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#castel di casio
babbo-nabbo · 2 years
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presso Castel di Casio https://www.instagram.com/p/Cis0G2yoFC9/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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lamilanomagazine · 2 years
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Castel di Casio (BO), 53enne ossessionato da 27enne
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Castel di Casio (BO), 53enne ossessionato da 27enne. I Carabinieri hanno dato esecuzione all'ordinanza della misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa nei confronti di un 53enne di Castel di Casio (BO). Lo stesso è indagato per il reato di atti persecutori nei confronti di una 27enne. La giovane si era rivolta la prima volta ai Carabinieri nel settembre 2019, chiedendo aiuto perché perseguitata da un cliente abituale della gelateria dove lei all'epoca lavorava.  Lo stesso aveva da subito manifestato interesse verso di lei e, sebbene mai contraccambiato, aveva in poco tempo assunto un atteggiamento ossessivo, inviandole frequenti messaggi e foto tramite i suoi profili social, sino a quando la ragazza non si è trovata costretta a chiudere i suoi account.  Dopo la prima denuncia della donna, a seguito della quale il 53enne è stato rinviato a giudizio e il cui processo è tuttora in corso, l'uomo aveva temporaneamente desistito dalla sua attività molesta, fino a quando, nello scorso mese di maggio, ha ripreso a cercare la ragazza, rintracciandola inizialmente mediante il suo nuovo profilo facebook e nel luglio scorso, trovandola nel comune di Fanano (MO), in un bar dove la ragazza si trovava occasionalmente con una sua amica.  Nella circostanza, il 53enne è stato tratto in arresto in flagranza di reato e poi rimesso in libertà. Intanto, il Tribunale di Bologna, su richiesta della locale Procura della Repubblica, territorialmente competente, ha emesso l'ordinanza applicativa del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa.... Read the full article
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francescafiorini · 2 years
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SANTI sarà l'opening act di ELISA il 19/08 all'Arena della Regina di Cattolica e si aggiungono nuove date al tour
SANTI sarà l’opening act di ELISA il 19/08 all’Arena della Regina di Cattolica e si aggiungono nuove date al tour
SANTI Dopo il successo del debut EP “Estranei” pubblicato lo scorso giugno ed una serie di appuntamenti live il 19 agosto aprirà il concerto di ELISA presso l’Arena della Regina di Cattolica Annunciate nuove date: 19.08 – ARENA DELLA REGINA – Cattolica (RN) (opening Elisa) 24.08 – JRF – Castel di Casio (BO) 03.09 – HEY JOE – Bologna (special guest) 09.09 – FIERA – Sasso Marconi (BO) Dopo il…
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sophochini · 3 years
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Per chi fosse interessato, il signore sulla mia maglia si chiama Antonio Sturli. Cercate la sua storia su YouTube, mia sorella è la sua mamma e cuce a mano le magliette con la sua faccia.
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daviddol · 2 years
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"Appena oltre il Bordo" "Just beyond the Border" Castel di Casio . . . . . #bologna #italy #instagood #picoftheday #photooftheday #italia #travel #photography #igersbologna #emiliaromagna #photo #igersitalia #igers #ig_bologna #toscana #tuscany #igersitalia #igerstoscana #volgotoscana #fog #nebbia (presso Castel di Casio) https://www.instagram.com/p/CWEHN5esiMB/?utm_medium=tumblr
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Прогноз погоды для Castel di Casio, Италия Прогноз погоды: Castel di Casio, Италия
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actarusvrey · 3 years
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jackbris · 4 years
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#Faiè #Castel di casio #lagodisuviana #suvianalake #appennino #mountains #tuscany #emiliaromagna #nature #photography #igersitalia #igers #italia #italy #visititalia #visititaly #italiabella #bellaitalia #casteldicasio (presso Faie', Castel Di Casio) https://www.instagram.com/p/CELx4f5j5wy/?igshid=scpwhuo9vrde
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didibeardedteacher · 5 years
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Dal diario delle vacanze: 12/7 Il Santuario di Montovolo e il percorso in ricordo delle vittime del Salvemini. (siamo riusciti ad andare in un posto con meno persone che a Castel di Casio, ma in questo caso è stato meglio così) #traveljournal #diariodiviaggio #sketch #drawing #disegnare #salvemini #casalecchio #inksketch #travelsketch #camminare #hikinganddrawing (presso Santuario Di Montovolo) https://www.instagram.com/p/B0EZD0CIjcX/?igshid=920x8ctwwp22
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enricaleone91 · 5 years
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Concerto d’estate con l’Oro del Reno Una serata magica in località Malpasso sull’Appennino Bolognese! Venerdì 12 luglio 2019, alle ore 21.00, in località Malpasso a Castel di Casio, l’Orchestra L’Oro del Reno diretta dal M° Michela Tintoni sarà per la prima volta in concerto sull’Appennino Bolognese.
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babbo-nabbo · 3 years
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tmnotizie · 5 years
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BOLOGNA – Profumato di bosco, selvaggio, afrodisiaco, legato all’esoterismo, si cerca di notte e secondo la leggenda è nato da un incontro d’amore: un fulmine divino penetrato nelle viscere della Madre Terra. Attraverso l’olfatto, il tartufo da sempre seduce e scatena emozioni, come simbolo dell’eros e protagonista non solo della cucina ma dell’arte, della letteratura, della scienza.
Per svelare la storia e i misteri del fungo sotterraneo più amato, sabato 12 e domenica 13 ottobre torna a FICO Eataly World “L’Italia del tartufo”, rassegna organizzata con l’Associazione Nazionale Città del Tartufo. Per due giorni, nel parco del cibo più grande del mondo a Bologna si darà il via alla stagione nazionale della raccolta del tartufo bianco (tuber magnatum pico), con un ricco programma di appuntamenti su questo sontuoso ingrediente della tavola autunnale.
La seconda edizione della manifestazione porterà a FICO Eataly World i prodotti e le tradizioni di oltre 20 Comuni e località aderenti all’Associazione, dal Nord al Sud del Paese, che metteranno in mostra e venderanno i tartufi più pregiati: dall’Emilia-Romagna Bondeno, Calestano, Camugnano, Castel Di Casio, Valsamoggia, l’Unione Distretto Ceramico Valli Dolo e Dragone (Modena Ovest); dalle Marche, Acqualagna; dal Piemonte, Alba; dalla Campania Bagnoli Irpino, Ceppaloni e il Parco Del Matese;  dalla Sicilia, Castelbuono; dall’Umbria Citta’ Di Castello, Gubbio e Pietralunga; dalla Toscana Montaione, Montalcino e San Miniato; dal Molise, la Regione Molise e San Pietro Avellana. Alle 10,30 di sabato 12 ottobre i sindaci e i rappresentanti delle città del tartufo inaugureranno la kermesse.
Per conoscere e apprezzare al meglio le caratteristiche e la biodiversità dei tartufi italiani sarà possibile partecipare alle degustazioni guidate, mentre domenica nel Teatro Arena di FICO si svolgerà l’incontro gratuito sull’antico legame del tartufo con esoterismo, eros, credenze e letteratura con Giordano Berti, esperto ed autore del libro “Eros & Tartufi. Storia di un afrodisiaco. Scienza, letteratura, arte e ricette segrete”.
Venerdì 11 ottobre, dalle 17 alle 19, presso l’aula di Fondazione FICO si terrà anche l’incontro con le Associazioni del Tartufai dell’Emilia Romagna per fare il punto sulla Candidatura UNESCO “Cerca e cavatura del Tartufo in Italia. Conoscenze e pratiche tradizionali” e la diffusione dei principi della Convenzione 2003 sulla salvaguardia del patrimonio culturale.
Al centro della candidatura c’è l’insieme dei saperi accumulati nei secoli dai tartufai: dalla conoscenza dell’ambiente vocato, alle tecniche di individuazione (cerca) e all’estrazione del tartufo (cavatura) rispetto alle 9 varietà botaniche del Tartufo italiano. Un patrimonio di conoscenze sino ad oggi mantenute segrete e trasmesse di generazione in generazione in ciascuna famiglia.
L’ingresso a FICO Eataly World ed alla manifestazione è gratuito; maggiori informazioni sul programma e prenotazioni su www.eatalyworld.it
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allmadamevrath-blog · 6 years
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Sette sataniche. Satanismo e culti religiosi. Casistica internazionale: uccidere "in nome del diavolo". Selezione di casi avvenuti in Italia. Il misterioso caso "Rapalli Bossi"
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Chiesa degli appestati. Piacenza
Sette sataniche
Satanismo e culti religiosi
Casistica internazionale: uccidere "in nome del diavolo"
Selezione di casi avvenuti in Italia
Il misterioso caso "Rapalli-Bossi"
Il 5 novembre 1996, nel programma televisivo Chi l'ha visto? Si parla dell'enigmatica vicenda di Fabio Rapalli.
La mattina del 19 maggio 1996 Fabio esce dalla sua casa di Mantù Beccaria per andare al mercato di Castel San Giovanni (Piacenza). All'ora di pranzo non lo vede rientrare e si mette alla sua ricerca, scopre che Fabio è stato visto al mercato verso le 8.30. Un amico lo ha notato anche verso le 10.15 dirigersi in moto verso Castel San Giovanni. Il giovedi precedente Fabio era andato al mercato e non aveva fatto ritorno: era rientrato la sera esausto, raccontando di un viaggio fino a Genova e Parma. Il 7 settembre del '96 viene ritrovsto un cadavere mummificato in un dirupo nei pressi di Ponntremoli, in provincia di Massa Carrara, a metà strada tra Genova e Parma. Si tratta del corpo di Fabio. Il magistrato inquirente sospetta un omicidio e riapre il caso. La morte risalirebbe ai primi di luglio, ma il ragazzo indossa gli stessi vestiti che indossava il 19 maggio. La sua moto viene ritrovata il 2 novembre poco distante da dov'era il corpo. Ed è un mistero, nei giorni successivi il ritrovamento del cadavere, la zona era stata battuta senza che fosse trovata traccia della moto.
Fabio Rapalli era nato il 21 settembre 1965: alto 170 centimentri, di corporatura robusta, occhi castano scuri e capelli castano chiari, protesi fissa all'arcata dentaria superiore; aveva 31 anni e indossava una maglietta, blue jeans, un giubbotto jeans, scarpe sportive. Gli stessi indumenti sonno stati trovati addosso al cadavere rinvenuto nei boschi della Lunigiana. I resti del Rapalli furono ritrovati intorno alle 14.45 da due cacciatori che stavano portando a spasso i loro cani per i boschi della Cisa. i carabbinieri di Pontremoli ai quali, all'atto del rinvenimento del cadavere, stendono un primo verbale descrivendo minuziosamente la scena del ritrovamento.
Il corpo si trova 100 metri a valle della strada statale della Cisa, su un terreno che ha una pendenza del 70 per cento. Il cadavere si trova in posizione di decubito, sul fianco sinistro con gli arti inferiori semi-flessi. La testa, staccata dal tronco, è accanto ai piedi. Una vertebra cervicale si trova sopra la regione zigomatica destra del volto. Una seconda vertebra cervicale è per terra, a pochi cemntimentri dal capo. Il piede destro risulta staccato all'altezza della caviglia. Il cadavere indossa una maglia di cotone di colore scuro, jeans e calza scarpe di marca "Stars", numero 47. Nella cavità toracico-addominale viene ritrovata una cospicua presenza di larve di mosca carnaria. Sopra i resti, pende una corda di colore bianco, lunga circa un metro, con al termine un nodo quasi del tutto chiuso e che contiene ancora resti di materia organica. Il ramo al quale è stata legata è a circa 250 cm da terra. Più in alto rispetto al cadavere, verso la strada, a una distanza di 50 centimetri c'è una pietra di circa 70 centimetri. Sempre in alto, ma spostata verso sinistra, c'è una candela ma accesa e due accendini usa e getta. Accanto si trova anche un coltello dal profilo dentato, piantato nel terrenoo per tutta la lunghezza della lama. Sempre nei pressi del corpo, vi sono un paio di occhiali con montatura in metallo, un orologio di marca "Casio" ancora funzionante e un porta patente privo del relativo documento, ma con l'intestazione "Autoscuola stradellina". Sul corpo non vengono trovati documenti di alcun tipo.
Il "rito dell'impiccagione" si svolge all'interno della "grotta delle esecuzioni" sotto il Tempio dell'Amore Satanico, luogo cerimoniale della Confraternita dei Cavalieri della Freccia d'Oro. Il momento culminante del rito vede l'adepto, completamente nudo e libero, salutare l'assemblea secondo l'uso della Confraternita e, stendendo il braccio destro in avanti, dirigersi verso il patibolo. Seguono altre pratiche rituali spietate con la partecipazione di una donna adeguatamente informata, chiamata Dama, il rito si conclude con una sorta di matrimonio esoterico simboolico fra il Liberato iniziato dal Rito dell'Impiccagione e la Dama; non sono assenti pratiche esplicite di carattere sessuale. Riguardo al caso di Fabio Rapalli, non si potrebbe escludere tout court che il Rapalli possa essere stato in contatto con qualche gruppo seguace o emulante, le gesta e le dottrine tipiche della Confreternita dei Cavalieri della Freccia d'Oro, secondo il parere di qualche studioso, tali riti sono stati ripresi da qualche gruppetto contemporaneo; è da escludere, secondo tale ipotesi, che l'omicidio di Rapalli sia stato commesso sul luogo del ritrovamento del suo cadavere, non è improbabile che il Rapalli sia morto in un luogo "coperto" e poi sia stato sistemato nella località dove è stato rinvenuto simulando un suicidio. Gli oggetti repertati vicino alla salma, una candela vergine, due accendini usa e getta, il coltello piantato nel terreno per tutta la lunghezza della lama, non sono elementi tipici che possano far risalire o ipotizzare riti o pratiche di carattere magico. Ad infittire il mistero interviene un altro evento: il 25 novembre 1998 scompare il trentunenne Roberto Bossi, residente a Castel San Giovanni, di professione autotrasportatore. Il cadavere verrà ritrovato qualche giiorno dopo nel bosco lunigianese, dove fu rinvenuto il cadavere di Fabio Rapalli: la causa del decesso fu attribuita ad ingestione di soda caustica a scopo suicida. A complicare la vicenda il ritrovamento, il 3 settembre 1999, del Rapalli e del Bossi, di ossa umane.
Fabio Rapalli e Roberto Bossi si conoscevano, circostanza ignorata dai loro stessi familiari, e frequentavano un gruppo dedito al satanismo. A capo di questo gruppo risulterebbero persone di  un certo livello culturale, che riuscirebbero a incutere rispetto e paura agli altri seguaci. Fabio Rapalli avrebbe cominciato a frequentare la setta di cui già faceva parte a tutti gli effetti Roberto Bossi, ma per diventare un vero adepto avrebbe dovuto superare una prova. Non è ciaro se Bossi abbia assistito o meno alla morte di Rapalli. I genitori hanno raccontato di uno strano comportamento nei giorni precedenti il suicidio, come un esauroìimento nervoso, e una frequenza ossessiva della chiesa, come se provasse un forte rimorso. Le indagini hanno condotto alla scoperta di una chiesa sconsacrata risalente al 1500, dove verrebbero praticati riti satanici. La chiesa di "Camposanto Vecchio", conosciuta come "chiesa degli appestati", si tratta di una località isolata nei pressi di Piacenza. All'interno sono stati trovati numerosi oggetti scritte e tracce dei riti. Un locale murato, contenente numerosi scheletri umani di vittime della peste del Seicento, è stato recentemente profanato da qualcuno che ha sfondato la parete di mattoni che lo chiudeva ermeticamente. Quando i carabinieri sono entrati nella cripta hanno trovato un libro aperto sull'altare. Si trattava de I Promessi Sposi di Alessandro Manzoni adoperato per celebrare una messa nera. Tra le pagine strappate, una era bruciata per metà nel punto dove era scritta questa frase: <<A Don Rodrigo veniva in mente di chiedere l'aiuto di un tale le cui mani arrivano spesso dove non arriva la vista degli altri. Un uomo o un diavolo, per cui la difficoltà delle imprese era spesso uno stimolo a prenderle sopra di sé>>. Il sostituto procuratore Dott. Bufo: <<Purtroppo abbiamo incontrato persone che non ci hanno detto tutta la verità, che a un certo punto si sono fermate, forse spaventate. Io invito, tutte queste persone, e anche tutte le altre che possano aver saputo qualcosa o partecipato a questi fatti, a uscire allo scoperto, aa dire quello che sanno, perché ormai una pista è tracciata e sarà percorsa fino in fondo: la pista del concorso in omicidio volontario>>.
Sottolineiamo l'improbabilità d'intravedere una qualche relazione tra il repertamento del romanzo I Promessi Sposi e pratiche di tipo esoterico o satanico; il personaggio a cui Don Rodrigo intende chiedere aiuto altri non è che il famoso "Innominato". Secondo un settimanale cattolico:
Bossi si sarebbe suicidato nel novembre '98 ingerendo soda caustica, per il rimorso di avere inttrodotto l'amico nella setta. Le indagini hanno portato a una decina di perquisizioni e a una denuncia di favoreggiamento personale di un pittore piacentino, Carlo Scrocchi, 62 anni. Secondo l'accusa avrebbe taciuto il nome di altre persone collegate alla vicenda Rapalli-Bossi. Nella sua abitazione è stato rrinvenuto, insieme a testi di occultismo, un barattolo di soda caustica di una vecchia marca fuori commercio identico a quello trovato accanto al corpo di Bossi.
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nikitadb · 7 years
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#roadtrip #italy #italia #Toscane #toscana #holiday #vacation #vakantie #family #familie #love #liefde (bij Lago di Suviana Castel di Casio)
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ansaemiliaromagna · 5 years
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Incendio in officina, auto bruciate
Intervento dei vigili del fuoco durato ore a Castel di Casio https://ift.tt/2Xi3aRo
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jackbris · 4 years
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Se pur toscano, il tortino di Porretta, è stato presente nella mia infanzia dei primi anni 70 #porretta #porrettaterme #tortino #specialità #dolci #torta #food #foodstyling #localfood #cibo #appenninotoscoemiliano #appennino #altoreno #visitporretta #italy #italia (presso Faie', Castel Di Casio) https://www.instagram.com/p/CELv79nj3cS/?igshid=veifxlq9ncaz
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