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#presentosa
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Unveiling the enchanting story of 'The Presentosa' – a cherished jewel in the heart of Abruzzo and Molise. Join me on a journey through its rich history and timeless allure. 💎📜
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annalobergh · 2 years
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"Portava agli orecchi due grevi cerchi d'oro e sul petto la Presentosa: una grande stella di filigrana con al centro due cuori." Gabriele D'Annunzio Quello che contraddistingue le persone della mia terra è che siamo un popolo forte e gentile, siamo in grado di affrontare la parte dura della vita senza perderci mai d'animo, senza uscirne distrutti ma spesso arricchiti. Io non ho vissuto una bella infanzia, anzi a dirla tutta non auguro a nessuno di passare quello che ho vissuto io da quando sono nata fino a 19 anni, ma non mi sono mai persa, sono sempre andata avanti pensando alla persona che volevo diventare e ho portato avanti i miei obiettivi, essendo orgogliosa della persona che con pregi e difetti sono diventata, pensavo ingenuamente che nulla avrebbe potuto scalfire la corazza che in questi anni mi sono costruita e che in mille occasioni mi ha protetta e invece tutta quella forza d'animo del mio dna è stata spezzata esattamente un mese fa, di fronte ai referti di Zero, come quando si colpisce in un punto vitale un grande guerriero e lui cade a terra prima ancora di rendersi conto di essere stato colpito. Mi accorgo, per quanto stia combattendo, che questo dolore sta cambiando la parte più profonda mi me, quella che ho sempre protetto e che niente e nessuno è mai arrivato a scalfire, quella parte che mi faceva alzare tutte le mattine con il sorriso nonostante tutto e che mi faceva trovate mille motivi e pretesti per sorridere, oggi mi accorgo che è un mese esatto che mi alzo e dentro non sorrido, vorrei riprovare quella forza che mi ha sempre accompagnata come fosse un superpotere, mi accorgo che apparire felice e serena esteriormente, cercando di nascondere questo enorme buco che mi porto dentro è più dura e difficile di quello che avrei mai potuto immaginare forse perché non so mentire, sono troppo istintiva per trattenere e non esprimere la furia che mi devasta dentro, vorrei trovare il modo per guarirmi, per tornare ad essere forte per chi amo. #presentosa #gabrieledannunzio #abruzzo https://www.instagram.com/p/Cgun2pqL7Sn/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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viaggiando-italia · 2 years
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La Presentosa è un gioiello tradizio... + > https://www.viaggiando-italia.it/hai-mai-visto-da-vicino-una-presentosa-il-gioiello-tradizionale-unico-al-mondo/?feed_id=3205&_unique_id=62af613f9d004
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kirbyofthestars · 2 months
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giving la presentosa to all my transfem friends
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midica · 2 years
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Wedding card commissioned to me this year. I designed the whole card basing my researches on the spouse's homeland: Italy and France. I took one building or tourist attraction that could recall it, so here we have the Trabocchi for the italian bride, and the chapel of Saint Joseph de la Grave for the french groom mixed together, making a whole new landscape. Inside the card there are two more symbols, wich are are the Presentosa and the Occitan cross.
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otherformsofboredom · 2 years
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Gushing about the Abruzzo Pride logo, which is a Presentosa, our traditional regionale jewel, and I don't know, something something about embracing and reclaiming traditions really moves me, so look at them, they're gorgeous
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slam-piggy · 2 years
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Abruzzese love tokens called 'presentosa'
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I Palazzi del potere di Pescara :
Provincia e Comune
I Palazzi del potere sorsero sul fiume Pescara ma sulle sponde di Castellammare.
Nel 1927 nacque la Provincia Pescara il nome venne dato da Gabriele D'Annunzio al posto di Castellamare.
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Il Palazzo della Provincia o Palazzo del Governo è di epoca fascista infatti molti sono i rimandi al Fascismo a partire dalla pianta stessa dell'edificio a forma di M (Mussolini), ma anche al suo interno troviamo alcuni riferimenti come l'aquila nella Sala dei Marmi.
Sulla facciaccia bianca del Palazzo del Governo vi sono 4 bassorilievi che rappresentano le risorse del territorio pescarese: la miniera, l'agricoltura, il mare e il fiume.
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Palazzi del potere vennero riempiti di opere d'arte tra cui le opere del Cenacolo Michettiano
Nell’atrio della Sala dei Marmi è conservata una scultura di Costantino Barbella intitolata “il canto d’Amore” che raffigura tre fanciulle abruzzesi, in abiti tradizionali con indosso gioielli tipici come la presentosa degli innamorati, che rientrano dalla campagna e cantano la loro giovinezza guardando il sole al tramonto.
Lungo le pareti laterali prima di varcare la porta d'ingresso della Sala dei Marmi su delle formelle in ceramica a rilievo sono raffigurati gli stemmi dei comuni della provincia di Pescara.
Su un'altra parete vi è lo stemma dorato col motto provinciale "SIBI VALET ET VIVIT"
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All’interno del salone del Consiglio del Palazzo del Governo è conservato il noto dipinto di Francesco Paolo Michetti “la figlia di Iorio” .
L'ispirazione di Michetti per realizzare questo dipinto deriva da un viaggio dello stesso con l'amico D'Annunzio a Tocco da Casauria quando videro una scena di molestia ad una ragazza (bisogna tener presente che in quell'epoca molestare le ragazze era vista quasi come un'usanza).
Del dipinto Michetti fece tre edizioni
"La figlia di Jorio" invece è un'opera teatrale tragica scritta da Gabriele D'Annunzio basandosi sullo stesso ricordo del viaggio fatto con Michetti che ha ispirato il dipinto.
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Descrizione del dipinto:
Bisogna premettere che Michetti era appassionato di fotografia tanto da farla diventare una forma d'arte infatti al posto dei bozzetti o schizzi lui per realizzare quest'opera utilizzò delle fotografie da lui stesso scattate e questo è un aspetto molto importante e innovativo del dipinto "la figlia di Iorio".
Infatti il quadro si presenta come una composizione di storia vissuta e reale, quindi una rappresentazione iperrealistica.
Prima di tutto la figura principale (la ragazza) non è al centro della scena proprio come se fosse una foto scattata mentre ella camminava.
Inoltre proprio come in una foto in cui non si può mettere a fuoco tutta la scena è rappresentata una figura mozza di capo (era il massaro o padrone) e un'altra al suo fianco di cui si vede solo metà corpo come se non entrasse nell'inquadratura della fotocamera.
Passando sullo sfondo che è il vero padrone della scena imponendosi sulle figure umane rendendole piccole (come metafora della vita e dei problemi degli uomini rispetto all'imponenza della natura) viene rappresentata la Majella in primavera vista da Orsogna.
La descrizione della scena:
Viene rappresentata quella scena di molestia a cui Michetti aveva assistito tempo prima con D'Annunzio a Tocco da Casauria infatti ci sono degli uomini che sono intenti a deridere e beffeggiare questa ragazza che scappa a passo svelto e prende il mantello per coprirsi.
Osservando meglio queste figure maschili scopriamo esserci due anziani che raffigurano entrambi la stessa persona ( Paolo de Cecco) e tre giovani.
Il primo anziano più vicino alla figura della ragazza è quello che sembra deriderla di più mentre il secondo anziano (la figura al centro) sembra fare con la mano il gesto di smetterla, mentre i giovani sembrano avere uno sguardo rapito dalla bellezza della ragazza continuando comunque a deriderla.
La musa ispiratrice della figura femminile:
La figlia di Iorio (diminutivo in dialetto di Gregorio) è ispirata da una bambina di Orsogna di nome Giuditta Saraceni.
I colori:
Un colore che risalta è sicuramente quello dell'abito della ragazza. Il colore rosso del mantello simboleggia le donne sposate (il che è ben diverso rispetto all'età della musa ispiratrice Giuditta Saraceni).
Inoltre il colore rosso dà l'idea di un'aria torbida.
Ma in origine quando venne dipinto questo quadro i colori erano vivacissimi e nuovi infatti Michetti stesso li aveva creati, purtroppo però questo esperimento ha comportato che con il tempo sono diventati opachi.
Inoltre la tecnica di pittura è a rilievo ma questo ha comportato che con il tempo le pennellate si sono sgranate.
Oggi a seguito di interventi di restauro con le nuove tecnologie si è riusciti a fissare il più possibile la pittura alla tela.
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Sala dei Marmi:
All'interno della Sale dei Marmi vi sono due dipinti che rappresentano uno la fortezza di Pescara e la nascita della Provincia e l'altro l'arte della Provincia.
Inoltre nella stanza sono presenti diversi busti tra cui uno raffigurante il primo Presidente della Provincia di Pescara leninista e altri che ritraggono D'Annunzio, Michetti, Tarantino e Vincenzo Montale
Ora usciamo dal Palazzo del Governo ed entriamo nel Palazzo del Comune di Pescara
Entrando nella Sala consiliare, che è la stanza più importante della città di Pescara, si possono ammirare un busto di D'Annunzio e una scultura che ritrae una figura molto particolare di Pescara, si tratta di Grazia Masciarelli detta la marinara o anche la maschia femmn. Questo soggetto era propietario di uno dei primi stabilimenti balneari di Pescara ed era un uomo in tutto e per tutto ma iniziò durante la Seconda Guerra Mondiale per poter fuggire e poi continuò per tutta la vita ad assumere comportamenti affemminati.
L'aspetto che deve far riflettere, ed è per questo che viene esposto il suo ritratto sottoforma di scultura nella sala consiliare del Comune, è che un soggetto così particolare e diverso veniva considerato da tutta la città come un vanto di cui andarne orgogliosi, infatti non era discriminato dalla società.
Se invece spostiamo lo sguardo all'insù possiamo notare un ciclo pittorico quasi inquietante dipinto da Luigi Baldacci.
- La nascita di Pescara
- San Cetteo che viene buttato nel fiume
- Lo Sforza che cade nel fiume
- I martiri dell'indipendenza
- Lo stemma di Pescara come da lui rivisitato - - D'Annunzio
- La distruzione della guerra
- Il futuro Pescara domani
C'è una legenda legata a questi dipinti : c'è uno spirito benevole (che protegge Pescara) racchiuso all'interno dei dipinti ma non a patto che i dipinti non vengano tolti dalla sala consiliare altrimenti lo spirito diventa malvagio e vendicativo e questo è ciò che è accaduto realmente come testimoniò lo stesso pittore Baldacci.
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Prima di percorrere la scalinata per uscire dal comune possiamo ammirare il bozzetto della Nave di Cascella che è una fontana
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Caratteristiche dell'opera sono la rappresentazione dell'abbrivo delle onde della barca che arriva
Infatti viene appresentata una nave che sta arrivando e che porta dei simboli che rappresentano le arti e le scienze. E in effetti l'idea sottostante all'opera è considerare Pescara una città che accoglie i giovani che portano ognuno il proprio talento.
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konsyerto d'orkestra anoçe 🎻🎻🎻
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asipress · 6 years
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annalobergh · 2 years
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Certi ricordi bastano a profumare un’anima per sempre. (Il piacere) La presentosa un gioiello della tradizione abruzzese, si tramanda di generazione in generazione, e dalla nonna della mia nonna è arrivata a me ❤️ #tradizioni #presentosa #gioiellodabruzzo #gabrieledannunzio #ilpiacere #citazioni #ricordi #passato #frasi #aforismi #abruzzo #tradizioniabruzzesi https://www.instagram.com/p/CcDX3P8sZNx/?utm_medium=tumblr
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gianlucascerni · 7 years
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Presentosa in Personal Project www.gianlucascerni.com #presentosa #igersAbruzzo #gioielli #Abruzzo (presso Gianluca Scerni Fotografo Matrimoni)
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kirbyofthestars · 2 months
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la presentosa is a gift in abruzzese culture traditionally given to women and girls as a token of friendship or love. it’s usually a pendant but it comes in other forms of jewelry too (i have a pair of earrings :>)
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goticoabruzzese · 5 years
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Simbologia sulle chiavi di volta dei portoni abruzzesi. In molti paesi d'Abruzzo, specie di quello aquilano, è possibile ammirare fregi raffiguranti foglie "puntute", come quella del cardo mariano, sulle chiavi di volta di molti portoni. Il cardo mariano, nello specifico, riveste una doppia funzione simbolica. Da un lato legato, appunto, alla figura della Madonna (pertanto "Mariano"), che secondo la leggenda si nascose tra le foglie di questa pianta per scampare alle truppe di Erode in cerca del neonato Gesù per ucciderlo, suggerendo in questo modo l'idea di un'erba "protettrice dei deboli". Dall'altro, dovuto alla conformazione appuntita di queste foglie, una caratteristica ricorrente nella tradizione popolare in tutti quegli elementi (come le forbici, o nella "presentosa", per esempio) aventi la funzione di "scacciare le invidie", o malocchio. Per questo, una foglia appuntita sulla chiave di volta del proprio portone rappresentava una protezione per la casa, ancora meglio se arricchita dalle fattezze di un mostro arrabbiato (come quello ritratto nelle foto), in grado di spaventare spiriti maligni e altri eventuali ospiti non graditi. Nelle foto: chiavi di volta sui portoni di Gagliano Aterno (AQ) | © Antonio Secondo https://www.instagram.com/p/BtTDFTNHRp2/?utm_source=ig_tumblr_share&igshid=157jamk9ibm8f
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freedomtripitaly · 4 years
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Posizionato nelle vicinanze del Parco Nazionale d’Abruzzo, il borgo di Scanno è un centro da visitare, che offre meravigliosi paesaggi, che hanno affascinato anche il famoso fotografo Henri Cartier-Bresson, che ha soggiornato qui per un po’ di tempo. Il lago di Scanno, il più grande bacino naturale dell’Abruzzo si trova nelle sue vicinanze e si presta alla pratica di sport come la canoa, a gite in pedalò, a lunghe sedute di birdwatching, ma è la location ideale anche per stare sdraiati sulle sue sponde a riposarsi o prendere il sole. Cosa fare sul Lago di Scanno Cosa fare sul Lago di Scanno? Avrai solo l’imbarazzo della scelta. Questo luogo sembra infatti nato intorno alle esigenze del visitatore e propone numerose offerte di turismo esperienziale. Da notare però che le sponde del lago, si differenziano per i servizi offerti. A sinistra, dando le spalle al lago, ci si trova davanti a un’area che può essere utilizzata per posizionare tende e per campeggiare A destra, dando le spalle al lago, c’è una zona boscosa. Numerosi torrenti scorrono nei dintorni, prima di confluire nel lago. Pic-nic lungo lago e cosa fare con i bambini Lungo le coste del lago di Scanno si posso fare pic-nic e grigliate, ma solo sul suo lato destro, facendo ben attenzione a non avvicinarsi troppo agli alberi e recuperando tutte le ceneri a fine pasto. È anche possibile mantenere fresche le bibite, immergendole nelle acque del lago, dopo averle assicurate con un legaccio, per evitare che la corrente le trascini via. È la riva sinistra del lago quella dove passare i pomeriggi con i più piccoli. Qui sono presenti delle altalene e altri giochi, dove potranno sfogare tutte le loro energie. Unico neo di questa area è la mancanza di un riparo dal sole. Sulle acque del lago potrete fare insieme una lunga pedalata, col pedalò, mentre per i boschi si usano le bici, anche i particolari tandem a quattro posti, uno per ogni membro della famiglia. L’eremo di Sant’Egidio e il sentiero del Cuore Due interessanti luoghi, vicinissimi al lago di Scanno, sono l’eremo di Sant’Egidio e il Sentiero del Cuore. Questo sentiero deve il suo nome al fatto che, percorrendolo, si ha una visuale particolare del lago, che sembra assumere la forma di un cuore. Per arrivarci si deve seguire, dopo aver percorso un tratto di strada asfaltata, un sentiero sterrato, purtroppo non segnalato, per salire verso l’alto. Sulla destra vedrai il lago, mentre sulla sinistra il borgo di Scanno; prosegui sul sentiero battuto, all’interno del bosco, e in pochi minuti riuscirai a raggiungere il posto panoramico. Altre cosa in zona da non perdere La chiesetta della Madonna del lago, la chiesa di Santa Maria della Valle e il museo della lana, sono 3 tappe immancabili per chi visita questa zona. Entrando nel centro abitato di Scanno si rimane stupiti dall’ambientazione, un mix di case colorate, palazzi signorili e strette viuzze che conducono a scalinate sulle quali si aprono tantissime piccole e graziose chiesette. Camminando nel borgo ci si imbatte in botteghe artigiane, come quelle orafe, dove si realizza ancora la presentosa, un ciondolo che i pastori donavano alle loro amate, come segno di impegno. Quando è consigliabile visitare il lago e come arrivare La stagione estiva e primaverile sono quelle consigliabili per visitare questa zona. Meglio evitare i giorni festivi per eccellenza, come quello del primo maggio, per non rischiare di rimanere imbottigliati nel traffico. Il 24 agosto è possibile ammirare i fuochi artificiali che si riflettono nelle acque del lago, mentre il 14 agosto si può assistere, nel borgo di Scanno, alla rievocazione storica di Ju Catenacce. Il primo maggio c’è la festa di San Domenico, con la tradizione dei serpari. Raggiungere il Lago di Scanno è semplice. In auto si arriva seguendo la A 25 fino all’uscita di Cocullo e proseguire poi sulla SS 479, per circa 20 chilometri. Per chi arriva in treno, la stazione da prendere come riferimento è quella di Sulmona, da dove parte un servizio di bus per Scanno. Non resta che prepararsi per la partenza. @Shutterstock https://ift.tt/2UR2owU Cosa fare e cosa vedere al Lago di Scanno Posizionato nelle vicinanze del Parco Nazionale d’Abruzzo, il borgo di Scanno è un centro da visitare, che offre meravigliosi paesaggi, che hanno affascinato anche il famoso fotografo Henri Cartier-Bresson, che ha soggiornato qui per un po’ di tempo. Il lago di Scanno, il più grande bacino naturale dell’Abruzzo si trova nelle sue vicinanze e si presta alla pratica di sport come la canoa, a gite in pedalò, a lunghe sedute di birdwatching, ma è la location ideale anche per stare sdraiati sulle sue sponde a riposarsi o prendere il sole. Cosa fare sul Lago di Scanno Cosa fare sul Lago di Scanno? Avrai solo l’imbarazzo della scelta. Questo luogo sembra infatti nato intorno alle esigenze del visitatore e propone numerose offerte di turismo esperienziale. Da notare però che le sponde del lago, si differenziano per i servizi offerti. A sinistra, dando le spalle al lago, ci si trova davanti a un’area che può essere utilizzata per posizionare tende e per campeggiare A destra, dando le spalle al lago, c’è una zona boscosa. Numerosi torrenti scorrono nei dintorni, prima di confluire nel lago. Pic-nic lungo lago e cosa fare con i bambini Lungo le coste del lago di Scanno si posso fare pic-nic e grigliate, ma solo sul suo lato destro, facendo ben attenzione a non avvicinarsi troppo agli alberi e recuperando tutte le ceneri a fine pasto. È anche possibile mantenere fresche le bibite, immergendole nelle acque del lago, dopo averle assicurate con un legaccio, per evitare che la corrente le trascini via. È la riva sinistra del lago quella dove passare i pomeriggi con i più piccoli. Qui sono presenti delle altalene e altri giochi, dove potranno sfogare tutte le loro energie. Unico neo di questa area è la mancanza di un riparo dal sole. Sulle acque del lago potrete fare insieme una lunga pedalata, col pedalò, mentre per i boschi si usano le bici, anche i particolari tandem a quattro posti, uno per ogni membro della famiglia. L’eremo di Sant’Egidio e il sentiero del Cuore Due interessanti luoghi, vicinissimi al lago di Scanno, sono l’eremo di Sant’Egidio e il Sentiero del Cuore. Questo sentiero deve il suo nome al fatto che, percorrendolo, si ha una visuale particolare del lago, che sembra assumere la forma di un cuore. Per arrivarci si deve seguire, dopo aver percorso un tratto di strada asfaltata, un sentiero sterrato, purtroppo non segnalato, per salire verso l’alto. Sulla destra vedrai il lago, mentre sulla sinistra il borgo di Scanno; prosegui sul sentiero battuto, all’interno del bosco, e in pochi minuti riuscirai a raggiungere il posto panoramico. Altre cosa in zona da non perdere La chiesetta della Madonna del lago, la chiesa di Santa Maria della Valle e il museo della lana, sono 3 tappe immancabili per chi visita questa zona. Entrando nel centro abitato di Scanno si rimane stupiti dall’ambientazione, un mix di case colorate, palazzi signorili e strette viuzze che conducono a scalinate sulle quali si aprono tantissime piccole e graziose chiesette. Camminando nel borgo ci si imbatte in botteghe artigiane, come quelle orafe, dove si realizza ancora la presentosa, un ciondolo che i pastori donavano alle loro amate, come segno di impegno. Quando è consigliabile visitare il lago e come arrivare La stagione estiva e primaverile sono quelle consigliabili per visitare questa zona. Meglio evitare i giorni festivi per eccellenza, come quello del primo maggio, per non rischiare di rimanere imbottigliati nel traffico. Il 24 agosto è possibile ammirare i fuochi artificiali che si riflettono nelle acque del lago, mentre il 14 agosto si può assistere, nel borgo di Scanno, alla rievocazione storica di Ju Catenacce. Il primo maggio c’è la festa di San Domenico, con la tradizione dei serpari. Raggiungere il Lago di Scanno è semplice. In auto si arriva seguendo la A 25 fino all’uscita di Cocullo e proseguire poi sulla SS 479, per circa 20 chilometri. Per chi arriva in treno, la stazione da prendere come riferimento è quella di Sulmona, da dove parte un servizio di bus per Scanno. Non resta che prepararsi per la partenza. @Shutterstock Il Lago di Scanno, nell’omonimo borgo abruzzese, è un posto ricco di fascino e perfetto per fare tante attività, anche in compagnia dei bambini.
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tmnotizie · 5 years
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MARTINSICURA – E’ tutto pronto, al Park Hotel di Villa Rosa di Martinsicuro, per il 16° Gala del Peperoncino, organizzato dall’associazione Amici del Peperoncino Val Vibrata.
A partire dalle ore 20.30, nel salone dell’hotel di Francesco Tonelli, alla presenza della conduttrice televisiva Maria Teresa Ruta, madrina consolidata dell’evento, e con la conduzione di Bibiana Pignotti, in onore della colorata e benefica spezia si svilupperanno i vari momenti di informazione e di spettacolo.
Alla luce della cordiale collaborazione dell’appuntamento tra gli organizzatori e il professor Giuseppe Di Giminiani, presidente dell’Istituto Aeronautico Locatelli di Bergamo e di Grottammare, sarà ricco, il cartellone degli eventi in programma, tra cui l’esibizione delle allieve del liceo coreutico del Locatelli di Bergamo, la cui direzione artistica è affidata alla famosa Carla Fracci, che allieteranno la serata con un balletto.
Inoltre, gli amanti del peperoncino che parteciperanno potranno applaudire le esibizioni canore del Gruppo Italiano e della cantante NaryMary, quelle comiche del cabarettista Francesco Rizzuto e di Mauro Masi, con le sue Note sulla sabbia.
Ospite d’onore sarà Arturo Rencricca, campione italiano divoratori di peperoncino che si cimenterà nella performance che gli ha reso il titolo.
La serata culminerà con la tradizionale elezione di “Miss Peperoncino” e la consegna del famoso gioiello “Presentosa” creazione della storica gioielleria Rubini di Nereto e Tortoreto.
“La gara di solidarietà che si è sviluppata tra gli ospiti a favore di iniziative benefiche, introdotta alcuni anni fa, si rinnoverà tramite una offerta libera da parte dei partecipante, il cui ricavato andrà all’Avis di Nereto”, afferma Remo Saccomandi, dell’Associazione del Peperoncino Val Vibrata.
Il Gala del Peperoncino gode del patrocinio della Gelindo Di Luca Management, del Centro Studi Nuovi Orizzonti, associazione Prosa e Istituto Locatelli.
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