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#troppo amore
Sono fatta di sere d’estate, di sorrisi, di sole e di amore. Ho la testa tra le nuvole e gli occhi pieni di stelle. Conservo il mio cuore da bambina, custodisco i miei sogni. Mi dicono che sono forte ma nessuno sa quante lacrime mi asciugo da sola nel silenzio della notte. Quante volte sono caduta e mi sono rialzata. Quante volte ho dovuto ricominciare e mi sono curata le ferite da sola. E lo so che fa male mettere il cuore in ogni cosa che faccio ma non so essere diversa da così e il cuore ce lo metto sempre. Perché chi è sensibile sente tutto, sente il doppio. E anche se è faticoso ne vale la pena. Vale sempre la pena amare.
Chiara Trabalza
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lo-stregatto · 1 year
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Semplicemente pensavo di aver trovato una persona che vede il mondo così come lo vedo io, forse perché ho il vizio di cercarmi negli altri, forse perché cerco qualcuno che mi veda e per farlo bisogna comprendermi, capire come vedo il mondo, la vita, le relazioni.
Vorrei qualcuno che mi guardasse così come ti guardavo io, solo che ho finito col guardarti troppo e senza chiederti mai nulla, da tutti i punti di vista. Pensavo ci capissimo da sempre, invece c'è stato un distacco che non ho mai avvertito come netto, ti ho sempre avuto per pochi istanti e mi sono fatta bastare quelli, basando le mie emozioni e i pensieri su quei pochi minuti in cui guardavamo insieme il mondo, riempiendo il silenzio di sguardi e parole che poi di logico avevano ben poco, perché tanto non ci importava nulla, in quel momento forse non esisteva altro.
Ho finito col cercarti in chiunque, nel vederti ovunque, pensarti sempre, hai finito col diventare la mia ossessione preferita, forse quella alla quale mi aggrappavo di più, l'unica costante che abbia mai avuto.
Ma cosa posso aver imparato da questo? Probabilmente che merito un amore corrisposto una volta nella vita, tutti meritiamo un amore così, qualcuno che si conceda e che non scappi di fronte alle prime difficoltà, qualcuno che abbia voglia di scoprirci, spogliarci, guardarci; qualcuno che non mi faccia pesare le insicurezze, che non mi tratti come un'avventura. È difficile, non c'è mai stato nulla di costante nella mia vita, tante persone sono entrate nella mia vita e poi sono sparite, altre c'erano da prima che io potessi sceglierle e poi hanno finito col lasciarmi anche loro, così ho imparato ad apprezzare le cose fugaci e forse a preferirle a quelle durature perché è tutto ciò che conosco.
Forse tutto questo è un bene, un nuovo inizio, forse così posso imparare ad amarmi di più e a vivere secondo il mio sguardo e non quello degli altri, non il tuo.
Con te non mi sono mai sentita al sicuro, sei tu in primis a non sentirti in pace con te stesso, come posso aver pensato anche solo per un minuto di poter guarire tutto ciò che ti faceva stare male? Come ho potuto credere che tu potessi farmi del bene quando non sai volerne nemmeno a te stesso?
Ci sono così tante così di te che non mi sono mai piaciute, le stesse però alle quali ero affezionata perché ti rendevano più umano degli altri, in qualche modo più vero. Ho sperato di poter crescere con te, di poterti rendere felice perché so che non lo sei, ho avuto la presunzione di poter colmare quel vuoto che senti, di poterti guarire da tutte quelle cose che mi racconti con la voce strozzata, a volte in lacrime e altre volte con il più grande distacco. Sono stata presuntuosa a credere di poter giocare un ruolo così grande nella tua vita quando la verità è sempre stata davanti ai miei occhi, semplicemente non volevo accettarla; non accettavo di non piacerti abbastanza, credevo semplicemente che non fossi in grado di amare e io volevo imparare a farlo insieme a te, non mi importava del fatto che ci fossero sempre altre persone prima di me perché mi bastava giocare un ruolo, mi bastava vederti tornare ogni volta, nonostante non fossi mai la tua prima scelta.
Ti ho aspettato per così tanto, ho riempito così tanti fogli perché non sapevo dove mettere tutti quei sentimenti e tutti quei pensieri rivolti a te, ho ascoltato tutte le canzoni che mettevi in macchina, mentre cucinavi, mentre disegnavi per sentirmi parte del tuo mondo.
Ho cercato di farlo lentamente, senza forzare nulla, lasciandoti i tuoi spazi, prendendomi i miei e augurandomi che il futuro avesse in serbo per noi qualcosa di più grande perché avevo così tanto l'impressione di vivere una di quelle storie che finiscono con l'essere la trama di un film, uno di quelli con il lieto fine.
Ho tentato di avvicinarmi, ma più mi avvicinavo e più sentivo che mi allontanavi, semplicemente credevo che tu avessi paura, che fossi confuso, così come ne ho avuta anche io e come lo sono stata anche io per tanto tempo. Nessun paio di occhi, nessuna persona è stata in grado di superare ciò che provo da sempre per te, non ho mai guardato nessuno con la stessa intensità, eppure alla fine mi sono resa conto di aver guardato una versione di te creata da me, sono stata infatuata per così tanto tempo di una mera idealizzazione.
Gli occhi con cui mi guardavi erano semplici occhi spaventati dalla vita, dall'amore e dal contatto umano, tu non hai mai avuto paura di avvicinarti, semplicemente non ti andava, o forse ti andava in qualche momento particolare.
E più sia.o andati avanti, più tutto questo è sfumato senza che io me ne rendessi conto, ho perso la rotta e ho creduto, ancora una volta, di essere sulla stessa lunghezza d'onda, come se fossimo simili, come se viaggiassimo parallelamente, senza mai incontrarci.
La verità è che tu ed io non siamo così simili, forse lo eravamo un tempo, ma avevi ragione; le nostre strade si sono separate da tempo, im modo in cui tu percepisci il mondo non è lo stesso mio. E in fin dei conti sai una cosa? Il modo in cui vedo lo vedo io, il modo in cui desidero prendermi cura di qualcuno è ciò che cerco, non ho bisogno di qualcuno che non si spinga oltre, di qualcuno che si lasci sopraffare dalle prime difficoltà, ho bisogno di qualcuno che mi ami, che mi veda, di qualcuno che abbia voglia di prendersi cura di me, così come ne ho io.
Senza rancore perché in fin dei conti non c'è nulla di cui aver paura adesso, nulla che possa più confondermi, nulla a cui mi possa stupidamente aggrappare perché ho ben chiara la situazione.
Abbi cura di te, ci vediamo, felice che sia accaduto tutto questo, ti voglio bene.
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ilmondodielly · 9 months
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Era troppo amore. Troppo grande, troppo complicato, troppo confuso, e azzardato e fecondo e doloroso. Era tutto quello che potevo dare, più di quanto mi convenisse. Per questo s’infranse. Non si esaurì, non finì, non morì, semplicemente s’infranse, crollò come una torre troppo alta, come una scommessa troppo alta, come un’aspettativa troppo ambiziosa.
Era stato troppo amore, tutto quello che potevo dare, più di quanto fosse logico.
Era stato troppo amore. Poi, il nulla.
Almudena Grandes
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unacosatuttamia · 10 months
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Ogni dipendenza è un tentativo di auto cura.
Solo che non è la soluzione.
Ameya Canovi - ditroppoamore.it
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decadence-brain · 2 years
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Ho una donna che amo con me, amo molte persone tutte in un milione di modi.. detesto questo mio amare, questo cuore che si rompe in mille pezzi e rincorre ogni sentimento.. amo anche te o non sarei qui. Ma la mia vita è questa, una strada strettissima e in salita, la mia vita è un laccio alla gola che ogni giorno si stringe un poco. La mia vita è amare.
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neamhsmess · 3 months
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foreverblondie23 · 7 months
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unsorrisofratanti · 2 years
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certe volte vorrei che la mia mente facesse silenzio
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ross-nekochan · 9 months
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«La prima volta che ti sei innamorata»
«Mi sono innamorata una sola volta. Ero già molto grande, ero dopo i 40 anni. Espressioni come "perdere la testa" per me sono maledizioni. Guardavo sempre gli altri che si innamoravano e facevano follie un po' con disprezzo e un po' con pietà pensando "questa cosa a me non succederà mai perché io sono superiore". E invece ebbi una lezione clamorosissima, mi sono presa a calci da sola.
[Dopo quella volta] se intendi [per amore] quella fulminazione che ti fa battere il cuore, che ti soprende e che fa diventare sfuocato tutto il resto e a fuoco solo quella persona, allora no [non mi sono più innamorata], perché ritengo che sia una forma di psicosi. Credo che possa essere attraversata, ma vada ignorata quando accade e fatta sedimentare. Amo molto ma non mi innamoro, perché c'è una quota di perdita di controllo nell'amore che spesso ti fa fare casini e che ti fa fraintendere quello che è giusto con quello che vuoi, che non sono sempre la stessa cosa.»
Intervista di Vanity Fair a Michela Murgia
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Mi provochi ferite che non puoi vedere.
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Mi dispiace non essere stata importante abbastanza. Ma ho imparato che non si può trattenere qualcuno che non ti vuole più. Chi vuole rimanere al tuo fianco, semplicemente rimane. A volte bisogna imparare a lasciare andare, anche se fa male, anche se il cuore si spezza. Ho imparato a contare solo su me stessa. Quanta forza ci vuole ogni giorno per non arrendersi e per essere forte. Quante volte ho trattenuto le lacrime nascondendole dietro a un sorriso. Ho imparato a raccogliere i cocci e a rimetterli insieme. Ho imparato a ricominciare. E ho imparato che a volte bisogna avere il coraggio di andarsene, se serve. Ho imparato a volermi bene e a proteggere il mio cuore
Chiara Trabalza 
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lo-stregatto · 2 years
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Anima irrequieta,
brani amore,
novità e peccato.
Fin dove ti spingerai
prima di riuscire ad afferrare
quella piccola o forse grande parte di cui,
incessantemente,
cerchi di riappropriarti?
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attimi-sfuggenti · 8 days
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Essere la versione più simile a me stessa solo quando qualche sostanza altera la chimica del mio dannato cervello.
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girlcavalcanti · 7 months
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if sneaking pirated pdfs away from a public library is wrong then I don't want to be right
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Il tuo nome è sinonimo di felicità.
-Credevoinquellostupidotiamo
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