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#autodidatta
jovialcupcakenerd · 10 months
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𝐑𝐞𝐠𝐢𝐧𝐚 𝐝𝐢 𝐂𝐮𝐨𝐫𝐢 (serie: Alice in Underland); DD-Anne
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Mossa da una grande passione per la scultura e il fashion design, Xu Yu Ting, nota come 𝐃𝐨𝐥𝐥𝐲 𝐃𝐨𝐥𝐥𝐲 𝐀𝐧𝐧𝐞 (DD-Anne), dà vita a meravigliosi modelli di bambole snodate.
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Da artista autodidatta, la dedizione di 𝐃𝐃-𝐀𝐧𝐧𝐞 ondeggia dolcemente attraverso le onnipresenti folte ciocche di capelli delle sue bambole, dallo sguardo sognante.
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𝐃𝐃-𝐀𝐧𝐧𝐞 è nata a Shanghai; dopo aver studiato bioinformatica all'università, ha compreso che tale scelta professionale non faceva per lei: così, a partire dal, 2006 è diventata un'artista di bambole, del tutto autodidatta.
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𝐃𝐃-𝐀𝐧𝐧𝐞 fa tutto il lavoro da sola, dalla scultura al fashion design; non ha una lunga biografia artistica, ma ha recentemente vinto il Pandora Platinum Art Doll Prize in Russia ed è stata la prima persona a ricevere tutti i voti dei giudici nella storia del Premio.
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La serie 𝐴𝑙𝑖𝑐𝑒 𝐼𝑛 𝑈𝑛𝑑𝑒𝑟𝑙𝑎𝑛𝑑 è stata ispirata da reali eventi sociali; la serie 𝐴 𝑆𝑜𝑛𝑔 𝑇𝑜 𝑀𝑦𝑠𝑒𝑙𝑓, prende vita da esperienze intime di 𝐃𝐃-𝐀𝐧𝐧𝐞, a partire da quando è divenuta un'artista di bambole.
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barbarasomogyiova · 2 months
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ricomincioda0 · 2 years
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Ho deciso di ricominciare a provare ad imparare il portoghese
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harshugs · 2 years
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piccolo throwback to quando mi truccavo prima del covid che ha eliminato ogni briciolo di passione che avevo e che sto cercando ti ritrovare 💔
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rullinibrutti · 2 months
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Milano e i suoi cubi piccoli.
I suoi cuori grandi.
Le fobie immense tra i polmoni marci
e mura di felicità autodidatta.
(grazie F.)
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klimt7 · 2 months
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24 febbraio 2024
Un sabato pomeriggio
speso bene
A volte ci sono storie che meritano di essere raccontate. Lo capiamo solo dopo.
Quando comprendiamo che la scintilla iniziale, quella luce da cui ci siamo fatti guidare, seguendo la nostra intuizione, era fondata.
Nel mio caso, tutto è iniziato da un articolo della stampa locale. Un articolo apparso su CesenaToday, un sito web, che si occupa di dare informazioni e portare all'attenzione di tutti, le iniziative, gli eventi e molte delle manifestazioni del territorio, tutto ciò che accade - insomma - nel Cesenate e nei Comuni della vallata del Savio.
Riporto di seguito il testo dell'articolo, che avevo letto alcuni giorni fa :
Di notizie di questo tipo, sulla stampa e in Rete, ne appaiono decine, ogni giorno, eppure, in questo caso, qualcosa deve avermi colpito ad un livello più profondo della semplice curiosità.
Sarà che anche io, durante gli anni del Liceo Classico, mi sono appassionato alla pittura da autentico autodidatta, dopo che ho conosciuto le opere di Van Gogh e di Gustav Klimt! Sarà che il disegno, fin dalle scuole Elementari, era una delle attività preferite...
E così dai disegni a matita e coi pastelli, ero passato ai primi lavori a tempera (colori acrilici) e poi ai primi quadri su legno e alle prime tele ad olio.
Sarà che il mondo dell'Arte, mi ha sempre attratto e incuriosito...
Sarà che dopo l'aggressione russa all'Ucraina del 24 febbraio 2022, ho sempre fatto il tifo per il popolo ucraino e ho partecipato a diverse iniziative di volontariato, per inviare aiuti e soldi, agli ospedali di Leopoli e Kyiv, sia per dare supporto ai bambini e ragazzi universitari e alle madri ucraine fuggite dal proprio paese e arrivate in italia, nei primi mesi di questa assurda guerra, scatenata dal sanguinario dittatore di Vladimir Putin...
Sarà anche che io sono sempre stato affascinato della storia di chi è costretto ad abbandonare la propria Patria a causa di una guerra e a reinventarsi una vita.
Saranno stati tutti questi motivi assieme, ma qualcosa mi ha spinto a voler visitare la Mostra di questa artista ucraina, che grazie all'aiuto concreto del Comune di Mercato Saraceno è riuscita a coronare uno dei suoi sogni e presentare al pubblico parte dei suoi lavori.
Oggi alle 16, quindi, sono andato a Mercato Saraceno, a questo piccolo-grande evento : l'inaugurazione della Mostra di pittura di Kira Kharchenko.
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E così, in un pomeriggio piovoso di metà febbraio, mi son trovato ad essere investito dall'energia dei quadri di questa ragazza che giunta in Italia, per colpa della guerra, ha intrapreso un percorso scolastico nel nostro paese, iscrivendosi al Liceo Artistico di Forlì.
Conversando con Kira, è diventato chiaro come il suo soggiorno in Italia sia stata anche una svolta della sua vita. Nel giro di appena due anni, ha infatti imparato ad esprimersi nella nostra lingua e ha cominciato un percorso artistico importante, adottando la tecnica dei colori ad olio.
Ma la cosa, ancora più importante è che Kira in questi anni è riuscita a portare avanti un progetto personale di grande valore:imparare ad esprimere grazie alla Pittura e al disegno il proprio mondo interiore fatto di idee e sentimenti.
Cosi come ha scoperto l'importanza della Filosofia come strumento per leggere il mondo e comunicare le idee che ci guidano nella vita.
Ciò che infatti colpisce di questa ragazza è il fatto che una sua opera, qualsiasi sua opera, parte sempre da uno stato d'animo, una riflessione, una emozione profonda. Tutti i suoi quadri, sono un mezzo per fare arrivare un messaggio legato alle emozioni e al mondo dei propri sentimenti.
È sufficiente allora, leggere le didascalie che accompagnano le sue tele per immergersi nel mondo interiore di Kira, continuamente in bilico fra pensieri cupi e paure legate alle minacce che ha portato la guerra nel suo paese, e la sua forza di volontà che la sorregge e la porta a credere alla speranza e a un futuro migliore, più umano e orientato al valore della Libertà.
Un futuro dove ogni sentimento trova la forza di emergere per esprimere la propria umanità.
Ed ecco che visitare la sua esposizione significa leggere molte delle pagine del suo personalissimo "romanzo di formazione".
È un pò come leggere il libro che Kira crescendo e prendendosi responsabilità del tutto nuove, sta scrivendo in questi anni.
Ci sono pagine chiare, luminose, abbaglianti che tuttavia non cancellano i momenti bui e i colori più cupi che esprimono le paure e le preoccupazioni.
Ma Kira ha dalla sua parte, due energie incredibili: è guidata da due stelle polari.
La sua fede religiosa ( kira è ortodossa) e la forza del dialogo ininterotto che lei stessa, ha con la propria anima.
Un confronto fertile con se stessa, con la persona che è e con il mondo dei propri pensieri, oltre che con i pensieri eterni, quelli validi in tutte le epoche, quelli che per comodità, noi indichiamo col termine "FILOSOFIA".
Perchè Kira non è soltanto una pittrice.
È prima di tutto una filosofa, una persona riflessiva che esprime le sue convinzioni profonde, le sue visioni, il modo di percepire la realtà, attraverso il linguaggio potente che è la Pittura.
Prossimamente dedicherò uno o più Post ai suoi quadri.
Per oggi, sono felice di aver partecipato a questa Mostra, di aver conosciuto questa promettente artista ucraina e aver iniziato a comprendere il suo linguaggio pittorico.
Piu di tutto, credo che il suo mondo interiore, la potenza del linguaggio che ha scelto, la profondità del suo modo di esprimere i sentimenti con immagini potenti e insieme, piene di armonia e grazia, ne fa un talento precocissimo, dal grande potenziale .
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angelap3 · 1 month
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Oggi è il 19 Marzo ed in questo giorno, nel 1955, a Napoli nasceva il grande cantautore, compositore e musicista Pino Daniele. Musicista dalle radici formative Blues, è stato un poeta fiero delle sue origini napoletane, un'artista che ha aperto la sue composizioni ai vari linguaggi (dal Blues al Pop, dal Jazz al Rock) con grande sensibilità. Pur imparando a suonare la chitarra da autodidatta, ne diventò un talentuoso performer ed iniziò la sua attività professionale come session man in vari progetti discografici e con nomi di rilievo dell'ambiente Pop italiano, come Jenny Sorrenti (sorella del più conosciuto fratello Alan) Aurelio Fierro, Gianni Nazzaro, Bobby Solo, ecc. Nel 1976 entrò come bassista nell'importante gruppo di “Progressive Rock” e “Jazz/Rock” “Napoli Centrale”, dove avvenne il determinante contatto con il sassofonista James Senese. Il suo primo Album da solista, “Terra Mia” fu pubblicato nel 1977 e da quel momento fu subito grande successo, affermandosi come uno tra i più originali ed innovativi musicisti italiani. Riconosciuto anche a livello internazionale, tra le tante occasioni di concerto possiamo ricordare le sue performance al “Festival di Varanero” a Cuba ed al teatro “Olympia” di Parigi. Morì nel 2015 a Roma.
Bruno Pollacci
Direttore dell'Accademia d'Arte di Pisa
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ilpianistasultetto · 1 year
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Siamo stati tutti ragazzi e tutti siamo andati a scuola. La storia e' sempre stata una materia ripetitiva. Partiva sempre da lontano, dagli uomini primitivi. Poi si perdeva nei rivoli del prima e dopo Cristo. Arrivava giugno e ti ritrovavi quasi sempre alle prese con mille camice rosse e con Garibaldi che "obbedisco" al re piemontese, incontrato a Teano. Qualche anno riuscivi a sentire il mormorio del Piave o vedevi un omaccione tozzo e pelato su un trattore intento a spigolar grano per rendere opulenta l'italica patria. Mai si andava oltre. La storia contemporanea si studiava dopo, finiti gli studi, da "autodidatta", tra politica, letture e filmografie neorealiste degli anni '60-70. Chi sapeva pero' spiegare bene la storia moderna erano i milioni di persone che quel periodo lo hanno vissuto sulla propria pelle. Ecco che oggi, invece, si alza la seconda carica dello Stato, il fascista Ignazio Benito La Russa e in 5 min spiega come e' andata negli anni prima del 25-aprile-1945. Niente occupazione nazista, niente fascismo, niente tirannia, niente sanguinari nazionalisti. L'italia era un Paese triste, povero, analfabeta e senza cultura, cosi Mussolini invito' l'amico Hitler a mandare in Italia le sue migliori bande musicali per allietare il popolo. Roma fu la piu' fortunata. Tutti i giorni era traversata da un battaglione di musici tirolesi che allietava bimbi, donne e anziani con la loro migliore canzone, Hupf mein Maden..
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C'era divertimento, allegria, euforia al passaggio di chi era venuto nel nostro Paese per regalare divertimento e cultura. Fin quando non arrivo' un gruppo di facinorosi assassini partigiani comunisti e.. buuummm..fecero un attentato contro quei poveri suonatori innocenti prossimi alla pensione. @ilpianistasultetto
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fiammarock · 2 months
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Il 5 marzo 1943 nasceva Lucio Battisti...
Musicista autodidatta, polistrumentista, abile in numerosi generi musicali, fu apprezzato chitarrista ritmico nonché talentuoso arrangiatore.
Dotato di una notevole forza interpretativa e di una voce caratteristica che lo espose a diverse critiche, a volte anche impietose.
A contribuire e determinare il suo successo la capacità di trasmettere emozioni. 
Battisti sostenne il primato dell'emozione sulla tecnica vocale.
Dotato di voce acuta non impostata, dal timbro chiaro tendente al falsetto, e di una tecnica Cosciente dei propri limiti di cantante, si riteneva soprattutto interprete e autore e tuttavia difendeva la peculiarità del suo stile, ponendo l'accento sull'emozione trasmessa per mezzo del canto.
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"tu chiamale se vuoi... emozioni..." 🎶
Semplicemente indimenticabile 👏
♥️🎶🔥
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susieporta · 10 months
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"Quando avevo 11 anni, tutto è nato perché ho scoperto in casa un libretto di greco di mio padre. Lui mi disse: 'Lascia stare, è una cosa difficilissima'.
Io invece lo tenni, e di notte, sotto le coperte tentavo di capire. Ho imparato così, da autodidatta. Al compleanno dei 12 anni ho chiesto a mio padre come regalo un vocabolario di greco. Per anni ho letto e tradotto da solo. Non volevo apparire secchione, così anche se finivo prima le versioni, consegnavo con gli altri. Nessuno poteva sapere che traducevo senza vocabolario, e io non lo dicevo. La mia è tutta una vita a passare compiti. Tuttavia lo studio del classico era un gioiello mio, ne ero geloso.
Non riuscivo a confrontarmi con i miei compagni. Vedevo il mondo a modo mio, e lo scrivevo. Ho scritto una quantità enorme di commenti su quello che leggevo e mi si apriva la conoscenza del mondo"
Roberto Vecchioni compie 80 anni, tanti auguri ❤
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fashionbooksmilano · 2 months
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Jiřì Kolàř
a cura di Gerwald Sonnberger e Egon Schiele Centrum Český Krumlov
Galleria Nazionale Arte Antica Palazzo Barberini, Roma 1998, 150 pagine, 21x29,5cm
euro 80,00
email if you want to buy [email protected]
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Jiří Kolář è stato dagli anni Quaranta uno dei protagonisti della poesia visiva, ma la sua arte è legata in particolare alle infinite possibilità del collage, al superamento della bidimensionalità come valore tradizionale della pittura. Geniale autodidatta, il suo discorso figurativo ha preso spunto dai principi da lui scoperti in poesia, tradotti in modo molto originale nei suoi collages. Kolář ne fece una vera e propria scienza, elencando metodologicamente le 108 diverse tecniche di collage utilizzate e inventate nel suo Dizionario dei Metodi. Il suo mezzo di comunicazione creativa era il collage, la sostanza della sua arte la carta stampata.
03/03/24
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anocturnalanimal · 1 year
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Bella e dannata, sexy e infantile, sposata e sciupamaschi, indifesa ed esibizionista, plurisuicida con un incrollabile senso dell’umorismo, fragile ma carismatica, autodidatta e atea, signora drogata di torazin e alcolizzata.
Love Poems (Le Lettere, 1996), Rosaria Lo Russo descrive Anne Sexton
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abatelunare · 10 months
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Libri che vanno letti 46
La Storia tascabile della letteratura italiana di Giuseppe Prezzolini - per lo meno nell'edizione in mio possesso - è un librino ino ino scritto con garbata ironia.
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Prezzolini è uno di quegli autori che bisognerebbe assolutamente ripescare dall'oblio in cui è stato imperdonabilmente scagliato. Ma la parte fondamentale del librino ino ino non è la storia della della letteratura in sé. A contare davvero è quella che potremmo considerare l'introduzione: Consigli di un autodidatta agli studenti, agli ignari, ai semplici, ai sinceri verso se stessi (se ce ne sono e hanno il coraggio di manifestarlo). Si tratta di 14 consigli riguardanti sostanzialmente la lettura. Perché leggere - l'ho già detto e mi sento di ribadirlo - è fondamentale, soprattutto se si intende scrivere. Prezzolini lo sapeva meglio di me. E di tutti quanti voi. Per cui, approfittatene. Dove c'è materia grigia c'è anche da imparare.
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raccontiniper18 · 5 months
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Curiosità
In questi giorni stiamo parlando con alcuni di voi, anche se pochi, ma parliamo del più e del meno sempre in ambito sex.
E' strano che ormai le ragazze sono più emancipate dei ragazzi. Le ragazze da autodidatta fanno tutte invece tutti i ragazzi, TUTTI, non hanno mai sperimentato il loro didietro,ma nemmeno un dito, spero sia un vostro limite nel parlarne ma che lo abbiate fatto. La domanda è ma davvero secondo voi solo alle ragazze piace li? Il sederino è a tutti uguale anzi ai boy c'è la prostata che è ancora meglio siete voi i più ''predisposti'' come dite voi. Mah a me fa stranissimo sta cosa lo uscite ogni 2 x 3 sempre col coso duro ma nessuno che sperimenta il didietro. Apritemi gli occhi davvero, rivolto anche alle ragazze se ne parlano con i loro fidanzati o loro ex giusto per curiosità .
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chez-mimich · 4 months
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ARGOMENTI TABÙ
Ho scritto ieri un post su bambini e libri che ha suscitato qualche diversità di opinione in chi l’ha letto (e questo va bene), ma anche qualche malumore (e questo va bene lo stesso e rientra nella categoria del “chi se ne frega”). C’è una regola non scritta ma ferrea dei social che dice di non scrivere mai di certi argomenti. La lista degli argomenti è varia e mutevole, ma certamente contiene come “invariabile fissa” l’argomento BAMBINI. Solitamente mi dedico a ciò che conosco meglio e amo di più dei bambini per evitare di toccare le sensibilità dell’altra categoria intoccabile nei social ma anche nella società italiana LA MAMMA (col corollario di complemento LA NONNA, LA ZIA e infine LA MAESTRA). Io sono un po’ un selvaggio del pensiero, un autodidatta della sociologia, un anarchico nelle opinioni, però prima di scrivere qualcosa sui social e altrove, solitamente, mi documento, ma certamente attingo anche ad esperienze personali. Nel 2022 sono stati venduti 23,2 milioni di libri per bambini e quindi un dato confortante (anche se in calo rispetto all’anno precedente). Però secondo i dati degli editori solo il 49,70 nella fascia di età 6/10 anni ha letto almeno un libro in un anno (scolastici esclusi). Drammaticamente poco, anche se il mercato cresce (e cresce anche perché vende a scuole e biblioteche). Poi c’è, come già detto l’esperienza empirica che può valere quel che vale, ma spesso corrisponde alla realtà: se a Natale regali un libro a un bambino, il regalo è considerato certamente (a partire da certi genitori, sottolineo certi), un regalo di seconda importanza. La mamma, il papà, la nonna, come regalo principale al bambino non regalano un libro. Il libro lo può regalare la zia ex insegnante un po’ rincoglionita, il vicino di casa per salvarlo dalla barbarie di certi genitori o magari l’amico gay. Il vero regalo al bambino sono gli sci, il tablet, sua maestà il telefonino, la PlayStation. Il libro viene molto dopo, di solito si dimentica sotto l’albero e l’infante lo scarta solo quando mammina dice: “topoletto guarda cosa ti ha portato la zia”…
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Da: SGUARDI SULL’ARTE LIBRO TERZO - di Gianpiero Menniti 
ALFABETO PITTORICO
Amato da tutti gli esponenti delle "avanguardie" artistiche del primo '900, Henry Rousseau detto il "Doganiere", è stato un pittore insolito, davvero unico, impossibile da classificare nella scia di un movimento o di una corrente estetica. Naif, si afferma.  Ma è una facile etichetta. L'apparente intenzione realistica delle sue tele, sfocia in rappresentazioni dalle forme insistite, marcate, esaltate fino a un estremo che le svela nella loro essenza: un codice fatto di immagini. Ma un codice per comunicare cosa? Nulla. Se non l'esistenza di una grammatica senza sintassi, composta dal gioco delle parole, come sui primi quaderni di scuola, quelli che accolgono gli esordi del linguaggio scritto, i suoni trasformati nei segni dell'alfabeto.  Così, per il "Doganiere Rousseau", autodidatta della pittura, le espressioni della mente sorgono a nuova vita, nelle forme che di quell'origine posseggono i tratti onirici, atemporali, simbolici, algidi. Come nel sogno, l'irreale non è perturbante: è solo il fastello di tracce in un messaggio non ancora decifrato. Il codice, appunto: mostra se stesso. Come le prime lettere, come le prime parole. Segni elementari che fondano le combinazioni infinite ammirate dal nostro Galileo: 
«Ma sopra tutte le invenzioni stupende, qual eminenza fu quella di colui che s'immaginò di trovar modo di comunicare i suoi più reconditi pensieri a qualsivoglia altra persona, benché distante per lunghissimo intervallo di luogo e di tempo? parlare con quelli che son nell'Indie, parlare a quelli che non sono ancora nati né saranno se non di qua a mille e dieci mila anni? e con qual facilità? con i vari accozzamenti di venti caratteruzzi sopra una carta».
Per questa ragione, i grandi artisti del suo tempo lo considerarono oracolo di quel futuro che egli, a cavallo tra due secoli e sospeso nella favola dei suoi dipinti, poteva solo intuire.
- Henri Julien Félix Rousseau (1844-1910): "Il sogno", 1910, MoMA, New York
- In copertina: Maria Casalanguida, "Bottiglie e cubetto", 1975, collezione privata
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