Tumgik
lastregadeilibri · 2 months
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“D'altra parte" declamava con enfasi Tilde, “la modernità è parente stretta della poesia, è dunque cosa per artisti e visionari, o al più per un ben nutrito nugolo di streghe”.”
ஐ Simona Lo Iacono - Le streghe di Lenzavacche ஐ
Art by Brad Kunkle
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lastregadeilibri · 2 months
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Sforzati di riempire ancora la tua vita con la fantasia: sopra le nostre teste esiste un cielo per il quale l'umanità intera, in migliaia i anni di osservazione, ha già dato una serie di spiegazioni ragionevoli. Dimentica ciò che hai appreso sulle stelle, ed esse si trasformeranno di nuovo in angeli, o in creature fantastiche, o in qualsiasi altra cosa in cui tu abbia la volontà di credere in quel momento.
ஐ Paulo Coelho - La strega di Portobello ஐ
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lastregadeilibri · 2 months
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Ascolta. Questa è la lezione più importante dell'addestramento da strega. Una strega deve fare affidamento sul proprio intuito, però non deve lasciare che questo abbia il sopravvento. Quando succede, le convinzioni troppo ferme diventano fissazioni e prendono il controllo della persona. Considera le intuizioni per quello che sono e conservale da qualche parte nel tuo cuore. Prima o poi, arriverà il momento in cui capirai se erano vere. E a forza di ripetere questo tipo di esperienze imparerai a riconoscere la sensazione di quando hai una vera intuizione.
ஐ Kaho Nashiki - Un'estate con la Strega dell'Ovest ஐ
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lastregadeilibri · 2 months
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Quel canto possedeva tutta la bellezza del mondo. Aveva la magia di Dei che mai condannavano, mai ordinavano o proibivano, ma tutto assorbivano nella musica del loro infinito amore.
Dei che lasciavano l'uomo libero di purificare sé stesso fino a che i suoi occhi divenivano abbastanza limpidi da contemplare la meraviglia e la pace dei loro giardini; libero di fare quello che solo da sé stessi si può fare, e di rompere i propri legami…
ஐ Mabinogion ஐ
Art by Elvenstar Art
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lastregadeilibri · 2 months
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Sorrise e cantò un canto che parlava dell’amore che non conosce limiti, dell’amore che non conosce legami, dell’amore che non chiede nulla e nulla si aspetta. Cantò della conoscenza e del credere, del condividere e del dare. Cantò di un luogo così meraviglioso che le menti della gente non potevano neanche immaginare […] Camminò attraverso il villaggio cantando il suo canto e le donne la seguirono […] oltre il villaggio, lungo la spiaggia, verso la foresta, cantando il suo canto di amore e di meraviglia. E le donne la seguirono.
ஐ Anne Cameron - Le figlie della donna di rame ஐ
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lastregadeilibri · 2 months
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Dovreste leggere
Dovreste leggere
Dovreste leggere quel libro di cui sentite che stanno parlando in maniera accesa due librai.
Dovreste leggere quel libro che qualcuno in treno sta leggendo mentre cerca di nascondere che gli scappa da ridere.
Dovreste leggere quel libro che qualcuno in treno sta leggendo mentre cerca di nascondere che gli scappa da piangere.
Dovreste leggere quel libro che trovate per caso su una panchina, in autobus, al ristorante o in una camera d’albergo.
Dovreste leggere quel libro che qualcuno sta leggendo in una caffetteria quando entrate e lo sta ancora leggendo quando uscite e voi non potete fare a meno di essere invidiosi perché state lavorando e non avete tempo di godervi quel libro.
Dovreste leggere quel libro che trovate a casa dei vostri nonni, quello con la dedica “A Ray, con tutto il mio amore. Natale 1949”.
Dovreste leggere quel libro che dovevate leggere a scuola ma non avete letto. È probabile che adesso possa piacervi.
Dovreste leggere quel libro di quello scrittore che in un’intervista ha citato come gruppo musicale preferito il vostro gruppo musicale preferito.
Dovreste leggere quel libro a cui il vostro gruppo musicale preferito ha fatto riferimento in una delle sue canzoni.
Dovreste leggere quel libro che il professore di storia ha citato di sfuggita dicendo con nonchalance “Fra l’altro è un gran libro”.
Dovreste leggere quel libro che avete tanto amato alle superiori. Rileggetelo.
Dovreste leggere quel libro che trovate su una bancarella e la cui copertina vi fa ridere.
Dovreste leggere quel libro il cui protagonista ha il vostro stesso nome.
Dovreste leggere quel libro il cui autore si scambia tweet divertenti con Colson Whitehead.
Dovreste leggere quel libro che parla della storia della vostra città ed è stato scritto da qualcuno che è cresciuto lì.
Dovreste leggere quel libro che i vostri genitori vi hanno regalato per festeggiare il diploma o la laurea.
Dovreste leggere quel libro che avete iniziato a leggere più di una volta dicendo “Questa volta lo finisco”.
Dovreste leggere quel libro i cui personaggi proprio non vi vanno a genio.
Dovreste leggere quel libro che parla dei luoghi in cui state per fare un viaggio.
Dovreste leggere quel libro che racconta di eventi storici di cui non sapete proprio nulla.
Dovreste leggere quel libro che parla di cose che un po’ conoscete già.
Dovreste leggere quel libro di cui avete sentito tanto parlare e quel libro di cui non avete mai sentito parlare.
Dovreste leggere quel libro menzionato in quell’altro libro.
Dovreste leggere quel libro che ha vinto quel premio letterario, quel libro che è in testa alle classifiche, quel libro che tutti leggono in spiaggia, quel libro che ha avuto così tante recensioni, quel libro che è considerato un classico, ma solo se lo volete.
Ma soprattutto dovreste leggere. Continuare a leggere.
ஐ Janet Potter ஐ
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lastregadeilibri · 2 months
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Fillus de anima.
È così che li chiamano i bambini generati due volte, dalla povertà di una donna e dalla sterilità di un'altra. Di quel secondo parto era figlia Maria Listru, frutto tardivo dell'anima di Bonaria Urrai.
Quando la vecchia si era fermata sotto la pianta del limone a parlare con sua madre Anna Teresa Listru, Maria aveva sei anni ed era l'errore dopo tre cose giuste. Le sue sorelle erano già signorine e lei giocava da sola per terra a fare una torta di fango impastata di formiche vive, con la cura di una piccola donna. Muovevano le zampe rossastre nell'impasto, morendo lente sotto i decori di fiori di campo e lo zucchero di sabbia. Nel sole violento di luglio il dolce le cresceva in mano, bello come lo sono a volte le cose cattive.
ஐ Michela Murgia - Accabadora ஐ
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lastregadeilibri · 2 months
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Altro
E la pioggia è caduta sul cappello del lume che sta all’angolo del vico! Come sempre! Ma il vico muto splende di straniera bellezza. Altre le case, altro il vento, altra l’alba che riluce tra le nubi del mondo. E il mondo un altro.
ஐ Anna Maria Ortese ஐ
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lastregadeilibri · 2 months
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Siamo pervase dalla nostalgia per l'antica natura selvaggia. Pochi sono gli antidoti autorizzati a questo struggimento. Ci hanno insegnato a vergognarci di un simile desiderio. Ci siamo lasciate crescere i capelli e li abbiamo usati per nascondere i sentimenti. Ma l'ombra della Donna Selvaggia ancora si appiatta dentro di noi, nei nostri giorni, nelle nostre notti. Ovunque e sempre, l'ombra che ci trotterella dietro va indubbiamente a quattro zampe.
ஐ Clarissa Pinkola Estés - Donne che corrono coi lupi ஐ
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lastregadeilibri · 2 months
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Maria Filonzana
Maria Filonzana è la Parca sarda. In mano tiene il fuso e fila in continuazione un filo sottile. E’ il filo del nostro destino e lei lo conosce, è nelle sue mani. Veste di nero e ha una gobba tanto pronunciata che quasi la spezza in due. Ha il volto coperto da una maschera orribile, cattiva e ambigua. Fila di continuo e quello che tutti temono è il filo che tiene fra le mani, temono che si spezzi.La gente ha paura di lei e la rispetta ma non la gradisce; ha infatti una gran brutta fama, anche se nessuno sa da dove derivi. (www.sardiniapoint.it)
Forse non tutti lo sanno ma anche una delle più famosi cantanti sarde, Marisa Sannia, ha dedicato una canzone a Maria Filonzana.
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lastregadeilibri · 2 months
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Nel mondo della razza umana le maree del potere stanno cambiando. Per me le stagioni degli uomini arrivano e passano nell'arco di pochi istanti, ma a volte qualcosa in esse attrae la mia attenzione.
I mortali affermano che nel mondo dei Faerie non cambia mai nulla, ma non è così. Ci sono luoghi dove i mondi sono vicini fra loro come le pieghe di una coperta, e uno di essi è il luogo che gli uomini chiamano Avalon. Quando le madri della razza umana sono giunte per la prima volta in queste terre, il mio popolo, che non aveva mai avuto un corpo, si è dato una forma a loro somiglianza; esse hanno eretto le loro case su pali al limitare del lago e cacciato nelle paludi, e noi abbiamo camminato e giocato con loro, perché quello era il mattino del mondo.
ஐ Marion Zimmer Bradley - La signora di Avalon ஐ
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lastregadeilibri · 2 months
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La pagina "La Strega dei Libri" nasce circa una decina di anni fa su Facebook, social che ho progressivamente abbandonato per varie motivazioni. La mia Strega, però, mi è mancata tantissimo, così ho deciso di farla rivivere proprio qui su Tumblr. Diversa, rimodernata, più "me".
Dopo qualche prova tecnica (mi scuso con chi aveva iniziato a seguire la versione precedente del blog) finalmente si riparte!
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