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#di sogni
nonsolohaiku · 4 months
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Questo Natale ho bisogni che non saranno soddisfatti... E non si pensino cose strane, non di me. I miei non sono bi-sogni materiali. Ed è bello che nella parola bisogni siano contenuti i sogni: quelli che oggi in pochi ancora coltivano. Siamo rimasti pochissimi, noi sognatori e molti si nascondono, quasi sia brutto far sapere che ancora si è in grado di sognare. Eppure dimentichiamo che tutti noi, in fondo, sogniamo, solamente che, spesso non ce ne ricordiamo. Ecco io sogno, sogno forte, sogno in grande e sogno soprattutto ad occhi aperti. Ma quest'anno, dicevo, i miei sogni sono ben riposti ed ordinati nel cassetto. I miei bi-sogni si chiamano tranquillità, pace, armonia, equilibrio, stabilità, per nominarne alcuni. Sono lì, pronti per essere sottratti da quel cassetto, in attesa che passi la tempesta, che mi prenda il tempo di attraversare la burrasca, a ricordarmi che loro ci sono, se volessi...
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nochkoroleva · 3 months
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iphisesque · 8 months
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cover design for I sogni di Clitennestra by Dacia Maraini! it's such an amazing play that has only ever been published in anthologies, currently available to read here in italian, and I really wanted to give it a standalone cover; the painting I used is Reasoning by Alex Venezia.
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carmen-art · 2 months
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Venice Carnival 2024
Stunning costumes by Debora Nania from "La Bottega die Sogni"
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catsloverword · 1 month
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Da quando ci sei tu,
i miei sogni
sono diventati
realtà
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Quella sensazione quando realizzi che, se non fai qualcosa adesso, probabilmente resterà il rimpianto più grande della tua vita, un dolore fisso sul cuore che ti resterà per sempre dentro.
Zoe
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“Nessuno sa davvero come fanno le persone ferite a trovarsi fra loro. Ma si trovano. Il dolore attrae il dolore, è una specie di magnetismo, un mutuo riconoscimento che crea un rifugio di comprensione. Con quella persona, non ti serve spiegare perché ti senti male, non ti tocca sentire consigli tipo “resisti e vai avanti”, non devi fingere di essere felice.”
— Don Winslow, “Città di sogni”.
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nonsolohaiku · 4 months
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Perché un rifiuto è pur sempre meglio che restare appese a una speranza...
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dodematt · 4 months
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Se le persone sapessero quante parole sbagliate, distruggono sogni, distruggono rapporti, distruggono autostima, avrebbero un filtro in gola.
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gregor-samsung · 12 days
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" Vengo invitato come relatore a un convegno di tre giorni a Torino, un workshop internazionale con decine di partecipanti. Non conosco nessuno di questi colleghi, ma apprezzo la circostanza di un ambiente del tutto nuovo e di gente mai vista. S. è morto da sei mesi. Al ristorante dell’albergo dove si svolge il convegno i posti non sono assegnati e alla prima pausa per il pranzo mi ritrovo a dividere il tavolo con un relatore olandese, un afroamericano di Miami, una canadese, un belga, una brasiliana e un altro italiano, di Roma. L’imbarazzo iniziale dura poco, ci troviamo a discorrere come se ci conoscessimo da mesi, amici di lunga data. La casualità che ci ha riunito allo stesso tavolo si trasforma all’istante in un legame. Finiamo per trascorrere insieme il resto di questi tre giorni. Il convegno, i pranzi, le cene, le serate fuori a bere nei bar della città. Essere sconosciuto fra sconosciuti è rilassante, l’atmosfera di unità che si è venuta a creare fra noi, destinata a durare una finestra di tempo così limitata, ha qualcosa di magico. Ognuno di noi lo riconosce.
L’ultima notte del convegno faccio un sogno eccezionale. Sono in un enorme luna-park e mi aggiro incuriosito fra le diverse attrazioni. Giungo a una giostra composta da una ruota orizzontale alla quale sono agganciate una serie di seggioline a due posti. Decido di salire e ne occupo una da solo. La giostra si mette in moto e dapprima gira piano, poi acquista velocità e comincia a piacermi parecchio. Anzi, mi dico che era tanto che non salivo su un’attrazione del genere e che avevo dimenticato quanto potessero essere divertenti. La velocità del carosello si fa vertiginosa, ormai non riesco neppure a intravedere i volti degli occupanti degli altri seggiolini, è tutto troppo frenetico e confuso, ma questa folle velocità invece di preoccuparmi mi fa ridere fino alle lacrime. Poi il mio seggiolino si stacca dal resto della giostra e comincia a schizzare verso il cielo. Non provo alcuna paura, al contrario ne sono estasiato. Sto volando incontro al cielo, il vento nei capelli, la terra che si allontana sotto di me, sto compiendo un viaggio imprevedibile ed è una sensazione stupenda. Con un’improvvisa intuizione razionale mi rendo conto che sono felice, felice come non ero da mesi. Ed è a quel punto che accade: sento la voce di S. al mio fianco, che nell’orecchio mi sussurra: “Questa felicità è il mio regalo. Buon compleanno”. Mi risveglio all’istante. È la mattina del 18 aprile: me ne ero dimenticato, ma è il mio compleanno.
Questa felicità è il mio regalo. A oggi è il sogno più bello che abbia mai fatto. "
Matteo B. Bianchi, La vita di chi resta, Mondadori, 2023¹; pp. 144-145.
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carmen-art · 2 months
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Venice Carnival 2024
Stunning costumes by Debora Nania from "La Bottega die Sogni"
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magismagisque · 4 months
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catsloverword · 26 days
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Ci sono sere in cui i desideri si fanno così prepotenti che sembra ti prendano a schiaffi e i sogni così palpabili, che non sai più quale sia il confine tra sogno e realtà...
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