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#nosside
calabria-mediterranea · 2 months
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Locri, Calabria, Italy
The seaside town of Locri is situated on the Ionian Coast of Calabria.
Among the highlights are the town's promenade and beach.
The area's history is marked by its role as a significant center of Magna Graecia, an ancient Greek settlement in Southern Italy. Locri was known for its intellectual and cultural contributions and played a crucial role in shaping the region's history.
Among the most representative monuments is the monument to Nossis, a Locrian poetess depicted on the seafront by sculptor Tony Custureri.
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nicolaprocopio · 4 years
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Quanto può essere meraviglioso questo scorcio della mia meravigliosa #Locri 😍 . . . #calabria #sunset #mare #terra #cielo #tramonto #locride #skyline #panorama #cartolina #piazzanosside #nosside #piazzalungomare #lungomare #sea #beach #sud #italia #italy (presso Monumento A Nosside) https://www.instagram.com/p/CGx4EEngc1Y/?igshid=1xlo93vkhtwuk
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enjolraspermettendo · 2 years
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I study ancient greek. This is the presentation I have to give this week:
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Intimate conversation between women
Metrò wants to know from Corittò who built for her the leather phallus she gave to Nosside. Actually, Corittò had given it to Eubule, who then gave it to Nosside against Corittò wishes. After having raged against Eubule, Corittò reveals to Metrò who the builder was
I... I just hope they washed it between each use
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le donne elleniche accantonate dal maschilismo del tempo, di Mara Carlesi
le donne elleniche accantonate dal maschilismo del tempo, di Mara Carlesi
https://paveseggiando.wordpress.com/2014/03/08/le-donne-elleniche-accantonate-dal-maschilismo-del-tempo/
Delle donne si tende a sottovalutare la tenacia.
Le si vede come esseri fragili, e invece sono caparbie, sanno sopravvivere, anche se dimenticate per millenni, nascoste nell’ ombra dagli uomini, i quali le hanno, volontariamente o innocentemente, private di essere ricordate dai posteri.
L’…
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pangeanews · 6 years
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Anite di Tegea: una grande poetessa con le palle, l’Omero donna che non scriveva di cose tenere e delicate, ma di morenti, militari caduti, suicidi e cani da corsa, risorge dall’antichità
Un pregiudizio difficile da estirpare è che le poetesse debbano scrivere solo di cose dolci, tenere e delicate, in toni gentili e vezzosi. Un disgraziato malinteso, si capisce. Ugo Pontiggia è troppo acuto per caderci, però, e lo dimostra nella sua traduzione con commento degli Epigrammi di Anite di Tegea (La Finestra editrice, 79 pp., 16 euro). Anite è una poetessa vissuta in età ellenistica, in Arcadia, e appartenente, come Nosside, altra poetessa, e Leonida di Taranto, “all’area dorica del primo epigramma ellenistico, caratterizzata da una predilezione per le descrizioni ambientali e dal realismo delle situazioni e dei dettagli” (D. Del Corno). Di lei ci restano 21 epigrammi, giunti a noi perché compresi in quel ricchissimo repertorio del genere che è l’Antologia Palatina: essi vertono su diversi argomenti, e sono caratterizzati da una genuina effusione della sensibilità e da una partecipazione simpatetica alle minute vicende che immortalano: ma ciò non significa che l’ispirazione di Anite sia esile, perché questa autrice sa entrare nel cuore delle vicende, anche se piccole e quotidiane (ecco forse a partire da dove, nel tempo, ella poté venire malintesa).
La varietà fra gli epigrammi ellenistici non era solo tematica, cioè non si esplicitava solo nella scelta dei soggetti (erotici, funebri, letterari, ecfrastici, etc.), ma si manifestava anche nella diversità fra vari gruppi poetici, detti “scuole”: e alla scuola dorica si può ricondurre, infatti, l’interesse per il quotidiano e il familiare. Gli Epigrammi di Anite si concentrano, pertanto, sulle piccole cose di ogni giorno: un capro con cui i bambini giocano, dopo averlo adornato di briglie di porpora, un epitaffio per una cavalletta e per una cicala cui Mirò, una bambina, fece una tomba comune, la sepoltura per un cavallo, meneidaios, “valoroso in battaglia”, un augurio di buon riposo a un viandante che può ristorare il corpo stanco sotto verdi fronde nella calura infuocata. Tutte situazioni molto semplici, che Anite sa immortalare con accuratezza e precisione. Tuttavia, la sua lingua non è leziosa, né lo è la traduzione di Pontiggia, ma precisa, esatta, direi quasi affilata nella sua essenzialità: e questo è il maggior pregio del volume, che ha anche una veste grafica di rara eleganza, a partire dalla copertina, una fotografia di Tina Modotti raffigurante una giovane, con un semplice abito di un bianco abbagliante, colta nell’attimo in cui il vento inizia a sollevarle i capelli nerissimi.
Della vita di Anite, noi conosciamo molto poco: una testimonianza antica, in Pausania (Viaggio in Grecia 10, 38, 13), così dice: “Il santuario di Apollo era ridotto a un rudere. Lo aveva fatto costruire in origine un certo Falisio, un privato. Falisio si era ammalato agli occhi ed era quasi cieco; il dio di Epidauro gli mandò la poetessa Anite con una lettera sigillata. Anite aveva fatto un sogno che presto divenne realtà. Trovò fra le sue mani la lettera sigillata e, giunta per mare a Naupatto, chiese a Falisio di togliere il sigillo e di leggerla. Lui, cieco, non credeva di poter vedere le parole, ma, sperando che da Asclepio venisse qualcosa di buono, tolse il sigillo e, guardando la cera, guarì. Diede ad Anite quanto era scritto: duemila stateri d’oro”: un brano, di ispirazione fra il leggendario e il religioso, che, con il consueto uso del mondo antico dell’aneddoto, ci comunica il valore della poetessa e il potere della sua azione.
Come nota il curatore della presente edizione Ugo Pontiggia, mancava a oggi un’analisi del carattere unitario della poesia di Anite: le osservazioni della maggior parte dei critici, anche di Albin Lesky (cfr. Storia della Letteratura Greca – III –L’Ellenismo, trad. it. Di F. Codino, Milano 1996, p. 918), si fermano a sottolinare la freschezza degli epigrammi di questa autrice, il suo aderire minutamente alla realtà quotidiana e così via. Pontiggia però si spinge oltre, e, a integrazione di quanto già osservato in passato, nota come la poesia di Anite sorprenda per la tecnica di ripresa allusiva dei testi antichi, soprattutto di Omero: negli epigrammi qui presentati, infatti, “innovazione e tradizione si fondono in una nuova e riposata lingua”, in cui risalta “la capacità di accostarsi ai soggetti del racconto con delicatezza e compassione” (p. 9): una bimba morente, tre giovani donne che scelgono di suicidarsi, alcune ragazze morte prima delle nozze, un comandante caduto, un cane da corsa, i piccoli animali che allietano i giochi dei bambini, sono i personaggi di Anite, che per ognuno di essi “sa trovare parole antiche e talora nuovissime, ma tutte nel segno di una condivisione nel momento estremo, con una grazia e una raffinata semplicità che colpirà il lettore” (ibid.).
Non vi è più in questa poesia la vertigine del divino, di una parola poetica che apre uno squarcio in un mondo dominato dalla potenza degli dèi, e nemmeno c’è la ricerca fine a se stessa dello splendore della lingua: piuttosto troviamo una poesia che riesce, attraverso le minute esperienze del quotidiano, anche nei suoi particolari intrisi di dolore, a proporci un’attenzione particolare per i deboli e i sofferenti. Certo, colpisce che nella poesia di Anite abbiano un ruolo di primo piano i bambini: nell’Iliade essi occupavano uno spazio marginale, anche se, già in Omero, si possono trovare i primordi di una capacità descrittiva piena di partecipazione simpatetica, con grande attenzione alla bellezza, che troverà ulteriore sviluppo nei testi della poetessa ellenistica: per esempio, Omero sottolinea la bellezza di Astianatte, paragonato a una stella, che piange spaventato, vedendo il gigantesco elmo del padre Ettore ondeggiare davanti a sé con il suo intimidente cimiero, e che con il suo pianto determina una distensione dell’atmosfera creatasi fra i genitori; e più tardi, Simonide, nel celebre Frammento 543 Page, descriverà Danae la quale, rinchiusa col figlioletto Perseo in una cassa abbandonata alla mercé delle onde del mare, chiederà al piccolo di dormire per non temere quel che fa paura nella notte senza luce.
Forse, ipotizza Pontiggia, questa attenzione per i piccoli, gli ultimi, coloro che sono toccati dall’ombra della morte, è il portato di una tradizione antichissima, propria del folklore greco (e non solo greco) che assegnava alle donne un ruolo fondamentale nell’elaborazione del lutto e nei riti funebri, e, specularmente, nei riti che riguardano non solo la morte, ma anche la nascita. Pensiamoci: gli eroi greci piangono, e danno ampiamente sfogo al loro dolore con le lacrime (pensiamo ad Achille per la morte di Patroclo), ma poi sono capaci di allontanare da sé questa afflizione, riconoscendo in questo atto la prerogativa dell’agire maschile: e così Archiloco, in un’elegia per alcuni concittadini periti in mare, afferma, all’ultimo verso: “Ma fin d’ora sopportate, respingendo il femmineo lutto” (Frammento 10 Tarditi).
Non erano certo solo le donne a essere incaricate del compianto funebre nell’antichità: lo facevano anche gli uomini, e anche lamentatori professionali, ma non è un caso che la conclusione dell’Iliade coincida con il momento di massimo pathos provocato dal compianto delle donne troiane per la morte di Ettore, compianto che viene assegnato in prima battuta alla moglie, Andromaca, e alla madre Ecuba, e, infine, a Elena. Questo elemento permane in età storica, e quindi anche nella poesia di Anite, quando ancora all’elemento femminile si assegna un ruolo centrale nel dare inizio alla vita, e nel sancirne la fine, accompagnando con i canti rituali l’estremo rito, il commiato dall’armonia e dalla bellezza del cosmo, che si rivela anche nei suoi dettagli.
Silvia Stucchi
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meowandstoofblog · 6 years
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± Body ±
± Mesh Head: CATWA Catya v3.2
± Mesh Body: Maitreya Mesh Body - Lara
± Skin: Pink Fuel Minji <Vamp> - CATWA Applier
±  Hair: Navy+Copper Parfait Grayscale @ FaMESHed
±  Left Eye: Aii Empty Eyes Pack
± Right Eye: AzDesign Black Dead @ Marketplace
±  Face Makeup: La Malvada Mujer - Sunday Morning (Halloween Gift)
± Lipstick:  La Malvada Mujer - Nosside Lips
± Body Tattoo: Psycho Barbie Summoning Lucifer
± Ears: MANDALA Stretched Ears Season2 ELF
± Clothes ±
± Jacket & Top: Vanilla Bae Holly Shirt & Cardi: Black Pack @ FaMESHed
± Panties: Moon Elixir Serpentis Masquerade - 17 - Onyx Thong (Gacha Item)
± Knee High Socks: Abrasive Faux Leather Knee Highs
± Heels: N-Core ENDLESS “Fatpack” for High Feet
± Accessories ±
± Horns:  Aii Pearlescent Devil Horns
± Septum Piercing: PUNCH Double Cross Septum
± Pasties: Abrasive Allure Cross Pasties
± Collar: VoluptasVirtualis - Charline - Black
± Leg Harnesses: L’Emporio Harness Leg @ Marketplace
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juancarlosvasquez · 2 years
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veneres-world · 2 years
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῞Αδιον οὐδὲν ἔρωτος· ἃ δ' ὄλβια, δεύτερα πάντα
ἐστίν· ὰπὸ στόματος δ' ἔπτυσα καὶ τὸ μέλι.
Τοῦτο λέγει Νοσσίς· τίνα δ' ἁ Κύπρις οὐκ ἐφίλασεν,
οὐκ οἶδεν κήνα γ' ἅνθεα ποῖα ῥόδα.
(Nosside di Locri - Il miele di Afrodite [APV, 170])
Non c’è nulla più dolce dell’amore.
Quale dolcezza lo supera? Sputo
anche il miele. Così Nosside dice.
Solo chi non è nato da Cipride
non sa quali rose siano i suoi fiori.
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Non ho pianto perché ero triste.
Ho pianto perché era vero.
-Nosside
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vaffanculo2693-blog · 7 years
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Nosside di Locri e Saffo
Due donne che non si sono mai amate, o che si sono amate troppo, i loro frammenti mi hanno sempre commosso
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italianaradio · 4 years
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PROGETTO “OSTAGGI” Le congratulazioni del Comune di Locri
Nuovo post su italianaradio https://www.italianaradio.it/index.php/progetto-ostaggi-le-congratulazioni-del-comune-di-locri/
PROGETTO “OSTAGGI” Le congratulazioni del Comune di Locri
PROGETTO “OSTAGGI” Le congratulazioni del Comune di Locri
PROGETTO “OSTAGGI” Le congratulazioni del Comune di Locri Lente Locale
R. & P.
Dopo la prima al “Cinema Vittoria” di Locri “Ostaggi” sbarca a Roma e conquista la capitale per l’originalità e la semplicità con cui un tema, quale quello del pregiudizio nei confronti della nostra terra, è stato affrontato attraverso la pellicola filmica.
Il cortometraggio “Ostaggi” realizzato nell’ambito del progetto sociale “AQR per il sociale ” con il patrocinio dei Comuni di Locri, Portigliola e Gerace e del Parco Archeologico di Locri e del Parco d’Aspromonte ha visto quali attori e cineoperatori protagonisti i lavoratori del call center Advisors di Locri partner di AQR Group all’interno del progetto “AQR per il sociale,” un progetto di storytelling per la valorizzazione dei territori.
Alla partecipata conferenza stampa avvenuta martedì, in occasione dell’inaugurazione di una nuova sede del gruppo AQR, erano presenti il sindaco di Locri Giovanni Calabrese, l’amministratore delegato del Gruppo AQR, Francesco Esposito l’autrice e regista, Cristina Maurelli – molto nota per essere l’ideatrice e regista dello storico programma televisivo “Bim Bum Bam”-, il Presidente dell’Associazione Liberi e Svincoli Giorgia Mosca e l’Amministratore delegato di Advisors Pasquale Calabrese.
La conferenza stampa romana era stata preceduta dalla presentazione del video partecipativo avvenuta a Locri, lo scorso venerdì, nel corso di un convegno, moderato dalla giornalista Maria Teresa Criniti, dal titolo “Locride: la bellezza dei luoghi, la bellezza della gente”. Alla serata locridea, davanti ad un numeroso e curioso pubblico e con la presenza del vicesindaco Raffaele Sainato, del Presidente del Consiglio Comunale Miki Maio, dell’Assessore alle politiche di sviluppo turistico Giuseppe Fontana e del Presidente della Commissione Pari Opportunità Domenica Bumbaca, sono anche intervenuti l’opinionista Klaus Davi, l’imprenditore eretico Massimiliano Capalbo e l’ex Presidente del Parco d’Aspromonte Giuseppe Bombino che hanno portato importanti testimonianze del desiderio di riscatto del territorio verificato ognuno nel corso delle rispettive esperienze nella Locride. “Ostaggi” vuole scoprire il vero volto di Locri, della Locride e dell’Aspromonte e per contrastare l’atavico pregiudizio nei confronti di un popolo e di un territorio. Un pregiudizio che fa male e  spesso ha rappresentato una seria barriera per lo sviluppo. Il battagliero sindaco di Locri, esprimendo apprezzamento per l’innovativo strumento di comunicazione e ringraziando AQR per l’opportunità offerta al territorio, attraverso i lavoratori del locale call center, trasformati in attori e cineoperatori, ha evidenziato che solo chi ama la propria terra si impegna e si ingegna con azioni concrete per un possibile cambiamento. Questo il pensiero del sindaco locrese che ha voluto precisare che è in corso un percorso di cambiamento fatto di azione concrete e buone prassi che trovano l’apprezzamento quotidiano della popolazione che desidera un nuovo e diverso futuro per la Locride. Per il sindaco nessuno deve interrompere questo nuovo sogno che sta restituendo speranza ai cittadini e dignità e credibilità ad una città che vuole essere apprezzata per le cose belle, per essere la città di Zaleuco e di Nosside, per il parco archeologico, per le bellezze naturali e mai più per cose tristi e negative come avvenuto nel passato anche recente per colpa di un manipolo di spregevoli criminale che con la loro azione hanno infangato la il nome, la storia e la dignità di un territorio e del suo popolo. Queste sono le azioni positive che ci rendono orgogliosi e l’obiettivo è quello di creare occasioni di sviluppo culturale da diffondere su tutto il territorio nazionale, perché si possa abbattere quel preconcetto che da anni ci ha visti solo terra di ‘ndrangheta”.
Entusiasta del progetto l’amministratore delegato del gruppo AQR Francesco Esposito che oltre ad aver finanziato l’iniziativa sta promuovendo il tutta Italia l’importante messaggio proveniente da Locri. “Ostaggi” continuerà a viaggiare e portare avanti il messaggio positivo che giunge da Locri e, dopo Roma e Milano con due tappe a gennaio, si partirà per la  Germania dove è arrivata la richiesta di presentazione del cortometraggio da parte di un  gruppo di professionisti calabresi che da anni lavorano all’estero.
Locri, 21//11/2019
Ufficio Stampa
PROGETTO “OSTAGGI” Le congratulazioni del Comune di Locri Lente Locale
PROGETTO “OSTAGGI” Le congratulazioni del Comune di Locri Lente Locale
R. & P. Dopo la prima al “Cinema Vittoria” di Locri “Ostaggi” sbarca a Roma e conquista la capitale per l’originalità e la semplicità con cui un tema, quale quello del pregiudizio nei confronti della nostra terra, è stato affrontato attraverso la pellicola filmica. Il cortometraggio “Ostaggi” realizzato nell’ambito del progetto sociale “AQR per il […]
PROGETTO “OSTAGGI” Le congratulazioni del Comune di Locri Lente Locale
Gianluca Albanese
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limejuicer1862 · 5 years
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Wombwell Rainbow Interviews
I am honoured and privileged that the following writers local, national and international have agreed to be interviewed by me. I gave the writers two options: an emailed list of questions or a more fluid interview via messenger.
The usual ground is covered about motivation, daily routines and work ethic, but some surprises too. Some of these poets you may know, others may be new to you. I hope you enjoy the experience as much as I do.
Alicja Maria Kuberska
awarded Polish poetess, novelist, journalist, editor.
In 2011 she published her first volume of poems entitled:  The Glass Reality. Her second volume Analysis of Feelings, was published in 2012. The third collection Moments was published in English in 2014, both in Poland and in the USA. In 2014, she also published the novel – Virtual roses and volume of poems On the border of dream. Next year her volume entitled Girl in the Mirror was published in the UK and Love me,  (Not ) my poem in the USA. In 2015 she also edited anthology entitled The Other Side of the Screen.
In 2016 she edited two volumes: Taste of  Love ( USA), Thief of Dreams ( Poland) and international anthology entitled Love is like Air (USA).Next year she published volume in Polish entitled View From the Window. She edits a series of anthologies entitled Metaphor of Contemporary ( Poland)
Her poems have been published in numerous anthologies and magazines in Poland, Czech Republic, Slovakia, the UK, Belgium, Bulgaria, Hungary, Albania, Spain, Turkey, Argentina, Chile, Peru, Israel, the USA, Canada, India, Italy, Uzbekistan,  South Korea, Taiwan, South Africa, Zambia,Nigeria and Australia.
She won : distinction (2014) and medal (2015) on Nosside poetry competition in Italy, statuette in Lithuania (2015), medal of European Academy Science, Arts and Letters in France (2018)), award of Cultural Festival International “Tra le parole e l’ infinito” Italy (2018) She was also twice nominated to the Pushcart Prize in the USA.
Alicja Kuberska is a member of the Polish Writers Associations in Warsaw (Poland) and IWA Bogdani,(Albania). She is also a member of directors’ board of Soflay Literature Foundation (Pakistan), Our Poetry Archive (India). She is Polish Ambassador of Culture of The Inner Child Press (the USA) and she belongs to Editorial Advisory Board of Sahitya Anand (India).
The Interview
1. What inspired you  to write poetry?
In the past I was more interested in my everyday life and career  as a worker at a bank. A disappointment in my life changed my attitude and it caused, that  poems had started to flow through my mind like a river of words. My poems were once just my dreams. Now poetry is a part of me. I like to read poems, especially written  by the best poets of the world. I learn a lot from them though I have my own style now. Reading is the best workshop.
2. Who introduced you to poetry?
As a young person I was interested in business. I was a chief in a bank department. This occupation required a lot of time and effort. I was a very busy person in this period of my life. I changed my attitude when I realized that my life is too short to devote it to this career. Writing gives me pleasure. It is my  passion. I started to write in 2008.In 2011 I showed my poems to Mrs Barbara Mazurkiewicz, the famous Polish poetess. She found them interesting and she arranged everything. Mr Kazimierz Linda (also a poet and a big friend of beginners) published them. Now I can help young poets. I pay my debt back.
3. How aware were you of the dominating presence of older poets?
I had never been aware of anybody. I write because I love to do it. I do not care about fame. I am grateful if somebody devotes his  time to show me the weak points of my poems. I can concentrate on this verse and correct it. Older poets can help the younger ones. In my opinion everybody must learn all  time.
4. What is your daily writing routine?
I write when I want to tell something important to my future readers. Volume is not a diary. I do not write every day. I think, that words carry emotions. It is easy to find out which poem  is “ real” and which one is so called “paper poem”.
5. What motivates you to write?
I do not write every day.  It would be senseless. I write when I want to tell something important to my future readers. Volume is not a diary. Personally I do not like poems about nothing or poems, which are miserable copies of famous ones.
6. What is your work ethic?
I think, that a good poem contains a novel in a few stanzas. The means of expression and principles are different too. There are no doubts that a novelist must write more than a poet. My process of writing poems looks like that: I write a poem and  I “freeze“ it. That means – I write it in my computer and I forget about it. I return to it  in a few days or months. I think I have to be more censorial. I read  and correct it many times. It is easy to guess that I do not write many poems. In my opinion quality is more important than quantity in literature.
7. How do the writers you read when you were young influence you today?
I started to write as a mature person.  I know what is important in my life now. The properly classified values are very important for me. Poetry is something more than a hobby – just a part of my perception of the world. It is very hard to explain. One word – poetry is a significant element of my everyday existence. I am Polish, so I learned a lot of from Polish poets. I like very much poems of Wisława Szymborska. She won the Nobel Prize in literature.
8. Who of today’s writers do you admire the most and why?
I like many, contemporary  poets, but  I do not have the favourite ones. I read a lot of poems ( I am editor of anthologies) but only a few works stopped  my attention.  There is a kind of “poetical flood” now. Many people write and they think their poems are perfect. Good poem must carry a kind of “emotion- energy”. Many poems are just  “empty”. I am also a translator. I have been busy translating a volume of Turkish poet Mr Metin Cengiz lately. I found in his volume some very interesting works, which I liked very much. I translated  poems of Albanian writer Mr Jeton Kelmendi, too. The poem about death of his father brought me to tears.
9. Why do you write, as opposed to doing anything else?
In one of Wisława Szymborska’s poems she wrote, I prefer the absurdity of writing poems / to the absurdity of not writing poems. That seems to summarize my  attitude too. I am addicted to writing.
10. What would you say to someone who asked you “How do you become a writer?”
Everyone can be  a poet. We can all observe this volcano of emotions when people fall in love. I never expected to be a poetess. It has just happened to me.
11. Tell me about the writing projects you have on at the moment.
I am currently working on several anthologies. Together with Izabela Zubko, we want to win the hearts of Ukrainian readers. Natalia Miżygórska and Margarita Szewernoga help us in this. Professor Dmytro Tchystiak (associate professor of the Department of Romance Philology at the Kiev University of Taras Shevchenko, International Secretary of Literature at the European Academy of Sciences, Arts and Letters in Paris, coordinator of the series “Lettres europeennes” in the Paris publishing house “L’Harmattan”), whom I met at the award ceremony in Paris,  plans to translate Polish poetry into French in 2019. I had the pleasure to send him the works of several Polish poets. We are working on another project in Telugu language, too. Mr Lanka Siva Rama Prasad undertook to translate poems and publish them in India. Mrs Joanna Kalinowska wants to bring the poetry of Poland and Italy closer together. Mrs  Agnieszka Jarzębowska established cooperation on the poetic theme with Russia. We are currently at the initial stage of discussing this project.
I also translated a volume of Mrs Maria Miraglia from Italy. I plan to edit it. Meantime I am working on an anthology in Polish entitled Metafora Współczesności and an individual volume of Mrs Anna Czachorowska. I plan to edit my volume, too. Sometimes I feel like a spinner – I run from the spindle to the spindle and tie knotted threads. I am a very busy but happy person.
Wombwell Rainbow Interviews: Alicja Maria Kuberska Wombwell Rainbow Interviews I am honoured and privileged that the following writers local, national and international have agreed to be interviewed by me.
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meowandstoofblog · 5 years
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± Body ±
± Mesh Head: CATWA Catya v3.2
± Mesh Body: Maitreya Mesh Body - Lara
± Skin: PUMEC QUAN HUNT - March (N) - CATWA for (Once Upon A Nightmare Hunt)
± Hair: DOUX Marilyn hairstyle [B&W]
± Eyes: Conviction Shion Eyes (FATPACK)
± Lipstick:  La Malvada Mujer - Nosside Lips
± Ears: MANDALA Stretched Ears Season2 ELF
± Nails: Conviction The Claws - FATPACK 
± Clothes ±
± Dress: Dead Dollz Roxanne Dress - Black
± Heels: UTOPIA@Design ROXI - Multi-Texture
± Accessories ±
± Horns:  Aii Pearlescent Devil Horns
± Moon Bindi: Look Sharp Forehead Moon Thing @ Marketplace
± Septum Piercing: PUNCH Double Cross Septum
± Rings: Suicidal Unborn Livana Bento Rings (Gacha Item) 
± Props ±
± Coffin: Violetility Coffin Chaise   
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