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#calma profonda
ragazzoarcano · 11 months
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“Come il mare,
l’amore è pace e guerra,
ardente agitazione,
calma profonda,
lieve sfiorar di pelle,
unghia che segna.”
— José Saramago
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kon-igi · 1 month
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ELEGIA PER L'AMICO DI UN AMICO
Arrivederci, Nero. Oramai la vita ti era troppo faticosa e visto che tu non potevi scegliere, lo hanno fatto per te gli umani che ti sono stati accanto per quasi tutta la tua vita. Quasi tutta. Perché anche se hai avuto l'amore della tua mamma, sei poi stato tradito da 'padroni' che ti accusavano di non capire e che hanno usato il bastone per punirti della tua 'disubbidienza'. E tu sei diventato 'cattivo'. Ma la tua non era veramente cattiveria... era paura. Paura che il tuo non capire ti causasse dolore, abbandono, solitudine. E improvvisamente non è stato più così, con una mano che si allungava per accarezzarti e non più per picchiarti. Ma nonostante tutto quell'amore ricevuto, la paura è rimasta conficcata là, in fondo al cuore. E io ti perdono, Nero, per avermi morso, non con rabbia ma per paura, paura che l'umano che ti aveva accolto con sé non tornasse più dall'ospedale dove stava lottando per la sua vita, paura che io facessi male alla tua umana, che attendeva il suo ritorno. Io non ho provato rabbia per il tuo morso, solo tristezza, perché subito dopo ho visto che tremavi, in attesa di quella punizione che credevi di meritare. E ora è tutto finito. La sofferenza nelle ossa, la fatica di camminare senza una zampa, le scale che sembravano ogni giorno sempre più alte. Rimane solo il calore che eri convinto di non meritare e che invece è rimasto nel cuore di chi si è preso cura di te, fino alla fine. Arrivederci, Nero. Porterò la cicatrice del tuo morso con amore e riconoscenza.
Questo pomeriggio il mio amico @salfadog ha accompagnato il suo cane dal veterinario per l'ultimo viaggio e io gli ho detto, anzi, gli ho assicurato con la più profonda delle certezze che Nero lo avrebbe atteso con calma insieme a tutti gli altri compagni andati, oltre la cortina di pioggia di questo mondo, per correre ancora una volta assieme e non avere mai più paura.
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petalididonna · 5 months
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……..
Come il mare, l’amore è pace e guerra,
ardente agitazione, calma profonda,
lieve sfiorar di pelle, unghia che segna.
José Saramago
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susieporta · 5 months
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Il cammino dell'analisi, quella vera e non di facile consumo, richiede impegno, apertura autentica di mente e cuore. Richiede da parte del terapeuta profonda umiltà, condivisione emotiva. Il mestiere di analista del profondo non si impara semplicemente con l'avere frequentato un corso di formazione. Si è terapeuti dell'anima per predisposizione naturale, affinata dalle esperienze vissute, coltivata attraverso lo studio indefesso, la sensibilità estrema a cogliere gli aspetti più inverosimili dell'esistenza. Non ci sono tecniche migliori di altre da apprendere, sono forse tutte valide, ma non bastano. L'analista è in continua cura di sé stesso poiché nessuno può definirsi completo, o che ha annullato le ferite del passato. Sono sempre lì, e lì dove furono devono restare perché sono la verità con cui l'analista può entrare nelle difficoltà dell'altro. L'analisi non è il superamento del passato in vista di un futuro senza macchia. È piuttosto la continua riesumazione di esso affinché, riportato alla luce, non sia un cadavere in putrefazione cui si è messa una pietra sopra ma un humus da rivangare affinché sia terreno fertile per nuovi frutti. Il passato non si può e non si deve in nessun modo cancellare. L'analista ci convive, consapevole che è l'unica ricchezza di cui dispone. Un'analisi che prometta facili superamenti è disumana e idiota.
L'analisi non è per tutti, è per quei pochi capaci di sostenerla. Non promette falsa felicità, promette solo verità, per quanto sia possibile arrivarvi. La verità è il più delle volte scomoda. Smonta ogni idea che ci si è fatti di sé. La verità è cruda e solo chi ha coraggio vi si espone. Non si guarisce da chissà cosa. Si impara a convivere con le proprie fragilità facendole diventare punti di partenza per diventare forti e nello stesso tempo flessibili.
Si acquisisce semplicemente la capacità di accettarsi e accettare chiunque vivendo passato, presente e la contingenza del futuro ignoto, con coraggio e la volontà di cercare di migliorare, consapevoli che siamo tutti uguali per valore, ognuno nella sua diversa e indiscussa unicità.
L'analista non salva nessuno, non è né più né meno di nessuno e, se non sa questo, è meglio che faccia un altro mestiere.
Il paziente usa l'analista come il violinista usa il violino per inventare la sua musica.
L'analista non dà consigli, non offre soluzioni. Fa domande affinché l'altro si interroghi come l'analista stesso è in continua autointerrogazione.
L'analista lavora con l'anima e si offre all'altro, si mette a disposizione dell'altro affinché l'altro faccia buon uso della sua. Non ci sono miracoli.
Attraverso il buon uso dell'analista il paziente trova la verità su sé stesso per sciogliere problemi che gli apparivano insolubili e riuscire a vivere al meglio la propria vita.
L'analisi richiede tempo, tutto il tempo necessario per giungere alla meta desiderata. Non si raggiunge di corsa la vetta di una montagna. Si va piano, attenti ai crepacci e ben equipaggiati.
Una casa si costruisce a partire dalle fondamenta, non dal tetto. A volte, per eccessivo entusiasmo, ci si illude di essere giunti subito alla meta quando invece è solo un miraggio. Ci vuole pazienza, anche da parte dell'analista che sarebbe opportuno non si vantasse di un facile successo. Pazienza, calma, prudenza affinché ciò che si è costruito resista ben solido nel tempo ai sismi della vita.
Giovanna Breccia
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alonewolfr · 3 months
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Come il mare, l amore è pace e guerra Ardente agitazione, calma profonda Lieve sfiorare di pelle, unghia che segna
|| José Saramago
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bodyswap-it · 1 year
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Sono un eroe (parte 1)
“Martinelli” “Martinelli” strilla il prof di lettere, il mio sguardo va alla lavagna, poi lo abbasso alle mie mani ossute e sudate che tengono una penna, vedo tutto sfocato, sento che sto per vomitare, non riesco a muovermi ne a reagire. Sta succedendo di nuovo. Il mio battito è accelerato, il caldo è insopportabile ed ecco che diventa tutto nero.
Finalmente riapro gli occhi.
Davanti a me una corda alla quale sono strette due mani enormi e piene di calli, sul mio busto c’è avvinghiata una donna. Alzo lo sguardo e vedo il cielo. “Oh cazzo sono sospeso su un palazzo in fiamme. Ok, niente panico questo corpo saprà cosa fare, devo solo usare la sua memoria muscolare”.
Guardò in basso e vedo due grossi stivali da pompiere. “Andiamo sono nel corpo di un eroe, basta perdere tempo devo scendere”.
Sento gli incitamenti dei miei compagni da terra, allento un po’ la presa e con dei lunghi salti iniziò a calarmi giù. La ragazza strilla e si stringe più forte a me. Corro verso i miei compagni e cerco di mettere giù la donna ma lei non vuole lasciarmi “andiamo sei al sicuro ora, puoi lasciarmi fatti controllare dai paramedici”. Diavolo la mia voce e incredibilmente profonda e mascolina.
Finalmente mi lascia tremante e mi guarda senza dire una parola.
Mi guardo intorno e vedo tutti i miei colleghi, vedo sopra tutte le loro teste, allora è questo che si prova ad essere alti!
“C’è ancora un uomo intrappolato al quinto piano” strilla la radio.
Qualcosa scatta in me e iniziò a correre verso il palazzo in fiamme, salgo sul camion e percorro tutta la scala e salto sul tetto, ignoro tutti gli avvertimenti dei miei compagni di squadra, aggancio la corda alla vita e mi lancio verso il basso, sta volta a velocità molto più elevata dell’altra volta. Sento le urla dell’uomo e capisco dov’è. “Stai indietro” urlo con la mia nuova voce potente.
Mi lancio nuovamente nel vuoto e i miei piedi atterrano su una finestra mandola in frantumi. Ok sono dentro. Seguo le urla dell’uomo in mezzo al fumo, batte dietro una porta del corridoio, cerco di aprirla ma chiusa. “Allontanati dalla porta” intimo.
Poi do un calcio alla porta che va in frantumi. L’uomo sta a terra gli metto le mani sotto le ascelle per aiutarlo ad alzarsi e sono meravigliato da quanto sia stato semplice, ora siamo faccia a faccia lo guardò negli occhi lo tranquillizzo e gli dico che era deve correre dietro di me.
“Vvv va bbbene, però potresti mettermi giù ora?” Mi dice con voce tremante. Abbasso lo sguardo e vedo i suoi piedi penzolare nel vuoto, accidenti lo sto tenendo sospeso da terra e quasi non ne sento il peso, questo corpo è fantastico! Lo metto a terra e la sua testa ora arriva a stento al mio petto. “Ok dobbiamo correre ora”. Arriviamo alla finestra e mi aggancio di nuovo alla corda spingendomi fuori dalla finestra.
“Ok, ora vieni verso di me e stringiti al mio collo” dico con voce più calma possibile. Ma lui ribatte spaventato:
“No, non posso farlo, non posso”
Merda non c’è davvero tempo per questo, salto di nuovo dentro da lui e mi abbasso per prenderlo lui strilla e mi colpisce coi pugni sul petto, sono irritato dal suo comportamento ma allo stesso tempo divertito ho davanti a me un uomo adulto che sembra un bambino: piange e mi colpisce incapace di provocarmi alcun dolore. Lo ignoro, stringi un braccio attorno alla sua vita e mi lancio giù dalla finestra, in pochi salti sono a terra. Vado verso la squadra tenendolo come un bimbo.
“Ehi va tutto bene adesso fifone”
“Ehi”
Merda è svenuto. Lo adagio sulla barella mentre la ragazza di prima corre da lui. I ragazzi mi danno pacche ed elogiano la mia performance, mi sento da Dio, non posso credere a quello che ho appena fatto. Mi appoggio al camion e mi rilasso bevendo un po’ d’acqua. Poi vedo l’uomo di prima venire verso di me, vorrà ringraziarmi immagino.
L’ometto arriva da e inizia urlare diventando subito paonazzo:
“ potevi uccidermi, quello che hai fatto è stato stupido e pericoloso farò causa ai vigili del fuoco per questo”
“Ci farai causa per averti salvato la vita?” Controbatto confuso.
“Hai ignorato le mie richieste e contro la mia volontà hai usato la forza per mettermi in pericolo” continua lui.
Sento la rabbia montarmi dentro per le parole di questo ingrato, stacco le mie spalle dal camion e mi avvicino a lui guardando in basso verso i suoi occhi. Non strilla più ora. Ma ahimè sento una mano sull’addome spingermi via. “Andiamo ragazzo, non fare stupidagini” dice il capitano. Che poi va a parlare con l’uomo mentre io cammino via nervoso e mi accendo una sigaretta.
“Posso fare un tiro” dice una voce femminile, alle mie spalle ancora seduta sulla barella la ragazza che avevo appena salvato. La guardò e sorridendo dico:
“Non pensi di averne respirato abbastanza di fumo oggi?”
“Una boccata in più non farà male” dice lei. Così le metto la sigaretta in bocca e le faccio fare un tiro.
Buttando fuori l’aria mi dice:
“Sai mi spiace per il mio ragazzo, lui è fatto così vuole sempre farsi odiare da tutti, grazie per averci salvati. Appena finisce la sua sceneggiata provo a parlargli”
“È stato un piacere, e non ti preoccupare, lo capisco era sotto shock ha bisogno di sfogare la paura” dico mettendole la sigaretta in bocca. “Meglio che torni dalla squadra, ciao bella”.
E ancora una volta vengo fermato dal capitano che inizia blaterare di come sto tizio sia un avvocato, amico di tanti politici. E che debba scusarmi con lui. A nulla sono valsi i miei rifiuti.
“Tieni prendi il camion e accompagnali a casa, la gente adora salirci sarà più propenso a chiudere un occhio se è felice” dice il capitano.
Continua…
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somehow---here · 1 year
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Rimani. Resta qui. C’è calma, una calma profonda; /quasi una felicità, come se fosse finita la mutevolezza /o come se il mare si fosse assunto anche il nostro movimento; /e noi, da questa finestra, possiamo osservarlo /senza rischio, anzi quasi incantati /da tutte queste mutevoli forme d’acqua, /da queste grida anodine, dai rumori immotivati, /dai colori pericolanti, dai riverberi, dai mutamenti improvvisi, /disinteressati, persino compiaciuti della nostra conoscenza /sull’immutabilità dell’acqua sotto i gesti /assordanti e minacciosi dei venti. Rimani.
Ghiannis Ritsos, tratto da "Il guardiano del faro"
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narcisistiedemoni · 7 months
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🌟 La gestione dello stress può essere difficile, ma con alcune strategie efficaci, è possibile ridurre l'ansia e ritrovare la calma interiore. Prova a fare una passeggiata all'aria aperta, meditare o fare qualche esercizio di respirazione profonda per rilassarti.
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ragazzoarcano · 5 months
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“Ogni momento ha qualcosa che mi attira.
Niente è da buttar via.
La luce, l'aria, le ore che si seguono.
Calma, bellezza, profonda voluttà del Tempo.”
— Ennio Flaiano <Diario degli errori>
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umi-no-onnanoko · 2 years
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Ti amo così
Sono raggomitolata sul divano dentro la coperta che avevi lasciato appositamente per me, perché sai bene quanto io sia freddolosa e quanto spesso io abbia freddo ai piedi.
Con la testa posata sulla tua spalla sto guardando con te un film d'animazione: l'incantesimo del lago.
Era un cartone che da piccola apprezzavo e quando avevo notato la disponibilità gratuita ti ho praticamente costretto a guardarlo.
So che non è proprio il tuo genere, ma tu pazientemente hai accettato pur di vedermi felice.
Ho sempre amato i film d'animazione, ovviamente da piccola perché erano storie, ora anche per il loro significato intrinseco.
Così, quando arriva la scena del primo incontro dei due protagonisti da adulti ed Odette, la protagonista femminile, chiede al suo principe se tutto quello che conta per lui è che lei sia bella ti guardo.
Ti accorgi subito del mio sguardo posato su di te e con fare indagatore mi scruti a tua volta, finché con voce calma e profonda mi dici: " lo sai che per me non sarà mai solo questo ciò che conta".
Non ho ancora capito come tu riesca a capire cosa io stia per chiederti prima ancora che io apra bocca,ma non mi dispiace che tu possa viaggiare sulla mia stessa lunghezza d'onda.
Mi accarezzi il viso con la tua mano calda e ciò mi fa accoccolare ancora di più nella coperta con la guancia posata sul palmo della tua mano.
Poi prosegui:" non sei solo un bel corpo, o un bel viso, anche se ammetto che mi piacciono molto entrambi" ridi e sai che dicendo questo arrossirò, ed infatti sono già rossa come un pomodoro mentre tu sorridi divertito. "Sei quella rughetta che ti spunta sulla fronte quando metti il broncio" , indichi il punto esatto col dito, "sei il piccolo cerbiatto spaurito dagli occhioni grandi" e mi guardi sorridendo "sei questo labbro tutto mangiucchiato perché quando sei nervosa non riesci a non mordere le piccole pellicine che ha ed alla fine lo colori tutto di rosso" dicendo questo mi accarezzi il labbro rotto con il polpastrello, "sei la luce che leggo nei tuoi occhi quando persegui i tuoi obiettivi, sei queste mani" e le prendi tra le tue "che tremano quando sei di fronte a un ingiustizia o sei molto triste; sei tutti i libri che affollano la libreria e che non ti stanchi mai di farmi leggere" sorridi "sei tutti questi graffi" mi osservi le mani e le braccia e le baci teneramente "perché fai giocare Moon anche quando sei stanca, senza lamentarti mai del fatto che ti graffi per arrampicarsi in cerca di coccole" sorrido pensando a quella piccola peste di un gatto.
"Sei tutte le lettere che mi scrivi quasi ogni giorno da che ti conosco" alludi a tutto il plico di buste, rilegate con un cordino rosso posate tra i libri "sei tutti i tuoi successi ed i tuoi errori buffi" ad entrambi scappa da ridere, so che ti riferisci al mio recente tentativo di usare la lavatrice mettendo insieme bianchi e colorati finendo per cambiare il colore della maggiorparte del tuo guardaroba. "sei tutto ciò che ti ha ferita e fatta sorridere, sei un piccolo mare caotico in cui non smetto di navigare."
A questo punto ho le lacrime agli occhi, sai che sono emotiva e mi commuovo per un nonnulla, intanto il film prosegue e non so nemmeno se siamo alla fine; posi il tuo sguardo su di me ed accompagnando con l'altra mano il mio viso a te mi baci asciugandomi le lacrime.
"Ti amo" ti dico quasi in un sussurro.
"Lo so" rispondi stringendomi tra le tue braccia.
-umi-no-onnanoko (@umi-no-onnanoko )
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thebeautycove · 7 months
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ETAT LIBRE D'ORANGE - SOUS LE PONT MIRABEAU - Eau de Parfum - Novità 2023 -
P+P what a terrific alchemy. Poems + Perfumes. Is there anything better than that to shake your S+S? Senses and Soul reply right away.
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Che stupefacente alchimia quando le fragranze scuotono la curiosità e sono ganci di riflessione su quanto si è appreso nella vita, soprattutto sui testi scolastici, sulle buone letture fatte nel tempo, su quanto certe esperienze si siano poi trasformate in una trama fitta di passione e condivisione.
Ritrovare Guillame Apollinaire in questa nuova fragranza di Etat Libre d'Orange - Sous le Pont Mirabeau - è stato come aprire un varco di luce nella memoria.
Apollinaire è uno dei grandi della poesia moderna, coniò il termine 'esprit nouveau' dando significato alle avanguardie artistiche francesi d'inizio 900.
La sua poesia multisensoriale vive nella sostanza del ricordo, affrancata dai confini del tempo, ne contrasta la forza dissipatrice per divenire incorruttibile.
Nei versi della sua celeberrima ‘Le Pont Mirabeau’, cui la fragranza si ispira, scorre la malinconia per un amore perduto, la nostalgia di un tempo che non conosce futuro e quella speranza violenta e timida che fu cara a Baudelaire.
E questa sensazione di fluire, del moto perpetuo e sincopato delle acque della Senna traspare da rigorosi accordi acquatici e minerali.
La sensazione in apertura è di freschezza acidula brumosa rubata alle luci dell'imbrunire, di sentori terrosi e metallici sostenuti dalla forza calma dei legni, sandalo e cedro.
Sono aromi sospesi e lenti, meditativi nel solenne evaporare dell'incenso, nel prolungato riverbero ozonato, rischiarati dagli accenti erbacei delle foglie di violetta, dalla poetica rima dell'ambra grigia.
E ancora, come a voler trattenere in circolo le sensazioni di attesa e speranza, riemergono i legni, più confortanti e magnetici nel loro levarsi dal fraseggio distensivo di vaniglia e muschi.
É indossare una poesia.
Creata da Mathieu Nardin.
Eau de Parfum 100 ml. In selezionati p.v.
©thebeautycove   @igbeautycove
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IL PONTE MIRABEAU Sotto il ponte Mirabeau scorre la Senna E i nostri amor Che io me ne sovvenga La gioia mai mancò dopo il dolor Venga la notte rintocchi l’ora I giorni se ne vanno io non ancora Le mani nelle mani restando faccia a faccia Lasciam che giù Sotto l’arcata delle nostre braccia D’eterni sguardi passi l’onda lassa Venga la notte rintocchi l’ora I giorni se ne vanno io non ancora L’amore se ne va come va la corrente L’amore va Come la vita è lenta E come la Speranza è violenta Venga la notte rintocchi l’ora I giorni se ne vanno io non ancora Giornate e settimane il tempo corre Né più il passato Né più l’amore torna Sotto il ponte Mirabeau la Senna scorre Venga la notte rintocchi l’ora I giorni se ne vanno io non ancora
•••••
Il ponte Mirabeau deve parte della sua fama a questa celeberrima poesia di Apollinaire. Costruito nel biennio1895/97 ha una struttura a tre arcate in acciaio e collega la riva sinistra del 15°arrondissement alla destra del 16°. Quattro imponenti sculture in bronzo, poste alla base dei pilastri di sostegno, rappresentano l'abbondanza, la navigazione, il commercio e la città di Parigi. E' uno dei ponti più romantici della Ville Lumière, da sempre cantato e celebrato da artisti e letterati.
Elogio in fragranza al poeta Guillaume Apollinaire, che coniò il termine “esprit nouveau” per rappresentare l’avanguardia dei tempi moderni. Apollinaire aveva in se la genialità dell'innovatore, fu un visionario nell'approcciare le nuove correnti artistiche e il primo a riconoscere la valenza della pittura metafisica.
Il ponte Mirabeau è una delle sue poesie più belle, tratta dalla raccolta Alcools del 1913, in cui l'autore applica ai versi i principi della pittura cubista, le liriche non servono uno schema, non presentano un soggetto ricorrente ma, soprattutto, sono libere e non costrette in spazi limitati dalla punteggiatura.
Il ponte ha per Apollinaire una profonda valenza simbolica, è metafora del sentimento amoroso, luogo che induce a riflettere su sentimenti e tempo. Malinconia e visione onirica si fondono palesando il tratto distintivo dello stile del poeta, la sua poesia non è solo parola, è anche tattile, udibile, percepibile con i cinque sensi, qui sta la sua straordinarietà.
C'è il riferimento alla Senna, all’acqua che scorre veloce come il tempo, alle cose smarrite in esso, all'amore perduto per la pittrice Marie Laurencin, il ricordo e la nostalgia, la consapevolezza di ciò che non potrà tornare, l' abisso di solitudine e malinconia. Tutto passa, la giovinezza e la felicità spazzate via per sempre e la citazione alla 'speranza violenta' di Baudelaire è più che appropriata, poichè la tristezza ha per lui lo stesso significato, di violenza e timidezza congiunte.
E se il tema del tempo è cruciale in quest'opera, la protagonista assoluta è la poesia stessa. Tutto ciò che resiste all’azione distruttrice e implacabile del tempo è il dono di queste parole. Il dolore della separazione viene lenito dalla bellezza, dallo splendore del verbo poetico, che possiede la stessa funzione salvifica della memoria.
©thebeautycove
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lunamagicablu · 1 year
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Vi siete mai seduti in silenzio senza fermare l’attenzione su una cosa qualsiasi,
senza fare il minimo sforzo per concentrarvi, con una mente davvero calma?
Se lo fate, potete ascoltare i rumori lontani e quelli vicinissimi a voi: siete in contatto coi suoni.
Allora state veramente ascoltando.
La vostra mente non si limita a funzionare attraverso un solo insufficiente canale.
Quando ascoltate in questo modo, con grande tranquillità, senza sforzo,
scoprite che dentro di voi avviene un cambiamento straordinario,
un cambiamento che non dipende dalla vostra volontà e che si produce senza che voi lo chiediate;
è un cambiamento che porta con sé l’immensa bellezza di una percezione profonda.
*Jiddu Krishnamurti *
*************************
Have you ever sat in silence without stopping your attention on anything,
without making the slightest effort to concentrate, with a truly calm mind?
If you do this, you can listen to distant noises and those very close to you: you are in contact with the sounds.
Then you are truly listening.
Your mind doesn't just function through one insufficient channel.
When you listen in this way, with great tranquility, without effort,
you discover that an extraordinary change takes place within you,
a change which does not depend on your will and which takes place without you asking for it;
it is a change that brings with it the immense beauty of a deep perception.
* Jiddu Krishnamurti *
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porchesie · 2 years
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Come il mare,
l’amore è pace e guerra,
ardente agitazione,
calma profonda,
lieve sfiorar di pelle,
unghia che segna,
schizzo di sborra.
José SaraMago (o Stregone)
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petalididonna · 1 year
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CALMA
 
 
Calma.
Permetti che le tue mani
incontrino i loro antichi rettili
perché scivolino
come serpenti
nella profonda foltezza dei miei capelli.
 
La cupola del mio tempio
è l’ambito che racchiude
la sacrosanta arca dell’alleanza.
Le mie orecchie, i minareti
per i cantici più umidi
della tua lingua.
 
Inverti l’ordine
dall’alto verso il basso
fai la tua strada di ladrone
scendendo dalla volta
appeso alla più lunga delle mie ciglia.
 
Sullo scivolo del collo
sdrucciola come il saggio che cerca inutilmente
la quadratura del cerchio
e lanciato fuori di te stesso
percorri la valle tesa
che giace tra i miei due seni
 
Nella sorgente del mio ombelico
deposita un bacio mercuriale
che s’ingarbugli nei labirinti profondi
per dove si arriva alla stessa memoria
del ventre di mia madre
 
Da lì in poi
lasciati guidare dalla follia
dall’avarizia del tuo palato
dalla tua vocazione di esploratore
in cerca del Centro della Terra
 
Sii il minatore che tentoni
scopre le venature del sale
che il mare dimenticò negli antri femminili
dove la vita ha il suo rifugio.
Afferrati all’umida rosa dei venti
più potente degli uragani dei Caraibi
o dei maremoti del Pacifico
 
Calma la tua sete e le tue furie in me
nel profondo del muschio e delle alghe
che gemendo ti restituisce
alla breve, eterna sicurezza
del paradiso perduto.
Gioconda Belli.
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scorcidipoesia · 2 years
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«Come il mare, l’amore è pace e guerra,
ardente agitazione, calma profonda,
lieve sfiorar di pelle, unghia che segna».
José Saramago
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ipsilonmaiuscola · 2 years
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«Quando la realtà risulta immodificabile e genera sofferenza, anziché ostinarci a cercare di cambiarla, è più vantaggioso avviare un processo di accettazione profonda e consapevole dell’esperienza dolorosa.
Accettare la realtà significa smettere di combatterla, lasciarci attraversare e poi lasciar andare l’amarezza e la sofferenza. È importante accettare che ogni cosa ha delle cause che possono anche prescindere da noi, che ci sono limitazioni legate al passato o al presente che non possono essere cambiate e che la vita è degna di essere vissuta anche se vi sono eventi dolorosi. Il processo di accettazione può portare una emozione di tristezza che, se attraversata in modo consapevole e lasciata andare senza rimuginio, apre la porta ad uno stato di calma e centratura che ci impedisce di trasformare il dolore in sofferenza ripetuta.
Accettare non significa rassegnarci o essere passivi di fronte ad eventi dolorosi; significa invece prendere consapevolezza delle proprie emozioni, familiarizzare con esse, senza trattenerle e senza respingerle, smettendo di ostinarci contro la realtà e indirizzando le nostre energie su ciò che è in nostro potere cambiare, ovvero noi stessi.
“La sofferenza è necessaria nella misura in cui ti fa rendere conto di ciò che non è necessario.
Non sono le situazioni a farti infelice. Possono procurarti dolore fisico, ma non ti fanno infelice, i tuoi pensieri ti fanno infelice.
Le tue interpretazioni, le storie che racconti a te stesso, ti fanno infelice”»
Eckhart Tolle
♨️🏹
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