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#IsaacNewton
smilegurudentist-blog · 3 months
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Isaac Newton's Tooth: A Dental Treasure Sold for $35,000!
😂 Hold on to your toothbrushes! Did you hear that one of Sir Isaac Newton's teeth was sold in 1816 for a whopping $35,000 in today's cash lingo? That's some serious dental bling from the genius behind gravity! Imagine the conversations that tooth could share!
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Isaac Newton's Tooth: A Dental Treasure Sold for $35,000!
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bilimuzay · 4 months
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scienza-magia · 5 months
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Alla ricerca di una antigravità relativamente quantistica
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La strana storia dell’antigravità. Come la fissazione di un milionario per contrastare la forza che ci tiene a terra procurò finanziamenti a ricerche scientifiche più ampie e trascurate. Nei primi anni Sessanta diverse università statunitensi, tra cui la Emory University ad Atlanta, in Georgia, e la University of Tampa, in Florida, ricevettero cospicui finanziamenti e un monumento da un istituto di New Boston, nel New Hampshire: la Gravity Research Foundation. Su alcuni dei monumenti, lastre in pietra piantate all’esterno degli edifici, c’è ancora questa iscrizione: «È per ricordare agli studenti le benedizioni che arriveranno quando verrà scoperto un semi-isolante per sfruttare la gravità come potenza libera e ridurre gli incidenti aerei». Tra i moltissimi filantropi e finanziatori privati della ricerca scientifica statunitense nel Novecento il fondatore della Gravity Research Foundation, l’imprenditore Roger Babson, è ricordato come uno dei personaggi più bizzarri ed eccentrici. La sua storia è principalmente nota per la sua ossessione per l’antigravità, e cioè per la ricerca di un sistema che permettesse agli oggetti di essere liberi dalla forza di gravità, da lui considerata responsabile della morte di milioni di persone ogni anno in incidenti aerei e di altro tipo. La generosità di Babson è anche considerata un esempio storico significativo di interesse privato verso un’area della ricerca scientifica molto trascurata tra gli anni Quaranta e Sessanta. Come scritto dagli storici David Kaiser e Dean Rickles, mecenati come Babson e come l’imprenditore Agnew Bahnson non solo finanziarono la ricerca sulla gravità e sulla relatività generale in un momento in cui questo ambito riceveva scarso sostegno istituzionale, ma contribuirono concretamente a formare una comunità di ricerca.
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Dopo la fine della Seconda guerra mondiale, che già aveva provocato in Europa la chiusura di molti centri di ricerca sulla gravità, la ricerca di base finanziata con fondi pubblici negli Stati Uniti fu in larga parte guidata dagli interessi nazionali nella Guerra fredda e nella corsa verso lo Spazio. Si concentrò in particolare sulla fisica nucleare e sulla meccanica quantistica, a scapito di altre aree fondamentali della fisica: alla fine degli anni Quaranta nessuno dei principali dipartimenti di fisica delle università statunitensi includeva un corso sulla relatività generale. A partire dalla metà degli anni Sessanta un periodo di ripresa degli studi sulla gravità in Europa e negli Stati Uniti, definito da Kaiser e Rickles «rinascimento della relatività», coinvolse giovani ricercatori come Stephen Hawking e Roger Penrose (vincitore del Nobel per la fisica nel 2020), e portò a integrazioni fondamentali della teoria formulata decenni prima da Albert Einstein. Finanziamenti privati come quelli di Babson avevano contribuito intanto ad accrescere negli Stati Uniti un interesse per la ricerca sulla gravità in un momento in cui quell’interesse era minimo, sebbene Babson fosse interessato soprattutto a scoprire l’antigravità. Con “antigravità” si fa di solito riferimento a un fenomeno ipotetico che permetta a un oggetto di essere libero dalla forza di gravità senza doverne esercitare una contraria. Non è cioè considerata antigravitazionale l’assenza di peso sperimentata dagli astronauti nello Spazio, per esempio, né il bilanciamento della forza di gravità tramite qualche altra forza, come quella diretta verso l’alto che l’aria esercita sulle ali e sulla fusoliera di un aereo in volo (la portanza). Considerando che secondo la relatività generale la gravità è un effetto della curvatura spazio-tempo determinata dalla presenza di corpi dotati di massa, l’antigravità è considerata un fenomeno impossibile, se non in circostanze artificiose, ed è un concetto presente soprattutto nella fantascienza. Nel romanzo del 1901 I primi uomini sulla Luna, scritto da Herbert George Wells, lo scienziato Cavor scopre la formula per ottenere una sostanza, la “cavorite”, in grado di schermare la gravità (la stessa sostanza è peraltro presente anche nella serie a fumetti di Alan Moore La Lega degli Straordinari Gentlemen). Una sostanza con effetti simili, l’“inertron”, è presente nel racconto del 1928 Armageddon 2419 AD, scritto da Philip Francis Nowlan, l’autore di fantascienza statunitense che inventò il personaggio Buck Rogers, protagonista di popolari fumetti e serie televisive. Grazie all’inertron i personaggi del racconto sviluppano una sofisticata tecnologia aerea basata su una specie di levitazione. Dopo essersi laureato in ingegneria al Massachusetts Institute of Technology, Babson lavorò per qualche anno in una società di investimento e fondò nel 1904 un’azienda di analisi dei titoli finanziari e gestione degli investimenti che esiste ancora oggi (la Babson-United). Dopo essersi fatto una reputazione come analista per aver previsto il crollo del mercato azionario del 1929, scrisse decine di libri di consigli sugli investimenti e saggi su problemi economici e sociali. Il suo interesse laterale per la fisica e per la forza di gravità si concretizzò negli anni Quaranta, per ragioni in parte biografiche. Babson riteneva la forza di gravità responsabile della morte di sua sorella Edith e di un suo nipote, che erano entrambi annegati in due diversi incidenti. Lo raccontò in un saggio pubblicato nel 1948, intitolato Gravity – Our Enemy No. 1, in cui descrisse una sorta di rancore personale. Scrisse che sua sorella annegò in un lago, «incapace di combattere la Gravità, che salì, l’afferrò come un drago e la trascinò sul fondo». L’anno successivo attinse ai capitali messi da parte per fondare la Gravity Research Foundation, con l’idea di assegnare premi annuali in denaro per studi e ricerche in grado di migliorare la comprensione della forza di gravità.
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Il monumento della Gravity Research Foundation al Gordon College a Wenham, in Massachusetts (Elizabeth B. Thomsen/Wikimedia) Come raccontato da Kaiser e Rickles, il principale obiettivo di Babson era scoprire un qualche «isolante parziale, riflettore o assorbitore di gravità», o una qualche lega «i cui atomi possano essere agitati o riorganizzati dalla tensione gravitazionale per eliminare calore» o «la cui temperatura possa essere influenzata dalle onde gravitazionali». Spinto da questa ambizione, immaginò macchine a movimento perpetuo e altri sistemi assurdi per invertire o quantomeno ridurre la forza di gravità. Considerando la gravità responsabile anche di molti malanni fisici, brevettò una medicina da lui soprannominata «pillola della gravità», che avrebbe teoricamente dovuto alleviare i dolori alle gambe. Il suo impegno nella ricerca dell’antigravità era così noto che, secondo un articolo uscito su Time nel 1950, una grande azienda di scarpe gli offrì 100mila dollari – oggi più o meno equivalenti a un milione – per avere «qualcosa che potesse essere inserito nella suola delle scarpe per isolare la gravità», e diversi produttori di tappeti lo avvicinavano per cercare di avere informazioni su come sviluppare tappeti volanti. Nei pressi della Gravity Research Foundation Babson fondò anche un museo ornitologico con circa 5mila specie, il Thomas Edison Bird Museum. Gli diede il nome dell’imprenditore e suo amico Thomas Edison, che una volta gli aveva suggerito che gli uccelli erano come macchine volanti perché le loro ali probabilmente contenevano una sorta di assorbitore gravitazionale. L’obiettivo di Babson – che morì nel 1967, a 91 anni – non fu mai raggiunto, e lo scrittore e divulgatore scientifico Martin Gardner paragonò i suoi sforzi a pseudoscienze come la parapsicologia e la rabdomanzia. Tuttavia i finanziamenti dell’istituto favorirono una ripresa significativa degli studi sulla relatività. Tra gli anni Sessanta e Settanta, prima di pubblicare le sue ricerche più famose, Hawking vinse per sei volte il premio annuale di mille dollari assegnato dalla Gravity Research Foundation. Altri noti vincitori, oltre a lui e a Penrose, furono il fisico Freeman Dyson, il fisico Bryce DeWitt e l’astronomo Martin Rees. «Ciò che era iniziato come uno sforzo eccentrico diventò mainstream», scrisse nel 2014 il New York Times, citando la storia dell’istituto. Già alla fine degli anni Cinquanta la Gravity Research Foundation si era ormai fatta una reputazione di istituto rispettabile, mettendo da parte l’idea di controllare la gravità per concentrarsi sugli sforzi per studiarla e comprenderla. Alla prima conferenza annuale nel 1951 i partecipanti erano stati ventidue: nel 1958 furono 280. L’interesse per l’antigravità fu portato avanti dall’altro magnate citato da Kaiser e Rickles, più giovane di Babson: Bahnson, un membro del consiglio di amministrazione della fondazione, che aveva fatto fortuna nella produzione di macchine tessili. Collaborando con DeWitt e la moglie Cécile DeWitt-Morette, due dei più importanti fisici teorici della storia moderna, Bahnson fondò nel 1956 l’Institute of Field Physics alla University of North Carolina, Chapel Hill. Per gran parte della vita raccolse finanziamenti per conto dell’istituto, che intanto aveva ormai chiarito di non essere impegnato nella ricerca sull’antigravità. Lui continuò a manifestare quel suo interesse soltanto attraverso la fantascienza: nel suo libro del 1959 The Stars Are Too High raccontò la storia di tre uomini che si fingono alieni per mostrare al mondo un disco volante libero dalla forza di gravità da loro costruito, con l’obiettivo di allentare le tensioni politiche internazionali. Morì nel 1964, a 48 anni: in un incidente aereo. Le iscrizioni su alcuni dei monumenti che ancora oggi in diverse università statunitensi ricordano i finanziamenti ricevuti dalla Gravity Research Foundation non citano più «semi-isolanti antigravitazionali» e sforzi per ridurre gli incidenti aerei. Contengono tuttavia ancora un vago riferimento all’antigravità: «Serve a ricordare agli studenti le benedizioni che arriveranno quando la scienza determinerà cos’è la gravità, come funziona e come può essere controllata». La lastra che si trova al Colby College a Waterville, nel Maine, viene a volte rovesciata dagli studenti per scherzo, come segno ironico della forza di gravità. L’area in cui si trova quella della Tufts University a Medford, in Massachusetts, è invece utilizzata come luogo di una breve cerimonia informale. Gli studenti che ricevono il dottorato in cosmologia si inginocchiano mentre il relatore lascia cadere una mela sulla loro testa, per ricordare il racconto secondo cui Isaac Newton ebbe l’ispirazione per la legge di gravitazione universale quando una mela gli cadde in testa mentre si trovava nel giardino della sua tenuta a Colsterworth, in Inghilterra. Read the full article
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whencyclopedes · 7 months
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Isaac Newton
Isaac Newton (1642-1727) fue un matemático y físico inglés considerado la figura más importante de la Revolución científica por sus tres leyes de movimiento y la ley universal de la gravedad. Las leyes de Newton se convirtieron en una base fundamental de la física, mientras que su descubrimiento de que la luz blanca está formada por un arcoiris de colores revolucionó el campo de la óptica.
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whencyclopedfr · 7 months
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Isaac Newton
Isaac Newton (1642-1727) était un mathématicien et physicien anglais largement considéré comme la figure la plus importante de la révolution scientifique pour ses trois lois du mouvement et sa loi universelle de la gravité. Les lois de Newton sont devenues une base fondamentale de la physique, et il a révolutionné le domaine de l'optique en découvrant que la lumière blanche est composée d'un arc-en-ciel de couleurs.
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mskarim2022 · 8 months
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Leads to a Beautiful and Smooth Skin
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thxnews · 9 months
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bennysayings · 11 months
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Aura lost to the winds
“Motivation pushes to move you forward, but Vision is what you see ahead that pulls you with a stirred desire to move”How do you speak when there’s actually nothing to say? It gets to the point when every reason to give yourself space and time becomes a bigger threat than the struggle that led you there in the first place. Giving yourself a breather is never a bad idea but just like rhythm and…
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theeducationmag · 11 months
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https://www.theeducationmagazine.com/isaac-newton-quotes/
Get ready to dive into a captivating journey exploring the fascinating world of scientific breakthroughs with the help of none other than the remarkable Sir Isaac Newton. As we delve into his remarkable life and remarkable contributions to physics and mathematics, we’ll uncover the profound impact he has had on shaping our comprehension of the cosmos
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cornucopiaradio · 1 year
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I always really liked this #shortstory by Henry Slesar, which was first published in 'Amazing Stories' magazine in 1957. So a few years ago I decided to create this lovely #audiodrama #audiofiction version. You can listen to the whole production here & read the short story below.
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CREDITS:
Written by Henry Slesar
Performed by David Ault, Lucas Webley & AlwaysSlightlySleepy
Edited and Produced by Peter Beeston
Sound Effects via: http://Freesound.org
Music Track: Francesco – Esprit De L’arbre 2
http://cornucopia-radio.co.uk/reluctant-genius/ 
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RELUCTANT GENIUS
By Henry Slesar (slightly adapted by Peter Beeston)
As they both sped through the ionosphere of the green planet, Buos was still trying to chastise Laloi, but like the airy, formless creature she was, Laloi ignored the criticism. Rippling zephyr-like, through a clump of daffodils as they completed their descent.
"So pretty," she sighed, flinging her incorporeal substance around each flower, absorbing their unified beauty of scent, sight, and feel. Buos shrilled himself into a column of wind, expressing his displeasure at her attitude.
"Stupid, silly, shallow thing!" he said. "If the others only knew how you behaved..."
"And you'll be glad to tell them, of course," she said, extending her fingers of air into the roots of the wind-bent grass. She rolled across the hill ecstatically, and Buos followed in grumbling billows of energy.
"I don't carry tales," he replied, somewhat mortified. "But we're here as observers, and you insist upon making this world a plaything ..."
"I love it," she said happily. "It's so warm and green."
Buos whipped in front of her angrily. "This is an assignment," he snapped, his emotion crackling the air about him. "We have a purpose here."
"Purpose!" she groaned, settling over a patch of crowded clover. "How many centuries will this assignment last?"
"This world is young," said Buos. "It will take time."
"But how long?" she asked mournfully. "Our world will be shrivelled and dead before these people have the knowledge to rescue us. Why can't we spend all our lives here?"
"And leave the others behind?" said Buos stiffly. "Selfish being," he said sadly. "This world cannot support one-fourth our number."
"Oh, I know, I know," Laloi said. "I do not mean to say such things, but I am twisted by my sorrow..." As if to express her self-abnegation, she corkscrewed out of the clover and into a thin spiral of near-nothingness.
"Settle down, foolish one," said Buos, not unkindly. "I know your feelings. Do you think I’m not tormented as well by the slow pace of these Earth-things and their crude barbaric ways? They are like children, playing with the building blocks of science. They have such a long way to go ..."
"And so few know," said Laloi despairingly. "Only a handful of seeing minds and millions of ignorant ones. Not even first principles, they're stupid, stupid!"
"But they will learn," Buos said stubbornly. "That is historical fact. Someday, they will know the true meanings of matter and light and energy. Slowly, yes, slowly. But in terms of their growth, it will seem like such great speed to them ..."
"And in terms of our world?" said Laloi, spinning sadly over the ground, "they might be far too late ..."
"No!" In his excitement, Buos forgot himself and entwined with the flowing form of the she-creature, and the result was a rending of the air that crackled and sparked like lightning over the field. "No," he repeated again. "They must not be too late. They must learn. They must build up from the very ground itself, and then they must fly. Then their eyes must be lifted to the stars, and their desire must extend to the whole universe"
"But it seems so hopeless..."
"It cannot be! Our destiny is not extinction. They must come to us, in fleets of silver, and replant our soil, and send towers of green shooting into our sky, breathing out air."
"Yes, yes!" Laloi cried wantingly. "It will be that way, Buos. It will be that way! Look, that man-creature there. Underneath the tree of apple. We will begin with him ..."
Buos floated towards the ground disconsolately. "He is only a dreamer," he said cheerlessly. "His spirit is good; he thinks of tomorrow. He is one of the knowing ones. But he cannot be moved, Laloi. His thoughts will fester and die in the prison of his own mind"
"No, they can’t! We have watched him. He understands much. He can help us!"
"I have seen his like before," said Buos hopelessly. "Yes, he thinks and he works, but his conclusions will remain unformed. All for the lack of a moving force ..."
"Then let us provide it, Buos. Let us move him! For this empty watchfulness will surely destroy me. Please let us try""
"With what?" said the other hopelessly. "Arms of nothing? Hands of vacuum? A breeze against his cheek? A rustle of leaves? A meaningless whistle in his ear?"
"I can feel it within him. He knows, he knows!" said Laloi excitingly. "But he has to find a way to say 'this is so because' and 'this must happen when'. A new way for him to think. A new way for him to understand..."
They hovered over his head, in a pandemonium of helplessness. They whirled, and tumbled through the leaves. Madly circling again and again; until finally to Laloi, inspiration came...
An apple, caught by a sudden gust of wind, twisted from the tenuous hold of the tree and fell to the ground next to him.
The man, startled, picked it up.
He gazed at it, deep in thought and slowly... a new theory started to grow.
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onesownwill · 1 year
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#onesownwill #motivation #motivationalquotes #inspiration #inspirationalquotes #quotes #dailyquotes #isaacnewton #isaacnewtonquote #isaacnewtonquotes #isaacnewtonsbar #isaacnewtonmemes https://www.instagram.com/p/CnIHzTsujT6/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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quotenova · 1 year
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My powers are ordinary. Only my application brings me success. https://www.quotenova.net/authors/isaac-newton/qg2kmd
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bilimuzay · 4 months
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scienza-magia · 8 months
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Contraddizione sul moto inerziale in meccanica classica
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Scoperto un errore nella traduzione della Prima Legge di Newton dopo quasi 300 anni. Una nuova interpretazione degli scritti di Isaac Newton chiarisce cosa intendesse il padre della meccanica classica con la sua prima legge del moto: lo rivela un articolo pubblicato su Scientific American del 5 settembre scorso. Una traduzione imprecisa della prima legge del moto di Isaac Newton, che è rimasta inosservata per 300 anni, ci offre una nuova prospettiva sul pensiero di questo innovativo scienziato quando delineava i principi della meccanica classica. Spesso, la prima legge del moto viene riassunta con “corpi in movimento tendono a mantenere quel movimento, mentre quelli fermi tendono a restare fermi”.
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Isaac Newton, ritratto di Sir Godfrey Kneller (1689) Tuttavia, l’origine di questo principio, che potrebbe sembrare intuitivo riguardo all’inerzia, ha delle sfumature. Nel suo libro del XVII secolo, Newton, scrivendo in latino, affermava che un corpo tende a mantenere il suo stato, sia esso di riposo o di movimento costante, a meno che non venga influenzato da forze esterne. Con il passare del tempo, vari teorici hanno interpretato le parole di Newton pensando si riferisse a corpi non influenzati da forze esterne. Ma gli studiosi si sono chiesti: dato che non esistono corpi completamente isolati dalle forze nel nostro universo, perché teorizzare su qualcosa di inesistente? Pare che Newton non intendesse affatto riferirsi a corpi teorici non influenzati da forze. Newton sembra utilizzi una specifica frase latina non per limitare l’applicazione della sua legge, ma per evidenziare che un corpo cambia il suo stato solo quando una forza esterna lo influisce. Quindi, in sostanza, ogni variazione nel movimento di un corpo è il risultato di forze esterne. Newton stava cercando di stabilire l’esistenza di forze che influenzano il movimento, contrariamente ad alcune teorie precedenti. Probabilmente, la persistente confusione riguardo alle parole di Newton è dovuta a una traduzione in inglese del 1729 che ha introdotto piccoli, ma significativi, cambiamenti nel significato: in particolare usando la  parola “se non” (unless) invece di “salvo nella misura in cui” (except insofar).
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Copia della prima edizione di Sir Isaac Newton del suo Philosophiae Naturalis Principia Mathematica con le sue correzioni scritte a mano per la seconda edizione. La prima edizione fu pubblicata sotto l’impronta di Samuel Pepys, presidente della Royal Society. Al momento della seconda edizione, lo stesso Newton era diventato presidente della Royal Society, come notato nelle sue correzioni. È stato digitalizzato dalla Biblioteca dell’Università di Cambridge e può essere visto nella Biblioteca digitale di Cambridge insieme ad altre opere originali di Isaac Newton. Il libro può essere visionato nella Wren Library del Trinity College, Cambridge. Le tre leggi di Newton Le leggi del moto di Newton sono tre principi fondamentali che descrivono il rapporto tra un corpo e le forze agite su di esso e il suo movimento in risposta a tali forze. Queste leggi sono state enunciate da Sir Isaac Newton nel 1687 e formano la base della meccanica classica. Ecco le tre leggi: - Prima legge (o legge dell’inerzia) Un corpo rimane in stato di quiete o di moto rettilineo uniforme a meno che non venga sottoposto all’azione di una forza esterna. In sostanza, un oggetto si muoverà ad una velocità costante (che potrebbe essere zero) a meno che una forza esterna non agisca su di esso. - Seconda legge (o legge della dinamica) La forza esercitata su un oggetto è proporzionale alla sua accelerazione e ha la stessa direzione e lo stesso verso dell’accelerazione. Questa legge può essere espressa con la formula: F=m×a dove F è la forza totale agente sull’oggetto, m è la sua massa e a è la sua accelerazione. - Terza legge (o legge d’azione e reazione) Per ogni azione c’è sempre un’uguale e contraria reazione: ovvero le forze di due corpi su l’altro sono sempre uguali e dirette in direzioni opposte. Se un corpo A esercita una forza su un corpo B, il corpo B esercita una forza di uguale intensità e direzione, ma opposta, sul corpo A. Queste leggi sono valide in sistemi di riferimento inerziali e costituiscono le fondamenta della meccanica classica, che è stata utilizzata per descrivere e prevedere il movimento degli oggetti per secoli. Tuttavia, per oggetti che si muovono a velocità vicine a quella della luce o per oggetti di dimensioni atomiche o subatomiche, è necessario fare riferimento alla teoria della relatività o alla meccanica quantistica, rispettivamente. Fonte: Scientific American Read the full article
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jamybechler · 1 year
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Sir Isaac Newton had three laws of motion and the first law essentially said that every object will remain at rest until acted upon by an outside force. Things don’t change by themselves. This is an important concept to remember today. It’s not about what we want to do today. It’s not about our intentions. Yes, those are important, but many good intentions fall flat because they’re never acted upon. ‍ Newton’s laws of motion and, science for that matter don’t really care about our feelings, emotions, or intentions. It matters what we do. Will our actions match our desires today? Will our behaviors align with our intentions? Yes … change, progress, and improvement begin with a thought. Pretty much everything begins with a thought, but I have thoughts all the time. Some get acted upon and some don’t. The thoughts that aren’t acted upon fall by the wayside or stay at rest. ‍ The thoughts that move forward and become reality are the ones that I intentionally make happen. I create the motion. I create momentum. I make it a reality. Let’s remember Sir Isaac Newton today when we’re thinking about what we want to accomplish and put those thoughts into action. . . . #Gravity #LawsOfMotion #Momentum #LawOfMomentum #SirIsaacNewton #NewtonsLaw #IsaacNewton #ThoughtLife #PositiveThoughts #SuccessIsAChoice #MondayMotivation #MontivationalMinute #MomentumBegetsMomentum #GetStartedNow #gilpenchina https://www.instagram.com/p/Ckq4OncuzqV/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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