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#autoproduzioni
marcogiovenale · 2 months
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oggi, domenica 18, h. 18: dialogo sugli spazi indipendenti @ 'nuovi pendodeliri', podcast di antonio pavolini
Antonio Pavolini, Fabio Benincasa e il sottoscritto si troveranno in audiodialogo circolare, online, sul canale telegram nuovi pendodeliri, di Antonio Pavolini, OGGI, domenica 18 febbraio, alle ore 18, per parlare di microstrutture culturali, spazi indipendenti, uso etico di internet, e quindi – in fondo – di zone temporaneamente autonome. (Anche non temporaneamente, magari. Anche perennemente).…
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bananartista · 8 months
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Uovacon seconda edizione
Domenica 3 Settembre io, (b)ananartista Sbuffuff, espongo cosead Arosio, via volta 38 per Uovacon @mondodelleuovaNon sono solo ma in bella compagnia:Come da tradizione (da ora), la prima domenica di settembre, il 3, torna uovacon con la seconda edizione.Mercatino DIY, esposizioni artistiche, ogni tipo di autoproduzione solo per voi nel cortile di MDV.Fumetti, foto, musica, zines, tutto quello che…
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ortaggiblog · 9 months
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pomodorini
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Ortaggiblog.tumblr.com
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designmiss · 8 years
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Failures, una mostra sul fallimento nell’arte e nel design https://www.design-miss.com/failures-mostra-sul-fallimento-nellarte-nel-design/ Failures, la #mostra dedicata ai pezzi unici, mai andati in produzione…
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spinebookstore · 1 year
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La poetica di un maestro del genere come l'instancabile Franco Matticchio è sempre deliziosamente riconoscibile, come quella dei bambini nascosti racchiusa in questa nuova chicca pubblicata da Vànvere Edizioni @vanvere_edizioni, con grafica curata da Guido Scarabottolo @guido.scarabottolo. "Bambini nascosti" è un bellissimo librino (ma c'è anche una mostra) per giocare a nascondino scoprendo in ogni pagina i bambini di #FrancoMatticchio. Nascosti tra i rami degli alberi, dietro le porte, sotto i cuscini, negli armadi e altrove. Tanti bambini dai nomi evocativi che si celano con imprevedibili travestimenti o in improbabili luoghi. Per un sicuro divertimento!" Lo trovi in sede ❤️ #spinebookstore #francomatticchio #vànvereedizioni #bambininascosti #spinebookstore #Spine #Bari #associazioneculturale #Puglia #Italia #libri #fumetti #autoproduzioni #smallpress #albiillustrati #microproduzioni #editoria #edizioni #italiane #estere  #stampe #graphicnovel #illustrazione #arte #poster (presso SPINE Bookstore) https://www.instagram.com/p/CqBDqTOKOL_/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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nicocastellini · 1 year
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Arrivo Infesta
Sabato 17 dicembre 2022 daremo un ricevimento per promuovere le nostre attività culturali e artistiche. In particolar modo avremo performer che declameranno testi presi dai nostri ultimi materiale pubblicati, che hanno visto esprimersi più di 25 membri di Arrivo. Un lavoro collettivo offerto come risposta all’individualismo vuoto e autoreferenziale che ci circonda. Pubblicheremo presto il…
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madhouse2000 · 1 year
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linksvorne · 1 year
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25. SPIRITO DI LUPO. 2022-05-20 @ Einbaumöbel (w/ Ganetta & Parasite Dreams)
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nando161mando · 4 months
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BOLOGNA: FREE ALL ANTIFAS! MERCATINO AUTOGESTITO DEL RIUSO E DELLE AUTOPRODUZIONI
Diffondiamo:
Giovedì 4 gennaio 2024 SENZA CHIEDERE PERMESSO al Mercatino autogestito del riuso e della autoproduzioni in Bolognina:
Dalle 17 allestimento del mercatino, vi aspettiamo con le vostre creazioni e i vostri banchetti!
Dalle 18:30 FREE ALL ANTIFAS: Presentazione del corteo nazionale antifascista a Milano del 13 gennaio + aggiornamenti sulla repressione delle antifasciste e degli antifascisti coinvolti nei fatti di Budapest
Dalle 19:30 Marina Girardi presenta il LUNARIO DELLE TANE 2024, intonando canzoni lunatiche uscite dal bosco.
Alle 20:30 SFILATA delle befane ANTIFA degenere.
A seguire musica con Dj Abdi!
Inauguriamo il nuovo anno insieme all’insegna dell’antifascismo
Più info qui: https://mercatinoautogestito.noblogs.org/post/2023/12/27/terzo-appuntamento-della-rassegna-senza-chiedere-permesso/
BOLOGNA: FREE ALL ANTIFAS! SELF-MANAGED MARKET FOR REUSE AND SELF-PRODUCTION
We spread :
Thursday 4 January 2024 WITHOUT ASKING PERMISSION at the self-managed reuse and self-production market in Bolognina:
From 5pm the market will be set up, we are waiting for you with your creations and your stalls!
From 6.30pm FREE ALL ANTIFAS: Presentation of the national anti-fascist procession in Milan on 13 January + updates on the repression of anti-fascists involved in the events in Budapest
From 7.30pm Marina Girardi presents the LUNARIO DELLE TANE 2024, singing moody songs coming out of the woods.
At 8.30pmPARADE of degenerate ANTIFA befanas.
Followed by music with DJ Abdi!
Let's inaugurate the new year together under the banner of anti-fascism
More info here: https://mercatinoautogestito.noblogs.org/post/2023/12/27/terzo-associazione-della-rassegna-senza-chiedere-permetto/
@antifainternational @kropotkindersurprise @anarchistmemecollective @radicalgraff @left-reminders
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goodbearblind · 2 years
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"Come ogni anno, il 9 agosto arriva inesorabile ad aggiungere un anno alla mia vita.
Vita che ormai da un bel pò è dedicata al portare avanti questa cosa meravigliosa che è Agripunk.
Così come ogni anno, vi chiedo se vi va di farmi un regalo speciale ossia il sostegno a questo piccolo pezzo di mondo liberato.
Se raggiungeremo l'obiettivo, i soldini saranno così usati:
2000 euro un mese di affitto,
2000 euro per pagare parte del conto delle verdure per le maialozze,
2000 euro per pagare un pò di carichi di fieno.
Vi ringrazio in anticipo sperando nella vostra solidarietà!
Ho incluso le informazioni su Agripunk Onlus di seguito.
Siamo un gruppo nato con lo scopo di far chiudere un allevamento intensivo di tacchini.
Dopo esserci riusciti, ci siamo mobilitati per impedirne la riapertura.
Per trasformare le abitazioni, i capannoni e i 26 ettari di bosco e prati in rifugio per animali umani e non, senza distinzione alcuna.
Nasce così Agripunk, un rifugio sociale per animali di qualunque specie.
Nato per convertire un allevamento intensivo da luogo di sofferenza e morte a luogo di libertà, che ha bisogno del supporto di tutt* per resistere.
Agripunk onlus è l’associazione per la tutela di natura ed ambiente che autogestisce il rifugio, le iniziative di autofinanziamento e le varie attività.
Come potete aiutarci?
- Donando tramite bonifico nel conto Banca Etica intestato ad Agripunk onlus Iban IT11P0501802800000012165098 per sostenere il mantenimento delle belve e dello spazio, causale “erogazione liberale”
- Adottando un pezzo di terra liberato con una donazione ricorrente nel conto affitti sempre intestato ad Agripunk onlus iban IT32W0359901899050188529829 casuale “contributo affitto a riscatto”
- Contribuendo al riscatto dell’ex allevamento partecipando al crowdfunding https://www.gofundme.com/f/supportagripunk
- Aderendo al gruppo https://teaming.net/agripunk con solo un euro al mese
- Donando tramite https://paypal.me/agripunkonlus
- Organizzando una raccolta fondi tramite Facebook scegliendo Agripunk onlus come associazione certificata beneficiaria oppure donando con il tasto "Fai una donazione" sulla nostra pagina
- Scegliendo Agripunk come destinataria del vostro 5x1000 mettendo nello spazio apposito il nostro codice fiscale 90032580517
- Partecipando ai nostri eventi, venendo ai nostri banchini o prendendo per posta le nostre autoproduzioni
- Condividendo il nostro blog e aiutandoci a trovare:
associazioni, collettivi o gruppi che si offrono per aiutarci a sostenere le varie spese organizzando benefit a nostro favore;
persone che con donazioni contribuiscano al mantenimento degli animali, alla costruzione della recinzione e al restauro-riconversione delle strutture;
gruppi di supporto che ci aiutino, impegnandosi mensilmente a pagare l'affitto a riscatto, a tenere chiuso questo ormai ex allevamento e che siano, insieme a noi, gli autori di una svolta senza precedenti;
fondazioni e/o finanziatori per l'acquisto del podere.
- Donandoci mobili, piatti, bicchieri, posate, coperte, cuscini, lenzuola, elettrodomestici funzionanti... insomma quello che vorreste buttare ma può essere riutilizzato, noi lo riutilizziamo
Per qualsiasi info e/o chiarimento non esitate a scriverci.
Agripunk Onlus
Associazione iscritta al Registro Regionale delle Onlus
iscrizione n°15711 del 17.04.2015
c.f. 90032580517
settore di attività 08-tutela natura ed ambiente
Località L'Isola 61/a Ambra
Bucine (Ar)
tel. 055996946
www.agripunk.it
Qui come aiutarci: https://agripunkblog.blogspot.com/2015/03/come-aiutarci.html "
(Desirèe Agripunk Manzato)
#agripunk #supportagripunk
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personal-reporter · 7 months
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Treviso Comic Book Fest 2023
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Sarà un weekend da non perdere quello previsto dal 29 settembre al 1 ottobre per celebrare i 20 anni di Treviso Comic Book Festival, il Festival internazionale di fumetto e illustrazione della città di Treviso, con i grandi nomi che hanno accompagnato la prestigiosa kermesse dall’inizio. La mostra mercato, il cuore pulsante di Treviso Comic Book Festival, lo spazio espositivo e di incontro che riunisce gli editori di fumetto, oltre 200 autori e le autoproduzioni, si riconferma in una versione rinnovata tra il museo nazionale collezione Salce, che anche quest’anno ospita le più importanti case editrici italiane, e la novità del chiostro dell’Archivio di Stato, dove trova spazio la self area InKitchen. Il ventennale di Treviso Comic Book Festival inaugura una selezione di mostre che alla riscoperta delle principali tappe della storia della kermesse, portando in scena i grandi autori e dando voce ai nuovi talenti e alle espressioni locali. Fondazione Benetton Studi e Ricerche ospita 3 delle 13 mostre della rassegna, a partire da quella dedicata ai Vent’anni di fumetti trevigiani. Altan, Luca Genovese, Karen Darboe, Marianna Pescosta, Paolo Gallina, Roberta Scomparsa, Claudio Calia, Elisa Di Virgilio e Vent’anni di Treviso Comic Book Festival, che ripercorre l’evoluzione della manifestazione creata dal compianto Massimo Bragaggia in un percorso per immagini che va dalle prime bancarelle in piazza San Parisio alla mostra mercato in sala Borsa, fino alla sua forma attuale di rassegna internazionale. Per gli ospiti illustri, Tcbf presenta sempre a palazzo Bomben la personale di Paolo Bacilieri, dedicata all’ultimo decennio di attività del maestro attraverso oltre 100 tavole dei suoi lavori più noti, fino all’ultimo inedito Basta a ciascun giorno la sua pena, titolo dell’esposizione e in uscita per Coconino Press in concomitanza con il festival. Treviso Comic Book Festival 2023 è anche palcoscenico di importanti mostre internazionali, prima fra tutte quella dedicata al fumetto contemporaneo svedese a Casa Robegan e con tre ospiti d’eccezione, Bim Eriksson, con la sua prima graphic novel tradotta in italiano, il distopico Baby Blue (Add editore); Moa Romanova con l’edizione italiana di Goblin Girl” (Add editore) ed Erik Svetoft con Spa. Da oltreoceano approda a Spazio Solido la mostra di uno dei rappresentanti del nuovo fumetto canadese, Patrick Kyle, fumettista e illustratore di Toronto, con alcuni disegni  originali creati ad hoc per il Tcbf. Treviso Comic Book Festival è anche un trampolino di lancio per gli artisti, come nel caso di Marco Quadri, presente con una personale alla Galleria del liceo Artistico. Casa Robegan diventa lo spazio dedicato ad altri disegnatori  con la mostra Trevisani nel mondo, nata per raccontare i 50 anni dell’omonima associazione, per uno spaccato di oltre 100 anni di emigrazione trevigiana, oltre alla vita e i viaggi del fondatore don Canuto Toso, recentemente scomparso. Read the full article
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marcogiovenale · 3 months
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domenica 18, h. 18, dialogo sugli spazi indipendenti @ 'nuovi pendodeliri', podcast di antonio pavolini
Antonio Pavolini, Fabio Benincasa e il sottoscritto si troveranno in audiodialogo circolare, online, sul canale telegram nuovi pendodeliri, di Antonio Pavolini, questa domenica, 18 febbraio, alle ore 18, per parlare di microstrutture culturali, spazi indipendenti, uso etico di internet, e quindi – in fondo – di zone temporaneamente autonome. (Anche non temporaneamente, magari. Anche…
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tempi-dispari · 1 year
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Non chiamiamolo più underground
E forse uno dei problemi del mancato decollo della musica indipendente nostrana è proprio questo. Lo abbiamo già detto cosa significa underground. O, almeno, cosa dovrebbe voler dire. Meglio ancora, la valenza che ha nella maggior parte del resto del mondo. Mi spiego. In molto altri paesi le band ‘emergenti’, virgolette d’obbligo, non sono considerate tali. Vengono semplicemente annoverate nel panorama musicale generale. Questo ha una conseguenza rilevante sul come questi gruppi sono percepiti, in patria e fuori. Facendo parte di un vasto mondo, se meritevoli, riescono anche a conquistare le copertine delle riviste di settore.
Sfogliando i corrispettivi italiani degli ultimi 40nni rarissimamente mi è capitato di vedere la stessa cosa. Anzi. Tra quelle pagine il panorama italiano è sempre stato considerato come ‘minore’. I gruppi sono spesso stati visti come amatoriali. Lo spazio che occupavano, sempre molto risicato, tante volte era in bianco e nero, se non su carta riciclata. Una comunicazione chiara. Oggi capita la stessa cosa. In moltissimi siti a tema le band nostrane sono messe in uno spazio a parte. Tante volte il settore in cui vengono infilate è etichettato come ‘demo’ oppure ‘autoproduzioni’.
Già questa terminologia penalizza i dischi e gli artisti considerati. Perché i prodotti italiani non sono mai all’altezza? Perché non devono essere portati sugli scudi come esempio di ottima musica? Eppure questo accade con i corrispettivi stranieri. Quelle che oggi sono band mainstream inizialmente erano underground. Come è ovvio che sia. Il punto è che anche in quel iniziale frangente della carriera sono state considerate nuove sensazioni, eccezioni. Ricordo quando uscì la primissima intervista a Slash. I Guns ‘n Roses non avevano ancora pubblicato Appetite for destruction. All’epoca girava, in Italia quasi introvabile, il loro primissimo disco. Un live di quattro pezzi che poi è stato ripreso come seconda parte del fortunatissimo Lies. Live like suicide era il titolo.
Ebbene, fin da quel momento la band fu esaltata come fautrice di un nuovo stile, una ventata di novità per il panorama. Vero, verissimo. Ma era una band emergente. Perché lo stesso trattamento non è mai stato riservato a band italiane? Eppure di gruppi meritevoli ce n’erano a bizzeffe. Per quale motivo i loro dischi sono stati considerati di minor valore, sempre derivativi? Abbiamo sempre aspettato il riscontro estero per poi poter dire che un gruppo è valido. È successo con tutti i nomi che sono riusciti ad emergere. Di contraltare le stesse band sono state etichettate, dai seguaci del movimento, come commerciali, vendute, traditrici.
Invece di utilizzare quelle porte aperte verso un mercato più ampio che potrebbe valorizzare tutta la buona musica, c’è stata una chiusura. Eppure, credo, è quello che vorrebbero molti gruppi, vedere riconosciuto il proprio lavoro. Una volta il finire sulle copertine delle riviste era importante, fondamentale. Erano il solo modo per essere ‘visti’. C’era anche il problema della distribuzione. Aveva certo più possibilità di essere conosciuto fuori confine chi poteva distribuire i dischi in altri paesi. Molti hanno tentato la via diretta, organizzare tour faticosi, dispendiosi quanto alla fine inutili, oltre oceano.
Oggi tutto questo non vale più. Oggi c’è internet, youtube, spotify, i social. Insomma, tutte le possibilità per crescere. Perché, allora, gli unici che ancora si ostinano a schiacciare la qualità della musica prodotta in Italia sono proprio quelli che la dovrebbero esaltare? In moltissime recensioni si legge di quanto il prodotto sia si buono, il gruppo bravo, però la produzione resta casereccia, approssimativa. Mi riferisco ad una band in particolare che sulle nostre pagine è stata recensita in un modo. Su altri siti in un altro. Pur riconoscendo la validità della proposta, la registrazione lascia a desiderare.
Quando non è assolutamente vero. Qual è il motivo che spinge a cercare più gli aspetti che non vanno in un disco italiano rispetto a quelle valide? Sono quasi certo che se la band in questione fosse venuta da desertolandia la recensione sarebbe stata differente. Il motivo? Non c’è. Se stiamo a ben vedere, moltissime band che noi consideriamo ‘arrivate’ non sono molto dissimili da gruppi nuovi nostrani. Stiamo parlando in ogni caso di un contesto di nicchia. La sola giustificazione è che sono straniere.
È il motivo per cui in Italia ci sono più fans di Marylin Manson che dei DeathSS. I nostri hanno iniziato a fare quello che ha combinato il reverendo molto tempo prima. Ma nel paese sbagliato. E non per una questione culturale. Semplicemente perché i pesaresi non sono mai stati considerati a modo. Sono diventati un mito un riferimento nell’underground. Solo nell’underground. Soltanto ultimamente stanno avendo riscontri maggiori. Grazie al supporto di band straniere. Invece dovrebbe essere al contrario, considerata la carriera. Eppure questo vizio non si ferma.
Una nota emittente radiofonica, di recente costituzione che porta il nome della canzone di un cantautore italiano, ha deciso di non programmare musica italiana. Scelta che non può essere messa in discussione. Almeno fino a quando si tratta di pop o trap o artisti spudoratamente commerciali. Discutibile invece quando trasmettono band al primo disco provenienti da altri paesi che nulla hanno da insegnare alle nostre. La si può contestare nel momento in cui intervistano i Maneskin. Non per la band in sé, ma perché allora non è vero che non vogliono musica italiana. Musica italiana no tranne se ha riscontri.
Mentre band straniere si anche se riscontri ancora non ne hanno. Per tutto questo forse non dovremmo più parlare di underground ma semplicemente di rock, metal, indie italiano. Autodefinirci underground, in Italia, è controproducente. Ci si autoghettizza. È un po’ come l’inserimento delle quote rosa in politica. Non hanno aiutato a portare più donne nel campo. Hanno solo evidenziato un intero genere come minoranza. Una scelta decisamente discriminante. E discriminante è l’atteggiamento di molta stampa specializzata nostrana. Per andare contro tutto questo TD fa quello che fa.
Esattamente per questo dedico le copertine a band che lo meritano. E lo meritano perché i lettori lo dicono. Non è una scelta calata dall’alto. Si tratta di una decisione condivisa. Questo è underground. Forse è il solo significato valido in Italia, di underground. Condivisione, collaborazione, unione. Ed è per questo che non ci si ferma. Anzi. Si cercano sempre nuovi modi per promuovere gli artisti del nostro mondo. Questo è il motivo per cui dico che dobbiamo aprirci. Certo, è una battaglia lunga e faticosa, ma necessaria. È un’ingiustizia, un sopruso che stampa specializzata stronchi sul nascere ottima musica.
Bisogna anche ammettere le mancanze dei gruppi. Molti comunicano in modo errato e approssimativo. Ma ne abbiamo già parlato. Che si possa uscire da questo circolo vizioso è dimostrato da molti gruppi. Uno su tutti i Signs Preyer che stanno ottenendo ottimi riscontri fuori confine. Sono riusciti a ‘battere’ la concorrenza straniera con un prodotto di qualità. Un prodotto non molto dissimile da moltissimi altri. Ergo, la strada c’è. Lastricata di battaglie, lotte a suon di comunicazione e diffusione. Tuttavia uno scontro vincibile. Basta andare tutti nella stessa direzione, credere tutti nello stesso potere del cambiamento. Quindi, underground si, ma fino ad un certo punto.
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ortaggiblog · 9 months
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tomato & susine
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gbr0 · 1 year
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Gbr - noises
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spinebookstore · 1 year
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La formazione (e lo dice la parola stessa), è un percorso fondamentale soprattutto per noi stessi operatori, e sul quale vogliamo fortemente continuare a lavorarci. Ieri sera insieme a un nostro punto di riferimento, Ilaria Tortardini #IlariaTontardini, si è concluso a @spinebookstore il ciclo di quest'anno con "Fuori Fase - Percorsi letterari del nostro tempo", nato e pensato inizialmente online durante il lockdown più tosto e finalmente vissuto dal vivo, curato insieme a una realtà secondo noi fondamentale nel panorama nazionale come @hamelinassociazioneculturale di Bologna ❤️ Tra le mura della nostra piccola libreria nell' @officina.degli.esordi, sugli scalini liberando spazio come possibile, in una situazione di intimità tra i nostri ospiti e la "classe" di studio che ha seguito tutto il percorso iniziato con Matteo Gaspari attraverso 5 titoli incentrati sul nostro tempo (antropocene, cambiamento, rinascita) fra i linguaggi letterari più disparati. Lo rifaremo. Dobbiamo rifarlo ☘️ #spinebookstore #fuorifase #percorsiletterari #hamelinassociazioneculturale #Spine #Bari #associazioneculturale #Puglia #Italia #libri #fumetti #autoproduzioni #smallpress #albiillustrati #microproduzioni #editoria #edizioni #italiane #estere  #stampe #graphicnovel #presentazioni (presso SPINE Bookstore) https://www.instagram.com/p/Cp9mruJqx_p/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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