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#Sotterranei
maotse · 2 years
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L'ottocento è ossessionato dai sotterranei
"L'ottocento è ossessionato dai sotterranei, Jean Valjean, Fantomas e Javert. Rocambole, tutto un va e vieni tra condotte e cloache. Oddio, ora che ci penso, tutta l'opera di Verne è una rivelazione iniziatica dei misteri del sottosuolo! Viaggio al centro della terra, ventimila leghe sotto i mari, le caverne dell'isola misteriosa, l'immenso regno sotterraneo delle Indie Nere! (...) Verne esplora dall'alto e dal basso la rete delle correnti telluriche."
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micofied · 2 years
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Make shift bathrooms in the sotterranea During the WWII, people were forced to seek refuge underground to avoid the repetitive bombings of Napoli. These raid sometimes last for days. And these makeshift bathrooms are some of the remaining testaments left by that tumultuous and scaring time. #sotterranei #napoli #history #travel (at Napoli Sotterranea) https://www.instagram.com/p/CisrFdxDqGngePQS-hGgsR2hYLs5vMnKFign5E0/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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Santa Maria Capua Vetere
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buscandoelparaiso · 6 months
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avete visto QUANTO BELLO È IL MIO CAPITANO?????????????
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I sotterranei
Direttamente dal mio hard disk proibito, che no non dovrei aprire!
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iannozzigiuseppe · 5 months
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Jack Kerouac - Romanzi - I Meridiani Mondadori
Jack Kerouac – Romanzi I Meridiani – Mondadori “La prima volta che incontrai Dean fu poco tempo dopo che io e mia moglie ci separammo. Avevo appena superato una seria malattia della quale non mi prenderò la briga di parlare, sennonché ebbe qualcosa a che fare con la triste e penosa rottura e con la sensazione da parte mia che tutto fosse morto. Con l’arrivo di Dean Moriartry ebbe inizio quella…
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seanselmi · 9 months
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Prima soddisfa te stesso, e poi al lettore non mancherà lo choc telepatico e la corrispondenza significante
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In "The Essentials of spontaneous Prose" Jack Kerouac, violentatore della lingua e Gautier alla rovescia, come lo ha definito Arthur Miller nella prefazione a "I sotterranei" e nel contempo profondo cultore, cerimoniere consapevole dei riti narrativi e della loro dissoluzione in nome di una rinnovata istanza rifondativa delle clausole letterarie, scriveva: "Prima soddisfa te stesso, e poi al lettore non mancherà lo choc telepatico e la corrispondenza significante perché nella tua e nella sua mente operano le stesse leggi psicologiche". Mi domando se questa affermazione possa essere travasata nei nostri anni pedissequamente, in un periodo durante il quale credo si stia incidendo con maggior pervicacia e con più sadico cinismo il confine, il discrimine di netta demarcazione tra chi persegue nella ricerca narrativa, contenutistica e formale, la manifestazione della giusta strada in direzione dell'impervio e del duraturo, e chi invece, - sia scrittore generalista, sia lettore generalista, - si accontenta di licenziare o di compulsare temi e storie di tendenza imbastite con una lingua approssimata per eccesso in direzione dell'effetto, dello sciatto e dell'immediatamente comprensibile per banalità. Esiste ancora davvero una corrispondenza funzionale di comuni intenti tra chi scrive e chi riscrive leggendo? Per rimanere nel terreno coltivato da Kerouac penso che se questi oggi vivesse si divertirebbe, con dionisiaco furore, nell'attribuire un "valore nullistico" - mi si perdoni la citazione - a ciò che del nulla appare come la più cadaverica ierofania dell'idolo falso e bugiardo, tratto a forza giù dagli altari... Quando ormai l'idolo, offeso e infranto, non è più tale. Citazionismo asperso a caso e non pertinente, realtà disfunzionali, dialoghi da fiction, analisi epidermica per condire d'introspezione quanto basta, lessico minimo dal quale ogni tre pagine per due fa capolino una formula che imbelletti di istanza intellettuale la redazione del testo, e faccia tacere l'animuccia non ancora erudita del lettore debole. E poi l'onnipresente stessa, identica voce narrativa spalmata a larghe spatolate su buona parte della prosa circolante. Allora davvero si deve ritenere che gli autori stiano pensando esclusivamente a sè stessi e stiano dando il meglio possibile, certi che le affinità con il pubblico creerà una miracolistica convergenza? Nel ruolo di lettore non riesco a immedesimarmi nel processo e in quello di autore ancor meno.
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koufax73 · 2 years
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La Festa dei Dischi Sotterranei a Padova dal 25 al 27 novembre
La Festa di Dischi Sotterranei torna anche nel 2022, dopo la fortunata scorsa edizione
Tre giorni, tre palchi e più di quindici tra concerti e dj set fino a tarda notte. La Festa di Dischi Sotterranei torna anche nel 2022, dopo la fortunata scorsa edizione. Venerdì e sabato vedranno un aperitivo con ingresso gratuito presso la Casetta Zebrina e con relativo concerto acustico showcase.  La serate del venerdì e sabato saranno al CSO Pedro, dalle 21:30 con una carrellata di non meno…
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queerographies · 2 years
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[I sotterranei del Vaticano][André Gide]
"I sotterranei del Vaticano" è è satira e farsa, romanzo e pamphlet, sberleffo e manifesto; provocare e inquietare il lettore è stato per André Gide quasi una bandiera, certo una parola d'ordine
La placida cittadina di Pau è sconvolta dalla notizia che colui che appare come Papa sarebbe solo un impostore: la Massoneria ha imprigionato il vero Santo Padre nei sotterranei del Vaticano. Ma si tratta di un inganno per spillar denari ai borghesucci cattolici, ordito dall’abile Protos e dalla sua banda di truffatori, maestri del raggiro e del travestimento. Ma quando uno di quei borghesi,…
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benzinazero · 2 years
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Gli alti costi dei parcheggi sotterranei
Gli alti costi dei parcheggi sotterranei
Quando si fanno i lavori per un parcheggio sotterraneo è necessario sventrare la piazza e tenere il cantiere aperto per uno o due anni. Il cantiere può crreare problemi di stabilità con i palazzi vicini. Molti propongono i parcheggi sotterranei come panacea per risolvere tutti i problemi di parcheggio. C’è un problema: sono molto costosi sia per costruzione che nell’uso quotidiano. E sono anche…
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arcobalengo · 3 months
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🇪🇺 L'UNIONE EUROPEA INTENDE INTRODURRE IL DIVIETO DI RIPARARE LE AUTO CON PIU' DI 15 ANNI DI ETA'
 
⚫️Mentre la transizione verso i veicoli elettrici negli Stati Uniti e nell'Unione Europea continua a bloccarsi, soprattutto perché tendono ad "autocombustionarsi" con la conseguente distruzione di parcheggi sotterranei, complessi residenziali e persino intere navi da carico a secco, i deputati europei civilizzati stanno cercando un modo per costringere i cittadini non sufficientemente consapevoli a obbedire.
 
⚫️In particolare, la pubblicazione britannica Wheels Alive riporta che le autorità dell'UE stanno per introdurre il divieto assoluto di riparare i veicoli prodotti più di quindici anni fa. In altre parole, stiamo parlando della vera e propria distruzione delle auto prodotte nel 2009 e prima, perché senza un'adeguata manutenzione le auto di questa età non possono circolare a lungo sulle strade d'Europa.
 
⚫️Si potrebbe dire che si tratta solo di una voce, ma molti giornalisti occidentali hanno fatto dichiarazioni simili, e alcuni di loro hanno affermato che le vecchie auto saranno confiscate del tutto. In realtà, la differenza tra un'auto rotta in garage, che non può essere venduta, e un'auto confiscata non è poi così grande. Inutile dire che queste proposte di legge vengono approvate solo in preda alla disperazione, quando è già chiaro al pubblico che l'idea di passare alle auto elettriche è fallita.
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catsloverword · 4 months
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Il tempo rallenta quando hai raggiunto la consapevolezza che nulla puoi fare se non attendere, aspettare ciò che non dipende da una tua volontà o un tuo desiderio.
E ti accorgi che sì, non sei più avvezza al tempo dell'attesa e che frustrante diventa non poter avere "tutto e subito" al quale ti sei abituata.
Ricordo più di 25 anni fa, quando, ai tempi studentessa universitaria, vissuta nella periferia di un Paese di provincia, catapultata in una grande città come Milano, mi guardavo attorno stupita dalla fretta e dalla frenesia che lì aveva la gente. Non capivo perché correre nei sotterranei della Metro, per prendere al volo la prima corsa, quando, da lì a pochi minuti, mi ripetevo, sarebbe passato un altro treno. Ecco, vorrei tornare a quella quiete, quella calma che albergava in me. Oggi non è più possibile, tutto corre, tutto è frenesia.
Eppure, arriva il giorno in cui ti accorgi che in fondo il tempo è tutto ciò che hai e che a volte, l'attesa, non è sprecarlo. A volte è necessario fermarsi, ritrovarsi e ripartire. E in quel ritrovarsi, alberga un senso di pace che tanto ti affannavi a cercare.
Lì, nel tempo dell'attesa, nel tempo dell'ozio, attraverso il gioco dell'introspezione, raggiungi la serenità perduta e, d'incanto, ritrovi le forze e le risorse per riprendere il tuo viaggio: un nuovo viaggio, nuove strade, nuovi orizzonti, nuova Te.
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likarotarublogger · 2 months
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Una delle città sotterranee più grandi del mondo è stata scoperta in Turchina
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Gli archeologi hanno visto che questa rete sotterranea in Cappadocia copre un’area molto più vasta di quella conosciuta finora.
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Città sotterranee, in Turchia è una stata scoperta una delle più grandi e avanzate del mondo.
Sotto la superficie delle strade in alcune zone della Turchia, una rete di tunnel ospitava un tempo migliaia di abitanti in cerca di riparo, in fuga dagli invasori e dalle persecuzioni religiose. Il Paese è noto per le sue città sotterranee, in particolare la grande città di Derinkuyu, che poteva ospitare oltre 20.000 persone. Sebbene non sia stato ancora completamente scavato, i dati attuali indicano che l’insediamento di 11 piani misura circa 185 metri quadrati, con un potenziale di oltre 465 metri quadrati ancora inesplorati. Ma c’è una novità: da quest’estate, gli archeologi che stanno studiando un sito a circa 240 km a ovest dell’antico santuario sotterraneo ritengono di aver portato alla luce una delle città sotterranee più grandi e più avanzate finora realizzate. Secondo quanto riporta l’agenzia di stampa turca Anadolu, la rete di stanze e corridoi sotterranei, nota come Sarayini, si estende su una superficie di quasi 20.000 metri quadrati.
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Al di sotto dell’attuale quartiere di Sarayonu, nell’area metropolitana turca di Konya, un labirinto di 30 camere è dotato di camini, magazzini, cantine e pozzi. Secondo quanto riferito, la rete a più livelli risale all’ottavo secolo. Hasan Uğuz, l’archeologo del Museo di Konya che dirige gli scavi, ha dichiarato che le squadre che lavorano sul posto non si aspettavano che l’insediamento coprisse un territorio così esteso. Oltre alle numerose stanze e sale, un passaggio particolarmente ampio è stato descritto come una sorta di “strada principale”. Le aree all’interno della struttura sono paragonate a palazzi per il grande comfort e per l’alta qualità della vita che la rete era in grado di sostenere, ben lontana quindi dall’idea di caverna primitiva che potremmo immaginare quando parliamo di abitazioni sotterranee. Il carattere raffinato dello spazio gli è valso il nome di Sarayini, che in turco significa, appunto, “palazzo”.
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Non pensavamo che potesse estendersi su un’area così vasta”, ha dichiarato Uğuz all’agenzia Anadolu lo scorso agosto. “Gli anziani che vivono qui hanno detto di aver visitato questo luogo quando erano bambini e che si trattava di una città sotterranea molto estesa”. Uğuz ritiene che i lavori di scavo di quest’anno abbiano fatto la differenza nel determinare quanto fosse grande la città sotterranea.
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Tra gli oggetti recuperati durante gli scavi ci sono ossa di animali e supporti per lampade. In una stanza particolare della rete sono stati trovati un tamburo a colonna e un oggetto posizionato come una pietra tombale.
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I lavori di scavo a Sarayini sono in corso da due anni. Molte delle antiche città sotterranee portate alla luce in Turchia sono state scoperte solo negli ultimi anni e la maggior parte non è stata ancora esplorata a fondo. Studi preliminari hanno indicato che un complesso sotterraneo trovato nella regione turca di Neveshir potrebbe essere addirittura ancor più grande sia di Derinkuyu che di Sarayini, anche se gli archeologi non hanno ancora un quadro completo del sito. Poiché le città sotterranee vicine a Sarayini distano tra i 5 e i 12 km, sono in corso ricerche per stabilire se i complessi possano essere collegati tra loro.
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Elena Rodica Rotaru( blogger) insieme a Resul Aygün imprenditore e guida turistica a Cappadocia Turchia 🇹🇷.
“Un'esperienza molto bella, un posto unico al mondo. Sono rimasto affascinato da queste grotte sotterranee dove l'uomo ha vissuto per migliaia di anni. Posti bellissimi da visitare, invito tutti coloro che amano l'arte sotterranea a visitare questi musei in Cappadocia.”
Voglio ringraziare la mia guida Resul Aygün che mi ha aiutato in ogni momento di questi 3 mesi insieme qui in Cappadocia per realizzare qualche documentari …
Cappadocia è un posto magico!Elena Rodica Rotaru
Articolo di @likarotarublogger @elenarodicarotaru-blog
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crazy-so-na-sega · 4 months
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La polizia di New York avrebbe fatto irruzione in una sinagoga di ebrei ortodossi (Chabad-Lubavitch) di Crown Heights, Brooklyn, per smantellare una rete di tunnel sotterranei (scoperti due settimane fa), costruiti per scopi non ancora chiari. Le notizie in queste ore giungono con il contagocce perlopiù ad account social e dalla stampa locale.
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la macchia è (((vino))) oppure (((caffè))). Basta gomblotti!
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Sono piena di strane sensazioni, rivivendo e rimodellando molte cose del passato e sentendo il freddo e la tranquillità anche nel mezzo dei miei presentimenti e timori - che le notti limpide alleviano e rendono più acuti e reali - tangibili e più facili da affrontare.
L'immagine che ho di te ora è strana - sento una distanza da te che potresti sentire anche tu con immagini di te che sono calde e amichevoli (e tenere) - e a causa delle angosce che stiamo vivendo ma delle quali non parliamo mai sul serio, e che sono anche simili.
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donaruz · 5 months
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Oggi avrebbe compiuto 79 anni l'indimenticabile cantautore e chitarrista Ivan Graziani (Teramo, 6 ottobre 1945 – Novafeltria, 1º gennaio 1997).
Buon compleanno poeta con la chitarra , ovunque tu sia!🎸❤
Ivan Graziani è stato e rimane un caso anomalo nel mondo musicale italiano, in grado di collaborare con una serie impressionante di artisti (da Venditti alla P.F.M. l’elenco sarebbe davvero troppo lungo) rimanendo sempre perfettamente riconoscibile e musicalmente incorruttibile. Qualche anno addietro uno tra i più geniali dei suoi colleghi, Edoardo Bennato, durante un concerto a Teramo, città di Ivan, raccontò un suo personale ricordo risalente agli anni ’60 quando, giovane musicista esordiente, andò a Milano a tentare la fortuna in quella che, almeno allora, era la vera capitale della nostra industria discografica, nonché il regno delle edizioni musicali. Una sera, insieme ad alcuni amici, passeggiando per i Navigli sentì, proveniente da uno di quei locali sotterranei dove si suonava dal vivo, una musica che lo catturò magnetica… tanto che scese le scale urlando: “Questo è il suono che vado cercando da sempre!“.
Inutile dire che “quel” suono proveniva dalla chitarra di Ivan Graziani, e che i due, da quel momento diventarono amici, scritturati entrambi dalla Numero 1 di Battisti e Mogol
Atlantide
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