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#cantanti italiani
sunsetshunter · 2 months
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“Ti vorrei, ti vorrei
come sempre ti vorrei
notte farà, mi penserai
ma tu che ne sai dei sogni...
Sei il mio volo a metà,
sei il mio passo nel vuoto.
Sai di buono ma non di noi
stessa luna a metà...”
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animatormentata · 2 years
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Quando riesci a capire le canzoni di mostro è la fine
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il-pipistrelloh · 2 years
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Le fidanzate delle Rockstar non parlano al microfono
"Molte donne sono attratte da uomini di potere", mi dice Claudia con l'aria di una psicoanalista in libera uscita. Siamo nei bagni della scuola, lei sta fumando una sigaretta mentre io mi costringo ad annaspare nel cubicolo stretto del gabinetto. Chissà perché poi. Forse per avere un po' di compagnia, per mettermi alla prova o per sentirmi dire che non sono matta. Ho 15 anni e mi sono innamorata di uno di quei ragazzi che in ogni situazione ha sempre tutto sotto controllo, di conseguenza per me non ha mai tempo, forse neanche per se, ma questo non gliel'ho mai chiesto. Claudia è rimasta una delle poche a non aver sentito questa storia un milione di volte e il suo verdetto è il seguente: ti piace perché è un uomo di potere. Sì forse è vero. Leggermente da rivedere la definizione di 'uomo' e di 'potere' ma concettualmente vero. Sentivo che il mio posto poteva essere solo accanto a una persona in controllo, perché l'essere degna di rientrare in quel suo ordine mi elevava a cosa importante. In me stessa sarebbe stato riconosciuta quell'autorità e serietà che tanto desideravo, ma in realtà, sotto sotto, già possedevo e desiderava disperatamente di essere vista.
Crescendo mi ero quasi scordata questa storia degli uomini di potere, passando a desiderare ragazzi più idealisti o borghesi wannabe e qualche volta - se mi sentivo particolarmente spericolata - addirittura qualcuno che mi ricambiava. Finchè una sera di recente non ho incontrato lui: La Star. Proprio quello che or ora occupa le fantasie di tutte, le mie incluse. Ammetto che era da un po' che ce l'avevo di nuovo su con le star. Brillanti, sorridenti, artisti alla comoda portata di un click, l'impegno emotivo che ci metti è pari a quello che ricevi indietro e comunque se non ti ricambiano ha perfettamente senso, non vi siete mai visti! Così quando ti ho incontrato ruotava tutto intorno a te, a te, e a me, che venivo vista da te, concretamente, nel mondo reale, per la prima volta. A metà tra il sogno realizzato e un'intrusione nelle mie fantasie. Uno scontro fortuito, un sorriso imbarazzato e quattro parole scambiate con il coraggio di un'ubriaca.
Poi ho visto lei. Ed è stato solo un attimo. Una scia di maniche di pelle nera troppo lunga per essere una sola e i capelli mossi al termine. Eccola, quella che tutte vorrebbero essere lei. Ma cos'è lei? C'è questa domanda che mi sveglia, mi destabilizza. Lei è la donna dell'uomo di potere, cioè secondo tutti i pronostici quella che vorrei essere io. Solo che dopo aver visto questa scena non ne potrei essere meno certa. Un braccio senza volto e senza nome tirato in mezzo alla folla. È questo che si ottiene da questo genere di relazione?
Tea Hacic, scrittrice, regina della notte e punkabbestia di professione, parla nel suo podcast del fenomeno delle groupies anni '60/'70: donne che volevano la fama e che non essendo autorizzate ad ottenerla si limitavano a starle vicino per adorarla. Se non puoi essere tu la rockstar puoi almeno provare a conquistarne una, o se ti senti particolarmente in gamba, anche due o tre. Così la loro aura scintillante ti avvolgerà, ne mangerai una fetta e con un pizzico di fortuna sarai un'icona accanto a una vera Star.
Ma non comunque la Star.
La ragazza della star non è tutto questo - penso - tutte vorremmo essere lei ma a lei non interessa essere noi. E a me, vi giuro, non basterebbe essere lei. Uso il termine 'bastare', perchè quello che c'è fra quei due non è una qualche forma di arrivismo, è semplicemente amore. Amore, fiducia incondizionata, quella cosa che essere un braccio trascinato da una mano ti basta e non chiedi altro, perché quel contatto ti sta dando da mangiare. Come me, a 5 anni, afferrata per il braccio durante un gioco al villaggio turistico, che mi faccio trascinare da mia madre senza neanche pensare a camminare. Mi stava slogando il polso. Non era quello che importava.
Essere felici per amore è facile, quanto ammettere di desiderarlo. Ma se ti rendi conto che non è quello che vuoi, allora lì si che sono guai. Ero presa dalla chiara convinzione che stare vicino a un uomo importante significasse in qualche modo avere il permesso di crearlo e ricevere lo stesso in cambio. Dai la fama, prendi la fama, alimenta il potere, ricevi il potere. Mi sembra di capire che non è questo l'amore, però è questo che voglio.
Dopo l'incontro con la fidanzata e la sua rockstar ho pensato spesso alle parole di Claudia, alle donne che scelgono i loro prodotti di bellezza dagli scaffali. "Molte donne sono attratte dagli uomini di potere". Molte donne sono attratte dal potere.
il-pipistrelloh
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doodlerdoodle · 2 years
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Samuele Bersani
Auditorium Parco della Musica, Roma
8 maggio 2022
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giorgiaink · 2 months
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Watercolor portrait / ritratto ad acquerelli di Tiziano Ferro 🖌✨️
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ipensieristonati · 2 years
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youtube
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moon-whispers22 · 10 months
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I once believed love would be
Burning red
But it's golden
Like daylight, like daylight. ☀️
-Daylight, Taylor Swift
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arte-mide · 1 year
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COLLEZIONE AUTOGRAFI - Johnny Dorelli
Era il 1958 - Johnny Dorelli con Domenico Modugno, vince il Festival di San Remo con la canzone "Nel blu dipinto di Blu" Dal nostro archivio cartaceo per consultazioni e ricerche
Era il 1958 – Johnny Dorelli con Domenico Modugno, vince il Festival di San Remo con la canzone “Nel blu dipinto di Blu” Dal nostro archivio cartaceo per consultazioni e ricerche
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buscandoelparaiso · 3 months
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a prescindere dalle polemiche, pensavo che fino ad un paio di anni fa si guardava alle performance live dei cantanti americani e inglesi come qualcosa di inarrivabile per il resto del panorama musicale, specialmente italiano, invece oggi la nuova wave di giovani artisti italiani (da elodie a mengoni a mahmood a ghali e tantissimi altri) sta mostrando un salto di qualitá incredibile sia a livello di visuals che di produzione, marketing e arrangiamenti live. per esempio ieri sera la performance di big mama gaia sissi e la niña ha mangiato il riso in testa a tantissime performance pietose che ho visto negli ultimi anni ai grammys o ai VMAs da parte di artisti americani col triplo dei soldi e della fama e tutto questo mi rende molto orgogliosa spero si vada solo a migliorare
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pizzettauniversale · 3 months
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Prossimo Sanremo se diretto da Pino Insegno:
In gara solo uomini etero bianchi
Le donne ammesse alla gara solo se sposate con almeno 5 figli per risollevare la natalità del popolo italico, soprattutto cristiane
Gli outfit assolutamente in total black
Le canzoni devono avere nel testo almeno una delle seguenti parole: pro vita, Italia, patria, famiglia, religione, treni in orario
Esclusi automaticamente i cantanti italiani il cui albero genealogico non è in toto italiano per almeno tre generazioni
Divieto assoluto di parlare di diritti, immigrazione, guerre (le guerre solo quelle approvate e giuste secondo il comitato)
Alle donne niente fiori, ma libri sulla maternità
Agli uomini niente fiori, non scherziamo, ma giuramento di fedeltà all'italica penisola
Il regolamento subirà delle aggiunte mano a mano
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nitroglycerin-a · 5 months
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Quando vedo persone postare canzoni di cantanti italiani che conosco personalmente esalo una sorta di rantolo grottesco tipo AAaaæuuuUÜeErrrrggghH
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sabinesybill · 7 months
Note
non penso di aver mai riso così tanto come a leggere "suo figlio non farà come il Trota" 😭😭😭
Ti prego continua con questo AU perchè tutto quello che dici è oro puro
Ahahahahah glad to hear it, questi sono i riferimenti culturali che ci piacciono. Ironicamente non ho più sentito parlare tanto di lui, Trota che fine hai fatto? Come sta andando con la laurea comprata con i punti del conad?
Sicuro continuerò!! Un'idea che avevo da tempo era che cantanti italiani ascoltano e mi sono soffermata sui Green kids però magari questa cosa la estenderò ai Blacks ✨
Allora:
Aemond ascolta de André dall'età di tredici anni e ne ha fatto la sua personalità, anche quando lo prendevano in giro o bullizzavano per questa cosa, lui si faceva grande e dava importanza dicendo "eh sì ma io so anche le canzoni in ligure". Per un periodo sapeva più il dialetto ligure che napoletano, cue altre prese in giro.
A 17 anni si è innamorato de "Il bombarolo" e ha passato una forte fase anarchica. "Valzer per un amore" lo fa diventare nostalgico per un tempo e una relazione mai passata, e anche "Canzone dell'amore perduto". "Inverno" lo fa piangere a singhiozzo così come "Preghiera in Gennaio".
Ha dedicato non ironicamente "Carlo Martello ritorna dalla guerra" ad Aegon (questo perché io costantemente penso a quali canzoni di de André associare ai personaggi e questa è la canzone di Aegon, nessuno può cambiare la mia mente).
La cosa più vicina alla religione che contempla è l'album la Buona Novella, Alicent è contenta così. A win is a win.
Helaena ovviamente è fan di Franco Battiato, suo padre spirituale e penso che lei avrebbe amato conversare con lui perché sarebbe stato uno dei pochi sulla sua lunghezza d'onda. I mean, secondo me sarebbe stato bellissimo parlare con una persona del genere su concetti come anima, universo e tutto il resto.
Helaena ha stampato un santino con la faccia di Battiato e l'ha nascosto in camera di Alicent, lei ancora non l'ha trovato. Urlerà molto quando succederà. Conosce le canzoni back to back, ritornelli inclusi e conosce tutte le reference che sembrano buttate a caso (monaci vestiti da bonzi alla corte degli imperatori a quanto pare è basato su fatti storici, io stupita dalla sua cultura!!)
E anche le cose che non hanno apparentemente spiegazione? Helaena annuisce e ha capito. Lei sa, basta.
Canzone preferita di de André: "Un matto". Non la ascolta spesso però perché la deprime. Ovviamente dopo tutto quel tempo a Bolo, Dalla è d'obbligo e sa di casa. Ama le luminarie con le sue canzoni ♥️
Aegon è un grandissimo eclettico, come anche i fratelli ma lui all'ennesima potenza. Ama Liberato ofc, dedica le canzoni alla povera sfortunata di turno. Però ai concerti la parte preferita è quando Liberato inizia "do re mi fa..." Alicent scandalizzata quando ha visto il video.
Gli piace anche Vasco e Zucchero - gli piace anche de André ma non lo ammetterà davanti ad Aemond. Ascolta anche i trapper del momento per darsi un tono con i suoi amici. Alicent scuote la testa perché non ha ascoltato musica classica di continuo durante la gravidanza per farlo uscire così.
Fannissimo dei Rolling Stones e dei Queen, grande desiderio viaggiare nel tempo e vedere Freddie Mercury dal vivo. (Lo comprendo.) E anche di Lady Gaga, ma non lo ammetterà mai ad Helaena che è stata la prima monster in casa.
Daeron,,, Daeron è complesso. Lui ha avuto un sacco di influenze dai fratelli ma è anche un grandissimo nerd e ama i Beatles, da piccolo lo ascoltava cantando in un falso inglese e saltando sul letto. Fa un'ottima imitazione di Massimo Ranieri. Ovviamente ascolta i Måneskin e ha modellato il suo look su di loro. Ha una crush per Mengoni. I suoi album preferiti di Taylor Swift sono Midnights e Lover.
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ballata · 7 months
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Conosciamo tutti la complessità della questione mediorientale e siamo consapevoli del fatto che, in quel contesto, «bene» e «male» non sono collocabili per intero da una parte o dall’altra. Ma fa impressione che ci sia un certo numero di Italiani, cantanti o rettori d’università —senza concedersi neanche un attimo di rispettoso silenzio al cospetto di incursioni esplicitamente indirizzate ad uccidere «ebrei» (non «israeliani», «ebrei»), abbiano ritenuto di esaltare i "legittimi attacchi palestinesi" !Nei prossimi giorni alcuna stampa girerà i riflettori sulla «terribile reazione Israeliana e non sull' aggressione Palestinese..Diranno che Netanyahu è un assassino e ci mostreranno immagini di innocenti morti a causa di bombe israeliane. Per poi invocare una pace del cui mancato ottenimento il premier israeliano sarebbe l’unico responsabile...ma tra gli obiettivi delle azioni di ieri, oltre a Israele, potrebbe esserci anche l’Arabia Saudita. Arabia Saudita che nel marzo scorso, sollecitata da una mediazione cinese, aveva firmato un accordo con l’Iran (probabile mandante degli attuali attentati) per il ristabilimento delle relazioni diplomatiche...
Un’ultima osservazione. Apparentemente non c’è alcuna connessione tra gli accadimenti ucraini e quelli israeliani. Ma è solo apparenza. Ma tra il 1938 e il 1939 l’Europa non si accorse dell’intima connessione tra fatti gravissimi in apparenza slegati uno dall’altro. E cedette, cedette, cedette finché si trovò di fronte all’inferno.
#iostoconisraele🇮🇱🇮🇹🇮🇱🇮🇹
#yonatannetanyahu #יוֹנָתָן נְתַנְיָהוּ; #yoni #sayaretmatkal #israel #israele #robertonicolettiballatibonaffini
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volumesilenzioso · 3 months
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comunque volevo solo dire che, anche se non seguo sanremo, ho ascoltato tutte le canzoni. sono un po’ di parte, questo è ovvio, ma penso che il testo della sad sia il migliore per i temi che affronta, sono tutte cose di cui non si parla mai abbastanza. ma gli italiani (non tutti eh) non sono pronti a questo discorso perché la maggior parte delle persone si sofferma più sull’aspetto e sullo stile dei cantanti che sulla canzone, ed è proprio per questo che la sad non ha neanche l’ombra di una possibilità di vincere. però per me loro sono i vincitori indiscussi, a prescindere da tutto
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colonna-durruti · 3 months
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"È cominciato ed è finito il Festival di Sanremo. Le città erano deserte; tutti gli italiani erano raccolti intorno ai loro televisori. Il Festival di Sanremo e le sue canzonette sono qualcosa che deturpa irrimediabilmente una società. Quest’anno, poi, le cose sono andate ancora peggio del solito: perché c’è stata una contestazione, seppur appena accennata, al Festival. Ciò che si contesta sono infatti i prezzi dei biglietti per ascoltare quelle povere creature che cantano quelle povere idiozie: e si protesta moralisticamente contro il privilegio di chi può pagare il prezzo di quei biglietti. Non ci si rende conto che tutti i sessanta milioni di italiani, ormai, se potessero godere di questo famoso privilegio, pagherebbero il prezzo di quel biglietto e andrebbero ad assistere in carne e ossa allo spettacolo di Sanremo. Non è questione di essere in pochi a poter pagare quelle miserabili ventimila lire ma è questione che tutti, se potessero, pagherebbero. Tutti, operai, studenti, ricchi, poveri, industriali, braccianti..I centomila disgraziati che si tappano le orecchie e si coprono gli occhi davanti a questa matta bestialità, sono abitanti di un ghetto che si guardano allibiti fra loro, senza speranza. E i più non osano neanche parlarne: perché parlarne, sinceramente, fino in fondo, fino all'indignazione, è impopolare come niente altro. E' per non rischiare questa impopolarità, che i contestatori sono in questo caso tanto discreti. Ma è un calcolo bagliato, che li rende degni degli "innocenti" cantanti integrati e del loro pubblico.".
(Da "Il caos" su "Il Tempo", n.7, 15 febbraio 1969).
Pier Paolo Pasolini
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