sono lontane? LONTANE
124 Amici a distanza? SI
125 Amore a distanza? NO
126 Sei fidanzata? SI
127 Vuoi fidanzarti? SI
128 Ti piacciono le coccole? MOLTO
129 I baci? MOLTO
130 Gli abbracci? MOLTO
131 Credi più alle parole o ai gesti? GESTI
133 Apprezzi quello che ti viene fatto? SI
134 Fai sorridere la gente? CI PROVO
135 Alba o tramonto? TRAMONTO
136 Mare d’inverno o d’estate? ESTATE
137 Mai rubato? SI
138 Perché ti sei iscritto a Tumblr? PER SFOGARMI
139 3 blog preferiti. NESSUNO
140 Se al/la tuo/a partner venisse voglia di provare qualcosa che ha visto in un film porno tu che faresti? LO ASSECONDEREI
141 Mai visto video porno? SI
142 In compagnia? SI
143 La tua fantasia sessuale più ricorrente? NESSUNA
144 Nutri interesse sessuale anche per persone del tuo stesso sesso? NO
145 Cosa pensi dei film porno? NIENTE DI CHE
146 Ogni quanto ti masturbi? SEMBRA STUPIDO MA HO PERSO OGNI SINGOLA VOGLIA DI MASTURBARMI
147 Dormi con o senza vestiti? CON
148 Come sfoghi la tua rabbia? PIANGENDO, FACENDOMI MALE E FACENDO BOXE
149 Sei il tipo di persona che vorresti avere come amico/a? SNI
150 Dov'è il tuo migliore amico/a in questo momento? IN CIELO CHE MI OSSERVA
151 Risparmi o spendi subito i soldi che ottieni? STO RISPARMIANDO MOLTO
152 Quante relazioni hai avuto? SERIE? 2
153 Sei contento/a della persona che sei diventato/a? SI
154 Credi nella fortuna? NO
155 Se avessi un figlio maschio e uno femmina, come li chiameresti? MASCHIO MARCO, FEMMINA AURORA O CARLOTTA
156 Se ricevessi dei regali da un anonimo? SORRIDEREI
157 Se dovessi andare a vivere dall'altra parte del mondo? NON CREDO CI PENSEREI SU DUE VOLTE, ACCETTEREI.
158 Se vincessi alla lotteria, cosa faresti? DO DEI SOLDI AI MIEI, CHIUDO I DEBITI CHE HO IN GIRO, E MI COMPRO UN APPARTAMENTO
159 Se potessi cambiare nome, lo cambieresti? Con quale? FEDERICA
160 Se il genio della lampada ti offrisse 3 desideri quali sarebbero? NON HO DESIDERI, NON CREDO IN QUESTE COSE.
161 Se avessi la possibilità di tornare indietro nel tempo cosa cambieresti? NIENTE
162 Se ti offrissero un viaggio, dove vorresti andare? MIAMI
163 Se dovessi scegliere tra amore e amicizia? AMICIZIA
164 Se potessi, cosa cambieresti del tuo carattere? MOLTE COSE
165 Se potessi incontrare il tuo idolo chi sarebbe? ED SHEERAN, ENRICO NIGIOTTI, JUSTIN BIEBER, ANNALISA
166 Hai animali domestici? SI
167 Qual è l’ultimo manga che hai letto? NON LEGGO MANGA
168 Ultima cosa che hai bevuto? TISANA
169 La pagina web più visitata oggi? NESSUNA
170 Hai mai frequentato due persone contemporaneamente? SI
171 Hai mai perso qualcuno di speciale? SI
172 Sei mai stato depresso/a? SI
173 Ti sei mai ubriacata e poi hai vomitato? SI
174 Incontrato qualcuno che ti ha cambiato la vita? SI
175 Capito chi sono i tuoi veri amici? SI
176 Credi in te stesso? SI
177 Cioccolato bianco o nero? NERO
178 Cosa ti piace di te? LABBRA
179 Hai cicatrici sul tuo corpo? SI
180 Il ricordo più bello legato alla tua infanzia? IL NATALE TUTTI INSIEME
181 Frase che dici più spesso? SONO BASITA
182 Peggior difetto? GELOSIA MORBOSA
183 Stai mangiando? NO
184 Stai bevendo? NO
185 Stai aspettando? SI
186 Vuoi sposarti? MI PIACEREBBE
187 Meglio rimpiangere di non aver tentato o pentirsi di averlo fatto? PENTIRSI
188 Giorno o notte? NOTTE
189 Labbra o occhi? OCCHI
190 Storiella o relazione seria? RELAZIONE SERIA
191 Essere o apparire? ESSERE
192 Un obiettivo? ESSER FELICE
193 Sei mai stato arrestato? NO
194 Cosa fai quando ti senti giù? PIANGO
195 Cosa dice l’ultimo messaggio che hai ricevuto? “VORREI NON DOVER MAI ANDARMENE”
196 Quale è l’ultimo libro che hai letto? NON LEGGO
197 Quale è l’ultimo film che hai visto? HO SMESSO DI GUARDARE LA TV
198 Sei solito portare rancore nei confronti delle persone che ti hanno fatto un torto? DIPENDE DAL TORTO
199 Stai indossando calze? NO
200 Cosa faresti se avessi un ultimo mese di vita? VIAGGEREI
201 Per te, cosa rende grandiosa una relazione? LEALTÀ, FELICITÀ, COMPLICITÀ
202 Quale è la migliore decisione che tu abbia mai preso? NON CREDO DI AVERNE MAI PRESA UNA GIUSTA
203 Dimmi la prima cosa che ti viene in mente sentendo la parola “cuore”. DOLORE
204 Dolce o salato? SALATO
205 Coca cola cola o tè? COCA COLA
206 Tè alla pesca o al limone? Limone
207 A quale domanda avresti paura a rispondere sinceramente? SEI INNAMORATA?
208 Quale mezz’ora della tua vita rivivresti, avendone la possibilità LA PRIMA CHE HO VISSUTO CON LUI E L’ULTIMA, PER NOTARE LA DOFFERENZA
209 Quale parte della tua vita cancelleresti? NESSUNA
210 Con quale celebrità musica dormiresti? NESSUNA
211 Hai la possibilità di partire in questo istante. Dove andresti? AMERICA
212 Pensi di essere davvero bravo a: FAR SORRIDERE GLI ALTRI
213 Pensi di essere davvero male a: PORTARE AVANTI UNA RELAZIONE
214 Sei una cattiva persona? ALCUNI DICONO DI SI
215 Sei gentile con tutti? NO
216 Hai mai avuto un amico immaginario? SI
217 Dici 10 fatti sulla tua camera: NON NE HO IDEA
218 Un libro che desideri leggere. NESSUNO
219 Descrivi la tua libreria da sogno: NON NE HO
220 3 aggettivi per definirti? PERSA, SIMPATICA, GELOSA
221 Il tuo punto debole? GELOSIA
222 Come ti vesti di solito? STREET/CASUAL
223 Cosa ti dicono più spesso? SORRIDI GIULIA
224 Un sogno ricorrente? NON SOGNO DA MOLTO TEMPO
225 Una figura di merda che hai fatto? NON RICORDO
226 Cosa fai se un gatto nero ti attraversa la strada? NIENTE DI PARTICOLARE
227 Di cosa hai paura? PAGLIACCI E BUOO
228 Genere musicale? UN PO DI TUTTO
229 Vai in discoteca? COVID PERMETTENDO SI
230 Per cosa ti batteresti fino al rischio della vita? LEALTÀ
231 La violenza serve a risolvere i problemi? NO, NE CREA DI PIÙ GRANDI
232 Ti potresti mai innamorare di una persona che non ti piace fisicamente? SI
233 Ti piace disegnare? SI
234 Invidi qualcuno? SI
235 Convivenza o matrimonio? MATRIMONIO
236 Gli uomini e le donne quanto sono diversi? NON MOLTO
237 Cosa ne pensi di quelli che vanno a puttane? NON VOGLIO ESPRIMERMI
238 Quelli che si drogano? CERCHEREI DI CAPIRNE IL MOTIVO E PROVARE AD AIUTARLI
239 Come ti immagini fra 20 anni? NON SAPREI, VIVO IL PRESENTE, GIORNO PER GIORNO. HO SMESSO DI PROGRAMMARMI LA VITA
240 Come hai conosciuto Tumblr? MOLTI, MOLTISSIMI ANNI FA
241 Qualcuno che conosci nella vita reale legge il tuo Tumblr? SI
242 Qualcuno che conosci nella vita reale è iscritto a Tumblr? SI
243 Sei mai uscito con una persona conosciuta su Tumblr? NO
244 Ti sei mai pentito di aver fatto sesso con qualcuno? SI
245 Sei mai stato giudicato male per aver fatto qualcosa? Se sì, cosa AVER AVUTO UNA RELAZIONE CON LUI
246 Qual è la cosa più ridicola/imbarazzante che hai fatto da ubriaco? NON SAPREI
247 Ti sei mai dichiarato alla persona che ti piaceva, essendo ubriaco NO
248 Hai mai rivelato un segreto, essendo ubriaco? NO
249 Hai mai bevuto talmente tanto da dimenticare tutta la serata? SI
250 Hai mai fatto qualcosa di talmente pessimo da non averne mai parlato a nessuno? SI
251 Hai mai sognato di fare sesso con un tuo professore/professoressa? SI..
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Ne inoltro una a chi reblogga
1 Nome completo.
2 Età.
3 Orientamento sessuale.
4 Altezza.
5 Quando sei nato?
6 Hai una cotta per qualcuno?
7 Luogo preferito.
8 Numero di scarpe.
9 Abbigliamento preferito
10 Colore degli occhi.
11 Colore dei capelli.
12 Vacanze preferite?
13 Rapporto con i tuoi genitori.
14 Come ti senti?
15 Tattoos e piercing che hai?
16 Tattoos e piercing che vorresti?
17 Ti piace più baciare o essere baciato?
18 Preferisci un bacio rubato o un bacio studiato?
19 Guancia, labbra o altre parti del corpo?
20 Hai mai baciato l’ultima persona che ti ha scritto?
21 L’ultima volta che hai tenuto per mano qualcuno?
22 Faresti mai sesso con l’ultima persona che ti ha inviato un messaggio?
23 Hai parlato con un tuo ex ultimamente?
24 Hai perso la verginità?
25 C’è qualcosa per cui sei eccitato/a?
26 Hai mai ricecevuto la “buona notte” e il “buon giorno”?
27 Ti sei mai depilato le gambe negli ultimi tre giorni?
28 Preferisci la musica a tutto volume o a un volume ragionevole?
29 C’è qualcuno del sesso opposto a cui puoi raccontare tutto?
30 Quanto spesso falsifichi i tuoi sorrisi?
31 L’ultima volta che hai abbracciato qualcuno?
32 Se potessi incontrare qualcuno, chi sarebbe?
33 Ti dà fastidio quando qualcuno usa il proprio corpo per ottenere qualcosa ?
34 Hai un paio di skinny jeans?
35 In cosa spendi tutti i tuoi soldi?
36 Di solito ascolti le persone o sono loro che ascoltano te?
37 Dormi molto o poco?
38 Profumo preferito?
39 C’è qualcuno di cui ti fidi, anche se non dovresti?
40 Ti piace l’odore della benzina?
41 Sai toccarti il naso con la lingua?
42 Hai conoscenti in prigione?
43 Comprato preservativi?
44 Fatto sesso in pubblico?
45 Fumato erba?
46 Fatto uso di droghe?
47 Fumato sigarette?
48 Bevuto alcol?
49 Sei vegetariano/vegano?
50 Mai stato sovrappeso?
51 Mai stato sottopeso?
52 Ti sei mai tinto i capelli?
53 Pisciato fuori?
54 Cosa vuoi per il tuo compleanno?
55 La tua canzone preferita.
56 Una canzone che ti fa sorridere.
57 Una canzone che invece ti fa piangere.
58 Una canzone che ti è stata dedicata da una persona che ti ama o che ti ha amato.
59 Una canzone che invece odi.
60 Una canzone che per te segna un evento importante.
61 Hai mai dormito con dei peluche o bambole?
62 Ti piacerebbe essere al centro dell'attenzione?
63 Ti piaci?
64 Cosa cambieresti di te stesso?
65 Cosa manterresti invariato?
66 Gli amici sono la tua seconda famiglia?
67 Sei felice?
68 Credi che sia giusto fare sesso al primo appuntamento?
69 Perdoneresti un tradimento da parte del partner?
70 Serie tv preferite?
71 Sai guidare?
72 Hai tanti amici?
73 Hai paura del buio?
74 Di che colore sono le tue mutande preferite?
75 L'ultima volta che hai sorriso.
76 L'ultima volta che hai detto: ti voglio bene.
77 Sono lisci o ricci i tuoi capelli?
78 Che shampoo usi di solito?
79 Parli molto o molto poco?
80 Ti piace andare a scuola?
81 Hai mai provato a scrivere un libro?
82 Scrittore preferito?
83 Il cibo che odi.
84 Sei d'accordo con la moda :se fumo sono figo?
85 Se potessi dare un pugno in faccia a qualcuno a chi lo daresti?
86 L'ultimo messaggio che ti ha emozionato?
87 Quali paesi vorresti visitare?
88 Dove vorresti vivere?
89 Ti hanno mai picchiato?
90 Se vincessi dieci milioni di euro cosa ti compreresti come prima cosa?
91 Una cosa che ti rende felice?
92 Una persona che ti attrae fisicamente?
93 Cosa ti fa innamorare in una persona?
94 Ti depili le parti intimi?
95 Mai ubriacato?
96 Cosa stai indossando ora?
97 Il colore delle tu mutande?
98 Del tuo reggiseno?
99 Cosa ti piace fare nel tempo libero se rimani a casa?
100 E se esci?
101 Il tuo sogno erotico più hard?
102 Cosa ti rifaresti dal chirurgo plastico?
103 Se tuo figlio/a fosse gay sarebbe un problema?
104 Vodafone, Tim, Wind o 3?
105 Cosa bisogna avere dalla vita?
106 Hai mai pensato al suicidio?
107 Posta una foto di te stesso.
108 Porti le lenti a contatto/occhiali?
109 Di dove sei?
110 Sei mai stato da uno psichiatra/terapeuta?
111 Hai qualche fobia?
112 Ti sei mai avvicinato alla morte?
113 Qual è la tua stagione preferita?
114 Pensi che qualcuno provi dei sentimenti per te?
115 Pensi che qualcuno stia pensando a te in questo momento?
116 Hai mai pianto per un ragazzo/a?
117 Avete mai desiderato qualcuno non potrai mai avere?
118 C'è qualcuno che non dimenticherai mai?
119 Hai dei fratelli?
120 Il tuo primo bacio?
121 La tua prima volta?
122 Hai le persone che vuoi vicino a te?
123 O sono lontane?
124 Amici a distanza?
125 Amore a distanza?
126 Sei fidanzata?
127 Vuoi fidanzarti?
128 Ti piacciono le coccole?
129 I baci?
130 Gli abbracci?
131 Credi più alle parole o ai gesti?
133 Apprezzi quello che ti viene fatto?
134 Fai sorridere la gente?
135 Alba o tramonto?
136 Mare d’inverno o d’estate?
137 Mai rubato?
138 Perché ti sei iscritto a Tumblr?
139 3 blog preferiti.
140 Se al/la tuo/a partner venisse voglia di provare qualcosa che ha visto in un film porno tu che faresti?
141 Mai visto video porno?
142 In compagnia?
143 La tua fantasia sessuale più ricorrente?
144 Nutri interesse sessuale anche per persone del tuo stesso sesso?
145 Cosa pensi dei film porno?
146 Ogni quanto ti masturbi?
147 Dormi con o senza vestiti?
148 Come sfoghi la tua rabbia?
149 Sei il tipo di persona che vorresti avere come amico/a?
150 Dov'è il tuo migliore amico/a in questo momento?
151 Risparmi o spendi subito i soldi che ottieni?
152 Quante relazioni hai avuto?
153 Sei contento/a della persona che sei diventato/a?
154 Credi nella fortuna?
155 Se avessi un figlio maschio e uno femmina, come li chiameresti?
156 Se ricevessi dei regali da un anonimo?
157 Se dovessi andare a vivere dall'altra parte del mondo?
158 Se vincessi alla lotteria, cosa faresti?
159 Se potessi cambiare nome, lo cambieresti? Con quale?
160 Se il genio della lampada ti offrisse 3 desideri quali sarebbero?
161 Se avessi la possibilità di tornare indietro nel tempo cosa cambieresti?
162 Se ti offrissero un viaggio, dove vorresti andare?
163 Se dovessi scegliere tra amore e amicizia?
164 Se potessi, cosa cambieresti del tuo carattere?
165 Se potessi incontrare il tuo idolo chi sarebbe?
166 Hai animali domestici?
167 Qual è l’ultimo manga che hai letto?
168 Ultima cosa che hai bevuto?
169 La pagina web più visitata oggi?
170 Hai mai frequentato due persone contemporaneamente?
171 Hai mai perso qualcuno di speciale?
172 Sei mai stato depresso/a?
173 Ti sei mai ubriacata e poi hai vomitato?
174 Incontrato qualcuno che ti ha cambiato la vita?
175 Capito chi sono i tuoi veri amici?
176 Credi in te stesso?
177 Cioccolato bianco o nero?
178 Cosa ti piace di te?
179 Hai cicatrici sul tuo corpo?
180 Il ricordo più bello legato alla tua infanzia?
181 Frase che dici più spesso?
182 Peggior difetto?
183 Stai mangiando?
184 Stai bevendo?
185 Stai aspettando?
186 Vuoi sposarti?
187 Meglio rimpiangere di non aver tentato o pentirsi di averlo fatto?
188 Giorno o notte?
189 Labbra o occhi?
190 Storiella o relazione seria?
191 Essere o apparire?
192 Un obiettivo?
193 Sei mai stato arrestato?
194 Cosa fai quando ti senti giù?
195 Cosa dice l’ultimo messaggio che hai ricevuto?
196 Quale è l’ultimo libro che hai letto?
197 Quale è l’ultimo film che hai visto?
198 Sei solito portare rancore nei confronti delle persone che ti hanno fatto un torto?
199 Stai indossando calze?
200 Cosa faresti se avessi un ultimo mese di vita?
201 Per te, cosa rende grandiosa una relazione?
202 Quale è la migliore decisione che tu abbia mai preso?
203 Dimmi la prima cosa che ti viene in mente sentendo la parola “cuore”.
204 Dolce o salato?
205 Coca cola cola o tè?
206 Tè alla pesca o al limone?
207 A quale domanda avresti paura a rispondere sinceramente?
208 Quale mezz’ora della tua vita rivivresti, avendone la possibilità
209 Quale parte della tua vita cancelleresti?
210 Con quale celebrità musica dormiresti?
211 Hai la possibilità di partire in questo istante. Dove andresti?
212 Pensi di essere davvero bravo a:
213 Pensi di essere davvero male a:
214 Sei una cattiva persona?
215 Sei gentile con tutti?
216 Hai mai avuto un amico immaginario?
217 Dici 10 fatti sulla tua camera:
218 Un libro che desideri leggere.
219 Descrivi la tua libreria da sogno:
220 3 aggettivi per definirti?
221 Il tuo punto debole?
222 Come ti vesti di solito?
223 Cosa ti dicono più spesso?
224 Un sogno ricorrente?
225 Una figura di merda che hai fatto?
226 Cosa fai se un gatto nero ti attraversa la strada?
227 Di cosa hai paura?
228 Genere musicale?
229 Vai in discoteca?
230 Per cosa ti batteresti fino al rischio della vita?
231 La violenza serve a risolvere i problemi?
232 Ti potresti mai innamorare di una persona che non ti piace fisicamente?
233 Ti piace disegnare?
234 Invidi qualcuno?
235 Convivenza o matrimonio?
236 Gli uomini e le donne quanto sono diversi?
237 Cosa ne pensi di quelli che vanno a puttane?
238 Quelli che si drogano?
239 Come ti immagini fra 20 anni?
240 Come hai conosciuto Tumblr?
241 Qualcuno che conosci nella vita reale legge il tuo Tumblr?
242 Qualcuno che conosci nella vita reale è iscritto a Tumblr?
243 Sei mai uscito con una persona conosciuta su Tumblr?
244 Ti sei mai pentito di aver fatto sesso con qualcuno?
245 Sei mai stato giudicato male per aver fatto qualcosa? Se sì, cosa
246 Qual è la cosa più ridicola/imbarazzante che hai fatto da ubriaco?
247 Ti sei mai dichiarato alla persona che ti piaceva, essendo ubriaco
248 Hai mai rivelato un segreto, essendo ubriaco?
249 Hai mai bevuto talmente tanto da dimenticare tutta la serata?
250 Hai mai fatto qualcosa di talmente pessimo da non averne mai parlato a nessuno?
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lilith3218 · 3 years
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cap 1 Tu ed Io ,SilverV ita
allora eccomi qui, il primo capitolo vero e proprio della mia SilverV è pronto. Devo avvertire di un certo linguaggio esplicito e i contenuti sono forti, perciò a discrezione dei lettori, mi raccomando. Però spero che chi apprezzerà se la godrà appieno, questi due mi hanno preso il cuore e me lo hanno sbriciolato, devo sfogarmi XD La prospettiva di Johnny è davvero un must, non riesco a fare a meno di scrivere guardando le cose dai suoi occhi ;__;
“Ammetto di non essere mai stato un campione di tatto, e il fatto che io abbia cercato di ucciderla la prima volta che ci siamo incontrati lo dimostra, ma spero solo in un momento di comprensione: dopo tutto quello che avevo passato e la merda nella quale avevo nuotato fino a quel momento, l’impatto con dei sensi e ormoni non miei, la scarica di adrenalina, nervoso e rabbia che portavo durante i primi due giorni dal risveglio nella sua testa rivoltata, mi stava facendo sentire come se fossi, dalla mattina alla sera, sotto acidi tagliati con il borotalco.
E la nicotina, oddio, ora sentivo di nuovo, anche se a tratti e in non poco ritardo, la botta che mi mandava al cervello quando lei passava accanto a qualcuno con una sigaretta accesa. Mmmmm…. Non dico che la prima volta che l’ho sentita di nuovo avevo quasi il durello, ma ehi, che posso dire, sono un uomo che gode dei piccoli piaceri della vita.
La situazione comunque era un casino, e appena mi fu spiegata per bene nonostante il mio approccio diciamo poco diplomatico della prima notte, non sapevo se ridere, piangere, incazzarmi come un animale o procurarmi altre due testate termonucleari, così, giusto per.
Lei, però, davvero era l’unica cosa che non mi riusciva di capire.
Ricapitolando quindi il vecchio mi aveva rinchiuso in uno stramaledetto chip, il Relic, ok, e infilato di forza nel Mikoshi come un fottuto engramma, perfetto. V, 50 anni dopo, decide di accettare un lavoro da quel grassone infame di Dex de Shawn–mmm e qua già sarebbe da farsi un paio di domande sulla sanità mentale della tipa o se è solo affetta da galoppante stupidità- e ok, un lavoro poi che prevedeva l’infiltrarsi nella camera di Yorinobu Arasaka al Konpeki Plaza –mmmpf sto cercando di non ridere ma è dura-, rubare il chip e scappare come se niente fosse, convinta che sarebbe filato tutto liscio.
Ma sono solo io il solito rompicoglioni o già, qui, la storia sembra un delirio?
Lei e quel genio del suo choom pensavano davvero di riuscire a fare una cosa del genere solo con un bot e una mezza specie di netrunner, armati di coraggio e belle speranze, senza nemmeno un lanciagranate e per di più convinti che sarebbero entrati ed usciti come se nulla fosse? Al Konpeki. Nella suite dell’erede della più potente corporazione al mondo.
Per carità, riposino in pace, soprattutto Jackie, sembrava che per lei fosse qualcuno di importante, però dio mio, stupidi come delle mattonelle, eh.
Ma meglio non divagare, o rischio di perdere qualche dettaglio veramente succoso.
Dicevamo, infatti, come la festa sia proseguita a pieno regime dato che nel mentre si è ritrovata testimone dell’omicidio di quello che credevo un everlasting Saburo Arasaka ad opera del figlio prima che lo stesso, dovendo ricordare a tutti quali sono i metodi di famiglia, facesse in modo tale che venisse accusata proprio lei del fattaccio, piccola passera coraggiosa, -e andiamo avanti che migliora- , il tutto prima di venire silurata con un proiettile in testa da Dex che, ovviamente, a questo punto non voleva saperne più un cazzo dell’affare e di conseguenza aveva giustamente pensato di far sparire ogni prova del suo coinvolgimento nell’affare più fallimentare di tutta Night City.
Per concludere, come non citare il piccolo dettaglio che il proiettile era andato a farsi un drink nella stessa testa dove la sua mente illuminata aveva deciso di infilare il prototipo sperimentale di un chip che per fortuna l’ha riavviata, diciamo, grazie a delle nano macchine che avevano iniziato a ricostruire e adattare l’ambiente ma che al tempo stesso in ogni caso, l’avevano condannata a morte dato che non poteva rimuovere il chip o moriva seduta stante e rendevano me una specie di tumore che avrebbe fatto il lavoro dove il piombo non era arrivato.
MMMMM…
Ma nella testa di chi sono capitato.
Le cose comunque non erano cambiate, la mia occasione era arrivata, e stavolta li avrei distrutti, tanto non avevo più niente da perdere e mi sarei preso tutto quello che serviva per poter raggiungere il mio scopo, anche il suo corpo, non dovesse cooperare. Quindi meglio corciarsi le maniche, non frignare e trovare il modo per farle muovere il culo.
Certe volte era veramente testarda come un mulo e quando non mi voleva stare a sentire potevo urlare e insultarla quanto voglio maledetta joytoy mancata, tanto continuava a fare il cazzo che le pare.
Però è strano, V, anzi Valerie, -sono abbastanza certo di aver sentito qualche eco nella sua memoria chiamarla così, bel nome- non sembrava odiarmi, nonostante tutto. Anzi, quando sparavamo cazzate giusto per allentare un po’ la tensione, lei addirittura sembrava divertita, e quando sorrideva, io, io mi sentivo meno incazzato.
Decisamente, non la capivo
Le avevo detto poi di non andare all’incontro col corpo ratto, quel Takemura, era solo un altro che cercava di fotterla per riguadagnarsi i suoi begli impiantini di merda, per leccare il culo portando la sua testa come trofeo e ripulirsi il completo prima di tornare in servizio, ma niente, se non voleva stare a sentire, non sentiva. Solo perché l’aveva tirata fuori dalla discarica dove l’aveva scaricata Dex, credo sia stata convinta per un bel po’, di dovergli qualcosa, che magari fossero amici, quindi dato che lui la trattava con gentilezza, sembrava sbrodolare ogni volta che apriva bocca.
E qua avevo iniziato a dubitare, devo dire, che il problema potesse essere mio, ma non nei confronti di Takemura, nei suoi. A me non sconvolgeva l’atteggiamento del corpo merda che si vedeva stava aspettando solo il momento giusto per piantarle una lama nello sterno prima di portare, scodinzolando, l’osso in bocca ai padroni, quanto lei così, così, fottutamente ingenua. Se vivi abbastanza a lungo a Night City, la tua innocenza è solo una macchia di sangue secco sul soffitto, e quella che chiami ingenuità ha il volto della ragazzina o del ragazzino massacrato nella limousine del corporativo di turno che col sorriso stampato sul tesserino, fa versare dall’azienda, il benservito alla famiglia: quindi no, smettiamola con le cazzate, sono stanco delle favolette della buonanotte, non può essere innocente, non può esserlo.
Anche lei ha sangue sulle mani e parecchio da quello che ho potuto vedere in qualche flash dei suoi ricordi, la ragazza ha talento per uccidere, glielo devo riconoscere, quindi non diciamo cazzate.
Ma mi faceva sentire strano vederla comportarsi in questo modo, tutto lì.
Quindi, non sapendo come sfogare la frustrazione che la cosa mi procurava, volevo fare in modo tale che almeno il viaggio fino al suo appartamento dopo l’incontro, fosse veramente esilarante. Le avrei rotto le palle come poche altre cose al mondo.
“V, non ti facevo così moscetta comunque. Che cazzo stai facendo con Takemura. Ti devo ricordare che era la guardia del corpo della vecchia mummia? Cosa credi che gliene possa fregare di te? Vedi di lasciarlo perdere prima possibile, te l’ho già spiegato, troviamo il modo di rintracciare una mia vecchia amica netrunner, ma coi contro cazzi, non le mezzeseghe a cui sei abituata tu, e penserà lei a tutto. Liberare te di me così il tuo povero cervellino non finirà per friggere completamente, e aiuterà me a liberarmi di te, devastando soprattutto il Mikoshi nel mentre, il che non guasta”, le sibilai all’orecchio mentre riprendevamo la moto.
“Ah mio principe dal cromo scintillante, scusami, come ho fatto a essere così cretina. Indipendentemente dal fatto che ancora non ho la più pallida idea del come navigare nel cyberspazio per rintracciarla quindi devo procurarmi le attrezzature o ti attacchi al mio cyberware, dici che in ogni caso dovrei crederti sulla parola senza fare un fiato e non dovrei assolutamente cercare ogni strada alternativa in grado di salvarmi la vita. Sei veramente un coglione”, -ok 1 a 0, ma non ti abituare troppo ragazzina-.
“Coglione comunque e manco poco, perché indipendentemente da tutto, Takemura mi ha detto una cosa importantissima. Abbiamo in zona, anche se col culo parato dalla Kang Tao, il creatore del Relic, Hellman. Dai che se vuoi ci arrivi anche tu, fai il bravo: la tua amica sarà pure un drago di netrunner, chi cazzo se ne frega, ok, ma se permetti è normale che voglio andare a dare una ripassata al creatore della merda che ho in testa.
Meglio di lui chi potrebbe sapere come aiutarmi. Poi va bene, andiamo anche dalla tua amica e facciamo quello che ti pare, ma devo provarle tutte. Cristo è il mio il cervello che sta andando a puttane, il mio corpo che sta andando a farsi fottere... Io, io devo fare di tutto, non posso fare altrimenti, ci devo provare…”, concluse prima di calarsi il casco.
E fu lì che sentii per la prima volta qualcosa, dopo tanti anni. Nitido e spaventoso come un fulmine in mezzo all’oceano, un dolore nel petto così forte da mandarmi quasi al tappeto. Ci aveva messo poco a scomparire, ma il male che aveva fatto mi aveva ridotto quasi in lacrime. E non capivo da dove provenisse, cosa me lo avesse provocata, cazzo non c’era più un cuore da infartuare, delle vene da far esplodere o dei polmoni da perforare, per cui era assurdo un simile malore e, nonostante non ce ne fosse bisogno, mentre lei accelerava dritta verso il suo appartamento, mi strinsi a lei; avevo bisogno di non sentirmi solo.
Lì, capii. Un piccolo fantasma sensoriale attivava i suoi nervi dove tenevo le mani conducendomi con i sensi tra le sue costole su per l’aorta, di fianco la pleura e dritto al cuore: era il suo cuore, quello che aveva fatto lo scherzo qualche momento prima, non il mio. Il suo. Il chip evidentemente lavorava giorno e notte per fottere il suo sistema nervoso e rendere l’ambiente adatto a me, ma lo stava facendo ad un prezzo che non avrei mai permesso venisse pagato per colpa mia, non potevo. Io…no. Dovevo accelerare i tempi.
…Scusami V, mi dispiace, sussurrai dentro di me.
“Fai come ti pare allora, che ti devo dire. Però muoviti, il tempo scorre in fretta, il tuo tempo, non so quanto ci metterà quell’affare che hai in testa a finire il lavoro e se lo finisce, si porta dietro entrambi. Hai almeno un fixer a cui rivolgerti per chiedere aiuto? Qualcuno che ti possa procurare le armi o un minimo di squadra? Se dobbiamo andare a bussare alla Kang Tao col completino da scout, prevedo cazzi amari.”, mi ritrovai a risponderle, cercando di distrarmi dalla latente preoccupazione che mi dava sapere quanto le avesse fatto male il cuore poco prima, senza che lei avesse battuto ciglio per lamentarsene.
Tu guarda se mi doveva esser tolto anche il gusto di romperle le palle.
Ma non ricevetti risposta immediatamente, preferì rispondermi solo una volta arrivati nel suo appartamento; non era una da chiacchiere inutili, e questo mi piaceva non poco di lei, almeno avremmo lavorato bene insieme.
“Wakako Okada, va bene? Mi deve un favore e parecchi soldi dopo l’ultimo lavoro che ho fatto per lei, mi ascolterà. Ora, però, se non hai altre domande, io avrei bisogno di dormire. A parte le ore in cui Vik mi ha vegliato dopo avermi ricucita, anche se non credo che un coma si possa chiamare riposo -ma amen-, non dormo da parecchio. Ho davvero bisogno di riposare.”, concluse mentre con lo sguardo offuscato e spento, cercava di spogliarsi per mettersi a letto.
Non come prima, ma il cuore aveva ricominciato a farle male, ora potevo sentirlo chiaramente. Adesso era una fitta continua, meno dolorosa, ma continua e spaventosa; e lei continuava a non lamentarsi, reggeva il colpo.
Nuda poi, non era niente male, pensai per un attimo, prima di affrettarmi ad ammettere che forse quella era la prima buona idea che aveva da quando l’avevo conosciuta, quindi se smetteva di rompere le balle e si metteva a dormire non guastava.
Evita Johnny, non è il momento.
“Ssesse, Johnny, va bene, va bene, anche io non vivo senza di te. LETTERALMENTE. Ora, se hai finito di rompere le balle, buonanotte.”, disse prima di girarsi dall’altra parte rispetto alla finestra dove mi ero appoggiato per guardare il panorama.
Dio se mi era mancato tutto questo, pensai.
La realtà, lo smog della città, l’odore di sesso nelle zone gestite dalle Mox o addirittura la puzza di sudore delle palestre clandestine dei Tyger CLaws, le urla del mercato di Kabuki, un altro essere umano attorno da sentire, con cui interagire, per davvero poi! Non il risultato di una stramaledetta stringa di codice che mi dava il permesso di “fare cose”, immaginare di toccare anche solo per un istante, ma un vero e reale essere umano, che nemmeno sembrava odiarmi.
Vero, era un mondo di merda quello, fanatico, violento, sanguinario e crudele, ma per quel mondo ero già morto una volta e lo avrei fatto ancora e ancora fosse stato necessario, l’avrei liberato da quel cancro che era l’Arasaka e tutte quelle altre maledette corporazioni. Finché anche solo una fosse rimasta in piedi, nessuno avrebbe potuto ricordare cosa volesse dire essere davvero libero; non avevo intenzione di permetterlo quando ero ancora in vita, figuriamoci ora, continuavo a ripetermi mentre poggiato accanto alla finestra, ogni tanto mi voltavo per controllare che dormisse davvero e non ci lasciasse le penne. Quello che di buono c’era in me, era morto tanti anni prima, quando ero andato in guerra in Messico, e l’unica cosa che mi rimaneva di fare era tutto il possibile per impedire che qualcuno soffrisse quello che avevo sofferto io. Oramai sembravo un vecchio brontolone che non faceva altro che rimuginare sulla vita passata, ma quello non era un ricordo perso nel tempo se 50 anni dopo le cose ancora non solo non erano cambiate, ma si poteva dire che in qualche modo fossero pure peggiorate.
Un rumore a quel punto, mi distolse dai miei pensieri.
Un singhiozzo, leggero, delicato, quasi impercettibile, ma sentendolo istintivamente mi voltai di nuovo verso V, pensando si sentisse male: in realtà, stava piangendo. Nel sonno, oltretutto. Fisicamente minuta, sotto quella coperta rannicchiata sembrava quasi stesse cercando di scomparire, ma di sicuro ancora dormiva e non avevo la più pallida idea del cosa credo stesse sognando in quel momento tanto da portarla a piangere.
Un flash della sua vita prima di arrivare a Night City come nomade, di colpo mi travolse. All’inizio mi riuscì solo di sentire le sue urla di dolore mentre qualcuno credo la stesse picchiando selvaggiamente in quella che sembrava un’officina, poi un’immagine. Lei sembrava giovane, un adolescente credo, allo specchio di un lavandino lercio, col naso credo rotto in due punti almeno, un occhio nero, il labbro spaccato e la … dio, no.
La maglia strappata all’altezza del seno lasciava in mostra la pelle e del sangue le colava tra le gambe dagli shorts strappati. Dio no no no ti prego, non questo, non posso, ti prego, non questo.
“Mai più”, le sentii sussurrare, mentre puliva il sangue che le colava dal labbro prima di prendere un serramanico nascosto tra i tubi e, digrignando i denti, credo andare a farsi giustizia.
Rimasi con lo sguardo fisso nel vuoto per non so quanto tempo, cercando di riprendermi.
Ma che vita del cazzo devi aver passato, ragazzina, pensai.
E sperando di togliermi dalle spalle il senso di colpa per qualcosa che non avevo fatto, cazzo, io non le avevo fatto niente perché cazzo dovevano addirittura tremarmi le mani maledizione, mi appoggiai accanto a lei provando ad asciugarle quelle lacrime con una carezza, che non avrebbe potuto sentire, credo, spero anzi, ma sentivo il bisogno di provare.
Ssshhh… Va tutto bene ora, sei al sicuro. Dormi tranquilla, le sussurrai piano, cercando di non svegliarla. Forse un cuore lo avevo ancora, nonostante tutto, perché vederla in quelle condizioni mi fece salire su una morsa veramente pesante a stringere a cui ammisi di non esser stato troppo abituato; però almeno a qualcosa ero servito e con qualche carezza, vedendola più tranquilla, mi riuscì di scivolare per un po’ nel buio.
 Forse meritavo anch’io un po’ di riposo, i veri guai iniziavano solo ora.”
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