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#l’ansia è un cancro
illsadboy · 1 year
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L'ansia non è solo avere problemi a respirare. L'ansia è svegliarsi alle 3 del mattino da un brutto sogno perché il tuo cuore batte forte. L'ansia esplode senza motivo. L'ansia è stressarsi per cose che possono o non possono essere reali. L'ansia è il tuo umore che cambia in pochi minuti. L'ansia è un tremito incontrollabile. L'ansia è pianto, lacrime vere e dolorose. L'ansia è nausea. L'ansia è paralizzante. L'ansia è oscura. L'ansia è dover inventare una scusa dopo un attacco comportamentale. L'ansia è paura. L'ansia è preoccupazione. L'ansia è fisicamente ed emotivamente estenuante. L'ansia è cruda. L'ansia è vera. L'ansia è un litigio con il coniuge, anche se non è arrabbiato. L'ansia ti sta spezzando al minimo fastidio. L'ansia è un flashback. L'ansia è "E se?". L'ansia è un sacco di "Cosa c'è che non va" e "Non lo so".
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klimt7 · 1 year
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Vialli: contro la retorica della lotta del guerriero
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L'ultimo grande insegnamento dell'ex attaccante: "L'ho detto più volte, se mi mettessi a fare la battaglia col cancro ne uscirei distrutto”. L'esempio di normalità contro la narrazione del tumore inteso come una partita da giocare, dove la vittoria o purtroppo la sconfitta arriva dopo una lotta eroica che si conclude con qualcuno, il malato o la malattia, che è stato più forte dell'altro
 La lotta contro il cancro. Eh già: da Mihajlovic a Vialli la retorica della malattia come una partita, come un ring o un tatami o quel che sia dove c’è chi vince e chi perde. E soprattutto, in base a quella retorica dove la vittoria o purtroppo la sconfitta arriva dopo una lotta eroica che si conclude con qualcuno, il malato o la malattia, che è stato più forte dell’altro. Per carità nulla di male: è narrazione. Già, solo narrazione però: perché Mihajlovic era un guerriero vero, sì, in campo. Come Jonah Lomu, come Joe Frazier, ma la malattia non è marcare un avversario, scappargli via o buttarlo giù. È casualità, per lo più.
L’esempio di Gianluca Vialli è probabilmente un manifesto proprio in questo senso: la normalità di una malattia che purtroppo entra nelle vite delle persone spesso senza alcuna trama da romanzo epico, e che vede il malato non a petto in fuori a suonarle all’avversario invasore pronto a mostrarne lo scalpo, non a immaginarsi tributi all’eroe. Forse l’opposto.
L’opposto, sì: perché non c’è nulla di epico nella normalità. Basterebbe leggere proprio Gianluca Vialli: “L’ho detto più volte, se mi mettessi a fare la battaglia col cancro ne uscirei distrutto”. Per poi spiegare con la consueta signorilità una road map fatta di cose piccole, normali. Come il pensare di voler sopravvivere ai tuoi genitori o di voler portare le figlie all’altare perché “non vorresti mai far soffrire le persone che ti vogliono bene”, al punto da girare “col maglione sotto la camicia” per nascondere la magrezza, “perché gli altri non si accorgessero di nulla, per essere ancora il Vialli che conoscevano”.
Non offrire una dimensione di sofferenza per non soffrire ulteriormente, dunque, perché anche lo star male diventa un qualcosa con cui convivere e che non andrà via mostrando i muscoli: “Il cancro è un compagno di viaggio indesiderato, ma non posso farci niente” ha spiegato Vialli. E ha spiegato pure Vialli, e probabilmente insegnato, che con quel compagno di viaggio ci ha convissuto fin dal 2017, quasi sei anni dunque, che una convivenza così lunga non è – né può essere – roba da romanzo o da duello teatrale tra protagonista e antagonista, ma vita quotidiana: “La malattia non è esclusivamente sofferenza, ci sono dei momenti bellissimi. La malattia ti può insegnare molto di come sei fatto, ti può spingere anche più in là rispetto al modo anche superficiale in cui viviamo la nostra vita.
La considero anche un’opportunità. Non dico che arrivo fino ad essere grato nei confronti del cancro, però non la considero una battaglia”.
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Perché non lo è, semplicemente. È una contingenza umana dove le logiche superomistiche lasciano il tempo che trovano e quelle umane invece restano, a partire da quelle più naturali: “Io ho paura di morire eh – raccontava Vialli – perché non so quando si spegnerà la luce cosa ci sarà dall’altra parte. Ma in un certo senso sono anche eccitato dal poterlo scoprire. Però mi rendo conto che il concetto della morte serve per capire e apprezzare la vita. L’ansia di non poter portare a termine tutte le cose che voglio fare, il fatto di essere super eccitato da tutti i progetti che ho, è una cosa per cui mi sento molto fortunato”.
Niente petto in fuori dunque, anzi: “Mi sento molto più fragile di prima. La felicità dipende dalla prospettiva con la quale guardi la vita, che non ti devi dare delle arie, devi ascoltare di più e parlare di meno, migliorare ogni giorno, devi aiutare gli altri”.
Già, niente forza, niente eroi, niente duelli. Tutta vita.
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[Cristiano Vella, Fatto Quotidiano]
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ei ciao scusa se ti disturbo.. è ormai da un po’ che ti seguo e amo letteralmente tutto ciò che scrivi e come lo scrivi. Riesci sempre a ipnotizzarmi con le tue parole e ad entrarmi proprio dentro l’anima.. e mi chiedevo se avessi mai pensato di scrivere qualcosa sull'ansia, nessuno è ancora riuscito a scrivere bene su questo stato d’animo e in realtà nessuno gli da l’importanza che merita.. e pensavo che tu potessi essere la persona migliore per scriverci su
Ciao tesoro
purtroppo l’ansia é un’ombra costante, mi é cucita addosso, mi scivola sotto pelle, sulle ossa, talmente viscida che per quanto cerchi di lavarla via… resta sempre impregnata in ogni lembo della mia anima, corrodendola come un cancro.
Ormai la maggior parte delle persone soffre di disturbi d’ansia. La tachicardia. La sudorazione. Il respiro che si accelera fino a riempirti lo sguardo di macchie e farti girare la testa… e quel dolore sordo all’altezza del petto che ci brucia come una ferita appena aperta. Non é semplice conviverci e non é facile parlarne. Tuttavia, sto cercando di fargli il giusto spazio e il giusto peso nel romanzo che sto scrivendo. E spero davvero che un giorno potrà aiutare tutti coloro che, come me, continuano a soffrirne
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scienza-magia · 10 months
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Mantenere la salute sessuale grazie all'attività fisica
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L’attività fisica e le malattie dell’apparato riproduttivo maschile, un’overview sull’attività fisica e le correlazioni sulle malattie dell’apparato maschile. L’apparato riproduttivo maschile è essenziale per la riproduzione e la salute generale degli uomini. Malattie come l’infertilità, il cancro ai testicoli e le disfunzioni erettili possono avere un impatto significativo sulla qualità della vita e sul benessere maschile. Fortunatamente, l’adozione di un stile di vita sano, che include l’attività fisica regolare, può svolgere un ruolo fondamentale nella prevenzione di tali malattie. L’importanza dell’attività fisica per la salute maschile L’attività fisica regolare ha numerosi benefici per la salute generale, ma spesso non si considera il suo effetto positivo sull’apparato riproduttivo maschile. Uno stile di vita sedentario può contribuire all’aumento del rischio di sviluppare diverse patologie legate all’apparato riproduttivo. L’esercizio fisico, al contrario, favorisce il mantenimento di un peso sano, regola il livello ormonale e migliora la circolazione sanguigna. Prevenzione dell’infertilità maschile L’infertilità maschile è un problema che può essere causato da diversi fattori, tra cui livelli di testosterone bassi, disfunzioni spermatiche o anomalie nel sistema riproduttivo. Studi scientifici hanno dimostrato che l’attività fisica regolare può aumentare la produzione di testosterone, migliorare la qualità del liquido seminale e favorire la mobilità degli spermatozoi. Pertanto, l’esercizio fisico può svolgere un ruolo significativo nella prevenzione dell’infertilità maschile. Riduzione del rischio di cancro ai testicoli Il cancro ai testicoli è uno dei tumori più comuni tra gli uomini giovani. Fortunatamente, molte strategie preventive possono essere adottate per ridurne il rischio. L’attività fisica regolare è stata associata a una riduzione del rischio di sviluppare il cancro ai testicoli. Secondo uno studio pubblicato sul Journal of the National Cancer Institute, gli uomini che si impegnano in attività fisica intensa hanno un rischio inferiore del 38% rispetto a coloro che conducono uno stile di vita sedentario. Benefici per la salute sessuale Le disfunzioni erettili, come la disfunzione erettile, possono avere un impatto significativo sulla qualità della vita sessuale degli uomini. L’esercizio fisico regolare può aiutare a prevenire o gestire tali problemi. L’attività fisica migliora la circolazione sanguigna, che è un fattore essenziale per un’erezione sana. Inoltre, l’esercizio fisico può contribuire a ridurre lo stress e l’ansia, che sono spesso correlati alle disfunzioni erettili. Conclusioni L’adozione di uno stile di vita attivo, che comprende l’attività fisica regolare, può svolgere un ruolo significativo nella prevenzione delle malattie legate all’apparato riproduttivo maschile. L’esercizio fisico non solo favorisce la salute generale, ma può anche ridurre il rischio di infertilità, cancro ai testicoli e disfunzioni erettili. È importante ricordare che ogni individuo ha esigenze e capacità diverse, pertanto è consigliabile consultare un medico prima di iniziare qualsiasi programma di esercizio fisico. In conclusione, un approccio equilibrato che comprende una dieta sana, l’attività fisica regolare e il controllo del peso può favorire una migliore salute dell’apparato riproduttivo maschile. Investire nella propria salute attraverso l’attività fisica può portare a benefici significativi a lungo termine e contribuire a una migliore qualità di vita complessiva per gli uomini. Fonti: Journal of the National Cancer Institute American Society of Reproductive Medicine. “The Influence of Physical Activity on Male Reproductive Health.” 2018. National Institute of Diabetes and Digestive and Kidney Diseases. “Erectile Dysfunction (ED).” 2022. Jones, R.W., Latin, R.W., & Beydoun, H.A. (2017). “Physical activity, fertility, and reproductive health: a systematic review of the epidemiological evidence.” Current Obstetrics and Gynecology Reports, 6(4), 325-332. Smith, J.A., & Pfeiffer, K.A. (2018). “Physical activity and male reproductive function: a narrative review.” Reproductive Biomedicine Online, 36(3), 299-307. https://www.microbiologiaitalia.it/batteriologia/microbiota-riproduttivo-guida-accoppiamento-ed-evoluzione-dellospite/ https://www.microbiologiaitalia.it/virologia/gli-effetti-della-pandemia-di-sars-cov-2-sulla-fertilita-e-sulla-steroidogenesi/ Read the full article
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diariodiunansiosa · 4 years
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#1
non pensavo che mi sarei mai trovata qui a scrivere anonimamente a dei perfetti sconosciuti
ma eccomi qui
vi racconterò la mia storia
soffro d’ansia da circa 8 anni e non è poco considerando che è quasi metà della mia breve esistenza. non ho capito subito di cosa si trattava, io andavo a scuola e all’improvviso mi assaliva una sensazione di costrizione e non potevo più ricordare una sola cosa di quello che avevo studiato
tutti pensavano fosse solo timidezza. “poverina si vergogna di essere interrogata davanti ai suoi compagni di classe.” magari fosse stato solo quello, ora non mi ritroverei in questo stato pietoso
sta di fatto che una mia prof mi consigliò di andare da una psicologa. e così feci. non mi aiutò molto, per niente a dire il vero. ma continuai ad andarci perché una chiacchierata ogni due settimane era una toccasana per tutta la rabbia che mi portavo dietro
due anni dopo incappai in errori ben più gravi ed entrai in dei circoli viziosi che non sembravano finire mai. ero sommersa nella merda fino al collo. ed è lì che la mia depressione peggiorò. per un periodo molto lungo ho dato la colpa a quegli eventi per avermi cambiata e distrutta. pensavo davvero che fosse stato in quel momento che la depressione e l’ansia mi avevano raggiunta. in realtà erano sepolte dentro di me da ben prima. quello era stato come si dice solo la goccia che ha fatto traboccare il vaso
poi in qualche modo riuscì ad andare oltre, anche se molte cose che mi successero in quel periodo mi segnarono per sempre. vissi un periodo apparentemente tranquillo. certo la mia vita non era perfetta però riuscivo ad arrivare al giorno dopo
con gli anni mi accorsi che in realtà non stavo bene, ogni anno stavo peggio. la mia vita è come un cancro. primo stadio, secondo stadio, terzo stadio... finchè non sopraggiunge la morte. ogni anno era peggio. la maggior parte dei miei problemi roteavano attorno alla scuola. suppongo perché la mia vita si basava sullo studio. non che non avessi problemi negli altri aspetti della mia vita. famiglia, situazione amorosa, sport, amicizie... ben presto diventò tutto un disastro. era come se la mia vita venisse risucchiata in un burrone pezzo per pezzo. è proprio vero che basta che non funzioni una cosa per far crollare tutto il palazzo
dovetti affrontare ansia, depressione, disturbi della personalità, autolesionismo e attacchi di panico. ancora adesso se ci ripenso sento mancarmi il respiro. non è stato facile, non lo è nemmeno ora a dire il vero. a volte mi chiedo se finirà mai tutto questo. secondo me no, tutta questa sofferenza cesserà solo quando deciderò di farla finita. è che ho sempre avuto paura della morte. e del dolore. ma sono anche una persona decisamente impulsiva quindi sono certa che un giorno mi deciderò
ora è da un mese e mezzo che sto male. non ho capito subito che si trattava della solita ansia. perché non si era mai manifestata in questo modo. a quanto pare il nostro inconscio a volte ci fa stare in ansia senza motivo. e per vie traverse. chi l’avrebbe mai detto che giramenti di testa, vertigini, nausea, mal di testa, mancanza di respiro potessero essere sintomi psicosomatici di uno stato ansioso. assurdo come l’ansia può conciarti
assurdo
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ma-pi-ma · 5 years
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L’Oroscopo del sesso: come sarà giugno sotto le lenzuola ARIETE – Lui - Marte in Cancro per tutto il mese mette alla prova la tua virilità e ti dimostra che il sesso può essere favoloso anche quando è la tua compagna ad avere le redini della situazione. Lasciati dominare e approfitta di Venere in Gemelli (dopo il 10) per proporre di utilizzare qualche eccitantissimo sex-toy. Ricevere un due di picche non è la fine del mondo! Lei - Nella prima metà del mese, Venere ti rende particolarmente golosa ed è facile comprendere che desideri gustare ogni piccolo angolo di pelle del tuo compagno. Tuttavia, con l’aspetto disarmonico di Marte, potresti sentirti poco desiderata di fronte alle défaillances di amanti poco prestanti. Lilith rende il sesso molto appagante nelle storie clandestine. *** TORO – Lui - Se sei single e sei a caccia di nuove facili conquiste, fino alla prima metà del mese puoi contare sui benefici di Venere, che ti mette a disposizione amanti bellissime e pronte a tutto per trascorrere una notte di sesso in tua dolce compagnia. Lilith però ti fa una controproposta: una notte di sesso all’insegna della dolcezza con la tua migliore amica. Lei - Venere nel tuo Segno fino al 10 giugno, ti rende molto ammaliante e sensuale. In tanti desiderano trascorrere momenti bollenti in tua compagnia, ma tu sei molto selettiva. Tra i sogni ricorrenti del momento potrebbe esserci quello di sperimentare un “menàge à trois”. Si tratterà però di una voglia che vedrai soddisfatta solo nell’immaginazione. *** GEMELLI - Lui - Per aumentare la possibilità di nuove conquiste, Venere suggerisce di aspettare la seconda metà del mese, soprattutto se non hai una compagna fissa. Con Lilith in aspetto disarmonico per tutto il mese, qualcuna potrebbe scambiare le tue proposte più indecenti per perversioni dettate dalla totale mancanza di rispetto nei suoi confronti. Sii sensibile! Lei - Con Lilith in aspetto dissonante per tutto il mese, il sesso potrebbe essere meno soddisfacente di quanto credi e sarebbe meglio aspettare la seconda metà del mese per sperimentare qualcosa di nuovo (soprattutto se desideri condividere il tuo letto e il tuo corpo con qualcuno che abbia intenzioni serie e non fugaci). Impara a dire di no qualche volta! *** CANCRO – Lui - Marte nel tuo Segno ti rende tra gli amanti più desiderabili del mese: la tua intraprendenza e la tua dolcezza creano un mix che ti rende assolutamente irresistibile sotto le lenzuola. Il raggiungimento del piacere della tua compagna sembra essere la tua unica missione e ti fa sentire virile, potente. I tuoi baci hanno dei poteri quasi ipnotici. Lei - Lilith e Marte in ottimo aspetto sono i migliori alleati che tu possa avere per una vita erotica appagante e appassionante. Le stelle ti accontentano e ti mettono a disposizione partner e amanti focosi, intraprendenti e pronti a tutto pur di farti raggiungere l’apice del godimento. Dal 10 giugno, Venere potrebbe tentarti anche con una storia clandestina. *** LEONE – Lui - Con Venere in aspetto disarmonico fino al 10 giugno, la tua libidine non sembra raggiungere alte vette, ma è prevista una dolce ripresa. A stuzzicare le tue voglie più carnali potrebbe essere un’amica, che con la scusa di confidarti qualche faccenda personale, potrebbe stringere un rapporto sempre più intimo e viscerale con te. Non dirle di no! Lei - Se sei alla ricerca del Principe Azzurro, evita di perdere tempo nella prima metà del mese: è molto più probabile infatti che incontri uomini che desiderano soltanto portarti a letto. Lilith potrebbe riaccendere la fiamma tra te e un vecchio amore con cui è sempre rimasta viva una forte attrazione sessuale. Valuta bene cosa desideri veramente! *** VERGINE – Lui - La tua più grande sfida questo mese è superare l’ansia da prestazione provocata da Lilith in opposizione dal Segno dei Pesci. È importante che ti affianchi a partner che ti mettano a tuo agio e che non ti facciano sentire il peso di un’eventuale “breve durata”. Le dimensioni non sono importanti per la tua compagna: perché dovrebbero esserlo per te? Lei - Se non confessi al partner o ai tuoi amanti i tuoi desideri più proibiti, come puoi pensare che possano soddisfarli? Con Lilith in aspetto disarmonico, non è facile comprendere cosa ti passa per la testa, soprattutto durante i momenti di intimità. Nella seconda metà del mese, l’assenza di sesso può provocare una forte crisi nella vita di coppia. *** BILANCIA – Lui - Con Marte in Cancro, le preoccupazioni lavorative ti tolgono le energie necessarie per poter avere una vita sessuale appagante. È un mese molto particolare, ma se hai al tuo fianco una compagna che ti ama veramente, nella seconda metà del mese potrebbe riaccendersi delle forti pulsioni che ti fanno tornare ad essere un amante indimenticabile. Lei - Questo mese sembra essere particolarmente difficile trovare qualcuno con cui avere feeling in ambito sessuale. Sembra che tutti gli uomini che ci provano con te non siano di tuo gradimento per caratteristiche fisiche o caratteriali che non rientrano nei tuoi canoni. Eppure, dopo il 10 giugno, potresti cedere tra le braccia (e non solo) di uno straniero. *** SCORPIONE – Lui - Nonostante Venere in Toro non parli di grandi amori (almeno fino al 10 del mese), in campo sessuale questo sembra essere un mese a cinque stelle! Le tue voglie più bizzarre vengono soddisfatte da una compagna che desidera soddisfare ogni tuo piccolo desiderio erotico. Non conosci limiti! Marte ti rende particolarmente sexy quando sei in viaggio. Lei - Per te è veramente difficile avere un calo della libidine e questo mese sembri essere particolarmente desiderosa di soddisfare i desideri sessuali tuoi e del tuo fortunatissimo compagno. Se sei single, potresti perdere la testa per uno straniero che riesce a spogliarti con lo sguardo. La biancheria intima è un accessorio a cui non puoi rinunciare. *** SAGITTARIO – Lui - Con Lilith in aspetto disarmonico, c’è qualcosa che ti impedisce di vivere una vita sessuale all’altezza dei tuoi sogni. Sei stufo di seguire sempre gli stessi schemi con la tua compagna e riesci ad eccitarti soltanto pensando ad eventuali tradimenti o guardando un film porno. Parlane con qualcuno: potresti invaghirti perdutamente della tua psicologa! Lei - Questo mese non sembra essere particolarmente promettente in campo sessuale e, se desideri toglierti qualche sassolino dalla scarpa (inteso naturalmente in senso erotico), sarebbe meglio farlo nei primi dieci giorni. Potresti ritrovarti a letto con amanti che hanno modi di fare bizzarri oppure che ti fanno ridere, ma non eccitare. Sii più selettiva. *** CAPRICORNO – Lui - Marte in Cancro questo mese mette a dura prova la tua virilità e, senza che te ne accorga, potresti ritrovarti a letto con una persona con cui non avresti mai pensato potesse esserci nemmeno un bacio. In assenza di una forte attrazione sessuale, le prestazioni non sono al massimo e potresti sentirti a disagio. Eppure, tutti dicono che sei un Segno duro! Lei - Venere in aspetto favorevole riesce a soddisfarti sessualmente soltanto nei primi giorni del mese. Successivamente, potresti doverti confrontare con un calo del desiderio del partner, che fa sentire inadeguata. Non mettere in dubbio la tua femminilità e lascia che Lilith ti stuzzichi con le proposte maliziose e provocanti di un carissimo amico. *** ACQUARIO – Lui - I primi dieci giorni del mese potrebbero essere particolarmente frustranti e alcune situazioni familiari potrebbero impedirti di avere una vita sessuale intensa come vorresti. Nella seconda metà del mese ti riprendi alla grande e, grazie a Venere in Gemelli, puoi finalmente soddisfare un sogno erotico che ti porti dietro da una vita. Non avere tabù! Lei - Vivere col partner non sempre è una garanzia sul fronte sessuale e ne hai la dimostrazione nei primi dieci giorni del mese. Non scoraggiarti: Venere in Gemelli, dopo il 10, promette fuochi d’artificio sotto le lenzuola. Un nuovo collega potrebbe stuzzicarti con parole maliziose sussurrate a bassa voce o scritte in chat. Non puoi assolutamente resistere! *** PESCI – Lui - Marte in Cancro questo mese ti rende un amante premuroso, dolce e passionale. Nessuna partner oserebbe lamentarsi delle tue performance sessuali, ma qualcuna potrebbe decidere di stare al tuo fianco soltanto come amante e non come fidanzata ufficiale. I sentimenti infatti non vanno sempre a braccetto con l’intesa erotica. Ne vale comunque la pena! Lei - Con Marte e Lilith favorevoli, potresti rimanere spiazzata dalla moltitudine di simboli fallici che ti circondano. L'universo potrebbe volerti dire che sia giunto il momento di porre fine ad un breve periodo di astinenza (nemmeno troppo voluto). Preparati a vedere i tuoi sogni più hard realizzati grazie ad un amante molto focoso e intraprendente.
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fuckproblems18 · 5 years
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18.02.19
Sei mesi. SEI MESI. Ci credi? Per te magari non sono nulla, hai avuto storie molto più lunghe ma io ancora mi chiedo se non sto sognando, sai non ho mai condiviso un periodo così lungo della mia vita con qualcuno. La 'relazione' che mi é durata di più é stata di circa un mese e mezzo, poi mi stufavo e mi facevo mandare a fanculo oppure li mandavo io, dipende come mi girava. Ma con te é diverso. Sei quello che, se mando a fanculo, corro a riprendere l'attimo dopo aver finito di pronunciare quella parola..e quello che se mi mandasse a fanculo, io davvero morirei.
Con te presente nelle mie giornate è tutto più bello, con te presente nella mia vita io mi sento più bella (non esteticamente), più viva diciamo, allegra, serena..felice. Si con te sono felice anche se ci sono 300km di mezzo, anche se non posso averti qui, io sono davvero felice, perché sei tu che riesci a rendermi tale. Certo, c’è anche il male e lo sappiamo entrambi però non è una cosa di cui voglio parlare in sto momento, penso di avertelo già ‘rinfacciato’ abbastanza..che poi non è proprio un rinfacciarti le cose il mio, è più un cercare di spiegarti cosa provo e per quale motivo.
Tu immagini mai come potrebbe essere se mi avessi lì in carne ed ossa? Io si, sempre. È bello e doloroso allo stesso tempo sai? È bello perché star qui ad immaginarti sdraiato sul letto, con i capelli un po’ qui e lì e quel sorriso stampato in faccia è un’emozione unica. Immaginarti con la mano che mi accarezzi i capelli e io con la testa appoggiata sul tuo petto ad ascoltare come ti batte il cuore. Immaginarti mentre ti bacio, mentre ti abbraccio, mentre mi guardi..immaginarci mentre facciamo l’amore.. Immaginarti mentre sei concentratissimo a guidare e io che come il mio solito parlo e parlo alla cazzo. Immaginarti mentre ti prepari, mentre ti spogli, mentre ti lavi i denti, mentre ti guardi allo specchio e ti sistemi, mentre parli..insomma, immaginare una vita con te è la cosa più bella che ci sia, davvero. Ma ho detto pure che è doloroso, si lo è perché posso solo immaginare come potrebbero essere stati sti sei mesi, perché se mi giro nel letto, tu non sei qui e mi si mozza il fiato e inizio a piangere come una stupida. Ma quando mai io non piango? Sono un cancro di merda, carattere forte quanto sensibile.
Sei entrato nella mia vita per caso, per un like su Ask, UNO capisci? E mi chiedo se non lo avessi messo a me, se io non avessi ricominciato ad usare spesso Ask e quindi passare tra gli interessanti, noi ci saremo mai conosciuti? Bella domanda..però della risposta non mi importa poi così tanto perché mi ritrovo qui oggi, ad averti presente nella mia vita giorno per giorno. Abbiamo i nostri alti e bassi, più bassi che alti ultimamente, ma ricordati che sono un cancro e quando credo in una cosa lotto anche fino a vomitare l’anima, a sputar sangue proprio. Diciamo che sono un po’ una piccola guerriera, non mollo mai se voglio una cosa, anche se sto male, se sono a terra o se non ho più niente per rialzarmi, trovo sempre il modo di farmi forza e andare avanti. Tante volte ho pensato di lasciar tutto, dopo angelica, dopo le tue amicizie io davvero mi son sentita stupida, ingenua..che poi tanto ingenua non lo sono visto dove sono arrivata da sola. Però poi ho voluto riprovarci. Non ero molto intenta all’inizio, sarei falsa a dirti il contrario..ma nella vita tutti sbagliano, o no? Non è una giustificazione e lo so, perché odio le bugie, ma nella mia vita ho sbagliato tanto, ho fatto male a tante persone (non mentendogli, ma in altre maniere) e alla fine di tutto sono stata perdonata, nessuno mi ha uccisa. E se non l’hanno fatto con me, dovevo farlo io con te? No. Io ti voglio davvero e ho deciso di andare oltre a tutto quello che è successo..di ricominciare da zero come avevi detto. Ovvio che non dimentico, ma ci sono passata sopra e ho deciso di darti fiducia di nuovo, mi è stato difficile all’inizio, ma poi con il passare dei giorni non c’hai messo nulla a riprendermi..mi ritrovo qui ora che non posso dire di fidarmi ancora al 100%, ma nemmeno che non mi fido. Sto sempre con l’ansia e con le paranoie, é vero..ma poi cerco di pensare che se hai fatto di tutto per ricominciare un motivo ci sarà. Non penso che se non t’importava niente cercavi di rimediare, no non lo penso proprio, perché ormai ti conosco..so che non sono la persona più importante della tua vita (ed è normale) ma penso anche di non essere nemmeno quella di cui non t’importa praticamente niente perché il senso di voler rimediare non ci sarebbe allora. Ma infondo lo so che per quanto sembri indifferente a volte, comunque a me ci tieni. E io mi fido di te, dio se mi fido. Sono solo paranoica a 1000 con tutto e tutti, penso sempre che prima o poi le persone se ne vadano perché non sono niente, non sono nessuno. Non ho un lavoro, non ho soldi, non sono bella, non sono magra, non ho un bel sorriso, non ho davvero niente..e basta girare l’angolo o uscire di casa o entrare in un bar che tutte quelle che trovi saranno sempre un passo avanti a me, in tutto e per tutto, e io mi sento sempre meno, sempre non abbastanza.
Tu hai un potere su di me che mi fa paura, fidati. Riesci a farmi sorridere per poi farmi piangere il secondo dopo. Mi basta un tuo messaggio un po’ più freddo che mi faccio di quei viaggi mentali allucinanti, che a volte pure io mi sento ridicola..è solo che ogni volta ho paura che torniamo in quei periodi di merda che tanto odio. Ti sento distante, non mio, ed é la sensazione più brutta.
Io ti amo, ti amo con tutta me stessa davvero. É con te che ho scoperto cosa sia davvero l'amore. Pensavo di amare una persona prima di te, ma mi sono accorta che quello che provo quando ti sento, quando mi parli, quando ridi, quando mi dici qualcosa che mi fa sentire bene, non l'ho mai provato prima. Sentimenti così forti non pensavo esistessero, davvero, tu mi hai stravolto. E mi stravolgi sempre come la prima volta. Mi fai perdere la testa, tu non immagini, e non ho intenzione di ritrovarla. A volte mi fai impazzire, ti giuro, che se ti avessi davanti non so quanta merda ti urlerei. Ma so per certo che poi inizierei a piangere chiedendoti scusa di quelle parole, e cercando un modo per baciarti e farti dimenticare tutto..per poi finire a fare l'amore come se non fosse mai successo niente. Io con te voglio che sia sempre come se fosse la prima volta in tutto. Quando ti bacio, quando ti abbraccio, quando facciamo l'amore..quando mi guarderai..si perché spero che ogni volta che mi guarderai, sarà come la prima volta che mi vedrai. Perché é una cosa bellissima.
Non voglio mai farti perdere ciò che provi per me. Hai detto che mi ami, CHE MI AMI, capisci? Non ci credevo quando l'ho letto, mi sembrava impossibile, nemmeno ci speravo perché sapevo che a te ci voleva tempo, e con il fatto che non ci vediamo non pensavo arrivassi a provarlo. Ricordo la prima volta che me l'hai detto al telefono, mi sono scese le lacrime ma non volevo farmi sentire e sono stata tipo zitta all'inizio..finché ho iniziato a parlare, ma tipo ho balbettato due o tre parole confuse e poi ho detto 'anche io'. Penso che quel momento non lo dimenticherò mai, é stato qualcosa di unico, di magico. Avevo il cuore fuori dal petto.
Tu mi regali emozioni uniche anche da li, sai come prendermi, come farmi stare tranquilla..hai la pazienza di ascoltarmi quando ho i miei momenti di merda soprattutto, che li sono una sclerata del cazzo e davvero non so come fai a starmi vicino..due ore ti ho tenuto al telefono l'ultima volta e non facevo altro che piangere e lamentarmi..e tu sei rimasto comunque li, ad ascoltare i miei lamenti, i miei pianti e a dirmi di star tranquilla..mi sento ancora una merda per quel pomeriggio, ti giuro, avresti potuto farti gli affari tuoi e invece sei rimasto sempre lì al telefono con me.
Giuro che ti dico l'ultima cosa e smetto, penso che sto iniziando a fare un casino, quando piango troppo non riesco più a concentrarmi.
Tu rendi tutto più bello, tutto più allegro, più felice, La mia voglia di voler morire sta sparendo, a me, CHE NON HO MAI AVUTO VOGLIA DI STARE IN STO MONDO DI MERDA, MI STA VENENDO VOGLIA DI VIVERCI INVECE, SE CI SEI TU CON ME, che se te ne vai tutto perde il senso, e io davvero mi sento morire. Non voglio che mi prometti che resterai con me per sempre, fare sto giuramento secondo me é come mettere un punto a tutto, una sorta di sfiga. Voglio solo che tu ci sia giorno per giorno fino alla fine, senza nessuna promessa..anche se non sono nessuno, anche se ti faccio andare via di testa, anche se a volte mi manderesti a fanculo, anche se non sono nessuno tu resta perché sono in grado di amarti come poche riescono, e sono disposta a darti pure tutto quello che non ho, perché per me vieni prima di qualsiasi persona, anche prima di me.
Ti amo, ti amo da morire, e non smetterò.
+6 amore mio..ed é già metà anno di noi..quanto vorrei averti qui con me.
— @fuckproblems18
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illsadboy · 2 years
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L’ansia e la paranoia ti sgretola l’anima. È come un cancro che piano piano ti divora dentro, e la cosa peggiore è che sei tu il peggior nemico di te stesso.
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domenicosolimeno · 3 years
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Lanaterapia, quando gomitoli e uncinetti aiutano ad affrontare il cancro e placare l’ansia
Lanaterapia, quando gomitoli e uncinetti aiutano ad affrontare il cancro e placare l’ansia
Presso l’U.O.C. di Oncologia Medica dell’Ospedale Papardo di Messina è ripreso da poco il progetto di lanaterapia: la onlus Gomitolorosa, che promuove il lavoro a maglia negli ospedali come strumento per ridurre l’ansia in pazienti soprattutto oncologici, ha donato al reparto diretto dal Professor Vincenzo Adamo 1000 kit contenenti un gomitolo di lana e un uncinetto, con le quali le pazienti…
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Da quando ho iniziato la terza liceo ci sono tre materie in cui vado male e ho preso voti molto bassi. Nonostante ciò posso dire che rispetto agli altri anni mi sto impegnando il triplo ma nessuno della mia famiglia se ne accorge. Loro mi trattano come se non studiassi mai e mi fanno sentire tanto ma tanto stupida. “Ti devi impegnare di più” o “se la smettessi di guardare video andresti meglio” sono le frasi che dicono più spesso. Mi sento un’incapace e vorrei solo scomparire.
Ciao tesoro,
purtroppo, i genitori non riescono a rendersi conto di quanti sforzi, di quante fatiche, di quanti sacrifici facciamo, per quei maledetti voti scolastici. Numeri su pezzi di carta che tra qualche anno resteranno chiusi in un cassetto, dimenticati da tutti. Come se realmente potessero determinare la nostra intelligenza! (Bah, al massimo possono indicare la nostra conoscenza per una certa disciplina!)
I nostri genitori non capiscono. Non capisco l’ansia che ci morde lo stomaco prima di un interrogazione. Gli attacchi di panico che ci percuotono il petto i giorni in cui abbiamo talmente tante phone da studiare che non sappiamo più come fare. Le sveglie alle cinque della mattina per ripetere. I sabato sera rimasti in casa per fare i problemi di fisica. Le ore spese curve sui quaderni, sabato ad esercizi che continuano a non venire. Il nostro sentirci sempre inferiori agli altri. I nostri “perché non lo capisco?” Le delusioni delle settimane di studio per poi prendere L insufficienza. La voglia di vivere le giornate, ed invece siamo recluse in casa per la scuola.
È veramente uno schifo. E spesso, ci abbattiamo. Ci sentiamo come se le cose potessero solo peggiorare. Ruzzolare fino a precipitare in un burrone. Perdiamo fiducia, autostima, buon umore, fame, cibo, fino ad ammalarci. È così triste. È il cancro della società odierna. Bruciare con ansia e stress le nuove generazioni. Trasformarli in involucri vuoti. Senza passioni. Senza obbiettivi. Senza sogni. Senza tenacia. Senza viglia di lottare. Ci spengono il fuoco. Le idee. La grinta. E poi si lamentano. Ci criticano. Ci giudicano. E nemmeno fanno un minimo sforzo per conoscerci.
Io cercherei di parlare coi tuoi genitori nel modo più diplomatico possibile. Figli dei tuoi sacrifici. Del modo in cui ti senti. Che le loro aspettative ti schiacciano. E il loro sguardo pieno di delusione ti sciogli in lacrime. Falli ragionare. Apri i loro occhi.
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melaromanelli-cltv · 3 years
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Yoga e Disturbi Alimentari
Poiché lo yoga è diventato popolare in Occidente, i suoi potenziali benefici per la salute sono diventati ormai ampiamente riconosciuti… anche per i pazienti con disturbi alimentari.
Lo yoga può aiutare a migliorare la forma fisica, la forza, l’equilibrio e la flessibilità. È stato dimostrato che riduce il dolore e aiuta con l’adattamento e i sintomi correlati a condizioni mediche come diabete, asma, sclerosi multipla e cancro. Può anche migliorare il sonno e aiutare a ridurre l’ansia e la depressione, oltre alla possibilità di connettersi con gli altri e creare una sensazione di appartenenza.
Sebbene i meccanismi con cui lo yoga crea questi benefici non siano completamente compresi, comunque, la ricerca mostra che lo yoga aumenta i livelli del neurotrasmettitore gamma-aminobutirrico del cervello (GABA), che può aiutare a combattere l’ansia e la depressione.
2 meccanismi mentali anticamera per lo sviluppo di un DCA nelle persone geneticamente, biologicamente e emotivamente predisposte.
https://melaniaromanelli.com/yoga-e-disturbi-alimentari
Ecco come intraprendere un lavoro che abbini yoga e alimentazione: YOGA ALIMENTARE!
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medicomunicare · 3 years
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Esercizio fisico e salute mentale: tante prove decennali a sostegno
Esercizio fisico e salute mentale: tante prove decennali a sostegno
L’attività fisica è stata associata alla riduzione di un numero di svariati disturbi fisici e mentali. Vi sono ora ampie prove che l’attività fisica diminuisce l’incidenza delle malattie cardiovascolari, del cancro al seno e del colon e dell’obesità, ma anche malattie come l’Alzheimer, la depressione e l’ansia. La nutrizione è stata classicamente percepita come un mezzo per fornire energia e…
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cartofolo · 7 years
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LA MIA MORTE
Di Anita Moorjan  “Morendo ho ritrovato me stessa”
Oh mio Dio, mi sento meravigliosamente! Sono libera e leggera! Come mai non sento più dolore nel corpo? Dov’è andato a finire? Perché ho l’impressione che le cose che ho attorno si stiano allontanando da me? Però non sono spaventata! Perché no? Dov’è andata a finire la mia angoscia? Non ho più paura!”. Questi sono alcuni dei pensieri che ho fatto mentre venivo trasportata urgenza all’ospedale. Il mondo circostante iniziava ad apparirmi surreale e onirico, e mi sentivo scivolare sempre più lontano dalla mia consapevolezza, fino allo stato di coma. I miei organi stavano cominciando a chiudersi mentre soccombevano al cancro che aveva devastato, anzi divorato, il mio corpo nel corso dei quattro anni precedenti. Era il 2 febbraio del 2006, una data che resterà per sempre impressa nella mia memoria come il giorno in cui “sono morta”. Sebbene fossi in coma, e ero acutamente consapevole di tutto quello che accadeva attorno a me, compresa l’urgenza e la frenesia emotiva dei miei familiari che mi stavano portando all’ospedale. Quando arrivammo, nell’istante in cui l’oncoloca mi vide, il suo volto rivelò un profondo turbamento. “Il cuore di sua moglie può anche continuare a battere” disse a mio marito Danny, “ma ormai non è più tra noi. È troppo tardi per salvarla.” Di chi sta parlando la dottoressa? Mi chiesi. “Non mi sono mai sentita meglio in vita mia! Perché la mamma e mio marito sembrano così spaventati e preoccupati? Mamma, ti prego, non piangere. Cosa c’è che non va? Stai piangendo per me? No, non farlo. Sto bene, davvero, cara mamma!” Pensavo di pronunciare queste parole ad alta voce, invece non emettevo alcun suono. Non avevo voce. Volevo abbracciare mia madre, consolarla e dirle che stavo bene, e non riuscivo capire come mai non riuscissi a farlo. Perché il mio corpo non collaborava? Perché me ne stavo lì sdraiata, floscia e senza vita, quando tutto quello che volevo e era abbracciare il mio amato marito e la mia cara mamma, rassicurandoli che stavo bene e non provavo più dolore? “Guarda, Danny: riesco a muovermi senza sedia a rotelle. È bellissimo! E non sono più collegata alla bombola dell’ossigeno. Che meraviglia! Il mio respiro non è più difficoltoso e le lesioni cutanee sono guarite! Non mi fanno più piangere dal male. Dopo quattro anni di agonia sono finalmente guarita!” Ero in uno stato di pura gioia e di esultanza. Finalmente ero libera dal dolore causato dal cancro che aveva devastato il mio corpo. Volevo che anche loro fossero felici per me. Perché non erano contenti che la mia lotta fosse finalmente finita, che anche la loro lotta lo fosse? Perché non stavano condividendo la mia esultanza? Non riuscivano a vedere la gioia che provavo? “La prego, ci dev’essere qualcosa che può fare” Danny e mia madre supplicarono la dottoressa. “Ormai è solo questione di ore” constatò l’oncologa. “Perché i vostri medici non ce l’hanno mandata prima? I suoi organi stavano smettendo di funzionare, ed è per questo che è andata in coma. Non supererà la notte. Mi state chiedendo l’impossibile. Somministrarle qualcosa in questo stadio potrebbe rivelarsi nocivo e mortale per il corpo, perché i suoi organi non sono più in funzione!”. Mio marito strinse forte la mia mano inerme e avvertii il misto di angoscia e impotenza nella voce. Volevo più di ogni altra cosa alleviare la sua sofferenza. Volevo che sapesse quanto stessi bene, ma non riuscivo a comunicarglielo. “Non ascoltare la dottoressa, Danny; ti prego, non ascoltarla! Perché ti sta dicendo queste cose? Sono ancora qui e sto bene. Anzi, più che bene: mi sento meravigliosamente!” Non riuscivo a capire come, ma avvertivo ciò che stavano provando tutti loro, sia i miei familiari che la dottoressa. Avvertivo la loro paura, l’ansia, la disperazione e l’impotenza. Provavo le loro emozioni. Era come se fossi diventata loro. “Provo il tuo stesso dolore, tesoro. Sento le tue emozioni. Ti prego, non piangere per me, e di anche alla mamma di non farlo. Ti prego, diglielo! …. … Mentre continuavo ad affondare sempre più in profondità nell’altra dimensione, espandendomi all’esterno, consapevole di tutto e tutti, sentivo che, lentamente, i legami emotivi nei confronti dei miei cari e di ciò che mi circondava si allentavano. Ero immersa in quello che posso descrivere solo come amore incondizionato supremo e glorioso; esso mi avvolgeva mentre mi lasciavo andare. Non era esattamente come se mi trovassi fisicamente altrove; piuttosto parlerei di un “risveglio”. La mia anima finalmente si rendeva conto della sua bellezza! e nel farlo, si espandeva oltre il corpo e il mondo materiale, fino ad abbracciare non solo l’esistenza presente, ma raggiungendo e includendo dentro di sé un’altra dimensione aldilà dello spazio e del tempo. Amore, gioia e timore reverenziale si riversarono dentro me e attraverso me, mi travolsero. Fui inghiottita e avvolta da un infinito amore. Mi sono sentita libera i viva come mai prima. Improvvisamente ero a conoscenza di cose che fisicamente era impossibile sapere, come l’argomento delle conversazioni che stavano avvenendo lontano dal mio letto tra lo staff di medici e la mia famiglia. Con mia sorpresa, divenni consapevole della presenza di mio padre, che era morto dieci anni prima, e ciò mi infuse un conforto indescrivibile. “Papà, sei qui! Non posso crederci!”. Non stavo pronunciando queste parole, le pensavo e basta. Era come se avvertissi le emozioni dietro le parole, come se non ci fosse altro modo di comunicare in quella dimensione se non così. “Sì, tesoro, sono qui e ci sono sempre stato: per te e per tutta la nostra famiglia!” Mi informò mio padre ancora una volta senza parole, solo con le emozioni, ma io le capii perfettamente. E poi riconobbi l’essenza della mia migliore amica Soni, morta di cancro tre anni prima. Posso descrivere ciò che provai solo come una sorta di eccitazione per esser avvolta dalla loro presenza come un caldo abbraccio che mi confortava. Era come se sapessi che mi erano stati accanto, fin da molto tempo prima che me ne rendessi conto, durante tutta la mia malattia. Ero consapevole anche della presenza di altri esseri attorno a me. Non li riconoscevo, ma sapevo che mi amavano molto e che mi stavano proteggendo. Capii che c’erano sempre stati e che mi avevano circondato di amore, anche quando non ero consapevole… Sebbene non stessi più usando i cinque sensi, godevo di una percezione illimitata, come se avessi un senso nuovo a mia disposizione, molto più elevato rispetto alle normali facoltà la mia visione periferica spaziava di 360° e aveva una consapevolezza totale di ciò che mi circondava. E per quanto possa sembrare assurdo, avevo l’impressione che fosse del tutto normale. Essere dentro il corpo, adesso, sembrava uno stato limitato. Anche il tempo aveva un aspetto diverso in quella dimensione, e sentivo ogni cosa contemporaneamente ero simultaneamente consapevole di tutto ciò che mi riguardava: il passato, il presente, il futuro. Ero consapevole delle vite passate che si erano chiuse. In una di queste incarnazioni dovevo aver avuto un fratello minore ed ero protettiva nei suoi confronti. Ma sapevo che la sua essenza era identica a quella di mio fratello attuale, solo che in quella vita lui era più piccolo di me invece che più grande. Percepivo che avevamo vissuto in un ambiente rurale sottosviluppato, in un tempo e luogo che non riuscivo a definire. Vivevamo in una capanna di fango e io badavo a lui quando i nostri genitori uscivano a lavorare nei campi mentre sperimentavo la sensazione di essere una sorella maggiore protettiva, che rassicurava sulla disponibilità del cibo e sulla sicurezza dell’ambiente domestico rispetto a possibili pericoli, avevo l’impressione che non si trattasse di una vita passata. Anche se la scena sembrava appartenere a un altro momento storico, pareva che stesse accadendo proprio in quell’istante. In altre parole, il tempo non procedeva nel modo lineare a cui siamo abituati sulla terra. È come se la nostra mente terrena convertisse in sequenze ciò che avviene attorno a noi, ma in realtà, quando siamo fuori dalla dimensione terrena, tutto avviene simultaneamente, che si tratti di passato, presente o futuro…. L’universo ha senso! Compresi. Ora finalmente capisco perché ho sviluppato il cancro! Ero troppo rapita dalla meraviglia di quel momento per soffermarmi sulla causa, sebbene la esaminai subito più da vicino. Inoltre, capii anche perché fossi giunta proprio in quell’esistenza: mi resi conto di quale fosse il mio scopo…. Vidi la mia vita profondamente intrecciata con tutto quello che avevo saputo fino a quel momento. La mia esistenza era come un singolo filo intessuto nelle grandi immagini complesse e colorate che rappresentavano le mie relazioni, compresi tutte le vite che avevo toccato. C’erano fili che rappresentavano mia madre, mio padre, mio fratello, mio marito e tutte le altre persone che erano entrate nella mia vita, sia che essi si fossero rapportate con me in modo positivo o negativo. Continuavo a sentirmi avviluppata in un oceano di amore incondizionato e accettazione. Ero in grado di guardarmi con occhi nuovi e mi vedevo come un essere dell’Universo pieno di bellezza. Mi rendevo conto che già solo fatto di esistere mi faceva meritevole di questa dolce accettazione piuttosto che del giudizio. Non dovevo fare niente di speciale, meritavo di essere amata per il solo fatto di stare al mondo, niente di più e niente di meno. Questa fu una rivelazione alquanto sorprendente per me, perché avevo sempre pensato di dover fare qualcosa per meritare l’amore degli altri…. …Divenni consapevole del fatto che siamo tutti interconnessi. Non solo ogni persona e ogni essere vivente, perché l’unificazione interconnessa sembrava espandersi al di fuori, fino a comprendere l’universo intero: ogni essere umano, animale, pianta, insetto, montagna, mare, oggetto inanimato, il cosmo intero! Mi resi conto che l’universo è vivo e dotato di coscienza, abbraccia la vita di ognuno e la natura. Ogni cosa appartiene a un infinito Tutto. Sapevo che la vita e lo scopo di Danny erano inestricabilmente collegati ai miei, e che se fossi morta, lui mi avrebbe seguito di lì a poco. Ma capivo anche che se ciò fosse accaduto, sarebbe stato ugualmente perfetto nel grande disegno. Compresi anche che il cancro non era una punizione per qualche errore commesso, né si trattava del karma negativo scaturito dalle mie azioni come avevo creduto un tempo. Era come se ogni istante racchiudesse infinite possibilità e il punto in cui mi trovavo in quel momento rappresentava il culmine di ogni decisione, di ogni scelta e di ogni pensiero che avevo fatto nella mia vita. Le mie paure e il mio grande potere si erano manifestati sotto forma di malattia… Ero stupita del mio nuovo livello di comprensione nell’altra dimensione e godevo di quella coscienza onnicomprensiva, la esploravo. Nel farlo, mi resi conto che avevo una scelta da compiere. Raggiunsi un punto in cui, ancora una volta, avvertii molto forte la presenza di mio padre attorno a me, quasi come se mi stesse abbracciando. “Papà, mi sembra di essere arrivata a casa! Sono così felice di trovarmi qui. La vita è troppo dolorosa!” Gli dissi. “Ma tu sei sempre a casa, tesoro” impresse queste parole dentro di me. “Lo sei sempre stata e lo sarai sempre. Voglio che te lo ricordi.” Anche se io e mio padre non avevamo mai avuto un rapporto molto stretto quando ero piccola, quello che sentivo provenire da lui adesso era puro amore incondizionato. Non comunicavamo con le parole, ma attraverso la fusione totale della nostra reciproca comprensione. Non solo capivo mio padre, ma era come se fossi diventata lui. Sapevo che era rimasto accanto a tutta la famiglia nel corso degli anni successivi alla sua morte. Era stato con mia madre, infondendole la forza necessaria e vegliando su di lei; ed era stato anche vicino a me durante le nozze e la malattia. Mi resi conto che l’essenza di mio padre comunicava con me in modo più diretto: “Tesoro, voglio che tu sappia che non è ancora giunta l’ora per te di ritornare a casa. Ma sta a te scegliere se venire con me o rientrare nel corpo.” “Ma il mio corpo è malato, prosciugato e corrotto dal cancro! Che senso ha tornare?” Ciò che avvenne dopo è molto difficile da descrivere. Per prima cosa fu come se tutto quello su cui avevo diretto la mia consapevolezza apparisse davanti a me. Poi, il tempo perse completamente significato. Come se non esistesse. Prima che accadesse tutto questo, i medici avevano eseguito degli esami sul funzionamento dei miei organi e avevano già scritto i referti. Ma in quella dimensione, era come se gli esiti dipendessero dalla mia decisione, se vivere o proseguire verso la morte. Se avessi scelto la seconda strada, i risultati degli esami avrebbero evidenziato la sofferenza dei miei organi. Se avessi scelto di ritornare alla vita terrena, avrebbero mostrato che i miei organi funzionavano ancora…. …Scoprii che, dal momento che avevo capito chi ero veramente e avevo compreso la grandezza del mio vero io, se avessi scelto di tornare alla vita, il mio corpo sarebbe guarito rapidamente, non nel giro di mesi o settimane, ma in pochi giorni! Compresi che il mio corpo è solo un riflesso del mio stato interiore. Se il mio io fosse stato consapevole della sua grandezza e connessione con Tutto Ciò Che E’, il mio corpo ne sarebbe stato un riflesso e sarebbe guarito rapidamente….. Mi resi conto che in tutti quegli anni, sarebbe stato sufficiente essere me stessa, senza giudicarmi né sentirmi sbagliata. Allo stesso tempo, capii anche che la nostra essenza è costituita da puro amore. Siamo puro amore, ciascuno di noi. Sapevo che rendersene conto significava non avere paura di ciò che siamo. Perciò, essere amore ed essere se stessi è la stessa cosa! Capii che solo incarnando l’amore di cui era composta la mia essenza avrei guarito il mio corpo e gli altri. Non ne ero mai stata consapevole prima, eppure mi sembrava talmente ovvio. Seppi che quello era l’unico scopo della vita: essere se stessi, vivere esprimendo la propria verità e incarnare l’amore insito nella propria esistenza.
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veronicasaeko · 4 years
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Recensione 2 - “Un karma pesante” di Daria Bignardi
Autore: Daria Bignardi
Titolo originale: Un karma pesante
Anno: 2010
Tipo di opera: Romanzo
Edizione utilizzata per la lettura: Edizione Mondadori
Brevi cenni sull’autrice:  nata nel 1961, giornalista, conduttrice e scrittrice italiana.
Giornalista in attività dagli anni ottanta, esordì in Rai con Gad Lerner nel 1991 nella trasmissione Milano, Italia. Nel 1995 lavorò in Mediaset, diventando conduttrice, tra l'altro, di talk show di costume e reality show, tra i quali Tempi moderni e Grande Fratello. Su LA7 condusse Le invasioni barbariche, talk show dedicato a interviste di personaggi della politica, dello spettacolo e della cultura. Come giornalista ha collaborato con Vanity Fair, ha diretto Donna dal dicembre 2002 al marzo 2005 e nel 2009 ha esordito come scrittrice (i suoi romanzi sono tutti editi Mondadori). È stata direttrice di Rai 3 dal 18 febbraio 2016 al 26 luglio 2017.
Curiosità della giovinezza: dopo un periodo di studio e lavoro a Londra nel 1984 si trasferì a Milano, dove collaborò con il settimanale Panorama. Nel 1988 entrò a Chorus, mensile di Leonardo Mondadori.
Altre opere di successo: “Non vi lascerò orfani”.
Trama dell’opera scelta: Eugenia Viola è una donna di quarant'anni, regista di successo che nel romanzo ripercorre la sua vita. È nata a Verona, dove trascorre l'infanzia e la prima parte dell'adolescenza, ma ne fugge quasi ogni weekend per andare a Venezia con il pretesto di andare a trovare gli zii.
A soli tredici anni Eugenia legge Il demone meschino di Sologub, restandone affascinata; in seguito comincia a frequentare compagnie legate al mondo della droga (si fidanza con "Il Conte", pusher del quartiere), ma a diciotto anni si trasferisce per alcuni mesi a Londra dopo aver saputo che il padre è malato di cancro. Tornata in Italia per assistere il genitore negli ultimi giorni di vita, Eugenia comincia a lavorare nel mondo della pubblicità presso alcune agenzie milanesi grazie all'aiuto dell'amica Adriana.
Quasi per sfida a sé stessa, Eugenia gira uno spot di una pomata contro le emorroidi e dopo aver preso coscienza del successo ottenuto comincia a credere di essere tagliata per fare la regista. E’ così che parte alla volta degli Stati Uniti su suggerimento di Rossana Kamuranis, ricca moglie di un noto produttore conosciuta per caso nel bagno del Festival della Pubblicità a Cannes.
Alla vita professionale in crescita, Eugenia non riesce tuttavia ad affiancare a vita sentimentale sana: si trova coinvolta in varie relazioni nessuna delle quali risulta essere quella definitiva; la svolta arriva quando si sposa con Pietro Lagrecacolonna dal quale avrà le due figlie Rosa e Lucia.
Stile: Lo stile è frammentario, caratterizzato dall’uso della prima persona, e ha come caratteristica principale il flusso di coscienza, che rende in alcuni tratti cupo il romanzo – soprattutto nelle parti che descrivono l’ansia della protagonista.
Commento alla storia: Ricordo di aver comprato questo libro nel 2010, un mese dopo la sua uscita; non ricordo bene perché lo feci, ma ricordo che il titolo mi attirò molto; in quel momento vivevo un periodo particolare, ero in prima liceo classico e avevo cominciato a odiare le mie compagne di classe, poiché non mi sentivo molto a mio agio fra di loro, anzi, in realtà non lo ero mai stata: una classe di quasi sole donne, che non facevano altro che lanciarsi frecciatine l’una con l’altra, fingendosi poi le migliori amiche di sempre.
Credo di essere sempre stata allergica all'ipocrisia.
Comunque, tornando al racconto, non posso dire di averlo trovato particolarmente avvincente (tutt'altro, la storia non sembra degna di nota, in quanto riportata come semplice flusso di eventi anche abbastanza comuni) o di essermi riconosciuta nella protagonista, Eugenia Viola.
Tuttavia, forse proprio il flusso di pensieri che la Bignardi aveva immesso nel suo profluvio di parole, sembrava rappresentare alla perfezione il mio stato d’animo del momento: il karma pesante di Eugenia era il mio, le sue insicurezze le mie, le sue attitudini le mie; non erano miei i suoi modi di pensare e reagire, eppure, quelle situazioni in cui veniva coinvolta la protagonista sembravano così verosimili da sembrare naturali (ad esempio, anche Eugenia, nel racconto, ha visitato Londra esattamente come ho fatto io, respirandone l’aria di continuo cambiamento, facendone sua ogni singola particella).
Non posso dire di aver amato il libro, ma certamente ho gradito la sua compagnia, perché per leggere si è anche guidati da un istinto tutto nostro, che è in grado di farci trovare ciò che è più consono al nostro animo al momento del bisogno.
Il bello sta nel fatto che le parole di quel racconto hanno capito il mio karma, il karma di una che nel karma non ci ha mai seriamente creduto.
VeronicaSaeko
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frontedelblog · 4 years
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OROSCOPO DEGLI ANGELI: WEEKEND dal 22 al 24 MAGGIO 2020
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Fiumi di parole scorrono nel fine settimana sotto l’influsso di CHAVAKIAN Angelo della conciliazione, usiamole con virtù e senza dispersione. Alla luna cantiamo i nostri sogni d’amore e lasciamo i cani abbaiare [email protected]   ARIETE:  venerdì di conquiste e successi, SACHIEL ti mostra la via per raggiungere le stelle. Il viaggio è lungo e richiede attenzione e cambiamenti per non rischiare di inciampare già di sabato. Se cadi prontamente risali già da domenica sulla prima nuvola alleggerendoti di pesi inutili. TORO:  l’ansia del venerdì si combatte con la medit-attivazione silente di CASSIEL. Prenditi il tempo che ti necessita per trovare la soluzione al tuo assillo in modo che tutto avvenga con naturalezza. Domenica guardati da richiami pericolosi non è il tempo di rischiare. GEMELLI: la ricerca dell’armonia vi tocca il cuore. Trovate con METRATON le note da eseguire con metodo e temperanza. Sabato sarete visti come protagonisti ma a voi interessa il cammino e non gli astanti. Molte sono le cose da fare e poco il tempo. Guardatevi dall’alto e svegliate voi e chi cammina con voi. CANCRO: è il momento tra venerdì e sabato di risolvere situazioni sospese. Potrete farlo con la forza o con la gentilezza in entrambi i casi sempre con misura. Chiedete a MICHAEL come dosare gli elementi per ottenere giustizia. E domenica pensate ad altro LEONE: chi ha tempo non aspetti tempo ma per fare cose giuste ci vuole il Suo Tempo. CASSIEL ti guida nella ricerca intuitiva di un modo Tuo di vivere il tempo. Medita in silenzio venerdì  e sabato troverai nel cuore una luce che ti consiglia il cammino. Domenica d’amore e piacere VERGINE: chi vi cerca come guida poi si lega a voi. Venerdì le amicizie vi circondano in modo troppo stretto, sabato dosate i tempi giusti per evitare litigi e scatti d’ira, le gelosie vanno sopite o disperdono l’amore. Domenica abbandonatevi alla naturalezza di essere nudi tra i nudi fiori BILANCIA: negli affari non tutti i rischi si possono calcolare, attenzione a chi vi racconta un mondo di parole. Cercate la canalizzazione con  ACHAIAH per non correre inutili rischi. Sia in amore che negli affari avete ancora molte carte da giocare, non scopritele tutte insieme. SCORPIONE: venerdì siete al centro di un vortice pericoloso creato da voi. Gli uragani si armonizzano con la musica suonatela con l’arte delle note angeliche di ANANCHEL per esprimervi al meglio. I risultati arriveranno da sabato, ma senza pontificare sulle nuvole. Una cosa tira l’altra niente è slegato. SAGITTARIO: siete legati dall’amore e ci girate intorno, anche se la forza della curiosità vi porta fuori dal cerchio. Sciogliete i nodi prima che diventino catene con il sostegno di NATHANIEL. Non è tempo di doppio gioco ma di meditazione sul gioco di ruolo che volete fare. CAPRICORNO:  vi state muovendo attraverso acque insidiose, avete una buona imbarcazione ma non potete tirare a bordo tutti quelli che vorrebbero salirci. Troppe sono le voci e i richiami da seguire siate il faro di voi stessi. Studiate il mondo con NITH AIAH e vi troverete a farlo girare. ACQUARIO: chi non sa giudica. Voi preferite non far sapere il segreto che vi muove anche se questo comporta che altri  vi giudichino in maniera sbagliata. Elevatevi sopra ogni cosa con la leggerezza di ELEMIAH e portate il vostro saluto e dono agli Angeli Altissimi. Le vostre fatiche saranno ben compensate. PESCI: il momento di tirare fuori la testa è arrivato, appoggiatela su un violino e suonate. L’armonia vi porterà in viaggio con MITZRAEL in terre libere da confini. Meravigliatevi  del mondo che vedete al disotto di voi e fatene un racconto per gli amici fidati.   Per il vostro ANGELOROSCOPO personale contattatemi @oroscopoangeli  fb.me/oroscopoangeli Roberto Read the full article
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