"Che suono avrebbe sentito, se qualcuno avesse rotto il cielo? Lo sconquasso frastagliato di un vetro appuntito? Lo strappo sfilacciato di un tessuto ormai liso? O forse il cielo si lacerava come pelle, squarciandosi in silenzio, con un odore di sangue?
Oggi pomeriggio quando arrivano i bulldozer, Deepa sente l'aria tremare e le nuvole che rabbrividiscono. Sente un rumore di pagnotte sul fuoco e di pentole a pressione, di lampadine e radio, ventilatori da tavolo e latte di kerosene fatti a pezzi, ridotti in polvere. Oh oh. Allora è questo, il suono che fa. È questo, il suono che fa il cielo quando si rompe. "
A people's history of Heaven - Mathangi Subramanian
I miei fiori preferiti sono i fiori selvatici, spontanei, liberi, indomabili. Quelli che fioriscono senza essere annaffiati, quelli che profumano di rivoluzione, quelli che donano a se stessi il diritto a crescere in tutti i luoghi dove la gente pensa che non avrebbero mai potuto farlo.
I miei fiori preferiti sono i fiori selvatici, spontanei, liberi, indomabili. Quelli che fioriscono senza essere annaffiati, quelli che profumano di rivoluzione, quelli che donano a se stessi il diritto a crescere in tutti i luoghi dove la gente pensa che non avrebbero mai potuto farlo.
Finalmente fu primavera piena e i fiori sbocciarono dappertutto. Il bosco era un tappeto di fiori: c’erano fiori di sanguinaria avvolti nei loro mantelli come principesse indiane; c’erano tuberose, garofani selvatici, roselline di macchia, anemoni che pareva sbocciassero da un piccolo calice peloso, e viole canine.
Giù vicino al ruscello, migliaia e migliaia di violette ricoprivano le sponde con le loro foglioline a forma di cuore.
Anche gli alberi erano in piena fioritura: fiorivano i meli e i ciliegi, e fiorivano i peri con i loro fiori bianchi come la neve.
Erano fioriti anche i due grossi cespugli che crescevano vicino a casa: uno si era ricoperto improvvisamente di un esuberante fioritura di piccoli fiori di colore arancione, e l’altro, in un notte sola, si era trasformato in un cascata di rose….e l’odore che penetrava nelle camere dalle finestre aperte era un odore così nuovo, così misterioso e così invitante, che non era assolutamente possibile rimanere a casa.
Elizabeth Enright
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And at last it was really spring: flowers everywhere. The woods were carpeted with them: bloodroot wrapped in its cloak like an Indian princess, trillium, jack-in-the-pulpit, Dutchman's-breeches, hepatica (blooming out of a little fur mitten), and dogtooth violet.
Down near the creek there were real violets by the hundred, by the thousand, starring their heartshaped leaves.
Even the trees were full of flowers, apple blossom, and snowy pear, and cherry.
Of two huge lopsided bushes near the House, one suddenly burst into a rash of orange rosettes and the other turned into a shower of pink fringe almost overnight... and the smell that drifted in through the open windows was so wildly exciting; a fragrance so new, never breathed before, so sweet and mysteriosus and inviting that one couldn't stay indoors.
Elizabeth Enright
Prendi una sera che giunge alla fine di una luminosa giornata di sole, il profumo di un prato ricoperto di fiori selvatici, una luna che viene a lenire le fatiche accumulate, le finestre accese come occhi grati sul mondo, le tue cose, i tuoi amori, i tuoi interessi, il tuo gatto,il tuo cane,la tua routine: riesci a descrivere meglio la pura e semplice felicità?..
Estate🪻 Negli ultimi 5 anni, di questa stagione di vacanze, ferie e viaggi io ricordo le nottate passate sui libri a preparare gli esami della sessione estiva. Le notti, perché per il mio corpo le giornate erano troppi calde e le ho trascorse a letto, con le gambe alzate, il ventilatore acceso e le tende chiuse nella sempre inutile speranza di riprendermi prima di sera.
🏹 Quest’altro, la mia prima estate senza esami. Viaggio? Studio? Come la rendo un periodo florido che mi accresca come persona?
La verità è che l’unico pensiero che mi sorge in mente pensando all’estate sono i trekking in montagna, la vista mozzafiato sui sentieri delle Valli di Lanzo, l'arrivo sulla cima, sdraiarsi sull’erba fresca della vetta, mangiare un panino, cogliere fiori selvatici da riportare a valle per ricordarsi della giornata trascorsa 🌷
Quest’anno la mia estate la disegno. La condivido con voi. E ogni disegno è un viaggio, una vetta raggiunta, una cascata attraversata, un picnic al lato del sentiero.
💌 Ti piacerebbe avere questa illustrazione da incorniciare? Scrivimi!
I miei fiori preferiti sono i fiori selvatici, spontanei, liberi, indomabili. Quelli che fioriscono senza essere annaffiati, quelli che profumano di rivoluzione, quelli che donano a se stessi il diritto a crescere in tutti i luoghi dove la gente pensa che non avrebbero mai potuto farlo.
Quattro mesi insieme, intensi, bellissimi.. mi fa uno strano effetto, da una parte sembra ieri che ti ho portato a casa, dall'altra è come se tu fossi parte di me da sempre. Gli ingredienti più importanti nel rapporto tra cane e umano sono la fiducia e la complicità, si costruiscono di pari passo, per fare un buon lavoro non bisogna avere fretta e poi un giorno all'improvviso sboccia tutto come a primavera i fiori selvatici in un prato dopo un temporale, un trionfo di colori e di bellezza.. tu per me sei così, sei la bellezza fatta Dobermann, sei bello dentro e sei stupendo fuori.. sei il mio piccolo Raptor spettacolare, sei piccolo ma sai già perfettamente leggermi dentro, in soli quattro mesi siamo diventati inseparabili, ti affidi e stai imparando a fidarti di me, ti illumini quando lavoriamo insieme tanto quando giochiamo e facciamo la lotta, sei sempre pronto a fare cose, sei dolcissimo, coccolone e sei una piacevolissima colla, se il Dobermann è un cane appiccicoso bè tu Lucifer sei un Super Attack estremizzato che in confronto gli altri Dobermann sembrano cani da pastore.. se l'amore si misurasse in lividi io senza ombra di dubbio sono la persona più amata al mondo 😅😶