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#alcolismo
imperfect-girl17 · 5 months
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Non so perché sono sempre stata attratta dagli "strani", i diversi, i fuori di testa, i problematici, gli autodistruttivi, quelli con l'attitudine punk. Lo vedo un po' come qualcosa di romantico... il pazzo che trova la pazza e solo loro due si capiscono, possono condividere le stesse emozioni e gli eccessi. È negli eccessi che ci si lega davvero in modo viscerale. La relazione diventa così una codipendenza.
Lo so che nn sarò molto popolare su quest'argomento, visto il momento storico che stiamo vivendo legato al femminicidio.
Ma io parlo d'altro... Di quelle relazioni così totalizzanti che lasciano fuori il mondo ed entrambi lo vogliono e nessuno obbliga nessuno. Sid Vicious è stato il mio primo amore. Quando ho visto Sid & Nancy di Alex Cox, con le musiche di Joe Strummer e dei Pogues, e Gary Oldman che davvero somigliava a Sid... Beh, in quel momento ho capito cosa per me fosse l'amore vero fino alla fine.
Lo so benissimo che è la storia di due tossici col cervello spappolato, ma è proprio questo che mi attrae. Le storie "normali" non fanno per me, sono TOTALLY BORING. Ho bisogno di emozioni forti, imprevisti, nessuna pianificazione, fare le cose come vengono, vivere alla giornata sapendo che l'altro è come te e siete soli in un mondo di relazioni convenzionali. Solo voi vi capite perché siete simili e disturbati.
Ho anch'io avuto il mio Sid. Era un musicista, un alcolista e a periodi cocainomane. Beveva tutti i giorni e tutto il giorno. Sono stati i tempi più belli, tristi, divertenti, preoccupanti, intensi della mi vita. La morte me l'ha portato via da ormai più di un anno, per un tumore che non derivava dalle sue dipendenze.
Vivetevi il momento e prendete le occasioni al volo perché magari un domani non ci sarà.
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ritsised · 5 months
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Sétimo dia
Primeira semana sem álcool e já sinto diferença.
Minha pele está ressecada, um enjoo que nao passa, a tremedeira chega a incomodar e atrapalhar, minha cabeça não para de doer e tudo tá começando a me irritar demais.
Me lembro que os três primeiros meses de abstinência sempre foram os piores pra mim e não sei como vai ser aqui fora.
Não me lembro de já ter conseguido ficar longe do álcool por mais que 3/5 dias sem estar internada ou presa em algum lugar.
Nunca tentei de verdade como estou tentando dessa vez. Essa é minha primeira tentativa real de ficar limpa na rua, por mim.
Vou tentar relatar semanalmente(ou quando eu lembrar) aqui pra ver se talvez, a Jullya lá da frente tenha um motivo pra continuar.
Dezembro faz um ANO que larguei o cigarro e ainda não me acostumei com isso (pq nao achava que fosse capaz de parar um dia) e não, não sinto a menor falta! Também larguei o neosoro e o café... consegui largar de mão relacionamentos e pessoas que não me faziam bem e nem valiam a pena.
Consegui fazer tudo isso e espero do fundo do meu coração poder um dia ter a certeza que o álcool faz parte dessa parte que está ficando pra trás.
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nefertitisblog · 1 year
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e adesso mi dai anche la colpa del tuo fottuto alcolismo...
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ilterzouomo · 11 months
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CAPOLAVORI
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simonvictormoody · 9 months
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Avvertenze: scritto da ubriaco, mai riletto
9 Tra alcol e alieni
L’indecisione se scrivere o meno è forte. Mi ero promesso di restare lontano dal telefono, moderna carta e penna, però i pensi continuano a richiamarsi per via dell’alcol. Prima mi chiedevo come si chiamasse il barman, poi mi sono ricordato una citazione di Shakespeare che “una rosa avrebbe lo stesso profumo anche se si chiamasse con un nome diverso”, quindi l’effimeratezza del nome. A questo ho collegato anche l’accademia di Lagado de “I viaggi di Gulliver” dove le parole risultano talmente superflue che gli scienziati portano dietro dei carretti carichi di robe da mostrare. Ricordi del liceo di 10 anni fa. Quanto siano attendibili non so, ma concettualmente li capisco. Quando il nome diventa solo una convenzione sociale, non esiste… alla fine sono solo suoni, al limite della teoria delle stringhe: una vibrazione che in qualche modo dà significato alla realtà, forse anche esistenza. Non so, questioni fuori dal mio campo di studi ma che mi affascinano. Forse un giorno saprò fregarmene di tutto e studiare tutto quello che voglio, quando la malattia e la sonnolenza se ne andranno. Spero presto. Ho sempre vissuto per il sapere e già dalle elementari volevo essere uno scienziato, nel senso più largo del termine. Come un Leonardo. Volevo sapere di tutto un po’ per non aver problemi a destreggiarmi tra i problemi, a danzare tra la conoscenza collegando tutto a tutto. Già, come se fosse una teoria del tutto ma non solo della fisica, anche della biologia, medicina, matematica, informatica, arte ecc… Se avessi tale concezione molto probabilmente sarei indistinguibile da un Dio. Del resto una specie superiore alla nostra con tale conoscenza come potremmo pensarla come aliena e non come divinità? Alla nostra visione sarebbe tutti esseri soprannaturali. Alla fine questa è la visione delle civiltà cosmiche, mi fermo perché tra il paradosso di Fermi, le simulazioni, la teoria delle civiltà non mi ricordo molto e non vorrei commettere altri errori.
Piccolo stacco derivato da conversazioni sulle ragazze di oggi. Spesso è difficile trovare qualcuna che non sia solo carne, che abbia quell’elemento della passione mentale che quando la penetri non è solo con il cazzo ma le entri in mente. L’unione tra le menti, quando l’atto sessuale si compie ti estranei, derealizzi, depersonalizzi. Entri nella sua mente. Il corpo diventa solo come un tramite con data di scadenza. Io parlo del sesso, amore, riproduzione o qualsiasi altro termine associabile a due che scopano come una sintesi tra corpi. Un mito delle metà di Platone portato all’estremo. Ho sentito di alcune droghe che annullano il tuo io, qui sto parlando di un’azione naturale ma al tempo stesso innaturale data dal fatto che noi siamo esseri con coscienza e pensiero. Va bene, basta scopate che mi sembrano precluse. Posso andare ad escort, posso gustarmi la “carne” come un lupo gusta un agnello… ma dove sta il mio vero banchetto se non nella mente? Se non distruggere l’altra persona attraverso l’orgasmo, farla perdere da se stessa, di se stessa per far sì che sia parte di me e che diventi quasi maestro di vita? Mi chiedo spesso se questi pensieri siano comprensibili siccome sono flussi di coscienza, sgrammaticati, scorretti nella consecutio temporum… è inutile… mischio sesso ed erotismo alla grammatica e alla cultura. Non riesco a separarle.
Basta pensare, ma fa parte di me. Ho provato a scindermi tra animale ed umano ed ho fallito. Forse dovrei far imparare a convivere queste due nature e come Machiavelli usare sia leone che volpe. Ci proverò, magari è la soluzione.
Alieni noi? Io mi alieno da tutto questo. Che ho da perdere? Che ho da essere impopolare nel leggere un libro mentre bevo birra e whiskey come Bukowski in un pub? Nulla! Che ho da perdere nell’essere me stesso, la versione migliore o peggiore? Nulla! Sono già il nulla e non posso rischiare niente. Ho solo da guadagnare. Quindi domani, sabato, mi porto dietro un libro di Bukowski da leggere con il suo drink preferito. Va bene comunque. Magari sarai la scusa giusta che aspettavo da tempo per parlare con qualcuna. Ci sta. Sperimentiamo come ogni artista nei secoli. Mi ricordo quando non sapevamo che cazzo fosse la prospettiva nei quadri e l’abbiamo trovata.
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estellasuff · 2 years
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valium-a · 1 year
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Entrate se ne avete bisogno!
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1qualsiasi · 1 year
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L'errore comune di una persona grassa che si mette a dieta è quello di considerare la dieta stessa come una periodo temporaneo. Una parentesi che prima o poi si concluderà e allora sarà come il "Tana libera tutti!".
Anche io l'ho pensata sempre così.. anche quando passai 3/4 anni di diete e allenamento.
Ricordo una volta in fila dal dietologo. Ero già dimagrito e ben allenato. Una signora esageratamente obesa era seduta in sala d'attesa. Mi guarda incuriosita e mi dice: "Ma lei che ci fa qui?". Ed io: "Eh ho perso tanti kg.. sono a controllo". E la signora: "ma ancora ti da quei minestroni di sole verdure?"
In questi casi non è una dieta.. è una battaglia contro una dipendenza!
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Perché ora l'alcol mi porta la malinconia e non più divertimento?
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reboot98 · 2 years
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Forse questo è l'unico modo che ho per non pensare.
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iivycc · 2 years
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ALCOL vs IPNOSI? Ipnosi DCS unica al mondo
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simonvictormoody · 3 months
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Altro anno, stessa merda
Insomma diciamocelo faccia a faccia, i buoni propositi per l'anno nuovo sono cazzate che si mantengono giusto i primi giorni. Gli unici e veri cambiamenti accadono per caso, non programmati, durante l'anno e richiedono una progressione, a piccoli gradini, verso l'obiettivo. Io non è che ne abbia avuti molti, giusto un paio che ho saputo gestire all'inizio ma poi tutto è andato in merda. Fondare i buoni propositi su un'interazione che prevede un'altra persona non è mai una buona scelta perché non è variabile che puoi controllare. Poi c'è la sfortuna, beata sfortuna, che mi perseguita e la solitudine che l'accompagna. Credevo di esserne uscito... ah le illusioni! Falsi occhiali che filtrano la realtà, forse i miei si sono rotti o ho una buona vista e non me ne servo. Perché ho ricominciato a scrivere? Ho boicottato una serata spensierata con amici, anche se di quel gruppo solo una persona posso considerare tale. Non vorrei scrivere "non importa", la mia storia è stata costellata di abbandoni, alcune volte cercati a causa della depressione, altre volte voluti per avere uno scontro. Lo scontro rende vivi. Futurista? A volte, a volte... anche se mi dispiacerebbe distruggere musei e biblioteche. Forse lo sono nell'azione dal pensiero al sesso. Il dolore come forma di percezione della vita, l'assenza di dolore è la morte dello spirito e del corpo. La sopportazione segno di forza. Il suicidio segno di libertà e di accettazione dell'inadeguatezza del periodo in cui stai vivendo. Insomma alla fine, in un modo o nell'altro ci si mantiene a galla o si affonda nell'abisso... almeno si sperimenta qualcosa. Questo è il punto cardine della vita. Sperimentare. Che poi la natura (e la società) sia l'elemento selezionatore è un altro discorso, da questi giudici non ci possiamo sottrarre: la sentenza è sempre la stessa, vivi o muori.
Che poi la morte non pensate che sia il suicidio, lo è anche la mancata possibilità di trovare una partner con cui procreare. Ma che insensibile!
Mi dispiace lettore ma la natura non guarda le emozioni, la procreazione è parte della condizione dell'essere vivente. L'etica ha ucciso l'uomo e la sua natura di animale. Diciamo che l'alcol non ha fatto molto effetto sta sera. La prossima volta sarò più fortunato e spensierato.
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divulgatoriseriali · 6 months
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L’Educatore al SERD: un ruolo cruciale nella gestione delle dipendenze
L’Educatore al SERD riveste un ruolo cruciale nel contesto della gestione delle dipendenze, fornendo un supporto prezioso e guidando gli individui lungo il percorso di guarigione. Attraverso competenze specializzate e una presenza empatica, contribuisce in modo significativo alla creazione di percorsi terapeutici personalizzati, rappresentando una figura chiave nell’affrontare le sfide connesse…
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mathelt · 6 months
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i pensieri iniziano a coincidere
quando il barista ti dice “l’alcol che bevi è l’unica cosa che ormai ti può uccidere”
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