Tumgik
#le mie paure
ti-racconto-di-mee · 5 months
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Ho paura.
Non te lo nego.
Ho una paura infinita.
Sai quella paura che ti divora dentro.
Quella che ti lascia senza fiato.
.
.
Ho paura.
Ho paura delle miei emozioni.
Di quello che sto provando.
E di quello che proverò.
Mi sento ridicola.
Sono ridicola.
Tremendamente ridicola.
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wandererontheseaoffog · 2 months
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Forse mi sto innamorando. Ma no, per favore non è possibile. E se poi finisce male. Però subito mi sono sentita bene con lui solo a parlare e babbiare .. Nooo. Aiuto e se poi niente. Ce mamma mia. Mi sto innamorando
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Niente è scontato nella vita, soprattutto i sentimenti.
Credevoinquellostupidotiamo
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werthersthings · 7 months
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Non so perché sono fatto così; ho paura di molte cose, ma la cosa che più mi fa timore è senza ombra di dubbio lo sbagliare.
Già, sbagliare. Sbagliare e rimanere in imbarazzo. So che non si dovrebbe avere paura di essere giudicati quando si sbaglia.
“Sbagliare è umano e si impara dagli errori”; è questo quello che ci dicono, che ci ripetono sempre. È vero, ma io vorrei sparire dopo un mio errore, anche solo dopo aver fatto qualcosa che esce dalla mia confort-zone.
So che è un pasticcio, ma questo giro di parole lo sto facendo solamente per dire che in questo momento sto odiando me stesso. Non sono intraprendente, vedo la vita degli altri andare avanti, scorrere senza alcun problema, mentre io sono li a pensare se è una cosa che fa per me o meno andare dalla ragazza che più mi piace a presentarmi. Ho semplicemente paura di un rifiuto, di sbagliare, di essere deriso; e so che non è una cosa giusta, ma è cosi per me.
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sollevare-il-mondo · 2 years
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"La paura di ferire i sentimenti degli altri a discapito dei propri"
( via @sollevare-il-mondo )
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Ci penso e di tutto ciò mi resta solo il desiderio. Sono complicata, non mi accontento facilmente e non mi innamoro più facilmente, anzi è difficile. Mi attrae chi mi sa dare, chi mi entra nella mente, praticamente l’impossibile… Mi attrae chi è interessato a parlare con me e non solo con il mio corpo, ma chi mi sa entrare nei pensieri e conoscere ciò che mi piace… “E L’amore? Qualcosa a cui ho smesso di credere ma in fondo lo vorrei davvero.” Innamorarsi non fa parte dei miei piani, ma se dovesse accadere di nuovo vorrei essere felice davvero.
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comeunpapavero · 1 year
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Ho scritto poesie d'amore
a chi non valeva
nemmeno una goccia
d'inchiostro.
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neroegiallo · 1 year
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Emozioni e Affari di Stato
Il mercoledì vi porto tra le pagine del mio diario emotivo.
Ho intrapreso qualche anno fa un percorso di scrittura come terapia: viene comunemente chiamato “Journaling” e si tratta di mettere nero su bianco i propri pensieri e processi emotivi, al fine di portare luce e pace agli eventi, tra le ombre, seguendo diverse tecniche e tracce.
Per voi, dei piccoli estratti.
Affari di Stato
Considerazioni su ostacoli e paure
“Davanti a me si apre la possibilità di lavorare con più entusiasmo alla carriera di artista, che mi permette di prendermi maggiormente cura della schiena e in generale del corpo e di guadagnare più denaro.
E’ un’opportunità che mi permette di fare un lavoro creativo e sviluppare progetti artistici, con i quali posso esprimere la vocazione animica che sento da un pò: portare un messaggio.
Condividere la storia dei traumi e di come li ho alimentati, fino a quando ho iniziato a prendermene cura e celebrare il processo.
Ho iniziato un percorso di arte erotica e ora posso fare esperienza e migliorare come performer e modella, acquisendo più confidenza e consapevolezza, oltre che poter esprimere i mostri che divorano la mia anima.
Passando oltre gli ostacoli posso realizzare una vita migliore, per me e per le persone che amo; posso portare benessere psicofisico e finanziario a me e agli altri; posso studiare e approfondire tematiche che sogno da quando sono bambina.
Quello che succederebbe se non superassi gli ostacoli è continuare a fare la vita che faccio ora, senza una reale possibilità di crescita professionale e soprattutto bagattando ancora di più la schiena; emotivamente starei male e finanziariamente significherebbe continuare a lavorare tantissimo, mettendo a rischio la mia salute, per incassare poco denaro che basta a malapena a coprire le spese.
L’ostacolo principale è la scarsa fiducia nelle mie possibilità, handicap che trascino dall’infanzia: l’insicurezza, l’abitudine a procrastinare, insieme alla tendenza a buttarsi giù, sono le leve che alimentano questo ostacolo.
Quello che posso fare per andare ogni giorno un passettino più avanti è impegnarmi nella cura:
Terapia cognitiva per la mia salute mentale;
Esercizio fisico per il benessere sul lungo termine;
Trattamenti alla schiena per il sollievo immediato;
Lezioni di danza, teatro e approfondimenti di live performance per crescere come artista;
Giocare con gli outfit per fare spazio;
Coltivare relazioni oneste nelle quali esprimere veramente me stessa, per eliminare dalla mia vita le relazioni tossiche.
Ho usato spesso gli ostacoli come scusa per non andare avanti e mi sono anche sentita in colpa per non essere andata avanti con i progetti.
Le scuse/ostacoli più frequenti erano:
non ho abbastanza denaro per permettermi di prendere lezioni o collaborare con artisti professionisti; 
non ho abbastanza tempo perché lavoro tanto; 
ora mi fa troppo male la schiena etc. Ho imparato ad accettare la responsabilità nell’aver procrastinato dando la colpa agli ostacoli (o agli altri) e ci sto facendo pace.
Quelli che ho chiamato ostacoli sono in realtà scuse, apprese soprattutto in ambito familiare prima e nei contesti sociali poi. 
Alla base di questi ostacoli c’è la paura di non essere all’altezza, di non essere in grado o di non esserne capace; la convinzione non meritarsi il meglio. 
Sono paure radicate nell’infanzia che ho alimentato io stessa, interpretando molto male gli avvenimenti nel corso della vita; ho alimentato queste paure reagendo con paura e sconforto. Quelli che chiamo ostacoli sono realmente le paure che mi tengono ferma.
L’ostacolo perenne è quindi proprio la paura di non esserne all’altezza e, di conseguenza essere giudicata per ciò che faccio; una parte di me ha temuto tanto il giudizio degli altri, non solo per una questione di immagine ma soprattutto per paura di essere giudicata non brava abbastanza.
Le radici di questa paura/ostacolo, affondano nella proiezione del rapporto con mio padre.
I passi che affronto da alcuni anni e ogni giorno, per oltrepassare i limiti e gli ostacoli sono:
Terapia cognitiva con esercizi costanti, per comprendere i meccanismi alla base dei miei comportamenti e delle emozioni che mi hanno bloccata nel tempo.
Psicologia finanziaria, per apprendere le radici dei problemi legati al concetto di denaro e impostare diversamente il rapporto con esso, scoprendo anche qui che è il modello genitoriale ad essere completamente errato e che mi ha portato in conflitto; grazie a questo percorso imparo anche tecniche per risparmiare e investire nei progetti e sogni, oltre a dedicarmi benessere con le persone che amo.
Mi sto affidando anche a persone che, con il tempo sto imparando a stimare e apprezzare e che mi seguono nella comunicazione e mi stimolano nella creazione di contenuti.
I primi risultati si vedono e sono strepitosi, quello che posso fare è continuare a impegnarmi e crederci, restando più che mai presente a me stessa, lucida. Questa è una bella sfida perché i social sono stati fondamento di un disturbo mentale molto impattante.
La sobrietà è un altro elemento fondamentale. Il mio rapporto con l’alcol ha influenzato molto la non riuscita delle mie vocazioni e ha alimentato il sentimento di rabbia e paura. 
Non bere durante gli eventi e, in generale destinare le bevute a momenti leggeri di condivisione con gli amici è la cosa migliore.
Ho dentro una bambina incazzata, umiliata e ferita che vuole ammazzare, dilaniare e urlare. 
E’ la mia Mr Hyde e si sfrega le mani ogni volta che avvicino le labbra al bicchiere."
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a-dreamer95 · 2 years
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Ancora ho paura, ho il terrore del giudizio degli altri. Passo il tempo a pensare a che cosa gli altri avranno pensato di me. Penseranno che forse sono timida e insicura, che non sono bella come si aspettavano, che non sono all’altezza. Ma il rifiuto non è così pericoloso e si deve poter accettare l’eventualità di non piacere a qualcuno. Bisogna soprattutto accettare il fatto che non possiamo conoscere con certezza i pensieri degli altri, nemmeno quando li esprimono.
Ho passato tutta la mia vita a farmi distruggere dai giudizi degli altri. La vita non è facile quando cerchi soltanto negli altri la forza per amarti. Molte persone che conosco sono cattive, ma chi è buono come me non riesce a capirlo e, così, si fa rovinare la propria vita. 
Le parole pesano e possono fare più male di uno schiaffo. Io, tuttavia, continuerò ad essere buona con il prossimo, ad essere ME STESSA. Non cambierò. Non sono sbagliata io, sono sbagliati coloro che provano piacere nel far star male gli altri. Il mondo va al contrario perché va dallo psicologo chi ha subìto e non chi procura dolore. 
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“Solo chi ha superato le sue paure sarà veramente libero.."
Aristotele
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I miei fantasmi fanno finta di dormire
Ma son svegli sempre.
Un-equilibrista-delcielo
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luposolitario00 · 2 years
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Ma solo io quando entra una persona scura di pelle nel bus ho l’ansia che mi possa fraintendere e pensare così a caso che sono razzista? Perché loro subendo tanto razzismo fraintendono facilmente. Quindi se sposto la borsa pensa subito che la sposti perché l’ho visto. E questo è un fraintendimento che passa nella testa di una persona tanto discriminata in questo paese. Oppure se lo guardò puo pensare che lo guardò male. Più avere questa sbagliata impressione.
LupoSolitario00 🐺
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wandererontheseaoffog · 8 months
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PAURA
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xfumblinginthedark · 1 year
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la mia più grande paura è quella di rimanere solo. era un po’ che non ci pensavo e me ne sono ricordato guardando la serie tv di the last of us, il mio gioco preferito. me ne sono ricordato perché è anche la più grande paura di ellie. “i’m scared of ending up alone”, ho paura di rimanere sola. ho giocato anche alla parte II tre anni fa e alla fine ellie finisce così, da sola. senza nessuno, brancolando nel buio, senza punti di riferimento o obiettivi.
lo sapevi, lo hai sempre saputo che la cosa che mi fa più paura è questa. e tu hai fatto proprio quella lì. ora mi ritrovo di nuovo in ellie, io che pensavo una cosa del genere non potesse mai accadere a me. ricordate, ricordatelo anche tu per l’amor di dio, quando fate promesse non le fate a caso, cercate anche di mantenerle. “ci sarò sempre per te, qualsiasi cosa accada” bella merda, davvero. le parole e le azioni sono cose diverse, avete così poco cervello nelle vostre teste di cazzo che non riuscite a capirlo.
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ari-ell · 1 year
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-E se l'aver scelto lui si dimostrasse uno sbaglio?
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-Non mi pentirei di nulla. Mi ha stravolto la vita, anche se dovesse rivelarsi solo un'illusione.
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lisaindenwolken · 1 year
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Sogno di lunedì, prima parte
Mi sveglio pensandoti, tu, quell’occasione di riconoscermi di nuovo mai colta. Mi accarezzi il viso, mi lasci gioia, il tuo sorriso, le tue ferite. Riempi il mio sogno tanto che non vorrei quasi alzarmi. Siamo in mezzo ad una folla di persone, ma non insieme, già ci siamo adocchiati, ma come i timidi facciamo finta di nulla. Arriverà il momento giusto. Con gli occhi non ci perdiamo, io so dove sei tu e tu sai dove sono io. La musica di sottofondo mi mette a mio agio, ma da quando ti ho visto sono in una bolla, una bella bolla. Aspettando il momento giusto. La musica è ovattata, le risate echeggiano e, i discorsi, sembra facile far finta di seguirli. Poi ti perdo, ti cerco e non ti trovo; la musica è troppo forte, è impossibile seguire i discorsi, le risate non sono più armoniose. Ho paura. Ti ho perso. Inizio a credere che quell’incontro fosse stato solamente per me così bello, che solamente io qualche volta ancora ci penso. Avevi avuto un modo così impacciato e buffo di provarci che per me era strano tu volessi stare veramente seduto a quel tavolo, con due ragazze sconosciute e nettamente più sobrie di te. Abbiamo pensato ad un modo per trovare una ragazza che venisse con te, la settimana seguente, in vacanza perché non volevi trascorrerla da solo. Per metterti a tuo agio ti dissi che portavi una bella camicia, di lino, color fragola, forse discutibile, e che avresti potuto metterla all’appuntamento con questa nuova ragazza. Hai poi cambiato discorso, ci hai detto che hai iniziato a vestirti elegante solamente per avere più credibilità a lavoro, vuoi fare il magistrato, e che avevi sempre snobbato gli abiti eleganti, ma alla fine questi ti hanno conquistato. Eri buffo, lo sei tutt’ora, vorrei che restassi così per sempre. Quando ti piace tanto una cosa vorresti che restasse immutata, perché in quel preciso momento quella cosa è proprio quello di cui avresti bisogno. Nel tempo però le cose cambiano, tu cambi e quella cosa se rimanesse immutata non andrebbe più bene. La vera paura non sta nel cambiamento delle cose, la vera paura risiede nel proprio cambiamento. Sono arrivati i tuoi amici in soccorso, a loro modo erano simpatici, mi hanno tenuto compagnia quando poi mi sono ritrovata da sola. A fine serata ti sei proposto di accompagnarmi verso casa, eri un po’ timido e impacciato però ti sforzavi per farmi ridere. Via Oberdan sembrava vuota con te affianco. Non mi volevi portare fino a casa però per un pezzo hai detto mi avresti difesa perché per anni hai fatto Karatè, pensavo scherzassi, ci ho scherzato sopra, poi ho scoperto fosse la verità, perdonami. Sai difenderti e nel mio sogno hai difeso anche me. Ti ho perso. Cerco di godermi la serata senza ritornare a quei momenti lì. Dovevo andare al bagno, mi alzo e mi metto in coda. Senza che me ne accorgessi, un ragazzo prova a chiudersi nel bagno con me, sono raggelata, non di nuovo. Ti ho sentito. Hai messo il braccio per non far chiudere la porta. Mi hai preso la mano. Non realizzo e mi lascio cadere a terra, la bolla è tornata, ora porta con se un silenzio assordante e mi schiaccia, mi rannicchio per starci dentro più comoda, non penso. Non realizzi un atto di violenza finché non sei costretta a scontrarti con le paure che ti lascia. Sento, come una coperta calda che mi risveglia, un delicato abbraccio, un tuo abbraccio che mi avvolge, che mi consola. Non ti ho perso.
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