#tocco da casauria
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La Luna di poche sere fa.
Tocco da Casauria.
(Pe)
Abruzzo
Italy
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#Streetart: #GennaroManna by #Emeid @_emeid in #ToccoDaCasauria, Italy More info at: https://barbarapicci.com/2023/01/05/streetart-emeid-tocco-da-casauria-italy/ #streetartToccoDaCasauria #streetartitaly #italystreetart #art #graffiti #murals #murales #urbanart #muralism #muralismo #streetarteverywhere #instastreetart #streetartphotography #streetartpics #streetartaddicted #streetartlover #igersstreetart #graffitiart #arteurbana #wallart #spraypaint #spraypaintart #contemporaryart #artecontemporanea https://www.instagram.com/p/CnEvFldIHTs/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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Marsilio, il politico da sempre con la destra
La scelta di campo l’ha fatta da giovanissimo e non ha più cambiato idea: Marco Marsilio ha compiuto 56 anni lo scorso 17 febbraio.
E’ nato a Roma da genitori di Tocco da Casauria che lasciarono l’Abruzzo in cerca di lavoro. Laureato in Filosofia all’università La Sapienza, dal 1996 al 2000 è stato vicepresidente di Azione Giovani, il movimento giovanile di Alleanza Nazionale, ma la sua militanza…
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-LA CENTERBA-
e la sua storia
Un abruzzese all'estero potendo scegliere cosa farsi inviare dal paese natio sceglierebbe sicuramente una bottiglia di Genziana oppure una bottiglia di Centerba. Tocco da Casauria (Pe) è sicuramente detentore di un brevetto datato più di 200 anni che riguarda la distillazione di cento erbe di montagna "Centum Herbora" raccolte nel circondario, che arrivano ancora fresche in fabbrica dove vengono lavorate, lasciate essiccare e maceratese in alcool.
La Centerba possiede una paternità abruzzese, infatti è all’interno dell’Abbazia di San Clemente che nasce questo liquore, la cui ricetta segreta fu perfezionata a Tocco da Casauria dove arrivò nelle mani del farmacista Beniamino Toro che, alla fine del XVIII secolo, la rielaborò per curare i malati di peste. Da medicina a liquore artigianale diffuso in tutta Italia, la Centerba è ancora oggi prodotto con quella ricetta bicentenaria che prevede l’essicazione delle erbe lavate e poi la successiva infusione a freddo in alcol purissimo: è l’esatta dose delle varietà di erbe selezionate che garantisce al prodotto un sapore unico ed inconfondibile.
La storia della Centerba o Centerbe è legata anche all'epidemia di colera di Napoli del 1836 dove fu utilizzata come rimedio contro la nausa e come disinfettante data la sua elevata gradazione alcolica.
Fino a qualche anno fa in tutte le casa era utilizzata non solo come digestivo ma anche come medicalmente su un dente dolente o contro il raffreddore e la tosse, oggi è apprezzato per il suo aroma e sapore forte e gentile.
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Streetart – Emeid @ Tocco da Casauria, Italy
Emeid @ Tocco da Casauria, Italy Title: Gennaro Manna Location: Tocco da Casauria, Italy Artist: Andrea Ranieri aka Emeid (Italy) USEFUL LINKS: Emeid…Streetart – Emeid @ Tocco da Casauria, Italy
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Tocco da Casauria 2. Ad est, al confine col territorio del comune di Popoli, vi sono le Gole di Tremonti. Nel territorio comunale è presente parte del Monte Rotondo. L'altitudine minima raggiunta dal territorio comunale è di 170 m s.l.m. mentre la massima è di 1725 m s.l.m.
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Tocco da Casauria, moto contro furgone: muore centauro di Chieti TOCCO DA CASAURIA - Un terribile incidente ha avuto luogo questa mattina a Tocco da Casauria ed ha provocato la morte di un centauro di 47 anni di Chieti.
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I Palazzi del potere di Pescara :
Provincia e Comune
I Palazzi del potere sorsero sul fiume Pescara ma sulle sponde di Castellammare.
Nel 1927 nacque la Provincia Pescara il nome venne dato da Gabriele D'Annunzio al posto di Castellamare.
Il Palazzo della Provincia o Palazzo del Governo è di epoca fascista infatti molti sono i rimandi al Fascismo a partire dalla pianta stessa dell'edificio a forma di M (Mussolini), ma anche al suo interno troviamo alcuni riferimenti come l'aquila nella Sala dei Marmi.
Sulla facciaccia bianca del Palazzo del Governo vi sono 4 bassorilievi che rappresentano le risorse del territorio pescarese: la miniera, l'agricoltura, il mare e il fiume.
Palazzi del potere vennero riempiti di opere d'arte tra cui le opere del Cenacolo Michettiano
Nell’atrio della Sala dei Marmi è conservata una scultura di Costantino Barbella intitolata “il canto d’Amore” che raffigura tre fanciulle abruzzesi, in abiti tradizionali con indosso gioielli tipici come la presentosa degli innamorati, che rientrano dalla campagna e cantano la loro giovinezza guardando il sole al tramonto.
Lungo le pareti laterali prima di varcare la porta d'ingresso della Sala dei Marmi su delle formelle in ceramica a rilievo sono raffigurati gli stemmi dei comuni della provincia di Pescara.
Su un'altra parete vi è lo stemma dorato col motto provinciale "SIBI VALET ET VIVIT"
All’interno del salone del Consiglio del Palazzo del Governo è conservato il noto dipinto di Francesco Paolo Michetti “la figlia di Iorio” .
L'ispirazione di Michetti per realizzare questo dipinto deriva da un viaggio dello stesso con l'amico D'Annunzio a Tocco da Casauria quando videro una scena di molestia ad una ragazza (bisogna tener presente che in quell'epoca molestare le ragazze era vista quasi come un'usanza).
Del dipinto Michetti fece tre edizioni
"La figlia di Jorio" invece è un'opera teatrale tragica scritta da Gabriele D'Annunzio basandosi sullo stesso ricordo del viaggio fatto con Michetti che ha ispirato il dipinto.
Descrizione del dipinto:
Bisogna premettere che Michetti era appassionato di fotografia tanto da farla diventare una forma d'arte infatti al posto dei bozzetti o schizzi lui per realizzare quest'opera utilizzò delle fotografie da lui stesso scattate e questo è un aspetto molto importante e innovativo del dipinto "la figlia di Iorio".
Infatti il quadro si presenta come una composizione di storia vissuta e reale, quindi una rappresentazione iperrealistica.
Prima di tutto la figura principale (la ragazza) non è al centro della scena proprio come se fosse una foto scattata mentre ella camminava.
Inoltre proprio come in una foto in cui non si può mettere a fuoco tutta la scena è rappresentata una figura mozza di capo (era il massaro o padrone) e un'altra al suo fianco di cui si vede solo metà corpo come se non entrasse nell'inquadratura della fotocamera.
Passando sullo sfondo che è il vero padrone della scena imponendosi sulle figure umane rendendole piccole (come metafora della vita e dei problemi degli uomini rispetto all'imponenza della natura) viene rappresentata la Majella in primavera vista da Orsogna.
La descrizione della scena:
Viene rappresentata quella scena di molestia a cui Michetti aveva assistito tempo prima con D'Annunzio a Tocco da Casauria infatti ci sono degli uomini che sono intenti a deridere e beffeggiare questa ragazza che scappa a passo svelto e prende il mantello per coprirsi.
Osservando meglio queste figure maschili scopriamo esserci due anziani che raffigurano entrambi la stessa persona ( Paolo de Cecco) e tre giovani.
Il primo anziano più vicino alla figura della ragazza è quello che sembra deriderla di più mentre il secondo anziano (la figura al centro) sembra fare con la mano il gesto di smetterla, mentre i giovani sembrano avere uno sguardo rapito dalla bellezza della ragazza continuando comunque a deriderla.
La musa ispiratrice della figura femminile:
La figlia di Iorio (diminutivo in dialetto di Gregorio) è ispirata da una bambina di Orsogna di nome Giuditta Saraceni.
I colori:
Un colore che risalta è sicuramente quello dell'abito della ragazza. Il colore rosso del mantello simboleggia le donne sposate (il che è ben diverso rispetto all'età della musa ispiratrice Giuditta Saraceni).
Inoltre il colore rosso dà l'idea di un'aria torbida.
Ma in origine quando venne dipinto questo quadro i colori erano vivacissimi e nuovi infatti Michetti stesso li aveva creati, purtroppo però questo esperimento ha comportato che con il tempo sono diventati opachi.
Inoltre la tecnica di pittura è a rilievo ma questo ha comportato che con il tempo le pennellate si sono sgranate.
Oggi a seguito di interventi di restauro con le nuove tecnologie si è riusciti a fissare il più possibile la pittura alla tela.
Sala dei Marmi:
All'interno della Sale dei Marmi vi sono due dipinti che rappresentano uno la fortezza di Pescara e la nascita della Provincia e l'altro l'arte della Provincia.
Inoltre nella stanza sono presenti diversi busti tra cui uno raffigurante il primo Presidente della Provincia di Pescara leninista e altri che ritraggono D'Annunzio, Michetti, Tarantino e Vincenzo Montale
Ora usciamo dal Palazzo del Governo ed entriamo nel Palazzo del Comune di Pescara
Entrando nella Sala consiliare, che è la stanza più importante della città di Pescara, si possono ammirare un busto di D'Annunzio e una scultura che ritrae una figura molto particolare di Pescara, si tratta di Grazia Masciarelli detta la marinara o anche la maschia femmn. Questo soggetto era propietario di uno dei primi stabilimenti balneari di Pescara ed era un uomo in tutto e per tutto ma iniziò durante la Seconda Guerra Mondiale per poter fuggire e poi continuò per tutta la vita ad assumere comportamenti affemminati.
L'aspetto che deve far riflettere, ed è per questo che viene esposto il suo ritratto sottoforma di scultura nella sala consiliare del Comune, è che un soggetto così particolare e diverso veniva considerato da tutta la città come un vanto di cui andarne orgogliosi, infatti non era discriminato dalla società.
Se invece spostiamo lo sguardo all'insù possiamo notare un ciclo pittorico quasi inquietante dipinto da Luigi Baldacci.
- La nascita di Pescara
- San Cetteo che viene buttato nel fiume
- Lo Sforza che cade nel fiume
- I martiri dell'indipendenza
- Lo stemma di Pescara come da lui rivisitato - - D'Annunzio
- La distruzione della guerra
- Il futuro Pescara domani
C'è una legenda legata a questi dipinti : c'è uno spirito benevole (che protegge Pescara) racchiuso all'interno dei dipinti ma non a patto che i dipinti non vengano tolti dalla sala consiliare altrimenti lo spirito diventa malvagio e vendicativo e questo è ciò che è accaduto realmente come testimoniò lo stesso pittore Baldacci.
Prima di percorrere la scalinata per uscire dal comune possiamo ammirare il bozzetto della Nave di Cascella che è una fontana
Caratteristiche dell'opera sono la rappresentazione dell'abbrivo delle onde della barca che arriva
Infatti viene appresentata una nave che sta arrivando e che porta dei simboli che rappresentano le arti e le scienze. E in effetti l'idea sottostante all'opera è considerare Pescara una città che accoglie i giovani che portano ognuno il proprio talento.
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Tocco da Casauria Italia: Mecanismo vicino ai fiori #77/397, 2018 - Norman Kulkin
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20 September - Blessed Memorial of St Eustachius born as Placidas, Wife and Sons – Martyrs (Died c 188) One of the Fourteen Holy Helpers – Patronages – against fire, difficult situations, fire prevention, firefighters, hunters, hunting, huntsmen, Madrid, torture victims, trappers.
The remarkable story of Saint Eustachius, is a lesson given by God Himself on the marvels of His Divine Providence. He was a distinguished and very wealthy officer of the Roman army under the Emperor Trajan, in the beginning of the second century. He practised generous charity to the poor, although he had not yet perceived the errors of idolatry.
One day, while this distinguished officer was vainly pursuing a deer, the animal suddenly stood immobile before him in the light of a hilltop and he perceived between its horns a luminous cross. On the cross was the image of the crucified Saviour and a voice said to him, ‘I am the Christ whom you honour without knowing it; the alms you give to the poor have reached Me.’ Like Saint Paul, he fell from his horse and remained inert for a time. Coming to himself, he said interiorly, What is this voice I have heard? You who speak to me, who are you, that I may believe in you? And the Lord told him interiorly that He was the Creator of the light, of the seasons, of man and all things visible, that He had suffered to save the human race, died and been buried but had risen the third day.
This was sufficient and the officer went home to fulfil the prescription he had received to be baptised with his wife and two young sons. His spouse had received a similar revelation at the same time as himself and they all went to the Christian authority of the region in secret, to be baptised the same night.
In a short time he lost all his possessions through natural catastrophes and robbers. But he had been advised beforehand that the Lord wanted to make of him another Job, that already the ancient enemy had plotted against him and that he was not to allow any thought of blasphemy to arise in his heart amid the sufferings that were awaiting him. He prayed for strength and retired from the region after the calamities, with his wife and children. When by unforeseeable and extraordinary accidents, his wife and children were also taken from him and he believed the children dead, he was close to despair and wished his life might end but the warning of the Lord returned to his mind and he entered into the service of a land-owner of a village called Badyssus, to tend the fields. He remained for fifteen years in this occupation. During this time his loved ones were well and safe, all spared in the perilous circumstances which had removed them from his sight but separated, each one like himself, from the three others.
In those days the empire was suffering greatly from the ravages of barbarians and was sinking under the assaults. The emperor Trajan had Eustachius sought out and when he was found, had him clothed in splendid garments to give him command over the troops he intended to send against the invaders. During the celebration that accompanied his return, he related to the emperor all that had occurred to him. When the troops were being assembled, his own sons were conscripted. Seeing them, he noticed them as young men taller than most and of great nobility of bearing and countenance and kept them near him without yet recognising them. One of the two, while on bivouac near the very house of his own mother, who like Eustachius had taken employment in the garden of a landowner, related the confused memories of his childhood to his companion. Suddenly, the two brothers recognised one another and embraced in an effusion of joy.
Their mother, by a delicate attention of Providence, had chanced to overhear them and reflecting on what she heard, became certain they were her own sons. She went to the captain of the campaign to inquire about them and immediately recognised him. Not wishing to startle him, she began to relate her story, identifying herself as the wife of a certain Placidus and saying she believed she was now in the presence of her two sons from whom she had been separated and whom she had not seen for long years. One must imagine the sentiments of the captain on hearing this narration, the reunion which followed and the prayers of thanksgiving sent up to God by the family and also the troops, who joined them in their joy and prayers.
Returning to Rome victorious, Eustachius was received in triumph and greatly honoured, but when commanded to sacrifice during the celebration to the false gods, refused. The infuriated emperor Adrian — for Trajan had died — ordered him with his wife and children to be exposed to a starved lion. But instead of harming these servants of God, the beast came up to them, lowered its head as if in homage and left the arena. The emperor, more furious still, caused the martyrs to be shut up inside a brazen bull, under which a fire was to be kindled, that they might be roasted to death. Saint Eustachius prayed aloud and thanked God, asking Him who had reunited them to cause that their lives end at the same time, so they might be received together by Him into the happiness of His presence. They expired but neither their bodies nor even their hair was injured. They were found entire the next day and at first it was believed they were still alive. Many believed in Christ through this final miracle, which to us today seems perhaps less miraculous than the story of their existence while alive. A church in honour of the martyrs still exists in Rome: Saint-Eustachius in Thermis.
Eustachius became known as a patron saint of hunters and firefighters and also of anyone facing adversity; he was traditionally included among the Fourteen Holy Helpers. He is one of the patron saints of Madri d, Spain. The island of Sint Eustatius in the Caribbean Netherlands is named after him. The d’Afflitto, one of the oldest princely families in Italy, claim to be direct descendants of Saint Eustachius.
The novels “The Herb of Grace” (US title: Pilgrim’s Inn) (1948) by British author Elizabeth Goudge and Riddley Walker (1980) by American author Russell Hoban, incorporate the legend into their plot. It has also inspired the film Imagination.
The saint’s cross-and-stag symbol is featured on bottles of Jägermeister, a German alcoholic digestif. This is related to his status as patron of hunters; a Jägermeister was a senior foresters and gamekeeper in the German civil service until 1934, prior to the drink’s introduction in 1935. Jägermeister has a round logo of a shining cross between the antlers of a deer/stag referring to two persons who had seen such a vision: Saint Hubertus and Saint Eustachius.
Saint Eustachius has a church dedicated to him in the southern part of India – he is called Saint Esthak in this part of the world and in County Kildare, Ireland. There is a church dedicated to him on the campus of Newbridge College in Newbridge, County Kildare and the schools’ logo and motto is influenced by the vision of Saint Eustachius; a nearby village is named Ballymore Eustace.
Sant’Eustachio is also honoured in Tocco da Casauria, a town in the Province of Pescara in the Abruzzo region of central Italy. The town’s church, built in the twelfth century, was dedicated to Saint Eustachius. It was rebuilt after being partially destroyed by an earthquake in 1706.
About the 14 Holy Helpers here
(via Saint of the Day - 20 September -St Eustachius, Wife and Sons - Martyrs (Died c 188))
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Regione Abruzzo: Tre comuni in zona Rossa da questa notte... | I Due Punti
Regione Abruzzo: Tre comuni in zona Rossa da questa notte… | I Due Punti
Il Presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio, a seguito della riunione del Comitato Tecnico Scientifico regionale, sta per firmare un’ordinanza per porre in zona rossa, tra le altre misure, i comuni di Atessa, San Giovanni Teatino e Tocco da Casauria. (Segue)L’ordinanza sarà operativa a partire dalla mezzanotte di oggi
Sorgente: Regione Abruzzo: Tre comuni in zona Rossa da questa notte… | I…
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LUXURY ART GALLERY -------- Antic & Swiss ------- Francesco Paolo Michetti (Tocco da Casauria, 2 October 1851 - Francavilla al Mare, 5 March 1929) was an Italian painter and photographer. He was born in Tocco, from Crispino Michetti, music teacher, and from Aurelia Terzini. His very modest birthplace in Tocco is located in the 2nd alley of Via Municipio, and today it is a museum open to the public. He graduated from the Academy of Fine Arts in Naples, where he was a pupil, with Edoardo Dalbono, of the master Domenico Morelli, whose naturalism and visionary realism he initially imitated: promising young man, his work was immediately noticed also by Filippo Palizzi, his countryman, who in those years lived in Naples. . #ritrattoantico #portrait #michetti #quadro #oliosutela #antiques #antiquesofinstagram #anticswiss #gaiba (presso Villa Stampanoni Antiques) https://www.instagram.com/p/CCWmI1yHSpT/?igshid=11o8lcw6n1v22
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Gran bella giornata e non solo per il meteo primaverile. Prima di iniziare il nostro giro per conoscere nuove realtà enologiche...piccolo ma piacevole "sdjuno" in strada. Oggi abbiamo visitato la Fattoria Rose Rosse a San Valentino in A.C. e Mormaj a Tocco da Casauria... Complimenti ad entrambe che avremo modo di riassaggiare presto... Il Trebbiano di Marco e Anita stasera a cena e i vini di Francesco e Antonio a #vivalavite2020 Le rose fioriranno! #confraternitadelgrappolo #fattoriaroserosse #mormaj #coccialonga https://www.instagram.com/p/B8fB-4IoBAu/?igshid=bzdambvpdxsh
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Società agricola Giardini Di Giulio Ss
La nostra azienda nasce dieci anni fa per continuare il lavoro svolto con passione da nostro padre Ugo Di Giulio per più di quarant'anni. Nei nostri oliveti a Tocco da Casauria nell'alta val Pescara coltiviamo la Toccolana, varietà autoctona presente nel territorio Casauriense da oltre mille anni, come documentato dal Chronicon Casauriense. E' proprio il particolare microclima della nostra zona a permettere la crescita della varietà Toccolana e lo sviluppo delle sue peculiarità, al punto che questa cultivar ha grosse difficoltà ad attecchire in altri territori. Tutto questo ci dona un frutto raro e di grande pregio dal quale ricaviamo un eccellente olio extra vergine d'oliva.
I nostri oliveti contano circa 700 alberi di Toccolana tutti ultra secolari a cui si aggiungono 300 alberi di varietà Ascolana Tenera, impiantati cinquanta anni fa proprio da nostro padre Ugo, che ci danno non solo delle buone olive da mensa, ma anche dell'ottimo olio monovarietale dal particolare profumo di pomodoro. Tutte le nostre coltivazioni e il nostro laboratorio hanno ricevuto la certificazione Biologica.
Ormai da diversi anni i nostri oli sono presenti nelle guide specialistiche di Slow Food e del Gambero Rosso.
Confezioniamo il nostro olio in bottiglie da 100ml, 250 ml, 500 ml e in bag-in-box da 5 litri e 3 litri. Vendiamo i nostri prodotti direttamente in azienda e spediamo (anche piccole quantità) con corriere espresso in tutta Italia e anche in Europa.
Oltre la conduzione quotidiana del nostro lavoro organizziamo anche visite didattiche ai nostri oliveti e turismo esperienziale. Siete tutti i benvenuti!
Indirizzo:
Via municipio, 15
65028 Tocco da Casauria (PE)
Telefono:
Tel. +39 0854319943
+39 3388259016
Email:
[email protected]
Social:
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Web:
http://www.giardinidigiulio.com
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Tocco da Casauria. Il comune è situato alle falde del monte Morrone, ad un'altitudine di 356 m s.l.m. nell'Area Casauriense della Val Pescara ed il suo territori è attraversato dal fiume Pescara, sul quale è situata una centrale idroelettrica, e del torrente Arolle.
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